PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Venerdì 20 Novembre 2009

PARTE  2

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Borsa di Tokyo: Nikkei -0,5%, Topix +0,1%
20.11.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi contrastata. Il Nikkei ha perso lo 0,5% a 9.497,68 punti, il Topix ha guadagnato invece lo 0,1% a 838,71punti. Per il Nikkei si è trattato della quarta seduta negativa di fila. La lista dei ribassi è stata guidata dai titoli high-tech. Advantest (JP3122400009) ha perso il 2,9%, Tokyo Electron (JP3571400005) il 3% e Elpida (JP3167640006) il 2%. Merrill Lynch ha tagliato ieri il suo rating sul settore dei semiconduttori da "Positive" a "Negative". Sony (JP3435000009) ha chiuso in calo del 2,4%. Il nuovo piano di crescita presentato dal gigante dell'elettronica di consumo non ha convinto gli investitori. Tra i petroliferi Nippon Oil (JP3679700009) ha perso lo 0,3%, Cosmo Oil (JP3298600002) l'1,5% e Inpex (JP3294430008) il 3%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York il 2,7%. Citigroup ha tagliato inoltre il suo rating su Nippon Oil e Cosmo Oil da "Buy" a "Neutral". Dopo le forti perdite delle scorse sedute i bancari hanno registrato una ripresa. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha guadagnato l'1,1%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) l'1,9% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 3,5%.
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Germania: Ministero Finanze, 4* Trim Crescita Economica Piu' Debole
venerdì, 20 novembre 2009 09:13 BERLINO
(ASCA) - Roma, 20 nov - Nel 4* trimestre la crescita economica della Germania sara' piu debole che nel trimestre precedente, e' quanto scritto nel bollettino mensile del ministero delle finanze. Nel rapporto si prevede una nuova impennata della disoccupazione a causa del basso grado di utilizzazione degli impianti. Nel bollettino sono anche riportate le cifre delle entrate fiscali in ottobre -4,5% su base annuale, -7,4% rispetto al mese precedente. Nei primi 10 mesi dell'anno le entrate fiscali (al netto delle tasse locali) sono scese del 5,8% rispetto alla scorso anno. Per l'intero anno, l'esecutivo tedesco prevede una flessione del 6,1%. Pesa ovviamente la recessione. Nei primi 10 mesi dell'anno, le uscite sono aumentate dell'1,8% su base annuale, un livello finora nettamente inferiore alla previsioni del governo (+7,4%). Un migloramento dovuto al calo dei tassi di interesse sul debito pubblico.

 

 

Giappone:Boj Rialza Valutazione Economia; Tassi Invariati
venerdì, 20 novembre 2009 09:45 TOKYO
(AGI) - Tokyo, 20 nov. - La Banca del Giappone (Boj) ha rialzato le sue valutazioni sull'economia nipponica e mantiene i tassi invariati allo 0,1%. L'economia giapponese "e' in ripresa2, si legge nel comunicato della Boj, il quale, per la prima volta dal 2006, ammette ufficialmente che il paese e' in deflazione. Inoltre l'istituto fa sapere che la politica accomodante sara' mantenuta e che la banca centrale comprera' altri titoli del debito pubblico, mentre ritirera' a dicembre le agevolazioni alle grandi imprese.

 

 

Bce: Acquisti Covered Bond Saliti a 24 Mld Di Euro
venerdì, 20 novembre 2009 10:55 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 20 nov - La Bce ha portato a 24,06 miliardi di euro, gli acquisti di covered bond, alla data del 19 novembre. Il programma, finalizzato a ripristinare condizioni di liquidita' in questo segmento del mercato obbligazionario, prevede acquisti fino a un massimo di 60 miliardi di euro. Il programma termina nel giugno 2010.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai ed Hong Kong chiudono in calo
20.11.2009
La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Dopo cinque sedute positive di fila lo Shanghai Composite ha perso lo 0,4% a 3.308,35 punti. Durante l'intera settimana il listino cinese ha guadagnato il 3,8%. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1,3%, Bank of China (CN000A0J3PX9) lo 0,7% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3). Secondo lo "Shanghai Securities News" la Banca Centrale cinese potrebbe aumentare il prossimo anno il quoziente delle riserve obbligatorie richieste alle banche. Nel settore petrolifero PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,9% e Sinopec (CN0005789556) l'1,8%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York quasi il 3%. Tra i minerari Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in calo dell'1,7%, Jiangxi Copper (CN0009070615) dell'1,5% e Zijin Mining (CNE100000502) dello 0,9%. Il prezzo del rame ha perso ieri al NYMEX lo 0,9%, quello del palladio l'1,1% e quello del platino lo 0,6%.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha perso lo 0,8% a 22.455,84 punti. Sul listino della città costiera ha pesato la debole performance registrata ieri da Wall Street. Tra i titoli dell'Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,5%, China Mobile (HK0941009539) l'1%, China Life (CN0003580601) lo 0,3%, Li & Fung (BMG5485F1445) il 4% e Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) l'1,5%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l'1,3% e il Taiex a Taipei l'1%. Il Kospi a Seul ha chiuso invariato, lo Straits Times a Singapore ha guadagnato lo 0,1%.
Redazione Borsainside 12.10

