09 Ottobre 2009 05:11
WASHINGTON
BERNANKE: SAPRO' PILOTARE L'USCITA DALLA CRISI
di WSI-APCOM-ANSA
Il presidente della banca centrale Usa ha assicurato che
la Federal Reserve sarà "pronta" al momento giusto per
tornare a una politica monetaria "normale". Quando il
rialzo dei tassi?
Il presidente della banca centrale statunitense (Fed),
Ben Bernanke, ha assicurato ieri sera che la Federal
Reserve saprà pilotare l'uscita dalla crisi e che sarà
"pronta" al momento giusto per tornare a una politica
monetaria normale.
"Quando le prospettive economiche saranno
sufficientemente migliorate, noi saremo pronti a
rafforzare la politica monetaria per riportare
finalmente il nostro bilancio a una configurazione più
normale" ha detto Bernanke in un discorso molto tecnico
pronunciato nella sede della Federal Reserve a
Washington.
"Politiche accomodanti resteranno in piedi per un
periodo prolungato. A un certo punto, quando la ripresa
sara' decollata - ha spiegato Bernanke -, avremo bisogno
di una stretta per prevenire che l'inflazione diventi un
problema'. La Fed - aggiunge - dovra' poi ritoccare al
rialzo i tassi di interesse".
La politica eccezionale di sostegno al credito e alla
liquidità messa in atto dalla Fed per permettere
all'economia statunitense di superare la crisi si è
tradotta in una fenomenale espansione del suo bilancio,
più che raddoppiato dal mese di agosto 2007 e dalla
bolla dei crediti immobiliari a rischio statunitensi.
Dichiarando che la Fed sarà pronta ad agire "quando le
prospettive economiche saranno sufficientemente
migliorate", Bernanke lascia intendere che la banca
centrale comincerà a rafforzare le saracinesche del
credito senza dubbio prima che la disoccupazione abbia
raggiunto il suo picco.
All'attuale stato delle cose, l'aumento continuo della
disoccupazione è percepito come la minaccia più forte
alla ripresa economica nascente e la Fed prevede che la
disoccupazione continui a progredire fino a arrivare al
di sopra del 10 per cento verso la metà del prossimo
anno.
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) si è mostrato
tuttavia più pessimista all'inizio di ottobre, stimando
che il tasso di disoccupazione, al 9,8 per cento a fine
settembre, rischia di raggiungere il suo punto più alto
più tardi, nel secondo semestre del prossimo anno.(fonte
Afp)
Venerdì 9 Ottobre 2009,
8:19 ROMA - FINANZACOM
Crisi: Draghi, ripresa al rallentatore da sostenere con
regole e ristrutturazione credito
La ripresa c'è ma sarà fragile e dovrà essere sostenuta
da interventi mirati. Questa in sintesi la posizione di
Mario Draghi, illustrata ieri durtante la conferenza
stampa della Banca centrale europea, che ha fatto
seguito all'annuncio sui tassi confermati all'1%, come
da attese. "Anche le banche devono rafforzarsi e
sostenere la ripresa che sarà lenta e fragile", ha detto
Draghi. Secondo il governatore della Banca d'Italia, la
ripresa si vede all'orizzonte ma procede al rallentatore
e dovrà essere sostenuta dalla ricostruzione del sistema
finanziario, senza dimenticare la ricostruzione delle
regole, pilastro essenziale affinchè la crescita possa
durare nel tempo ed evitare scossoni futuri.
Borsa di Tokyo: Il Nikkei
torna al di sopra di 10.000 punti
09.10.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la quarta seduta di
fila in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato l'1,9% a
10.016,39 punti e il Topix l'1,2% a 897,83 punti. Gli
esportatori hanno beneficiato dell'aumento della fiducia
degli investitori nell'economia degli USA, il principale
partner commerciale del Giappone. Toyota (JP3633400001)
ha guadagnato lo 0,6%, Honda (JP3854600008) il 2,8%,
Canon (JP3242800005) l'1,8% e Sony (JP3435000009) il
2,4%. Le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione
sono calate la scorsa settimana negli Stati Uniti ai
loro più bassi livelli da gennaio.
Nintendo (JP3756600007) ha chiuso in rialzo del 6,8%.
Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo del gigante
dei videogiochi da "Hold" a "Buy". Secondo la banca
d'affari Nintendo potrebbe lanciare il prossimo anno una
nuova versione della sua console portatile DS.
Yahoo! Japan (JP3933800009) ha guadagnato il 7,6%.
Morgan Stanley ha alzato il suo rating sul titolo della
sussidiaria giapponese del gigante di Internet da "Equal-weight"
ad "Overweight". Secondo la banca d'affari il peggio per
il mercato della pubblicità online potrebbe essere
passato.
Fast Retailing (JP3802300008) ha guadagnato il 2%. Il
gruppo che controlla Uniqlo, la principale catena
d'abbigliamento del Giappone, si attende per il corrente
esercizio un utile record.
Redazione Borsainside 8.30
Venerdì 9 Ottobre 2009
10:33 PECHINO
La Cina non ha fretta di pensare ad una exit strategy
Di BlueTG.it
Liu Mingkang, presidente della Commissione di
regolamentazione bancaria cinese, ha dichiarato nel
corso di una conferenza a Hong Kong che è ancora troppo
presto per parlare di “exit strategy”, dato che
l’economia ha ancora una “strada sconnessa davanti a
sé”.
Lo riporta l’agenzia Bloomberg, ricordando come la
posizione cinese sembri contrastare quella di altre
banche centrali come quella dell’Australia, che per
prima ha iniziato in settimana a rialzare i tassi, o
della Federal Reserve, il cui numero uno, Ben Bernanke,
ha dichiarato ieri di essere pronto a irrigidire la
propria politica monetaria quando la ripresa si sarà
dimostrata sufficientemente stabile.
Liu del resto ha dichiarato di prevedere una crescita
del Pil cinese di “solo” l’8% nel terzo trimestre
dell’anno, contro il 9% atteso in media dagli economisti
(il dato ufficiale verrà reso noto il prossimo 22
ottobre). (l.s.)
09 Ottobre 2009 11:45
MILANO – Il Sole 24 Ore
Il presidente Usa Barack Obama vince il Nobel per la
Pace
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è stato
insignito del Nobel per la Pace «per i suoi sforzi
straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale
e la cooperazione tra i popoli».
Il presidente del comitato per il Nobel norvegese,
Thorbjoern Jagland, ha detto che forse ad alcuni
l'assegnazione al neopresidente americano può essere
considerata prematura, ma che per statuto il premio va
assegnato a chi ha fatto il massimo per la pace
nell'anno precedente.
«Solo assai raramente qualcuno è riuscito come Obama a
catturare l'attenzione del mondo e a dare una speranza
per un futuro migliore», si legge nella motivazione
diffusa dal Comitato, che spiega come la diplomazia del
Presidente statunitense sia «basata sul concetto che
coloro che guidano il mondo debbano farlo sulla base di
valori e atteggiamenti condivisi dalla maggioranza della
popolazione».
Il Comitato ha concluso sottolineando la speciale
importanza del progetto e dell'impegno della Casa Bianca
per un mondo senza armi nucleari: «Come Presidente,
Obama ha creato un clima nuovo nella politica
internazionale: la diplomazia multilaterale ha
riguadagnato una posizione centrale, con un'enfasi sul
ruolo che le Nazioni Unite e le altre organizzazioni
internazionali possono svolgere».
Il premio verrà consegnato ufficialmente il 10 dicembre
a Oslo, nell'anniversario della morte del fondatore,
l'industriale e filantropo svedese Alfred Nobel. Il
riconoscimento consiste in una medaglia, un diploma ed
un assegno da 10 milioni di kronor (circa un milione di
euro).
Prime reazioni dalla Casa Bianca: Wow!
Robert Gibbs, il portavoce presidenziale, ha risposto ai
media che lo invitavano a un commento, inviando una mail
contenente solo la esclamazione di sorpresa (WOW!)
scritta a lettere maiuscole e con il punto esclamativo.
«Oslo batte Copenaghen»
Il capo di staff della Casa Bianca Rahm Emanuel ha
reagito con la battuta «Oslo batte Copenaghen» alla
notizia del conferimento dell'onoreficenza al
presidente.
