PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 12 Novembre 2009

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo chiude in ribasso
12.11.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,7% a 9.804,49 punti e il Topix lo 0,5% a 867,70 punti. Sul mercato azionario giapponese hanno pesato oggi alcune notizie negative arrivate dal fronte societario. Nel settore del trasporto marittimo Nippon Yusen (JP3753000003) ha perso il 4% dopo aver annunciato di voler emettere nuovi titoli per ¥142,5 miliardi. Sulla scia di Nippon Yusen Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha perso l'1,5% e Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) il 6,1%.
Fuji Media (JP3819400007) ha chiuso in calo dello 0,8%. L'operatore televisivo ha tagliato le sue stime per l'intero esercizio.
Honda (JP3854600008) ha guadagnato l'1,8%. Goldman Sachs ha introdotto il titolo del costruttore di automobili nella sua "Conviction List Buy List".
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Bce: Riviste Al Rialzo Stime Pil Eurozona
giovedì, 12 novembre 2009 10:18 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 12 nov - Gli esperti del Survey of Professional Forecasters (Spf), contattati dalla Bce, hanno rivisto al rialzo le stime sull'andamento del pil nell'Eurozona nel 2009 e nei due anni successivi. Nell'ultimo bollettino mensile dell'Eurotower, il pil nell'anno in corso accusera' una contrazione del 3,5%, rispetto alla precedente stima del -4,1%. ''Le aspettative di crescita per il 2010 e il 2011 sono state altresi' riviste al rialzo (rispettivamente di 0,7 e 0,1 punti percentuali) e si collocano attualmente all'1% ed all'1,6% rispettivamente''. Il miglioramento delle previsioni riflette la ripresa del commercio mondiale e gli effetti positivi delle misure di politica economica adottate dai governi.

 

 

Bce: cruciale favorire il lavoro
giovedì, 12 novembre 2009 - 12:10 CET
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Nell'uscire dalla crisi, Eurolandia deve dare 'importanza cruciale' a politiche favorevoli all'occupazione, dice il Bollettino Bce. Il fine e' 'prevenire una disoccupazione strutturale molto piu' elevata nei prossimi anni'. I Governi 'devono attuare tempestivamente strategie di uscita dalle misure di stimolo e di riequilibrio dei conti pubblici che siano ambiziose'. E ancora:'nella seconda parte dell'anno il tasso di crescita trimestrale del Pil potrebbe riportarsi su livelli positivi'.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Sale solo Taipei
12.11.2009
Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,1% a 3.172,95 punti. Il debole dato sui nuovi prestiti nel mese di ottobre ha pesato anche oggi sui settori bancario ed immobiliare. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,8%, Bank of China (CN000A0J3PX9) lo 0,5%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,5% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) lo 0,2%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso lo 0,8% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l'1,4%. Nel settore della siderurgia Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha guadagnato il 3%. Il primo produttore cinese d'acciaio ha alzato i prezzi per i suoi prodotti per il mese di dicembre. Nel settore aurifero Zhongjin Gold (CNE000001FM8) ha guadagnato lo 0,9% e Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) l'1,3%. Il prezzo dell'oro ha sfiorato ieri a New York quota $1.120 all'oncia.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1% a 22.397,57 punti. Dopo il rally delle scorse sedute sulla piazza finanziaria della città costiera sono scattate oggi delle prese di beneficio. HSBC (GB0005405286) ha perso l'1,1%, China Mobile (HK0941009539) l'1,5%, China Life (CN0003580601) l'1,5% e Li & Fung (BMG5485F1445) l'1,6%. Ancora bene Bank of East Asia (HK0023000190): +2,1% a HKD 34,05. Il mercato continua a speculare su una possibile offerta della società d'investimenti Guoco (BMG420981224) per Bank of East Asia. Citic Pacific (HK0267001375) ha chiuso in rialzo del 9,1%. Il conglomerato cederà due terzi delle sue attività nel ferro in Australia.

Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,2%, lo Straits Times a Singapore lo 0,5% e il Kospi a Seul l'1,4%. Il Taiex a Taipei ha guadagnato meno dello 0,1%.
Redazione Borsainside 12.15

 

 

Usa: Richieste Sussidi Disoccupazione -12 Mila a 505 Mila
giovedì, 12 novembre 2009 - 14:43 CET
(ASCA) - Roma, 12 nov - La richiesta di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti la settimana scorsa e' scesa di 12 mila unita' a 505 mila e si tratta del livello piu' basso dalla terza settimana di gennaio 2009. La media delle ultime 4 settimane mostra una flessione di 4,500 richieste a 519 mila.

 

 

Crisi Usa: mutui-casa ai minimi
giovedì, 12 novembre 2009 16:30 WASHINGTON
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Crollano ai minimi dal 2000 le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti. L'indice calcolato dalla Mortgage Bankers Association ha evidenziato che la scorsa settimana le domande di mutuo per l'acquisto di una casa sono diminuite del 12% a quota 220,9, che rappresenta il livello piu' basso da dicembre 2000. In rialzo le domande di rifinanziamento, con cui gli americani alimentano la propria liquidita',che hanno registrato un +11%.

 

 

Usa: Obama Convoca Forum Sull'Occupazione a Dicembre
giovedì, 12 novembre 2009 16:42 WASHINGTON
(AGI) - Washington, 12 nov. - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha convocato un forum sull'occupazione alla Casa Bianca per il mese di dicembre. L'iniziativa segue agli ultimi dati sul mercato del lavoro americano, che hanno segnato un tasso di disoccupazione a due cifre a ottobre scorso, valore massimo dal 1983. "Terremo un forum alla Casa Bianca sul lavoro e sulla crescita economica a dicembre - ha detto il presidente - nel quale riuniremo amministratori e titolari delle piccole imprese, economisti ed esperti finanziari assieme ai rappresentanti sindacali e dei gruppi no profit allo scopo di discutere la possibilita' di lavorare insieme per generare posti di lavoro e far si' che l'economia cammini".

 

 

Crisi: Draghi, Condizione Mercati Finanziari Stabilmente Migliorata
giovedì, 12 novembre 2009 - 16:46 CET
(ASCA) - Roma, 12 nov - ''Le condizioni dei mercati finanziari sono migliorate stabilmente dalla scorsa primavera, ma ne' i premi sul rischio ne' i costi di finanziamento sono ancora tornati ai livelli precedenti la crisi''. Cosi' Mario Draghi, governatore di Bankitalia e presidente del Financial stability board, nel suo intervento alla XII conferenza 'ICB-CSS research network'.

 

 

Crisi: Draghi, Non Possiamo Prevenirle Ma Possiamo Rafforzare Sistema
giovedì, 12 novembre 2009 - 16:53 CET
(ASCA) - Roma, 12 nov - Prevenire la prossima crisi? E' quello che si chiede Mario Draghi, governatore di Bankitalia e presidente del Financial stability board, nel suo intervento alla XII conferenza 'BCE-CSS research network'. ''La risposta e' negativa ma quello che possiamo e dobbiamo fare e' rendere il nostro sistema finanziario piu' resistente nel momento in ui una nuova crisi lo colpira'. Dopotutto abbiamo mostrato che possiamo imparare dall'esperienza questa crisi aveva tutto il potenziale per generare la stessa devastazione del 1929, ma questa volta le strutture dell'economia reale sono state piu' robuste e la reazione politica piu' perspicace e probabilmente piu' vincente''.

