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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 27 Ottobre 2009

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo chiude in netto ribasso
27.10.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in netto ribasso. Il Nikkei ha perso l'1,5% a 10.212,46 punti ed il Topix l'1,7% a 895,48 punti. Ne settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha perso il 2,4%, Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) il 6,4% e Nippon Yusen (JP3753000003) il 2,5%. Le tre compagnie hanno tagliato le stime sui loro risultati per l'intero esercizio.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co. (JP3893600001) ha perso il 4,9%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) il 5,4%, Sumitomo Corp. (JP3404600003) il 3,5% e Itochu (JP3143600009) il 2,6%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in ribasso del 2,3%, quello del rame dello 0,8%.
Astellas Pharma (JP3942400007) ha perso il 6,7%. Barclays Capital ha declassato oggi il titolo dell'impresa farmaceutica da "Equal-weight" ad "Underweight".
Hitachi (JP3788600009) ha guadagnato il 2,3%. Il conglomerato giapponese ha migliorato le sue stime sui suoi risultati per l'intero esercizio.
Fujifilm Holdings (JP3814000000) ha guadagnato il 6,6%. Secondo quanto riporta il quotidiano finanziario "Nikkei" il gigante del Digital Imaging avrebbe ridotto sensibilmente le sue perdite operative nel primo semestre del corrente anno fiscale.
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Fiat: Chrysler si affida a Torino
27 ottobre 2009 - 8:15 CET
ANSA) - NEW YORK, 27 OTT - Quattro mesi dopo essere uscita dalla bancarotta, Chrylser si prepara a svelare la sua nuova ''road map di prodotti''. E' l'abbandono di molti dei suoi modelli, per fare affidamento fortemente su quelli di Fiat (Milano: F.MI - notizie) .
Lo riporta il Wall Street Journal, precisando che il piano che Sergio Marchionne, da ad di Chrysler, presentera' il 4 novembre, prevede il ritorno del marchio Alfa Romeo negli Usa a partire dal 2012 e l'introduzione della Fiat 500, prodotta in Messico, nel 2011.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Chiusura negativa, Shanghai -2,8%
27.10.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 2,8% a 3.021,46 punti. Sul listino cinese hanno pesato oggi soprattutto le perdite dei titoli dei produttori di materie prime. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in calo del 2,6% e Sinopec (CN0005789556) del 3,8%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York il 2,3%. Nel settore minerario Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 4,4% e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 5,7%. Il prezzo del rame ha perso ieri al NYMEX lo 0,8%. Datong Coal (CNE000001MZ6) ha perso il 6,1% dopo aver annunciato che il suo utile è calato nel terzo trimestre del 44%. Shanghai Lujiazui Finance & Trade Zone Development (CNE000000HH6) e Shanghai Jielong Industry Group (CN0005813919) hanno guadagnato rispettivamente il 4% e il 10%. Le due imprese sono impegnate nel progetto di costruzione di un parco divertimenti di Walt Disney (US2546871060) a Shanghai. Secondo delle voci di stampa le autorità cinesi potrebbero annunciare questa settimana ufficialmente di aver approvato il progetto.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1,9% a 22.169,59 punti. Nel settore immobiliare Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 3,4%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 3%, Sino Land (HK0083000502) il 5,4% e Henderson Land (HK0012000102) il 4,3%. L'Autorià Monetaria di Hong Kong ha annunciato che intensificherà le misure volte a frenare l'aumento dei prezzi degli immobili di lusso. Le perdite registrate ieri dal settore finanziario a Wall Street hanno pesato sui bancari. HSBC (GB0005405286) ha perso il 2,7%, Bank of East Asia (HK0023000190) l'1,6%, Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) l'1,6% e Bank of China (CN000A0J3PX9) il 2,3%. China Life (CN0003580601) ha guadagnato lo 0,5%. La prima impresa assicurativa cinese ha annunciato ieri di aver quasi triplicato il suo utile nel terzo trimestre.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l'1,6%, il Kospi a Seul lo 0,5%, lo Straits Times a Singapore lo 0,8% e il Taiex a Taipei lo 0,1%.
Redazione Borsainside 12.00

