21 Ottobre 2009 00:30 NEW
YORK
USA: GIA' PARTITO (ANCHE) IL RALLY DI FINE ANNO
di WSI
Thanksgiving e Natale sono ormai alle porte ma molti
americani inizieranno a prendere d'assalto i negozi gia'
da subito. L'80% non vuole rinunciare a fare regali per
le feste e il 30% e' disposto a spendere almeno $1.000.
Negli Stati Uniti le festivita' di fine anno -
Thanksgiving e Natale - saranno fondamentali per
cambiare il destino delle societa' di vendite al
dettaglio e fare da spartiacque tra vinti e vincitori.
Proprio per questo motivo bisognera' tenere d'occhio le
vendite registrate in ottobre, in quanto estremamente
indicative di quello che ci si deve aspettare dalla
stagione dei grandi acquisti per le festivita'.
Secondo quanto emerge da diversi sondaggi pubblicati sul
sito TheStreet.com, un numero sempre maggiore di
americani iniziera' a riempire i negozi gia' a partire
da questo mese, molto prima del solito. Normalmente la
data che sancisce l'inizio dello shopping di fine anno
e' il cosiddetto "Black Friday" di novembre.
Un rapporto sui trend al consumo presentato da American
Express, che ha intervistato 2000 persone,
concentrandosi in particolare su due sotto-categorie - i
giovani professionisti e i "clienti abituali" - mostra
che l'80% dei consumatori ha intenzione di comprare
regali nel periodo delle festivita'. In quello che la
societa' di carte di credito definisce "un segnale
incoraggiante", una persona su cinque e' intenzionata a
farlo in ottobre, con il numero di donne che supera
nettamente quello degli uomini con un 28% contro il 16%.
Da un altro sondaggio dello stesso tipo, condotto da
PriceGrabber.com, il sito di shopping online di Experian,
emerge che il 22% dei consumatori iniziera' la stagione
dello shopping di fine anno gia' in ottobre. Se gli
americani incominciano a fare acquisti in anticipo, i
colossi del settore retail Wal-Mart, Target e Macy's
potrebbero scoprire con un certo margine di anticipo se
il fatturato rimbalzera' dalla performance scoraggiante
del 2008.
"L'indagine da noi effettuata conferma chiaramente che i
consumatori hanno intenzione di mettere mano ai loro
portafogli nella stagione delle festivita'", commenta
Pamela Codispoti, general manager dei servizi dei
clienti in possesso di una carta di credito American
Express. "Nonostante le difficili condizioni economiche
gli americani non vogliono perdersi il piacere di
partecipare alla stagione delle feste e lo shopping
comincera' prima del previsto, un fattore che ritengo
fara' bene al settore delle vendite al dettaglio".
Ma c'e' dell'altro. Analizzando le cifre con piu'
attenzione si nota che il 36% degli intervistati da
American Express conta di spendere tra i $100 e i $499,
il 28% e' disposto a sborsare tra i $500 e i $999,
mentre il 30% prevede che la cifra finira' per essere
uguale o superiore ai $1.000. Meno ottimista risulta
invece il sondaggio condotto da PriceGrabber. Sarebbero
infatti pari al 53% gli americani intenzionati a
dedicare ai regali una cifra inferiore rispetto all'anno
scorso, mentre il 38% confida di non essere disposto a
spendere quanto il 2008 perche' guadagna meno di allora.
Di fondamentale importanza per scoprire quando e con
quale intensita' i clienti si riverseranno nei negozi
sara' la prova dei beni scontati o basso costo.
L'indagine di American Express evidenzia infatti che gli
sconti e le offerte sono piu' importanti per attirare i
clienti abituali, piuttosto che quelli che possono
contare su uno stipendio basso.
La Borsa di Tokyo chiude
piatta
21.10.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi piatta. Il Nikkei ha
perso meno dello 0,1% a 10.333,39 punti, il Topix ha
guadagnato meno dello 0,1% a 913,70 punti. La
performance del mercato azionario giapponese è stata
frenata dalle perdite del settore immobiliare. Mitsui
Fudosan (JP3893200000) ha chiuso in ribasso del 4,1%,
Mitsubishi Estate (JP3899600005) del 2,8% e Sumitomo
Realty & Development (JP3409000001) dello 0,4%. Bene
invece il settore del trasporto marittimo. Mitsui O.S.K.
Lines (JP3362700001) ha chiuso in rialzo del 2,1%,
Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) del 4% e Nippon
Yusen (JP3753000003) del 2,8%. Il Baltic Dry, l'indice
che misura i costi del trasporto navale delle merci, è
salito ieri ai suoi più alti livelli da circa due mesi.
Toshiba (JP3592200004) ha beneficiato della solida
trimestrale pubblicata da SanDisk (US80004C1018) ed ha
guadagnato il 4%.
Japan Airlines (JP3705400004) ha guadagnato il 6,8%.
Secondo delle voci di stampa la linea aerea potrebbe
ricevere dei fondi pubblici e privati per ¥300 miliardi,
il doppio dei previsti ¥150 miliardi.
Redazione Borsainside 8.30
21 Ottobre 2009 08:50
MILANO – Il Sole 24 Ore
Assicurazioni, la crisi è finita
La crisi dei mercati finanziari, almeno nei suoi aspetti
più acuti, è alle spalle del settore assicurativo. A
fine settembre il saldo tra plusvalenze e minusvalenze
nei portafogli delle compagnie italiane registrava un
saldo positivo di 14,8 miliardi rispetto al picco
negativo di 10 miliardi raggiunto nell'ottobre dello
scorso anno. Il dato è contenuto nel testo
dell'intervento pronunciato ieri dal presidente
dell'Isvap Giancarlo Giannini all'11° Annual
assicurativo organizzato da «Il Sole 24 Ore» in
collaborazione con Towers Perrin. E fotografa, alla
vigilia della presentazione delle trimestrali, il pieno
ritorno alla normalità delle imprese del settore che lo
scorso anno avevano pagato un pesante tributo alla
bufera dei mercati. «La crisi finanziaria è finita», ha
commentato Pierre Lefèvre, Ad di Groupama.
Anche sul piano industriale i dati positivi non mancano.
Nel settore delle polizze vita che a fine settembre – ha
reso noto Giannini – evidenziava una raccolta di 45
miliardi, 11 in più dell'intera produzione 2008. L'unica
criticità, nell'immediato, è rappresentata
dall'andamento negativo della Rc auto i cui premi
dovrebbero mostrare una flessione del 3% a fine anno
(rispetto al -4,7% di giugno), ha anticipato il
presidente dell'Ania Fabio Cerchiai. Il comparto è
«tecnicamente negativo» - ha aggiunto - per gli effetti
dei provvedimenti dell'ex ministro Pierluigi Bersani sul
bonus malus, i maggiori risarcimenti per i danni a
persone ed anche per la recente sentenza della Corte
Costituzionale che ha reso facoltativo il risarcimento
diretto, consentendo agli automobilisti di chiedere i
rimborsi, non solo al loro assicuratori (nuovo sistema)
ma anche alla compagnia del danneggiante, come avveniva
in precedenza. Che fare? «Gli assicuratori debbono
rapidamente aumentare i prezzi», è la risposta di
Maurizio Valsecchi, managing principal di Towers Perrin.
