PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 10 Novembre 2009

PARTE  2

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..... Martedì 10 Novembre 2009 ..... Martedì 10 Novembre 2009 ..... Martedì 10 Novembre 2009 .....
 

 

 

 

La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, in luce i bancari
10.11.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,6% a 9.870,73 punti ed il Topix lo 0,2% a 872,44 punti. Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha guadagnato il 2,7%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) l'1,1% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 3,6%. Shizuka Kamei, il Ministro giapponese delle Finanze, ha dichiarato che il Governo non inasprirà sensibilmente le regole sul fabbisogno di capitale delle banche.
I titoli high-tech hanno beneficiato del rally registrato ieri dal Nasdaq. Advantest (JP3122400009) ha guadagnato l'1,5%, Tokyo Electron (JP3571400005) il 2,5% e Elpida (JP3167640006) l'1%.
La solidità dello yen rispetto al dollaro ha pesato anche oggi sugli esportatori. Toyota (JP3633400001) ha perso il 2,6% e Panasonic (JP3866800000) l'1%.
Nippon Telegraph and Telephone (JP3735400008) ha perso il 2,4%. L'utile operativo della prima impresa giapponese delle telecomunicazioni è calato nel primo semestre del corrente esercizio del 13,2% a ¥647 miliardi.
Fast Retailing (JP3802300008) ha guadagnato il 4,9%. UBS ha introdotto il titolo del gruppo che controlla Uniqlo, la principale catena d'abbigliamento del Giappone, nella sua "Most Preferred List".
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Barclays: Utile Netto 9 Mesi -29% a 2,73 Mld Sterline
martedì, 10 novembre 2009 08:36 LONDRA
(ASCA) - Roma, 10 nov - Barclays (Londra: BARC.L - notizie) chiude i primi 9 mesi con un utile netto in calo del 29% a 2,73 miliardi di sterline rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per effetto dell'aumento delle svalutazioni (+65%) che hanno raggiunto quota 6,2 miliardi di sterline.

 

 

Finlandia: Continua Crollo Produzione Industriale (-23% a Settembre)
martedì, 10 novembre 2009 - 9:27 CET
(ASCA) - Roma, 10 nov - Continua il crollo della produzione industriale in Finlandia. A settembre l'indice accusa un calo del 23% rispetto allo stesso mese dello scorso anno dopo il -21% di agosto. Si tratta dell'undicesimo mese consecutivo con l'indice della produzione in calo. A trainare la flessione i settori elettrico ed elettronico con un calo della produzione del 47%.

 

 

Hsbc: Nel 3* Trim Profitti In Crescita
martedì, 10 novembre 2009 10:39 LONDRA
(ASCA) - Roma, 10 nov - HSBC (Londra: HSBA.L - notizie) nel terzo trimestre dell'anno ha realizzato profitti prima delle tasse significativamente piu' alti rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Lo rende noto l'istituto senza fornire numeri ma precisando che rettifiche e svalutazioni sono scese al livello piu' basso da oltre un anno.

 

 

Gb: Fitch Considera a Rischio Rating Tripla a
martedì, 10 novembre 2009 10:42 LONDRA
(AGI) - Tokyo, 10 nov. - L'agenzia internazionale Fitch considera a rischio il rating a tripla A sul debito sovrano della Gran Bretagna. Lo rivela alla tv della Reuters David Riley, co-responsabile dei rating sovrani di Fitch, secondo il quale dei 4 paesi a tripla A la Gran Bretagna e' quello che rischia di piu'. "E' chiaro - dice - che la capacita' della Gran Bretagna di sostenere bilanci ampiamente in deficit e un alto debito pubblico senza rialzare i tassi e senza mettere sotto pressione la sterlina e' molto inferiore a quella degli Stati Uniti. Se ci sara' un altro pacchetto di stimoli - aggiunge - allora il rating britannico sara' a rischio". (AGI) .