 

 

Draghi: cresce potere anti-riforme
giovedì, 12 novembre 2009 16:56 ROMA
(ANSA)- ROMA, 12 NOV - Per Draghi, 'Con il miglioramento della situazione, il potere degli interessi di parte, contrari a riforme sostanziali, diventa piu' forte'. Per questo 'occorre agire nel breve termine in tutti i campi' della finanza globale oggetto della riforma promossa dal G20 e dall'Fsb', ha affermato il governatore della Banca d'Italia nel suo intervento alla conferenza Bce-Cfs.'La necessita' di rafforzare la capacita' di resistenza e la robustezza del sistema finanziario globale e' chiara e importante'.

 

 

Draghi chiede limiti a dimensioni istituzioni sistemiche
giovedì, 12 novembre 2009 - 16:57
Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial stability board, chiede che siano posti dei limiti alle dimensioni delle banche per evitare che ci siano istituzioni finanziarie così grandi da far pensare alle autorità di controllo che non sia possibile farle fallire.
"Il messaggio chiave è chiaro, occorrono grandi cambiamenti", ha detto Draghi intervenendo alla 12esima Conferenza Bce-Csf sulla crisi finanziaria.
"Abbiamo bisogno di creare una situazione con meno debito, dove i cuscinetti di liquidità e i capitali siano molto più forti, dove tutte le istituzioni, o infrastrutture, capaci di porre un rischio significativo, siano soggetti ad una adeguata vigilanza e dove nessuna istituzione sia troppo grande per fallire".
Anche il mese scorso, in occasione della Giornata del risparmio, il governatore e membro del consiglio della Bce aveva detto che per le istituzioni finanziarie con importanza sistemica occorrerà predisporre misure selettive che accrescano la loro solidità, ne limitino, se necessario, la dimensione o la gamma di affari.
"La necessità di rafforzare la capacità di resistenza e la robustezza del sistema finanziario globale è chiara e importante", ha continuato il governatore.
Ma, ha osservato ancora Draghi, "con il miglioramento della situazione economica "il potere degli interessi di parte, contrari ad ogni riforma sostanziale diventa più forte".

 

 

Feinberg: tagli ai compensi possono indurre i migliori ad andarsene
BlueTG.it - giovedì, 12 novembre 2009 - 16:58 CET
Kenneth Feinberg, lo “zar” nominato da Barack Obama per sovraintendere ai compensi del management a capo di aziende pubbliche o che hanno fatto ricorso agli aiuti di stato come AIG per salvarsi dalla crisi finanziaria di quest’ultimo anno e mezzo, parlando ad una conferenza organizzata dal gruppo Bloomberg si è detto “molto preoccupato” che i tagli ordinati possano indurre alcuni dei migliori talenti a lasciare queste compagnie, aggiungendo di augurarsi di “aver trovato un giusto equilibrio” ed auspicando che alcuni dei manager dati in uscita “possano ricollocarsi nel settore privato”. (l.s.)

 

 

