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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Venerdì 23 Ottobre 2009

PARTE  2

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  Edizione EUROPA   Edizione USA   Edizione ASIA  
       
..... Venerdì 23 Ottobre 2009 ..... Venerdì 23 Ottobre 2009 ..... Venerdì 23 Ottobre 2009 .....
 

 

 

 

La Borsa di Tokyo chiude contrastata
23.10.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi contrastata. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,2% a 10.282,99 punti, il Topix ha perso invece lo 0,7% a 902,03 punti. La seduta è stata dominata dalla prudenza, gli investitori attendono con tensione i dati di bilancio delle maggiori imprese giapponesi che verranno pubblicati la prossima settimana. Nel settore del trasporto marittimo. Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha chiuso in rialzo dello 0,9% e Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) dello 0,3%. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, ha superato per la prima volta dall'inizio di agosto quota 3.000 punti.
Canon (JP3242800005) ha perso lo 0,8%. Secondo il quotidiano finanziario "Nikkei" l'utile operativo di Canon potrebbe essere calato lo scorso trimestre del 50%.
Nel settore dell'industria alimentare Kirin Holdings (JP3258000003) ha guadagnato il 5,5%. Morgan Stanley ha alzato il suo rating sul titolo del secondo produttore giapponese di birra da "Equal-weight" ad "Overweight".
Daiwa House (JP3505000004) ha guadagnato il 3,7%. La prima impresa immobiliare giapponese ha annunciato dei dati preliminari di bilancio per il primo semestre migliori delle attese del mercato.
Japan Airlines (JP3705400004) ha perso il 6,6% a ¥114. Citigroup ha confermato il suo rating di "Sell" sul titolo della linea aerea e tagliato il target price da ¥160 a ¥80.
Redazione Borsainside 8.30

 

 

Quanto è "troppo" per il debito di un governo?

REUTERS
23 ottobre 2009 10:31 MILANO
di Emily Kaiser
A chi chiede in prestito migliaia di miliardi di dollari aiuta avere una buona reputazione, introiti fissi e molti amici ricchi e fiduciosi.
Questo, in parte, spiega perchè i 1.400 miliardi di dollari di deficit Usa annunciati la scorsa settimana hanno lasciato attoniti i politici ma non hanno spaventato gli investitori, che continuano a dare denaro al governo Usa a bassi tassi di interesse.
E questo spiega anche come mai Giappone e Italia possono andare avanti con un debito superiore al Pil - mentre in passato economie di mercati emergenti come l'Argentina sono state schiacciate da indebitamenti di dimensioni simili.
Per quanto riguarda l'Italia conta poi che non sia mai andata in default dai tempi di Benito Mussolini e che appartenga al sistema dell'euro.
Secondo il Fondo monetario internazionale, il rapporto tra debito e Pil nei paesi del G7 continuerà a salire quest'anno e rimarrà probabilmente elevato almeno fino al 2012.
In parte, ciò è conseguenza della recessione: la spesa dei governi è schizzata verso l'alto nel tentativo di salvare le banche e resuscitare le economie, mentre i ricavi da tasse sono diminuiti.
I Governi cercano di trovare un magico equilibrio tra il "fare", per mettere fine alla crisi, e il "non fare", per evitare di piombare nel buco nero del debito.
"E' questo il dilemma centrale di questo periodo storico (trovare il punto d'equilibrio)", dice il segretario del Tesoro Timothy Geithner.
Una cosa comunque è certa: se i Paesi più ricchi del globo prenderanno sotto gamba il problema del debito, le conseguenze saranno gravi e gli effetti a domino.
Per gli Usa, ad esempio, i primi segni di difficoltà potrebbero tradursi in un rapido deprezzamento del dollaro, un aumento veloce dell'inflazione e un balzo dei rendimenti dei Treasuries.

 

 

23 Ottobre 2009 11:21 BERLINO
Germania: indice Ifo ottobre sale a 91,9
di ANSA
Ai massimi da 13 mesi ma inferiore alle attese degli analisti
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - L'indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, a ottobre e' salito a 91,9 punti, dai 91,3 di settembre. Si tratta del livello piu' alto da 13 mesi, ma non raggiunge le attese degli analisti, che avevano previsto un aumento a 92 punti.

