Borsa di Tokyo: Chiusura
positiva, esplode JVC Kenwood
08.09.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato lo 0,7% a 10.393,23 punti ed il
Topix lo 0,2% a 946,40 punti. JVC Kenwood Holdings
(JP3386410009) ha chiuso in rialzo del 30,6%. Secondo il
quotidiano finanziario "Nikkei" il gigante
dell'elettronica di consumo dovrebbe tornare all'utile
durante il corrente trimestre. Il gruppo giapponese
sarebbe riuscito ad aumentare nel segmento dei sistemi
di navigazione per le automobili le sue quote di mercato
negli USA.
Japan Tobacco (JP3726800000) ha guadagnato il 3,4%.
Goldman Sachs ha alzato il suo rating sul titolo del
terzo produttore al mondo di sigarette da "Neutral" a
"Buy". Secondo la banca d'affari un possibile aumento
delle tassa sul tabacco da parte del Partito
Democratico, che ha vinto le ultime elezioni in
Giappone, sarebbe già pienamente scontato nella
valutazione di Japan Tobacco.
Male controtendenza i bancari. Mitsubishi UFJ Financial
(JP3902900004) ha perso l'1,8%, Mizuho Financial Group
(JP3885780001) il 2,9% e Sumitomo Mitsui Financial Group
(JP3890350006) il 2,1%. Il volume dei prestiti è calato
ad agosto nel Paese del Sol Levante, a causa delle
riduzione delle spese da parte delle aziende e
dell'aumento della disoccupazione, per l'ottavo mese di
fila.
Redazione Borsainside 8.20
08 Settembre 2009 09:03
ROMA
Oro: supera quota 1.000 dollari, prima volta in 6 mesi
di ANSA
Metallo prezioso a 1.002,73 spinto da debolezza del
dollaro
(ANSA) - ROMA, 8 SET - L'oro supera, per la prima volta
in sei mesi, i 1.000 dlr l'oncia. Il metallo prezioso a
consegna immediata ha raggiunto quota 1.002,73. Le
quotazioni sono spinte verso l'alto dalla debolezza del
dollaro e dai timori per il riaccendersi
dell'inflazione. L'oro non superava i 1.000 dollari dal
20 febbraio scorso.
08 Settembre 2009 09:13
ROMA
Tlc: Dt e Ft fondono attivita' in Gran Bretagna
di ANSA
Nasce piu' grande operatore di telefonia mobile nel
Paese
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Deutsche Telekom e France Telecom
hanno raggiunto un accordo per unire le rispettive
attivita' di telefonia mobile in Gran Bretagna.
L'operazione da' vita al primo operatore di cellulari
del Paese. Lo riferisce Bloomberg citando un comunicato.
La joint venture paritetica potra' contare su ricavi per
9,4 mld di euro e portera' al risparmio di oltre 4 mld
di euro. La societa', che avra' 28,4 mln di clienti (37%
del mercato) scalzera' O2 (Telefonica) dal primo posto
in Gran Bretagna.
08 Settembre 2009 09:35
HELSINKI
Finlandia: Pil secondo trimestre -2,6%
di ANSA
Contrazione del 9,4% rispetto allo stesso periodo del
2008
(ANSA) - HELSINKI, 8 SET - Il pil finlandese nel 2/o
trimestre si e' contratto del 2,6% rispetto ai primi tre
mesi dell'anno e del 9,4% sul 2/o trimestre 2008. Lo
riferisce l'Ufficio nazionale di statistica. La
recessione e' in lieve rallentamento rispetto al primo
trimestre, quando il pil aveva registrato una
diminuzione del 3% su base congiunturale.
08 Settembre 2009 09:37
ROMA
Germania: esportazioni luglio +2,3%, sopra attese
di ANSA
Terzo rialzo mensile consecutivo, ma l'import segna
-18,7%
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Le esportazioni tedesche a luglio
sono aumentate del 2,3% rispetto a giugno, con un rialzo
superiore alle attese degli analisti (+1,2%). Lo
riferisce l'agenzia Bloomberg, che cita l'Istituto di
statistica, aggiungendo che si tratta del terzo mese
positivo di fila. Le importazioni, tuttavia, registrano
ancora una pesante flessione (-18,7%).