Borse europee: Sale solo Londra
12.11.2009
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in leggero ribasso. Il DAX a Francoforte ha perso lo 0,1%, lo SMI a Zurigo lo 0,3%, il FTSE MIB a Milano lo 0,3% e il CAC40 lo 0,2%. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,2%.
Le notizie positive arrivate oggi dal fronte societario sono state controbilanciate da quelle negative. A pesare sulle borse europee è stata inoltre la debole apertura di Wall Street.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha perso lo 0,9%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l'1,2%, Eni (IT0003132476) lo 0,8% e Total (FR0000120271) lo 0,5%. Il prezzo del petrolio ha registrato nel pomeriggio a New York delle forti perdite. Le scorte di greggio sono aumentate la scorsa settimana negli USA di gran lunga più di quanto stimato dagli economisti.
Aegon (NL0000301760) ha perso il 7%. Il gigante delle assicurazioni ha registrato lo scorso trimestre un calo del suo operativo utile prima delle tasse.
EdF (FR0010242511) ha perso l'1,8%. A causa del calo della produzione di energia nucleare in Francia il colosso delle utilities ha tagliato le stime sul suo Ebidta per l'intero esercizio.
BT Group (GB0030913577) ha guadagnato il 3,7%. L'operatore telefonico ha pubblicato oggi dei dati di bilancio migliori delle attese del mercato ed alzato le sue stime per l'intero esercizio (per ulteriori dettagli clicca qui).
Telefónica (ES0178430E18) ha guadagnato l'1,3%. L'impresa spagnola ha pubblicato oggi una trimestrale conforme alle attese degli analisti e confermato le sue stime per l'intero esercizio (per ulteriori dettagli clicca qui).
Peugeot (FR0000121501) ha guadagnato lo 0,4%. L'impresa francese ha migliorato oggi notevolmente le sue previsioni per il 2009 (per ulteriori dettagli clicca qui).
British Airways (GB0001290575) ed Iberia (ES0147200036) hanno guadagnato rispettivamente il 7,5% e l'11,8%. Secondo quanto riporta "Sky News" le due linee aeree avrebbero superato nelle loro trattative gli ultimi ostacoli e potrebbero annunciare la loro fusione già questa settimana.
Møller Maersk (DK0010244508) ha perso il 5,3%. Il leader a livello mondiale nel trasporto di container ha registrato nei primi nove mesi di quest'anno delle perdite superiori alle attese degli analisti.
Anheuser-Busch InBev (BE0003793107) ha guadagnato l'1,5%. Il primo produttore al mondo di birra ha aumentato lo scorso trimestre il suo Ebidta del 12%.
Q-Cells (DE0005558662) ha perso il 3,7%. Il leader mondiale nella produzione di celle solari ha registrato lo scorso trimestre una perdita operativa di €163,8 milioni ed indicato che ci sono degli "ulteriori rischi" per i suoi profitti nel quarto trimestre.
Redazione Borsainside 18.30

 

 

Oro: Raffica Di Record e Un Solo Fondo Vale 47% Produzione Mondiale
giovedì, 12 novembre 2009 18:34 LONDRA
(ASCA) - Roma, 12 nov - Seduta a due facce per l'oro. Sui mercati a contanti europei l'oro ha segnato il fixing a 1.114,7 dollari l'oncia. In precedenza, nella seduta antimeridiana, il metallo giallo aveva segnato un fixing a 1.116, il migliore fixing della storia. Sui mercati future Usa, il contratto con scadenza dicembre ha segnato il massimo storico a 1.123,40 dollari l'oncia, poi le prese di beneficio e la retromarcia a quota 1.109. La corsa all'oro e' alimentata da diversi fattori. C'e' il deprezzamento del dollaro, poi gli acquisti delle banche centrali, in particolare Cina e India. Quest'ultima ha recentemente comprato la meta' dei lingotti messi in vendita dal Fondo monetario internazionale, 200 tonnellate spendendo 6,7 miliardi di dollari. Ma, soprattutto, c'e' la forte domanda degli investitori (istituzionali e retail) per gli Etf(Exchange Traded Fund), strumenti finanziari, simili ai fondi comuni, che replicano l'andamento dei mercati a contanti e a termine delle materie prime, tra queste l'oro. L'Spdr Gold Trust, il maggiore Etf del mondo ha segnato il massimo storico a 109,56 dollari raggiungendo una capitalizzazione di 38 miliardi di dollari. Un valore che rappresenta 35,8 milioni di once, pari a 1.114 tonnellate. Si tratta del del 47% del produzione mondiale di oro del 2008, pari a 2.356 tonnellate (dati Gfms).

