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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Venerdì 09 Ottobre 2009

PARTE  2

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09 Ottobre 2009 05:11 WASHINGTON
BERNANKE: SAPRO' PILOTARE L'USCITA DALLA CRISI
di WSI-APCOM-ANSA
Il presidente della banca centrale Usa ha assicurato che la Federal Reserve sarà "pronta" al momento giusto per tornare a una politica monetaria "normale". Quando il rialzo dei tassi?
Il presidente della banca centrale statunitense (Fed), Ben Bernanke, ha assicurato ieri sera che la Federal Reserve saprà pilotare l'uscita dalla crisi e che sarà "pronta" al momento giusto per tornare a una politica monetaria normale.
"Quando le prospettive economiche saranno sufficientemente migliorate, noi saremo pronti a rafforzare la politica monetaria per riportare finalmente il nostro bilancio a una configurazione più normale" ha detto Bernanke in un discorso molto tecnico pronunciato nella sede della Federal Reserve a Washington.
"Politiche accomodanti resteranno in piedi per un periodo prolungato. A un certo punto, quando la ripresa sara' decollata - ha spiegato Bernanke -, avremo bisogno di una stretta per prevenire che l'inflazione diventi un problema'. La Fed - aggiunge - dovra' poi ritoccare al rialzo i tassi di interesse".
La politica eccezionale di sostegno al credito e alla liquidità messa in atto dalla Fed per permettere all'economia statunitense di superare la crisi si è tradotta in una fenomenale espansione del suo bilancio, più che raddoppiato dal mese di agosto 2007 e dalla bolla dei crediti immobiliari a rischio statunitensi.
Dichiarando che la Fed sarà pronta ad agire "quando le prospettive economiche saranno sufficientemente migliorate", Bernanke lascia intendere che la banca centrale comincerà a rafforzare le saracinesche del credito senza dubbio prima che la disoccupazione abbia raggiunto il suo picco.
All'attuale stato delle cose, l'aumento continuo della disoccupazione è percepito come la minaccia più forte alla ripresa economica nascente e la Fed prevede che la disoccupazione continui a progredire fino a arrivare al di sopra del 10 per cento verso la metà del prossimo anno.
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) si è mostrato tuttavia più pessimista all'inizio di ottobre, stimando che il tasso di disoccupazione, al 9,8 per cento a fine settembre, rischia di raggiungere il suo punto più alto più tardi, nel secondo semestre del prossimo anno.(fonte Afp)

 

 

Venerdì 9 Ottobre 2009, 8:19 ROMA - FINANZACOM
Crisi: Draghi, ripresa al rallentatore da sostenere con regole e ristrutturazione credito
La ripresa c'è ma sarà fragile e dovrà essere sostenuta da interventi mirati. Questa in sintesi la posizione di Mario Draghi, illustrata ieri durtante la conferenza stampa della Banca centrale europea, che ha fatto seguito all'annuncio sui tassi confermati all'1%, come da attese. "Anche le banche devono rafforzarsi e sostenere la ripresa che sarà lenta e fragile", ha detto Draghi. Secondo il governatore della Banca d'Italia, la ripresa si vede all'orizzonte ma procede al rallentatore e dovrà essere sostenuta dalla ricostruzione del sistema finanziario, senza dimenticare la ricostruzione delle regole, pilastro essenziale affinchè la crescita possa durare nel tempo ed evitare scossoni futuri.

 

 