La scorsa settimana Obama si era recato a Copenaghen per
perorare la causa della assegnazione dei Giochi Olimpici
del 2016 a Chicago, ma la spedizione si era conclusa con
un fallimento.
Rahm Emanuel ha anche aggiunto che nessuno immaginava
che Obama potesse ricevere il prestigioso
riconoscimento.
Reazioni miste in America e Medio Oriente
Il presidente degli Stati si è detto «onorato» per
essere stato insignito del Premio Nobel per la Pace, una
notizia ricevuta da Gibbs che lo ha svegliato per
informarlo. Obama ha detto di accettare il
riconoscimento «con profonda umiltà» e aggiungendo: «Non
sono sicuro di meritarlo». Reazioni miste al premio nel
mondo: in Medio Oriente c'è chi plaude e chi frena. Il
plauso convinto delle voci moderate, qualche messaggio
di circostanza, ma anche le reazioni scettiche - talora
piccate - di chi a un rilancio del processo di pace in
Medio Oriente non può o non vuole credere. È così che
israeliani e palestinesi hanno accolto oggi la notizia
del premio Nobel assegnato a Barack Obama, rimbalzata
con grande evidenza e altrettanta sorpresa in uno dei
teatri di conflitto più complessi del pianeta.
Un polverone di scetticismo si è sollevato negli Stati
Uniti all'annuncio a sorpresa di un premio che sembra
essere quasi un «grazie che non sei George W. Bush» più
che un «grazie Barack. Obama»: il presidente era in
carica da 12 giorni quando si sono chiuse le
candidature, il premio gli è stato attribuito con meno
di dieci mesi di Casa Bianca. Feroci (e punti sul vivo)
i repubblicani per il «premio allo star power» di un
leader-imbonitore che non ha ancora conseguito
risultati, ha commentato il presidente del partito
Michael Steele. Polemiche le reazioni dei conservatori
sul web e sulle onde della radio: Rush Limbaugh, voce
della destra arrabbiata, ha definito il Nobel a Obama
«un imbarazzo più grande» della sconfitta per le
Olimpiadi dopo il recentissimo fiasco della candidatura
di Chicago ai giochi 2016.
La Borsa di Shanghai
riapre e prende il volo
09.10.2009
La maggior parte delle principali borse della regione
Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Dopo essere stata chiusa per otto giorni di fila la
Borsa di Shanghai ha preso oggi il volo. Lo Shanghai
Composite ha guadagnato il 4,8% a 2.911,72 punti.
Durante la lunga pausa dovuta alla Festa del 60esimo
anniversario della fondazione della Repubblica Popolare
è aumentato sui mercati finanziari mondiali l'ottimismo
nella ripresa della congiuntura. I metalli si sono
apprezzati notevolmente durante le scorse sedute. Il
rally è stato guidato perciò oggi a Shanghai dai
minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8),
Jiangxi Copper (CN0009070615), Zhongjin Gold
(CNE000001FM8) e Zijin Mining (CNE100000502) hanno tutti
guadagnato il 10%. Il prezzo dell'oro ha raggiunto ieri
a New York un nuovo record storico a più di $1.060
all'oncia, le quotazioni del rame sono salite di più del
4%. Molto bene anche il settore del trasporto marittimo.
China Shipping Development (CNE000001BD6) e China Cosco
Holdings (CNE1000002J7) hanno chiuso in rialzo del 10%.
Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto
navale delle merci, è salito dall'inizio di questo mese
di quasi il 20%. Tra i bancari Industrial and Commercial
Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 3,8%, China
Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 3,9% e Shanghai
Pudong Development Bank (CN0009282731) il 6,9%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso invariato a 21.499,44
punti. Dopo i forti guadagni delle scorse sedute sulla
piazza finanziaria della città costiera sono scattate
oggi delle prese di beneficio. HSBC (GB0005405286) ha
perso lo 0,3%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo
0,6%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) l'1% e China
Mobile (HK0941009539) l'1,2%. Cathay Pacific Airways
(HK0293001514) ha guadagnato il 3,5%. Morgan Stanley ha
alzato oggi il suo rating sul titolo della linea aerea
da "Equal-weight" ad "Overweight". Buon debutto per Wynn
Macau (KYG981491007). Il titolo dell'unità del gigante
dei casinò Wynn (US9831341071) ha guadagnato nel suo
primo giorno di contrattazione ad Hong Kong il 6,9%.