 

 

Fmi: Contro Crisi Italia Ha Fatto Quel Che Poteva
giovedì, 12 novembre 2009 - 20:01 CET
(AGI) - Roma, 12 nov. - "Contro la crisi l'Italia ha fatto quello che poteva permettersi. Ha fatto qualcosa, anche di importante, ma altri paesi hanno fatto di piu' perche' il loro punto di partenza era migliore". Lo ha detto a Sky Tg24 Economia il direttore del Dipartimento Affari fiscali del Fondo monetario internazionale, Carlo Cottarelli. "Il vantaggio e' che l'Italia potra' anche risentire dei benefici della crescita in altri paesi. Anche noi del Fondo monetario prevediamo un ritorno alla crescita nel prossimo anno a livello mondiale, ma e' vero che ancora c'e' molta incertezza. La politica fiscale e' stata utilizzata per sostenere il ciclo economico, proprio per questo sarebbe sbagliato sottrarre sostegno fiscale perche' la ripresa e' ancora troppo incerta. Il taglio dell'acconto dell'Irpef - ha aggiunto - e' una misura utile, ma non troppo forte. All'Italia sara' necessario affrontare il problema del livello crescente del debito pubblico. Per adesso non ci sono rischi immediati di inflazione, ma i rischi sorgono se non ci si pone il problema di come risolvere la crescita del debito pubblico nel medio termine". (AGI) .

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est chiudono contrastate
12.11.2009
Le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi contrastate.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,6% a 1425,34 punti. I volumi di scambio sono scesi notevolmete rispetto a ieri e sono stati al di sotto della media. Il prezzo del petrolio ha registrato nel pomeriggio a New York delle forti perdite. Le scorte di greggio sono aumentate la scorsa settimana negli USA di gran lunga più di quanto stimato dagli economisti. Tra le blue chips russe LUKoil (RU0009024277) ha perso il 3,6%, Gazprom (RU0007661625) il 2,2%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 4% e Sberbank (RU0009029540) il 2%. Rosneft (RU000A0J2Q06) ha guadagnato il 2,3%.

Il BUX a Budapest ha perso lo 0,3% a 21.539,66 punti. Sulla piazza finanziaria ungherese sono scattate oggi delle prese di beneficio. OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,3%, MOL (HU0000068952) lo 0,6% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,7%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha chiuso invariato. Egis (HU0000053947) ha guadagnato l'1,9%. La seconda impresa farmaceutica ungherese ha fornito un positivo outlook e confermato il suo dividendo a HUF 120 per azione.

Il PX a Praga ha guadagnato l'1% a 1.168,80 punti. Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha chiuso in rialzo del 2,1%. L'operatore telefonico ha pubblicato per i primi nove mesi di quest'anno dei dati di bilancio migliori delle attese del mercato. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso invariato. Il gigante delle utilities ha generato nel terzo trimestre un utile leggermente inferiore alle stime degli analisti. Ceske Energeticke Zavody ha confermato però le sue stime per l'intero esercizio.

Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,9% a 40.229,36 punti. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il 2,3%. Merrill Lynch ha alzato oggi il suo target sul prezzo per il titolo della prima banca polacca a KPN 189. Globe Trade Centre (PLGTC0000037) ha perso il 4%. La prima impresa immobiliare polacca ha chiuso lo scorso trimestre in rosso di KPN 32,90 milioni. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha guadagnato l'1,6%. Il management del primo produttore europeo di rame si attende per quest'anno un aumento dell'utile netto del 15%.
Redazione Borsainside 21.00

 

 

Le borse di San Paolo e Città del Messico scendono sulla scia di Wall Street
12.11.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 3% a 64.447,93 punti. Sul mercato azionario brasiliano ha pesato oggi il calo dei prezzi delle materie prime. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in ribasso del 3%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 4,1%. Tutti i prezzi dei principali metalli hanno registrato oggi al NYMEX delle perdite. Tra i titoli dei produttori d'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso l'1,1%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 4,3% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 3,8%. TAM SA (BRTAMMACNOR5) ha chiuso in calo del 6%. La prima linea aerea brasiliana ha pubblicato dei deludenti dati di bilancio per il terzo trimestre.

