La Borsa di Tokyo sale
sulla scia di Wall Street
15.10.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha
guadagnato l'1,8% a 10.238,65 punti e il Topix l'1,1% a
904,11 punti. Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001)
ha guadagnato l'1,4%, Honda (JP3854600008) l'1,8%, Canon
(JP3242800005) l'1,7% e Sony (JP3435000009) il 3,6%. Le
vendite al dettaglio sono calate lo scorso mese negli
USA, il principale partner commerciale del Giappone,
meno di quanto previsto dagli economisti. Panasonic
(JP3866800000) ha chiuso in rialzo del 3%. Credit Suisse
ha alzato il suo rating sul titolo della prima impresa
al mondo dell'elettronica di consumo da "Neutral" ad "Outperform".
Secondo la banca d'affari Panasonic presenterebbe
attualmente una bassa valutazione.
Nel settore della siderurgia. Nippon Steel
(JP3381000003) ha chiuso in rialzo del 3,1%, Kobe Steel
(JP3289800009) del 3% e JFE Holdings (JP3386030005) del
2,1%. Posco (KR7005490008), il terzo produttore asiatico
d'acciaio ha alzato ieri le stime sul suo utile
operativo nel 2009.
Elpida (JP3167640006) ha guadagnato il 2,2%. Il
produttore di memorie è tornato lo scorso trimestre
all'utile. Elpida ha generato un utile operativo di ¥500
milioni. Nello stesso periodo dello scorso anno Elpida
aveva registrato una perdita di ¥24,5 miliardi.
Redazione Borsainside 8.30
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai e Hong Kong salgono ancora
15.10.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso anche oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,3% a 2.979,79
punti. Dal fronte societario sono arrivate oggi una
serie di notizie positive. Ping An Insurance
(CNE1000003X6) ha guadagnato l'1,7%. La seconda impresa
cinese del settore delle assicurazioni ha aumentato nei
primi nove mesi di quest'anno la sua massa premi di
quasi il 35%. Hongyuan Securities (CNE0000006K8) ha
chiuso in rialzo del 3,5%. Il broker ha annunciato che
il suo utile netto potrebbe essere aumentato nel terzo
trimestre di più del 400%. Poly Real Estate
(CN000A0KE8T0) ha guadagnato l'1,6%. Le vendite della
seconda impresa immobiliare cinese sono aumentate nei
primi nove mesi di quest'anno del 165%. Shanghai Yimin
Commercial (CNE000000CJ3) ha guadagnato il 4%.
L'operatore di grandi magazzini ha aumentato il suo
utile netto nel terzo trimestre del 10%. Nel settore
minerario sono scattate oggi delle prese di beneficio
Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso lo
0,6%, Jiangxi Copper (CN0009070615) lo 0,3% e Zijin
Mining (CNE100000502) l'1,7%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,5%
a 21.999,08 punti. Era dall'agosto dello scorso anno che
il listino della città costiera non saliva a tali
livelli. I bancari hanno beneficiato della brillante
trimestrale pubblicata ieri da J.P. Morgan Chase & Co.
(US46625H1005). HSBC (GB0005405286) ha chiuso in rialzo
dell'1,3%, Bank of East Asia (HK0023000190) dell'1,4%,
Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) dello 0,3%
e Bank of China (CN000A0J3PX9) dell'1,8%. Li & Fung
(BMG5485F1445) ha guadagnato il 3,9%. Le vendite al
dettaglio sono calate lo scorso mese negli USA meno di
quanto atteso dagli economisti. Li & Fung è fortemente
legato all'andamento del consumo negli USA. Li Fung è
infatti, tra l'altro, un importante fornitore di
Wal-Mart (US9311421039). Ancora bene i petroliferi.
PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato lo 0,4%, Sinopec
(CN0005789556) lo 0,3% e CNOOC (HK0883013259) l'1%. Il
prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo
dell'1,4%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,6%, il Kospi a Seul lo 0,6%,
lo Straits Times a Singapore lo 0,1% e il Taiex a Taipei
lo 0,2%.
