La Borsa di Tokyo sale,
bene gli esportatori
26.10.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha
guadagnato lo 0,8% a 10.362,62 punti ed il Topix l'1% a
910,72 punti. Il mercato azionario giapponese ha
beneficiato oggi dell'indebolimento dello yen e di
alcune positive notizie arrivate dal fronte societario.
Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha guadagnato
l'1,7%, Honda (JP3854600008) il 3,4%, Canon
(JP3242800005) lo 0,8%, Panasonic (JP3866800000) lo 0,6%
e Sony (JP3435000009) l'1,7%. Lo yen è sceso oggi in
Asia rispetto al dollaro ai suoi più bassi livelli da
circa un mese.
Kawasaki Heavy (JP3224200000) ha guadagnato il 4,3%.
Un'impresa cinese che utilizza la tecnologia di Kawasaki
Heavy ha ricevuto una commessa da CNY 45 miliardi (circa
$6,6 miliardi) per costruire dei vagoni per una linea
ferroviaria ad alta velocità tra Pechino e Shanghai.
Toyota Industries (JP3634600005) ha guadagnato il 7,4%.
Il produttore di componenti per l'industria
automobilistica ha generato a sorpresa nel primo
semestre del corrente esercizio un utile netto di ¥200
milioni.
Nippon Express (JP3729400006) ha chiuso in rialzo del
10,4%. L'impresa impegnata nelle spedizioni e nel
trasporto merci ha ridotto la sua partecipazione in JP
Express, una joint venture con Japan Post Holding, dal
34% al 14%.
Konica Minolta (JP3300600008) ha chiuso in rialzo del
6,2%. Credit Suisse ha alzat il suo rating sul titolo
dell'impresa produttrice di macchine per ufficio da "Neutral"
ad "Outperform".
Shin-Etsu Chemical (JP3371200001) ha perso il 2%. Il
primo produttore al mondo di wafer di silicio ha
registrato nel primo semestre di quest'anno un calo del
suo utile operativo del 65%.
Il titolo di Chiyoda (JP3528600004) è crollato del
12,6%. L'impresa leader nelle costruzioni di impianti
per la produzione di gas naturale liquefatto ha tagliato
le stime sul utile netto per l'intero esercizio di circa
il 60%.
Redazione Borsainside 7.30
24 Ottobre 2009 09:31 NEW
YORK
Crisi: 106 banche Usa fallite in 2009, record dal 1992
di ANSA
Sette istituti chiusi dalla Fdic nelle ultime ore
(ANSA) - NEW YORK, 24 OTT - Il bilancio delle banche Usa
vittime della crisi si allunga, nonostante i segnali di
stabilizzazione e ripresa dell'economia. Nel 2009 sono
106 gli istituti di credito falliti negli Usa, di cui
sette solo nelle ultime ore. Mai dal 1992 si era
superata quota 100 fallimenti in un solo anno. Anche se
si tratta per lo piu' di istituti regionali di piccole
dimensioni, il crescente numero di fallimenti continua a
testimoniare le difficolta' ancora presenti. Dopo la
chiusura di venerdi' di Wall Street le autorita'
americane hanno annunciato ora dopo ora la chiusura di
ben sette banche, di cui tre in Florida, uno degli Stati
maggiormente colpiti dalla crisi e dove il mercato
immobiliare, in lieve ripresa in piu' aree degli Usa,
continua a soffrire. Poco dopo la fine degli scambi la
Fdic ha comunicato di aver chiuso Partners Bank, la
banca numero 100 dall'inizio dell'anno a gettare la
spugna: i suoi 64 milioni di dollari di depositi e i
65,5 milioni di dollari di asset sono stati ceduti a
Stonegate Bank, che ha rilevato anche i depositi di
Hillcrest Bank Florida, altro istituto crollato nelle
ultime ore. Il titolo di maggiore fallimento delle
ultime ore va a Bank of Elmwood, istituto con 327,4
milioni di dollari di asset e 273,2 milioni di dollari
di depositi. (ANSA).