 

 

Trichet: exit strategy graduale
venerdì, 20 novembre 2009 13:14 BRUXELLES
(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Il ritiro delle misure straordinarie della Bce per contrastare la crisi sara' 'tempestivo e graduale', le banche si tengano pronte. Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet sottolineando che il supporto al credito non puo' durare 'indefinitivamente' e che le banche devono rafforzare capitale e riserve anziche' pagare bonus e dividendi'. L'attuale livello dei tassi di interesse e' 'molto basso' e la Bce riassorbira' la liquidita' per garantire stabilita' dei prezzi.

 

 

Fmi: Lipsky, La Ripresa c'e' Ma Stimoli Non Vanno Tolti
venerdì, 20 novembre 2009 13:31 DUBAI
(AGI) - Dubai, 20 nov. - L'economia globale sta dirigendosi verso una ripresa sostenuta, ma e' ancora troppo presto per ritirare gli stimoli. Lo dice il numero due del Fondo monetario internazionale, John Lipsky. "Pensiamo - ha spiegato l'economista - che siamo sulla strada di una crescita sostenuta, ma la ripresa procedera' in modo relativamente moderato e stagnante".

 

 

20 Novembre 2009 16:53 NEW YORK

Italiani divisi a meta' tra coloro che sono soddisfatti della propria situazione economica
di WSI - APCOM
Italiani divisi a meta' tra coloro che sono soddisfatti della propria situazione economica e coloro che non lo sono. Crescono gli abbastanza soddisfatti. Nessuna differenza rispetto al 2008 per chi lavora in proprio.
Italia divisa a metà tra coloro che sono soddisfatti della propria situazione economica e coloro che non lo sono. È quanto emerge dall'Annuario statistico dell'Istat 2009 secondo cui nel 2009, la percentuale di persone dai 14 anni in su che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte della propria situazione economica è pari al 46,9 per cento, una quota di poco inferiore a quella di quanti si dichiarano per niente o poco soddisfatti, 50,6 per cento".
Rispetto al 2008, cresce lievemente la quota di chi si dichiara abbastanza soddisfatto (dal 41,3 per cento del 2008 al 44,3 per cento), mentre la percentuale di quanti riferiscono di essere molto soddisfatti resta sostanzialmente invariata (2,6 per cento). Specularmente, si riduce il peso degli individui insoddisfatti. L`unica categoria di individui per la quale non si osservano cambiamenti rispetto all`anno precedente è quella dei lavoratori in proprio; tra questi, nel 2009, la proporzione di soddisfatti (47 per cento) e insoddisfatti (50,7 per cento) è sostanzialmente identica a quella dell`anno precedente.
L'Istat rileva poi che nei primi mesi del 2009 la percentuale di famiglie che giudicano la propria situazione economica sostanzialmente invariata rispetto all`anno precedente è più alta di quella rilevata nel corrispondente periodo del 2008 (44,9 per cento rispetto al 39,4 per cento del 2008). Parallelamente, si regista una diminuzione della quota di famiglie che riferiscono un peggioramento della propria situazione (dal 54,5 per cento al 40,0 per cento). In particolare, quelle che la considerano molto peggiorata passano, tra il 2008 e il 2009, dal 16,2 al 13,1 per cento.

