03 Ottobre 2009 13:42
ISTANBUL
G7: Stati Uniti pensano a G4
di ANSA
Nuovo direttorio con Giappone-Eurozona-Cina
(ANSA) - ISTANBUL, 3 OTT - Gli Usa starebbero pensando a
un direttorio a quattro per sostituire il G7, gia'
depotenziato dal G20 nel recente vertice di Pittsburgh.
Il nuovo direttorio comprenderebbe l'Eurozona,il
Giappone e la Cina. L'idea degli Usa,che sono stati
anche i promotori dell'allargamento delle funzioni del
G20 e' volta ad assicurare un futuro al club dei paesi
piu' avanzati mettendolo al passo con i tempi attraverso
l'ingresso della Cina. Il dg dell'Fmi ieri ha detto che
il G7 si avvia 'all'estinzione'.
03 Ottobre 2009 18:52
ISTANBUL
G7: ripresa fragile, mantenere piani anti-crisi
di ANSA
Sulla stabilita' dell'economia pesa anche volatilita'
dei cambi
(ANSA) - ISTANBUL, 3 OTT - Secondo il G7, le prospettive
per la crescita 'rimangono fragili e le condizioni del
mercato del lavoro non sono ancora migliorate'. E'
quanto afferma il comunicato finale secondo cui i Paesi
'manterranno le misure di supporto all'economia fin
quando non sara' assicurata la ripresa'. 'L'eccesso di
volatilita' e i movimenti disordinati sui cambi pesano
sulla stabilita' economica e finanziaria', recita ancora
il documento.
03 Ottobre 2009 22:07
ISTANBUL
Fmi: da Francia e Gran Bretagna 4 miliardi di dollari
di ANSA
Destinati al finanziamento dei paesi poveri
(ANSA) - ISTANBUL, 3 OTT - Francia e Gran Bretagna
rispondono all'appello dell'Fmi e metteranno a
disposizione 4 mld dlr destinati al finanziamento dei
paesi poveri. E' quanto hanno annunciato i due paesi al
vertice di Istanbul. Il Fondo aveva nei giorni scorsi
denunciato la scarsita' di fondi del suo braccio
operativo a causa della forte domanda causata dalla
crisi. I 4 mld arriveranno una parte dai diritti
speciali di prelievo (Dts) ricevuti nell'ambito
dell'aumento dei dts da 250 miliardi deciso al G20 di
aprile.
04 Ottobre 2009 15:44
ISTANBUL
Fmi: segni avvio ripresa, mantenere sostegno a economia
di ANSA
Vanno completate senza indugio riforme del sistema
finanziario
(ANSA) - ISTANBUL, 4 OTT - Segnali di un 'avvio della
ripresa economica' sono stati intercettati dal Fmi che
invita pero' a non abbassare la guardia. 'Occorre
mantenere in piedi le politiche di sostegno fiscale,
monetario e finanziario fino a quando una ripresa
durevole sara' garantita', si legge in una nota diffusa
dal Comitato monetario e finanziario del Fondo. Inoltre,
le riforme del settore finanziario e della
regolamentazione 'devono essere completate senza
indugio'. I Paesi riuniti nel Fondo Monetario si
impegnano a mettere in campo nuove misure, se
necessario, per far ripartire il credito, recuperare
occupazione e combattere la poverta'.Dopo l'arrivo della
ripresa, si impegnano inoltre a predisporre e mettere in
campo una credibile e coordinata exit strategy dalle
misure anti-crisi. Il Fondo dovra' sviluppare, entro il
prossimo meeting, i principi per una coordinata e
ordinata exit strategy tenendo conto 'delle specifiche
circostanze di ogni Paese'. A Istanbul si e' parlato
anche della questione delle quote. La riforma delle
quote e' ritenuta 'cruciale per aumentare la
legittimita' e l'efficacia del Fondo Monetario, dato che
i pesi relativi dei membri del Fmi nell'economia
mondiale sono cambiati sostanzialmente in vista della
forte crescita nei mercati emergenti e nelle nazioni in
via di sviluppo'. (ANSA).