Cina: Funzionario Banca
Centrale, Riserve In Euro Salgano
26 ottobre 2009 09:54 PECHINO
(AGI) - Pechino, 26 ott. - Il biglietto verde dovrebbe
restare la divisa prevalente nei 2.270 miliardi di
dollari di riserve in valuta estera detenute dalla Cina,
ma la quota di euro e di yen dovrebbe salire. E' quanto
si legge in un articolo uscito su 'Financial News', una
pubblicazione della banca centrale cinese, firmato da
Zhou Hai, un funzionario provinciale dell'istituto. Zhou
ha chiarito che l'articolo rifletteva solo un'opinione
personale dopo che il dollaro era sceso ai minimi di 14
mesi sull'euro proprio sulla scia delle sue
affermazioni.
26 Ottobre 2009 09:56
AMSTERDAM
Ing vende azioni per 7,5 miliardi
di ANSA
Gruppo cedera' anche asset assicurativi per ripagare
prestito
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Il gruppo finanziario olandese
Ing punta a raccogliere 7,5 mld attraverso la vendita di
nuove azioni e intende cedere asset assicurativi. E'
questa la strategia per ripagare il prestito da 10
miliardi ricevuto dallo Stato nel pieno della crisi
finanziaria. Ing, spiega una nota riportata dall'agenzia
Bloomberg,procedera' alla dismissione attraverso la
quotazione in Borsa (Ipo), la vendita o una combinazione
tra le due strade nei prossimi quattro anni.
26 Ottobre 2009 11:20
BRUXELLES
Bce: acquistati finora covered bond per 19,7 mld euro
di ANSA
Lo ha comunicato la stessa Banca centrale europea
(ANSA) - ROMA 26 OTT - La Bce ha acquistato finora 19,7
mld di covered bond nell'ambito del programma da 60 mld
massimi lanciato per sostenere il sistema creditizio. Lo
ha comunicato la stessa Banca centrale europea in una
nota.
26 Ottobre 2009 11:53
BERLINO
Germania: fiducia consumatori scende a sorpresa
di ANSA
A 4,0 da 4,3 di ottobre, contro previsioni per un rialzo
a 4,5
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - La fiducia dei consumatori
tedeschi misurata per il mese di novembre e' scesa a
sorpresa, segnando 4,0 da 4,3 di ottobre. Le previsioni
erano invece per un rialzo a 4,5. Lo scrive la Bloomberg
citando l'istituto di ricerca Gfk. Si tratta del primo
calo dal settembre 2008.
La Borsa di Shanghai
chiude in lieve rialzo
26.10.2009
Quasi tutte le principali borse della regione
Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,1% a 3.109,56
punti. I minerari hanno beneficiato anche oggi
dell'aumento dei prezzi dei metalli. Aluminum
Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato l'1,8%
e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 2%. Il calo del
prezzo del petrolio ha penalizzato invece i petroliferi.
PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,8% e Sinopec
(CN0005789556) lo 0,6%. Yanzhou Coal (CN0009131243) ha
chiuso in rialzo del 3,3%. Il produttore cinese di
carbone ha ricevuto dall'Australia il nulla osta per
rilevare Felix Resources (AU000000FLX1). Nel settore del
brokeraggio sono scattate oggi delle prese di beneficio.
Citic Securities (CNE000001DB6) ha perso l'1,6% e
Haitong Securities (CNE000000CK1) l'1,5%. Nel settore
dell'industria farmaceutica China National Medicines
Corporation (CNE000001D56) ha guadagnato il 6,8% dopo
aver annunciato che nel terzo trimestre il suo utile
netto è aumentato del 39%.
Tra gli altri listini della regione il Kospi a Seul ha
guadagnato l'1%, lo Straits Times a Singapore lo 0,1% e
il Taiex a Taipei lo 0,3%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha
perso lo 0,6%. La Borsa di Hong Kong è rimasta oggi
ferma.
Redazione Borsainside 12.00
26 Ottobre 2009 12:52
ROMA
Banche: Citic chiude trimestre con utile 4,35 mld yuan
di ANSA
Contro i 4,04 mld di un anno fa
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - China Citic Bank ha chiuso il
terzo trimestre con un utile netto di 4,35 miliardi di
yuan contro i 4,04 miliardi di un anno prima. Lo scrive
la Bloomberg. China Citic Bank e' una delle maggiori
banche cinesi.
26 Ottobre 2009 13:34
PARIGI
Pensioni: Ocse, migliora rendimento fondi (+3,5%)
di ANSA
Recuperati 1.500 mld dollari dei 5.400 persi per la
crisi
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - I fondi pensione nell'area Ocse
stanno gradualmente recuperando terreno dopo aver
sofferto a causa dell'impatto della crisi finanziaria.