È una strada che le compagnie stanno già percorrendo.
Giannini e Cerchiai si sono trovati d'accordo a chiedere
un intervento legislativo che ridia certezze al sistema
del risarcimento diretto.
Il problema comunque è strutturale. Lefèvre ha
sottolineato che in Italia la Rc auto, per effetto delle
tante anomalie, costa troppo. Occorre ridurne il peso
per sviluppare rami (ad esempio le polizze sulle
abitazioni) in cui il mercato domestico è ancora molto
sottosviluppato. Anche da lui è giunta una difesa del
risarcimento diretto, un sistema nato e sviluppatosi in
Francia. «È stato pensato - ha detto - per tenere sotto
controllo i costi dei risarcimenti e poi, per favorirne
la penetrazione presso gli automobilisti si è innestata
una cultura del servizio. Alla fine a guadagnarci sono
stati entrambi, le compagnie ed i loro clienti»
Ieri intanto l'Ania ha riunito il suo comitato esecutivo
ed è stata l'occasione per una verifica sul rinnovo
della presidenza. L'ipotesi di modificare lo statuto per
rendere possibile la conferma di Cerchiai starebbe
guadagnando consensi anche se non è stata presa alcuna
decisione formale.
Usa: Obama ripensa alcuni
programmi di sostegno economico
Stampa
BlueTG.it - mercoledì, 21 ottobre 2009 - 9:22 CEST
Non è ancora una “exit strategy” ma poco ci manca;
confortati dai segnali di ripresa dell’economia mondiale
alcuni governi stanno infatti valutando se e come
rifinanziare le misure d’emergenza prese la scorsa
primavera e prossime all’esaurimento.
In particolare il segretario al tesoro Usa, Timothy
Geithner, ha dichiarato che stanno per terminare alcuni
dei programmi che hanno finora costituito il cuore del
Tarp e che la Casa Bianca si focalizzerà ora su misure
dirette alle aree di maggiore debolezza per garantire
l’accesso al credito. (l.s.)
21 Ottobre 2009 11:12
BERLINO
Deutsche Bank: utile terzo trimestre 1,4 mld
di ANSA
Un risultato superiore alle stime, che puntavano a 800
mln euro
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Deutsche Bank stima per il terzo
trimestre un utile pari a circa 1,4 miliardi di euro. Lo
annuncia la banca tedesca in un comunicato. Si tratta di
un risultato superiore alle stime degli analisti, che
puntavano a un profitto di circa 800 milioni di euro.
Deutsche Bank annuncia anche che l'indice di solidita'
patrimoniale Tier 1 dovrebbe attestarsi intorno
all'11,7% alla fine del trimestre. La banca diffondera'
la trimestrale il prossimo 29 ottobre.
21 Ottobre 2009 12:12
LONDRA – Il Sole 24 Ore
Banca d'Inghilterra: scelte radicali per riformare il
settore
LONDRA - Le nuove regole, per quanto severe, non
bastano: è ora necessario intervenire in modo radicale
per riformare il settore bancario. Il governatore della
Banca d'Inghilterra non ha fatto ricorso a eufemismi e
mezze parole. In un discorso chiaro e tagliente, Mervyn
King ha dichiarato che l'unica soluzione è separare a
forza le divisioni depositi e risparmi degli istituti di
credito dalle attività speculative a rischio, per
evitare la crescita di gruppi "troppo grandi per
fallire".
Le proposte di regolamentazione del settore del Governo
britannico e dei leader del G20 prevedono che
costringere le banche a rafforzare i loro patrimoni e
sottoporle a maggiori controlli sia sufficiente a
prevenire attività speculative ad alto rischio e quindi
un'altra crisi finanziaria. Questa è "un'illusione", ha
detto King. Secondo il governatore le banche
evidentemente non hanno imparato la lezione e non hanno
attuato le riforme necessarie, nonostante un livello di
sostegno pubblico al settore "da togliere il respiro",
una cifra vicina ai mille miliardi di sterline.
Le riforme proposte finora possono solo curare i sintomi
del problema, ma per andare alle cause serve un
intervento più deciso. La possibilità di sostegno
pubblico andrebbe riservata alle "parti buone" delle
banche che sono utili alla società, cioè al retail
banking. «Incoraggiare le banche ad assumersi rischi che
risultano in ricchi dividendi e bonus quando le cose
vanno bene e in perdite per i contruibuenti quando vanno
male distorce l'allocazione delle risorse e la gestione
del rischio, - ha detto King. - E' l'azzardo morale (moral
hazard) più grande della storia».
Intanto stamani un rapporto del Centre for Economic and
Business Research prevede che i bonus per i banchieri
della City raddoppieranno in valore quest'anno, passando
a 6 miliardi di sterline dai 4 dell'anno scorso in
seguito all'aumento degli utili bancari e la riduzione
della concorrenza nel settore. La cifra totale dei b0nus
è comunque ancora inferiore al massimo storico di 10,2
miliardi di sterline del 2007, l'anno dello scoppio
della crisi finanziaria.
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai e Hong Kong chiudono in leggero ribasso
21.10.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in ribasso
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,5% a 3.070,59 punti.
Sulla piazza finanziaria cinese sono scattate oggi delle
prese di beneficio. Nel settore dell'auto, che aveva
brillato in particolar modo durante le scorse sedute,
SAIC Motor (CNE000000TY6) ha perso il 3,6% e Chongqing
Changan Automobile (CNE000000R36) l'1,7%. Tra gli
assicurativi Ping An Insurance (CNE1000003X6) ha chiuso
in calo dell'1,5% e China Pacific Insurance
(CN0003580601) dell'1,6%. Nel settore minerario Jiangxi
Copper (CN0009070615) ha perso lo 0,8%, Zhongjin Gold
(CNE000001FM8) il 3,1% e Zijin Mining (CNE100000502) il
2%. I prezzi della maggior parte dei metalli hanno perso
terreno questa mattina a Londra. Minsheng Banking Corp
(CN0005910772) ha guadagnato l'1,6%. La banca con sede a
Pechino ha annunciato che il suo utile è aumentato nel
terzo trimestre del 18% ed alzato le sue stime per
l'intero esercizio. Huaneng Power International
(CN0009115410) ha chiuso in rialzo dell'1,8%. Il primo
produttore cinese di energia elettrica ha quasi
quadruplicato nel terzo trimestre il suo utile a CNY
2,17 miliardi.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3%
a 22.318,11 punti. China Mobile (HK0941009539) ha perso
l'1,9%. Il colosso della telefonia mobile ha pubblicato
dei dati di bilancio che non hanno potuto soddisfare le
attese del mercato. L'utile di China Mobile è aumentato
lo scorso trimestre del 2,6% a CNY 28,6 miliardi, gli
analisti avevano atteso CNY 29 miliardi. Tra i
petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,8%,
Sinopec (CN0005789556) il 2,2% e CNOOC (HK0883013259) il
2,1%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York
in calo dello 0,7%. Ancora bene la maggior parte dei
titoli del settore immobiliare. Cheung Kong Holdings
(HK0001000014) ha guadagnato lo 0,2%, Sino Land
(HK0083000502) il 2,5%, Henderson Land (HK0012000102) il
2,6% e Hang Lung Properties (HK0101000591) il 4%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,2%, il Kospi a Seul lo 0,3%, lo
Straits Times a Singapore lo 0,7% e il Taiex a Taipei lo
0,7%.