 

 

Bce: massa monetaria M3 rallenta
27 ottobre 2009 12:11 BRUXELLES
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - La massa monetaria M3 in Eurolandia si e' attestata nel mese di settembre sul +1,8% su base annua. E' in rallentamento rispetto al +2,6% tendenziale segnato ad agosto. Lo comunica la Banca centrale europea, aggiungendo che nella media degli ultimi tre mesi (luglio-settembre) l'incremento e' stato del 2,5%. Per la prima volta i prestiti nel settore privato sono diminuiti dello 0,3% a settembre rispetto allo stesso mese del 2008.

 

 

Usa: Sec Vuole Frenare Scambi Ultraveloci In Borsa
27 ottobre 2009 15:29 NEW YORK
(AGI) - New York, 27 ott. - La Sec, la Consob Usa, intende varare delle nuove regole per limitare il "libero accesso" di trader, broker e scambisti alle contrattazioni ultraveloci in borsa. Il presidente della Sec, Mary Schapiro si dice preoccupata per questo eccessivo libero accesso, che paragona a "dare la propria auto a un amico che non ha la patente, facendolo guidare senza accompagnatore". La Schapiro fa sapere di aver dato disposizioni al suo staff di studiare delle regole in grado di selezionare queste pratiche di trading impedendo il libero accesso a soggetti non abilitati.

 

 

Usa: Fiducia Consumatori In Calo a Ottobre
27 ottobre 2009 15:30 NEW YORK
(AGI) - New York, 27 ott. - La fiducia dei consumatori negli Usa cala a ottobre. L'indice, calcolato dal Conference board, arretra a 47,7 da 53,4 a settembre (dato rivisto dall'iniziale 53,1). Si tratta del livello piu' basso da luglio, al di sotto dell'atteso 53,1. L'indice sulla situazione attuale arretra da 23 a 20,7, il minimo da 26 anni.

 

 

Il dollaro provocherà una nuova crisi. I timori di Roubini
27 ottobre 2009 - 15:56 CET
Il biglietto verde aprirà la porta alla nuova crisi economica? Forse. A lanciare l'allarme è Nouriel Roubini, l'economista famoso per aver previsto la crisi finanziaria generata dai mutui subprime, secondo il quale il fatto che il dollaro abbia toccato il nuovo minimo sull'euro (1,5063 contro la moneta unica) e il contestuale rally dei mercati finanziari siano una coincidenza non completamente casuale.
Nel corso di un'intervista rilasciata alla tv statunitense Cnbc, Roubini ha spiegato che "la speculazione sulle valute gioca un ruolo fondamentale nell'andamento dei mercati. Quando la discesa del dollaro si fermerà l'inversione di marcia (ma in negativo) contagerà i mercati finanziari, dando origine a un altro pesante crac".
Roubini sostiene che quando terminerà la fase di debolezza del dollaro, ci sarà un effetto negativo sui mercati finanziari, che darà il via ad un'altra crisi. L'Analista ritiene che l'attuale rally delle borse sia dovuto all'enorme liquidità immessa dalla Federal Reserve, per far fronte alla stretta creditizia. Queste risorse hanno poi spinto gli investitori a fare operazioni di carry trade sfruttando i bassi tassi d'interesse per posizionarsi sulle valute a maggior rendimento.
Secondo Roubini i rischi di una crisi sono legati alle decisioni che prenderà in futuro il numero uno della Fed, Ben Bernanke, soprattutto quelle legate ai tassi d'interesse.