Tra gli altri listini della regione lo Straits Times a
Singapore lo 0,1%, il Kospi a Seul l'1,9% e il Taiex a
Taipei lo 0,9%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,3%.
Redazione Borsainside 12.00
09 Ottobre 2009 13:04 NEW
YORK
ROUBINI: CORREZIONE IN BORSA TRA POCHE SETTIMANE
di WSI
L'economista Nouriel Roubini ritiene probabile
una "correzione" delle piazze borsistiche nell'ultimo
trimestre dell'anno o a inizio 2010. In un'intervista
all'edizione online di The Wall Street Journal,
l'economista della New York University afferma che una
parte dei rialzi messi a segno di recente dalle Borse è
dovuta a dati economici concreti.
Tuttavia, aggiunge, che "è successo tutto così presto e
così in fretta da farmi pensare che si discosti dai
fondamentali economici sottostanti". I mercati, ha
continuato Roubini, "stanno scontando una ripresa a
forma di V ed è necessario, invece, che inizino a
prendere in considerazione piuttosto una ripresa a U,
quindi, per questa ragione ci potrebbe essere una
correzione nel quarto trimestre di quest'anno o
all'inizio dell'anno prossimo".
E' comunque un dato di fatto che l'economia Usa è
migliorata significativamente dal panico finanziario di
fine 2008, ha ammesso Lawrence Summers, consulente
economico del Presidente, Barack Obama, che però
preferisce ancora essere cauto perché il continuo
deterioramento del mercato del lavoro appanna la
prospettiva. "Abbiamo fatto molta strada rispetto a dove
eravamo l'inverno scorso" ha sottolineato ma, ha
aggiunto, "non siamo nella posizione di dichiarare
vittoria".
Il tasso di disoccupazione negli Usa, balzato al massimo
degli ultimi 26 anni (9,8% della popolazione attiva),
secondo gli esperti continuerà ad aumentare ancora prima
che le cose comincino a migliorare di nuovo. "Avrei
molta difficoltà, "ha detto ancora Summers, "ad
accettare l'idea che l'economia statunitense non ritrovi
il potenziale per svilupparsi molto velocemente".
09 Ottobre 2009 13:10
ROMA
Ocse: segni ripresa economie, Italia e Francia in testa
di ANSA
Superindice agosto, Italia recupera 2 punti su mese, 10
su anno
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Si rafforzano i segnali di
ripresa delle maggiori economie. Risulta dal
super-indice Ocse di agosto (il composite leading
indicators). Questo segna un aumento di 1,5 punti
rispetto al precedente mese e di 0,6 punti in un anno.
Tra i Paesi che segnano ad agosto un incremento maggiore
c'e' l'Italia: +2 punti su base mensile e +10,4 su base
annuale (dato tendenziale piu' alto tra i Paesi
dell'analisi Ocse). Italia e Francia sono anche i soi
Paesi in cui e' indicata una 'possibile espansione'. Per
gli altri si parla di 'ripresa'. Su base mensile
l'aumento piu' consistente e' segnato dalla Germania
(+2,4 punti). Negli Usa l'indice Cli (composite leading
indicators) Ocse segna ad agosto un +1,6 punti su base
mensile e un analogo calo su base annua. In area Euro la
crescita e' di 1,7 punti in un mese e 4,1 in un anno; in
Giappone e' di +1,3 (mese) e +3,9 (anno). In Canada
l'indice segna +1,7 punti su luglio e +1,5 su agosto
2008. L'intensita' della ripresa economica delle
maggiori economie europee: il super-indice Ocse ad
agosto e' cresciuto nel Regno Unito di 1,6 punti su
luglio 2009 e di 1,7 su agosto 2008. Crescita sostenuta
anche per Francia (+1,3 punti mese e +6,6 anno) e
Germania (+2,4 e +2,1). Per la sola Cina il dato su
luglio e' di +1,5 punti e sull'anno di -0,7%. Brasile
-8,5 (anno) e +0,4 (mese); Russia -10,2 (anno) e +1,1
(mese). India: +0,9 mese e +0,1 anno. (ANSA).