04 Ottobre 2009 17:26
ISTANBUL
Crisi: Draghi, ripresa sara' lenta e fragile
di ANSA
Governatore, cruciali nuove regole per la finanza
(ANSA) - ISTANBUL, 4 OTT - 'La ripresa dopo la crisi
sara' molto lenta e fragile, con un livello di
disoccupazione in crescita ovunque', avverte Mario
Draghi. Il governatore Mario Draghi, presidente del
Financial Stability Board, in una conferenza stampa a
Istanbul ha aggiunto che 'la recessione in alcune aree
si e' fermata. Ci sono dei piccoli segnali di ripresa.
Bisogna dissipare l'idea che la finanza continuera' a
funzionare come prima. Il mondo e' cambiato e le nuove
regole sono un punto cruciale'. Parlando poi di
questioni italiane, Draghi ha risposto ad una domanda
sulle banche e l'uso dei Tremonti-bond, ricordando come
piu' volte in passato la Banca d'Italia abbia esortato
gli istituti di credito a utilizzarli. Il governatore ha
comunque spiegato come piu' in generale la Banca
d'Italia, in qualita' di supervisore, abbia 'il compito
di verificare che la quantita' capitale soddisfi i
requisiti regolamentari. Poi si tratta delle scelte
delle banche, che le prendono sulla base dei loro
parametri'. Infine, ha sostenuto che, il problema del
tetto agli stipendi dei manager bancari 'e'
relativamente contenuto' in Italia rispetto alla
situazione del mondo anglosassone dove si riscontra una
maggiore presenza di banche di investimento e di maxi
bonus o paracadute d'oro. (ANSA).
04 Ottobre 2009 23:20 NEW
YORK
DALLA EXIT
ALLA WAITING STRATEGY
di WSI-ASCA
La disoccupazione cresce e la domanda cala. Nessun
governo vuole prendersi la responsabilita' di ridurre il
sostegno pubblico all'economia di fronte a un quadro
ancora incertissimo.
Le speranze giungono dalle previsioni formulate dal
Fondo Monetario Internazionale. Frena la caduta
dell'economia mondiale, quest'anno il Pil potrebbe
fermarsi a -1,1% rispetto a -1,4% delle precedenti
stime. Decisamente piu' roseo lo scenario del 2010,
crescita economica a +3,1%.Volge al bello anche il
Superindice economico dell'Ocse distante solo 2 punti da
quota 100, la soglia dove l'economia ritorna sul
sentiero d'espansione. Ma sulla qualita' e sulla durata
della ripresa e' nebbia fitta. Banche centrali e governi
ritengono che sara' molto lenta.
Jean Claude-Trichet, presidente della Bce, ha parlato di
un '''percorso molto accidentato''. Diversi uffici studi
non escludono che l' Eurozona e gli Stati Uniti possano
registrare nel terzo trimestre una variazione
leggermente positiva del Pil, insufficiente pero' ad
invertire il trend crescente della disoccupazione. Negli
Usa, il tasso di disoccupazione e' salito a settembre al
9,8%, il top degli ultimi 26 anni. L'economia a stelle
strisce continua a bruciare 250 mila posti di lavoro al
mese, molto meno dello scorso autunno quando si
viaggiava a quota 700 mila, ma sempre tanti per sperare
in un rilancio dei consumi privati. La spesa per consumi
e' il vero volano dell'economia Usa poiche' rappresenta
il 75% del Pil americano.
Per ora, pero', i cittadini americani pensano
soprattutto a risparmiare. Nel mese di agosto, ultimo
dato disponibile, hanno messo da parte il 3% del reddito
disponibile. Nel primo trimestre del 2008, dunque alla
vigilia della recessione, risparmiavano solo lo 0,2%.