 

 

23 Ottobre 2009 11:47 BRUXELLES
Ue-16: ordini industria +2% ad agosto
di ANSA
In Italia invece si registra un sensibile calo, -6,4%
(ANSA) - BRUXELLES, 23 OTT - Continuano a crescere in Eurolandia gli ordinativi nel settore industriale ma non in Italia, dove si registra un sensibile calo. Nella Ue-16 ad agosto Eurostat ha registrato un +2% rispetto al mese di luglio, mentre in Italia gli ordini sono calati del 6,4%. Nell'intera Ue gli ordini ad agosto sono aumentati dell'1,2%,dopo l'1,6% del mese precedente. Dopo che a luglio l'Italia aveva fatto registrare una delle performance piu' importanti tra le principali economie europee, mettendo a segno un +4%, ad agosto gli ordinativi industriali sono calati del 6,4%. In Eurolandia va peggio solo l'Irlanda con un crollo del 14,6%. Rispetto al 2008, Eurostat rileva che gli ordini nell'industria sono crollati del 23,1% nella zona euro e del 22,3% nell'Ue-27. Per l'Italia si registra un -27,9% che accentua il calo, sempre su base annuale, registrato a luglio (-24,7%). Sette i Paesi dove gli ordini sono cresciuti, tra cui Francia (+3%), Germania (+1,8%) e Slovacchia (+11,8%). (ANSA)

 

 

Le borse della regione Asia-Pacifico rimbalzano
23.10.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,9% a 3.107,85 punti. Durante l'intera settimana il listino cinese ha guadagnato il 4,5%. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 2%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 2,9%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 3,6%, Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 2,2% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 4,4%. Secondo delle voci di stampa le autorità di vigilanza del settore bancario avrebbero alleviato le regole sulla deduzione delle obbligazioni. L'aumento dei prezzi dei metalli ha spinto i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 3,3%, Yunnan Copper (CNE000000W13) il 2,5% e Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) il 2,1%. Tra i titoli dei produttori di carbone China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) ha chiuso in rialzo del 3,2% e Datong Coal (CNE000001MZ6) del 5,9%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato l'1% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l'1,3%. Secondo quanto riporta il "Securities Times" il Governo cinese prolungherà il programma di incentivi per coloro che acquistano la prima casa.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dell'1,7% a 22.589,73 punti. Il rally di Wall Street di ieri ha fatto tornare gli acquisti sulla piazza finanziaria della città costiera. Tra i titoli dell'Hang Seng HSBC (GB0005405286) ha guadagnato l'1,6%, China Life (CN0003580601) il 5,7%, PetroChina (CN0009365379) il 3,6% e China Mobile (HK0941009539) lo 0,7%.

Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato l'1%, il Kospi a Seul lo 0,6%, lo Straits Times a Singapore l'1,2% e il Taiex a Taipei lo 0,5%.
Redazione Borsainside 12.10

 

 

23 Ottobre 2009 13:23 PECHINO – Il Sole 24 Ore
Timori di bolla creditizia, stress test per le banche cinesi
Mutui subprime in salsa cinese? Forse non siamo proprio a questo punto. Ma di certo le autorità di vigilanza sul settore creditizio del paese asiatico sono allertate. Non si spiegherebbe altrimenti la decisione, di cui ha dato notizia il China Securities Journal, di ordinare degli stress test per le banche commerciali. Il timore infatti è che queste ultime si siano fatte prendere troppo la mano negli ultimi mesi, approfittando delle politiche di stimolo varate in questi mesi.
I bassi tassi d'interesse hanno contribuito, come riportato dalla Banca centrale cinese, a far crescere il credito del 34,16% rispetto all'anno scorso. Nei primi nove mesi dell'anno i nuovi crediti erogati hanno raggiunto la quota record di 8,67 mila miliardi di yuan (circa 1,27 miliardi di dollari). Questo ha contribuito a far crescere il Pil più del previsto (+8,9%). Soprattutto il settore dell'edilizia, trainato da mutui immobiliari che hanno toccato la stratosferica cifra di 1,84 mila miliardi di yuan.
L'altra faccia della medaglia riguarda però i timori sulle possibili conseguenze del «credito facile» (che nel caso americano hanno dato il via alla recessione più pesante dal secondo dopoguerra). I rischio più temuto è quello di una bolla immobiliare (e la crescita consistente dei prestiti per l'acquisto di case è il campanello d'allarme). Ma c'è anche da considerare il rally della Borsa cinese. Lo Shanghai composite index è salito di oltre il 70% in un anno e sono diversi i commentatori a valutare questa performance come frutto della speculazione. C'è infine l'incognita inflazione. Un problema che in realtà hanno tutte le banche centrali che in questi mesi hanno adottato una politica monetaria espansiva per far fronte alla stretta creditizia.
Tutti guardano alla Cina come alla locomotiva che trainerà l'economia mondiale fuori dalla crisi. Lo scoppio di un'altra crisi finanziaria con epicentro Pechino pero' rischia di vanificare queste speranze. Non è escluso quindi che la Banca centrale cinese rialzi i tassi d'interesse nel 2010. Sono in molti a scommetterci.
E poi ci sono gli stress test a cui la China Banking Regulatory commission vuole sottoporre gli istituti di credito. Un po' come aveva fatto la Federal Reserve americana, che nei mesi scorsi infatti aveva messo sotto la lente di ingrandimento i libri contabili dei maggiori istituti di credito. Il dato che allarma è la crescita delle sofferenze sui prestiti. La percentuale è salita dallo 0,76% dall'anno scorso, all'1,66%. Il dato di per se non è così allarmante. Ma potrebbe diventarlo, specie se si scoprisse che le banche non sono state così trasparenti nel registrarle. In una nota ufficiale del 16 di ottobre poi, la China Banking Regulatory commission si è raccomandata maggiore rigore nel segnalare, alla voce svalutazioni, i crediti in sofferenza e gli scoperti da conto corrente. È di pochi giorni fa un'altro invito alle banche a prestare il loro soldi «con ragionevolezza», e a mantenere stabile il loro coefficiente di patrimonializzazione.