 

 

Abi: Allarme Di Faissola Sulle Sofferenze Vicine Ai 20 Mld a Fine Anno
venerdì, 20 novembre 2009 17:19 ROMA
(ASCA) - Roma, 20 nov - Arriva da Corrado Faissola l'allarme sul livello delle sofferenze bancarie. Mercoledi' era stato il comitato esecutivo dell'Abi a mettere il dito sulla piaga: il rischio sulle partite incagliate e sui crediti inesigibili. La qualita' del credito, in Italia, e' infatti peggiorata a seguito della crisi finanziaria. E Faissola ha sottolineato che le perdite su crediti ''a fine anno temo - ha detto - non saranno lontane dai 20 miliardi'', rispetto ai circa 11 miliardi di euro dei primi nove mesi dell'anno. Faissola, intervenuto all'assemblea annuale dell'Aibe (l'Associazione delle banche estere in Italia), ha anche osservato che ''non ci attendono mesi facili e di questo dobbiamo essere consapevoli''. ''Da molti mesi - ha aggiunto - il nostro sistema bancario sta registrando una crescita delle sofferenze. A settembre 2009 quelle lorde sono risultate pari a 55 miliardi di euro, in crescita del 25% su base annua e superiore al 3% in rapporto agli impieghi''. Il presidente dei banchieri ha poi aggiunto che ''nel primo semestre del 2009 le rettifiche di valore nette per il deterioramento dei crediti sono state pari a oltre 9 miliardi''. Un dato che si e' ulteriormente aggravato nel terzo trimestre: ''i dati preliminari dei primi nove mesi e relativi alle prime undici banche, parlano di oltre 11 miliardi''.

 

 

Roubini: sui mercati grava nuovo rischio bolla speculativa
BlueTG.it - venerdì, 20 novembre 2009 18:20 NEW YORK
Secondo l’economista Nouriel Roubini vi è il rischio di una nuova “asset bubble” sui mercati emergenti e delle materie prime, dovute al livello estremamente basso dei tassi d’interesse.
Con mercati azionari che guadagnano in media il 25% da inizio anno e il 66% dai minimi di inizio marzo vi sarebbe secondo l’economista il rischio che il prezzo del petrolio, già salito del 70% da inizio anno a 76 dollari al barile oggi a New York, “possa salire a 80, 90 o 100 dollari a causa della domanda speculativa che non riflette alcun fondamento economico reale”.

 

 

Le borse europee chiudono di nuovo in calo, ancora male i titoli high-tech
20.11.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso anche oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,3%, il DAX a Francoforte lo 0,7%, il CAC40 a Parigi lo 0,8%, il FTSE MIB a Milano l'1,4% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%.
I titoli high-tech hanno sofferto anche oggi in particolar modo. Infineon (DE0006231004) ha perso il 3,4%, STMicroelectronics (NL0000226223) il 3,5% e Nokia (FI0009000681) il 4%. Dell Computer (US24702R1014) ha pubblicato una trimestrale chiaramente al di sotto delle attese del mercato (per ulteriori dettagli clicca qui).
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso l'1,4%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) il 2%, Commerzbank (DE0008032004) il 3,7%, Société Générale (FR0000130809) il 2,7%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l'1,9% e UBS (CH0024899483) il 2,3%. Jean Claude Trichet ha dichiarato oggi che la liquidità senza precedenti messa a disposizione delle banche verrà progressivamente ridotta (per ulteriori dettagli clicca qui).
Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha perso lo 0,4%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l'1,1%, Eni (IT0003132476) il 2% e Total (FR0000120271) l'1,4%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York al di sotto di quota $77 al barile.
ENEL (IT0003128367) e Fiat (IT0001976403) hanno perso rispettivamente l'1,8% e il 4,9%. UBS ha declassato oggi le due blue chips italiane a "Neutral".
Cable & Wireless (GB0001625572) ha guadagnato a Londra il 2,8%. J.P. Morgan ha promosso oggi il titolo del secondo operatore britannico di telefonia fissa da "Neutral" ad "Overweight".
Redazione Borsainside 19.00

 

 

