La Borsa di Tokyo chiude
per la terza seduta di fila in calo
04.09.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la terza seduta di
fila in ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,3% a 10.187,11
punti ed il Topix lo 0,8% a 935,74 punti. La seduta è
stata dominata dalla prudenza. Gli investitori attendono
con tensione l'importante rapporto sul mercato del
lavoro statunitense che verrà pubblicato nel primo
pomeriggio (in Italia). Male il settore delle
costruzioni Tobishima (JP3629800008) ha perso l'8,8%,
Kumagai Gumi (JP3266800006) il 5,3%, Obayashi
(JP3190000004) il 3% e Shimizu (JP3358800005) il 2,7%.
Il Partito Democratico che ha vinto le ultime elezioni
nazionali ha l'intenzione di ridurre le spese per i
lavori pubblici.
Daiwa Securities (JP3502200003) ha perso il 6,1%.
Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) ha
confermato delle voci di stampa secondo cui starebbe
negoziando con il broker per mettere fine alla loro
comune joint venture.
SUMCO (JP3322930003) ha perso il 4,6%. Secondo quanto
riporta il quotidiano finanziario "Nikkei" l'impresa
high-tech avrebbe l'intenzione di ridurre, a causa
dell'ulteriore debolezza della domanda, del 10% le
capacità di produzione dei wafer a 300 millimetri.
Dainippon Sumitomo Pharma (JP3495000006) ha chiuso in
ribasso del 6%. Bank of America ha tagliato oggi il suo
rating sul titolo dell'impresa farmaceutica da "Neutral"
ad "Underperform".
I positivi dati sulle vendite nel mese di agosto
pubblicati ieri da alcune imprese retail statunitensi
hanno sostenuto gli esportatori. Honda (JP3854600008) ha
guadagnato l'1,6%, Canon (JP3242800005) lo 0,6% e Sharp
(JP3359600008) lo 0,7%.
Redazione Borsainside 8.30
04 Settembre 2009 09:51
NEW YORK
Crisi: Usa, prezzi degli immobili in risalita nel 2010
di ANSA
Sondaggio Reuters fra economisti evidenzia ottimismo
(ANSA) - NEW YORK, 4 SET - Il mercato immobiliare
americano a un punto di svolta: i prezzi delle case sono
vicini al fondo e dal 2010 dovrebbero ritornare a
salire. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dalla
Reuters, in base al quale la maggior parte degli
economisti ritiene che l'economia tornera' a girare
anche senza il sostegno dell'immobiliare. Secondo le
stime degli osservatori l'indice dei prezzi Standard &
Poor's/Case-Shiller 20 calera' quest'anno del 14%, per
poi salire del 2% il prossimo anno.
04 Settembre 2009 11:34
NEW YORK
Strauss-Kahn: mondo emerge da crisi, ripresa lenta
di ANSA
Dg Fmi, prima ripresa poi exit strategy coordinata
(ANSA) - NEW YORK, 4 SET - L'economia sembra emergere
dalla peggiore crisi economica dei nostri tempi, ma la
ripresa sara' relativamente lenta, dice Strauss-Khan. Di
exit strategy e' giusto parlare ora - afferma il
direttore generale del Fondo monetario internazionale -
ma per attuarle e' necessario attendere 'indicazioni
chiare sul fatto che la ripresa sia in atto e che la
disoccupazione sia in calo'. E' 'essenziale' che il
ritiro delle misure straordinarie messe in campo avvenga
in modo coordinato. 'Seri rischi al ribasso continuano a
minacciare la stabilita' dei mercati finanziari' dove
persistono 'problemi che potrebbero accentuarsi
ulteriormente se gli sforzi' nel ripulire i bilanci
delle banche 'non saranno completati'. Dominique
Strauss-Khan si dice 'preoccupato del fatto che i
miglioramenti sui mercati possano portare a una certa
compiacenza nell'affrontare i restanti problemi del
settore finanziario'. Strauss-Khan preme affinche' i
governi 'impegnati nel completare l'agenda di risposte
alla crisi', nella quale rientrano anche le riforme
delle regole. 'C'e' un ampio accordo sulle principali
lezioni che la crisi ci ha insegnato. Ma lo sforzo di
riforma non sta procedendo tanto velocemente quanto
sarebbe necessario per affrontare la crisi'. (ANSA).
04 Settembre 2009 11:58
PARIGI
Francia: deficit statale piu' che raddoppiato
di ANSA
Al 31 luglio ha raggiunto 109 mld euro
(ANSA) - PARIGI, 4 SET - Il deficit dello stato francese
e' piu' che raddoppiato negli ultimi dodici mesi. Al 31
luglio 2009 ha raggiunto 109 miliardi di euro. A
determinare l'impennata e' stato il peso che la crisi
economica ha avuto sul gettito delle entrate statali che
al 31 luglio sono state di 133,8 miliardi, contro i 175
miliardi dell'anno precedente. In particolare, a fine
luglio 2009 il fisco ha incassato dalle imposte sulle
societa' meno di 3,5 miliardi, contro i 27,8 miliardi
del 2008.
04 Settembre 2009 12:28
ROMA
Bce: Trichet, troppo presto per dichiarare fine crisi
di ANSA
Possibile mantenere misure se no rischi per stabilita'
prezzi
(ANSA) - ROMA, 4 SET - E' ancora troppo presto per dire
che la crisi finanziaria e' finita, e le incertezze
restano ancora elevate. Lo ha detto Jean-CLaude Trichet.
Il presidente della Bce ha spiegato che quando sara' il
momento di una exit strategy le misure straordinarie
adottate dalla Bce potranno essere rimosse velocemente.