Redazione Borsainside 12.15
Giovedì 15 Ottobre 2009
15:03 NEW YORK
Goldman Sachs quadruplica l'utile trimestrale, alla
borsa non basta
Di BlueTG.it
Goldman Sachs Group ha visto gli utili del terzo
trimestre quasi quadruplicare rispetto a un anno prima,
a 3,19 miliardi di dollari (5,25 dollari per azione),
superando così le attese di consensus degli analisti
(4,24 dollari per azione). Più che raddoppiato pure il
giro d’affari, balzato a 12,37 miliardi di dollari dai
6,04 miliardi di dodici mesi prima.
Nonostante ciò e nonostante le parole del numero uno del
gruppo, Lloyd Blankfein, che in una nota ha spiegato che
“per quanto il mondo continui ad affrontare serie sfide
economiche, si notano migliori condizioni e segnali di
stabilizzazione in numerosi settori”, il titolo cede nel
preborsa di New York attorno ai 3 punti percentuali. (l.s.)
15 Ottobre 2009 14:30 NEW
YORK
USA: DISOCCUPAZIONE, SUSSIDI IN CALO A 514000
di WSI
Il dato soprende in positivo gli analisti. Le stime
erano per un valore pari a 520 mila unita’. Ritoccato al
rialzo il valore della scorsa settimana. Scendono le
richieste continuative.
Nella settimana che si e' conclusa il 10 ottobre le
nuove richieste per sussidi di disoccupazione negli
Stati Uniti hanno registrato un calo di 10.000 unita’ a
514000 (il dato della scorsa settimana e' stato rivisto
al rialzo a 524000 da 521000).
Il dato si e’ rivelato migliore delle attese del
mercato, che erano in media pari ad un valore di 520.000
unita’. E' un chiaro segnale che, mentre l'economia sta
cercando di uscire dalla fase di recessione, il
deterioramento del mercato del lavoro si fa sempre piu'
contenuto.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa. Il
numero di persone che continua a ricevere assegni di
sussidio e' sceso a 5.992 milioni da 6.04 milioni.
Giovedì 15 Ottobre 2009,
14:32 Helsinki - REUTERS
Nokia sorprende mercato con terzo trimestre in rosso,
titolo giù
Nokia (Xetra: 870737 - notizie) ha sorpreso il mercato
annunciando una perdita trimestrale in larga parte
imputabile alle pesanti svalutazioni nell'unità reti tlc
e al calo delle vendite di cellulari rispetto al
precedente trimestre.
Sulla scia dei risultati il titolo Nokia è in forte calo
in borsa registrando, alle 14,10 circa, una perdita
dell'8,6%.
Il gigante mondiale dei cellulari ha messo infatti in
bilancio svalutazioni per 908 milioni nelle reti
chiamando in causa le difficili condizioni di mercato,
trascinando in questo modo il risultato su base reported
ad una perdita per azione di 0,15 euro rispetto ad un
utile di 0,29 euro dello stesso periodo dell'anno
precedente e sotto le attese di un utile di 0,09 euro.
La quota di mercato della società finlandese nel
trimestre luglio-settembre è scesa al 35% dal 41% del
trimestre precedente.
Nokia ha registrato vendite nette per 9,81 miliardi di
euro da 12,239 dell'anno scorso, contro stime di 9,95
miliardi.
"La domanda dei consumatori può mostrare i primi segni
di miglioramento ma questi risultati evidenziano una
sostenuta pressione sui margini per gli smartphone",
dice l'analista di CCS Insight Geoff Blaber.
"I margini di profitto sono sotto pressione ... Nokia ha
bisogno di fare un serio taglio di costi per adattarsi
alla debolezza della domanda", ha aggiunto Christian
Blaabjerg, chief equity strategist di Saxo Bank.
15 Ottobre 2009 15:19
LONDRA – Il Sole 24 Ore
Harrods mette in vendita i lingotti d'oro
Mohamed Fayed, proprietario di Harrods, ha stretto un
accordo la società svizzera Produits Artistiques métaux
précieux per la commercializzazione di lingotti e monete
d'oro.
Tra un borsetta, un orsetto di peluche e un souvenir, i
clienti del tempio dello shopping londinese, perlopiù
turisti, potranno comprare anche modiche quantità del
bene rifugio d'eccellenza nella banca che si trova al
piano terra. In vendita sterline, Krugerrand
sudafricani, Panda cinesi, dollari americani e canadesi,
anche se il pezzo forte è comunque costituito da un
lingotto da 12,5 kg.