Borsa di Tokyo: Il Nikkei torna al di sopra di 10.000 punti
09.10.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la quarta seduta di fila in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato l'1,9% a 10.016,39 punti e il Topix l'1,2% a 897,83 punti. Gli esportatori hanno beneficiato dell'aumento della fiducia degli investitori nell'economia degli USA, il principale partner commerciale del Giappone. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato lo 0,6%, Honda (JP3854600008) il 2,8%, Canon (JP3242800005) l'1,8% e Sony (JP3435000009) il 2,4%. Le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione sono calate la scorsa settimana negli Stati Uniti ai loro più bassi livelli da gennaio.
Nintendo (JP3756600007) ha chiuso in rialzo del 6,8%. Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo del gigante dei videogiochi da "Hold" a "Buy". Secondo la banca d'affari Nintendo potrebbe lanciare il prossimo anno una nuova versione della sua console portatile DS.
Yahoo! Japan (JP3933800009) ha guadagnato il 7,6%. Morgan Stanley ha alzato il suo rating sul titolo della sussidiaria giapponese del gigante di Internet da "Equal-weight" ad "Overweight". Secondo la banca d'affari il peggio per il mercato della pubblicità online potrebbe essere passato.
Fast Retailing (JP3802300008) ha guadagnato il 2%. Il gruppo che controlla Uniqlo, la principale catena d'abbigliamento del Giappone, si attende per il corrente esercizio un utile record.
Redazione Borsainside 8.30

 

 

Venerdì 9 Ottobre 2009 10:33 PECHINO
La Cina non ha fretta di pensare ad una exit strategy
Di BlueTG.it
Liu Mingkang, presidente della Commissione di regolamentazione bancaria cinese, ha dichiarato nel corso di una conferenza a Hong Kong che è ancora troppo presto per parlare di “exit strategy”, dato che l’economia ha ancora una “strada sconnessa davanti a sé”.
Lo riporta l’agenzia Bloomberg, ricordando come la posizione cinese sembri contrastare quella di altre banche centrali come quella dell’Australia, che per prima ha iniziato in settimana a rialzare i tassi, o della Federal Reserve, il cui numero uno, Ben Bernanke, ha dichiarato ieri di essere pronto a irrigidire la propria politica monetaria quando la ripresa si sarà dimostrata sufficientemente stabile.
Liu del resto ha dichiarato di prevedere una crescita del Pil cinese di “solo” l’8% nel terzo trimestre dell’anno, contro il 9% atteso in media dagli economisti (il dato ufficiale verrà reso noto il prossimo 22 ottobre). (l.s.)

 

 