La Banca centrale europea - ha aggiunto - potrebbe
mantenere le misure straordinarie adottate contro la
crisi se non emergeranno rischi per la stabilita' dei
prezzi. La liquidita', probabilmente, restera'
abbondante, ha spiegato Trichet ribadendo che non e' il
momento di intraprendere una 'exit strategy' rimuovendo
le iniezioni di liquidita' senza precedenti varate nei
mesi scorsi. Nel suo intervento durante una conferenza a
Francoforte, Trichet ha spiegato che la Bce non ha perso
alcun impegno sulla tempistica di uscita dalle misure a
sostegno del sistema creditizio. Al momento - ha detto -
non tutte le informazioni necessarie per decidere sulla
'exit strategy' sono ancora disponibili. In ogni caso,
quando sara' il momento la Bce potra' riassorbire le
misure, molte delle quali, del resto, sono progettate in
modo da rientrare automaticamente qualora non vengano
rinnovate. Inoltre - ha detto - l'Eurotower e' sempre
pronta a muoversi tempestivamente qualora cio' sia
necessario, ed e' pronta a ''correggere immediatamente''
qualsiasi ''liquidita' in eccesso''. (ANSA).
04 Settembre 2009 12:45
ROMA
FT: metodo Marchionne in Chrysler, ma ancora molto da
fare
di ANSA
Dietro le quinte taglia burocrazia e snellisce
(ANSA) - ROMA, 4 SET - In Chrysler e' arrivato il metodo
Marchionne, ma il nuovo ad e il suo team avranno ancora
'molto da fare'. A parlarne e' il Financial Times. 'Gli
italiani - spiega il FT - hanno fatto molti cambiamenti
da quando hanno preso il controllo operativo del
produttore d'auto di Detroit', ma 'stanno ancora
affrontando seriamente alcuni problemi difficili'.
Intanto, 'dietro le quinte, Marchionne sta tagliando la
burocrazia e rendendo piu' efficienti il management e i
processi'.
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai sale per la quarta seduta di fila
04.09.2009
Quasi tutte le principali borse della regione
Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,6% a 2.861,61
punti. Per il listino cinese si è trattato della quarta
seduta positiva di fila. La lista dei rialzi è stata
guidata dagli auriferi. Zhongjin Gold (CNE000001FM8) ha
guadagnato il 3,4%, Shandong Gold Mining (CNE000001FR7)
il 7,3% e Zijin Mining (CNE100000502) il 2,5%. Il prezzo
dell'oro ha guadagnato ieri a New York il 2% e chiuso ai
suoi più alti livelli dallo scorso 20 febbraio. Sempre
nel settore minerario Henan Yuguang Gold & Lead
(CN0006915341) ha chiuso in rialzo del 10%. Il prezzo
dello stagno è salito ai suoi più alti livelli da circa
sedici mesi. Henan Yuguang Gold & Lead è il primo
produttore al mondo del metallo. Nel settore immobiliare
China Vanke (CN0008879206) ha guadagnato l'1,7% dopo
aver annunciato che lo scorso mese le sue vendite sono
aumentate da anno ad anno del 18% a CNY 4,82 miliardi.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo del 2,8% a
20.318,62 punti. La Cina ha annunciato di voler
aumentare il tetto massimo che un investitore
istituzionale può investire nei mercati azionari del
paese da $800 milioni a $1 miliardo. La notizia ha
spinto soprattutto i bancari. HSBC (GB0005405286) ha
guadagnato l'1,3%, Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) il 4,7%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il
3,7% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 3,6%. I
positivi dati sulle vendite nel mese di agosto
pubblicati ieri da alcune imprese retail statunitensi
hanno messo le ali a Li & Fung (BMG5485F1445). Il titolo
di uno dei più importanti fornitori di Wal-Mart
(US9311421039) ha chiuso in rialzo dell'8%. China
Resources Enterprise (HK0291001490) ha guadagnato il
5,2%. J.P. Morgan ha alzato il suo rating sul titolo
dell'impresa alimentare ad "Overweight".
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,1%, lo Straits Times a
Singapore ha guadagnato lo 0,9% e il Taiwan Weighted a
Taipei lo 0,7%. Il Kospi a Seul ha perso lo 0,3%.
Redazione Borsainside 12.45
04 Settembre 2009 12:48
STOCCOLMA 4 SET
Crisi: presidenza Ue, vertice straordinario
di ANSA
Si terra' il 17 settembre in vista del G20 di Pittsburgh
(ANSA) - STOCCOLMA 4 SET - La presidenza svedese di
turno dell'Ue ha convocato per il 17 settembre un
vertice straordinario in preparazione del G20 di
Pittsburgh. 'Intendo organizzare un vertice
straordinario dell'Ue nella serata del 17 settembre', ha
detto il premier svedese Fredrik Reinfeldt in margine
alla riunione informale dei ministri degli esteri
europei che si tiene oggi e domani a Stoccolma. La cena
di lavoro sara' dedicata alla ricerca di una posizione
comune dei 27 sull'exit strategy dalla crisi. Tutte le
proposte e le soluzioni 'hanno bisogno di essere
discusse dai capi di stato e di governo prima di
Pittsburgh', ha dichiarato Reinfeldt. 'In questo modo la
Ue puo' avere al G20 una posizione forte e comune e
parlare con una sola voce'. Il G20 di Pittsburgh si
svolgera' negli Usa, il 24-25 settembre prossimi.
Intanto da Villa d'Este, dove partecipa al workshop
Ambrosetti, il presidente della Repubblica Ceca, Vaclav
Klaus, ha sostenuto che occorre elaborare al piu' presto
una 'exit strategy' dalle misure straordinarie di
sostegno al credito: 'e' gia' quasi troppo tardi', ha
spiegato. (ANSA).
04 Settembre 2009 13:36
BERLINO
Weber: enormi incertezze su ripresa economia globale
di ANSA
Crisi non e' ancora finita, dice numero uno Bundesbank
(ANSA) - ROMA, 4 SET - Sulla sostenibilita' di una
ripresa dell'economia globale pesano 'enormi
incertezze'. Lo ha detto Axel Weber. Secondo il numero
uno della Bundesbank tedesca e membro del consiglio
direttivo della Bce, 'la crisi non e' ancora finita e e'
del tutto probabile che saremo nuovamente messi alla
prova'. Sara' necessaria - ha aggiunto - una 'credibile
exit strategy' dalle misure straordinarie di sostegno al
credito e alla liquidita'.
