La Borsa di Tokyo chiude
contrastata
23.10.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi contrastata. Il Nikkei
ha guadagnato lo 0,2% a 10.282,99 punti, il Topix ha
perso invece lo 0,7% a 902,03 punti. La seduta è stata
dominata dalla prudenza, gli investitori attendono con
tensione i dati di bilancio delle maggiori imprese
giapponesi che verranno pubblicati la prossima
settimana. Nel settore del trasporto marittimo. Mitsui
O.S.K. Lines (JP3362700001) ha chiuso in rialzo dello
0,9% e Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) dello 0,3%.
Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto
navale delle merci, ha superato per la prima volta
dall'inizio di agosto quota 3.000 punti.
Canon (JP3242800005) ha perso lo 0,8%. Secondo il
quotidiano finanziario "Nikkei" l'utile operativo di
Canon potrebbe essere calato lo scorso trimestre del
50%.
Nel settore dell'industria alimentare Kirin Holdings
(JP3258000003) ha guadagnato il 5,5%. Morgan Stanley ha
alzato il suo rating sul titolo del secondo produttore
giapponese di birra da "Equal-weight" ad "Overweight".
Daiwa House (JP3505000004) ha guadagnato il 3,7%. La
prima impresa immobiliare giapponese ha annunciato dei
dati preliminari di bilancio per il primo semestre
migliori delle attese del mercato.
Japan Airlines (JP3705400004) ha perso il 6,6% a ¥114.
Citigroup ha confermato il suo rating di "Sell" sul
titolo della linea aerea e tagliato il target price da
¥160 a ¥80.
Redazione Borsainside 8.30
Quanto è "troppo" per il debito di un governo?
REUTERS
23 ottobre 2009 10:31 MILANO
di Emily Kaiser
A chi chiede in prestito migliaia di miliardi di dollari
aiuta avere una buona reputazione, introiti fissi e
molti amici ricchi e fiduciosi.
Questo, in parte, spiega perchè i 1.400 miliardi di
dollari di deficit Usa annunciati la scorsa settimana
hanno lasciato attoniti i politici ma non hanno
spaventato gli investitori, che continuano a dare denaro
al governo Usa a bassi tassi di interesse.
E questo spiega anche come mai Giappone e Italia possono
andare avanti con un debito superiore al Pil - mentre in
passato economie di mercati emergenti come l'Argentina
sono state schiacciate da indebitamenti di dimensioni
simili.
Per quanto riguarda l'Italia conta poi che non sia mai
andata in default dai tempi di Benito Mussolini e che
appartenga al sistema dell'euro.
Secondo il Fondo monetario internazionale, il rapporto
tra debito e Pil nei paesi del G7 continuerà a salire
quest'anno e rimarrà probabilmente elevato almeno fino
al 2012.
In parte, ciò è conseguenza della recessione: la spesa
dei governi è schizzata verso l'alto nel tentativo di
salvare le banche e resuscitare le economie, mentre i
ricavi da tasse sono diminuiti.
I Governi cercano di trovare un magico equilibrio tra il
"fare", per mettere fine alla crisi, e il "non fare",
per evitare di piombare nel buco nero del debito.
"E' questo il dilemma centrale di questo periodo storico
(trovare il punto d'equilibrio)", dice il segretario del
Tesoro Timothy Geithner.
Una cosa comunque è certa: se i Paesi più ricchi del
globo prenderanno sotto gamba il problema del debito, le
conseguenze saranno gravi e gli effetti a domino.
Per gli Usa, ad esempio, i primi segni di difficoltà
potrebbero tradursi in un rapido deprezzamento del
dollaro, un aumento veloce dell'inflazione e un balzo
dei rendimenti dei Treasuries.
23 Ottobre 2009 11:21
BERLINO
Germania: indice Ifo ottobre sale a 91,9
di ANSA
Ai massimi da 13 mesi ma inferiore alle attese degli
analisti
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - L'indice Ifo, che misura la
fiducia delle imprese tedesche, a ottobre e' salito a
91,9 punti, dai 91,3 di settembre. Si tratta del livello
piu' alto da 13 mesi, ma non raggiunge le attese degli
analisti, che avevano previsto un aumento a 92 punti.
23 Ottobre 2009 11:47
BRUXELLES
Ue-16: ordini industria +2% ad agosto
di ANSA
In Italia invece si registra un sensibile calo, -6,4%
(ANSA) - BRUXELLES, 23 OTT - Continuano a crescere in
Eurolandia gli ordinativi nel settore industriale ma non
in Italia, dove si registra un sensibile calo. Nella
Ue-16 ad agosto Eurostat ha registrato un +2% rispetto
al mese di luglio, mentre in Italia gli ordini sono
calati del 6,4%. Nell'intera Ue gli ordini ad agosto
sono aumentati dell'1,2%,dopo l'1,6% del mese
precedente. Dopo che a luglio l'Italia aveva fatto
registrare una delle performance piu' importanti tra le
principali economie europee, mettendo a segno un +4%, ad
agosto gli ordinativi industriali sono calati del 6,4%.