Venerdì 9 Ottobre 2009,
16:56 NEW YORK - BLUERATING
Usa: per ogni nuovo assunto ormai ci sono 6,25
disoccupati
Di BlueTG.it
Il mercato del lavoro Usa ad agosto ha registrato una
doppia frenata: se da un lato sono diminuiti i
licenziamenti, dall’altro si sono ancor più ridotte le
nuove assunzioni secondo i dati resi noti oggi dal
Dipartimento del Lavoro americano. Per quanto riguarda
le nuove posizioni aperte si è passati dai 2,41 milioni
di luglio ai 2,38 milioni di fine agosto, il minimo dal
2000 a oggi.
Con un numero di non occupati che è ufficialmente pari a
14,9 milioni di persone questo significa, fa notare il
sito Marketwatch.com commentando il dato, che per ogni
nuovo assunto ci sono in America al momento 6,25
disoccupati, una cifra multipla dei 2 disoccupati per
ogni nuovo assunto tipica delle fasi di boom economico.
(l.s.)
Venerdì 9 Ottobre 2009,
16:45 NEW YORK - BLUERATING
Usa: ad agosto accelera il taglio dei debiti da parte
dei consumatori
Di BlueTG.it
I consumatori americani continuano a ridurre il proprio
indebitamento. Ad agosto, settimo mese consecutivo di
riduzioni, sono stati tagliati altri 11,98 miliardi di
prestiti, con le carte di credito colpite in particolare
da una riduzione pari a 9,9 miliardi (-1,3%, per le
carte di credito si tratta dell’undicesimo mese di
riduzione dell’utilizzo, con un credito complessivo
scivolato a 899,4 miliardi).
In tutto il debito dei consumatori americani è calato a
2,46 triliardi di dollari, il 5,8% in meno di un anno
prima, molto più di quanto prevedessero gli esperti ma
che per alcuni è una conseguenza inevitabile della
continua perdita di posti di lavoro che porta molti
americani a chiudere i propri correnti e a rinunciare
alla carta di credito non potendo sostenerne i costi. (l.s.)
Borse europee: Chiusura
contrastata, bene Londra e Milano
09.10.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,1%
e il FTSE MIB a Milano lo 0,5%. Il CAC40 a Parigi ha
perso lo 0,2%, il DAX a Francoforte lo 0,1% e lo SMI a
Zurigo lo 0,2%.
Sulle borse del Vecchio Continente sono scattate oggi
delle prese di beneficio. Tra i minerari, che avevano
brillato in particolar modo durante le scorse sedute,
Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso l'1,4%,
Antofagasta (GB0000456144) l'1,3%, BHP Billiton
(GB0000566504) lo 0,4%, Vedanta (GB0033277061) l'1,3% e
Xstrata (GB0031411001) l'1,3%. Ben Bernanke ha
dichiarato nella notte (in Italia) che la Fed è pronta
ad alzare i tassi d'interesse appena l'outlook economico
sarà sufficientemente migliorato. Le parole di Bernanke
hanno spinto il dollaro e frenato i prezzi delle materie
prime.
ArcelorMittal (LU0323134006) ha chiuso in calo
dell'1,1%. Royal Bank of Scotland ha tagliato oggi il
suo rating sul titolo del gigante dell'acciaio da "Buy"
a "Hold" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Société Générale (FR0000130809) ha perso lo 0,7%.
Goldman Sachs ha cancellato oggi il titolo della banca
francese dalla sua "Conviction Buy List".
Telefónica (ES0178430E18) ha perso a Madrid lo 0,2%. Il
colosso delle telecomunicazioni ha annunciato un forte
aumento del suo dividendo per i prossimi anni ma
tagliato le stime sul suo utile per azione per il 2010
(per ulteriori dettagli clicca qui).
Fiat (IT0001976403) ha guadagnato a Milano il 5,3%.
Secondo il CEO Sergio Marchionne Chrysler potrebbe
tornare nel giro di due anni all'utile operativo.