04 Settembre 2009 13:50
NEW YORK
Crisi:
Usa, Stiglitz esprime cautela
di ANSA
Premio Nobel, Pil potrebbe tornare nuovamente in
negativo
(ANSA) - ROMA, 4 SET - L'economia Usa, dopo essere
emersa dalla recessione, potrebbe tornare nuovamente in
crescita negativa, secondo Joseph Stiglitz. 'Non e'
chiaro se gli Usa abbiano intrapreso una ripresa
sostenibile', ha detto il premio Nobel e professore
della Columbia University. 'C'e' una probabilita'
significativa di una recessione a forma di 'W', ma non
credo sia inevitabile'. In una recessione a forma di
'W', ad un primo picco negativo fa seguito una breve
ripresa seguita da una ricaduta.
04 Settembre 2009 13:55
ROMA
Fondi: raccolta ancora positiva ad agosto
di ANSA
Assogestioni: flussi positivi per oltre 2,8 mld euro
(ANSA) - ROMA, 4 SET - Raccolta ancora positiva ad
agosto per i fondi di investimento. Lo sottolinea una
nota di Assogestioni. Il bilancio tra sottoscrizioni e
riscatti flussi positivi per oltre 2,8 mld. L'andamento
favorevole della raccolta, unito all'efficace contributo
dalla gestione permette alle masse del settore di
risalire e chiudere il mese a quota 418 mld. In
particolare, ad agosto sono cinque, su un totale di sei,
le categorie con segno positivo.
04 Settembre 2009 14:24
MILANO – Il Sole 24 Ore
Timori d'autunno per la Borsa All'economia fa paura il
lavoro
I mercati azionari mondiali hanno corso troppo negli
ultimi mesi e, in autunno, andranno incontro a una
correzione, più o meno profonda. Ne è convinto il 61%
circa dei partecipanti al sondaggio organizzato da Il
Sole 24 Ore Radiocor in occasione del workshop
Ambrosetti in corso a Cernobbio. I mercati azionari
infatti, secondo la maggioranza dei partecipanti al
sondaggio, hanno recuperato con rapidità eccessiva
enfatizzando i primi segnali di uscita dalla crisi. Più
ottimista risulta il 24% degli intervistati, convinti
che le Borse continueranno a salire senza interruzioni
significative. Così il partito dei pessimisti, persuasi
che la tempesta non sia ancora finita, è ridotto al 15%
del totale. Una percentuale bassa, impensabile soltanto
poche settimane fa, quando l'uscita dal tunnel della
grande crisi sembrava ancora lontana.
Per la stragrande maggioranza del campione – composto da
circa 320 tra imprenditori, manager, consulenti,
analisti e gestori - il rischio maggiore attualmente è
l'aumento della disoccupazione (ne è convinto il 64,6%
del panel), seguito a distanza da chi teme la stretta
del credito (23%) e l'inflazione (12,5%).
"La vera crisi è finita", commenta Attilio Ventura, ex
presidente del comitato agenti di cambio, a lungo uno
dei protagonisti di Piazza Affari. E aggiunge: "Adesso
rimangono alcune conseguenze negative, destinate ad
essere superate in tempi ragionevoli." Di parere
opposto, oltre a personaggi come Guido Rossi, anche
Mario Sarcinelli, docente alla Sapienza di Roma (ex
vice-direttore generale Banca d'Italia): "C'è troppo
ottimismo", commenta, "perché l'aumento delle quotazioni
è dovuto all'ampia liquidità e al suo basso costo".
Alcuni mettono in relazione il loro pessimismo con le
anticipazioni dei dati trimestrali che si stanno
rivelando tutt'altro che brillanti. Nella schiera degli
ottimisti si fanno però alcuni distinguo. Per alcuni il
trend rialzista non sarà costante ma caratterizzato da
molta volatilità e quindi, suggeriscono, il movimento
dovrà essere valutato sul medio-lungo periodo. Per altri
pesa l'ingente quantità di risparmio attualmente ferma o
allocata su asset poco remunerativi (come i Bot): gli
investitori, spiegano, non aspettano altro che un
segnale per spostarla.
Il rischio disoccupazione e i timori d'inflazione
Il principale ostacolo per la ripresa economica è,
secondo gli intervistati, la disoccupazione: fenomeno
tipico di quando si esce da una grave crisi. Un problema
che caratterizzerà l'Europa per almeno i prossimi tre
trimestri e che toccherà soprattutto i settori non
protetti o con insufficienti ammortizzatori sociali. C'è
anche chi ritiene che il vero pericolo possa arrivare da
un'altra parte. Il rischio maggiore, sostiene per
esempio il presidente dell'associazione dei cambisti (Atic
Forex), Giuseppe Attanà, "resta l'inflazione,
accompagnata dall'enorme crescita del debito pubblico
dei maggiori Paesi". Un problema, sostengono altri
esperti, che dipenderà anche dalla probabile fretta con
cui le aziende agiranno sui margini per rientrare dei
mancati guadagni. Timori anche per la stetta del
credito, considerato che l'allargamento degli spread ha
vanificato gli effetti della riduzione dei tassi.
04 Settembre 2009 14:51
NEW YORK – Il Sole 24 Ore
La disoccupazione Usa sale al 9,7%, ai massimi dal 1983
Il tanto atteso dato è arrivato. Questa settimana, al di
là delle stime dell'Ocse o della riuonione della Bce,
l'attenzione degli operatori era tutta rivolta al
Dipartimento Usa del Lavoro. Quest'ultimo, infatti,
pubblicava oggi i numeri sulla disoccupazione negli
Stati Uniti per il mese di agosto. Ecco i numeri, nudi e
crudi. Nello scorso mese sono stati persi 216mila posti
di lavoro, dopo i 276mila di luglio. Il dato è
lievemente migliore delle attese degli analisti, che
prevedevano la perdita di 225mila posti. Ma nonostante
il rallentamento nella velocità con cui vengono bruciati
i posti di lavoro, il tasso di disoccupazione è salito
ai massimi dal 1983: il 9,7 per cento. Dall'inizio della
crisi sono andati perduti circa 7,4 milioni di posti di
lavoro.