08 Settembre 2009 09:38
VIENNA
Petrolio: per ministro saudita mercato stabile, prezzi
buoni
di ANSA
A Vienna riunione dei paesi esportatori
(ANSA) - VIENNA, 8 SET - Il mercato del petrolio e'
''molto stabile e in buona salute'' e i prezzi attuali
sono ''buoni per tutti''. Lo ha detto al suo arrivo a
Vienna il ministro saudita del Petrolio, Ali al-Naimi,
alla vigilia di una riunione dei paesi esportatori.
08 Settembre 2009 09:44
NEW YORK
Crisi: Lehman Brothers, Fuld, sono stato scaricato
di ANSA
Intervista a Reuters, cercano qualcuno da attaccare e
sono io
(ANSA) - NEW YORK, 8 SET - La vita di Richard Fuld, ex
ad di Lehman Brothers, e della sua famiglia e'
radicalmente cambiata da un anno a questa parte. Lunedi'
prossimo cade il primo anniversario dal fallimento della
banca d'affari, l'unica lasciata fallire durante la
crisi. 'Non ho una pistola e questo e' un bene' afferma
Fuld alla Reuters. 'Sono stato scaricato e preso a
pugni. Cercano qualcuno da attaccare e questo qualcuno
sono io. Ma passera'. Nessuno vuole sapere i fatti'.
08 Settembre 2009 11:16
MADRID
Spagna: sempre giu' produzione industriale, -17,4% a
luglio
di ANSA
Ine, e' la quindicesima flessione consecutiva
(ANSA) - MADRID, 8 SET - Produzione industriale sempre
in calo in Spagna, dove a luglio ha segnato una nuova
flessione, per il 15mo mese consecutivo, del 16,7%.Il
calo sale al 17,4% rispetto al mese precedente se si
tiene conto delle variazioni stagionali. Lo rende noto
l'Ine, l'Istituto Nazionale Stratistiche spagnolo.
Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente il calo
e' stato del 16%. Nei primi sette mesi dell'anno la
produzione industriale e' calata del 20,7% rispetto allo
stesso periodo del 2008.
08 Settembre 2009 12:03
ROMA
Crisi: per il 38% degli italiani la ripresa e' vicina
di ANSA
Ispo-Confartigianato, 'promossa' manovra Tremonti: voto
6,8
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Il 38% degli italiani si aspetta
una ripresa economica nei prossimi mesi, secondo dati di
luglio dell'Osservatorio Ispo-Artigianato. E il 41%
prevede che l'Italia uscira' dalla crisi entro un anno.
Le maggiori preoccupazioni riguardano l'economia (86%) e
le condizioni di deficit e debito pubblico (83%). Ampia
l'approvazione per la manovra economica del Governo. In
particolare la Tremonti Ter viene promossa dagli
italiani con un voto medio di 6,8.Il fronte
occupazionale e' il primo versante su cui operare: il
92% degli italiani sostiene che se non si fara' qualcosa
a difesa del lavoro e dell'occupazione sara' impossibile
superare la congiuntura negativa. Per quanto riguarda
l'accesso al credito, il 39% della popolazione dichiara
di non aver percepito, in questi mesi di crisi
finanziaria, azioni restrittive da parte delle banche.
Infine, nonostante la percezione delle difficolta'
vissute dalle piccole imprese, gli italiani e' a loro
che assegnano il piu' alto grado di fiducia (65%).
Seguono le imprese piu' grandi (54%) e l'Unione Europea
(51%).(ANSA).
Borse Asia-Pacifico
positive, Shanghai +1,7%
08.09.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,7% a 2.930,47
punti. Per il listino cinese si è trattato della sesta
seduta positiva di fila. Gli auriferi hanno brillato
anche oggi. Zhongjin Gold (CNE000001FM8) ha guadagnato
il 5,7% e Zijin Mining (CNE100000502) il 3,9%. Il prezzo
dell'oro ha superato questa mattina per la prima volta
dallo scorso 20 febbraio quota $1.000. Molto bene anche
i produttori di carbone. China Coal Energy
(CNE100000528) ha guadagnato il 3,3%, China Shenhua
Energy (CN000A0ERK49) il 3,9% e Datong Coal
(CNE000001MZ6) il 6,6%. Il Governo cinese ha chiuso 157
miniere nella provincia dell'Henan in seguito ad un
incidente che a causato questa mattina più di 40 morti.