15 Ottobre 2009 16:00 NEW
YORK
USA: PHILADELPHIA FED IN CALO A 11.5 PUNTI
di WSI
Battuta d'arresto dopo i rialzi visti ultimamente, con
il dato che fa peggio delle attese degli economisti in
ottobre. Le stime del mercato erano per un ribasso piu'
contenuto, a quota 12 punti dai 14.1 precedenti.
Nel mese di ottobre il Philadelphia Fed, l'indice che
misura l'andamento dell'attivita' manifatturiera
nell'area di Philadelphia, e’ risultato in ribasso a
11.5 punti, quando nel mese precedente l’indicatore era
salito a +14.1.
Lo ha comunicato la Federal Reserve di Philadelphia.
L’indice si e' rivelato peggiore delle attese del
mercato. Gli economisti si aspettavano in media un calo
piu' contenuto, a quota 12 punti.
Ricordiamo che un valore inferiore allo 0 indica una
contrazione dell'attivita' economica. Cio' significa che
l'indicatore conferma comunque una situazione in
crescita dell'economia manifatturiera nella zona di
Philadelphia.
Borse europee: Domina il
segno meno, crolla Nokia, volano Sainsbury e Swatch
15.10.2009
La maggior parte deii principali listini azionari
europei ha chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra
ha perso lo 0,6%, il DAX a Francoforte lo 0,4% e lo SMI
a Zurigo lo 0,4%. Il CAC40 a Parigi e il FTSE MIB a
Milano hanno chiuso invariati.
Sulle borse europee sono scattate oggi delle prese di
beneficio. I realizzi sono stati favoriti da alcune
notizie negative arrivate dal fronte societario.
Nokia (FI0009000681) ha perso ad Helsinki il 10,9%.
L'impresa finlandese ha chiuso lo scorso trimestre
sorpresa in rosso di €559 milioni (per ulteriori
dettagli clicca qui).
Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha perso il 2,1%,
Lloyds Banking Group (GB0008706128) l'1,8%, Commerzbank
(DE0008032004) lo 0,6%, Crédit Agricole (FR0000045072)
lo 0,6%, Credit Suisse (CH0012138530) l'1,7% e UBS
(CH0024899483) lo 0,8%. La trimestrale di Goldman Sachs
(US38141G1040) non ha potuto entusiasmare gli
investitori. Citigroup (US1729671016) ha registrato
inoltre lo scorso trimestre delle forti perdite (per
ulteriori dettagli clicca qui).
Anglo American (GB0004901517) ha chiuso a Londra in
ribasso del 4,1%. Xstrata (GB0031411001) ha annunciato
oggi di aver rinunciato a fare un'offerta per la rivale
(per ulteriori dettagli clicca qui). Il titolo di
Xstrata ha perso il 2%.
Sainsbury (GB00B019KW72) ha guadagnato il 10,1%. Secondo
delle voci di mercato il Qatar potrebbe, dopo due anni,
tentare di nuovo di rilevare la terza catena di
supermercati del Regno Unito.
Metro (DE0007257503) ha guadagnato a Francoforte l'1,9%.
J.P. Morgan ha alzato oggi il suo rating sul titolo del
colosso della distribuzione da "Neutral" a "Buy". La
banca d'affari è ottimista sul programma di taglio dei
costi dell'impresa tedesca. Secondo J.P. Morgan Metro
dovrebbe beneficiare inoltre dei più favorevoli tassi di
cambio.
Swiss Re (CH0012332372) ha perso a Zurigo il 3,6%. Bank
of America ha declassato oggi il titolo della prima
impresa al mondo delle riassicurazioni da "Neutral" ad "Underperform".
La banca d'affari è scettica sulle prospettive
dell'intero segmento non-vita.
Roche (CH0012032048) ha chiuso in calo del 3,3%.
L'impresa farmaceutica ha aumentato lo scorso trimestre
i suoi ricavi più di quanto previsto dagli analisti, le
vendite della sua importante divisione oncologica hanno
però deluso le attese del mercato.