 

 

23 Ottobre 2009 13:43 LONDRA
Pil Gran Bretagna scende a sorpresa,-0,4% su trimestre
di ANSA
Crisi servizi, manifatturiero e costruzioni blocca economia
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Il prodotto interno lordo della Gran Bretagna ha segnato un calo a sorpresa nel terzo trimestre, segnando un -0,4% congiunturale. Le previsioni parlavano di un +0,2%. Lo scrive la Bloomberg, secondo cui la crisi dei servizi, del manifatturiero e delle costruzioni sta impedendo all'economia britannica di uscire dalla sua recessione piu' lunga di sempre.

 

 

23 Ottobre 2009 14:07 MADRID
Spagna: disoccupazione, leggera flessione, -0,3%,
di ANSA
Ma il numero dei senza lavoro rimane superiore ai 4 milioni
(ANSA) - MADRID, 22 OTT - La disoccupazione in Spagna ha registrato una flessione dello 0,3% (-14mila persone) nel terzo trimestre di quest'anno. Ma il numero dei senza lavoro rimane superiore ai 4 milioni, secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto nazionale statistiche Ine. La lieve flessione, la prima da due anni, e' collegata dall'Ine con il calo della popolazione attiva di -89mila unita' registrato nello stesso periodo. I disoccupati in Spagna sono ora 4,12 milioni.

 

 

Bernanke: per le grandi banche e' tempo di nuove regole
BlueTG.it - venerdì, 23 ottobre 2009 - 15:06 CEST
Secondo Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve americana, con la crisi finanziaria che sta iniziando a stemperarsi “è tempo per i policy maker di agire in modo da ridurre la probabilità di future severe crisi”.
La Fed in particolare secondo il suo numero uno cercherà di far sì che le banche maggiori “detengano capitali più elevati e di migliore qualità”, migliorino le loro capacità di gestione del rischio, abbiano una “robusta gestione della liquidità”, adottino strutture di incentivazione dei dipendenti “che assicurino appropriate performance e incentivi per l’assunzione di rischi” e operino “in modo corretto nei confronti dei consumatori”. (l.s.)

 

 

23 Ottobre 2009 15:09 PARIGI
Commercio estero: Ocse, nei paesi G7 e' tornato a crescere
di ANSA
Il trend si e' invertito con una crescita piu' stabile
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Dopo l'andamento negativo degli ultimi mesi, i flussi commerciali dei paesi del G7 si sono stabilizzati a cavallo fra il 2008 e il 2009. E 'il trend si e' invertito con una crescita piu' stabile dei volumi nel secondo trimestre 2009'. Lo scrive l'Ocse in uno studio sui flussi commerciali, notando che i volumi del commercio estero 'sono scesi ad un tasso a doppia cifra' rispetto al secondo trimestre 2008. Le esportazioni, in particolare, su base annua hanno visto un calo del 25,3% in Italia. Del 33,9% in Giappone; la Francia ha segnato -22,5% e gli Usa -19,6%, con una media G7 pari a -23,3%. L'Ocse rileva tuttavia che, se si considera l'andamento del secondo trimestre rispetto al primo, le esportazioni del G7 si sono stabilizzate con una crescita dello 0,8% mentre le importazioni sono scese del 2,5%. Le esportazioni del Giappone, in particolare, sono salite del 12,7% e le importazioni scese del 3,4%. 'La ripresa delle esportazioni e' la piu' alta fra i paesi del G7', rileva lo studio dell'organizzazione parigina. L'Italia ha registrato un rialzo del 2,1% delle esportazioni (misurate in volume) nel secondo trimestre rispetto al primo dopo una gelata (-17%) nei primi tre mesi dell'anno e dopo tre trimestri consecutivi di crescita negativa dell'export. (ANSA)

 

 