La disoccupazione di agosto si raffronta al 9,4% di
luglio, dato confermato dal dipartimento del Lavoro di
Washington. Inferiore al previsto il calo degli occupati
nel settore non agricolo, pari a 216.000 unità contro le
230.000 stimate dagli economisti e dopo un calo di
276.000 a luglio, quest'ultimo rivisto invece in peggio
dalle precedenti 247.000 unità.
In diminuzione anche gli occupati del settore
manifatturiero, scesi lo scorso mese di 63.000 unità
contro le 60.000 previste, mentre sul fronte delle
retribuzioni i salari medi orari sono aumentati di sei
centesimi (+0,3%) a 18,65 dollari: le previsioni erano
per un aumento dello 0,1% per cento.
Fin qui i numeri, ma quali le reazioni degli esperti e
dei mercati? Le Borse europee, dopo la pubblicazione del
dato, hanno subito accelerato verso l'alto. Il segnale
inequivocabile che i listini hanno voluto vedere il
bicchiere mezzo pieno: il rallentamento nel calo della
perdita dei posti di lavoro in agosto è considerato un
indizio che la situazione si porta verso lidi meno
"perigliosi". Tuttavia, rimane quella percentuale del
tasso di disoccupazione che non può non creare
preoccupazione. Gli Stati Uniti, infatti, sono
un'economia che si basa sui consumi. Ebbene, se troppa
gente finisce in mezzo a una strada è chiaro che, oltre
alla tragedia personale, esiste il serio problema di una
domanda aggregata che farà fatica a sostenere il motore
della ripresa. Proprio di questo, in settimana, il
presidente Barack Obama si era preoccupato quando ha
voluto sottolineare come «la sua amministrazione non
diminuirà gli sforzi fino a quando gli americani in
cerca di lavoro non lo avranno trovato». E che la
situazione, su questo fronte, possa ancora peggiorare
era stata la stessa presidente del consiglio economico
voluto da Obama, Christina Romer, a prevederlo:«Non è da
escludere - ha detto - un tasso di disoccupazione al 10
per cento».
Considerazione che gli investitori sull'altra sponda
dell'Oceano Atlantico devono avere maggiormente
"introiettato". I listini americani, al contrario di
quelli Europei, non hanno fatto alcun festa per il dato
sull'occupazione e rimangono molto deboli, vicino alla
parità. Segno che la preoccupazione per «la fragilità
della ripresa economica» (come ha detto oggi
Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo monetario
internazionale) unita a un mercato del lavoro così
negativo, non elimina le nuovole all'orizzonte sul
fronte dell'uscita dalla peggiore crisi economica del
nuovo millennio, e non solo.
04 Settembre 2009 14:46
CERNOBBIO (COMO)– Il Sole 24 Ore
Roubini: «La ripresa è anemica. Ecco come evitare il
rischio di ricaduta»
CERNOBBIO - La crisi economica globale può dirsi
superata, ma dobbiamo attenderci una «debole ripresa»,
che per due o tre anni nelle economie avanzate sarà
verosimilmente inferiore ai tassi percentuali del 2% o
più che abbiamo visto in passato dopo un periodo di
recessione ed «esiste il non trascurabile rischio di una
ricaduta»: così ha risposto Nouriel Roubini incontrando
i giornalisti in una pausa del workshop Ambrosetti in
corso alla Villa d'Este di Cernobbio. Fra le ragioni che
fanno propendere Roubini per una ripresa debole c'è
«l'alto tasso di disoccupazione che negli Stati Uniti e
in alcuni grandi paesi occidentali ha raggiunto, se non
superato, la soglia del 10%». Senza opportune misure di
protezione sociale e di welfare state, Roubini teme
anche l'aggravarsi delle tensioni sociali.
Secondo il professore della New York University,
conosciuto come uno dei massimi esperti di macroeconomia
internazionale, la nuova amministrazione Obama negli
Stati Uniti e i governi degli altri principali paesi
hanno reagito bene alla prima fase della crisi,
«evitando il pericolo di una persistente stagnazione,
come è avvenuto ad esempio in Giappone nel "decennio
perduto" degli anni Novanta», non facendo mancare
all'economia mondiale gli stimoli fiscali e monetari di
cui aveva bisogno.
«Non credo che noi abbiamo imparato la lezione dalla
crisi completamente»: Roubini, uno dei pochi che avevano
previsto la crisi, a Cernobbio ha spiegato che «troppi
continuano a sperare che sia finita, che le condizioni
del mercato finanziario siano buone e che le banche
vadano bene». Non è una visione completamente negativa,
la sua. Adesso però comincia una nuova fase, delicata e
difficile. Per Roubini la gestione della "exit strategy"
sarà fondamentale per riuscire a uscire gradualmente
dalla crisi. «I rischi possibili – ha spiegato – sono
due: nel primo caso si agisce troppo in fretta
rimuovendo gli stimoli fiscali e monetari in atto e si
rischia una nuova fase recessiva; il secondo scenario
invece é che si agisca troppo tardi, con il rischio di
un'inflazione fuori controllo associata a crescita
anemica». In sostanza una sorta di "stag-inflazione"
(recessione e inflazione allo stesso tempo) come ci fu
in Italia e nelle maggiori economie avanzate dopo la
guerra del Kippur in Medio Oriente e successiva crisi
petrolifera. Roubini ha riconosciuto che «è alquanto
difficile non compiere errori di politica monetaria e
fiscale, anzi gli errori sono quasi inevitabili». I
Governi dovranno sì pensare a «ridurre la liquidità in
eccesso e contrastare l'eccessivo allargarsi dei deficit
di bilancio», ma è ancora presto per togliere gli
stimoli e per varare un aumento delle tasse: per il
professore americano «bisognerà aspettare verso la fine
del 2010 o i primi mesi del 2011».