Swatch (CH0012255151) ha chiuso in rialzo del 6,8%.
Xinyu Hengdeli (KYG9827T1195), il maggiore venditore di
orologi cinese, si attende per la prima settimana di
ottobre un aumento dei suoi ricavi di più del 50%.
Swatch controlla più dell'8% di Xinyu Hengdeli.
Redazione Borsainside 18.30
Giovedì 15 Ottobre 2009,
19:29 NEW YORK - FINANZACOM
Petrolio aggiorna massimi 12 mesi in area 77 dollari a
New York
Forte accelerazione del petrolio a New York. Il future
Wti con scadenza a novembre quotato sul New York
Mercantile Exchange sale del 2,11% a quota 76,92 dollari
al barile dopo aver superato nel corso della seduta
quota 77 dollari, toccando i nuovi massimi a 12 mesi.
Petrolio che si è impennato a seguito dell'inatteso calo
delle scorte settimanali di gasolio (-5,23 mln di
barili, flessione maggiore dal settembre 2008). Le
scorte di greggio hanno invece fatto registrare una
crescita di 0,334 mln di barili a 337,7 mln.
15 Ottobre 2009 19:52
BRUXELLES
SE LA RIPRESA CONTINUA, EXIT STRATEGY DAL 2011
di WSI - APCOM
Appena l'economia europea sara' nuovamente in grado di
camminare sulle sue gambe, gli Stati membri dovranno
iniziare un "sostanzioso consolidamento dei conti
pubblici". Ma alcuni paesi dovranno iniziare prima,
spiega la bozza conclusioni dell'Ecofin.
Appena l'economia europea sarà nuovamente in grado di
camminare sulle sue gambe, gli Stati membri dovranno
iniziare un "sostanzioso consolidamento dei conti
pubblici". E se i segnali di ripresa attuali verranno
confermati, questo dovrà iniziare "al più tardi nel
2011". E' quanto si legge nella bozza di conclusioni
della riunione dell'Ecofin che si terrà lunedì e martedì
a Lussemburgo e di cui Apcom è in possesso. "La
situazione specifica di ciascun paese dovrà essere presa
in considerazione e una serie di paesi dovranno iniziare
a consolidare prima di allora", si legge.
"Come risposta alla crisi, gli Stati membri hanno fatto
interventi fiscali di dimensioni senza precedenti per
stabilizzare il settore finanziario e sostenere
l'economia in generale", si legge nel documento.
"Nonostante i recenti segnali positivi, con una
interruzione del declino economico, la stabilizzazione
dei mercati finanziari e l'aumento della fiducia, i
ministri hanno riconosciuto che non sarà tempo di
ritirare gli stimoli fino a quando la ripresa non sarà
assicurata".
La bozza sottolinea la necessità di "mettersi d'accordo
ora sull'approccio da adottare per attuare la strategia
d'uscita in modo coordinato e comprensivo quando sarà
appropriato farlo". Inoltre, "al di là del ritiro delle
misure di stimolo, sarà necessaria un sostanzioso
consolidamento di bilancio per interrompere e invertire
l'aumento dei debiti pubblici e ripristinare solide
posizioni di bilancio".
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WALL
STREET: FUTURES ANCORA GIU' DOPO CITI E DATI
MACRO
15 Ottobre 2009 15:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
La banca riporta un rosso
per azione in linea con le stime. I dati macro si
possono considerare positivi: mercato del lavoro e
attivita' industriale sembrano avviati verso una
ripresa. Ma i listini non trovano la forza per estendere
il rally.
Si profila una seduta in ribasso a Wall Street, con i
contratti sui principali indici azionari che quando
manca mezz'ora all'avvio delle contrattazioni scambiano
sotto i livelli della vigilia (vedi quotazioni a fondo
pagina) in una giornata ricca di notizie, sia sul fronte
macro che delle trimestrali.
Dopo che i conti di Goldman sono risultati superiori
alle attese, Citigroup (-2% nel preborsa) ha annunciato
un calo dei profitti per azione pari a $0.27 (stime:
-$0.29), citando i costi dell'operazione di scambio tra
azioni privilegiate e titoli comuni. Gli utili
complessivi sono risultati tuttavia pari a $101 milioni,
mentre il mercato si aspettava una perdita. L'EPS di
Harley-Davidson e' invece risultato inferiore al
previsto di $0.10. A mercati chiusi rendereanno note le
cifre relative al terzo trimestre i colossi del settore
hi-tech IBM, Advanced Micro Devices e Google.