Il mercato specula ora sul fatto che la misura favorirà
i grandi produttori cinesi di carbone. Nel settore
dell'industria automobilistica SAIC Motor (CNE000000TY6)
ha chiuso in rialzo del 5,6% e Chongqing Changan
Automobile (CNE000000R36) del 3,7%. Le vendite di
veicoli sono aumentate in Cina ad agosto da anno ad anno
dell'81,7%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo del 2,1% a
21.069,81 punti. Ancora una seduta positiva per i
bancari. HSBC (GB0005405286) ha guadagnato l'1,9%,
Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) l'1,9%,
Bank of China (CN000A0J3PX9) il 2,2% e China
Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 2,4%. I petroliferi
hanno beneficiato dell'aumento del prezzo del petrolio.
PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato il 3,2%, Sinopec
(CN0005789556) il 2,5% e CNOOC (HK0883013259) il 3%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato l'1,6%, lo Straits Times a
Singapore lo 0,6%, il Taiwan Weighted a Taipei l'1,2% ed
il Kospi a Seul lo 0,7%.
Redazione Borsainside 12.30
08 Settembre 2009 12:58
MOSCA
Petrolio:
Russia prima nell'export
di ANSA
Mosca supera Arabia Saudita, prima volta dopo crollo
Urss
(ANSA) - MOSCA, 8 SET - La Russia ha superato l'Arabia
Saudita ed e' diventato il primo esportatore di prodotti
petroliferi grezzi e raffinati. Nel secondo trimestre
del 2009, Mosca ha esportato 7,4 milioni di barili al
giorno, contro i 7 milioni dell'Arabia Saudita, secondo
dati del Ministero dell'Energia. La Russia supera cosi'
l'Arabia Saudita nell'esportazione di petrolio per la
prima volta dal crollo dell'Urss.
08 Settembre 2009 13:58
MILANO - Miaeconomia
Per la Bce il peggio è passato
L’economia globale “probabilmente è uscita dalla fase di
caduta libera vista fra fine 2009 e inizio 2010, ma
dobbiamo comunque restare prudenti. Non si esclude,
infatti, che la strada da percorrere sia accidentata”. A
parlare è il numero uno dell’Eurotower, Jean-Claude
Trichet, al Global Economy Meeting di Basilea in
Svizzera, dove i governatori delle banche centrali del
G-10 hanno discusso della disoccupazione in aumento
nelle maggiori economie, e in particolare del suo
impatto sulla fiducia e sulle famiglie.
“Molti indicatori economici stanno andando meglio di
quanto si pensasse” e “tante stime sono state riviste
verso l’alto”, ha spiegato il presidente dell’Istituto
di Francoforte.
Ma la guardia non va mai più abbassata. Infatti, anche
se la fase peggiore della crisi ormai è alle spalle,
Trichet ammonisce comunque i suoi colleghi: “Le autorità
finanziarie mondiali devono prestare grande attenzione
alle lezioni delle crisi finanziarie precedenti, perché
non sarebbero perdonate in caso di nuove crisi”.
Intanto, altre notizie positive arrivano dall’agenzia di
rating Moody’s che ha diffuso le sue previsioni. I
numeri più delle parole. Secondo quanto si legge nel
“Credit Opinion”, quest’anno la crescita italiana sarà
del -4,4%, con una crescita dello 0,1% nei prossimi 12
mesi.
La valutazione è la più ottimistica fra quelle apparse
finora, elaborate sia da istituzioni internazionali come
Ocse e Fmi, sia nei documenti ufficiali del governo.
Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi,
parlando al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini
a fine agosto, aveva detto: “Nella media del 2009 la
caduta del Pil rispetto all’anno precedente risulterà in
Italia intorno al 5%”.
Pochi giorni dopo l’Ocse, nel suo “Interim Economic
Assessment”, parlava invece del 5,2%, comunque meglio
del -5,5% di giugno.
Mentre le previsioni del governo, contenute nel Dpef
presentato a metà luglio alle parti sociali, erano di
-5,2% quest’anno e di +0,5% nel 2010.
E, dopo un anno e mezzo che non accadeva, segnali di
ripresa arrivano anche dal fronte dei consumi.
L'Indicatore di Confcommercio (ICC) fa registrare, a
giugno e a luglio, due variazioni positive consecutive
sia in termini congiunturali che nel confronto con gli
analoghi periodi del 2008.