 

 

Germania: fiducia in discesa
martedì, 10 novembre 2009 11:31 BERLINO
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - L'indice Zew, che misura il grado di fiducia degli investitori istituzionali in Germania, a novembre e' sceso a 51,1 punti dai 56 di ottobre.
Il risultato e' peggiore delle attese degli economisti, che avevano stimato un calo a 55 punti.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai e Hong Kong chiudono in leggero rialzo
10.11.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso anche oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,1% a 3.178,61 punti. Per il listino cinese si è trattato dell'ottava seduta positiva di fila. Nel settore dell'industria automobilistica SAIC Motor (CNE000000TY6) ha guadagnato l'1,4% e FAW Car (CN0009095802) il 5,2%. Le vendite di automobili sono aumentato in Cina ad ottobre del 76%. Nel settore dell'industria farmaceutica Hualan Biological (CNE000001JN8) ha guadagnato il 2%, Beijing Tiantan Biological Products (CNE000000WF9) il 2,5% e Shenzhen Neptunus Bioengineering (CNE000000X95) il 6,2%. Il Ministro della Salute ha dichiarato che i casi di febbre suina in Cina stanno aumentando sensibilmente. Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) ha chiuso in rialzo del 2,9%. La seconda maggiore impresa immobiliare cinese ha annunciato che nei primi dieci mesi di quest'anno le sue vendite sono aumentate del 155%. Sui titoli dei produttori di materie prime sono scattate oggi delle prese di beneficio. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso lo 0,8% e PetroChina (CN0009365379) lo 0,2%.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 22.268,16 punti. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) e Bank of China (CN000A0J3PX9) hanno guadagnato rispettivamente l'1,2% e l'1,1%. Credit Suisse ha promosso i titoli delle due grandi banche cinesi da "Neutral" ad "Outperform". Tra gli altri titoli del settore China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha guadagnato lo 0,9%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) lo 0,2% e BOC Hong Kong (HK2388011192) lo 0,2%. HSBC (GB0005405286) ha perso invece lo 0,2%. China Unicom (HK0000049939) ha guadagnato il 2,2%. Morgan Stanley ha alzato il suo rating sul titolo del secondo operatore cinese di telefonia mobile da "Equal-weight" ad "Overweight". Male controtendenza il settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 2%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l'1,2% e Sino Land (HK0083000502) lo 0,5%. Il mercato continua a temere che l'autorità locale di Hong Kong possa prendere delle aspre misure per frenare la crescita dei prezzi degli immobili.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato l'1,3%, lo Straits Times a Singapore lo 0,5%, il Kospi a Seul lo 0,4% e il Taiex a Taipei lo 0,8%.
Redazione Borsainside 12.15

 

 

Nuova raffica di licenziamenti da parte di Lloyds Banking Group
BlueTG.it - martedì, 10 novembre 2009 15:57 LONDRA
Lloyds Banking Group Plc, il principale istituto fondiario britannico, ha annunciato il taglio di 5 mila dipendenti nelle aree dell’amministrazione, delle attività assicurative e di quelle legate ai mutui.
Di queste 2.600 a tempo indeterminato più altre mille a contratto o temporanee saranno eliminate già entro la fine dell’anno.
Con questa ultima raffica di licenziamenti il gruppo ha mandato a casa dallo scorso gennaio , quando acquisì la pericolante Hbos Plc, circa 8 mila lavoratori.
La scorsa settimana Royal Bank of Scotland e Hsbc Holdings avevano a loro volta annunciato nuovi tagli per complessive 4.500 posizioni. (l.s.)