Redazione Borsainside 12.15
21 Ottobre 2009 12:28
ROMA
Banche: King, nuove regole non bastano
di ANSA
Governatore Banca Inghilterra, spezzettare i grandi
istituti
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Nuove regole in materia di
vigilanza e di requisiti patrimoniali non impediranno il
fallimento delle grandi banche. Cosi' Mervyn King.
Secondo il governatore della Banca d'Inghilterra, una
possibile soluzione per evitare nuovi crac sarebbe
invece lo spezzettamento dei grandi istituti. Indica
quindi come soluzione quella di dividere le banche
separando le attivita' piu' rischiose da quelle piu'
stabili quali ad esempio la tutela dei depositi.
21 Ottobre 2009 13:33
Medvedev: la Russia entrera' nel Wto
di ANSA
Nonostante ritardi Unione doganale con Bielorussia e
Kazakhstan
ANSA) - MOSCA, 21 OTT - Il leader del Cremlino Dmitri
Medvedev si e' detto convinto che la Russia raggiungera'
l'organizzazione mondiale per il commercio.
'Raggiungeremo il Wto nonostante un certo rallentamento
legato alla formazione dell'Unione doganale' con
Bielorussia e Kazakhstan, 'non deve esserci alcun dubbio
su questo', ha detto. Medvedev ha ricordato che dopo
l'ingresso nel Wto Mosca dovra' competere con le
maggiori compagnie internazionali che posseggono in
livello tecnologico molto alto.
21 Ottobre 2009 13:47 NEW
YORK
Crisi: Geithner, imperativo rafforzare nascente ripresa
di ANSA
Segretario al Tesoro, dollaro forte importante per Usa
(ANSA) - NEW YORK, 21 OTT - 'Al momento l'imperativo e'
rafforzare la nascente ripresa'. Lo ha detto, in
un'intervista alla Reuters, Timothy Geithner. Secondo il
Segretario al Tesoro Usa, 'ci troviamo a un punto in cui
possiamo iniziare a ritirare alcuni dei programmi del
Troubled Asset Relief Program (Tarp)' restando pero'
'focalizzati su quelli diretti ad aree in cui ancora ci
sono delle debolezze nell'accesso al credito'. Geithner
ha ribadito poi che un dollaro forte e' importante per
gli Stati Uniti.
21 Ottobre 2009 14:24 NEW
YORK
Crisi:
Usa, indice mutui-casa -13,7%
di ANSA
Richieste rifinanziamento in calo del 17%
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Le richieste di mutui ipotecari
negli Usa la scorsa settimana hanno subito una flessione
del 13,7% dopo il -1,8% della settimana precedente. Nel
dettaglio, le richieste di mutuo per l'effettivo
acquisto di un immobile sono calate del 7,6%, mentre
quelle di rifinanziamento - con cui gli americani
alimentano la propria liquidita' - hanno segnato un
ribasso del 17%. Il tasso medio sui mutui trentennali e'
salito al 5,07% dal 5,02% della settimana prima; si
tratta del livello piu' alto in un mese.
21 Ottobre 2009 14:51 NEW
YORK - CORSERA
MUTUI: MORATORIA PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'
di WSI
Il piano, deliberato dall'esecutivo dell'Abi
(Associazione bancaria italiana), partira' dal primo
gennaio 2010. I destinatari sono le persone che hanno
perso il lavoro o in cassa integrazione.
Per le famiglie che hanno difficoltà a far quadrare i
bilanci mensili arriva una moratoria dei mutui, ovvero
la possibilità di sospendere le rate fino a un massimo
di un anno. L'opzione, deliberata dall'esecutivo
dell'Abi (associazione bancaria italiana), partirà dal
1° gennaio 2010.
PIANO FAMIGLIE - «Il comitato esecutivo ha deliberato di
realizzare un progetto relativo a un piano di sostegno
alle famiglie che tende a rendere più generali e
omogenei i diversi interventi sul territorio delle
associate» ha annunciato il presidente Corrado Faissola,
sottolineando che il progetto prevederà la dilazione
delle rate del mutuo e che la sospensione varrà per un
anno. Dopo il piano per le imprese varato a inizio
agosto con il governo e le associazioni imprenditoriali,
l'Abi lancia quindi un piano famiglie che, spiega
Faissola, partirà da gennaio.
SENZA LAVORO - Destinatari dell'iniziativa sono quelli
già indicati per gli altri accordi varati dalle singole
banche e quindi chi ha perso il posto di lavoro o chi è
entrato in cassa integrazione, chi ha visto la
cessazione dell'attività di lavoro autonomo e chi ha
avuto la morte di uno dei componenti del nucleo
familiare percettore del reddito di sostegno della
famiglia. L'Abi ha dunque incaricato il presidente
Faissola e il direttore generale Giovanni Sabatini di
seguire la fase di messa a punto e di approfondimento
delle caratteristiche tecniche del piano. Inoltre è in
arrivo, ha aggiunto Faissola, «un'interlocuzione con le
altre realtà coinvolte, tra cui la presidenza del
Consiglio dei ministri e le associazioni dei consumatori
che avevano sollecitato l'iniziativa».
21 Ottobre 2009 14:55 NEW
YORK
Morgan Stanley: utile di 757 mln dollari nel terzo
trimestre
di ANSA
Sesta banca Usa mette a segno primo attivo in un anno
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Primo utile da un anno a questa
parte per Morgan Stanley: chiude il terzo trimestre con
un attivo di 757 milioni di dollari. Le previsioni erano
di un utile di 30 centesimi per azione, riferisce la
stessa societa'. Nello stesso periodo dell'anno scorso
la sesta banca americana aveva registrato un utile di
7,7 miliardi di dollari.