Riguardo alla maggior propensione al risparmio degli
americani, Roubini si é detto ottimista. «E' positivo
che dopo che si era arrivati a un tasso di risparmio
pari allo zero negli anni scorsi, ora si sia saliti a
circa il 4%, ma la media storica per gli Usa é di circa
il 10%. Quindi è augurabile che questa inversione di
tendenza continui anche se in maniera graduale e
progressiva altrimenti l'impatto sui consumi rischia di
essere molto grave. Sarebbe ideale se i minori consumi
degli americani fossero compensati dalla maggiore
attitudine alla spesa dei consumatori in altri paesi,
specialmente Cina, il Giappone e la Germania, ma io temo
che questo non sarà facile».
04 Settembre 2009 15:53
NEW DELHI
Wto: Doha, ministro indiano esprime ottimismo
di ANSA
E' stata rotta lunga impasse che ha bloccato i negoziati
(ANSA) - NEW DELHI, 4 SET - La lunga impasse che ha
bloccato i negoziati del Doha Round 'e' rotta': lo ha
assicurato il ministro del Commercio indiano Anand
Sharma. Nella seconda e ultima giornata a New Delhi di
un incontro di ministri del Wto, Sharma ha detto che
c'e' stato un accordo fra tutti, con un consenso forte e
un unanime avallo, che i capi negoziatori e gli alti
funzionari riprendano a trattare il 14 settembre a
Ginevra. Abbiamo raggiunto un accordo per intensificare
il negoziato ed e' stata una svolta.
04 Settembre 2009 17:45
NEW YORK
Lavoro: il Canada e' in controtendenza
di ANSA
Ad agosto il tasso di disoccupazione e' sceso all'8,7%
(ANSA) - NEW YORK, 4 SET - Canada in controtendenza: in
agosto il tasso di disoccupazione e' sceso dello 0,1%
all'8,7% grazie alla creazione di 27.000 posti. Lo
comunica l'Ufficio di Statistica. Il dato e' migliore
delle attese degli analisti che scommettevano sulla
perdita di 15.000 posti di lavoro, dopo i 44.500 persi
in luglio. A spingere l'occupazione canadese in agosto
l'elevato numero di posti di lavoro part-time creati:
31.000 contro i 3.500 a tempo pieno persi.
Venerdì 04 Settembre 2009
18:13 LONDRA
G20, Draghi incontra Geithner su riforma regole finanza
Il presidente del Financial stability board, Mario
Draghi, ha incontrato questo pomeriggio il segretario al
Tesoro Usa, Timothy Geithner, a margine del meeting
finanziario del G20 che si apre stasera a Londra.
Tra gli argomenti del bilaterale la riforma della
regolamentazione finanziaria e l'agenda del G20,
riferiscono fonti del Gruppo dei Venti.
In particolare, Geithner sarebbe interessato a saggiare
il consenso all'interno del G20 sul piano americano per
rafforzare il capitale delle istituzioni creditizie,
argomento di stretta competenza del Fsb. Tra gli
argomenti in cima all'agenda Usa anche la riforma del
Fondo monetario internazionale con l'obiettivo di
aumentare le quote e la rilevanza dei Paesi emergenti.
Il segretario al Tesoro Usa mercoledì scorso aveva
sottolineato l'importanza di un accordo sui requisiti
patrimoniali più stringenti per le banche, anticipando
la presentazione al G20 di un documento del suo
dipartimento che avrebbe riguardato anche le riserve di
liquidità a disposizione delle istituzioni creditizie.
"Presenteremo una cornice di principi per iniziare una
discussione - non per raggiungere subito un accordo -
per un nuovo accordo internazionale da attuare una volta
terminata la crisi, una cornice di principi più
stringenti sulla leva finanziaria nel settore bancario
che riguardi tutte le maggiori istituzioni attive a
livello mondiale", aveva detto Geithner.
Se la proposta Usa, contenuta in un documento di
quattordici pagine, trovasse l'appoggio del Financial
stability board potrebbe rendere soppiantare gli sforzi
di migliorare e implementare gli standard di Basilea II
su cui sta lavorando il Comitato di Basilea.
Le borse europee chiudono
in rialzo, forti acquisti su auto e banche
04.09.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso
oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato
l'1,2%, il DAX a Francoforte l'1,6%, il CAC40 a Parigi
l'1,3%, lo SMI a Zurigo lo 0,8% e il FTSE MIB a Milano
l'1,3%.
Le borse del Vecchio Continente hanno beneficiato oggi
soprattutto del rally dei titoli dei produttori di
automobili. Peugeot (FR0000121501) ha chiuso in rialzo
del 7,1%. L'impresa francese ha raggiunto un accordo con
Mitsubishi Motors (JP3899800001) per sviluppare un auto
elettrica per il mercato europeo. UBS ha inoltre alzato
oggi il suo rating sul titolo da "Sell" a "Neutral".
Daimler (DE0007100000) ha guadagnato il 5,1%. Secondo
Dieter Zetsche, il CEO del colosso dell'automobile, il
gruppo risparmierà quest'anno molto più dei previsti €4
miliardi. Tra gli altri titoli del settore BMW
(DE0005190003) ha guadagnato il 5,2%, Fiat
(IT0001976403) il 2,5% e Renault (FR0000131906) il 5,1%.