09 Ottobre 2009 11:45 MILANO – Il Sole 24 Ore
Il presidente Usa Barack Obama vince il Nobel per la Pace
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è stato insignito del Nobel per la Pace «per i suoi sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli».
Il presidente del comitato per il Nobel norvegese, Thorbjoern Jagland, ha detto che forse ad alcuni l'assegnazione al neopresidente americano può essere considerata prematura, ma che per statuto il premio va assegnato a chi ha fatto il massimo per la pace nell'anno precedente.
«Solo assai raramente qualcuno è riuscito come Obama a catturare l'attenzione del mondo e a dare una speranza per un futuro migliore», si legge nella motivazione diffusa dal Comitato, che spiega come la diplomazia del Presidente statunitense sia «basata sul concetto che coloro che guidano il mondo debbano farlo sulla base di valori e atteggiamenti condivisi dalla maggioranza della popolazione».
Il Comitato ha concluso sottolineando la speciale importanza del progetto e dell'impegno della Casa Bianca per un mondo senza armi nucleari: «Come Presidente, Obama ha creato un clima nuovo nella politica internazionale: la diplomazia multilaterale ha riguadagnato una posizione centrale, con un'enfasi sul ruolo che le Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali possono svolgere».
Il premio verrà consegnato ufficialmente il 10 dicembre a Oslo, nell'anniversario della morte del fondatore, l'industriale e filantropo svedese Alfred Nobel. Il riconoscimento consiste in una medaglia, un diploma ed un assegno da 10 milioni di kronor (circa un milione di euro).
Prime reazioni dalla Casa Bianca: Wow!
Robert Gibbs, il portavoce presidenziale, ha risposto ai media che lo invitavano a un commento, inviando una mail contenente solo la esclamazione di sorpresa (WOW!) scritta a lettere maiuscole e con il punto esclamativo.
«Oslo batte Copenaghen»
Il capo di staff della Casa Bianca Rahm Emanuel ha reagito con la battuta «Oslo batte Copenaghen» alla notizia del conferimento dell'onoreficenza al presidente.
La scorsa settimana Obama si era recato a Copenaghen per perorare la causa della assegnazione dei Giochi Olimpici del 2016 a Chicago, ma la spedizione si era conclusa con un fallimento.
Rahm Emanuel ha anche aggiunto che nessuno immaginava che Obama potesse ricevere il prestigioso riconoscimento.
Reazioni miste in America e Medio Oriente
Il presidente degli Stati si è detto «onorato» per essere stato insignito del Premio Nobel per la Pace, una notizia ricevuta da Gibbs che lo ha svegliato per informarlo. Obama ha detto di accettare il riconoscimento «con profonda umiltà» e aggiungendo: «Non sono sicuro di meritarlo». Reazioni miste al premio nel mondo: in Medio Oriente c'è chi plaude e chi frena. Il plauso convinto delle voci moderate, qualche messaggio di circostanza, ma anche le reazioni scettiche - talora piccate - di chi a un rilancio del processo di pace in Medio Oriente non può o non vuole credere. È così che israeliani e palestinesi hanno accolto oggi la notizia del premio Nobel assegnato a Barack Obama, rimbalzata con grande evidenza e altrettanta sorpresa in uno dei teatri di conflitto più complessi del pianeta.
Un polverone di scetticismo si è sollevato negli Stati Uniti all'annuncio a sorpresa di un premio che sembra essere quasi un «grazie che non sei George W. Bush» più che un «grazie Barack. Obama»: il presidente era in carica da 12 giorni quando si sono chiuse le candidature, il premio gli è stato attribuito con meno di dieci mesi di Casa Bianca. Feroci (e punti sul vivo) i repubblicani per il «premio allo star power» di un leader-imbonitore che non ha ancora conseguito risultati, ha commentato il presidente del partito Michael Steele. Polemiche le reazioni dei conservatori sul web e sulle onde della radio: Rush Limbaugh, voce della destra arrabbiata, ha definito il Nobel a Obama «un imbarazzo più grande» della sconfitta per le Olimpiadi dopo il recentissimo fiasco della candidatura di Chicago ai giochi 2016.

 

 

La Borsa di Shanghai riapre e prende il volo
09.10.2009
La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Dopo essere stata chiusa per otto giorni di fila la Borsa di Shanghai ha preso oggi il volo. Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 4,8% a 2.911,72 punti. Durante la lunga pausa dovuta alla Festa del 60esimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare è aumentato sui mercati finanziari mondiali l'ottimismo nella ripresa della congiuntura. I metalli si sono apprezzati notevolmente durante le scorse sedute. Il rally è stato guidato perciò oggi a Shanghai dai minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8), Jiangxi Copper (CN0009070615), Zhongjin Gold (CNE000001FM8) e Zijin Mining (CNE100000502) hanno tutti guadagnato il 10%. Il prezzo dell'oro ha raggiunto ieri a New York un nuovo record storico a più di $1.060 all'oncia, le quotazioni del rame sono salite di più del 4%. Molto bene anche il settore del trasporto marittimo. China Shipping Development (CNE000001BD6) e China Cosco Holdings (CNE1000002J7) hanno chiuso in rialzo del 10%. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, è salito dall'inizio di questo mese di quasi il 20%. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 3,8%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 3,9% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 6,9%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso invariato a 21.499,44 punti. Dopo i forti guadagni delle scorse sedute sulla piazza finanziaria della città costiera sono scattate oggi delle prese di beneficio. HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,3%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,6%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) l'1% e China Mobile (HK0941009539) l'1,2%. Cathay Pacific Airways (HK0293001514) ha guadagnato il 3,5%. Morgan Stanley ha alzato oggi il suo rating sul titolo della linea aerea da "Equal-weight" ad "Overweight". Buon debutto per Wynn Macau (KYG981491007). Il titolo dell'unità del gigante dei casinò Wynn (US9831341071) ha guadagnato nel suo primo giorno di contrattazione ad Hong Kong il 6,9%.
Tra gli altri listini della regione lo Straits Times a Singapore lo 0,1%, il Kospi a Seul l'1,9% e il Taiex a Taipei lo 0,9%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,3%.
Redazione Borsainside 12.00