23 Ottobre 2009 15:32 NEW YORK
Crisi: Strauss-Kahn, motore crescita ripartito
di ANSA
Permangono i rischi, per l'occupazione ci vorra' tempo
(ANSA) - NEW YORK, 23 OTT - La 'paura si e' trasformata in speranza': il motore della crescita economica e' ripartito', ha detto il direttore del Fmi, Strauss-Khan. E tuttavia ha aggiunto che questo 'non significa che la crisi e' finita: restano molti rischi. L'attivita' e' ancora dipendente dal sostegno politico e un ritiro prematuro di questo supporto potrebbe uccidere la ripresa'. E ancora: 'Ci vorra' ancora del tempo prima che l'occupazione segua questo trend'. L'economia crescera' del 3% nel 2010. 'L'instabilita' economica continuera' a minacciare la stabilita' sociale - aggiunge - Non bisogna pero' lasciarsi tentare dall'ottimismo e dalla ripresa all'orizzonte: e' necessario mantenere lo spirito di collaborazione e cooperazione nel mondo post-crisi'. Per Strauss-Khan i segnali sono buoni: con il G20 di Pittsburgh che ha messo l'accento sull'importanza dell' 'interesse collettivo globale nelle decisioni di politica nazionale'. Per il dg del Fmi 'l'attuale rallentamento economico e' stato il piu' profondo e il piu' ampio dalla Grande Depressione. Fino a non molto tempo fa l'economia globale era sull'orlo dell'abisso. Con il collasso di Lehman Brothers l'incertezza e' divenuta panico e l'attivita' economica ha iniziato a crollare'. (ANSA)

 

 

Bernanke: costo dei fallimenti pesi su intermediari, non sui contribuenti
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BlueTG.it - venerdì, 23 ottobre 2009 - 16:00 CEST
Ben Bernanke non usa mezzi termini: per il banchiere centrale americano la “socializzazione” delle perdite da parte delle grandi istituzioni finanziarie americane non è corretta.
Il numero uno della Federal Reserve parlando davanti al Congresso ha infatti ribadito come a suo parere occorra dare avvio ad un “processo credibile” che porti a fare in modo che i costi per la chiusura di intermediari travolti dalla crisi debbano essere sostenuti dal sistema finanziario, ossia da azionisti e creditori degli intermediari stessi e non dai contribuenti.
Una dichiarazione che giunge nel mentre la banca centrale americana sta intensificando i propri sforzi per giungere a nuove regole in grado di garantire una più efficace supervisione dei rischi del sistema finanziario e dei limiti al sistema di bonus e compensi che hanno indotto troppi operatori ad assumersi rischi eccessivi per inseguire guadagni personali. (l.s.)

 

 

Bernanke, Fed valuta aumento capitale bancario
23 ottobre 2009 - 16:31 NEW YORK - REUTERS
Il presidente della Fed Ben Bernanke ha detto oggi che le autorità stanno valutando l'ipotesi di un maggiore capitale per le grandi banche come un modo per ridurre il rischio che i problemi di un solo istituto possano destabilizzare il sistema finanziario.
Nella sua più dettagliata descrizione del ruolo della banca centrale nel post-crisi, Bernanke, parlando alla conferenza della Fed di Boston, ha detto anche che le autorità Usa ed estere stanno considerando di richiedere che una maggiore quota del capitale della banca sia detenuta in forma di azioni ordinarie.
Alcune aziende potrebbero inoltre dover emettere capitale subordinato, una linea di debito che possa essere convertita in azioni in momenti di pressione, ha detto Bernanke.
"Condurremo più frequenti, più ampi e più esaurienti esami orizzontali" ha detto Bernanke. Gli organismi di controllo Usa hanno tradizionalmente condotto revisioni banca per banca, ma gli esami "orizzontali" della Fed guarderanno a un'ampia gamma di istituzioni simultaneamente e applicando gli stessi criteri.
Bernanke ha inoltre rinnovato il suo appoggio alla creazione di un consiglio di supervisione del rischio sistemico ma ha detto di non prevedere il ripetersi di 'stress-test' nel breve periodo.

 

 

23 Ottobre 2009 16:52 NEW YORK
ECONOMIA: LA RIPRESA (FORSE) GIA' A FINE ANNO
di WSI - AGI
L'attivita' economica globale potrebbe ripartire gia' nei prossimi due-tre mesi e non nel primo semestre 2010. Ad affermarlo e' il direttore generale del FMI Strauss-Kahn.
La ripresa dell'economia globale potrebbe iniziare gia' dalla fine di quest'anno, e non nel primo semestre del 2010, come prevedono le stime attuali del Fondo Monetario Internazionale.
Lo ha dichiarato il direttore generale dell'organismo di Washington, Dominique Strauss-Kahn.
Le ultime previsioni del Fmi, ha aggiunto Strauss-Kahn, prevedono una crescita dell'economia globale del 3% nel 2010, dopo una contrazione dell'1% nel 2009.