 

 

Abi: 8 Italiani Su 10 Non Conoscono Regole Tassi
(ASCA) - Roma, 19 nov - Molti studi ''hanno dimostrato che in Italia il livello di cultura finanziaria e' generalmente basso e poco adeguato a rispondere alle complessita' che i nuovi scenari impongono ai consumatori''.Otto italiani su dieci non capiscono gli effetti che un cambio di tasso di interesse puo' determinare sui prorpi risparmi. Nonostante l'Abi abbia speso dal 2004 1 miliardo di euro l'anno per la formazione. E' un vero allarme quello lanciato dal direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini nel corso di una audizione al Senato. ''E' ampiamente riconosciuto - dice - come l'educazione finanziaria sia una condizione necessaria per garantire l'efficienza dei mercati finanziari, nonche' una competenza fondamentale per i consumatori. Fondamentale, ma non sufficiente, poiche' ad essa devono accompagnarsi azioni nel campo della protezione dei consumatori e della regolamentazione. Promuovere un nuovo livello di educazione finanziaria non e' un impegno finalizzato solo alla semplice tutela dei consumatori, ma investe la crescita di tutto il mercato e, di conseguenza, di tutto il Paese''. Sabatini ha anche affermato che ''un consumatore con un adeguato livello di educazione finanziaria puo' contribuire a rendere piu' efficiente l'industria finanziaria facendo aumentare la pressione concorrenziale sugli operatori, stimolando e premiando il valore dell'innovazione, esigendo migliore qualita'. Piu' i mercati ed i servizi diventano sofisticati e complessi, piu' si amplia - ha spiegato - la gamma di offerta e la responsabilita' delle scelte dei consumatori e piu' l'educazione finanziaria diviene indispensabile per un corretto funzionamento dell'economia''.

 

 

10 Novembre 2009 16:33 NEW YORK
IMMOBILIARE: PREZZI ANCORA IN CALO NEGLI USA
di WSI
Nel terzo trimestre 2009 i prezzi delle case sono scesi rispetto ai livelli dello scorso anno in circa l’80% delle aree metropolitane americane. Il calo e' superiore al 10%.
Nel terzo trimestre 2009 i prezzi delle case sono scesi rispetto ai livelli dello scorso anno in circa l’80% delle aree metropolitane americane.
Ad affermarlo e la National Association on Realtors.
Il prezzo medio di vendita e’ risultato in calo in 123 delle 153 zone monitorare, mentre solo 30 hanno assistito ad un aumento dei prezzi. Il dato, nel complesso, ha registrato una flessione dell‘11.2% a $177.900.

 

 

Germania deficit 3% entro 2013, Francia chiede fino 2014

Reuters 10 Novembre 2009 17:10 BERLINO
Il consolidamento del bilancio tedesco sarà avviato nel 2011 e il deficit sarà portato al di sotto del 3% del Pil entro il 2013. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, a Bruxelles per l'Ecofin.
La Germania si aspetta infatti che il proprio deficit raggiunga il 3,7% del pil quest'anno e salga intorno al 6% nel 2010, ben oltre il limite del 3% stabilito dall'Ue.
"Condivido l'opinione che c'è una ripresa che si sostiene da sola e così la Germania inizierà il processo di consolidamento a partire dal 2011. Il deficit strutturale sarà progressivamente ridotto", ha spiegato Schaeuble.
Riguardo al settore finanziario nel suo insieme, il ministro ha aggiunto di considerare prematuro il ritiro degli aiuti al comparto. Schaeuble ritiene necessario un vero recupero sui mercati prima di vendere le partecipazioni che lo Stato detiene nelle banche.
Domani, secondo quanto anticipato da Reuters, la Commissione Ue chiederà a Germania, Francia e Spagna di riportare il proprio disavanzo pubblico al di sotto del 3% del Pil entro il 2013. Per l'Italia la scadenza è anticipata al 2012, mentre la Gran Bretagna avrà tempo fino al 2014-15.