 

 

09 Ottobre 2009 13:04 NEW YORK
ROUBINI: CORREZIONE IN BORSA TRA POCHE SETTIMANE
di WSI
L'economista Nouriel Roubini ritiene probabile una "correzione" delle piazze borsistiche nell'ultimo trimestre dell'anno o a inizio 2010. In un'intervista all'edizione online di The Wall Street Journal, l'economista della New York University afferma che una parte dei rialzi messi a segno di recente dalle Borse è dovuta a dati economici concreti.
Tuttavia, aggiunge, che "è successo tutto così presto e così in fretta da farmi pensare che si discosti dai fondamentali economici sottostanti". I mercati, ha continuato Roubini, "stanno scontando una ripresa a forma di V ed è necessario, invece, che inizino a prendere in considerazione piuttosto una ripresa a U, quindi, per questa ragione ci potrebbe essere una correzione nel quarto trimestre di quest'anno o all'inizio dell'anno prossimo".
E' comunque un dato di fatto che l'economia Usa è migliorata significativamente dal panico finanziario di fine 2008, ha ammesso Lawrence Summers, consulente economico del Presidente, Barack Obama, che però preferisce ancora essere cauto perché il continuo deterioramento del mercato del lavoro appanna la prospettiva. "Abbiamo fatto molta strada rispetto a dove eravamo l'inverno scorso" ha sottolineato ma, ha aggiunto, "non siamo nella posizione di dichiarare vittoria".
Il tasso di disoccupazione negli Usa, balzato al massimo degli ultimi 26 anni (9,8% della popolazione attiva), secondo gli esperti continuerà ad aumentare ancora prima che le cose comincino a migliorare di nuovo. "Avrei molta difficoltà, "ha detto ancora Summers, "ad accettare l'idea che l'economia statunitense non ritrovi il potenziale per svilupparsi molto velocemente".

 

 

09 Ottobre 2009 13:10 ROMA
Ocse: segni ripresa economie, Italia e Francia in testa
di ANSA
Superindice agosto, Italia recupera 2 punti su mese, 10 su anno
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Si rafforzano i segnali di ripresa delle maggiori economie. Risulta dal super-indice Ocse di agosto (il composite leading indicators). Questo segna un aumento di 1,5 punti rispetto al precedente mese e di 0,6 punti in un anno. Tra i Paesi che segnano ad agosto un incremento maggiore c'e' l'Italia: +2 punti su base mensile e +10,4 su base annuale (dato tendenziale piu' alto tra i Paesi dell'analisi Ocse). Italia e Francia sono anche i soi Paesi in cui e' indicata una 'possibile espansione'. Per gli altri si parla di 'ripresa'. Su base mensile l'aumento piu' consistente e' segnato dalla Germania (+2,4 punti). Negli Usa l'indice Cli (composite leading indicators) Ocse segna ad agosto un +1,6 punti su base mensile e un analogo calo su base annua. In area Euro la crescita e' di 1,7 punti in un mese e 4,1 in un anno; in Giappone e' di +1,3 (mese) e +3,9 (anno). In Canada l'indice segna +1,7 punti su luglio e +1,5 su agosto 2008. L'intensita' della ripresa economica delle maggiori economie europee: il super-indice Ocse ad agosto e' cresciuto nel Regno Unito di 1,6 punti su luglio 2009 e di 1,7 su agosto 2008. Crescita sostenuta anche per Francia (+1,3 punti mese e +6,6 anno) e Germania (+2,4 e +2,1). Per la sola Cina il dato su luglio e' di +1,5 punti e sull'anno di -0,7%. Brasile -8,5 (anno) e +0,4 (mese); Russia -10,2 (anno) e +1,1 (mese). India: +0,9 mese e +0,1 anno. (ANSA).