 

 

23 Ottobre 2009 17:12 NEW YORK
Fed: Bernanke, necessaria robusta supervisione banche
di ANSA
Industria finanziaria, non consumatori, sostenga costi chiusura
(ANSA)- NEW YORK,23 OTT- Per le istituzioni finanziarie serve una 'robusta supervisione e le autorita' devono migliorare la loro performance' ha detto Ben Bernanke. Per il presidente della Fed, gli Stati Uniti dovrebbero ridurre gli incentivi alle aziende per farle diventare grandi. Inoltre l'industria finanziaria, e non i consumatori, dovrebbe sostenere i costi della chiusura di grandi istituzioni finanziarie, ha insistito il presidente della Fed. 'Ulteriori misure sono necessarie per assicurare che le banche abbiano un adeguato livello di capitale', afferma il presidente della Fed, precisando che la banca centrale appoggia le indicazioni del Financial Stability Board sui maggiori standard di capitale. Bernanke ha anche valutato come essenziale il fatto che il Congresso colmi le lacune regolatorie e conceda alle autorita' gli strumenti per affrontare i rischi su tutto il sistema finanziario. 'Con la crisi finanziaria che si sta calmando, e' il momento per la politica di assumere azioni per ridurre la probabilita' e la severita' di eventuali nuove crisi', ha insistito il presidente della Fed. (ANSA)

 

 

Borse europee: Londra sale con i minerari, Milano affonda con UniCredit
23.10.2009
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il DAX a Francoforte ha perso lo 0,4%, il CAC40 a Parigi lo 0,3%, lo SMI a Zurigo lo 0,4% e il FTSE MIB a Milano l'1,7%. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,7%.

Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato nel pomeriggio le perdite di Wall Street. Le vendite hanno colpito in particolar modo i titoli degli operatori telefonici. BT Group (GB0030913577) ha perso il 3,2%, Deutsche Telekom (DE0005557508) l'1,2%, France Télécom (FR0000133308) l'1,4%, Telecom Italia (IT0003497168) l'1,8%, Telefónica (ES0178430E18) lo 0,7% e Vodafone (GB00B16GWD56) l'1,4%.

I titoli high-tech non hanno potuto beneficiare dell'eccellente trimestrale pubblicata da Microsoft (US5949181045). Infineon (DE0006231004) ha perso il 2,4%, STMicroelectronics (NL0000226223) il 3% e ASML (NL0000334365) l'1,4%.

UniCredit (IT0000064854) è crollato a Milano del 5%. Il mercato teme che la prima banca italiana possa pubblicare dei deboli dati di bilancio per il terzo trimestre.

La Borsa di Londra ha beneficiato dell'ottima performance dei minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 4,2%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,2% e Xstrata (GB0031411001) il 3,7%. Il prezzo del rame è salito oggi ai suoi più alti livelli da più di un anno.

BNP Paribas (FR0000131104) ha guadagnato a Parigi il 2,1%. La prima banca francese ha annunciato ieri sera che il suo aumento di capitale da €4,3 miliardi è stato sottoscritto 2,5 volte. UBS ha promosso inoltre oggi il titolo a "Buy" (per ulteriori dettagli clicca qui).

Saint Gobain (FR0000125007) ha chiuso in rialzo dell'1,6%. I ricavi del gigante delle costruzioni sono calati nel terzo trimestre meno di quanto previsto dagli analisti. Saint Gobain ha inoltre indicato di attendersi un miglioramento nel corrente trimestre e confermato il suo outlook sulla seconda metà dell'anno.

Ericsson (SE0000108656) ha guadagnato a Stoccolma il 3,8%. Goldman Sachs ha introdotto oggi il titolo dell'impresa svedese nella sua "Conviction Buy List" (per ulteriori dettagli clicca qui).

Volvo (SE0000115446) ha guadagnato il 4,9%. Il secondo produttore al mondo di camion ha registrato lo scorso trimestre delle perdite inferiori alle attese del mercato.
Redazione Borsainside 18.45

 

 

 

 

WALL STREET: FUTURES USA ESTENDONO GUADAGNI CON TRIMESTRALI

23 Ottobre 2009 15:00 NEW YORK - WSI
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Microsoft balza dell'8% dopo i conti superiori alle attese. Bene anche Honeywell, Amex e Amazon. Monito di Bernanke: tutte le societa' finanziarie, non solo le banche, dovrebbero essere soggette a controlli.
Si prospetta una seduta positiva a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca mezz'ora all'avvio delle contrattazioni scambiano in rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina), nel giorno in cui hanno reso noti i loro conti fiscali giganti del calibro di Microsoft e Honeywell, insieme ad un nutrito gruppo di societa' componenti l'S&P 500.