Per gli economisti di Pimco, il numero uno mondiale nel
comparto dei bond, gli americani quest'anno potrebbero
risparmiare fino all'8% del reddito disponibile tornando
sui livelli del 1992, anche quello anno di recessione.
Nell'Eurozona il tasso di disoccupazione viaggia al
9,6%, il massimo storico nella breve storia dell'unione
monetaria, ma potrebbe salire oltre il 10% nel 2010. Si
tratta di numeri che ostacolano una rapida ripresa dei
consumi. Non a caso il vertice dell'Ecofin di Goteborg
ha ribadito la necessita' di mantenere in piedi le
misure anticrisi decise dai governi nazionali. Per
l'auto gli incentivi potrebbero essere prorogati al
2010, un modo per sostenere la domanda di consumo di
beni durevoli e cercare di salvare posti di lavoro.
Anche a Washington, l'amministrazione Usa non ha
manifestato alcuna intenzione di ritirare il forte
sostengo pubblico all'economia.
Nei fatti, sulle due sponde dell'Atlantico si parla di
'''exit strategy'', la strategia di uscita dalla crisi,
ma si pratica la '''waiting strategy'', la strategia
dell'attesa di tempi migliori. Nessuna cancelleria vuole
prendersi la responsabilita' di ridurre il sostegno
pubblico all'economia di fronte a un quadro ancora
incertissimo. Sia a Bruxelles e sia Washington, in
presenza di disoccupazione crescente e calo della
domanda domestica, sperano in una ripresa dell'export.
Un oggetto del desiderio che potrebbe creare qualche
frizione.
Dall'inizio dell'unione monetaria, il cambio nominale
effettivo dell'euro sulle 21 principali valute
dell'interscambio commerciale tra Eurozona e resto del
mondo si e' rivalutato del 24%, nel paniere c'e' anche
il biglietto verde.
Sull'apprezzamento dell'euro '''ne parleremo al prossimo
G7'', ha detto Joaquim Almunia, commissario Ue agli
affari economici e monetari. Nel diario della crisi fa
capolino la questione del tasso di cambio. Forse, si
teme che alcuni paesi, per compensare il deficit di
domanda interna, possano spingere l'export con
svalutazioni competitive.
La Borsa di Tokyo chiude
per la terza seduta di fila in ribasso
05.10.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la terza seduta di
fila in ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,6% a 9.674,49
punti e il Topix lo 0,8% a 867,28 punti. Ancora male gli
esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso lo 0,9%,
Honda (JP3854600008) il 2,8%, Canon (JP3242800005)
l'1,2%, Panasonic (JP3866800000) il 2,2% e Sony
(JP3435000009) il 2%. Lo scorso mese sono andati persi
negli USA, il principale partner commerciale del Paese
del Sol Levante, più posti di lavoro di quanto previsto
dagli economisti (per ulteriori dettagli clicca qui). Il
mercato teme ora che l'economia statunitense possa
riprendersi più lentamente del previsto.
Il calo dei prezzi delle commodities ha pesato sui
titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co.
(JP3893600001) ha perso il 3,4%, Mitsubishi Corp.
(JP3898400001) il 2,9%, Sumitomo Corp. (JP3404600003) il
2% e Itochu (JP3143600009) il 2,7%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso venerdì a New York in ribasso
dell'1,2%, quello del rame del 2%.
I bancari hanno registrato una ripresa. Mitsubishi UFJ
Financial (JP3902900004) ha guadagnato il 2,2%, Mizuho
Financial Group (JP3885780001) il 2,9% e Sumitomo Mitsui
Financial Group (JP3890350006) il 2,9%.
Nel settore della distribuzione Fast Retailing
(JP3802300008) ha guadagnato il 14,9%. La controllata
Uniqlo, la principale catena d'abbigliamento del
Giappone, ha aumentato a settembre le sue vendite nei
centri aperti da almeno un anno (same store sales) da
anno ad anno del 31,6%.