21 Ottobre 2009 15:01 NEW
YORK
Wells
Fargo: utile batte stime analisti
di ANSA
Nel terzo trimestre sale a 3,24 mld di dollari
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Wells Fargo ha chiuso il terzo
trimestre con un utile quasi raddoppiato a 3,24 miliardi
di dollari, pari a 56 centesimi per azione. Le
previsioni degli analisti erano di 39 centesimi per
azione. Lo scrive la Bloomberg. Wells Fargo ha
comunicato anche che il processo di integrazione con
Wachovia procede come previsto, e che i risparmi
derivanti dovrebbero attestarsi a 5 miliardi di dollari
l'anno a partire dal 2011.
21 Ottobre 2009 16:45 NEW
YORK 21 OTT
Fmi: pronto a versare 167,4 mln dollari all'Islanda
di ANSA
Il versamento e' previsto per la fine di ottobre
(ANSA) - NEW YORK 21 OTT - Il Fondo Monetario
Internazionale (Fmi) si prepara a versare la seconda
tranche del prestito all'Islanda, pari a 167,4 milioni
di dollari. Il versamento e' previsto per la fine di
ottobre.
21 Ottobre 2009 16:45 NEW
YORK
VALUTE: SUPER EURO, SOPRA LA BARRIERA $1.50
di WSI - APCOM
La valuta europea supera la barriera psicologica per la
prima volta dopo oltre un anno. Il dollaro depresso
dalle euforie dei mercati che stanno favorendo le prese
di rischio.
Con la divisa americana che resta debole sul mercato dei
cambi, per la prima volta da oltre un anno l'Euro supera
quota 1,5 dollari. Nel corso del pomeriggio la divisa
dell'Unione monetaria ha toccato un picco a 1,5003
dollari, successivamente segna una limatura a quota
1,4985. L'euro non superava la soglia di 1,5 dollari
dall'agosto del 2008.
Il superamento della soglia di 1,5 dollari da parte
dell'euro era stata ipotizzata da giorni dagli analisti.
Indirettamente, a deprimere il biglietto verde ha
contribuito la recente ondata di euforia che si è estesa
sui mercati, che ha trovato conferme in vari rapporti
trimestrali sugli utili di grandi società quotate.
Il rinnovato ottimismo favorisce investimenti più a
rischio, che si aprono chiudendo precedenti
posizionamenti ritenuti sicuri, come appunto sul
dollaro, uno degli asset rifugio per antonomasia.
Era dall'11 agosto 2008 che l'euro non oltrepassava
questa soglia psicologica, mentre da marzo ad oggi la
divisa dell'Ue a 16 si è apprezzata di un 20 per cento
complessivo rispetto al dollaro. Oggi Wall Street, dopo
una iniziale apertura al ribasso ha tentato a più
ripresa incursioni i territorio positivo, fluttuando
attorno alla parità.
21 Ottobre 2009 17:30 NEW
YORK 21 OTT
Usa: Galleon ai clienti, chiuderemo hedge fund
di ANSA
L'annuncio in una lettera inviata agli investitori
(ANSA)- NEW YORK 21 OTT- Galleon Group ha comunicato ai
propri clienti che chiudera' i suoi hedge fund. Raj
Rajaratnam lo ha scritto in una lettera agli
investitori. Rajaratnam, arrestato e poi liberato dopo
aver pagato una cauzione da 100 mln di dollari, avrebbe
gestito assieme ad altre due persone un traffico
illegale di informazioni non pubbliche su societa'
tecnologiche di alto profilo, generando profitti per 20
mln in pochi anni. Accuse che gettano un'ombra
sull'industria da 1.200 mld dollari degli hedge fund.
Le borse europee chiudono
poco mosse, ancora acquisti sulle tlc
21.10.2009
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno
chiuso oggi in leggero rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha
guadagnato lo 0,3%, il DAX a Francoforte lo 0,4%, il
CAC40 a Parigi lo 0,1% e lo SMI a Zurigo lo 0,1%. Il
FTSE MIB a Milano ha perso lo 0,2%.
La solida trimestrale pubblicata da Morgan Stanley
(US6174464486) ha fatto tornare nel pomeriggio gli
acquisti sulle borse del Vecchio Continente.
Il settore delle telecomunicazioni ha guidato anche oggi
la lista dei rialzi. BT Group (GB0030913577) ha
guadagnato l'1,5%, Deutsche Telekom (DE0005557508) il 2%
France Télécom (FR0000133308) l'1,9%, Telefónica
(ES0178430E18) lo 0,5% e Vodafone (GB00B16GWD56) l'1%.
Gli investitori sembrano star riscoprendo i titoli degli
operatori telefonici che hanno sottoperformato
chiaramente l'intero mercato dallo scorso marzo.
Bene anche i petroliferi. BP (GB0007980591) ha
guadagnato lo 0,7%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) lo
0,7%, Eni (IT0003132476) l'1,1% e Total (FR0000120271)
lo 0,5%. Il prezzo del petrolio è tornato nel tardo
pomeriggio al di sopra di quota $80.
Peugeot (FR0000121501) ha perso a Parigi il 4,8%. Il
declino dei ricavi dell'impresa francese ha rallentato
lo scorso trimestre (per ulteriori dettagli clicca qui).
Il mercato si era atteso però da Peugeot dei maggiori
progressi.
Fiat (IT0001976403) ha perso a Milano il 2,1%. I conti
del gruppo italiano non hanno riservato delle grandi
sorprese. Fiat non è riuscita inoltre, contro le
previsioni degli analisti, a ridurre lo scorso trimestre
il suo indebitamento industriale (per ulteriori dettagli
clicca qui).
Deutsche Bank (DE0005140008) ha perso il 2,4% nonostante
abbia comunicato questa mattina di attendersi per il
terzo trimestre un utile netto di circa €1,4 miliardi
(per ulteriori dettagli clicca qui). Secondo gli
operatori il mercato avrebbe interpretato l'annuncio a
sorpresa dei dati come un indizio per un possibile
prossimo aumento di capitale presso la prima banca
tedesca.
PPR (FR0000121485) ha perso il 4%. I ricavi del gruppo
che controlla, tra l'altro, Gucci e Puma (DE0006969603),
sono calati lo scorso trimestre più di quanto atteso
dagli analisti.
Wolseley (GB0009764027) ha guadagnato a Londra il 2,9%.
Merrill Lynch ha alzato oggi il suo rating sul titolo
del leader mondiale degli articoli idraulici a "Buy" ed
il target price a 2.100 p.
Redazione Borsainside 18.45
21 Ottobre 2009 20:01
PECHINO
BOND IN YUAN, BOOM CON PRIMA EMISSIONE ESTERO
di WSI
La prima emissione di bond governativi in yuan emesso
dalla Cina fuori dalle frontiere ha fatto subito il
pieno: richieste per 18 miliardi a fronte dei 6 mld
disponibili. E le autorita' lanciano un nuovo
avvertimento alle banche per...