 

 

DISOCCUPAZIONE RECORD E PIGNORAMENTI A RAFFICA

10 Novembre 2009 19:43 NEW YORK

Fed: la disoccupazione porterà a una raffica di pignoramenti Sulla ripresa dell'economia americana e globale pende la spada di Damocle della disoccupazione. E questo fa dubitare che dietro il balzo del Pil Usa nel terzo trimestre, ci sia una ripresa solida e duratura dell'economia americana. Lo ha fatto capire chiaramente il presidente della Fed di San Francisco Janet Yellen. «La disoccupazione negli Usa - ricorda - ormai registra un tasso a doppia cifra, e potrebbe restare alta per diverso tempo incidendo sulla ripresa economica». E la crescita negli Stati Uniti potrebbe subire un brutto colpo. Così accadde all'uscita dalle recessioni del 1991 e del 2001. Così potrebbe succedere ancora a dispetto della ripresa del ciclo produttivo. «In entrambi i casi», nel '91 e nel 2001, «la crescita della produzione fu meno robusta che in una classica ripresa e, purtroppo, le cose sembra stiano per andare allo stesso modo anche stavolta».
A ottobre scorso il tasso di disoccupazione è schizzato ai massimi dal 1983, toccando il 10,2% con la perdita di oltre 190 mila posti, un livello che ha convinto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama a valutare «ulteriori passi» a sostegno del mercato del lavoro. Perciò, secondo la Yellen, la prospettiva, anche considerando la lentezza con cui si realizza la ripresa economica, è che «la disoccupazione potrebbe benissimo restare alta per diversi anni a venire».
Riguardo al mercato immobiliare, all'origine due anni fa della crisi globale, la Yellen ha sottolineato come i segnali di stabilizzazione degli ultimi mesi rappresentino senza dubbio un elemento positivo. Ma il balzo della disoccupazione, giunta in ottobre al 10,2%, potrebbe tradursi in una nuova raffica di pignoramenti di abitazioni, il che rimetterebbe sotto pressione i prezzi delle case tornati a crescere negli ultimi due mesi come rilevato dall'indice Case Shiller. E la Yellen ha definito «preoccupante» in particolare l'outlook del mercato immobiliare commerciale, quello a cui più sono esposte le banche regionali.
Il potere di acquisto delle famiglie, drasticamente ridotto a causa della distruzione di ricchezza dell'ultimo biennio e messo sotto ulteriore pressione da redditi stagnanti. Secondo la Yellen il cambiamento in atto delle attitudini di spesa, testimoniato anche dal forte aumento del tasso di risparmio, potrebbe non essere affatto transitorio ma permanente. Un altro elemento di possibile debolezza per l'economia continua a essere rappresentato secondo la Yellen dalle banche che devono ancora fare i conti con una montagna di asset sofferenti. «Potrebbe occorrere diverso tempo - ha concluso - prima che le istituzioni finanziarie guariscano al punto che si ristabiliscano i normali flussi di credito. Il credit crunch non è ancora del tutto sparito».

 

 

 

Le borse europee chiudono in leggero ribasso, crolla Volkswagen, bene HSBC
10.11.2009
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in leggero ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,1%, il DAX a Francoforte lo 0,1%, lo SMI a Zurigo lo 0,3% e il FTSE MIB a Milano lo 0,2%. Il CAC40 a Parigi è rimasto invariato.
L'indice ZEW che misura la fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è calato questo mese più di quanto previsto dagli economisti (per ulteriori dettagli clicca qui). La notizia ha fatto scattare delle prese di beneficio sulle borse del Vecchio Continente.
Il settore dell'auto ha guidato la lista dei ribassi. Volkswagen (DE0007664005) ha perso l'8%. Il Qatar ha comunicato oggi che cederà la metà dei suoi titoli privilegiati del colosso dell'auto (per ulteriori dettagli clicca qui). Le azioni privilegiate di Volkswagen hanno chiuso in ribasso del 15,8%. Tra gli altri titoli del settore BMW (DE0005190003) ha perso il 2,2%, Peugeot (FR0000121501) l'1,3%, Porsche (DE000PAH0038) il 3,7% e Renault (FR0000131906) il 3%.
Barclays (GB0031348658) ha perso il 5,1%. La banca britannica ha annunciato oggi che il suo utile netto è calato nel terzo trimestre di quest'anno del 54% (per ulteriori dettagli clicca qui).
HSBC (GB0005405286) ha guadagnato il 4%. Il colosso finanziario ha comunicato oggi che nel terzo trimestre i suoi profitti sono significativamente migliorati da anno ad anno. (per ulteriori dettagli clicca qui).
Intesa Sanpaolo (IT0000072618) ha guadagnato l'1,6%. La seconda banca italiana ha pubblicato oggi dei dati di bilancio migliori delle attese degli analisti (per ulteriori dettagli clicca qui).
Vodafone (GB0007192106) ha perso l'1,5%. Il primo operatore al mondo di telefonia mobile ha pubblicato questa mattina dei dati di bilancio che non hanno riservato alcuna grande sorpresa (per ulteriori dettagli clicca qui). Alcuni analisti hanno inoltre espresso disappunto sul margine operativo di Vodafone.
Alcatel-Lucent (FR0000130007) ha perso il 6,2%. Exane BNP Paribas ha tagliato oggi il suo rating sul titolo del gigante delle infrastrutture per le telecomunicazioni da "Outperform" a "Neutral".
CRH Plc (IE0001827041) ha perso l'1,7%. Il secondo produttore al mondo di materiali per le costruzioni ha fornito oggi delle deboli previsioni per l'intero esercizio. CRH Plc si attende un calo del suo utile prima delle tasse da anno ad anno da €1,63 miliardi a €730 - €760 milioni.
Redazione Borsainside 18.30