Il mercato ha trovato la forza di estendere i guadagni della prima parte di mattinata dopo la pubblicazione delle cifre trimestrali del gigante del software, i cui utili per azione sono risultati superiori alle stime di $0.08, attestandosi a quota $0.40. Le iniziative di riduzione dei costi hanno controbilanciato la prestazione non troppo solida del fatturato. I titoli della produttrice del sistema operativo Windows 7 scambiano in progresso dell'8%.

La manciata di aziende che ha pubblicato le cifre trimestrali ieri a mercati chiusi ha nettamente battuto le stime degli analisti. Tra queste figurano Amazon.com (i cui titoli scambiano in rialzo del 17%) e la societa' di carte di credito American Express. Ieri il mercato ha archiviato la giornata in progresso per la prima volta in tre sedute, grazie all'apporto fondamentale dei finanziari e dei costruttori di case.

Tra la pioggia di trimestrali annunciate in mattinata, si mette in evidenza il gigante tecnologico attivo anche nel settore manifatturiero Honeywell International, che ha chiuso il terzo trimestre con una contrazione degli utili, i quali sono tuttavia risultati superiori alle previsioni. Hanno battuto le stime anche i conti della societa' industriale irlandese Ingersoll-Rand Plc.

All'iterno del comparto finanziario renderanno noti i loro conti anche il travagliato gruppo di prestiti immobiliari CIT Group e T. Rowe Price Group. Whirlpool intanto ha riportato un profitto di $1.15 per titolo nel terzo trimestre, che si confronta con i $2.15 dell'anno prima. Le previsioni degli analisti erano in media per un utile di $0.77 per azione.

Sul fronte macro gli occhi sono puntati sull'intervento (in corso) del numero uno della Federal Reserve sulla riforma del sistema di controllo dei mercati e del settore finanziario in particolare. Secondo Ben Bernanke un punto cruciale per il Congresso sara' quello di offrire ai supervisori incaricati nuovi strumenti, che consentano loro di poter prevedere e gestire eventuali rischi sistemici che si dovessero presentare in futuro. La crisi finanziaria e' infatti la dimostrazione che non sono solo le banche a presentare un rischio per il sistema, ma anche dalle altre aziende finanziarie, che tradizionalmente non sono invece soggette a controlli. Pertanto anche queste ultime verranno sottoposte agli stress test.

Quindi l'attenzione si spostera' sui dati sulle vendite di case esistenti, la cui pubblicazione e' fissata per le 16 italiane. Gli analisti di BNP Paribas si attendono un incremento del 5.9% nel mese di settembre, a quota 5.40 milioni di unita', dopo il calo del 2.7% registrato in agosto. Piu' tardi in giornata il vice presidente della Banca Centrale, Donald L. Kohn terrra' un discorso durante una conferenza.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico avanza il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre fanno segnare un progresso di $0.14 a quota $81.33 al barile. Sul valutario sostanzialmente invariato il dollaro nei confronti dell'euro, con la moneta unica che scambia a quota $1.5038. Guadagna terreno l'oro: i futures con scadenza dicembre scambiano in rialzo di $7.90 a quota $1066.50 l'oncia. In flessione i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.4700% dal 3.4210% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in rialzo di 3.50 punti (+0.32%) a quota 1094.30.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +13.75 punti (+0.24%) a 1776.25.

Il contratto sull'indice Dow Jones e' in progresso di 19.00 punti (+0.19%) a 10057.00.

 

 

WALL STREET: AVVIO BEN INTONATO DOPO MICROSOFT

23 Ottobre 2009 15:35 NEW YORK - WSI
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Sorprendono in positivo anche i conti di Amazon, Honeywell e Capital One. Bernanke conferma estensione degli stress test a tutto il settore finanziario e non piu' solo alle banche. Si rafforzano oro e dollaro. Adesso occhio ai dati immobiliari.
Partenza ben intonata per i listini azionari americani, che tenteranno di ampliare i guadagni registrati ieri nell'ennesimo giorno in cui gli operatori sono stati travolti da un'ondata di trimestrali, la maggior parte delle quali migliori delle attese.

Tra le piu' significative, che stanno dettando l'andamento delle contrattazioni in avvio, vanno citate senza dubbio quelle del gigante del software Microsoft, del portale di vendite online Amazon.com, del colosso industriale e tecnologico Honeywell e dell'azienda finanziaria Capital One. Gli utili per azione di ciascuna delle societa' sopra citate ha battuto il consensus di un margine compreso tra $0.08 e $0.8. Whirlpool intanto ha riportato un profitto di $1.15 per titolo nel terzo trimestre, che si confronta con i $2.15 dell'anno prima. Le previsioni degli analisti erano in media per un utile di $0.77 per azione. Hanno battuto le stime anche i conti della societa' industriale irlandese Ingersoll-Rand Plc.