In Eurolandia va peggio solo l'Irlanda con un crollo del
14,6%. Rispetto al 2008, Eurostat rileva che gli ordini
nell'industria sono crollati del 23,1% nella zona euro e
del 22,3% nell'Ue-27. Per l'Italia si registra un -27,9%
che accentua il calo, sempre su base annuale, registrato
a luglio (-24,7%). Sette i Paesi dove gli ordini sono
cresciuti, tra cui Francia (+3%), Germania (+1,8%) e
Slovacchia (+11,8%). (ANSA)
Le borse della regione
Asia-Pacifico rimbalzano
23.10.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,9% a 3.107,85
punti. Durante l'intera settimana il listino cinese ha
guadagnato il 4,5%. Tra i bancari Industrial and
Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 2%, China
Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 2,9%, Bank of
Communications (CN000A0ERWC7) il 3,6%, Shanghai Pudong
Development Bank (CN0009282731) il 2,2% e China
Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 4,4%. Secondo delle
voci di stampa le autorità di vigilanza del settore
bancario avrebbero alleviato le regole sulla deduzione
delle obbligazioni. L'aumento dei prezzi dei metalli ha
spinto i minerari. Aluminum Corporation of China
(CNE1000001T8) ha guadagnato il 3,3%, Yunnan Copper
(CNE000000W13) il 2,5% e Shandong Gold Mining
(CNE000001FR7) il 2,1%. Tra i titoli dei produttori di
carbone China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) ha chiuso in
rialzo del 3,2% e Datong Coal (CNE000001MZ6) del 5,9%.
Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha
guadagnato l'1% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0)
l'1,3%. Secondo quanto riporta il "Securities Times" il
Governo cinese prolungherà il programma di incentivi per
coloro che acquistano la prima casa.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dell'1,7% a
22.589,73 punti. Il rally di Wall Street di ieri ha
fatto tornare gli acquisti sulla piazza finanziaria
della città costiera. Tra i titoli dell'Hang Seng HSBC
(GB0005405286) ha guadagnato l'1,6%, China Life
(CN0003580601) il 5,7%, PetroChina (CN0009365379) il
3,6% e China Mobile (HK0941009539) lo 0,7%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato l'1%, il Kospi a Seul lo 0,6%, lo
Straits Times a Singapore l'1,2% e il Taiex a Taipei lo
0,5%.
Redazione Borsainside 12.10
23 Ottobre 2009 13:23
PECHINO – Il Sole 24 Ore
Timori di bolla creditizia, stress test per le banche
cinesi
Mutui subprime in salsa cinese? Forse non siamo proprio
a questo punto. Ma di certo le autorità di vigilanza sul
settore creditizio del paese asiatico sono allertate.
Non si spiegherebbe altrimenti la decisione, di cui ha
dato notizia il China Securities Journal, di ordinare
degli stress test per le banche commerciali. Il timore
infatti è che queste ultime si siano fatte prendere
troppo la mano negli ultimi mesi, approfittando delle
politiche di stimolo varate in questi mesi.
I bassi tassi d'interesse hanno contribuito, come
riportato dalla Banca centrale cinese, a far crescere il
credito del 34,16% rispetto all'anno scorso. Nei primi
nove mesi dell'anno i nuovi crediti erogati hanno
raggiunto la quota record di 8,67 mila miliardi di yuan
(circa 1,27 miliardi di dollari). Questo ha contribuito
a far crescere il Pil più del previsto (+8,9%).
Soprattutto il settore dell'edilizia, trainato da mutui
immobiliari che hanno toccato la stratosferica cifra di
1,84 mila miliardi di yuan.
L'altra faccia della medaglia riguarda però i timori
sulle possibili conseguenze del «credito facile» (che
nel caso americano hanno dato il via alla recessione più
pesante dal secondo dopoguerra). I rischio più temuto è
quello di una bolla immobiliare (e la crescita
consistente dei prestiti per l'acquisto di case è il
campanello d'allarme). Ma c'è anche da considerare il
rally della Borsa cinese. Lo Shanghai composite index è
salito di oltre il 70% in un anno e sono diversi i
commentatori a valutare questa performance come frutto
della speculazione. C'è infine l'incognita inflazione.
Un problema che in realtà hanno tutte le banche centrali
che in questi mesi hanno adottato una politica monetaria
espansiva per far fronte alla stretta creditizia.
Tutti guardano alla Cina come alla locomotiva che
trainerà l'economia mondiale fuori dalla crisi. Lo
scoppio di un'altra crisi finanziaria con epicentro
Pechino pero' rischia di vanificare queste speranze. Non
è escluso quindi che la Banca centrale cinese rialzi i
tassi d'interesse nel 2010. Sono in molti a
scommetterci.