 

 

Venerdì 9 Ottobre 2009, 16:56 NEW YORK - BLUERATING
Usa: per ogni nuovo assunto ormai ci sono 6,25 disoccupati
Di BlueTG.it
Il mercato del lavoro Usa ad agosto ha registrato una doppia frenata: se da un lato sono diminuiti i licenziamenti, dall’altro si sono ancor più ridotte le nuove assunzioni secondo i dati resi noti oggi dal Dipartimento del Lavoro americano. Per quanto riguarda le nuove posizioni aperte si è passati dai 2,41 milioni di luglio ai 2,38 milioni di fine agosto, il minimo dal 2000 a oggi.
Con un numero di non occupati che è ufficialmente pari a 14,9 milioni di persone questo significa, fa notare il sito Marketwatch.com commentando il dato, che per ogni nuovo assunto ci sono in America al momento 6,25 disoccupati, una cifra multipla dei 2 disoccupati per ogni nuovo assunto tipica delle fasi di boom economico. (l.s.)

 

 

Venerdì 9 Ottobre 2009, 16:45 NEW YORK - BLUERATING
Usa: ad agosto accelera il taglio dei debiti da parte dei consumatori
Di BlueTG.it
I consumatori americani continuano a ridurre il proprio indebitamento. Ad agosto, settimo mese consecutivo di riduzioni, sono stati tagliati altri 11,98 miliardi di prestiti, con le carte di credito colpite in particolare da una riduzione pari a 9,9 miliardi (-1,3%, per le carte di credito si tratta dell’undicesimo mese di riduzione dell’utilizzo, con un credito complessivo scivolato a 899,4 miliardi).
In tutto il debito dei consumatori americani è calato a 2,46 triliardi di dollari, il 5,8% in meno di un anno prima, molto più di quanto prevedessero gli esperti ma che per alcuni è una conseguenza inevitabile della continua perdita di posti di lavoro che porta molti americani a chiudere i propri correnti e a rinunciare alla carta di credito non potendo sostenerne i costi. (l.s.)

 

 

Borse europee: Chiusura contrastata, bene Londra e Milano
09.10.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1% e il FTSE MIB a Milano lo 0,5%. Il CAC40 a Parigi ha perso lo 0,2%, il DAX a Francoforte lo 0,1% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%.
Sulle borse del Vecchio Continente sono scattate oggi delle prese di beneficio. Tra i minerari, che avevano brillato in particolar modo durante le scorse sedute, Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso l'1,4%, Antofagasta (GB0000456144) l'1,3%, BHP Billiton (GB0000566504) lo 0,4%, Vedanta (GB0033277061) l'1,3% e Xstrata (GB0031411001) l'1,3%. Ben Bernanke ha dichiarato nella notte (in Italia) che la Fed è pronta ad alzare i tassi d'interesse appena l'outlook economico sarà sufficientemente migliorato. Le parole di Bernanke hanno spinto il dollaro e frenato i prezzi delle materie prime.
ArcelorMittal (LU0323134006) ha chiuso in calo dell'1,1%. Royal Bank of Scotland ha tagliato oggi il suo rating sul titolo del gigante dell'acciaio da "Buy" a "Hold" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Société Générale (FR0000130809) ha perso lo 0,7%. Goldman Sachs ha cancellato oggi il titolo della banca francese dalla sua "Conviction Buy List".
Telefónica (ES0178430E18) ha perso a Madrid lo 0,2%. Il colosso delle telecomunicazioni ha annunciato un forte aumento del suo dividendo per i prossimi anni ma tagliato le stime sul suo utile per azione per il 2010 (per ulteriori dettagli clicca qui).
Fiat (IT0001976403) ha guadagnato a Milano il 5,3%. Secondo il CEO Sergio Marchionne Chrysler potrebbe tornare nel giro di due anni all'utile operativo.
Redazione Borsainside 18.30

 

 

09 Ottobre 2009 18:57 ROMA
Crisi: Germania, giu' export, inflazione rivista a ribasso
di ANSA
Prima flessione degli ultimi quattro mesi
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Brusca contrazione dell'export della Germania, mentre l'inflazione subisce un'inattesa revisione al ribasso. Le esportazioni tedesche hanno registrato ad agosto una flessione per la prima volta in 4 mesi, segnalando che la ripresa della prima economia di eurozona rimane fragile nonostante la crescita della domanda mondiale: l'indice e' sceso dell'1,8% rispetto a luglio, quando si era registrata un +1,7% (dato rivisto dal +2,3% della precedente comunicazione).
 