Molto bene anche i bancari. HSBC (GB0005405286) ha
guadagnato il 2,2%, Lloyds Banking Group (GB0008706128)
il 2,1%, Commerzbank (DE0008032004) il 4,7%, Crédit
Agricole (FR0000045072) il 2,9%, Intesa Sanpaolo
(IT0000072618) il 2,8% e Credit Suisse (CH0012138530) il
2,3%. Goldman Sachs ha promosso oggi il settore bancario
europeo da "Neutral" ad "Overweight".
Lonmin (GB0031192486) ha chiuso a Londra in rialzo del
9,4%. Exane BNP Paribas ha alzato il suo rating sul
titolo da "Underperform" ad "Outperform". Secondo la
casa d'investimento Xstrata (GB0031411001) potrebbe fare
una nuova offerta per il produttore di platino. Sempre
nel settore minerario Kazakhmys (GB00B0HZPV38) ha
guadagnato il 3,6%. Morgan Stanley ha promosso il titolo
del quarto produttore al mondo di argento da "Equal-weight"
ad "Overweight".
Deutsche Telekom (DE0005557508) ha guadagnato il 3%.
Secondo delle voci di stampa l'impresa tedesca avrebbe
iniziato a trattare con alcune grandi concorrenti su una
possibile vendita delle sue attività nella telefonia
mobile nel Regno Unito.
Redazione Borsainside 18.15
04 Settembre 2009 18:43
ROMA
Auto: Toyota, vendute nel mondo due milioni di ibride
di ANSA
In Europa raggiunta quota 200 mila
(ANSA) - ROMA, 4 SET - Toyota Motor Europe ha superato
il traguardo delle 200.000 automobili ibride vendute in
Europa, il 50% delle quali negli ultimi 24 mesi. Ne da'
notizia un comunicato di Tme, sottolineando che sono
state vendute un totale di 202,126 Toyota e Lexus ibride
a partire dal lancio del primo modello ibrido, la Prius,
in Europa nel 2000. Inoltre, a livello mondiale Toyota
ha venduto oltre due milioni di ibridi da quando, nel
1997, ha lanciato la Prius.
04 Settembre 2009 18:46
NEW YORK 4 SET
Usa: Romer, dati disoccupazione terribili
di ANSA
Ma mostrano un rallentamento della perdita di posti di
lavoro
(ANSA) - NEW YORK 4 SET - Una situazione terribile.
Cosi' il numero uno del consiglio economico degli
advisor della Casa Bianca commenta i dati sulla
disoccupazione. Ma la traiettoria - dice Christina Romer
- sembra quella giusta, con i dati di agosto che
mostrano un rallentamento della perdita di posti di
lavoro. 'Il trend si sta moderando'. In agosto i posti
di lavoro persi sono stati 216.000, meno delle attese e
meno dei 276.000 persi in luglio. Il tasso di
disoccupazione e' pero' salito al 9,7%, ai massimi dal
1983.
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WALL
STREET: FUTURES IN PROGRESSO: OCCHI TUTTI SUL
LAVORO
04 Settembre 2009 14:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Focus sulla due giorni del
G-20, dove si parlera' di exit strategy, ma sopratutto
sul rapporto mensile sull'occupazione. Da febbraio la
reazione del mercato a tali cifre e' stata positiva. Oro
ritraccia dopo aver toccato i massimi di 6 mesi.
Si profila una seduta positiva per l'azionario
americano, con i contratti sui principali indici
borsistici che quando manca un'ora e mezzo all'avvio
delle contrattazioni scambiano in rialzo.
Sotto i riflettori l'incontro tra i ministri delle
Finanze del G-20 a a Londra, dove si parlera' di exit
strategy. Secondo il parere di Usa e Gran Bretagna
adottare strategie di uscita potrebbe essere ancora
prematuro. Tuttavia, senza un punto comune tra i Paesi
membri del G-20 in materia, la fiducia ufficiale nella
ripresa globale potrebbe iniziare a vacillare.
Ma in mattinata tutti gli occhi saranno puntati sui
nuovi dati macroeconomici in calendario. Gli analisti
prevedono la perdita di 233 mila posti di lavoro in
agosto. Il Dipartimento del Lavoro rendera' note le
cifre alle 14:30 italiane.
"Da febbraio la reazione del mercato al rapporto mensile
sull'occupazione e' stata positiva, con il mercato che
ha chiuso in rialzo il giorno stesso e anche la seduta
successiva (o per lo meno non si e' mai verificata una
seduta da dimenticare)", fa notare in una nota ai
clienti Simon Denham, head of Capital Spreads.
I funzionari dei Paesi sviluppati discuteranno del
limite di tempo fino a cui lasciare in atto le misure di
stimolo fiscale e di rilancio economico, preferendo
"coordinare le exit strategy" piu' avanti. Su questo
argomento, stando a quanto riportato dai media, ci
sarebbero pero' pareri divergenti.
Sugli altri mercati, i prezzi delle materie prime
continueranno ad attirare l'attenzione degli
investitori, dopo che ieri il contratto sull'oro ha
chiuso sui massimi di sei mesi a quota $997.70. Oggi i
futures ritracciano a $991.50 l’oncia (-$6.20)
Nel comparto energetico tenta di rimbalzare il greggio.
I futures con consegna ottobre guadagnano $0.56 a $68.52
al barile. Sul valutario, l'euro si rafforzaa nei
confronti del dollaro a quota $1.4259. Avanza anche
l’oro a $989.00 l’oncia (+$10.50). In calo i Titoli di
Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’
salito al 3.3700% dal 3.3050% di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in rialzo di 3.70 punti (+0.37%) a
1005.40.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +6.75 punti
(+0.42%) a 1610.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones e' in rialzo di 30
punti (+0.32%) a 9360.00.
WALL
STREET: FUTURES ANCORA POSITIVI MALGRADO IL BALZO
DELLA DISOCCUPAZIONE
04 Settembre 2009 14:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Il numero di posti di
lavoro persi nel settore non agricolo e' il minore da un
anno a questa parte. Ora focus sull'incontro tra i
ministri delle Finanze del G-20 che cercheranno di
trovare un punto di incontro sulle exit strategy.