E poi ci sono gli stress test a cui la China Banking
Regulatory commission vuole sottoporre gli istituti di
credito. Un po' come aveva fatto la Federal Reserve
americana, che nei mesi scorsi infatti aveva messo sotto
la lente di ingrandimento i libri contabili dei maggiori
istituti di credito. Il dato che allarma è la crescita
delle sofferenze sui prestiti. La percentuale è salita
dallo 0,76% dall'anno scorso, all'1,66%. Il dato di per
se non è così allarmante. Ma potrebbe diventarlo, specie
se si scoprisse che le banche non sono state così
trasparenti nel registrarle. In una nota ufficiale del
16 di ottobre poi, la China Banking Regulatory
commission si è raccomandata maggiore rigore nel
segnalare, alla voce svalutazioni, i crediti in
sofferenza e gli scoperti da conto corrente. È di pochi
giorni fa un'altro invito alle banche a prestare il loro
soldi «con ragionevolezza», e a mantenere stabile il
loro coefficiente di patrimonializzazione.
23 Ottobre 2009 13:43
LONDRA
Pil Gran Bretagna scende a sorpresa,-0,4% su trimestre
di ANSA
Crisi servizi, manifatturiero e costruzioni blocca
economia
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Il prodotto interno lordo della
Gran Bretagna ha segnato un calo a sorpresa nel terzo
trimestre, segnando un -0,4% congiunturale. Le
previsioni parlavano di un +0,2%. Lo scrive la
Bloomberg, secondo cui la crisi dei servizi, del
manifatturiero e delle costruzioni sta impedendo
all'economia britannica di uscire dalla sua recessione
piu' lunga di sempre.
23 Ottobre 2009 14:07
MADRID
Spagna: disoccupazione, leggera flessione, -0,3%,
di ANSA
Ma il numero dei senza lavoro rimane superiore ai 4
milioni
(ANSA) - MADRID, 22 OTT - La disoccupazione in Spagna ha
registrato una flessione dello 0,3% (-14mila persone)
nel terzo trimestre di quest'anno. Ma il numero dei
senza lavoro rimane superiore ai 4 milioni, secondo i
dati diffusi oggi dall'Istituto nazionale statistiche
Ine. La lieve flessione, la prima da due anni, e'
collegata dall'Ine con il calo della popolazione attiva
di -89mila unita' registrato nello stesso periodo. I
disoccupati in Spagna sono ora 4,12 milioni.
Bernanke: per le grandi
banche e' tempo di nuove regole
BlueTG.it - venerdì, 23 ottobre 2009 - 15:06 CEST
Secondo Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve
americana, con la crisi finanziaria che sta iniziando a
stemperarsi “è tempo per i policy maker di agire in modo
da ridurre la probabilità di future severe crisi”.
La Fed in particolare secondo il suo numero uno cercherà
di far sì che le banche maggiori “detengano capitali più
elevati e di migliore qualità”, migliorino le loro
capacità di gestione del rischio, abbiano una “robusta
gestione della liquidità”, adottino strutture di
incentivazione dei dipendenti “che assicurino
appropriate performance e incentivi per l’assunzione di
rischi” e operino “in modo corretto nei confronti dei
consumatori”. (l.s.)
23 Ottobre 2009 15:09
PARIGI
Commercio estero: Ocse, nei paesi G7 e' tornato a
crescere
di ANSA
Il trend si e' invertito con una crescita piu' stabile
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Dopo l'andamento negativo degli
ultimi mesi, i flussi commerciali dei paesi del G7 si
sono stabilizzati a cavallo fra il 2008 e il 2009. E 'il
trend si e' invertito con una crescita piu' stabile dei
volumi nel secondo trimestre 2009'. Lo scrive l'Ocse in
uno studio sui flussi commerciali, notando che i volumi
del commercio estero 'sono scesi ad un tasso a doppia
cifra' rispetto al secondo trimestre 2008. Le
esportazioni, in particolare, su base annua hanno visto
un calo del 25,3% in Italia. Del 33,9% in Giappone; la
Francia ha segnato -22,5% e gli Usa -19,6%, con una
media G7 pari a -23,3%. L'Ocse rileva tuttavia che, se
si considera l'andamento del secondo trimestre rispetto
al primo, le esportazioni del G7 si sono stabilizzate
con una crescita dello 0,8% mentre le importazioni sono
scese del 2,5%. Le esportazioni del Giappone, in
particolare, sono salite del 12,7% e le importazioni
scese del 3,4%. 'La ripresa delle esportazioni e' la
piu' alta fra i paesi del G7', rileva lo studio
dell'organizzazione parigina. L'Italia ha registrato un
rialzo del 2,1% delle esportazioni (misurate in volume)
nel secondo trimestre rispetto al primo dopo una gelata
(-17%) nei primi tre mesi dell'anno e dopo tre trimestri
consecutivi di crescita negativa dell'export. (ANSA)
23 Ottobre 2009 15:32 NEW
YORK
Crisi: Strauss-Kahn, motore crescita ripartito
di ANSA
Permangono i rischi, per l'occupazione ci vorra' tempo
(ANSA) - NEW YORK, 23 OTT - La 'paura si e' trasformata
in speranza': il motore della crescita economica e'
ripartito', ha detto il direttore del Fmi, Strauss-Khan.
