La Borsa di Tokyo chiude
in ribasso
12.11.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei
ha perso lo 0,7% a 9.804,49 punti e il Topix lo 0,5% a
867,70 punti. Sul mercato azionario giapponese hanno
pesato oggi alcune notizie negative arrivate dal fronte
societario. Nel settore del trasporto marittimo Nippon
Yusen (JP3753000003) ha perso il 4% dopo aver annunciato
di voler emettere nuovi titoli per ¥142,5 miliardi.
Sulla scia di Nippon Yusen Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha perso l'1,5% e Kawasaki Kisen Kaisha
(JP3223800008) il 6,1%.
Fuji Media (JP3819400007) ha chiuso in calo dello 0,8%.
L'operatore televisivo ha tagliato le sue stime per
l'intero esercizio.
Honda (JP3854600008) ha guadagnato l'1,8%. Goldman Sachs
ha introdotto il titolo del costruttore di automobili
nella sua "Conviction List Buy List".
Redazione Borsainside 7.30
Bce: Riviste Al Rialzo Stime Pil
Eurozona
giovedì, 12 novembre 2009 10:18 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 12 nov - Gli esperti del Survey of
Professional Forecasters (Spf), contattati dalla Bce,
hanno rivisto al rialzo le stime sull'andamento del pil
nell'Eurozona nel 2009 e nei due anni successivi.
Nell'ultimo bollettino mensile dell'Eurotower, il pil
nell'anno in corso accusera' una contrazione del 3,5%,
rispetto alla precedente stima del -4,1%. ''Le
aspettative di crescita per il 2010 e il 2011 sono state
altresi' riviste al rialzo (rispettivamente di 0,7 e 0,1
punti percentuali) e si collocano attualmente all'1% ed
all'1,6% rispettivamente''. Il miglioramento delle
previsioni riflette la ripresa del commercio mondiale e
gli effetti positivi delle misure di politica economica
adottate dai governi.
Bce: cruciale favorire il lavoro
giovedì, 12 novembre 2009 - 12:10 CET
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Nell'uscire dalla crisi,
Eurolandia deve dare 'importanza cruciale' a politiche
favorevoli all'occupazione, dice il Bollettino Bce. Il
fine e' 'prevenire una disoccupazione strutturale molto
piu' elevata nei prossimi anni'. I Governi 'devono
attuare tempestivamente strategie di uscita dalle misure
di stimolo e di riequilibrio dei conti pubblici che
siano ambiziose'. E ancora:'nella seconda parte
dell'anno il tasso di crescita trimestrale del Pil
potrebbe riportarsi su livelli positivi'.
Borse Asia-Pacifico: Sale
solo Taipei
12.11.2009
Quasi tutte le principali borse della regione
Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,1% a 3.172,95 punti.
Il debole dato sui nuovi prestiti nel mese di ottobre ha
pesato anche oggi sui settori bancario ed immobiliare.
Tra i bancari Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha perso lo 0,8%, Bank of China
(CN000A0J3PX9) lo 0,5%, China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) lo 0,5% e Bank of Communications
(CN000A0ERWC7) lo 0,2%. Nel settore immobiliare China
Vanke (CN0008879206) ha perso lo 0,8% e Poly Real Estate
(CN000A0KE8T0) l'1,4%. Nel settore della siderurgia
Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha guadagnato il 3%.
Il primo produttore cinese d'acciaio ha alzato i prezzi
per i suoi prodotti per il mese di dicembre. Nel settore
aurifero Zhongjin Gold (CNE000001FM8) ha guadagnato lo
0,9% e Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) l'1,3%. Il
prezzo dell'oro ha sfiorato ieri a New York quota $1.120
all'oncia.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1% a
22.397,57 punti. Dopo il rally delle scorse sedute sulla
piazza finanziaria della città costiera sono scattate
oggi delle prese di beneficio. HSBC (GB0005405286) ha
perso l'1,1%, China Mobile (HK0941009539) l'1,5%, China
Life (CN0003580601) l'1,5% e Li & Fung (BMG5485F1445)
l'1,6%. Ancora bene Bank of East Asia (HK0023000190):
+2,1% a HKD 34,05. Il mercato continua a speculare su
una possibile offerta della società d'investimenti Guoco
(BMG420981224) per Bank of East Asia. Citic Pacific
(HK0267001375) ha chiuso in rialzo del 9,1%. Il
conglomerato cederà due terzi delle sue attività nel
ferro in Australia.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,2%, lo Straits Times a Singapore lo
0,5% e il Kospi a Seul l'1,4%. Il Taiex a Taipei ha
guadagnato meno dello 0,1%.