Ricca anche l'agenda macro che ha visto la pubblicazione
dei prezzi al consumo relativi a settembre, del NY
Empire State Imndex di New York di ottobre e le
richieste di sussidio di disoccupazione. Queste ultime
sono risultate in calo, piu' del previsto, sottolineando
che il mercato del lavoro sta lentamente risalendo la
china. Ma e' stata l'attivita' manifatturiera della
regione di New York a sorprendere nettamente, con un
balzo a +34.57 punti in ottobre. Il PCI ha registrato
una varizione positiva dello 0.2% in settembre, in linea
con le stime.
Deludono i risultati del gigante dei telefoni cellulari
Nokia, che ha archiviato il trimestre con un inatteso
calo del 7% dei profitti (prima perdita dal 1996),
citando la prestazione sottotono della divisione dei
telefoni palmari. Goldman Sachs ha invece riportato
utili e ricavi migliori del previsto nel terzo
trimestre, grazie alle attivita' di trading e agli
investimenti fatti con i soldi dell'azienda. Il
fatturato e' salito a quota $12.7 miliardi, con l'AD
Blankfein che ha segnalato un miglioramento delle
condizioni generali. Ciononostante i titoli fanno fatica
in Borsa.
Ieri il Dow ha oltrepassato la soglia dei 10 mila punti
per la prima volta in oltre un anno, aiutato dai conti
migliori delle attese di Intel e JP Morgan. Alla base
dei rialzi gli analisti hanno citato anche una serie di
dati economici positivi, che hanno accompagnato
l'annuncio di profitti piu' solidi del previsto da parte
di gran parte delle societa' che sinora hanno riportato
i conti.
Ieri a mercati chiusi il produttore di chip Xilinx ha
reso noto di aver archiviato il trimestre con una
flessione del 21% dell'utile, ma ha previsto che il
fatturato superera' le previsioni di Wall Street nel
quarto trimestre e ha al contempo alzato il dividendo
del 14%.
Non mancano nemmeno le notizie circa attivita' di M&A,
con Xstrata che ha ritirato una proposta di fusione con
Anglo American da $98 miliardi, mentre un gruppo di
azionisti di Tandberg ha respinto l'offerta da $3
miliardi di Cisco. La societa' di birre Anheuser-Busch
InBev, proprietaria di marchi come Stella Artois, Leffe,
Hoegarden e Beck's, ha invece raggiunto un accordo per
vendere le sue operazioni del Centro Europa ad una cifra
che arrivera' sino a $3 miliardi.
Riflettori puntati anche su Lazard dopo la morte del
presidente e AD Bruce Wasserstein, che era stato
ricoveratto in ospedale lo scorso fine settimana. Per il
momento prendera' il suo posto Steven Golub, che
ricoprira' l'incarico di amministratore delegato ad
interim.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico arretra il
greggio. Al momento i futures con consegna novembre
cedono $0.17 a quota $75.01 al barile. Sul valutario
tenta timidimante di recuperare terreno il dollaro, con
l'euro che scambia in calo nei confronti del biglietto
verde a quota $1.4881. Si prende una pausa l'oro: i
futures con scadenza dicembre scambiano in ribasso di
$12.80 a quota $1051.90 l'oncia. In recupero i prezzi
dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ sceso al 3.4200% dal 3.4750% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in flessione di 5.90 punti
(-0.54%) a quota 1081.80.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -8.50 punti
(-0.49%) a 1739.25.
Il contratto sull'indice Dow Jones e' in ribasso di
36.00 punti (-0.36%) a 9916.00.
WALL
STREET: IN ROSSO ALLE PRESE CON "SELL ON NEWS"
15 Ottobre 2009 15:35 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Gli investitori speculano e
vendono sulle notizie dei conti migliori del previsto di
Citi e Goldman. Tuttavia i cali sono limitati dai dati
macro, sul fronte del lavoro e dell'attivita'
manifatturiera. Sussidi sui minimi di 9 mesi.