Secondo il rapporto dell'Ocse 'Pension markets in
focus', nella prima meta' del 2009 i fondi pensione
privati hanno mostrato un rendimento medio nominale del
3,5%. Il mercato dei fondi sta dunque parzialmente
recuperando gli oltre 5.400 miliardi persi a causa della
crisi l'anno scorso: a giugno 2009, ne erano stati
recuperati gia' 1.500 miliardi.
26 Ottobre 2009 13:53
MILANO
Consumi: Europa controcorrente, contante batte carte
di ANSA
Ricerca Capgemini, nel mondo pagamenti no cash a quota
250 mld
(ANSA) - MILANO, 26 OTT - In un mercato globale in cui
aumentano (+8,6%) i pagamenti non in contanti,
raggiungendo quota 250 miliardi, l'Europa e'
controcorrente. La circolazione di banconote, infatti,
si conferma ancora in decisa crescita (+7,8%). E' quanto
emerge dallo studio Capgemmini 'World payments report
2009'. In particolare, nel documento si spiega come in
Europa l'incremento del contante dimostra che le misure
adottate fino ad oggi per combatterlo non sono ancora
adeguate. E la gestione del cash costa alla sola Italia
circa 10 miliardi di euro all'anno. A livello mondiale
invece nelle operazioni non cash le carte continuano a
rappresentare il volano piu' potente. 'La comunita'
finanziaria europea non nutre riserve sull'attuazione
della Psd - ha commentato, l'amministratore delegato del
gruppo Sia-Ssb, Renzo Vanetti -. La Sepa (Single euro
area payment, ndr), l'area unica dei pagamenti, si
realizzera': e' un traguardo finale che certamente
raggiungeremo, ma il punto e' come e quando. Affinche'
l'intero processo di migrazione possa completarsi e'
necessario stabilire una scadenza precisa, valida in
ogni paese coinvolto: un termine unico o anche diversi
termini per ogni tipologia di strumento di pagamento'.
(ANSA).
Germania: Merkel Difende
Piano Per Tagliare Tasse
lunedì, 26 ottobre 2009 - 16:21 BERLINO
(AGI) - Berlino, 26 ott. - Il cancelliere tedesco,
Angela Merkel difende il piano del nuovo governo sul
taglio delle tasse dagli attacchi di chi sostiene che
l'iniziativa fara' volare il debito. La Merkel ha
concordato con gli alleati liberali il taglio di 21
miliardi di euro di tasse attraverso una riforma delle
tasse di successione e sulla fiscalita' aziendale e un
taglio di 24 miliardi di euro sui redditi nel 2011. Non
e' ancora chiaro come fara' il governo a finanziare
questi tagli e il nuovo ministro delle Finanze, Wolfgang
Schaeuble ha gia' detto che non potra' garantire i
tagli, se le finanze pubbliche continueranno ad essere
cosi' malmesse. Tuttavia oggi la Merkel ha difeso i
tagli fiscali, sostenendo che si tratta di un
provvedimento indispensabile per rafforzare la ripresa.
"Abbiamo scelto - dice la Merkel - di focalizzarci su
una piena crescita. Non ci sono garanzie che tutto cio'
funzioni, ma per noi questa mossa rappresenta un'opportunita'.
Puntare solo sul risparmio non ci darebbe nessuna
opportunuita'".La precisazione della Merkel chiarisce
che la Germania, in questa fase, non punta a un taglio
delle spese, ne' all'avvio di una exit strategy.
26 Ottobre 2009 17:31
MILANO
Mediobanca: big non raggiunte dalla crisi
di ANSA
Eni prima in classifica principali societa' italiane
(ANSA) - MILANO, 26 OTT - La media impresa ha risentito
di piu' della crisi, ma i bilanci del 2008 delle big
vedono fatturati in generale crescita. Eni (108,1 mld)
si conferma al primo posto della classifica che
Mediobanca stila da 44 anni sulle principali societa'
italiane (3.690 imprese). Enel (59,5 mld), grazie al
consolidamento di Endesa, scalza Fiat (59,3) dal secondo
posto mentre dalla quarta all'ottava posizione niente e'
cambiato. Solo Telecom ha un trend negativo (-3,8%
fatturato a 29,8 mld). E tenuto conto che nei primi sei
mesi del 2009 i ricavi sono ulteriormente scesi (-5,7%)
andra' a perdere il suo quarto posto incalzata, in
quinta posizione, dal Gestore Servizi Elettrici (29,4
mld nel 2008). I segni della crisi si vedono nella parte
media della classifica quella che comprende le aziende
tra 50 e 330 milioni di euro di fatturato. E' l'area
piu' dinamica dell'industria italiana ma anche quella
che ha cominciato a risentire della crisi gia' nella
seconda meta' del 2008 tanto che le imprese entrate nel
retino di Mediobanca (i parametri richiesti per entrare
in classifica sono una crescita del fatturato superiore
al 20% e un incidenza dell'utile sul fatturato maggiore
del 4%) sono solo otto, praticamente dimezzate. (ANSA).