Redazione Borsainside 12.15
Usa: Richieste Sussidi
Disoccupazione -12 Mila a 505 Mila
giovedì, 12 novembre 2009 - 14:43 CET
(ASCA) - Roma, 12 nov - La richiesta di sussidi di
disoccupazione negli Stati Uniti la settimana scorsa e'
scesa di 12 mila unita' a 505 mila e si tratta del
livello piu' basso dalla terza settimana di gennaio
2009. La media delle ultime 4 settimane mostra una
flessione di 4,500 richieste a 519 mila.
Crisi Usa: mutui-casa ai
minimi
giovedì, 12 novembre 2009 16:30 WASHINGTON
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Crollano ai minimi dal 2000 le
richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti. L'indice
calcolato dalla Mortgage Bankers Association ha
evidenziato che la scorsa settimana le domande di mutuo
per l'acquisto di una casa sono diminuite del 12% a
quota 220,9, che rappresenta il livello piu' basso da
dicembre 2000. In rialzo le domande di rifinanziamento,
con cui gli americani alimentano la propria liquidita',che
hanno registrato un +11%.
Usa: Obama Convoca Forum
Sull'Occupazione a Dicembre
giovedì, 12 novembre 2009 16:42 WASHINGTON
(AGI) - Washington, 12 nov. - Il presidente degli Stati
Uniti Barack Obama ha convocato un forum
sull'occupazione alla Casa Bianca per il mese di
dicembre. L'iniziativa segue agli ultimi dati sul
mercato del lavoro americano, che hanno segnato un tasso
di disoccupazione a due cifre a ottobre scorso, valore
massimo dal 1983. "Terremo un forum alla Casa Bianca sul
lavoro e sulla crescita economica a dicembre - ha detto
il presidente - nel quale riuniremo amministratori e
titolari delle piccole imprese, economisti ed esperti
finanziari assieme ai rappresentanti sindacali e dei
gruppi no profit allo scopo di discutere la possibilita'
di lavorare insieme per generare posti di lavoro e far
si' che l'economia cammini".
Crisi: Draghi, Condizione
Mercati Finanziari Stabilmente Migliorata
giovedì, 12 novembre 2009 - 16:46 CET
(ASCA) - Roma, 12 nov - ''Le condizioni dei mercati
finanziari sono migliorate stabilmente dalla scorsa
primavera, ma ne' i premi sul rischio ne' i costi di
finanziamento sono ancora tornati ai livelli precedenti
la crisi''. Cosi' Mario Draghi, governatore di
Bankitalia e presidente del Financial stability board,
nel suo intervento alla XII conferenza 'ICB-CSS research
network'.
Crisi: Draghi, Non
Possiamo Prevenirle Ma Possiamo Rafforzare Sistema
giovedì, 12 novembre 2009 - 16:53 CET
(ASCA) - Roma, 12 nov - Prevenire la prossima crisi? E'
quello che si chiede Mario Draghi, governatore di
Bankitalia e presidente del Financial stability board,
nel suo intervento alla XII conferenza 'BCE-CSS research
network'. ''La risposta e' negativa ma quello che
possiamo e dobbiamo fare e' rendere il nostro sistema
finanziario piu' resistente nel momento in ui una nuova
crisi lo colpira'. Dopotutto abbiamo mostrato che
possiamo imparare dall'esperienza questa crisi aveva
tutto il potenziale per generare la stessa devastazione
del 1929, ma questa volta le strutture dell'economia
reale sono state piu' robuste e la reazione politica
piu' perspicace e probabilmente piu' vincente''.
Draghi: cresce potere
anti-riforme
giovedì, 12 novembre 2009 16:56 ROMA
(ANSA)- ROMA, 12 NOV - Per Draghi, 'Con il miglioramento
della situazione, il potere degli interessi di parte,
contrari a riforme sostanziali, diventa piu' forte'. Per
questo 'occorre agire nel breve termine in tutti i
campi' della finanza globale oggetto della riforma
promossa dal G20 e dall'Fsb', ha affermato il
governatore della Banca d'Italia nel suo intervento alla
conferenza Bce-Cfs.'La necessita' di rafforzare la
capacita' di resistenza e la robustezza del sistema
finanziario globale e' chiara e importante'.