Compra sui rumor, vendi sulla notizia. Ecco come si
spiega l'apertura in moderato calo per il mercato
azionario, nonostante i conti migliori del previsto di
alcuni protagonisti del comparto bancario e i dati macro
sorprendentemente positivi.
Alla base del movimento ribassista odierno e' infatti la
tipica reazione speculativa degli investitori "sell-the-news",
in reazione ai risultati migliori delle attese di
Goldman Sachs e Citigroup . Entrambe le societa'
finanziarie avevano infatti enormi guadagni in Borsa
nelle ultime sedute sulle scommesse di risultati
migliori del previsto. Ieri tra l'altro il mercato aveva
aggiornato i massimi dell'anno, con il Dow che ha
superato la soglia psicologica dei 10 mila punti.
Tuttavia il ritracciamento dell'avvio viene messo alla
prova dalla pubblicazione di alcuni dati macro piu'
positivi del previsto, tra cui le richieste di sussidio
di disoccupazione e il NY Empire State Index, che hanno
mostrato rispettivamente un miglioramento del mercato
del lavoro e dell'attivita' manifatturiera nell'area di
New York.
Dopo che i conti di Goldman sono risultati superiori
alle attese, Citigroup (-2%) ha annunciato un calo dei
profitti per azione pari a $0.27 (stime: -$0.29),
citando i costi dell'operazione di scambio tra azioni
privilegiate e titoli comuni. Gli utili complessivi sono
risultati tuttavia pari a $101 milioni, mentre il
mercato si aspettava una perdita. L'EPS di
Harley-Davidson e' invece risultato inferiore al
previsto di $0.10. A mercati chiusi rendereanno note le
cifre relative al terzo trimestre i colossi del settore
hi-tech IBM, Advanced Micro Devices e Google.
Ricca anche l'agenda macro che ha visto la pubblicazione
dei prezzi al consumo relativi a settembre, del NY
Empire State Index di New York di ottobre e le richieste
di sussidio di disoccupazione. Queste ultime sono
risultate in calo piu' del previsto, sui minimi di nove
mesi, sottolineando che il mercato del lavoro sta
lentamente risalendo la china. Ma e' stata l'attivita'
manifatturiera della regione di New York a sorprendere
nettamente, con un balzo a +34.57 punti in ottobre, sui
massimi di cinque anni. Il PCI ha registrato una
varizione positiva dello 0.2% in settembre, in linea con
le stime.
Deludono i risultati del gigante dei telefoni cellulari
Nokia, che ha archiviato il trimestre con un inatteso
calo del 7% dei profitti (prima perdita dal 1996),
citando la prestazione sottotono della divisione dei
telefoni palmari. Goldman Sachs ha invece riportato
utili e ricavi migliori del previsto nel terzo
trimestre, grazie alle attivita' di trading e agli
investimenti fatti con i soldi dell'azienda. Il
fatturato e' salito a quota $12.7 miliardi, con l'AD
Blankfein che ha segnalato un miglioramento delle
condizioni generali. Ciononostante i titoli fanno fatica
in Borsa.
Ieri a mercati chiusi il produttore di chip Xilinx ha
reso noto di aver archiviato il trimestre con una
flessione del 21% dell'utile, ma ha previsto che il
fatturato superera' le previsioni di Wall Street nel
quarto trimestre e ha al contempo alzato il dividendo
del 14%.
Non mancano nemmeno le notizie circa le attivita' di
M&A, con Xstrata che ha ritirato una proposta di fusione
con Anglo American da $98 miliardi, mentre un gruppo di
azionisti di Tandberg ha respinto l'offerta da $3
miliardi di Cisco. La societa' di birre Anheuser-Busch
InBev, proprietaria di marchi come Stella Artois, Leffe,
Hoegarden e Beck's, ha invece raggiunto un accordo per
vendere le sue operazioni del Centro Europa ad una cifra
che arrivera' sino a $3 miliardi.