 

 

 

 

WALL STREET: FUTURES IN ROSSO PESA IL RIMBALZO DEL DOLLARO

09 Ottobre 2009 14:42 NEW YORK - WSI
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La settimana dovrebbe comunque chiudersi in positivo. Le parole di Bernanke sostengono la valuta Usa. In agosto si restringe inaspettatamente il deficit commerciale. Ora focus sugli interventi di tre esponenti della Fed.
Si prospetta una seduta debole per la Borsa americana, con i contratti sugli indici azionari principali che quando manca mezz'ora al suono della campanella scambiano in ribasso.

I guadagni accumulati ultimamente dal mercato azionario sono stati favoriti dalla debolezza del dollaro, ma stamattina quella tendenza si e' invertita completamente dopo che gli operatori hanno accolto le parole del numero uno della Federal Reserve Ben Bernanke come un chiaro segnale che il biglietto verde verra' presto sostenuto dai funzionari di politica monetaria.
Ieri sera il Presidente della Banca Centrale Usa ha detto che la Fed cambiera' la strategia di politica monetaria non appena l'outlook economico mostrera' un miglioramento sufficiente. Tuttavia ha precisato che ci sara' bisogno di una politica accomodante ancora per un lungo periodo.

La valuta Usa ha registrato un incremento di sino all'1.2% contro lo yen giapponese in mattinata, il maggiore incremento dal 7 agosto, e tuttora scambia in progresso dello 0.4% contro il basket delle sei principali valute concorrenti. Tuttavia, sostengono gli analisti, il dollaro fara' fatica a confermare un tale movimento rialzista visto che "il morale resta tuttora molto fragile".
Questo venerdi' segna una ricorrenza piuttosto significativa per Wall Street. Esattamente due anni fa - il 9 ottobre 2007 - gli indici Dow Jones e S&P 500 hanno chiuso la seduta sui massimi di sempre. Quel giorno il paniere delle blue chip tocco' quota 14164.53, mentre l'indice allargato archivio' la giornata a 1565.15 punti.

Al momento tutto fa pensare ad una seduta piuttosto tranquilla, con l'unico dato macro in calendario che ha mostrato un'inaspettato restringimento del deficit commerciale Usa, che in agosto si e' ridotto a quota $30.71 miliardi. Le attese degli analisti erano per un allargamento a $33 miliardi dai $31.9 miliardi del mese precedente.

Tra le societa' sotto i riflettori, 99 Cents Only Stores scambia in ribasso dopo aver riportato un fatturato inferiore alle previsioni nell'ultimo trimestre fiscale. Tutt'altro discorso merita il gigante indiano del software Infosys Technologies che ha rivisto al rialzo l'outlook sugli utili dopo che il secondo trimestre fiscale si e' chiuso con utili in crescita del 7.5%. Intanto, secondo diversi articoli stampa pubblicati in mattinata, dovrebbe concludersi oggi la cessione del noto brand di General Motors Hummer alla cinese Tengzhong.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico arretra il greggio. I futures con consegna novembre cedono $0.64 a quota $71.05 al barile. Sul valutario in denaro il dollaro, con l'euro che scambia in calo nei confronti del biglietto verde a quota $1.4737. Si arresta la corsa dell'oro: i futures con scadenza dicembre subiscono una contrazione di $6.30 a quota $1050.00 l'oncia. In flessione anche i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.2600% dal 3.2510% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in calo di 3.50 punti (-0.33%) a quota 1060.30.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -8.00 punti (-0.47%) a 1708.50.

Il contratto sull'indice Dow Jones e' in ribasso di 27.00 punti (-0.28%) a 9720.00.