Google dichiara guerra al computer
venerdì, 20 novembre 2009 - 19:23 CET
(ANSA) - ROMA, 20 NOV - E' quasi una dichiarazione di guerra al pc: Google (NASDAQ: GOOG - notizie) presenta il suo nuovo sistema operativo Chrome che 'trasferisce' il software su internet. Chrome Os e' stato presentato nella notte a Mountain View, ma per vederlo su un pc bisognera' attendere almeno un anno. E' un sistema operativo che punta ai pc low cost. Le parole d'ordine sono leggerezza e velocita', mentre la chiave di volta e' Internet, dove risiederanno i software piu' usati, per scrivere documenti, guardare video e ascoltare musica.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Mosca scende ancora, in ripresa gli altri listini
20.11.2009
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha perso a Mosca l'1% a 1.436,44 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri ma sono rimasti al di sotto della media. Sul mercato azionario russo ha pesato anche oggi il calo del prezzo del petrolio. Le quotazioni dell'oro nero sono scese nel pomeriggio a New York al di sotto di quota $77 al barile. Tra le blue chips russe LUKoil (RU0009024277) ha perso il 2,3%, Rosneft (RU000A0J2Q06) l'1,7%, Gazprom (RU0007661625) il 3,5%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 2% e Sberbank (RU0009029540) l'1,6%.

Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,3% a 20.649,51 punti. Dopo le forti perdite di ieri alcuni titoli del listino ungherese hanno registrato una ripresa. MOL (HU0000068952) ha guadagnato l'1,6% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,5%. OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,5%, Gedeon Richter (HU0000067624) ha chiuso invariato.

Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,3% a 1.150,10 punti. Orco Property (LU0122624777) ha chiuso in rialzo del 9%. L'impresa immobiliare ha pubblicato dei dati di bilancio per il terzo trimestre che hanno battuto chiaramente le attese del mercato. Tra gli altri titoli del listino ceco Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato l'1% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,6%. Erste Group Bank (AT0000652011) e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) hanno perso lo 0,1%.

Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,6% a 39.574,18 punti. Quasi tutte le blue chips polacche hanno potuto recuperare parte del terreno perso durante le scorse sedute. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,6%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,7%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) l'1,8% e PKN Orlen (PLPKN0000018) l'1,8%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha perso lo 0,5%.
Redazione Borsainside 20.45

 

 

Borse dell'America Latina: Domina il segno meno, Città del Messico -0,5%
20.11.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha chiuso oggi in calo. La Borsa di San Paolo è rimasta ferma a causa di una festività in Brasile.

L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 30.666,51 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,8%, Cemex (MXP225611567) lo 0,8% e Grupo Mexico (MXP370841019) il 2,1%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha guadagnato controtendenza lo 0,4%.

Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,4%, l'IBVC a Caracas l'1,5% e il General a Lima lo 0,1%. L'IGBC a Bogotà e l'IPSA a Santiago del Cile hanno guadagnato rispettivamente lo 0,1% e lo 0,8%.
Redazione Borsainside 23.55

 

 

 
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WALL STREET: FUTURES IN RIBASSO PER VIA DI DELL E TRICHET

20 Novembre 2009 14:00 NEW YORK - WSI
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Se continua cosi' il rendimento del Treasury a due anni tra poco varra' zero. Deludono i conti dell'azienda informatica (-6%): settore hi-tech ancora debole. Il numero uno Bce promette annullamento delle misure che minacciano la stabilita' dei prezzi.
Si profila una seduta negativa a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca un'ora e mezzo all'inizio delle contrattazioni scambiano in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina), mentre diminuisce l'appetito verso il rischio dopo i conti deludenti di Dell e i commenti del presidente della Banca Centrale.

I Treasury continuano ad avanzare schiacciando i rendimenti sul due anni in prossimita' dello zero. L'ultima volta che era successo, a parte dicembre dell'anno scorso, era il 1929. Quest'oggi il rendimento sul titolo a due anni cede 3 punti base a quota 0.68%, mentre quello sul decennale lascia sul campo due punti base a 3.32%.

"E' incredibile vedere rendimenti cosi' bassi, arrivati a questo punto della ripresa economica. Mostra quanto siamo fragili senza l'appoggio degli interventi straordinari in ambito fiscale e monetario", ha osservato Jim Reid, strategist di Deutsche Bank.

Nel frattempo il dollaro guadagna ancora terreno, mettendo pressione sull'azionario, mentre i futures sull'oro rallentano e i contratti sul petrolio scivolano sotto quota $77 il barile. Non sono piaciute le parole del presidente della Banca Centrale Europea, Trichet, il quale ha precisato che l'istituto rimuovera' liquidita' nel tentativo di assicurare che la BCE non alimenti l'inflazione.