A luglio, segnala Confcommercio, hanno registrato due
incrementi: su base tendenziale, e cioè rispetto a
luglio 2008, l’aumento è dello 0,5% mentre su base
congiunturale, e cioè rispetto a giugno scorso, è dello
0,2%.
“La crisi è stata profonda e si è fatta sentire,
soprattutto nel commercio, mettendo in sofferenza tante
piccole e medie imprese. Ma oggi possiamo dire con
ragionevole fiducia che la fase più acuta è stata
superata, anche se parlare di una ripresa robusta è
prematuro”, evidenzia il presidente di Confcommercio,
Carlo Sangalli.
Resta scettica sulla ripresa dei consumi invece, una
delle associazioni dei consumatori, l’Adiconsum che da
parte sua chiede a Confcommercio e a Confesercenti un
tavolo di confronto per la ricerca di soluzioni a tutela
dei consumatori e di sviluppo della rete commerciale del
Paese che rischia di implodere a fronte del mutamento
profondo dei modelli di consumo degli italiani e di un
sistema distributivo che deve trasformarsi.
08 Settembre 2009 17:09
MILANO – Il Sole 24 Ore
Corsa al bond corporate: nel 2009 emissioni per 10
miliardi
Mai visti dall'inizio della crisi tanti corporate bond
in circolazione o in fase di emissione. Nella seconda
metà del 2008 il mercato era stato praticamente
congelato dalla crisi del credito. Le emissioni di
obbligazioni societarie erano esigue e venivano
esclusivamente effettuate da società con merito di
credito elevato.
Con il 2009 la situazione è decisamente cambiata. Il
mercato è stato sbloccato da Eni con un'emissione
settennale da 1,5 miliardi di euro effettuata il 22
gennaio. A seguire altri gruppi, Fiat, Finmeccanica,
Telecom Italia, Edison che hanno "raccolto" capitali
principalmente tra gli investitori istituzionali. Unica
rilevante eccezione ancora il gruppo Eni che lo scorso
giugno, con un'emissione monstre da 2 miliardi di euro
di cui metà a tasso fisso e metà a tasso variabile, ha
stavolta favorito solo il retail riscontrando un grande
successo. L'appeal di queste emissioni è legato alla
presenza di tassi decisamente superiori ai titoli di
stato con una qualità dell'emissione comunque elevata.
Sulla scia di Eni anche Enel e Telecom stanno pensando
all'emissione di bond sul mercato retail. La prima
dovrebbe essere Enel (in programma emissioni per un
massimo di 10 miliardi entro giugno 2010) che però
inizierà con un'emissione riservata agli istituzionali
di cui dovrebbe essere imminente il road show. Un altro
bond, questa volta destinato al mercato retail, potrebbe
essere emesso entro l'anno o anche a gennaio-febbraio
2010. Telecom non ha invece ancora fornito la tempistica
per un eventuale prestito obbligazionario da un miliardo
che dovrebbe essere destinato ancora al mercato retail.
Ma se Eni per i piccoli risparmiatori è stata già
un'isola felice, per le altre emissioni come si è detto
bisognerà ancora attendere. Da inizio anno le emissioni
corporate delle principali società italiane sono
ammontate a 9,7 miliardi di euro, pari a 2,8 miliardi di
dollari e 1,5 miliardi di sterline. Di questi solo 2
miliardi di euro sono andati al mercato retail. Qualcuno
potrebbe far osservare che anche il pubblico dei
picccoli risparmiatori non è escluso dai bond
istituzionali che può acquistare sul mercato secondario.
Tuttavia non sempre questo accade e inoltre i prezzi di
mercato per titoli obbligazionari molto richiesti
potrebbero superare decisamente la parità con un
rendimento inferiore. (Analisi mercati finanziari)
Borse europee: Rally tra
i minerari, male il settore bancario
08.09.2009
La maggior parte dei principali listini azionari europei
ha chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha
guadagnato lo 0,3%, il DAX a Francoforte lo 0,3%, il
CAC40 a Parigi lo 0,2% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%. Il
FTSE MIB a Milano ha perso lo 0,1%.