La prima emissione di bond governativi in yuan emesso
dalla Cina fuori dalle frontiere è stata un successo. Lo
ha reso noto il ministero delle Finanze di Pechino,
spiegando che molti investitori sono corsi a Hong Kong
(ex colonia britannica divenuta regione amministrativa
speciale nel settembre 1997) contribuendo ad alimentare
la domanda per tre volte il volume disponibile. Le
richieste hanno raggiunto quota 18 miliardi di yuan
mentre Pechino ha emesso effetti per 6 miliardi (circa
590 milioni di euro). Solo gli istituzionali sono stati
autorizzati a sottoscrivere buoni a cinque anni (tasso
del 3,3%). Sul mercato sono stati piazzati anche titoli
biennali (2,25%) e triennali (2,70%), rivolti anche
dagli investitori privati.
Ma per le banche arriva una stretta. Le autorità cinesi,
intanto, lanciano un nuovo deciso avvertimento alle
banche del Paese affinché si preparino a un possibile
cambiamento dell'attuale politica monetaria
ultra-accomodante (che è alla base del rally borsistico:
+64% l'indice Msci Cina contro il +35% del Msci Asia
Pacifico) ponendo grande attenzione alla gestione dei
prestiti sofferenti presenti nei loro libri contabili.
L'ultimo avviso in ordine di tempo è giunto oggi da Liu
Mingkang, presidente della China Banking Regulatory
Commission, cioé la principale agenzia statale di
controllo sul sistema bancario del paese. Le banche, ha
detto Liu in un comunicato pubblicato sul sito, devono
essere «ragionevoli» nelle loro attività di prestito e
devono proteggersi da un aumento dei prestiti
sofferenti.
Proprio il sistema bancario è protagonista l'attuale
fase di forte crescita dell'economia. Accogliendo
l'invito di Pechino a sostenere la ripresa, le banche
hanno aperto drasticamente i loro forzieri e nei primi
nove mesi del 2009 hanno già erogato nuovi prestiti per
1,27 miliardi di dollari, cioé il 75% in più di tutto il
2008. «I rischi sono accresciuti di pari passo con
l'aumento del credito - ha detto Liu - e ora dobbiamo
assicurarci che venga posta effettiva attenzione alla
gestione di questi rischi». La scorsa settimana un primo
avviso era giunto direttamente dal presidente della
Banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan. In un discorso,
il governatore aveva spiegato che la politica monetaria
accomodante abbracciata dalla Cina era stata una
risposta necessaria alla crisi finanziaria globale ma
che non poteva continuare indefinitamente. E lo stesso
Zhou, aveva invitato le banche ad accantonare almeno il
150% del valore dei propri prestiti sofferenti.
A causa della grande quantità di nuovo credito concesso,
la percentuale di prestiti sofferenti è in realtà scesa,
stando alle statistiche ufficiali, all'1,66% dal 2,42%
della fine del 2008. Un eventuale deterioramento del
nuovo credito concesso diventerà dunque evidente solo
nel corso dei prossimi anni quando i finanziamenti
giungeranno a maturità. Ma la lezione degli ultimi due
anni insegna che occorre agire per tempo per evitare che
il dubbio su alcuni asset a rischio coinvolga anche le
altre classi di attivi. «Occorre stabilire rapidamente e
perfezionare sistemi di gestione del rischio - ha detto
Liu - e occorre porre grande attenzione ai possibili
impatti sulla liquidità dei flussi di capitali
internazionali, dei trend macroeconomici e delle
variazioni di politica monetaria». Domani la Cina
pubblicherà la sua prima stima sull'andamento del Pil
nel terzo trimestre e gli economisti si attendono una
crescita dell'8,9% su base tendenziale.
21 Ottobre 2009 20:20 NEW
YORK
Fed: l'economia è più stabile Bernanke frena su riforma
delle carte di credito
L'economia, in diversi settori, si sta stabilizzando o
dà, comunque, segnali di risveglio. Lo rileva la Fed nel
suo beige Book, spiegando che a migliorare sono
soprattutto i settori manifatturiero e della proprietà
immobiliare residenziale. Vari distretti degli Usa -
scrive comunque la Fed - hanno riportato una «erosione
della qualità del credito» mentre
l'attività bancaria continua ad essere «esitante» a
fronte di una domanda di prestiti debole, o in calo.
Ancora difficile la situazione nel mercato del lavoro.
Al di là del beige book, c'è da rilevare l'intervento
del presidente della fed, Ben Bernake, sul fronte della
riforma dellle assicurazioni Usa. Bernanke ha scritto al
deputato repubblicano Spencer Bachus, sottolineando i
suoi dubbi circa la possibilità che la commissione
Finanza della Camera dei Deputati decida di spostare
l'entrata in vigore della legge dal febbraio 1010 all'1
dicembre prossimo.
Se da un lato infatti ai consumatori «sarebbero
assicurati in anticipo sul previsto importanti benefici
e garanzie" contro eventuali comportamenti scorretti
delle società erogatrici di carte, dall'altro l'anticipo
della regolamentazione potrebbe impedire ai consumatori
di fare sentire la propria voce nel corso del processo e
ostacolare le società nell'applicazione delle
nuove norme, che devono avere tempo sufficiente "per una
transizione ordinata e per evitare conseguenze non
volute».
Nella lettera Bernanke ha espresso i propri dubbi sulla
decisione del presidente della commissione Barney Frank
di proporre l'anticipo delle disposizioni approvate dal
Congresso e firmate in legge dal presidente degli Stati
Uniti Barack Obama lo scorso maggio. La Fed sta ora
scrivendo le regole che applicano nel dettaglio tali
disposizioni. Secondo Bernanke, i consumatori, le
società del settore e le altre parti coinvolte devono
avere la possibilità di dare il proprio parere e
accelerare il processo costringerebbe la Fed a emettere
indicazioni senza avere tempo di ascoltarlo.
mercoledì 21 ottobre 2009
22:00 - TREND ON LINE
Beige Book: l'economia è in fase di stabilizzazione.
Zoppica il mercato del lavoro
Ancora segnali di stabilizzazione per l'economia
americana che orma si è lasciata alle spalle la
recessione, proseguendo lungo il cammino di una ripresa,
che però potrebbe essere accidentata oltre che lenta.
Simili indicazioni erano già emerse in occasioni
dell'ultima riunione della Federal Reserve e a distanza
di due settimane dal prossimo meeting vengono ribadite
questa sera nel Beige Book Beige Book. Si tratta del
tradizionale rapporto della Banca centrale americana che
fornisce lumi sulla situazione della congiuntura a
stelle e strisce. Il documento viene redatto otto volte
all'anno, due settimane prima di ogni riunione della
Fed, e costituisce una base su cui lavorare in ciascun
meeting soprattutto con riferimento alle decisioni da
prendere in materia di politica monetaria.