Draghi chiede limiti a
dimensioni istituzioni sistemiche
giovedì, 12 novembre 2009 -
16:57
Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia e
presidente del Financial stability board, chiede che
siano posti dei limiti alle dimensioni delle banche per
evitare che ci siano istituzioni finanziarie così grandi
da far pensare alle autorità di controllo che non sia
possibile farle fallire.
"Il messaggio chiave è chiaro, occorrono grandi
cambiamenti", ha detto Draghi intervenendo alla 12esima
Conferenza Bce-Csf sulla crisi finanziaria.
"Abbiamo bisogno di creare una situazione con meno
debito, dove i cuscinetti di liquidità e i capitali
siano molto più forti, dove tutte le istituzioni, o
infrastrutture, capaci di porre un rischio
significativo, siano soggetti ad una adeguata vigilanza
e dove nessuna istituzione sia troppo grande per
fallire".
Anche il mese scorso, in occasione della Giornata del
risparmio, il governatore e membro del consiglio della
Bce aveva detto che per le istituzioni finanziarie con
importanza sistemica occorrerà predisporre misure
selettive che accrescano la loro solidità, ne limitino,
se necessario, la dimensione o la gamma di affari.
"La necessità di rafforzare la capacità di resistenza e
la robustezza del sistema finanziario globale è chiara e
importante", ha continuato il governatore.
Ma, ha osservato ancora Draghi, "con il miglioramento
della situazione economica "il potere degli interessi di
parte, contrari ad ogni riforma sostanziale diventa più
forte".
Feinberg: tagli ai
compensi possono indurre i migliori ad andarsene
BlueTG.it - giovedì, 12 novembre 2009 - 16:58 CET
Kenneth Feinberg, lo “zar” nominato da Barack Obama per
sovraintendere ai compensi del management a capo di
aziende pubbliche o che hanno fatto ricorso agli aiuti
di stato come AIG per salvarsi dalla crisi finanziaria
di quest’ultimo anno e mezzo, parlando ad una conferenza
organizzata dal gruppo Bloomberg si è detto “molto
preoccupato” che i tagli ordinati possano indurre alcuni
dei migliori talenti a lasciare queste compagnie,
aggiungendo di augurarsi di “aver trovato un giusto
equilibrio” ed auspicando che alcuni dei manager dati in
uscita “possano ricollocarsi nel settore privato”. (l.s.)
Borse europee: Sale solo
Londra
12.11.2009
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno
chiuso oggi in leggero ribasso. Il DAX a Francoforte ha
perso lo 0,1%, lo SMI a Zurigo lo 0,3%, il FTSE MIB a
Milano lo 0,3% e il CAC40 lo 0,2%. Il FTSE 100 a Londra
ha guadagnato lo 0,2%.
Le notizie positive arrivate oggi dal fronte societario
sono state controbilanciate da quelle negative. A pesare
sulle borse europee è stata inoltre la debole apertura
di Wall Street.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha perso lo 0,9%,
Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l'1,2%, Eni
(IT0003132476) lo 0,8% e Total (FR0000120271) lo 0,5%.
Il prezzo del petrolio ha registrato nel pomeriggio a
New York delle forti perdite. Le scorte di greggio sono
aumentate la scorsa settimana negli USA di gran lunga
più di quanto stimato dagli economisti.
Aegon (NL0000301760) ha perso il 7%. Il gigante delle
assicurazioni ha registrato lo scorso trimestre un calo
del suo operativo utile prima delle tasse.
EdF (FR0010242511) ha perso l'1,8%. A causa del calo
della produzione di energia nucleare in Francia il
colosso delle utilities ha tagliato le stime sul suo
Ebidta per l'intero esercizio.
BT Group (GB0030913577) ha guadagnato il 3,7%.
L'operatore telefonico ha pubblicato oggi dei dati di
bilancio migliori delle attese del mercato ed alzato le
sue stime per l'intero esercizio (per ulteriori dettagli
clicca qui).
Telefónica (ES0178430E18) ha guadagnato l'1,3%.