La lista dei rialzi è stata guidata dai minerari. BHP
Billiton (GB0000566504) ha guadagnato il 2,6%, Rio Tinto
(GB0007188757) il 3,6%, Xstrata (GB0031411001) il 3% e
Kazakhmys (GB00B0HZPV38) il 6,4%. Il prezzo dell'oro ha
superato oggi al Globex per la prima volta dallo scorso
20 febbraio quota $1.000. Le quotazioni dei metalli di
base sono salite inoltre al London Metal Exchange.
Bene anche i petroliferi. BP (GB0007980591) ha
guadagnato lo 0,6%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29)
l'1,5%, Eni (IT0003132476) l'1,1% e Total (FR0000120271)
l'1,7%. Il prezzo del petrolio è tornato oggi a New York
al di sopra di $70 al barile.
Sui titoli del settore bancario sono scattate oggi delle
prese di beneficio. Barclays (GB0031348658) ha perso
l'1,1%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) l'1,1%,
Deutsche Bank (DE0005140008) l'1,3%, BNP Paribas
(FR0000131104) il 3,3%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618)
l'1,8% e UBS (CH0024899483) lo 0,6%.
Cadbury (GB00B2PF6M70) ha guadagnato a Londra un
ulteriore 0,4% e chiuso a p. 786. Il mercato punta su
una nuova offerta per l'impresa britannica. Secondo gli
operatori Kraft Foods (US50075N1046) oppure un altro
colosso del settore potrebbero mettere sul piatto 850 p
- 900 p per azione per convincere il board di Cadbury a
vendere il gruppo.
Deutsche Telekom (DE0005557508) e France Télécom
(FR0000133308) hanno guadagnato rispettivamente l'1,7% e
l'1,9%. I due operatori telefonici hanno confermato
questa mattina di voler fondere le loro unità
britanniche della telefonia mobile (per ulteriori
dettagli clicca qui).
Dopo la debole performance di ieri Air France-KLM
(FR0000031122) è rimbalzato del 6,3%. La prima linea
aerea europe ha comunicato questa mattina che ad agosto
il numero dei suoi passeggeri è calato del 3,8%, il suo
load factor è aumentato pero' dell'1,1% all'84,8%.
Redazione Borsainside 18.15
08 Settembre 2009 19:53
NEW YORK
VIA A WALL STREET II: C'E' ANCHE IL GUFO ROUBINI
di WSI
Inizieranno questa settimana a New York le riprese di
Wall Street II, il sequel del film cult che raccontò gli
eccessi della finanza anni '80. Il regista Oliver Stone
ha offerto una parte anche all'economista ex bocconiano
Nouriel Roubini.
Inizieranno questa settimana a New York le riprese di
Wall Street 2, il sequel del film cult che raccontò gli
eccessi della finanza anni '80, e il regista Oliver
Stone ha offerto una parte anche all'economista ex
bocconiano Nouriel Roubini. Il film, dal titolo di
lavorazione "Wall Street 2:Money Never Sleeps,
affronterà la crisi di Wall Street e le speculazioni che
hanno portato al terremoto di fine 2008.
Il cast non include solo volti hollywoodiani ma anche
quelli dell'apparato mediatico e culturale che circonda
l'epicentro della finanza mondiale. All'economista
Roubini, professore alla Stern School of Business della
New York University e diventato famoso per essere stato
il primo a prevedere la crisi, Stone ha proposto di
interpretare un gestore di hedge-fund. Ma l'economista
di origini turche, che è stato tra i principali
consulenti di Stone nella preparazione del film, ha
suggerito al regista di focalizzarsi più sul
comportamento sconsiderato della grandi banche che sugli
"squali" di Wall Street, come avveniva nel primo film.
"In questa crisi finanziaria sono state le banche
tradizionali e le banche d'investimento ad aver avuto un
ruolo maggiore nel fare cose stupide molto più che gli
hedge fund", ha detto Roubini. Il film, come il
precedente, ruota attorno alla figura di Gordon Gekko,
un finanziere spietato che incarna il lato più oscuro
del capitalismo, un ruolo che valse l'oscar a Michael
Douglas nel 1987 e che l'attore è tornato con entusiasmo
ad interpretare 20 anni dopo.
La pellicola si apre con Gekko che torna in libertà dopo
aver trascorso alcuni anni in prigione per insider
trading. Shia La Boeuf, l'attore di Transformers, è un
giovane broker di Wall Street fidanzato con la figlia di
Gekko, che si trova a chiedere il suo aiuto proprio nel
momento in cui la peggior crisi finanziaria dagli anni
'30 sta per scoppiare. Stone ha voluto che i suoi attori
toccassero con mano la realtà di Wall Street e si
immergessero nel mondo della finanza.