E tuttavia ha aggiunto che questo 'non significa che la
crisi e' finita: restano molti rischi. L'attivita' e'
ancora dipendente dal sostegno politico e un ritiro
prematuro di questo supporto potrebbe uccidere la
ripresa'. E ancora: 'Ci vorra' ancora del tempo prima
che l'occupazione segua questo trend'. L'economia
crescera' del 3% nel 2010. 'L'instabilita' economica
continuera' a minacciare la stabilita' sociale -
aggiunge - Non bisogna pero' lasciarsi tentare
dall'ottimismo e dalla ripresa all'orizzonte: e'
necessario mantenere lo spirito di collaborazione e
cooperazione nel mondo post-crisi'. Per Strauss-Khan i
segnali sono buoni: con il G20 di Pittsburgh che ha
messo l'accento sull'importanza dell' 'interesse
collettivo globale nelle decisioni di politica
nazionale'. Per il dg del Fmi 'l'attuale rallentamento
economico e' stato il piu' profondo e il piu' ampio
dalla Grande Depressione. Fino a non molto tempo fa
l'economia globale era sull'orlo dell'abisso. Con il
collasso di Lehman Brothers l'incertezza e' divenuta
panico e l'attivita' economica ha iniziato a crollare'.
(ANSA)
Bernanke: costo dei
fallimenti pesi su intermediari, non sui contribuenti
Stampa
BlueTG.it - venerdì, 23 ottobre 2009 - 16:00 CEST
Ben Bernanke non usa mezzi termini: per il banchiere
centrale americano la “socializzazione” delle perdite da
parte delle grandi istituzioni finanziarie americane non
è corretta.
Il numero uno della Federal Reserve parlando davanti al
Congresso ha infatti ribadito come a suo parere occorra
dare avvio ad un “processo credibile” che porti a fare
in modo che i costi per la chiusura di intermediari
travolti dalla crisi debbano essere sostenuti dal
sistema finanziario, ossia da azionisti e creditori
degli intermediari stessi e non dai contribuenti.
Una dichiarazione che giunge nel mentre la banca
centrale americana sta intensificando i propri sforzi
per giungere a nuove regole in grado di garantire una
più efficace supervisione dei rischi del sistema
finanziario e dei limiti al sistema di bonus e compensi
che hanno indotto troppi operatori ad assumersi rischi
eccessivi per inseguire guadagni personali. (l.s.)
Bernanke, Fed valuta aumento capitale bancario
23 ottobre 2009 - 16:31 NEW YORK - REUTERS
Il presidente della Fed Ben Bernanke ha detto oggi che
le autorità stanno valutando l'ipotesi di un maggiore
capitale per le grandi banche come un modo per ridurre
il rischio che i problemi di un solo istituto possano
destabilizzare il sistema finanziario.
Nella sua più dettagliata descrizione del ruolo della
banca centrale nel post-crisi, Bernanke, parlando alla
conferenza della Fed di Boston, ha detto anche che le
autorità Usa ed estere stanno considerando di richiedere
che una maggiore quota del capitale della banca sia
detenuta in forma di azioni ordinarie.
Alcune aziende potrebbero inoltre dover emettere
capitale subordinato, una linea di debito che possa
essere convertita in azioni in momenti di pressione, ha
detto Bernanke.
"Condurremo più frequenti, più ampi e più esaurienti
esami orizzontali" ha detto Bernanke. Gli organismi di
controllo Usa hanno tradizionalmente condotto revisioni
banca per banca, ma gli esami "orizzontali" della Fed
guarderanno a un'ampia gamma di istituzioni
simultaneamente e applicando gli stessi criteri.
Bernanke ha inoltre rinnovato il suo appoggio alla
creazione di un consiglio di supervisione del rischio
sistemico ma ha detto di non prevedere il ripetersi di
'stress-test' nel breve periodo.
23 Ottobre 2009 16:52 NEW
YORK
ECONOMIA: LA RIPRESA (FORSE) GIA' A FINE ANNO
di WSI - AGI
L'attivita' economica globale potrebbe ripartire gia'
nei prossimi due-tre mesi e non nel primo semestre 2010.
Ad affermarlo e' il direttore generale del FMI
Strauss-Kahn.
La ripresa dell'economia globale potrebbe iniziare gia'
dalla fine di quest'anno, e non nel primo semestre del
2010, come prevedono le stime attuali del Fondo
Monetario Internazionale.
Lo ha dichiarato il direttore generale dell'organismo di
Washington, Dominique Strauss-Kahn.
Le ultime previsioni del Fmi, ha aggiunto Strauss-Kahn,
prevedono una crescita dell'economia globale del 3% nel
2010, dopo una contrazione dell'1% nel 2009.
23 Ottobre 2009 17:12 NEW
YORK
Fed: Bernanke, necessaria robusta supervisione banche
di ANSA
Industria finanziaria, non consumatori, sostenga costi
chiusura
(ANSA)- NEW YORK,23 OTT- Per le istituzioni finanziarie
serve una 'robusta supervisione e le autorita' devono
migliorare la loro performance' ha detto Ben Bernanke.