 

 

Roubini, in Usa crisi sembra finita
27 ottobre 2009 16:14 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - La peggiore recessione negli Stati Uniti dagli anni '30 sembra sia ormai finita. E' quanto afferma l'economista Nouriel Roubini. Aggiunge tuttavia che la ripresa nei paesi piu' avanzati resta ancora 'anemica'.
Roubini vede invece con piu' ottimismo le prospettive di ripresa nei paesi emergenti. Lancia poi un monito dicendo che in quest'ultimo mese i mercati finanziari 'sono cresciuti molto velocemente raggiungendo livelli troppo alti troppo presto'.

 

 

Negli Usa procede la riforma della legislazione sui servizi finanziari
BlueTG.it

27 ottobre 2009 16:30 WASHINGTON
E’ atteso in giornata il voto della Commissione Servizi Finanziari della Camera dei Deputati americana sul disegno di legge che prevede l’obbligo per i gestori di fondi hedge e di private equity di fornire indicazioni dei propri investimenti registrandosi presso la Securities and Exchange Commission (Sec) e aprendo i propri registri contabili agli ispettori della Commissione.
Il disegno di legge si inquadra nel processo di rinnovamento della legislazione sul settore finanziario seguito all’esplosione della crisi più severa dai tempi della Grande Depressione e alla scoperta di numerose frodi multimiliardarie a partire da quella organizzata dall’ex numero uno del Nasdaq, Bernard Madoff.
Tra qualche settimana anche la Commissione Bancaria del Senato Usa dovrebbe deliberare in merito ad un pacchetto di riforma sul settore. (l.s.)

 

 

27 Ottobre 2009 17:30 NEW YORK
FUGA DA NEW YORK: VIA DALLE TASSE TROPPO ALTE
di Ennio Caretto
BLOOMBERG - L’inverso degli anni Sessanta, quando la popolazione si spostava dal Sud al Nord. Per Manhattan, la città di ricchi per antonomasia, è un salasso finanziario, lamenta il New York Post. Gli abitanti che se ne sono andati avevano un reddito medio di 92 mila dollari annui, mentre i nuovi venuti, che sono in numero molto inferiore, ne hanno uno di 72 mila dollari. Se si somma l’effetto del «crack» di Wall Street del 2008 e della attuale recessione economica sui bilanci familiari, si capisce perché le casse della Grande Mela si stiano svuotando. Solo nel biennio 2006 – 2007, calcola l’Empire center, lo stato di New York ha perso 4 miliardi e mezzo di dollari. Manhattan e Brooklyn dovranno stringere le cinghia per parecchio tempo: la dolce vita newyorchese rischia di diventare amara.
Stando all’Empire center, che ha esaminato i dati del censimento e del fisco, alla fuga ha contribuito il trauma della strage delle Torri gemelle del 2001. Ma prima ancora che alla ricerca di una città meno esposta al terrorismo, i rifugiati della Grande Mela sono andati alla ricerca di un mezzo paradiso fiscale: quasi 300 mila si sono spostati in quegli stati del Sud e dell’Ovest, la Virginia e il Nevada ad esempio, dove si pagano soltanto le tasse federali, non anche quelle statali. E’ una delle ragioni per cui i prezzi delle case a Manhattan sono molto diminuiti. Il sindaco Mike Bloomberg sperava di rifarsi quest’anno con le tasse sulle grandi banche, che hanno registrato enormi profitti. Speranza vana: grazie alle perdite dell’anno scorso, le banche verseranno al fisco poco o nulla.

 

 

Brasile: Bovespa +188% in un anno
27 ottobre 2009 17:51 SAN PAOLO
(ANSA) - SAN PAOLO, 27 OTT - La Borsa di San Paolo (BM&F Bovespa (notizie) ) ha fatto registrare negli ultimi dodici mesi un rialzo di 121% in real e di 188% in dollari. E' il piu' alto al mondo dopo la crisi globale. Secondo gli osservatori, le ragioni per il boom della Bovespa sono il forte ingresso di capitali stranieri in Brasile, l'architettura macroeconomica dimostratasi molto solida durante la crisi, il parco industriale molto diversificato, risorse naturali tra le maggiori al mondo e un buon livello di servizi.