Come ha raccontato al New York Times, una sera ha
portato LaBeouf ad una festa organizzata propriO da
Roubini al Maritime Hotel a Chelsea, per discutere della
crisi insieme all'economista e ad un gruppo di manager
di hedge fund clienti di Rge Monitor, la società di
consulenza di Roubini.
Inoltre, il regista ha voluto che Michael Douglas
incontrasse Samuel D.Waksal, fondatore della società
biofarmaceutica ImClone Systems, che ha trascorso cinque
anni in prigione per frode sull'azionario. Il cast
comprende Josh Brolin, nel ruolo del capo di una grande
banca d'affari, Frank Langella, Susan Sarandon e anche
un cameo di Charlie Sheen, che nel primo film
interpretava Bud Fox, il giovane trader preso sotto la
sua ala da Gekko. L'uscita del film è prevista ad aprile
negli Stati Uniti.
08 Settembre 2009 23:10
NEW YORK
BORSA A UN BIVIO: ANALISTI TORI, ECONOMISTI ORSI
di WSI
All'interno delle stesse banche, braccio di ferro
feroce. Chi da' il rating alle azioni giustifica il
rally e aspetta altri rialzi. Chi studia il quadro macro
dice: gli utili aziendali non saranno all'altezza delle
stime, perche' l'economia non cresce.
Mai prima d'ora le opinioni degli analisti di Wall
Street hanno differito cosi' tanto da quelle degli
economisti (delle stesse banche) sull'outlook degli
utili delle societa' americane e quindi sull'andamento
della borsa e del pil. Stando alla media delle
previsioni degli oltre 1500 analisti interpellati da
Bloomberg, che pubblica questi dati, i profitti delle
aziende dello Standard & Poor’s 500 sono prevista in
crescita del 25% l'anno prossimo. Si tratta di uno
sviluppo di 10.9 volte piu' rapido rispetto
all'espansione prevista del Prodotto Interno Lordo da 53
economisti interpellati sempre da Bloomberg il mese
scorso.
Il differenziale tra gli utili e la crescita
dell'economia e' il piu' alto in assoluto e si confronta
con il valore medio di 6.1 registrato negli ultimi 60
anni. Le preoccupazioni secondo cui gli utili non siano
all'altezza delle stime potrebbe porre un freno alla
corsa dei listini, dopo che l'indice S&P 500 ha
accumulato guadagni superiori al 50% da inizio marzo, la
prova migliore da settant'anni a questa parte.
Stando alle proiezioni degli analisti per il prossimo
anno, se confrontate con gli utili, le azioni scambiano
in prossimita' dei livelli piu' bassi dal 1989, mentre
le previsioni per l'economia, fornite da Jan Hatzius di
Goldman Sachs, Richard Berner di Morgan Stanley e Drew
Matus di Bank of America, mostrano che ai livelli
attuali i titoli NON sono certo un buon affare.
Insomma, non e' affatto detto che l'economia reale segua
la ripresa delle borse. "Gli utili dipenderanno dalla
crescita economica globale", ha detto a Bloomberg Barry
James di James Investment Research Inc. "Se da un lato
nessuno mette in dubbio che la situazione non e' cosi'
grave come lo era in precedenza, dall'altro non ci
aspettiamo neppure che il 2010 sara' un anno di
baldoria".
Secondo le previsioni degli economisti intervistati da
Bloomberg, l'economia americana crescera' del 2.3%
(tasso annuale) il prossimo anno, mettendo la parola
fine alla recessione piu' grave dagli anni '30. Le
aziende degli Stati Uniti dovrebbero tornare a
registrare utili dal prossimo trimestre, dopo due anni
di cali, la serie negativa piu' lunga dalla Grande
Depressione.
Se da un lato le previsioni individuali potrebbero
rivelarsi accurate, nel complesso sono troppo
ottimistiche se confrontate con le attese per la
crescita dell'economia. Le spese al consumo, ad esempio,
saranno certamente piu' deboli rispetto alla fine della
recessione precedente, ha sottolineato in una nota
Hatzius. Stando alle stime di Matus, la domanda dovra'
sicuramente crescere, in sintonia con l'espansione del
2.5% dell'economia.
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