L'impresa spagnola ha pubblicato oggi una trimestrale
conforme alle attese degli analisti e confermato le sue
stime per l'intero esercizio (per ulteriori dettagli
clicca qui).
Peugeot (FR0000121501) ha guadagnato lo 0,4%. L'impresa
francese ha migliorato oggi notevolmente le sue
previsioni per il 2009 (per ulteriori dettagli clicca
qui).
British Airways (GB0001290575) ed Iberia (ES0147200036)
hanno guadagnato rispettivamente il 7,5% e l'11,8%.
Secondo quanto riporta "Sky News" le due linee aeree
avrebbero superato nelle loro trattative gli ultimi
ostacoli e potrebbero annunciare la loro fusione già
questa settimana.
Møller Maersk (DK0010244508) ha perso il 5,3%. Il leader
a livello mondiale nel trasporto di container ha
registrato nei primi nove mesi di quest'anno delle
perdite superiori alle attese degli analisti.
Anheuser-Busch InBev (BE0003793107) ha guadagnato
l'1,5%. Il primo produttore al mondo di birra ha
aumentato lo scorso trimestre il suo Ebidta del 12%.
Q-Cells (DE0005558662) ha perso il 3,7%. Il leader
mondiale nella produzione di celle solari ha registrato
lo scorso trimestre una perdita operativa di €163,8
milioni ed indicato che ci sono degli "ulteriori rischi"
per i suoi profitti nel quarto trimestre.
Redazione Borsainside 18.30
Oro: Raffica Di Record e
Un Solo Fondo Vale 47% Produzione Mondiale
giovedì, 12 novembre 2009 18:34 LONDRA
(ASCA) - Roma, 12 nov - Seduta a due facce per l'oro.
Sui mercati a contanti europei l'oro ha segnato il
fixing a 1.114,7 dollari l'oncia. In precedenza, nella
seduta antimeridiana, il metallo giallo aveva segnato un
fixing a 1.116, il migliore fixing della storia. Sui
mercati future Usa, il contratto con scadenza dicembre
ha segnato il massimo storico a 1.123,40 dollari
l'oncia, poi le prese di beneficio e la retromarcia a
quota 1.109. La corsa all'oro e' alimentata da diversi
fattori. C'e' il deprezzamento del dollaro, poi gli
acquisti delle banche centrali, in particolare Cina e
India. Quest'ultima ha recentemente comprato la meta'
dei lingotti messi in vendita dal Fondo monetario
internazionale, 200 tonnellate spendendo 6,7 miliardi di
dollari. Ma, soprattutto, c'e' la forte domanda degli
investitori (istituzionali e retail) per gli Etf(Exchange
Traded Fund), strumenti finanziari, simili ai fondi
comuni, che replicano l'andamento dei mercati a contanti
e a termine delle materie prime, tra queste l'oro. L'Spdr
Gold Trust, il maggiore Etf del mondo ha segnato il
massimo storico a 109,56 dollari raggiungendo una
capitalizzazione di 38 miliardi di dollari. Un valore
che rappresenta 35,8 milioni di once, pari a 1.114
tonnellate. Si tratta del del 47% del produzione
mondiale di oro del 2008, pari a 2.356 tonnellate (dati
Gfms).
Fmi: Contro Crisi Italia
Ha Fatto Quel Che Poteva
giovedì, 12 novembre 2009 - 20:01 CET
(AGI) - Roma, 12 nov. - "Contro la crisi l'Italia ha
fatto quello che poteva permettersi. Ha fatto qualcosa,
anche di importante, ma altri paesi hanno fatto di piu'
perche' il loro punto di partenza era migliore". Lo ha
detto a Sky Tg24 Economia il direttore del Dipartimento
Affari fiscali del Fondo monetario internazionale, Carlo
Cottarelli. "Il vantaggio e' che l'Italia potra' anche
risentire dei benefici della crescita in altri paesi.
Anche noi del Fondo monetario prevediamo un ritorno alla
crescita nel prossimo anno a livello mondiale, ma e'
vero che ancora c'e' molta incertezza. La politica
fiscale e' stata utilizzata per sostenere il ciclo
economico, proprio per questo sarebbe sbagliato
sottrarre sostegno fiscale perche' la ripresa e' ancora
troppo incerta. Il taglio dell'acconto dell'Irpef - ha
aggiunto - e' una misura utile, ma non troppo forte.