Gli operatori intanto, cosa che avviene di sovente negli ultimi tempi, non distolgono l'attenzione dalla prestazione del dollaro, che al momento e' in progresso dello 0.2% contro le valute concorrenti principali.
Quanto ai commenti sulla riforma del sistema di controllo del settore finanziario del presidente della Banca Centrale Usa Ben Bernanke non contengono informazioni particolarmente nuove e non hanno pertanto un impatto sul mercato. Il numero uno della Fed ha annunciato l'estensione degli stress test a tutto il panorama della finanza Usa e non piu' solo alle banche. Alle 16 italiane il focus si spostera' sulla pubblicazione delle cifre relative alle vendite di case esistenti nel mese di settembre, da cui gli analisti di BNP Paribas si aspettano un miglioramento del 5.9%. Piu' tardi in giornata il vice presidente della Banca Centrale, Donald L. Kohn terrra' un discorso durante una conferenza.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico arretra leggermente il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre fanno segnare un ribasso di $0.04 a quota $81.15 al barile. Sul valutario in progresso il dollaro nei confronti dell'euro, con la moneta unica che scambia in flessione a quota $1.5012. Guadagna terreno l'oro: i futures con scadenza dicembre scambiano in rialzo di $7.10 a quota $1065.70 l'oncia. In flessione i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.4700% dal 3.4210% di ieri.

 

 

 

WALL STREET: SCIVOLA COLPITA DAGLI ENERGETICI

23 Ottobre 2009 18:00 NEW YORK - WSI
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Pesa il deprezzamento del greggio. L'S&P 500 brucia i guadagni accumulati in settimana nonostante i sorprendenti dati giunti dal fronte immobiliare e la pioggia di trimestrali migliori del previsto. In controtendenza Microsoft e Amazon.
I listini azionari Usa cedono terreno a meta' seduta, appesantiti dal calo del petrolio che inevitabilmente infligge un duro colpo alle societa' produttrici di energia. Non sono bastati i sorprendenti dati immobiliari e i tanti risultati societari migliori delle attese, tra cui quelli delle aziende tecnologiche Microsoft e Amazon e cosi' l'S&P 500 ha bruciato i guadagni accumulati in settimana.

Exxon Mobil e Schlumberger Ltd. guidano i cali dopo che il petrolio ha iniziato a imboccare la strada dei ribassi per la seconda seduta consecutiva. I titoli delle societa' industriali del paniere S&P 500 cedono in media l'1.3%, appesantiti in particolare dalle aziende costruttrici di infrastrutture ferroviarie, dopo che la previsione di Burlington Northern Santa Fe sui profitti societari e' risultata peggiore delle stime.

Il Nasdaq tiene meglio degli altri indici, aiutato dalla prova convincente di Microsoft e Amazon, che accelerano dopo aver annunciato utili migliori delle attese, contribuendo cosi' a mantenere a galla il settore hi-tech.

A nulla sono servite le cifre superiori alle attese giunte dal fronte immobiliare, dove le vendite di case esistenti sono cresciute in settembre al ritmo piu' elevato da oltre due anni, anche se gli esperti hanno sottolineato che gran parte del credito va agli incentivi fiscali pari a $8000 messi a disposizione dal governo per gli acquirenti della prima casa.

"Si nota un certo scetticismo nel mercato che e' francamente irrazionale", osserva Richard Campagna, amministratore delegato di 300 North Capital LLC, precisando che "il terzo trimestre non e' altro che la coda della recessione e il fatto che gli utili siano cosi' buoni ci dice che i risultati societari cresceranno con una rapidita' che molti non si aspettan".

Grazie ad un rally del 62% partito lo scorso 9 marzo, a livello di valutazione il paniere allargato sta scambiando sui massimi livelli di oltre cinque anni se confrontato con gli utili societari. Nel tentativo di rilanciare l'economia e sostenere il mercato gli Stati Uniti hanno investito, prestato e garantito una somma complessiva di $11600 miliardi. Stando alle cifre presentate dal Fondo Monetario Internazionale, in tutto il mondo, da Pechino a Berlino, i governi hanno speso $12000 miliardi per combattere la contrazione dell'economia globale.

Il 19 ottobre l'S&P 500 ha chiuso sui massimi di un anno in una settimana in cui gli utili di colossi del calibro di Caterpillar e Morgan Stanley hanno superato le previsioni.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Internet-HHH +7.0% (32% AMZN), Retail-RTH +1.0% e Coal-KOL +0.9%. Tra i piu' forti ribassi: Insurance-KIE -2.3%, Solar-TAN -2.0%, Oil Services-OIH -1.9%, NDQ Biotech-BBH -1.9%, Semiconductors-SMH -1.7%, Regional Banks-KRE -1.7% e Global Shippers-SEA -1.6%.