Redazione Borsainside 18.30
09 Ottobre 2009 18:57
ROMA
Crisi: Germania, giu' export, inflazione rivista a
ribasso
di ANSA
Prima flessione degli ultimi quattro mesi
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Brusca contrazione dell'export
della Germania, mentre l'inflazione subisce un'inattesa
revisione al ribasso. Le esportazioni tedesche hanno
registrato ad agosto una flessione per la prima volta in
4 mesi, segnalando che la ripresa della prima economia
di eurozona rimane fragile nonostante la crescita della
domanda mondiale: l'indice e' sceso dell'1,8% rispetto a
luglio, quando si era registrata un +1,7% (dato rivisto
dal +2,3% della precedente comunicazione).
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WALL
STREET: FUTURES IN ROSSO PESA IL RIMBALZO DEL
DOLLARO
09 Ottobre 2009 14:42 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
La settimana dovrebbe
comunque chiudersi in positivo. Le parole di Bernanke
sostengono la valuta Usa. In agosto si restringe
inaspettatamente il deficit commerciale. Ora focus sugli
interventi di tre esponenti della Fed.
Si prospetta una seduta debole per la Borsa americana,
con i contratti sugli indici azionari principali che
quando manca mezz'ora al suono della campanella
scambiano in ribasso.
I guadagni accumulati ultimamente dal mercato azionario
sono stati favoriti dalla debolezza del dollaro, ma
stamattina quella tendenza si e' invertita completamente
dopo che gli operatori hanno accolto le parole del
numero uno della Federal Reserve Ben Bernanke come un
chiaro segnale che il biglietto verde verra' presto
sostenuto dai funzionari di politica monetaria.
Ieri sera il Presidente della Banca Centrale Usa ha
detto che la Fed cambiera' la strategia di politica
monetaria non appena l'outlook economico mostrera' un
miglioramento sufficiente. Tuttavia ha precisato che ci
sara' bisogno di una politica accomodante ancora per un
lungo periodo.
La valuta Usa ha registrato un incremento di sino
all'1.2% contro lo yen giapponese in mattinata, il
maggiore incremento dal 7 agosto, e tuttora scambia in
progresso dello 0.4% contro il basket delle sei
principali valute concorrenti. Tuttavia, sostengono gli
analisti, il dollaro fara' fatica a confermare un tale
movimento rialzista visto che "il morale resta tuttora
molto fragile".
Questo venerdi' segna una ricorrenza piuttosto
significativa per Wall Street. Esattamente due anni fa -
il 9 ottobre 2007 - gli indici Dow Jones e S&P 500 hanno
chiuso la seduta sui massimi di sempre. Quel giorno il
paniere delle blue chip tocco' quota 14164.53, mentre
l'indice allargato archivio' la giornata a 1565.15
punti.
Al momento tutto fa pensare ad una seduta piuttosto
tranquilla, con l'unico dato macro in calendario che ha
mostrato un'inaspettato restringimento del deficit
commerciale Usa, che in agosto si e' ridotto a quota
$30.71 miliardi. Le attese degli analisti erano per un
allargamento a $33 miliardi dai $31.9 miliardi del mese
precedente.
Tra le societa' sotto i riflettori, 99 Cents Only Stores
scambia in ribasso dopo aver riportato un fatturato
inferiore alle previsioni nell'ultimo trimestre fiscale.
Tutt'altro discorso merita il gigante indiano del
software Infosys Technologies che ha rivisto al rialzo
l'outlook sugli utili dopo che il secondo trimestre
fiscale si e' chiuso con utili in crescita del 7.5%.
Intanto, secondo diversi articoli stampa pubblicati in
mattinata, dovrebbe concludersi oggi la cessione del
noto brand di General Motors Hummer alla cinese
Tengzhong.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico arretra il
greggio. I futures con consegna novembre cedono $0.64 a
quota $71.05 al barile. Sul valutario in denaro il
dollaro, con l'euro che scambia in calo nei confronti
del biglietto verde a quota $1.4737. Si arresta la corsa
dell'oro: i futures con scadenza dicembre subiscono una
contrazione di $6.30 a quota $1050.00 l'oncia. In
flessione anche i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.2600%
dal 3.2510% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in calo di 3.50 punti (-0.33%) a
quota 1060.30.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -8.00 punti
(-0.47%) a 1708.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones e' in ribasso di
27.00 punti (-0.28%) a 9720.00.