Il settore delle costruzioni ha sofferto dopo che Tokyo
ha perso la corsa per l'assegnazione delle Olimpiadi del
2016. Tobishima (JP3629800008) ha chiuso in ribasso del
6,7%, Kumagai Gumi (JP3266800006) dell'1,6%, Obayashi
(JP3190000004) del 3,8% e Taisei (JP3443600006) del
4,6%.
Redazione Borsainside 8.30
La Borsa di Hong Kong
chiude in leggero rialzo
05.10.2009
Le principali borse della regione Asia-Pacifico ha
chiuso oggi contrastate.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato lo 0,3% a
20.429,07 punti. Alcuni titoli del listino della città
costiera hanno registrato oggi una ripresa. China Mobile
(HK0941009539) ha guadagnato l'1,2%, China Life
(CN0003580601) lo 0,6%, PetroChina (CN0009365379) l'1,5%
e Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) l'1,2%.
HSBC (GB0005405286) ha chiuso in ribasso dell'1%. Il CEO
del colosso finanziario ha espresso prudenza sulla
ripresa dell'economia globale e sui piani d'espansione
del gruppo.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,6%, il Kospi a Seul il 2,3% e lo
Straits Times a Singapore lo 0,8%. Il Taiex a Taipei ha
guadagnato lo 0,4%. La Borsa di Shanghai resterà ferma
fino all'8 ottobre a causa delle vacanze per la Festa
del 60esimo anniversario della fondazione della
Repubblica Popolare.
Redazione Borsainside 12.15
05 Ottobre 2009 12:59
ROMA
Microsoft: l'ad Ballmer fiducioso
di ANSA
Prossimi anni i migliori per settore It
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - I prossimi anni saranno 'i
migliori' per il settore informatico. E' quanto afferma
l'amministratore delegato di Microsoft, Steven Ballmer.
E aggiunge che gli investimenti nel comparto guideranno
la crescita economica globale. Ballmer sostiene poi che
durante la crisi le aziende informatiche hanno tagliato
le spese del 15-20% e la stessa Microsoft ha ridotto i
costi per 3 miliardi di dollari.
05 Ottobre 2009 13:00
BRUXELLES
Crisi colpisce settore bancario a Lussemburgo
di ANSA
Persi mille posti di lavoro in meno di un anno
(ANSA) - BRUXELLES, 5 OTT - La crisi finanziaria ha
colpito il settore bancario del Lussemburgo dove, in
meno di un anno, sono spariti almeno mille posti di
lavoro. Lo riferisce il quotidiano 'L'avenir du
Luxembourg', citando un rapporto dell'organizzazione
sindacale Lcgb. Il sindacato denuncia il fenomeno della
delocalizzazione, come quella realizzata dalla Rbc Dexia
in Malesia, costata 110 posti di lavoro, o la
restrizione di organici seguita alla fusione e
ristrutturazione in corso tra diverse Landesbank
tedesche.
05 Ottobre 2009 13:34 NEW
YORK
Crisi: Soros, ripresa economica Usa molto lenta
di ANSA
Sara' piu' forte in Europa perche' e' stata meno colpita
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - La ripresa economica negli Usa
sara' 'molto lenta' per i vari 'fallimenti societari' e
all'alto indebitamento delle famiglie Usa, cosi' Soros.
Il finanziere ha quindi aggiunto che si avra' una
ripresa economica piu' forte in Europa perche' ''e'
stata meno colpita'' dalla crisi finanziaria rispetto
agli Usa e in quest'ottica, ha concluso, la Banca
Centrale Europea potrebbe ritirare le misure di stimolo
prima della Federal Reserve.
05 Ottobre 2009 15:17
ROMA
Lehman Brothers: liquidatore lancia proposta
di ANSA
Punta ad accordo extragiudiziale con creditori
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Il liquidatore delle attivita'
europee di Lehman Brothers punta a un accordo
extragiudiziale con i creditori dell'ex banca d'affari.