Dopo sette sedute positive di fila l'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dell'1,1% a 30.759,85 punti. Tra i titoli principali del listino messicano América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,1%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,8%, Cemex (MXP225611567) il 4,6% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l'1,6%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l'1,4%, il General a Lima lo 0,7% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,9% L'IGBC a Bogotà e l'IBVC a Caracas ha guadagnato rispettivamente l'1% e lo 0,8%.
Redazione Borsainside 23.55

 

 

 
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WALL STREET: CHIUDE SUI MINIMI, SELL SU ENERGIA

12 Novembre 2009 22:08 NEW YORK - WSI
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L'aumento delle scorte di petrolio trascina al ribasso il comparto energetico. Possibile fase di consolidamento. Restano maiuscole le performance di AMD e 3Com nell'hi-tech. Dollaro in recupero, giu' le materie prime.
Gli indici azionari americani hanno chiuso la seduta di borsa in prossimita' dei minimi giornalieri, appesantiti dal ritracciamento del comparto dell'energia, risultato tra i peggiori settori dopo che le scorte di petrolio hanno confermato un calo della domanda per prodotti energetici. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.91% a 10197, l’S&P500 l'1.03% a 1087, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.83% a 2149. Il recupero del dollaro ha inoltre annullato l’interesse per le materie prime e le notizie incoraggianti giunte dai fronti macro e societario non sono state sufficienti a limitare le perdite.

Il calo del petrolio (-3% a $76.94 al barile), risultante dall’incremento delle scorte settimanali, ha cosi’ avuto l’effetto di trascinare al ribasso tutti i titoli energetici, oscurando il calo delle richieste di sussidio da parte dei senza lavoro americani, scese ai minimi di gennaio. I due colossi Chevron ed Exxon Mobil hanno perso piu’ dell‘1.5%. A passare in secondo piano sono state anche le notizie provenienti dal settore hi-tech.

La societa' di semiconduttori AMD ha guadagnato il 21%, dopo aver ricevuto dall’acerrima rivale Intel un pagamento da $1.25 miliardi per la risoluzione di alcuni contenziosi legali. L’azienda ha anche annunciato che il prossimo anno gli utili della divisione chiave specializzata nel design di chip cresceranno nuovamente. Sempre nel settore delle tecnologie, in rally 3Com, avanzata di oltre il 31%, dopo che Hewlett-Packard ha messo sul piatto $2.7 miliardi in contanti per aggiudicarsi la produttrice di apparecchiature di Rete.

In ambito di conti trimestrali, le cifre del colosso delle vendite al dettaglio Wal-Mart e della produttrice di semiconduttori Applied Materials sono state superiori alle attese e le due societa' hanno emesso una guidance superiore alla stima precedente. Tuttavia le previsioni del gigante retail per la stagione delle festivita' non hanno soddisfatto a pieno gli operatori, preoccupati dal fatto che le famiglie americane, ancora alle prese con l’elevato tasso di disoccupazione e il continuo deprezzamento degli immobili, tenderanno a contenere le spese nell’ultima parte dell’anno.

Dopo che i profitti aziendali sono scivolati per una serie record di nove trimestri consecutivi, sinora l'80% delle societa' componenti il paniere allargato ha riportato utili superiori alle stime degli analisti per il periodo compreso tra luglio e settembre. Si tratta della percentuale piu' alta dal 1993.

Frank Ingrana, portfolio manager di Hennessy Funds, ha affermato che l’azionario ha bisogno di una pausa dopo i guadagni dell’ultima settimana. Il Dow Jones e l’S&P500 hanno chiuso ai massimi di 13 mesi lo scorso mercoledi’. "I volumi scambiati sono piuttosto contenuti, sembra che il mecato stia puntando ad una fase di consolidamento".

Sugli altri mercati, sul valutario, in netta flessione l'euro nei confronti del dollaro. Nella tarda serata di giovedi' a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4841. In ribasso l’oro: i futures con scadenza dicembre sono arretrati di $8.00 a quota $1106.50 l'oncia. In progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' sceso al 3.4460% dal 3.4740%.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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