Per il presidente della Fed, gli Stati Uniti dovrebbero
ridurre gli incentivi alle aziende per farle diventare
grandi. Inoltre l'industria finanziaria, e non i
consumatori, dovrebbe sostenere i costi della chiusura
di grandi istituzioni finanziarie, ha insistito il
presidente della Fed. 'Ulteriori misure sono necessarie
per assicurare che le banche abbiano un adeguato livello
di capitale', afferma il presidente della Fed,
precisando che la banca centrale appoggia le indicazioni
del Financial Stability Board sui maggiori standard di
capitale. Bernanke ha anche valutato come essenziale il
fatto che il Congresso colmi le lacune regolatorie e
conceda alle autorita' gli strumenti per affrontare i
rischi su tutto il sistema finanziario. 'Con la crisi
finanziaria che si sta calmando, e' il momento per la
politica di assumere azioni per ridurre la probabilita'
e la severita' di eventuali nuove crisi', ha insistito
il presidente della Fed. (ANSA)
Borse europee: Londra
sale con i minerari, Milano affonda con UniCredit
23.10.2009
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno
chiuso oggi in ribasso. Il DAX a Francoforte ha perso lo
0,4%, il CAC40 a Parigi lo 0,3%, lo SMI a Zurigo lo 0,4%
e il FTSE MIB a Milano l'1,7%. Il FTSE 100 a Londra ha
guadagnato lo 0,7%.
Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato nel
pomeriggio le perdite di Wall Street. Le vendite hanno
colpito in particolar modo i titoli degli operatori
telefonici. BT Group (GB0030913577) ha perso il 3,2%,
Deutsche Telekom (DE0005557508) l'1,2%, France Télécom
(FR0000133308) l'1,4%, Telecom Italia (IT0003497168)
l'1,8%, Telefónica (ES0178430E18) lo 0,7% e Vodafone
(GB00B16GWD56) l'1,4%.
I titoli high-tech non hanno potuto beneficiare
dell'eccellente trimestrale pubblicata da Microsoft
(US5949181045). Infineon (DE0006231004) ha perso il
2,4%, STMicroelectronics (NL0000226223) il 3% e ASML
(NL0000334365) l'1,4%.
UniCredit (IT0000064854) è crollato a Milano del 5%. Il
mercato teme che la prima banca italiana possa
pubblicare dei deboli dati di bilancio per il terzo
trimestre.
La Borsa di Londra ha beneficiato dell'ottima
performance dei minerari. Anglo American (GB00B1XZS820)
ha guadagnato il 4,2%, BHP Billiton (GB0000566504) il
2%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,2% e Xstrata
(GB0031411001) il 3,7%. Il prezzo del rame è salito oggi
ai suoi più alti livelli da più di un anno.
BNP Paribas (FR0000131104) ha guadagnato a Parigi il
2,1%. La prima banca francese ha annunciato ieri sera
che il suo aumento di capitale da €4,3 miliardi è stato
sottoscritto 2,5 volte. UBS ha promosso inoltre oggi il
titolo a "Buy" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Saint Gobain (FR0000125007) ha chiuso in rialzo
dell'1,6%. I ricavi del gigante delle costruzioni sono
calati nel terzo trimestre meno di quanto previsto dagli
analisti. Saint Gobain ha inoltre indicato di attendersi
un miglioramento nel corrente trimestre e confermato il
suo outlook sulla seconda metà dell'anno.
Ericsson (SE0000108656) ha guadagnato a Stoccolma il
3,8%. Goldman Sachs ha introdotto oggi il titolo
dell'impresa svedese nella sua "Conviction Buy List"
(per ulteriori dettagli clicca qui).
Volvo (SE0000115446) ha guadagnato il 4,9%. Il secondo
produttore al mondo di camion ha registrato lo scorso
trimestre delle perdite inferiori alle attese del
mercato.
Redazione Borsainside 18.45
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WALL
STREET: FUTURES USA ESTENDONO GUADAGNI CON
TRIMESTRALI
23 Ottobre 2009 15:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Microsoft balza dell'8%
dopo i conti superiori alle attese. Bene anche Honeywell,
Amex e Amazon. Monito di Bernanke: tutte le societa'
finanziarie, non solo le banche, dovrebbero essere
soggette a controlli.
Si prospetta una seduta positiva a Wall Street, con i
contratti sui principali indici azionari che quando
manca mezz'ora all'avvio delle contrattazioni scambiano
in rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina), nel giorno
in cui hanno reso noti i loro conti fiscali giganti del
calibro di Microsoft e Honeywell, insieme ad un nutrito
gruppo di societa' componenti l'S&P 500.
Il mercato ha trovato la forza di estendere i guadagni
della prima parte di mattinata dopo la pubblicazione
delle cifre trimestrali del gigante del software, i cui
utili per azione sono risultati superiori alle stime di
$0.08, attestandosi a quota $0.40. Le iniziative di
riduzione dei costi hanno controbilanciato la
prestazione non troppo solida del fatturato. I titoli
della produttrice del sistema operativo Windows 7
scambiano in progresso dell'8%.