Alle 18:30 circa il volume di scambio e' di 520 milioni di pezzi al NYSE e 1.06 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 851 a 2072 al Nyse e 709 a 1822 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 156 a 1 al NYSE e 93 a 10 al Nasdaq

 

 

 

WALL STREET: IN CALO CON WARNING ED ENERGIA

23 Ottobre 2009 21:53 NEW YORK - WSI
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Le deboli previsioni di alcune societa' ferroviare e il ritracciamento del greggio oscurano il buon dato sull'immobiliare e i bilanci aziendali positivi. L'Hi-tech limita le perdite con Microsoft, Amazon.com e Netflix. Settimana in lieve ribasso.
Gli indici hanno archiviato la seduta in rosso, colpiti dalle deboli prospettive gi alcune societa’ ferroviarie e dal nuoov calo del petrolio che ha avuto l’effetto di spingere al ribasso i titoli delle societa’ energetiche. Il Dow Jones ha perso l'1.08% a 9972, l’S&P500 l'1.22% a 1079, il Nasdaq (supportato dai bilanci di Microsotf, Amazon.com e Netflix) ha limitato le perdite a -0.50% a quota 2154. Negativa la performance settimanale: l’indice industriale cede lo 0.2%, il paniere allargato lo 0.7%, l’indice hi-tech chiude con un ribasso dello 0.1%.

A guidare i cali nel comparto dell’energia sono stati Exxon Mobil e Schlumberger Ltd. dopo che il petrolio ha iniziato a imboccare la strada dei ribassi per la seconda seduta consecutiva. Dopo essersi spinti in settimana a nuovi massimi per il 2009, i futures con consegna dicembre oggi hanno chiuso in ribasso di 69 centesimi a $80.50. I titoli delle societa' industriali dell’S&P 500 hanno accusato i maggiori cali, appesantiti in particolare dalle aziende costruttrici di infrastrutture ferroviarie, dopo che la previsione di Burlington Northern Santa Fe sui profitti societari e' risultata peggiore delle stime. Il comparto ferroviario e' generalmente inteso come un buon indicatore dell'attivita' economica per il ruolo chiave che gioca nelle spedizioni di beni ai produttori e sul mercato.

Il Nasdaq e’ riuscito a tenere meglio degli altri indici, aiutato dalla prove convincenti di Microsoft, del colosso retail online Amazon.com e dalla societa’ di noleggio DVD attiva sul Web Netflix, in rialzo rispettivamente del 5%, del 26% e dell’11%, in accelerazione dopo aver annunciato utili migliori delle attese.
In evidenza anche la conglomerata industriale Honeywell e il gruppo finanziario Capital One. Gli utili per azione di ciascuna delle societa' sopra citate hanno battuto il consensus di un margine compreso tra $0.08 e $0.8. La societa’ di elettrodomestici Whirlpool ha riportato un profitto di $1.15 per titolo nel terzo trimestre, che si confronta con i $2.15 dell'anno prima. Le previsioni degli analisti erano in media per un utile di $0.77 per azione. Hanno battuto le stime anche i bilanci della societa' industriale irlandese Ingersoll-Rand Plc.

Le vendite sui mercati si sono materializzate nonostante le cifre superiori alle attese giunte dal fronte immobiliare, dove le vendite di case esistenti sono cresciute in settembre al ritmo piu' elevato da oltre due anni, pur grazie in larga parte agli incentivi fiscali messi a disposizione dal governo per gli acquirenti della prima casa.

Il calo non ha sembrato preoccupare particolarmente gli analisti, tra cui Linda Duessel, market strategist di Federated Investors, secondo cui il mercato necessita di una pausa dopo i forti rialzi messi a segno da ormai sette mesi: "la corsa e’ stata fin troppo veloce, abbiamo bisogno di un periodo di consolidamento".

Grazie ad un rally del 62% partito lo scorso 9 marzo, a livello di valutazione il paniere allargato sta scambiando sui massimi livelli di oltre cinque anni se confrontato con gli utili societari. Nel tentativo di rilanciare l'economia e sostenere il mercato gli Stati Uniti hanno investito, prestato e garantito una somma complessiva di $11600 miliardi. Stando alle cifre presentate dal Fondo Monetario Internazionale, in tutto il mondo, da Pechino a Berlino, i governi hanno speso $12000 miliardi per combattere la contrazione dell'economia globale.

Quanto ai commenti sulla riforma del sistema di controllo del settore finanziario va citata l'estensione degli stress test annunciata dal presidente della Fed Bernanke, a tutto il panorama della finanza Usa e non piu' solo alle banche.

Sugli altri mercati, sul valutario, ritraccia l'euro nei confronti del dollaro. Nella tarda serata di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4994. In flessione l’oro: i futures con scadenza dicembre hanno ceduto $2.20 a quota $1056.40 l'oncia. In ribasso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' cresciuto al 3.4750% dal 3.4210% di giovedi'.
 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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