 

 

Borse europee: Chiusura contrastata, ancora vendite sui finanziari, bene i petroliferi
27.10.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,2% e lo SMI a Zurigo l'1%. Il DAX a Francoforte ha perso lo 0,1% e il FTSE MIB a Milano lo 0,8%, il CAC40 a Parigi è rimasto invariato.
I titoli del settore finanziario hanno sofferto anche oggi. Il mercato teme che la Commissione Europea possa chiedere anche ad altre aziende che hanno ricevuto degli aiuti statali di separarsi da degli assets. Dopo il crollo di ieri ING Groep (NL0000303600) ha perso un ulteriore 6,1%. Barclays (GB0031348658) ha chiuso in calo del 3,6%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) del 6,2%, Commerzbank (DE0008032004) del 5,6%, Société Générale (FR0000130809) del 3,3%, UniCredit (IT0000064854) del 3,1% e UBS (CH0024899483) dello 0,6%.
BP (GB0007980591) ha guadagnato a Londra il 4,8%. L'impresa petrolifera ha generato lo scorso trimestre un utile adjusted di gran lunga superiore alle previsioni del mercato (per ulteriori dettagli clicca qui). Sulla scia di BP Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha guadagnato il 2,1%, Eni (IT0003132476) l'1% e Total (FR0000120271) l'1,8%.
Renault (FR0000131906) ha perso a Parigi il 5%. Morgan Stanley ha declassato oggi il titolo del costruttore di automobili ad "Underweight" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Nestlé (CH0012056047) ha guadagnato a Zurigo l'1,8%. Deutsche Bank ha alzato il suo rating sul titolo dell'impresa svizzera a "Buy" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Bayer (DE0005752000) ha chiuso a Francoforte in rialzo dell'1,2%. L'impresa tedesca ha potuto aumentare leggermente il suo Ebit lo scorso trimestre. Bayer ha inoltre espresso ottimismo sul corrente trimestre. (per ulteriori dettagli clicca qui).
Vestas (DK0010268606) ha guadagnato a Copenhagen il 7,6%. Il primo produttore al mondo di turbine eoliche ha pubblicato dei dati di bilancio migliori delle previsioni degli analisti.
Akzo Nobel (NL0000009132) ha perso ad Amsterdam il 6,3%. Il gigante olandese della chimica ha annunciato una trimestrale migliore delle attese ma non ha fornito alcun outlook. Secondo Akzo Nobel la ripresa dell'economia rimarrebbe fragile.
Redazione Borsainside 19.00

 

 

Crisi: Soros, la Cina sara' leader
27 ottobre 2009 - 20:36 CET
(ANSA) - BUDAPEST, 27 OTT - George Soros, il celebre finanziere annuncia che dopo la crisi ''il mondo cambiera'''. Secondo Soros, che gia' nel 1987 in un libro aveva messo in guardia contro il rischio di crisi e squilibri, ha detto che ''Il secolo degli Stati Uniti e' finito, e sara' la Cina il nuovo paese che si manifestera' rapidamente come leader del mondo''. ''La Cina - ha detto - non e' piu' una vittima del capitale globale, anzi e' un protagonista''.

 

 

Crisi: Usa, segni di ripresa
27 ottobre 2009 - 23:19 CET
(ANSA) - NEW YORK, 27 OTT - 'Segni di un'iniziale ripresa economica sono giunti prima del previsto'. Lo ha detto il segretario al Tesoro (NYSE: TSO - notizie) americano, Timothy Geithner.
L'economia americana, aggiunge Geithner, 'e' solo nelle fasi iniziali di ripresa'. 'La crescita della Cina e delle economie emergenti' ha aiutato la ripresa economica americana, ha osservato Geithner, constatando una diffusa fiducia nei confronti degli Usa intorno al mondo. Una volta che la crescita sara' decollata sara' necessario ridurre il deficit.