La manciata di aziende che ha pubblicato le cifre
trimestrali ieri a mercati chiusi ha nettamente battuto
le stime degli analisti. Tra queste figurano Amazon.com
(i cui titoli scambiano in rialzo del 17%) e la societa'
di carte di credito American Express. Ieri il mercato ha
archiviato la giornata in progresso per la prima volta
in tre sedute, grazie all'apporto fondamentale dei
finanziari e dei costruttori di case.
Tra la pioggia di trimestrali annunciate in mattinata,
si mette in evidenza il gigante tecnologico attivo anche
nel settore manifatturiero Honeywell International, che
ha chiuso il terzo trimestre con una contrazione degli
utili, i quali sono tuttavia risultati superiori alle
previsioni. Hanno battuto le stime anche i conti della
societa' industriale irlandese Ingersoll-Rand Plc.
All'iterno del comparto finanziario renderanno noti i
loro conti anche il travagliato gruppo di prestiti
immobiliari CIT Group e T. Rowe Price Group. Whirlpool
intanto ha riportato un profitto di $1.15 per titolo nel
terzo trimestre, che si confronta con i $2.15 dell'anno
prima. Le previsioni degli analisti erano in media per
un utile di $0.77 per azione.
Sul fronte macro gli occhi sono puntati sull'intervento
(in corso) del numero uno della Federal Reserve sulla
riforma del sistema di controllo dei mercati e del
settore finanziario in particolare. Secondo Ben Bernanke
un punto cruciale per il Congresso sara' quello di
offrire ai supervisori incaricati nuovi strumenti, che
consentano loro di poter prevedere e gestire eventuali
rischi sistemici che si dovessero presentare in futuro.
La crisi finanziaria e' infatti la dimostrazione che non
sono solo le banche a presentare un rischio per il
sistema, ma anche dalle altre aziende finanziarie, che
tradizionalmente non sono invece soggette a controlli.
Pertanto anche queste ultime verranno sottoposte agli
stress test.
Quindi l'attenzione si spostera' sui dati sulle vendite
di case esistenti, la cui pubblicazione e' fissata per
le 16 italiane. Gli analisti di BNP Paribas si attendono
un incremento del 5.9% nel mese di settembre, a quota
5.40 milioni di unita', dopo il calo del 2.7% registrato
in agosto. Piu' tardi in giornata il vice presidente
della Banca Centrale, Donald L. Kohn terrra' un discorso
durante una conferenza.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico avanza il
greggio. Al momento i futures con consegna dicembre
fanno segnare un progresso di $0.14 a quota $81.33 al
barile. Sul valutario sostanzialmente invariato il
dollaro nei confronti dell'euro, con la moneta unica che
scambia a quota $1.5038. Guadagna terreno l'oro: i
futures con scadenza dicembre scambiano in rialzo di
$7.90 a quota $1066.50 l'oncia. In flessione i prezzi
dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ salito al 3.4700% dal 3.4210% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in rialzo di 3.50 punti (+0.32%) a
quota 1094.30.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +13.75 punti
(+0.24%) a 1776.25.
Il contratto sull'indice Dow Jones e' in progresso di
19.00 punti (+0.19%) a 10057.00.
WALL
STREET: AVVIO BEN INTONATO DOPO MICROSOFT
23 Ottobre 2009 15:35 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Sorprendono in positivo
anche i conti di Amazon, Honeywell e Capital One.
Bernanke conferma estensione degli stress test a tutto
il settore finanziario e non piu' solo alle banche. Si
rafforzano oro e dollaro. Adesso occhio ai dati
immobiliari.
Partenza ben intonata per i listini azionari americani,
che tenteranno di ampliare i guadagni registrati ieri
nell'ennesimo giorno in cui gli operatori sono stati
travolti da un'ondata di trimestrali, la maggior parte
delle quali migliori delle attese.
Tra le piu' significative, che stanno dettando
l'andamento delle contrattazioni in avvio, vanno citate
senza dubbio quelle del gigante del software Microsoft,
del portale di vendite online Amazon.com, del colosso
industriale e tecnologico Honeywell e dell'azienda
finanziaria Capital One. Gli utili per azione di
ciascuna delle societa' sopra citate ha battuto il
consensus di un margine compreso tra $0.08 e $0.8.
Whirlpool intanto ha riportato un profitto di $1.15 per
titolo nel terzo trimestre, che si confronta con i $2.15
dell'anno prima. Le previsioni degli analisti erano in
media per un utile di $0.77 per azione. Hanno battuto le
stime anche i conti della societa' industriale irlandese
Ingersoll-Rand Plc.
Gli operatori intanto, cosa che avviene di sovente negli
ultimi tempi, non distolgono l'attenzione dalla
prestazione del dollaro, che al momento e' in progresso
dello 0.2% contro le valute concorrenti principali.