All'Italia sara' necessario affrontare il problema del
livello crescente del debito pubblico. Per adesso non ci
sono rischi immediati di inflazione, ma i rischi sorgono
se non ci si pone il problema di come risolvere la
crescita del debito pubblico nel medio termine". (AGI) .
Le borse dell'Europa
dell'Est chiudono contrastate
12.11.2009
Le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso
oggi contrastate.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,6% a 1425,34 punti. I
volumi di scambio sono scesi notevolmete rispetto a ieri
e sono stati al di sotto della media. Il prezzo del
petrolio ha registrato nel pomeriggio a New York delle
forti perdite. Le scorte di greggio sono aumentate la
scorsa settimana negli USA di gran lunga più di quanto
stimato dagli economisti. Tra le blue chips russe LUKoil
(RU0009024277) ha perso il 3,6%, Gazprom (RU0007661625)
il 2,2%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 4% e Sberbank
(RU0009029540) il 2%. Rosneft (RU000A0J2Q06) ha
guadagnato il 2,3%.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,3% a 21.539,66 punti.
Sulla piazza finanziaria ungherese sono scattate oggi
delle prese di beneficio. OTP Bank (HU0000061726) ha
perso lo 0,3%, MOL (HU0000068952) lo 0,6% e Gedeon
Richter (HU0000067624) lo 0,7%. Magyar Telekom
(HU0000016522) ha chiuso invariato. Egis (HU0000053947)
ha guadagnato l'1,9%. La seconda impresa farmaceutica
ungherese ha fornito un positivo outlook e confermato il
suo dividendo a HUF 120 per azione.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1% a 1.168,80 punti.
Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha chiuso in rialzo
del 2,1%. L'operatore telefonico ha pubblicato per i
primi nove mesi di quest'anno dei dati di bilancio
migliori delle attese del mercato. Ceske Energeticke
Zavody (CZ0005112300) ha chiuso invariato. Il gigante
delle utilities ha generato nel terzo trimestre un utile
leggermente inferiore alle stime degli analisti. Ceske
Energeticke Zavody ha confermato però le sue stime per
l'intero esercizio.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,9% a 40.229,36
punti. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il 2,3%.
Merrill Lynch ha alzato oggi il suo target sul prezzo
per il titolo della prima banca polacca a KPN 189. Globe
Trade Centre (PLGTC0000037) ha perso il 4%. La prima
impresa immobiliare polacca ha chiuso lo scorso
trimestre in rosso di KPN 32,90 milioni. KGHM Polska
Miedz (PLKGHM000017) ha guadagnato l'1,6%. Il management
del primo produttore europeo di rame si attende per
quest'anno un aumento dell'utile netto del 15%.
Redazione Borsainside 21.00
Le borse di San Paolo e
Città del Messico scendono sulla scia di Wall Street
12.11.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha
chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 3% a 64.447,93 punti.
Sul mercato azionario brasiliano ha pesato oggi il calo
dei prezzi delle materie prime. Petroleo Brasileiro
(BRPETRACNPR6) ha perso il 2%. Il prezzo del petrolio ha
chiuso oggi a New York in ribasso del 3%. Vale
(BRVALEACNPA3) ha perso il 4,1%. Tutti i prezzi dei
principali metalli hanno registrato oggi al NYMEX delle
perdite. Tra i titoli dei produttori d'acciaio Companhia
Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso l'1,1%,
Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 4,3% e Usiminas (BRUSIMACNPA6)
il 3,8%. TAM SA (BRTAMMACNOR5) ha chiuso in calo del 6%.
La prima linea aerea brasiliana ha pubblicato dei
deludenti dati di bilancio per il terzo trimestre.
Dopo sette sedute positive di fila l'IPC a Città del
Messico ha chiuso in ribasso dell'1,1% a 30.759,85
punti. Tra i titoli principali del listino messicano
América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,1%, Grupo
Mexico (MXP370841019) lo 0,8%, Cemex (MXP225611567) il
4,6% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l'1,6%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso l'1,4%, il General a Lima
lo 0,7% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,9% L'IGBC a
Bogotà e l'IBVC a Caracas ha guadagnato rispettivamente
l'1% e lo 0,8%.
Redazione Borsainside 23.55
|