 

 

FRANCIA CHIEDE TEMPO FINO AL 2014 PER RIENTRO DEFICIT
A differenza della Germania, la Francia ha, invece, spiegato che avrebbe bisogno di un anno in più per raggiungere l'obiettivo del deficit sotto il limite Ue.
"Il primo ministro ha segnalato che raggiungeremo il 3% nel 2014 e non nel 2013", ha detto oggi il ministro francese al Bilancio Eric Woerth a Radio Europe 1. "E' molto difficile prevederlo oggi", ha spiegato, aggiungendo di non aver intenzione di soffocare i primi segni di crescita passando troppo presto a ridurre il deficit.
Da Bruxelles è intervenuto anche il ministro delle Finanze greco. George Papaconstantinou si è impegnato a migliorare le statistiche economiche del paese e a controllare il crescente deficit.
La scorsa settimana il presidente della Bce Jean-Claude Trichet aveva infatti criticato la Grecia per le statistiche inaffidabili, che rischiano di minare le regole di bilancio dell'euro zona.
La Grecia recentemente ha raddoppiato le proprie previsioni di deficit per il 2009, innalzandole al 12,7% del pil.
Papaconstantinou si è quindi impegnato a ridurre il deficit fino al 9,4% del pil il prossimo anno e a garantire piena indipendenza all'ufficio statistico greco, istituendo anche una commissione affiancata da ufficiali dell'Eurostat per risolvere i problemi.

 

 