"Non tutte le misure saranno necessarie con la stessa intensita' in cui lo state nel passato", ha detto Trichet nel corso di una conferenza svoltasi a Francoforte, aggiungendo che qualsiasi iniziativa che non sia standard e il cui mantenimento provochi una minaccia alla stabilita' dei prezzi deve essere cancellata prontamente e inequivocabilmente".

Sebbene il calendario delle trimestrali non sia stato particolarmente ricco di appuntamenti, i risultati sono nel complesso stati negativi. I titoli Dell fanno un tonfo del 6% dopo che la societa' informatica ha annunciato di aver chiuso il trimestre con una contrazione dei profitti del 54%. Sui conti ha gravato la bassa proprensione delle aziende ad acquistare computer.

Il costruttore di case D.R. Horton scivola di oltre il 2% dopo aver riportato conti fiscali inferiori alle stime e pari ad un rosso di $231.9 milioni. Il presidente Donald Horton ha reso noto che le condizioni del mercato sono ancora difficili.

Da parte sua la societa' di abbigliamento The Gap ha annunciato un progresso del 25% degli utili, citando come fattori positivi le iniziative sul fronte delle scorte e la crescita della domanda per i prodotti della divisione Old Navy.

Nel frattampo le azioni della componente del Dow Procter & Gamble scivolano di circa l'1% dopo che la societa' ha annunciato all'emittente televisiva Usa CNBC l'intenzione di lanciare un programma di acquisto di titoli propri del valore di poco meno di $8 miliardi.

Sugli altri mercati, sull'energetico cede terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre arretrano di $1.03 a quota $76.43 al barile. Sul valutario avanza il dollaro, con l'euro che si indebolisce nei confronti del biglietto verde a $1.4828. Salgono i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre lasciano sul campo $8.50 a quota $1133.40 l'oncia. In progressivo rialzo i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al 3.3200% dal 3.3490% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 9.50 punti (-0.87%) a quota 1084.80.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 e' in flessione di 12.50 punti (-0.71%) a quota 1757.75.

Il contratto sull'indice Dow Jones perde 77 punti (-0.75%) a 10250.00 punti.

 

 

 

WALL STREET: FUTURES ANCORA GIU', PESANTI I TECNOLOGICI

20 Novembre 2009 15:00 NEW YORK - WSI
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I conti di Dell deprimono ulteriormente un settore in difficolta'. Male Sony, la cui strategia non convince. Petrolio scivola in area $76. Il dollaro recupera ancora terreno, Treasury molto richiesti. Si complica la cessione della NBC a Comcast.
Si profila una seduta negativa a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca mezz'ora all'inizio delle contrattazioni scambiano in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina), appesantiti dal nuovo calo dei titoli tecnologici, conseguenza in particolare dei conti deludenti di Dell.

Sebbene il calendario delle trimestrali non sia stato particolarmente ricco di appuntamenti, i risultati sono nel complesso stati negativi. I titoli Dell fanno un tonfo del 6% dopo che la societa' informatica ha annunciato di aver chiuso il trimestre con una contrazione dei profitti del 54%. Sui conti ha gravato la bassa proprensione delle aziende ad acquistare computer.

Anche per Sony si profila una seduta all'insegna delle vendite: i titoli sono scivolati sui minimi di quattro mesi dopo che la strategia aziendale della societa' giapponese non ha lasciato gli investitori particolarmente entusiasti.

Operatori che terranno sotto osservazione anche le notizie riguardanti GE e Comcast, dopo che nell'edizione odierna del Financial Times si legge che $1 miliardo divide ancora GE e Vivendi per quanto riguarda la stima della valutazione della quota di Vivendi in NBC Universal. La cessione della quota di Vivendi in NBCU e' una componente fondamentale se Comcast vorra' portare a termine l'acquisto della quota di controllo del 51% di NBCU, la societa' madre dell'emittente CNBC.

Il costruttore di case D.R. Horton intanto scivola di oltre il 2% dopo aver riportato conti fiscali inferiori alle stime e pari ad un rosso di $231.9 milioni. Il presidente Donald Horton ha reso noto che le condizioni del mercato sono ancora difficili.

Da parte sua la societa' di abbigliamento e di prodotti per la cura del corpo The Gap ha annunciato un progresso del 25% degli utili, citando come fattori positivi le iniziative sul fronte delle scorte e la crescita della domanda per i prodotti della divisione Old Navy.