 

 

 
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WALL STREET: DOW A GALLA CON IBM, NASDAQ GIU' CON BAIDU

27 Ottobre 2009 21:10 NEW YORK  - WSI
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Il colosso informatico annuncia un'estensione del programma di riacquisto di azioni proprie. Warning dal motore di ricerca cinese. Scende a sorpresa la fiducia dei consumatori. Immobiliare in fase di stabilizzazione, ma non basta.
Seduta sotto tono per gli indici azionari americani. Il calo inaspettato della fiducia dei consumatori ha funto da pretesto per una continuazione delle vendite sulla piazza di New York, gia’ iniziate in avvio di settimana. Il Dow Jones e’ riuscito a chiudere appena sopra la linea di parita’ (+0.14% a 9882) grazie al piano di buyback annunciato dal colosso informatico IBM, l’S&P500 e’ arretrato dello 0.33% a 1063, il Nasdaq ha ceduto l'1.20% a 2116.

Nell’ultimo mese le famiglie americane hanno assunto un atteggiamento meno ottimista sull’economia, sollevando serie preoccupazioni sul volume di acquisti in un momento cruciale dell’anno, corrispondente a quello delle festivita’ di Thanksgiving e natalizie, note per il forte incremento dei consumi. Il dato sulla fiducia e’ infatti sceso a 47.7 punti in ottobre deludendo il consensus del mercato che era per un valore di 53.1.

Contrastata la lettura giunta dal mercato immobiliare. L’indice dei prezzi-case e’ cresciuto per il terzo mese consecutivo, avanzando dell’1% ad agosto, risultando pero’ in ribasso di oltre l’11% su base annuale. Lo spider settoriale XHB ha archiviato la sessione in ribasso dell‘1.5%.

A livello societario, IBM e’ risultata tra le migliori componenti dell’indice industriale dopo che il Board della societa’ ha annunciato un incremento di $4.2 miliardi al gia’ esistente programma di buyback. Tra le blue chip, ad avanzare sono stati anche i colossi petroliferi Exxon Mobil e Chevron, in rialzo di oltre il 2% sulla scia del rialzo del petrolio, la societa’ di carte di credito American Express e le societa’ telecom Verizon e AT&T. Verizon ha beneficiato della decisione di Wells Fargo di promuovere i titoli a Outperform, citando i margini al rialzo per le attivita' wireless, che dovrebbero fungere da catalizzatore della crescita.

A pesare sul comparto delle tecnologie e' stato il motore di ricerca cinese Baidu.com, piombato di oltre il 12% dopo le deboli previsioni sui ricavi dei prossimi mesi. L'azienda ha riportato un EPS di $0.35 migliore delle stime, ma la guidance per il quarto trimestre si e' rivelata deludente. Google ha ceduto di riflesso l'1%, stessa perdita per Yahoo!, Microsoft ha parato il colpo scendendo dello 0.30%.

"Alcuni dati sono positivi, altri negativi", sintetizza Michael Levine, money manager di Oppenheimer Funds, aggiungendo che "i programmi di buyback sono certamente un segnale di solidita' dei bilanci societari, ma a questo punto gli operatori vogliono vedere nuovi investimenti nei business e una crescita convincente degli utili".

Per Dave Hinnenkamp, direttore di KDV Wealth Management, il prossimo vero test e’ rappresentato proprio dai consumatori: "Abbiamo superato con successo quello delle trimestrali, ora e’ il momento di capire come e quanto spenderanno le famiglie nei prossimi mesi".

Sugli altri mercati, nel comparto energetico avanza il petrolio. I futures con consegna dicembre hanno guadagnato 87 centesimi a quota $79.55 al barile. Sul valutario, in ribasso l'euro nei confronti del dollaro. Nella tarda serata di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4795. In flessione l’oro: i futures con scadenza dicembre hanno ceduto $7.40 a quota $1035.40 l'oncia. In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' sceso al 3.4620% dal 3.5440% di lunedi'.
 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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