Riflettori puntati anche su Lazard dopo la morte del
presidente e AD Bruce Wasserstein, che era stato
ricoveratto in ospedale lo scorso fine settimana. Per il
momento prendera' il suo posto Steven Golub, che
ricoprira' l'incarico di amministratore delegato ad
interim.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico avanza con
moderazione il greggio. Al momento i futures con
consegna novembre guadagnano $0.24 a quota $75.42 al
barile. Sul valutario tenta timidimante di recuperare
terreno il dollaro, con l'euro che scambia in calo nei
confronti del biglietto verde a quota $1.4919. Si prende
una pausa l'oro: i futures con scadenza dicembre
scambiano in ribasso di $10.90 a quota $1053.80 l'oncia.
Sostanzialmente invariati i prezzi dei Titoli di Stato
Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ lievemente
sceso al 3.4700% dal 3.4750% di ieri.
WALL
STREET: SCIVOLA DAI MASSIMI DI UN ANNO
15 Ottobre 2009 18:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
I risultati di Citi e
Goldman hanno lasciato insoddisfatti alcuni operatori,
mentre i dati macro non hanno convinto in toto. Banche e
hi-tech i piu' colpiti dalle vendite. Dollaro e greggio
in rialzo. Treasuries sotto pressione.
Il mercato azionario americano arriva al giro di boa in
ribasso, con gli indici principali che scivolano dai
massimi di un anno appesantiti dai cali dei titoli dei
colossi bancari Goldman Sachs e Citigroup. I due
istituti hanno riportato utili migliori del previsto,
che tuttavia hanno lasciato insoddisfatti alcuni
investitori.
Nel frattempo il dollaro e i prezzi del petrolio
accelerano, questi ultimi sulla scia del calo
dell'offerta registrato la scorsa settimana, mentre i
TItoli di Stato cedono terreno.
Tra le singole prove, spiccano i ribassi accusati da
Goldman Sachs e Citigroup che, nonostante abbiano
annunciato risultati migliori del previsto, con cali di
almeno l'1.3% trascinano al ribasso l'intero settore,
ieri tra i protagonisti in positivo di una seduta che ha
visto il Dow Jones tornare sopra quota 10.000 punti per
la prima volta da un anno a questa parte. Il settore e'
quello che subisce i ribassi piu' accentuati, ma anche i
titoli tecnologici non sembrano voler essere da meno,
penalizzati dai conti fiscali del principali produttore
di telefoni cellulari al mondo. Nokia ha registrato la
sua prima perdita netta dal 1996.
"Le cifre macro sono state migliori delle attese ma i
problemi non sono spariti di punto in bianco",
sottolinea Stanley Nabi, vice presidente del grupo
Silvercrest Asset Management. "Il mercato azionario ha
bisogno di prendersi una pausa finche' non avremo a
disposizione il grosso delle cifre trimestrali".
Gli indici principali ritracciano malgrado gli ultimi
dati macro abbiano mostrato un miglioramento dell'attivita'
manifatturiera dell'area di New York (in ottobre il NY
Empire State Index e' salito sui massimi di cinque anni)
e del mercato del lavoro. Le richieste di sussidio di
disoccupazione sono risultate in calo piu' del previsto,
sui minimi di nove mesi.
A deludere e' invece stato l'indice della Fed di
Philadelphia, da cui e' emersa una riduzione dell'attivita'
manifatturiera della regione superiore alle previsioni.
I prezzi al consumo hanno invece registrato una
varizione positiva dello 0.2% in settembre, in linea con
le stime, mostrando che l'inflazione non dovrebbe
rappresentare una minaccia mentre l'economia tenta di
emergere dalla recessione piu' grave dai tempi della
Grande Depressione.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti: Gasoline-UGA +4.0%, Heating
Oil-UHN +3.1%, Crude Oil-USO +2.6%, Biotech-XBI +1.8%,
Commodities-GSG +1.2% e Natural Gas-UNG +1.2%. Tra i
piu' forti ribassi: Solar-TAN -1.8%, U.S.
Broker-Dealers-IAI -1.4%, Banks-KBE -1.4%, Semis-SMH
-1.3% e Financials-XLF -1.2%.
WALL
STREET:
COLPO DI RENI FINALE CON IL GREGGIO
15 Ottobre 2009 21:53 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Gli indici chiudono ancora
in positivo nonostante la debolezza dei titoli
finanziari e tecnologici. In rally il settore energetico
con il balzo del petrolio. Bene i dati macro. Ancora
sotto pressione i Titoli di Stato.