10 Novembre 2009 22:18
Opel, Gm conferma il piano da 10mila licenziamenti

L'amministratore delegato di Gm Frederick Anderson ha confermato il piano di licenziare circa 10.000 dipendenti in Europa, nell'ambito della ristrutturazione di Opel e Vauxhall. Il manager ha anche aggiunto che i due marchi devono diventare più indipendenti. «Dobbiamo cambiare il modo in cui operiamo in Europa. Allo stesso modo in cui dobbiamo cambiare il modo in cui operiamo negli Stati Uniti» ha detto Anderson in una conferenza stampa al quartier generale di Ruesselsheim, vicino a Francoforte. Opel, ha detto, guadagnerà nuove responsabilità, ma allo stesso tempo sarà «più responsabile» per le decisioni di gestione.
Il britannico Nick Reilly, top manager del colosso americano assumerà provvisoriamente la supervisione della ristrutturazione di Opel e Vauxhall in Europa.
L'attuale capo delle attività internazionali della casa automobilistica di Detroit ha messo in chiaro che Opel rimane legata anche in futuro alla strategia della casa madre Gm: «Non vogliamo che le singole unità facciano le loro cose».
Intanto la banca russa Sberbank potrebbe citare in giudizio la General Motors (Gm) per il suo rifiuto di vendere la casa automobilistica tedesca Opel nonostante i precedenti accordi raggiunti: lo ha annunciato l'amministratore delegato di Sberbank Germano Gref, citato dall'agenzia Ria Novosti.
«Siamo pronti anche a difendere la nostra posizione in tribunale. I nostri avvocati stanno studiando ora tutte le possibilità», ha dichiarato Gref, aggiungendo tuttavia che c'è ancora la possibilità di un accordo con Gm senza ricorrere alle vie legali.
Il 10 settembre scorso Gm aveva annunciato la vendita di Opel ad un consorzio costituito dall'austrocanadese Magna e da Sberbank ma il 3 novembre ha deciso di mantenere la sua controllata europea, citando un miglioramento del mercato.
Sulla vicenda intanto è intervenuta per la prima volta il cancelliere tedesco Angela Merkel che si è detta «enormemente dispiaciuta» per quanto è accaduto. «Qualsiasi soluzione - dice - avrà successo soltanto se Gm si accollerà la maggior parte dei costi di ristrutturazione». «Questo significa anche - aggiunge - che Gm dovrà rimborsare il prestito ponte» di 1,5 miliardi di euro. «Ci aspettiamo - dice ancora la Merkel - che Gm fornisca in fretta un progetto fattibile che consenta ad Opel e ai suoi impianti in Germania di avere un buon futuro». Oggi il giornale tedesco Sueddeutsche Zeitung, citando l'agenzia Moody's, sostiene che General Motors dovrà spendere almeno 5 miliardi di euro per rimettere in sesto Opel, piuttosto che i 3 miliardi di euro calcolati dal gruppo Usa.

 

 

Bear Stearns: manager non colpevoli
martedì, 10 novembre 2009 - 22:56 CET
(ANSA) - NEW YORK, 10 NOV - Non colpevoli di aver ingannato gli investitori. Cosi' sono stati giudicati Ralph Cioffi e Matthew Tannin, due ex manager di Bear Stearn.
Cioffi e Tannin, manager di hedge fund falliti che facevano capo a Bear Stearns (BSC - notizie) , erano stati arrestati nel giugno 2008.
Gli arresti erano avvenuti alla luce delle indagini che hanno rilevato come i due ex manager erano al corrente del cattivo stato di salute dei fondi, anche se affermavano il contrario rassicurando e ingannando gli investitori.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Mosca chiude di nuovo in forte rialzo
10.11.2009
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca il 2,1% a 1.436,97 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri ma sono rimasti al di sopra della media. Il mercato azionario russo ha beneficiato anche oggi dell'aumento del prezzo del petrolio. Le quotazioni dell'oro nero hanno superato nel pomeriggio a New York quota $80. Tra le blue chips russe Rosneft (RU000A0J2Q06) ha chiuso in rialzo dell'1,6%, Gazprom (RU0007661625) dello 0,8%, Norilsk Nickel (RU0007288411) del 3,2% e Sberbank (RU0009029540) dell'1,9%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato l'1,2% a 21.029,07 punti. Gedeon Richter (HU0000067624) ha chiuso in rialzo del 2,4%. L'impresa farmaceutica ha alzato le stime sulle sue vendite negli USA ed in Russia. Tra le altre blue chips ungheresi. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato l'1,7% e MOL (HU0000068952) lo 0,7%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha chiuso invariato.
Il PX a Praga ha perso lo 0,1% a 1.158,00 punti. La maggior parte dei titoli del listino ceco ha chiuso in calo. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso lo 0,4%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,9% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) l'1,3%. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato l'1,8%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,5% a 39.879,92 punti. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in rialzo dell'1,3%. La prima banca polacca ha generato lo scorso trimestre un utile di KPN 620,5 milioni. Gli analisti avevano atteso in media solamente KPN 523,50 milioni. Agora (PLAGORA00067) ha chiuso in rialzo del 3,7%. L'utile del gruppo editoriale è calato lo scorso trimestre meno di quanto atteso dal mercato. Agora ha inoltre annunciato delle importanti misure volte a ridurre i suoi costi. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha beneficiato anche oggi dell'aumento del prezzo del rame ed ha guadagnato l'1,7%.
Redazione Borsainside 20.45