Nel documento di questa sera si legge che in generali,
nei vari distretti oggetto di rilevazione si riscontra
una stabilizzazione dell'economia, con un modesto
miglioramento. A dare segnali di risveglio sono
soprattutto il settore manifatturiero e quello della
proprietà immobiliare residenziale. In vari distretti si
registra un'erosione della qualità del credito,
segnalando al contempo che l'attività bancaria è ancora
titubante, a fronte di una domanda di prestiti debole o
in flessione.
Il settore che mostra la maggior debolezza è quello
degli immobili commerciali e in genere nel Beige Book si
parla di una domanda fiacca, malgrado gli incentivi per
l'acquisto di nuove auto abbiano funzionato e sortito
gli effetti sperati. La spesa per consumi si conferma in
ogni caso debole anche se si riscontrano dei
miglioramenti in questa direzione. La fragilità dei
consumi però dovrebbe essere confermata anche in
occasione della prossima stagione dello shopping
natalizio, ormai alle porte.
A frenare i consumi è la difficile situazione del
mercato del lavoro che mostra condizioni ancora deboli o
miste nei vari distretti oggetto di indagine. Del resto
ricordiamo che il tasso di disoccupazione è ormai
prossimo al 10% e le prospettive non sono certo
incoraggianti visto che il tasso è destinato a rimanere
elevato anche durante il prossimo anno. Ci sono però
margini per un lieve ottimismo, visto che nel Beige Book
si parla di alcuni segnali incoraggianti, basti pensare
all'aumento delle assunzioni a tempo indeterminato,
fermo restando che ciò no dovesse alimentare facili
entusiasmi.
Nel complesso si tratta di indicazioni che non
aggiungono grandi novità a quando già comunicato al
mercato nelle scorte settimane. Dalla lettura del Beige
Book di questa sera emerge inoltre che la Federal
Reserve, almeno per il momento, non dovrebbe cambiare la
sua politica monetaria. I tassi di interessei rimarranno
su livelli estremamente bassi ancora per lungo tempo,
come ribadito in più occasioni non solo dalla Banca
Centrale americana ma dallo stesso Bernanke. Nessuna
sorpresa dunque dovrebbe giungere dall'incontro di
politica monetaria in programma agli inizi del mese di
novembre, che porterà ad una conferma del range tra lo
0% e lo 0,25% per il costo del denaro negli Stati Uniti.
Il Beige Book di questa sera non è riuscito comunque a
dare sostegno a Wall Street dove i tre indici principali
si sono mantenuti inizialmente in territorio positivo
dopo la diffusione del documento. Nell'ultima ora di
contrattazioni invece si è avuta una rapida inversione
di rotta che ha portato non solo ad azzerare il
vantaggio iniziale ma anche a far tornare le vendite sul
mercato. I tre indici principali hanno infatti terminato
gli scambi sui minimi intraday, con il Dow Jones
(notizie) e l'S&P500 in calo rispettivamente dello 0,92%
e dello 0,89%, insieme al Nasdaq Composite (NASDAQ:
notizie) che si è fermato in area 2.150 con un ribasso
più contenuto dello 0,59%. Secondo quanto argomentato
nelle sale operative si tratterebbe di prese di profitto
dopo i forti rialzi delle ultime giornate che hanno
portato i listini su livelli decisamente importante.
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WALL
STREET: FUTURES USA AMPLIANO I CALI VISTI IERI
21 Ottobre 2009 14:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Pesano l'outlook e i conti
peggiori delle attese di Boeing. In arrivo un'altra
sfilza di trimestrali: Wells Fargo e Goldman su tutte.
Focus sul beige book Fed. Il dollaro e' in rialzo, sotto
pressione invece le commodity.
Si profila una seduta sottotono a Wall Street, con i
contratti sui principali indici azionari che quando
manca un'ora e mezzo all'avvio delle contrattazioni
scambiano sotto i livelli della vigilia (vedi quotazioni
a fondo pagina).
I deludenti dati macroeconimici presentati ieri hanno
messo in secondo piano una lunga serie di risultati
migliori del previsto da parte di colossi societari del
calibro di Caterpillar e Apple. A lasciare il mercato
perplesso ha contribuito anche la trimestrale di Boeing.
L'azienda produttrice di aerei ha annunciato di aver
chiuso il trimestre in perdita, facendo peggio delle
stime, e di aver al contempo rivisto al ribasso le linee
guida.
"Il mercato e' combattuto tra le notizie positive sul
fronte societario e quelle meno buone in ambito macro.
Se l'andamento dell'economia dovesse finire per prendere
una forma piu' somigliante al simbolo della Nike che ad
una classica V", sostiene Paul Donovan, senior economist
di UBS.
Piu' ottimista invece Ian Shepherdson, chief economist
Usa di High Frequency Economics, secondo cui il rally
azionario dai minimi di marzo puo' continuare,
pronosticando per l'anno prossimo un rialzo del PIL
nominale e allo stesso tempo un costo per unita' di
lavoro in calo. Da questo punto di vista "non si puo'
certo dire che il mercato americano sia sopravvalutato".
In ambito macroeconomico gli occhi saranno puntati sul
Beige Book della Fed Fed, il cui appuntamento e' fissato
alle 20 italiane. Nel frattempo altri due membri della
Banca Centrale saliranno sul palco per fare un
intervento, mentre alle 16:30 ora italiana verranno
pubblicte le cifre relative alle scorte di petrolio
settimanali, con il petrolio che intanto scambia su
livelli superiori ai $78 il barile.
La nuova carrellata di conti fiscali in calendario oggi
prevede, tra gli altri, quelli di Altria, Wells Fargo,
Morgan Stanley e Boeing, mentre a mercati chiusi
tocchera' a eBay. Da parte sua Yahoo! accelera del 4%
dopo aver annunciato un utile piu' che triplicato grazie
anche ad una politica di risparmio dei costi piu'
ravveduta.
Non sono da meno US Bancorp ed Eli Lilliy: l'azienda
farmaceutica ha battuto le attese e rivisto al rialzo l'outlook
per l'intero esercizio. Quanto all'istituto finanziario
ha archiviato il terzo trimestre arichiviato con un
utile netto in lieve calo ma superiore alle attese.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico debole il
greggio. Al momento i futures con consegna dicembre
perdono $1.29 a quota $77.83 al barile. Sul valutario
guadagna terreno il dollaro, con l'euro che scambia in
ribasso nei confronti del biglietto verde a quota
$1.4914. Arretra anche l'oro: i futures con scadenza
dicembre scambiano in flessione di $6.10 a quota
$1052.50 l'oncia. Ritracciano i prezzi dei Titoli di
Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’
salito al 3.3500% dal 3.3370% di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 6.80 punti (-0.62%)
a quota 1082.60.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -10.25 punti
(-0.58%) a 1748.00.
Il contratto sull'indice Dow Jones e' in contrazione di
62.00 punti (-0.62%) a 9938.00.