26 Ottobre 2009 17:58 NEW YORK
Roubini: mercati a rischio se il dollaro inverte la
rotta
Il dollaro ha toccato un
nuovo minimo a 1,5063 dollari sull'euro da 14 mesi. Una
frenata, quella del biglietto verde, che è andata di
pari passo con il rally dei mercati finanziari. Una
correlazione non casuale, come sostiene Nouriel Roubini,
l'economista famoso per aver previsto la crisi
finanziaria generata dai mutui subprime. La speculazione
sulle valute - spiega l'economista in un'intervista alla
televisione americana Cnbc - gioca un ruolo fondamentale
nell'andamento dei mercati. Con rischi notevoli. «Quando
la discesa del dollaro si fermerà - è convinto Roubini -
l'inversione di marcia (ma in negativo) contagerà i
mercati finanziari, dando origine a un altro pesante
crac»
L'attuale rally delle Borse - è l'analisi di Roubini - è
stato generato dall'enorme massa di liquidità immessa
sul mercato dalla Federal Reserve, per far fronte alla
stretta creditizia. I bassi tassi d'interesse hanno
spinto gli investitori al carry trade (la pratica che
consiste nel prendere in prestito denaro dove i tassi
sono bassi per reinvestirli in valute più convenienti).
Ma non solo. Molti hanno chiesto dollari in prestito a
tassi zero negli Usa, per poi reinvestirli altrove.
Sfruttando ad esempio il rally dei mercati emergenti
(come quello cinese) o delle commodity (come l'oro e il
petrolio). E con il dollaro in caduta libera, può
succedere addirittura che il costo effettivo a cui si
chiede in prestito il denaro finisca per essere
negativo. Come dire: chiedo in prestito 100 e
restituisco 90.
Questo, secondo Roubini, è uno dei meccanismi che ha
dato origine al rally dei mercati di questi mesi. Ma
così come si è attivato, questo sistema si può
disinnescare non appena il trend ribassista del
biglietto verde si interromperà. «Il dollaro non può
scendere per sempre - dice Roubini - quando ci sarà
l'inversione, chi finora chi ha speculato al ribasso
dovrà disfarsi improvvisamente degli asset che ha
acquistato, spingendo al ribasso i listini. Il perché è
presto detto. Per lo stesso motivo per cui il dollaro in
calo porta sotto zero il tasso effettivo di interesse,
un rialzo del biglietto verde rischia di farlo risalire.
E su grossi volumi questo potrebbe avere un impatto
notevole.
C'è un rischio a breve termine? Secondo Roubini no.
Molto infatti dipende dalle scelte dal numero uno della
Fed, Ben Bernanke, sui tassi d'interesse. «Al momento -
dice l'economista - sono convinto che la banca centrale
terrà basso il costo del denaro per un po'». L'economia
reale è ancora molto debole. La disoccupazione è alta. E
il dollaro debole aiuta le esportazioni delle aziende
americane. «Ma una cosa è certa, finché i tassi
rimarranno a questi livelli, la speculazione non si
interromperà». Come a dire, se non si troverà a breve
una soluzione, la bolla rischia di gonfiarsi sempre di
più.
26 Ottobre 2009 18:42
MILANO
Mediobanca: sistema bancario italiano tiene la barra
di ANSA
Soffrono assicurazioni e societa' intermediazione
immobiliare
(ANSA) - MILANO, 26 OTT - Il sistema bancario italiano
tiene la barra nonostante la crisi mentre soffrono
assicurazioni e societa' di intermediazione immobiliare.