Nel frattempo le azioni della componente del Dow Procter & Gamble scivolano di circa l'1% dopo che la societa' ha annunciato all'emittente televisiva Usa CNBC l'intenzione di lanciare un programma di acquisto di titoli propri del valore di poco meno di $8 miliardi.

Sul mercato diminuisce sempre piu' la propensione verso il rischio e i Treasury continuano ad avanzare schiacciando i rendimenti sul due anni in prossimita' dello zero. L'ultima volta che era successo, a parte dicembre dell'anno scorso, era il 1929. Quest'oggi il rendimento sul titolo a due anni cede 3 punti base a quota 0.68%, mentre quello sul decennale lascia sul campo due punti base a 3.32%.

"E' incredibile vedere rendimenti cosi' bassi, arrivati a questo punto della ripresa economica. Mostra quanto siamo fragili senza l'appoggio degli interventi straordinari in ambito fiscale e monetario", ha osservato Jim Reid, strategist di Deutsche Bank.

Intanto il dollaro guadagna ancora terreno, mettendo pressione sull'azionario, mentre i futures sull'oro rallentano e i contratti sul petrolio scivolano sotto quota $77 il barile. Non sono piaciute le parole del presidente della Banca Centrale Europea, Trichet, il quale ha precisato che l'istituto rimuovera' alcuni dei fondi straordinari forniti dalla banca centrale non appena la situazione iniziera' a normalizzarsi, in modo da garantiare che la BCE non alimenti l'inflazione.

"Non tutte le misure saranno necessarie con la stessa intensita' in cui lo state nel passato", ha detto Trichet nel corso di una conferenza svoltasi a Francoforte, aggiungendo che qualsiasi iniziativa che non sia standard e il cui mantenimento provochi una minaccia alla stabilita' dei prezzi deve essere cancellata prontamente e inequivocabilmente".

Sugli altri mercati, sull'energetico cede terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre arretrano di $1.03 a quota $76.43 al barile. Sul valutario avanza il dollaro, con l'euro che si indebolisce nei confronti del biglietto verde a $1.4828. Salgono i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre lasciano sul campo $8.50 a quota $1133.40 l'oncia. In progressivo rialzo i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al 3.3200% dal 3.3490% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 9.50 punti (-0.87%) a quota 1084.80.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 e' in flessione di 12.50 punti (-0.71%) a quota 1757.75.

Il contratto sull'indice Dow Jones perde 77 punti (-0.75%) a 10250.00 punti.

 

 

 

WALL STREET: IN DIFFICOLTA': PESA RIALZO DEL DOLLARO

20 Novembre 2009 15:35 NEW YORK - WSI
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Presi di mira finanziari e tecnologici. Gli utili di Dell risultano inferiori alle attese. Male anche Sony, la cui strategia non convince. Greggio e materie prime messi sotto pressione dal rincaro del biglietto verde.
Avvio di seduta all'insegna delle vendite per l'azionario americano. Un andamento che potrebbe tradursi nella prima settimana in rosso per i listini da un mese a questa parte.

A spingere in ribasso gli indici principali della Borsa Usa e' in particolare il rafforzamento del dollaro, che in mattinata riesce ad accumulare guadagni pari allo 0.5% contro le sei principali valute concorrenti. La seduta scorsa aveva registrato un rialzo dello 0.1%.

Sicuramente i conti trimestrali non hanno fatto molto per alimentare l'appetito degli investitori verso il rischio. Dell e' quella che ha deluso di piu' le attese. Oltre al settore tecnologico, ad accusare cali particolarmente pesanti in avvio e' quello finanziario, sotto pressione dopo che l'AD di Deutsche Bank ha detto che il 2010 sara' un altro anno difficile per le banche.

Sebbene il calendario delle trimestrali non sia stato particolarmente ricco di appuntamenti, i risultati sono nel complesso stati negativi. I titoli Dell fanno un tonfo del 6% dopo che la societa' informatica ha annunciato di aver chiuso il trimestre con una contrazione dei profitti del 54%. Sui conti ha gravato la bassa proprensione delle aziende ad acquistare computer.

Anche per Sony si profila una seduta difficile: i titoli sono scivolati sui minimi di quattro mesi dopo che la strategia aziendale della societa' giapponese non ha lasciato gli investitori particolarmente entusiasti.