WALL
STREET: APRE IN LIEVE RIALZO DOPO TRIMESTRALI
21 Ottobre 2009 15:35 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Nuova ondata di conti
migliori del previsto, tra cui quelli di Morgan Stanley
e Yahoo!. I cali di minerari e finanziari, uniti al
risultato deludente di Boeing, limitano i guadagni.
Secondo Wells Fargo le perdite legate ai prestiti
potrebbero aggravarsi.
Partenza in cauto progresso per gli indici azionari
statunitensi. L'aria che si respira sul mercato non e'
tuttavia delle migliori, nonostante la nuova carrellata
di conti fiscali superiori alle attese.
Quest'oggi le societa' ad aver convinto sono Wells
Fargo, Morgan Stanley, US Bancorp, Yahoo! e Eli Lilly.
Cio' non vuol dire che non ci siano state delle
eccezioni, tuttavia, che hanno finito per pesare
sull'andamento dei listini in Borsa. Boeing ha riportato
un risultato inferiore alle previsioni: l'azienda
produttrice di aerei, la seconda al mondo nel suo
settore, ha inoltre rivisto al ribasso le linee guida.
Allo stesso tempo Wells Fargo ha precisato che le
perdite legate ai crediti non hanno ancora toccato le
punte piu' alte, nonostante l'incremento delle
svalutazioni e dei prestiti non redditizi siano
aumentate ad un ritmo piu' moderato. L'annuncio pesa sul
settore finanziario, tra i peggiori in avvio.
La debolezza del dollaro nel frattempo non e' tale da
permettere un'avvio veramente convincente. Attualmente
il biglietto verde e' in flessione dello 0.1% contro il
paniere delle sei principali valute rivali. Anche le
commodity non sono per il momento riuscite a trovare la
forza per sfruttare il momento difficile del dollaro e i
cali gravano inevitabilmente sul comparto minerario e
sui titoli legati ai metalli.
Nel frattempo le Borse europee arretrano, penalizzate
dai risultati trimestrali di Peugeot Citroen, la seconda
principale casa automobilistica del Vecchio Continente,
e Deutsche Bank, che hanno lasciato insoddisfatti alcuni
investitori. Ford Motor scivola proprio sulla scia della
delusione per i conti della concorrente francese, che ha
annunciato una flessione del fatturato.
Intanto la societa' di carte di credito Visa ha rivisto
al rialzo il dividendo del 19%, mentre Morgan Stanley ha
registrato un EPS di $0.11 superiore alle stime degli
analisti. Anche i profitti di Wells Fargo hanno battuto
le attese, in questo caso di $0.19, mentre il fatturato
e' cresciuto del 116.5% anno su anno. Stando alle
previsioni attuali della banca, le perdite sul credito
dovrebbero toccare i livelli piu' alti nel 2010, con
quelle legate ai consumi che dovrebbero raggiungere la
punta massima intorno alla meta' dell'anno prossimo,
sempre che non si verifichi ulteriore deterioramento
delle condizioni economiche.
Migliori delle previsioni anche le cifre fiscali di
Piper Jaffray e Freeport-McMoran. Le societa' che offre
servizi di investimento bancario e' tornata in utile nel
terzo trimestre, mentre i profitti della societa'
mineraria hanno registrato un balzo del 77%.
Ciononostante i titoli di entrambe non appaiono
particolarmente ispirati in avvio.
Da parte sua Yahoo! accelera del 4% dopo aver annunciato
un utile piu' che triplicato grazie anche ad una
politica di risparmio dei costi piu' ravveduta. Non sono
da meno US Bancorp ed Eli Lilliy: l'azienda farmaceutica
ha battuto le attese e rivisto al rialzo l'outlook per
l'intero esercizio. Quanto all'istituto finanziario ha
archiviato il terzo trimestre arichiviato con un utile
netto in lieve calo ma superiore alle attese.
"Il mercato e' combattuto tra le notizie positive sul
fronte societario e quelle meno buone in ambito macro.
Se l'andamento dell'economia dovesse finire per prendere
una forma piu' somigliante al baffo della Nike che ad
una classica V", sostiene Paul Donovan, senior economist
di UBS. La nuova carrellata di conti in calendario oggi
prevede anche quelli di Altria, mentre a mercati chiusi
tocchera' a eBay.
Piu' ottimista invece Ian Shepherdson, chief economist
Usa di High Frequency Economics, secondo cui il rally
azionario dai minimi di marzo puo' continuare,
pronosticando per l'anno prossimo un rialzo del PIL
nominale e allo stesso tempo un costo per unita' di
lavoro in calo. Da questo punto di vista "non si puo'
certo dire che il mercato americano sia sopravvalutato".
In ambito macroeconomico oggi gli occhi saranno puntati
sul Beige Book della Fed, il cui appuntamento e' fissato
alle 20 italiane. Nel frattempo altri due membri della
Banca Centrale saliranno sul palco per un intervento,
mentre alle 16:30 ora italiana verranno pubblicate le
cifre relative alle scorte di petrolio settimanali.
Sugli altri mercati nel comparto energetico debole il
greggio. Al momento i futures con consegna dicembre
perdono $0.94 a quota $78.18 al barile. Sul valutario
cede terreno il dollaro, con l'euro che scambia in
rialzo nei confronti del biglietto verde a quota
$1.4988. Arretra anche l'oro: i futures con scadenza
dicembre scambiano in flessione di $6.70 a quota
$1051.90 l'oncia. Ritracciano i prezzi dei Titoli di
Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’
salito al 3.4000% dal 3.3370% di ieri.
WALL
STREET: SU CON YAHOO! E MORGAN STANLEY
21 Ottobre 2009 18:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Euro sopra $1.50 per la
prima volta da agosto 2008. Il colosso Internet (+4.5%)
e la banca (+6%) guidano i rialzi. In denaro anche
SanDisk. Gli investitori sono sempre piu' convinti che
il rally di sette mesi sia giustificato.
I listini azionari Usa arrivano al giro di boa in
rialzo, recuperando le perdite subite ieri grazie agli
utili migliori delle attese di societa' del calibro di
Yahoo! e Morgan Stanley. I conti fiscali hanno
alimentato l'ottimismo secondo cui il rally di sette
mesi e' tutto sommato giustificato. Nel frattempo il
dollaro continua a indebolirsi, spingendo l'euro sopra
quota $1.50 per la prima volta da agosto 2008.
Yahoo!, azienda proprietaria del motore di ricerca
numero due negli Stati Uniti, accelera del 4.5% dopo
aver archiviato il trimestre con un utile piu' che
triplicato e aver precisato che il risultato e' stato
favorito dall'incremento delle spese da parte di un
nutrito gruppo di inserzionisti. Da parte sua la banca
Morgan Stanley segna un +6% nel giorno in cui ha
annunciato di aver chiuso in rialzo il trimestre, un
evento che non si verificava da un anno. SanDisk,
societa' leader delle schede di memoria flash utilizzate
nelle macchine fotografiche digitali e nei telefoni
portatili, fa un balzo del 10% dopo che il fatturato ha
superato le stime.