Quanto ai commenti sulla riforma del sistema di
controllo del settore finanziario del presidente della
Banca Centrale Usa Ben Bernanke non contengono
informazioni particolarmente nuove e non hanno pertanto
un impatto sul mercato. Il numero uno della Fed ha
annunciato l'estensione degli stress test a tutto il
panorama della finanza Usa e non piu' solo alle banche.
Alle 16 italiane il focus si spostera' sulla
pubblicazione delle cifre relative alle vendite di case
esistenti nel mese di settembre, da cui gli analisti di
BNP Paribas si aspettano un miglioramento del 5.9%. Piu'
tardi in giornata il vice presidente della Banca
Centrale, Donald L. Kohn terrra' un discorso durante una
conferenza.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico arretra
leggermente il greggio. Al momento i futures con
consegna dicembre fanno segnare un ribasso di $0.04 a
quota $81.15 al barile. Sul valutario in progresso il
dollaro nei confronti dell'euro, con la moneta unica che
scambia in flessione a quota $1.5012. Guadagna terreno
l'oro: i futures con scadenza dicembre scambiano in
rialzo di $7.10 a quota $1065.70 l'oncia. In flessione i
prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul
Treasury a 10 anni e’ salito al 3.4700% dal 3.4210% di
ieri.
WALL
STREET: SCIVOLA COLPITA DAGLI ENERGETICI
23 Ottobre 2009 18:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Pesa il deprezzamento del
greggio. L'S&P 500 brucia i guadagni accumulati in
settimana nonostante i sorprendenti dati giunti dal
fronte immobiliare e la pioggia di trimestrali migliori
del previsto. In controtendenza Microsoft e Amazon.
I listini azionari Usa cedono terreno a meta' seduta,
appesantiti dal calo del petrolio che inevitabilmente
infligge un duro colpo alle societa' produttrici di
energia. Non sono bastati i sorprendenti dati
immobiliari e i tanti risultati societari migliori delle
attese, tra cui quelli delle aziende tecnologiche
Microsoft e Amazon e cosi' l'S&P 500 ha bruciato i
guadagni accumulati in settimana.
Exxon Mobil e Schlumberger Ltd. guidano i cali dopo che
il petrolio ha iniziato a imboccare la strada dei
ribassi per la seconda seduta consecutiva. I titoli
delle societa' industriali del paniere S&P 500 cedono in
media l'1.3%, appesantiti in particolare dalle aziende
costruttrici di infrastrutture ferroviarie, dopo che la
previsione di Burlington Northern Santa Fe sui profitti
societari e' risultata peggiore delle stime.
Il Nasdaq tiene meglio degli altri indici, aiutato dalla
prova convincente di Microsoft e Amazon, che accelerano
dopo aver annunciato utili migliori delle attese,
contribuendo cosi' a mantenere a galla il settore
hi-tech.
A nulla sono servite le cifre superiori alle attese
giunte dal fronte immobiliare, dove le vendite di case
esistenti sono cresciute in settembre al ritmo piu'
elevato da oltre due anni, anche se gli esperti hanno
sottolineato che gran parte del credito va agli
incentivi fiscali pari a $8000 messi a disposizione dal
governo per gli acquirenti della prima casa.
"Si nota un certo scetticismo nel mercato che e'
francamente irrazionale", osserva Richard Campagna,
amministratore delegato di 300 North Capital LLC,
precisando che "il terzo trimestre non e' altro che la
coda della recessione e il fatto che gli utili siano
cosi' buoni ci dice che i risultati societari
cresceranno con una rapidita' che molti non si aspettan".
Grazie ad un rally del 62% partito lo scorso 9 marzo, a
livello di valutazione il paniere allargato sta
scambiando sui massimi livelli di oltre cinque anni se
confrontato con gli utili societari. Nel tentativo di
rilanciare l'economia e sostenere il mercato gli Stati
Uniti hanno investito, prestato e garantito una somma
complessiva di $11600 miliardi. Stando alle cifre
presentate dal Fondo Monetario Internazionale, in tutto
il mondo, da Pechino a Berlino, i governi hanno speso
$12000 miliardi per combattere la contrazione
dell'economia globale.
Il 19 ottobre l'S&P 500 ha chiuso sui massimi di un anno
in una settimana in cui gli utili di colossi del calibro
di Caterpillar e Morgan Stanley hanno superato le
previsioni.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti: Internet-HHH +7.0% (32% AMZN),
Retail-RTH +1.0% e Coal-KOL +0.9%. Tra i piu' forti
ribassi: Insurance-KIE -2.3%, Solar-TAN -2.0%, Oil
Services-OIH -1.9%, NDQ Biotech-BBH -1.9%,
Semiconductors-SMH -1.7%, Regional Banks-KRE -1.7% e
Global Shippers-SEA -1.6%.