La classifica delle banche nel 2008 non segnala
variazioni nelle prime 20 posizioni della classifica
dell'Ufficio Studi di Mediobanca con Unicredit che
permane in prima posizione per totale attivo tangibile
(1.019 mld) davanti a Intesa Sanpaolo (609). Tra le
assicurazioni invariate le prime 5 posizioni: Generali,
Fondiaria Sai, Unipol, Alleanza, Poste Vita. Al sesto
posto sale Reale Mutua Assicurazioni e scavalca
Cattolica (settima) e Mediolanum (ottava). I premi lordi
dell'aggregato (138 compagnie pese in esame) nel 2008
sono scesi (-7,5%) a 92,8 miliardi, i proventi da
investimenti attribuiti ai rami tecnici scendono da 10,6
a 9,7 miliardi portando in rosso il risultato aggregato
per 1,8 miliardi e il valore corrente degli investimenti
scende a 432,8 miliardi (-9%). A pagare la tempesta dei
mercati azionari nel 2008 sono state le Sim con un
risultato d'esercizio dell'aggregato delle 39 societa'
prese in considerazione da Mediobanca in caduta a 56,7
milioni (-62,8%) e ricavi in calo a 417,4 milioni
(-26%). Comunque invariate le prime tre posizioni per
margine di intermediazionie: Equita al primo posto
davanti a Sanpaolo Invest Sim ed Ersel Sim. (ANSA).
Borse europee negative,
affonda il settore finanziario
26.10.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
in netto ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l'1%, il
DAX a Francoforte l'1,7%, il CAC40 a Parigi l'1,7%, lo
SMI a Zurigo l'1,2% e il FTSE MIB a Milano l'1,8%.
I titoli del settore finanziaro sono andati a picco. ING
Groep (NL0000303600) è crollato ad Amsterdam del 18%. Il
gruppo olandese ha annunciato questa mattina che si
scinderà in due e emetterà nuovi titoli per €7,5
miliardi (per ulteriori dettagli clicca qui). Tra gli
altri titoli assicurativi europei Aegon (NL0000301760)
ha perso il 6,5%, Allianz (DE0008404005) il 4,4%, Aviva
(GB0002162385) il 2,2% e AXA (FR0000120628) il 3,4%.
Tra i bancari Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha
perso il 7,2%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il
5,7%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 4,2%, Crédit
Agricole (FR0000045072) il 4,8%, UniCredit
(IT0000064854) il 2% e UBS (CH0024899483) il 2,3%. Il
noto analista Richard Bove ha declassato i titoli di due
banche regionali statunitensi a "Sell". Secondo delle
voci di stampa Bank of America (US0605051046) potrebbe
lanciare inoltre un nuovo aumento di capitale. Le due
notizie hanno accentuato nel pomeriggio la pressione
ribassista sul settore bancario europeo.
Electrolux (SE0000103814) ha guadagnato a Stoccolma il
6,7%. Il gigante degli elettrodomestici ha aumentato lo
scorso trimestre il suo utile netto di più del 90% a SEK
1,63 miliardi. Gli analisti avevano atteso in media
solamente SEK 830 milioni.
Bayer (DE0005752000) ha guadagnato a Francoforte lo 0,3%
ed è stato l'unico titolo del DAX a chiudere in rialzo.
L'impresa tedesca pubblica domani la sua trimestrale.
Una buona parte del mercato si attende dei solidi dati
di bilancio.
Merck KGaA (DE0006599905) ha perso il 4%. Il primo
produttore al mondo di cristalli liquidi ha registrato
lo scorso trimestre un calo del suo utile operativo del
28%. Merck ha fornito inoltre un outlook sulle sue
attività farmaceutiche che ha deluso le attese del
mercato.
Redazione Borsainside 18.45
26 Ottobre 2009 19:55 NEW
YORK
Usa: Romer, deficit preoccupa, tagliare costi sanita'
di ANSA
Riforma sanitaria centrale per calo disavanzo
(ANSA) - NEW YORK, 26 OTT - Il deficit americano
preoccupa. Lo afferma Christina Romer, presidente del
consiglio degli advisor economici della Casa Bianca. E
spiega come per rimettere gli Usa su una strada fiscale
piu' sostenibile e' fondamentale rallentare la crescita
dei costi sanitari. 'Molti ritengono che sia
irresponsabile riformare il sistema sanitario in un
momento in cui il deficit di bilancio e' cosi' elevato.
Io credo nel contrario: sarebbe fiscalmente
irresponsabile non fare una riforma sanitaria'.
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