Operatori che terranno sotto osservazione anche le notizie riguardanti General Electric e Comcast, dopo che nell'edizione odierna del Financial Times si legge che $1 miliardo divide ancora GE e Vivendi per quanto riguarda la stima della valutazione della quota di Vivendi in NBC Universal. La cessione della quota di Vivendi in NBCU e' una componente fondamentale se Comcast vorra' portare a termine l'acquisto della quota di controllo del 51% di NBCU, la societa' madre dell'emittente CNBC.

Il costruttore di case D.R. Horton intanto scivola di oltre il 2% dopo aver riportato conti fiscali inferiori alle stime, pari ad un rosso di $231.9 milioni. Il presidente Donald Horton ha reso noto che le condizioni del mercato restano ancora difficili.

Da parte sua la societa' di abbigliamento e di prodotti per la cura del corpo The Gap ha annunciato un progresso del 25% degli utili, citando come fattori positivi le iniziative sul fronte delle scorte e la crescita della domanda per i prodotti della divisione Old Navy.

Nel frattempo le azioni della componente del Dow Procter & Gamble scivolano di circa l'1% dopo che la societa' ha annunciato all'emittente televisiva Usa CNBC l'intenzione di lanciare un programma di acquisto di titoli propri del valore di poco meno di $8 miliardi.

In assenza di eventi macro di rilievo, gli occhi degli operatori saranno puntati sugli eventuali commenti dei vari funzionari internazionali e nazionali, dopo che le parole del numero uno della Banca Centrale Trichet hanno suscitato timori nelle sale operative. Preoccupano le prospettive dello scoppio di eventuali bolle di asset, unite alla possibilita' che le misure di allentamento monetario e i fondi straordinari vengano presto ritirati.

Trichet ha precisato che l'istituto rimuovera' alcuni dei fondi straordinari forniti dalla banca centrale non appena la situazione iniziera' a normalizzarsi, in modo da garantire che la BCE non alimenti l'inflazione.

"Non tutte le misure saranno necessarie con la stessa intensita' in cui lo state nel passato", ha detto Trichet nel corso di una conferenza svoltasi a Francoforte, aggiungendo che "qualsiasi iniziativa che non si possa definire standard e il cui mantenimento provochi una minaccia alla stabilita' dei prezzi deve essere cancellata prontamente e inequivocabilmente".

Sugli altri mercati, sull'energetico cede terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre arretrano di $0.95 a quota $76.51 al barile. Sul valutario avanza il dollaro, con l'euro che si indebolisce nei confronti del biglietto verde a $1.4840. Salgono i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre lasciano sul campo $2.10 a quota $1139.80 l'oncia. Si fa piu' moderato il rialzo dei prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al 3.3400% dal 3.3490% di ieri.

 

 

 

WALL STREET: PRIMA SETTIMANA IN ROSSO DA OTTOBRE

20 Novembre 2009 18:00 NEW YORK - WSI
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A pesare e' soprattuto il rincaro del dollaro e il conseguente deprezzamento delle materie prime. Trichet avverte che i fondi straordinari verranno presto ritirati. Conti di Dell deludenti. In controtendenza Merck.
A meta' seduta a New York azionario e materie prime cedono terreno, dopo che il numero uno della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet ha annunciato che l'istituto ritirera' le iniziative di finanziamento straordinarie e dopo che i conti di Dell sono risultati inferiori alle stime del mercato.

Intanto yen e dollaro accelerano, a fronte di una riduzione dell'appetito per il rischio. Dell accusa il calo piu' marcato dallo scorso luglio, guidando i ribassi all'interno di un settore tecnologico particolarmente debole. I futures sul greggio cedono l'1.2%, afflitti dal rafforzamento della valuta americana, con il Dollar Index avanza di oltre dello 0.8%.

"Attraversiamo un momento in cui si vive alla giornata e tutti si muovono all'unisono, con gli asset rischiosi che seguono la direzione opposta del dollaro", osserva John Kattar, chief investment officer di Eastern Investment Advisors, precisando che "il mercato ha assorbito e prezza una serie di notizie positive" e che "il valore dei titoli e' piu' o meno quello giusto, rispetto ai fondamentali".

Si tratta del terzo giorno consecutivo di cali, con l'S&P 500 che e' destinatao a chiudere in rosso la settimana per la prima volta da ottobre, I ribassi vengono pero' limitati dalla prova convincente di Merck e J.M. Smucker. Quest'ultima si porta in testa al settore dei consumi, dopo che la produttrice di burro di arachidi e delle marmellate Smucker's ha riportato un profitto superiore alle attese.