Alle 18:30 circa il volume di scambio e' di 520 milioni
di pezzi al NYSE e 1.06 miliardi al Nasdaq. I titoli in
rialzo contro quelli in ribasso sono 851 a 2072 al Nyse
e 709 a 1822 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi
minimi delle ultime 52 settimane sono: 156 a 1 al NYSE e
93 a 10 al Nasdaq
WALL
STREET:
IN CALO CON WARNING ED ENERGIA
23 Ottobre 2009 21:53 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Le deboli previsioni di
alcune societa' ferroviare e il ritracciamento del
greggio oscurano il buon dato sull'immobiliare e i
bilanci aziendali positivi. L'Hi-tech limita le perdite
con Microsoft, Amazon.com e Netflix. Settimana in lieve
ribasso.
Gli indici hanno archiviato la seduta in rosso, colpiti
dalle deboli prospettive gi alcune societa’ ferroviarie
e dal nuoov calo del petrolio che ha avuto l’effetto di
spingere al ribasso i titoli delle societa’ energetiche.
Il Dow Jones ha perso l'1.08% a 9972, l’S&P500 l'1.22% a
1079, il Nasdaq (supportato dai bilanci di Microsotf,
Amazon.com e Netflix) ha limitato le perdite a -0.50% a
quota 2154. Negativa la performance settimanale:
l’indice industriale cede lo 0.2%, il paniere allargato
lo 0.7%, l’indice hi-tech chiude con un ribasso dello
0.1%.
A guidare i cali nel comparto dell’energia sono stati
Exxon Mobil e Schlumberger Ltd. dopo che il petrolio ha
iniziato a imboccare la strada dei ribassi per la
seconda seduta consecutiva. Dopo essersi spinti in
settimana a nuovi massimi per il 2009, i futures con
consegna dicembre oggi hanno chiuso in ribasso di 69
centesimi a $80.50. I titoli delle societa' industriali
dell’S&P 500 hanno accusato i maggiori cali, appesantiti
in particolare dalle aziende costruttrici di
infrastrutture ferroviarie, dopo che la previsione di
Burlington Northern Santa Fe sui profitti societari e'
risultata peggiore delle stime. Il comparto ferroviario
e' generalmente inteso come un buon indicatore dell'attivita'
economica per il ruolo chiave che gioca nelle spedizioni
di beni ai produttori e sul mercato.
Il Nasdaq e’ riuscito a tenere meglio degli altri
indici, aiutato dalla prove convincenti di Microsoft,
del colosso retail online Amazon.com e dalla societa’ di
noleggio DVD attiva sul Web Netflix, in rialzo
rispettivamente del 5%, del 26% e dell’11%, in
accelerazione dopo aver annunciato utili migliori delle
attese.
In evidenza anche la conglomerata industriale Honeywell
e il gruppo finanziario Capital One. Gli utili per
azione di ciascuna delle societa' sopra citate hanno
battuto il consensus di un margine compreso tra $0.08 e
$0.8. La societa’ di elettrodomestici Whirlpool ha
riportato un profitto di $1.15 per titolo nel terzo
trimestre, che si confronta con i $2.15 dell'anno prima.
Le previsioni degli analisti erano in media per un utile
di $0.77 per azione. Hanno battuto le stime anche i
bilanci della societa' industriale irlandese
Ingersoll-Rand Plc.
Le vendite sui mercati si sono materializzate nonostante
le cifre superiori alle attese giunte dal fronte
immobiliare, dove le vendite di case esistenti sono
cresciute in settembre al ritmo piu' elevato da oltre
due anni, pur grazie in larga parte agli incentivi
fiscali messi a disposizione dal governo per gli
acquirenti della prima casa.
Il calo non ha sembrato preoccupare particolarmente gli
analisti, tra cui Linda Duessel, market strategist di
Federated Investors, secondo cui il mercato necessita di
una pausa dopo i forti rialzi messi a segno da ormai
sette mesi: "la corsa e’ stata fin troppo veloce,
abbiamo bisogno di un periodo di consolidamento".
Grazie ad un rally del 62% partito lo scorso 9 marzo, a
livello di valutazione il paniere allargato sta
scambiando sui massimi livelli di oltre cinque anni se
confrontato con gli utili societari. Nel tentativo di
rilanciare l'economia e sostenere il mercato gli Stati
Uniti hanno investito, prestato e garantito una somma
complessiva di $11600 miliardi. Stando alle cifre
presentate dal Fondo Monetario Internazionale, in tutto
il mondo, da Pechino a Berlino, i governi hanno speso
$12000 miliardi per combattere la contrazione
dell'economia globale.
Quanto ai commenti sulla riforma del sistema di
controllo del settore finanziario va citata l'estensione
degli stress test annunciata dal presidente della Fed
Bernanke, a tutto il panorama della finanza Usa e non
piu' solo alle banche.
Sugli altri mercati, sul valutario, ritraccia l'euro nei
confronti del dollaro. Nella tarda serata di venerdi’ a
New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4994.
In flessione l’oro: i futures con scadenza dicembre
hanno ceduto $2.20 a quota $1056.40 l'oncia. In ribasso
i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10
anni e' cresciuto al 3.4750% dal 3.4210% di giovedi'.
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