Sullo stesso tema leggere anche gli articoli, analisi e
commenti pubblicati da Wall Street Italia nelle ultime
settimane:
WALL
STREET:
CORRE, NUOVI MASSIMI DEL 2009
09 Ottobre 2009 22:08 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
La prova giornaliera
permette al Dow Jones di avanzare del 4% in settimana,
S&P500 e Nasdaq +4.5%. Si estende il rally degli ultimi
sette mesi che ha visto il mercato salire del 60%.
Eppure l'azionario e' ancora in calo -30% dai picchi di
due anni fa.
Con il rialzo odierno Wall Street ha messo a segno la
migliore performance settimanale da luglio, raggiungendo
nuovi massimi per il 2009. Il Dow Jones ha guadagnato lo
0.80% a 9864, l’S&P500 lo 0.56% a 1071, il Nasdaq e’
avanzato dello 0.72% a 2139. La prova settimanale e’
pari a +4% per l’indice industriale, +4.5% per il
paniere allargato S&P500 e per l’indice tecnologico. Si
e’ esteso dunque il rally che dura ormai da sette mesi e
che ha visto salire il benchmark S&P500 di circa il 60%.
Eppure il mercato azionario statunitense e’ ancora in
ribasso di oltre il 30% dai picchi toccati due anni fa.
Negli ultimi giorni gli investitori hanno potuto
apprezzare nuovi segnali di recupero dell’economia,
inclusi la crescita del settore dei servizi, il rialzo a
sorpresa dei profitti di Alcoa ed il primo incremento
delle vendite al dettaglio in oltre un anno.
Grande attenzione nell’arco della seduta e’ stata
polarizzata dal comparto delle valute, per via
dell’apprezzamento del dollaro sulla scia delle parole
del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, che
ha garantito sul fatto che la Banca Centrale iniziera’ a
frenare le straordinarie misure di stimolo quando sara’
necessario. Molti analisti hanno interpretato le parole
del n.1 della Fed come un’indicazione di un possibile
aumento dei tassi d’interesse, probabilmente prima di
quanto previsto, un evento che rafforzerebbe il
biglietto verde nei confronti delle altre valute.
A livello settoriale, a guidare i rialzi sono stati i
titoli del comparto dell’assistenza sanitaria e delle
utilities. Il rimbalzo del greenback ha invece limitato
l’avanzamento del settore energetico e di quello dei
materiali. Il mercato continua tuttavia ad essere
pilotato, molto tecnico ma molto interessante, tra
investitori istituzionali che "drogano" i prezzi a fini
di infusione del'ottimismo e chi opera in proprio.
Con riferimento alle trimestrali societarie, la stagione
si e’ aperta bene con il gigante dell’alluminio Alcoa,
ma la prossima settimana sara’ la volta dei giganti
della finanza, tra cui JP Morgan, Citigroup e Bank of
America. Gli utili migliori delle attese registrati nel
comparto bancario negli ultimi due trimestri hanno
rappresentato un importante catalizzatore dietro al
rally dei listini. Jim Herrick di Baird & Co avverte:
"il mercato ha gia’ scontato profitti superiori alle
stime e outlook positivi; se cio’ non dovesse accadere
si avra’ senz’altro un ritracciamento".
Tra le altre societa' che meritano un accenno, il
gigante indiano del software Infosys Technologies ha
rivisto al rialzo l'outlook sugli utili dopo che il
secondo trimestre fiscale si e' chiuso con profitti in
crescita del 7.5%. Nel settore dell’auto si e’ concluso
oggi l’accordo che prevede la cessione del noto brand
Hummer di Motors Liquidation Company (ex General Motors)
ai cinesi di Tengzhong.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico stabile il
greggio. I futures con consegna novembre hanno
guadagnato $0.08 a quota $71.77 al barile. Da segnalare
che l'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA nella
sigla inglese) ha rivisto ancora una volta al rialzo le
prospettive della domanda di petrolio nel 2010.
Sul valutario come gia' anticipato sopra in evidenza il
dollaro: in tarda serata l'euro viene scambiato a quota
$1.47. Si arresta la corsa dell'oro: i futures con
scadenza dicembre subiscono una contrazione di $7.70 a
quota $1048/60 l'oncia. In flessione anche i Titoli di
Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’
salito al 3.3840% dal 3.2510% di giovedi'.
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