 

 

Borse dell'America Latina: San Paolo e Città del Messico chiudono in leggero rialzo
10.11.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,1% a 66.303,49 punti. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in rialzo dello 0,9%. Il prezzo del petrolio è salito oggi temporaneamente al di sopra di $80 al barile. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,8%. Il prezzo del rame ha chiuso oggi a New York in leggero ribasso. Gol Linhas Aereas (BRGOLLACNOR7) ha guadagnato il 2%. La linea aerea brasiliana ha generato nel terzo trimestre un utile di gran lunga superiore alle attese degli analisti. Sulla scia di Gol TAM SA (BRTAMMACNOR5) ha guadagnato il 2%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 30.788,20 punti. Per il listino messicano si è trattato della sesta seduta positiva di fila. Tra i titoli principali dell'IPC América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,2% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l'1,1%. Banorte (MXP370711014) e Cemex (MXP225611567) hanno perso rispettivamente lo 0,8% e il 2,9%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,4%, il General a Lima l'1%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,4%, l'IGBC a Bogotà lo 0,1% e l'IBVC a Caracas lo 0,2%.
Redazione Borsainside 23.55

 

 

 
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WALL STREET: SEDUTA A META' TRA BUY E SELL

10 Novembre 2009 22:10 NEW YORK - WSI
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Il Dow Jones chiude sopra la parita' supportato dalle buone prove di AMEX e Bank of America, in rosso il Nasdaq. Tonfo di MBIA, va in rally invece la societa' di viaggi online Priceline.com. Materie prime in lieve calo con il recupero del dollaro.
Seduta volatile per la borsa americana, con gli indici che hanno trattato tra lettera e denaro per l’intero arco della seduta, per poi chiudere contrastati. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.20% a 10246, l’S&P500 ha perso lo 0.01% a 1093, il Nasdaq ha ceduto lo 0.14% a 2151.

Il lieve recupero del dollaro dopo il tonfo della vigilia ha impedito alle materie prime di avanzare, inficiando la performance delle societa’ energetiche e minerarie. Il biglietto verde ha guadagnato terreno nei confronti dell’euro, portando il cambio a 1.497.

Per contro il greggio ha ceduto 38 centesimi a $79.05 al barile, mentre l’oro e’ rimasto pressocche’ stabile, poco sopra i $1100 l’oncia. A spingere al ribasso le quotazioni del petrolio e’ stato anche il ridotto rischio che la tempesta tropicale Ida raggiungesse le coste del Golfo del Messico dove sono dislocate numerose piattaforme petrolifere.

In assenza di news economiche di rilievo, maggiore attenzione e’ stata riposta dagli investitori sugli sviluppi societari. Il colosso aerospaziale Boeing e’ risultato il peggior componente del Dow Jones, seguito da Cisco Systems e Du Pont. Bene invece American Express e Bank of America, quest’ultima avanzata grazie alle rassicurazioni offerte dal CEO Ken Lewis sul processo di integrazione con Merrill Lynch.

Tra gli altri titoli sotto i riflettori, la societa’ finanziaria MBIA ha registrato un tonfo di oltre il 25% nonostante la riduzione delle perdite fiscali, ancora elevate purtroppo nel business assicurativo. Per l’azienda si e’ trattato del quinto trimestre in rosso negli ultimi due anni. Nel settore Internet, in rally la societa’ di viaggi online Priceline.com forte dei profitti quasi quadruplicati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il sentiment sul mercato appare piu’ ottimista. Dopo aver toccato un massimo di 31.59 lo scorso 30 ottobre, l’indice della volatilita’ VIX e’ sceso a quota 23.39. "E’ come se il mercato sia pronto per un altro allungo e gli investitori non abbiano intenzione di perdersi un’altra opportunita’ di guadagno" hanno commentato alcuni analisti sul floor del NYSE.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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