I titoli dell'azienda farmaceutica guadagnano invece il 2.5% circa dopo che un comitato europeo ha raccomandato l'approvazione di Elonva, il farmaco per stimolare la fertilita' di produzione di Merck.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Pharmaceuticals-PPH +0.9%, Base Metals-DBB +0.8%, U.S. Dollar-UUP +0.4%, Natural Gas-UNG +0.3% e Health Care-XLV +0.3%. Tra i piu' forti ribassi: Oil Services-OIH -2.4%, Home Builders-XHB -2.2%, Metals and Mining-XME -2.0%, Coal-KOL -1.6%, Solar Energy-TAN -1.6%, Energy-XLE -1.4%, e Gold Miners-GDX -1.3%.

Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 575 milioni di pezzi al NYSE e 985 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 881 a 2033 al Nyse e 877 a 1702 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 32 a 3 al NYSE e 31 a 18 al Nasdaq.

 

 

 

WALL STREET: LIMA LE PERDITE, NASDAQ DEBOLE CON DELL

20 Novembre 2009 22:10 NEW YORK - WSI
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La brutta trimestrale della societa' informatica spinge al ribasso i titoli tecnologici. Difficolta' nel settore delle costruzioni. Ma gli analisti restano ottimisti. Recupera terreno il dollaro, giu' il greggio, avanza l'oro.
Indici azionari in rosso a fine giornata, ma al di sopra dei minimi livelli di seduta. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.14% a 10318, l’S&P500 lo 0.32% a 1091, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.50% a 2146. Anche oggi a soffrire e’ stato il settore hi-tech, dopo che la societa’ informatica Dell ha riportato un calo superiore alle attese nei risultati trimestrali. Alcuni commenti giunti dalla BCE hanno poi spinto gli investitori ad acquistare dollari, ignorando gli investimenti maggiormente rischiosi. La settimana si chiude con una perdita dello 0.5% per l'indice indutriale, -0.2% per l'S&P500, -1% per l'indice tecnologico.

Nonostante il calo settimanale, "ritengo che non siamo di fronte ad una situazione di panico" ha affermato Jim Paulsen di Wells Capital Management. "Il ritracciamento non e’ poi stato cosi’ accentuato, anche se si e’ esteso per piu’ giorni". Per Howard Ward, CIO di Gamco Growth, "la caratteristica principale di questo rally e’ stato che per diversi mesi l’azionario e’ sempre riuscito a reggere alle pressioni ribassiste, grazie all’ingresso di nuovi capitali".

"Attraversiamo un momento in cui si vive alla giornata e tutti si muovono all'unisono, con gli asset rischiosi che seguono la direzione opposta del dollaro", osserva John Kattar, chief investment officer di Eastern Investment Advisors, precisando che "il mercato ha assorbito e prezza una serie di notizie positive" e che "il valore dei titoli e' piu' o meno quello giusto, rispetto ai fondamentali".

Nel comparto hi-tech, debole dunque Dell (quasi -10%) sulla scia della trimestrale; a risentire dei risultati dell’azienda sono stati di riflesso anche il colosso network Cisco e la societa’ leader nel business dei chip Intel. Nel settore delle costruzioni, D.R. Horton ha registrato un tonfo dopo aver riportato una perdita superiore al previsto nell’ultimo trimestre, pari a $231.9 milioni. Il presidente della societa’ ha dichiarato che le condizioni del mercato restano "difficili".

A distringuersi in positivo sono stati Merck e J.M. Smucker. Quest'ultima si e’ portata in testa nel settore dei consumi, dopo aver riportato un profitto superiore alle attese nell’ultimobilancio trimestrale. I titoli dell'azienda farmaceutica hanno guadagnato il 3.2% circa dopo che un comitato europeo ha raccomandato l'approvazione di Elonva, il farmaco per la stimolazione della fertilita'. La catena di magazzini Dillard's e' avanzata del 9.6% spinta dall'upgrade a "Buy" da "Hold" degli analisti di Deutsche Bank.

Sugli altri mercati, sul valutario, in calo l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4859. In ribasso il greggio. I futures con consegna dicembre hanno ceduto $0.74 a $76.72 al barile. In progresso l’oro: i futures con scadenza dicembre si sono attestati a quota $1148.50 (+$6.60) l’oncia. In calo infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' salito al 3.3560% dal 3.3490% di giovedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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