Cosi' da recuperare 9 mld di dlr, dopo che un giudice
londinese ha bocciato un precedente piano di rimborso
proposto dalla stessa societa'. Questa proposta, spiega
il liquidatore PricewaterhouseCoopers, non 'annullerebbe
l'appello lanciato contro la decisione del tribunale
londinese' ma rappresenterebbe un'arma in piu' per
recuperare i soldi.
05 Ottobre 2009 17:04
ISTANBUL
Crisi: allarme della Banca Mondiale sulla poverta'
di ANSA
C'e' rischio di 90 mln di nuovi poveri entro il 2010
(ANSA) - ISTANBUL, 5 OTT - Entro la fine del 2010 nel
mondo potrebbero esserci 90 milioni di nuovi poveri: e'
l'allarme lanciato dalla Banca Mondiale.'Per proteggere
i poveri, sollecitiamo i nostri membri a portare avanti
gli impegni per aumentare gli aiuti, sottolinea
l'istituto di Washington. E il Development Committee
vede con favore l'impegno della Banca Mondiale a usare
tutto il plafond di risorse a sua disposizione e quello
di fornire finanziamenti per oltre 100 mld di dlr in tre
anni.
Le borse europee chiudono
in rialzo, brillano i minerari
05.10.2009
Dopo le forti perdite delle scorse sedute i principali
listini azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il
FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,7%, il CAC40 a
Parigi lo 0,7%, il DAX a Francoforte lo 0,8%, il FTSE
MIB a Milano lo 0,8% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%.
L'andamento delle borse del Vecchio Continente è stato
anche oggi influenzato dalle notizie arrivate
d'oltreoceano. L'indice ISM non manifatturiero è salito
lo scorso mese negli USA ai suoi più alti livelli dal
maggio del 2008. La notizia ha fatto tornare gli
acquisti a Wall Street e, di conseguenza, anche in
Europa.
I minerari, che avevano sofferto in particolar modo
durante le scorse sedute, hanno guidato la lista dei
rialzi. Antofagasta (GB0000456144) ha guadagnato il
3,7%, Anglo American (GB00B1XZS820) il 4%, Eurasian
Natural Resources (GB00B29BCK10) il 4,7% BHP Billiton
(GB0000566504) il 2% e Rio Tinto (GB0007188757) il 2,3%.
Royal Bank of Scotland ha promosso oggi Antofagasta e
BHP Billiton a "Buy".
MAN (DE0005937007) e Volkswagen (DE0007664005) hanno
guadagnato a Francoforte rispettivamente il 2,2% e il
4%. Secondo delle voci di mercato Volkswagen potrebbe
fare un'offerta di €65 per azione per il resto del
capitale del produttore di camion. Il colosso
dell'automobile controlla già poco meno del 30% di MAN.
Sia Volkswagen che MAN non hanno voluto commentare
Barclays (GB0031348658) ha chiuso in rialzo dell'1,4%.
UBS ha alzato il suo rating sul titolo della banca
britannica da "Sell" a "Neutral" ed il target sul prezzo
da 330 p a 380 p.
Telenor (NO0010063308) ha guadagnato ad Oslo il 14,6%.
L'impresa norvegese ha messo fine al suo contenzioso con
Altimo. Le due parti fonderanno le loro partecipazioni
in VimpelCom e in Kyivstar in una joint venture.
Redazione Borsainside 18.45
05 Ottobre 2009 19:37
ROMA
Bank of america: 5 manager in lizza per poltrona Lewis
di ANSA
Lo afferma Fox Business Network
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - I vertici di Bank of America
avrebbero a una rosa di cinque candidati per sostituire
Ken Lewis nel ruolo di ad, afferma Fox Business Network.
In lizza sarebbero James Hance, ex direttore finanziario
della stessa Bank of America, Michael O'Neill, anch'egli
direttore finanziario negli anni '90, Alvaro de Molina,
amministratore delegato di Gmac, Brian Moynihan,
responsabile dell'attivita' di banca commerciale di Bank
of America e infine il numero uno del settore mutui
dell'istituto, Barbara Desoer.
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