Si prospetta una seduta positiva per l'azionario
americano, con i contratti sui principali indici
borsistici che quando manca un'ora e mezzo all'avvio
delle contrattazioni scambiano in rialzo.
Nel mese di agosto l'occupazione nel settore non
agricolo negli Stati Uniti e' diminuita di 213 mila
unita’, sui livelli piu' bassi nell'arco di un anno. Il
Dipartimento del Lavoro ha annunciato che le aziende
hanno tagliato 216 posti in agosto, in flessione dalle
276 mila unita' perse in luglio e in calo anche rispetto
alle attese degli analisti.
Il tasso di disoccupazione, tuttavia, e' tornato a
salire al 9.7%, sui massimi degli ultimi 26 anni, dopo
essere leggermente sceso al 9.4% in luglio. Gli analisti
si aspettavano un dato del 9.5%. Cio' significa che la
peggior recessione degli ultimi 70 anni non ha
intenzione di allentare la morsa sull'economia
americana. La difficile situazione occupazionale e' uno
degli ostacoli piu' ardui da superare per l'economia.
Sotto i riflettori l'incontro tra i ministri delle
Finanze del G-20 a a Londra, dove si parlera' di exit
strategy. Secondo il parere di Usa e Gran Bretagna
adottare strategie di uscita potrebbe essere ancora
prematuro. Tuttavia, senza un punto comune tra i Paesi
membri del G-20 in materia, la fiducia ufficiale nella
ripresa globale potrebbe iniziare a vacillare.
I funzionari dei Paesi sviluppati discuteranno del
limite di tempo fino a cui lasciare in atto le misure di
stimolo fiscale e di rilancio economico, preferendo
"coordinare le exit strategy" piu' avanti. Su questo
argomento, stando a quanto riportato dai media, ci
sarebbero pero' pareri divergenti.
Sugli altri mercati, i prezzi delle materie prime
continueranno ad attirare l'attenzione degli
investitori, dopo che ieri il contratto sull'oro ha
chiuso sui massimi di sei mesi a quota $997.70. Oggi i
futures ritracciano a $992.70 l’oncia (-$5.00)
Nel comparto energetico tenta di rimbalzare il greggio.
I futures con consegna ottobre guadagnano $0.56 a $68.52
al barile. Sul valutario, l'euro si rafforzaa nei
confronti del dollaro a quota $1.4259. In calo i Titoli
di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’
salito al 3.3700% dal 3.3050% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in rialzo di 3.30 punti (+0.33%) a
1005.00.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +5.50 punti
(+0.34%) a 1609.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones e' in rialzo di 29
punti (+0.31%) a 9359.00.
WALL
STREET: IN CAUTO RIALZO DOPO LE CIFRE SUL LAVORO
04 Settembre 2009 15:35 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Disoccupazione record al
9.7%: un quadro poco roseo per i consumatori, massima
componente Pil Usa. Focus sul G-20: Geithner e Trichet
(come dire un'area da 700 milioni di persone) credono
sia troppo presto per dire "la recessione e' finita".
Partenza in marginale progresso per il mercato azionario
americano, con i listini che fanno fatica ad imboccare
la strada dei rialzi con decisione dopo la pubblicazione
del rapporto mensile sull'occupazione, che ha visto il
tasso di disoccupazione salire al 9.7% sui massimi di 26
anni, dopo essere sceso al 9.4% in luglio.
Gli analisti si aspettavano un dato del 9.5%. Cio'
significa che la peggior recessione degli ultimi 70 anni
non ha intenzione di allentare la morsa sull'economia
americana, la difficile situazione occupazionale sara'
uno degli ostacoli piu' ardui da superare.
I posti di lavoro persi nel settore non agricolo sono
invece diminuiti, in maniera piu' sostenuta rispetto
alle previsioni. Va detto che uno scenario di questo
tipo non e' certamente molto favorevole ai consumatori,
fondamentali per la ripresa della maggiore economia
mondiale, essendo la componente fondamentale del Pil (il
70% e' servizi e consumi).
Mentre gli investitori sono impegnati a digerire i dati
del report sull'occupazione, a Londra parte oggi la due
giorni di incontri tra i ministri delle Finanze del
G-20, dove si parlera' di exit strategy. Secondo il
parere di Usa e Gran Bretagna adottare strategie di
uscita potrebbe essere ancora prematuro. Tuttavia se i
Paesi membri non dovessero trovare un punto comune in
materia, la fiducia ufficiale nella ripresa globale
potrebbe iniziare a vacillare.
I funzionari dei Paesi sviluppati discuteranno del
limite di tempo fino a cui lasciare in atto le misure di
stimolo fiscale e di rilancio economico, preferendo
"coordinare le exit strategy" piu' avanti. Su questo
argomento, stando a quanto riportato dai media, ci
sarebbero pero' pareri divergenti.
Il segretario del Tesoro Usa Timothy Geithner e il
numero uno della BCE Jean-Claude Trichet (come dire i
rappresentanti della piu' avanzata area geopolitica
mondiale con un totale vicino a 700 milioni di persone)
sono tra quei funzionari finanziari riuniti a Londra che
ritengono sia troppo presto per dichiarare vittoria
contro la recessione piu' grave dai tempi della Seconda
Guerra Mondiale.
Il presidente della Banca Centrale di Dallas Richard
Fisher ha detto che l'economia Usa attraversera' con
molta probabilita' un periodo di crescita lenta, alle
prese con "contraccolpi finanziari" che ci vorranno anni
prima che scompaiano. Intanto il premio Nobel per
l'Economia Joseph Stiglitz ha sottolineato che
l'economia ha una probabilita' molto alta di accusare
una nuova contrazione (IL NOBEL STIGLITZ NEL PARTITO DEI
PESSIMISTI)
Sugli altri mercati, i prezzi delle materie prime
continuano ad attirare l'attenzione degli investitori,
dopo che ieri il contratto sull'oro ha chiuso sui
massimi di sei mesi a quota $997.70. Oggi i futures
ritracciano a $991.20 l’oncia (-$6.50)
Nel comparto energetico vira in rosso il greggio. I
futures con consegna ottobre cedono $0.42 a $67.54 al
barile. Sul valutario, l'euro si indebolisce nei
confronti del dollaro a quota $1.4211. In calo i Titoli
di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’
salito al 3.3570% dal 3.3280% di ieri.