Dopo aver trattato per gran parte della seduta in
territorio negativo, gli indici azionari americani sono
riusciti ad attraversare la linea di parita' sul finale
chiudendo in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.47%
a 10062, l'S&P500 lo 0.42% a 1096, il Nasdaq lo 0.05% a
2173. Buona la prova del comparto energetico, mentre e'
risultato debole il settore finanziario, appesantito dai
cali dei titoli dei colossi bancari Goldman Sachs e
Citigroup. I due istituti hanno riportato utili migliori
del previsto, che tuttavia non hanno convinto gli
investitori come invece era avvenuto alla vigilia con JP
Morgan.
A permettere ai listini di riprendersi dalla debolezza
iniziale sono stati gli ultimi dati macroeconomici, che
hanno confermato nel complesso un miglioramento dell’attivita’
economica, e la buona performance del settore energetico
supportato dal nuovo avanzamento del greggio, balzato di
oltre il 3% (+$2.40) a $77.58 al barile in seguito alla
comunicazione dei dati settimanali sulle scorte. I due
colossi del comparto, Chevron ed Exxon Mobil, hanno
guadagnato in media l'1.5%.
Il settore finanziario e’ apparso sotto pressione in
seguito alle trimestrali di Goldman e Citi che, pur
battendo le stime di Wall Street, non sono ruscite a
rispettare le attese piu’ ottimiste che molti analisti
avrvano assunto sulla scia dei brillanti numeri della
rivale JP Morgan. "Il mercato era alla ricerca di
risultati solidi, che sono anche arrivati in parte, e
non e’ riuscito a spingere ulteriormente il rally, come
invece sarebbe potuto accadere in altre occasioni" ha
dichiarato Alan Gayle, di RidgeWorth.
Goldman Sachs ha riportato profitti quasi quadruplicati,
grazie soprattutto alle attivita’ di trading. La perdita
complessiva di Citigroup e’ stata piu’ contenuta del
previsto, ma la societa’ si e’ vista costretta a
registrare in bilancio una perdita sul credito pari a $8
miliardi. I due titoli sono arretrati rispettivamente
del 2.10% e del 5.4%.
Poco esaltante anche la prova del comparto tecnologico
che ha risentito della prima perdita netta degli ultimi
13 anni della societa’ di telefoni cellulari Nokia. Le
societa’ leader nelle vendite di smartphone, tra cui
Apple, Research In Motion e Palm, hanno tutte chiuso in
rosso. In calo anche Google e IBM che comunicheranno le
rispettive trimestrali subito dopo il suono della
campanella.
Complessivamente positivi gli ultimi segnali giunti dal
fronte macroeconomico. L'attivita' manifatturiera
dell'area di New York ha continuato ad espandersi
salendo sui massimi di cinque anni; le richieste di
sussidi di disoccupazione sono risultate in calo piu'
del previsto, sui minimi di nove mesi. A deludere e'
stato invece l'indice della Fed di Philadelphia, da cui
e' emersa una riduzione dell'attivita' manifatturiera
della regione superiore alle previsioni. I prezzi al
consumo hanno infine registrato una varizione positiva
dello 0.2% nel mese di settembre, in linea con le stime,
mostrando che l'inflazione non dovrebbe rappresentare
una minaccia mentre l'economia tenta di emergere dalla
recessione piu' grave dai tempi della Grande
Depressione.
"Le cifre macro sono state migliori delle attese ma i
problemi non sono spariti di punto in bianco",
sottolinea Stanley Nabi, vice presidente del grupo
Silvercrest Asset Management. "Il mercato azionario ha
bisogno di prendersi una pausa finche' non avremo a
disposizione il grosso delle cifre trimestrali".
Sugli altri mercati, sul valutario, sostanzialmente
stabile l’euro nei confronti del dollaro. Nella tarda
serata di giovedi’ a New York il cambio tra le due
valute e’ pari a 1.4919. In ribasso l'oro: i futures con
scadenza dicembre hanno ceduto $14.10 a quota $1050.60
l'oncia. In calo infine anche i Titoli di Stato Usa: il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.47% dal
3.4230% di mercoledi’.
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