Anche i profitti di Wells Fargo hanno battuto le attese,
in questo caso di $0.19, mentre il fatturato e'
cresciuto del 116.5% anno su anno. Stando alle
previsioni attuali dell'istituto, le perdite sul credito
dovrebbero toccare i livelli piu' alti nel 2010, con
quelle legate ai consumi che dovrebbero raggiungere la
punta massima intorno alla meta' dell'anno prossimo,
sempre che non si verifichi ulteriore deterioramento
delle condizioni economiche. Delude invece Boeing:
l'azienda produttrice di aerei, la seconda al mondo nel
suo settore, ha riportato utili inferiori al previsto e
ha allo stesso tempo rivisto al ribasso le linee guida.
"Le societa' hanno preparato gli investitori per
risultati mediocri", sottolinea Robert Lutts, presidente
di Cabot Money Management. "Hanno abbassato di molto la
barra e ora stanno balzando sopra quei livelli". A meta'
seduta su un titolo che arretra, circa tre avanzano.
L'S&P 500 ha accumualto guadagni pari al 62% dai minimi
di 12 anni di marzo, con il governo che ha investito,
prestato o garantito una somma complessiva di $11.600
miliardi per combattere la recessione piu' grave dagli
anni '30. Il rimbalzo ha consentito all'indice di
riferimento di scambiare a circa 20.6 volte gli utili
annunciati dalle aziende, ovvero il livello piu' alto
dal 2004.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti: Base Metals-DBB +2.9%,
Agriculture-DBA +2.3%, Gasoline-UGA +2.3%, Heating
Oil-UHN +2.2%, Crude Oil-USO +2.0%, Coal-KOL +1.9% e
Steel-SLX +1.3%. Tra i piu' forti ribassi:
Volatility-VXX -2.1%, Dow Transports-IYT -0.9%, Regional
Banks-KRE -0.9%, 20+ yr Treasuries-TLT -0.9% e U.S.
Dollar-UUP -0.7%
Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 517 milioni
di pezzi al NYSE e 1.14 miliardi al Nasdaq. I titoli in
rialzo contro quelli in ribasso sono 1892 a 1023 al Nyse
e 1554 a 987 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi
minimi delle ultime 52 settimane sono: 272 a 3 al NYSE e
123 a 9 al Nasdaq.
WALL
STREET:
IN ROSSO CON
IMPROVVISO SELL-OFF
21 Ottobre 2009 22:03 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
I listini non riescono a
conservare i guadagni e chiudono in calo: DJIA -0.92%,
Nasdaq -0.59%. Le vendite scattate dopo il downgrade su
Wells Fargo. Trimestrali in chiaroscuro: bene l'hi-tech,
disastro nel comparto aereo. Euro sopra $1.50.
A causa di un improvviso ritracciamento maturato con gli
ultimi scambi, i listini americani non sono riusciti a
conservare i guadagni realizzati nell’arco della
giornata, archiviando la seduta in territorio negativo.
Il Dow Jones ha ceduto lo 0.92% a 9949.36, l’S&P500 lo
0.89% a 1081, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.59% a 2150.
Non e’ ancora precisamente chiaro cosa abbia potuto
innescare le vendite nell’ultima ora ma va segnalato che
il ribasso si e’ materializzato in parallelo al
downgrade emesso dall’analista di Rochdale, Dick Bove,
sulla banca Wells Fargo, da Neutral a Sell, citando una
forte erosione nella qualita' dei prestiti nell'ultimo
periodo.
In mattinata la banca aveva comunicato una trimestrale
migliore delle attese, con il fatturato in crescita del
116.5% anno su anno. Stando alle previsioni
dell'istituto, pero’, sembra che le perdite sul credito
toccheranno i livelli piu' alti nel 2010, con quelle
legate ai consumi che dovrebbero raggiungere la punta
massima intorno alla meta' dell'anno prossimo, sempre
che non si verifichi un ulteriore deterioramento delle
condizioni economiche.
Anche Morgan Stanley e US Bancorp hanno fatto meglio
delle attese sui bilanci relativi al periodo
luglio-settembre, ma anche esse hanno riportato perdite
sui prestiti, ricordando agli investitori che aziende e
famiglie americane stanno continuando a riscontrare
problemi nel ripagamento dei propri debiti.
Deludente invece la trimestrale del colosso aerospaziale
Boeing: l'azienda produttrice di aerei, la seconda al
mondo nel suo settore, ha riportato utili inferiori al
previsto e ha allo stesso tempo rivisto al ribasso le
linee guida. Negative anche quelle giunte dal comnparto
aereo con American Airlines, Continental e UAL Corp
tutte in rosso con perdite giornaliere superiori ai 10
punti percentuali.
Nel settore hi-tech, in evidenza il gigante media online
Yahoo!, dopo aver archiviato il trimestre con un utile
piu' che triplicato e aver precisato che il risultato e'
stato favorito dall'incremento delle spese da parte di
un nutrito gruppo di inserzionisti. In gran rispolvero
anche SanDisk, societa' leader delle schede di memoria
flash utilizzate nelle macchine fotografiche digitali e
nei telefoni portatili, grazie anch’essa al fatturato
migliore delle stime degli analisti. Nuovo massimo
storico per Apple, spintosi fino a $208.71, sulla scia
dei risultati eccellenti riportati alla vigilia.
"Abbiamo bisogno di assistere ad un miglioramento dei
margini, ad un incremento delle vendite, che
confermerebbero il ritorno dei consumatori americani" ha
dichiarato Simon Grose-Hodge, strategist di LGT Bank.
"Il rally dell’azionario puo’ continuare ma e’
necessario che sia supportato da diversi catalizzatori
nei prossimi trimestri" secondo Franz Wenzel, senior
investment strategist di AXA Investment Managers, che ha
aggiunto: "il rally ‘spazzatura’ finira’ presto e
saranno i singoli titoli di qualita’ a prendere la
leadership".
Sugli altri mercati, nel comparto energetico nuovo
record ell'anno per il petrolio. I futures con consegna
dicembre hanno guadagnato $2.25 a quota $81.37 al
barile. Sul valutario, e' ancora super euro. Nella tarda
serata di mercoledi’ a New York il cambio nei confronti
del dollaro e’ pari a 1.5008, massimo dall'agosto 2008
(livelli pre-crisi). In lieve rialzo l’oro: i futures
con scadenza dicembre hanno guadagnato $5.90 a quota
$1064.50 l'oncia. Stabili i Titoli di Stato Usa: il
rendimento sul Treasury a 10 anni si e' attestato al
3.38%.
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