WALL
STREET: ESTENDE I GUADAGNI VISTI IERI
04 Settembre 2009 18:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Tanti i dati macro che
ultimamente hanno battuto le attese, ma i problemi del
mercato del lavoro restano e sono il principale ostacolo
da superare prima di assistere ad una ripresa
dell'economia. Particolarmente ispirati BofA, Disney e
Caterpillar.
Dopo una partenza incerta, i listini si avvicinano al
giro di boa in progresso, con gli investitori che stanno
digerendo le cifre contrastanti pubblicate oggi dal
Dipartimento del Lavoro e relative alla situazione
occupazionale nel mese di agosto.
Dai dati e' emersa una perdita di posti di lavoro
inferiore alle previsioni, la piu' bassa da un anno a
questa parte, ma al contempo un balzo del tasso di
disoccupazione al 9.7%, sui massimi da giugno 1983. Gli
analisti prevedevano in questo caso un rialzo piu'
moderato dal 9.4% di luglio, a quota 9.5. La maggior
parte degli economisti si aspetta che la percentuale
salga sino a superare il 10% verso all'inizio del 2010.
L'aggravarsi della situazione del mercato del lavoro
viene vista come il principale ostacolo da superare
prima di assistere ad una ripresa dell'economia e le
preoccupazioni circa il tasso di disoccupazione stanno
inevitabilmente gravando sul mercato. Fino a che i
livelli di disoccupazione saranno questi, infatti, i
consumatori non si sentiranno abbastanza sicuri da
spendere denaro, un fattore fondamentale affinche' la
maggiore economia torni a crescere.
"Quando le guardi insieme, le cifre mostrano un
miglioramento del mercato del lavoro, ma c'e' ancora
tanta strada da fare prima che vengano aggiunti nuovi
posti", ha dichiarato Jack Bauer, senior economist di
Manning & Napier.
Tra i migliori titoli i colossi Bank of America, Walt
Disney e Caterpillar, che mettono a segno rialzi di
almeno un punto percentuale, dopo che dagli ultimi dati
macro e' emerso che il Paese ha perso 216 mila posti di
lavoro il mese scorso, meno dei 230 previsti in media
dagli economisti.
WALL
STREET:
VEDE IL BICCHIERE MEZZO PIENO ED AVANZA
04 Settembre 2009 22:10 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Le aziende americane
licenziano meno e gli operatori sembrano gradire. Ma di
nuove assunzioni ancora nemmeno a parlarne: il tasso di
disoccupazione infatti balza ai massimi di 26 anni.
Volumi sottili in vista del weekend lungo.
La seduta di borsa a New York si e’ chiusa con gli
indici in territorio positivo. Gli operatori hanno
trovato conforto nei numeri migliori delle attese
relativi al rapporto occupazionale di agosto, tornando a
puntare sull’azionario dopo l’incertezza mostrata in
avvio di settimana. Il Dow Jones ha guadagnato l1.03% a
9441, l’S&P500 l'1.31% a 1016, il Nasdaq e’ avanzato
dell'1.79% a 2018.
Lo scorso mese gli Stati Uniti hanno perso 216 mila
posti di lavoro, meno delle stime degli economisti che
erano per una perdita di 230 mila posti. Il valore si
attesta ai minimi livelli di 12 mesi, tuttavia il tasso
di disoccupazione e’ cresciuto in misura maggiore delle
attese (9.5%), attestandosi al 9.7%, massimo livello da
giugno del 1983. Le aziende americane stanno dunque
diminuendo i licenziamenti ma, al contempo, non hanno
ancora ripreso ad assumere nuovo personale dopo lo
scoppio della crisi. La situazione nel mercato del
lavoro resta critica e la maggior parte degli economisti
si aspetta che la percentuale salira’ sino a superare il
10% agli inizi del 2010.
"Il mercato e’ ad un punto in cui sta cercando di
consolidare i forti guadagni messi a segno nelle
stagioni primaverile ed estiva" dichiara Bruce McCain,
chief investment strategist di Key Private Bank. "Gli
operatori stanno ricevendo segnali di ripresa e
continuano ad entrare sul mercato con una convinzione
via via maggiore."
A causa dei ribassi registrati negli ultimi giorni,
comunque, la performance settimanale resta negativa, con
l’indice industriale in calo dell‘1.1%, l’S&P500 giu’-1.2%
ed infini il listino hi-tech in perdita dello 0.5%. Dopo
il massiccio rally degli ultimi mesi gli investitori
hanno iniziato a pensare che probabilmente il mercato si
sia spinto ad un livello tale non piu’ giustificato dai
fondamentali aziendali.
Il rialzo giornaliero, che ha preso forma nella seconda
meta’ della seduta, si e’ materializzato tuttavia su un
volume di scambi evidentemente basso, inferiore alla
media. Lunedi’ prossimo infatti i mercati americani
resteranno chiusi per la ricorrenza del Labor Day: molti
operatori, approfittando del weekend lungo, non hanno
partecipato alle operazioni di trading.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve
progresso il greggio. I futures con consegna ottobre
hanno chiuso a $68.02 al barile, in rialzo di 8
centesimi. Sul valutario, l'euro guadagna nei confronti
del dollaro a quota $1.43. In leggero calo l’oro: i
futures con scadenza dicembre hanno perso $1.00 a
$996.70 l’oncia. In calo i Titoli di Stato Usa: il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.4420%
dal 3.3280% di giovedi’.
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