Sullo stesso tema leggere anche gli articoli, analisi e commenti pubblicati da Wall Street Italia nelle ultime settimane:

 

 

WALL STREET: CORRE, NUOVI MASSIMI DEL 2009

09 Ottobre 2009 22:08 NEW YORK - WSI
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La prova giornaliera permette al Dow Jones di avanzare del 4% in settimana, S&P500 e Nasdaq +4.5%. Si estende il rally degli ultimi sette mesi che ha visto il mercato salire del 60%. Eppure l'azionario e' ancora in calo -30% dai picchi di due anni fa.
Con il rialzo odierno Wall Street ha messo a segno la migliore performance settimanale da luglio, raggiungendo nuovi massimi per il 2009. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.80% a 9864, l’S&P500 lo 0.56% a 1071, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.72% a 2139. La prova settimanale e’ pari a +4% per l’indice industriale, +4.5% per il paniere allargato S&P500 e per l’indice tecnologico. Si e’ esteso dunque il rally che dura ormai da sette mesi e che ha visto salire il benchmark S&P500 di circa il 60%. Eppure il mercato azionario statunitense e’ ancora in ribasso di oltre il 30% dai picchi toccati due anni fa.

Negli ultimi giorni gli investitori hanno potuto apprezzare nuovi segnali di recupero dell’economia, inclusi la crescita del settore dei servizi, il rialzo a sorpresa dei profitti di Alcoa ed il primo incremento delle vendite al dettaglio in oltre un anno.
Grande attenzione nell’arco della seduta e’ stata polarizzata dal comparto delle valute, per via dell’apprezzamento del dollaro sulla scia delle parole del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, che ha garantito sul fatto che la Banca Centrale iniziera’ a frenare le straordinarie misure di stimolo quando sara’ necessario. Molti analisti hanno interpretato le parole del n.1 della Fed come un’indicazione di un possibile aumento dei tassi d’interesse, probabilmente prima di quanto previsto, un evento che rafforzerebbe il biglietto verde nei confronti delle altre valute.

A livello settoriale, a guidare i rialzi sono stati i titoli del comparto dell’assistenza sanitaria e delle utilities. Il rimbalzo del greenback ha invece limitato l’avanzamento del settore energetico e di quello dei materiali. Il mercato continua tuttavia ad essere pilotato, molto tecnico ma molto interessante, tra investitori istituzionali che "drogano" i prezzi a fini di infusione del'ottimismo e chi opera in proprio.

Con riferimento alle trimestrali societarie, la stagione si e’ aperta bene con il gigante dell’alluminio Alcoa, ma la prossima settimana sara’ la volta dei giganti della finanza, tra cui JP Morgan, Citigroup e Bank of America. Gli utili migliori delle attese registrati nel comparto bancario negli ultimi due trimestri hanno rappresentato un importante catalizzatore dietro al rally dei listini. Jim Herrick di Baird & Co avverte: "il mercato ha gia’ scontato profitti superiori alle stime e outlook positivi; se cio’ non dovesse accadere si avra’ senz’altro un ritracciamento".

Tra le altre societa' che meritano un accenno, il gigante indiano del software Infosys Technologies ha rivisto al rialzo l'outlook sugli utili dopo che il secondo trimestre fiscale si e' chiuso con profitti in crescita del 7.5%. Nel settore dell’auto si e’ concluso oggi l’accordo che prevede la cessione del noto brand Hummer di Motors Liquidation Company (ex General Motors) ai cinesi di Tengzhong.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico stabile il greggio. I futures con consegna novembre hanno guadagnato $0.08 a quota $71.77 al barile. Da segnalare che l'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA nella sigla inglese) ha rivisto ancora una volta al rialzo le prospettive della domanda di petrolio nel 2010.

Sul valutario come gia' anticipato sopra in evidenza il dollaro: in tarda serata l'euro viene scambiato a quota $1.47. Si arresta la corsa dell'oro: i futures con scadenza dicembre subiscono una contrazione di $7.70 a quota $1048/60 l'oncia. In flessione anche i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.3840% dal 3.2510% di giovedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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