09 Settembre 2009 08:12
KABUL – Il Sole 24 Ore
Karzai supera quota
50%
Hamid Karzai è il nuovo presidente dell'Afghanistan. A
dirlo sono gli ultimi dati diffusi dalla commissione
elettorale indipendente dell'Afghanistan: con quasi il
92% delle schede scrutinate e il 54,1% dei consensi il
verdetto sembra definitivo. Karzai eviterebbe così un
fastidioso turno di ballottaggio. Il distacco con il
principale sfidante, l'ex ministro degli Esteri Abdullah
- sceso al 28% dei consensi - appare incolmabile. Il
condizionale, però, è d'obbligo. Quella della
commissione elettorale è solo una delle voci nella più
discussa elezione della storia dell'Afghanistan.
L'autorevole commissione speciale per i reclami
elettorali (Ecc), designata dall'Onu, ha gelato
l'entusiasmo del clan di Karzai: «Non ci sono vincitori
in questa elezione fino a che non saranno esaminati
tutti i ricorsi».
Le cose, per Karzai, non si mettono bene. Perché la
stessa commissione, presieduta da un canadese, ha poi
diffuso un preoccupante messaggio: «Ci sono chiare e
convincenti prove di brogli» A suo avviso è dunque
necessario effettuare un parziale riconteggio laddove vi
sono state le irregolarità. Ma in quali e quanti seggi?
«Quelli in cui è stata registrata un'affluenza del 100%
- ipotesi sospetta - o in cui un candidato alla
presidenza ha ricevuto oltre il 95% dei consensi - altra
eventualità sospetta - saranno verificati e riscrutinati»,
ha spiegato in un comunicato l'Ecc.
È ancora presto dire quanti seggi saranno, ha chiarito
Grant Kippen, presidente dell'Ecc. Ma, stando alle gravi
denunce delle Ong indipendenti deputate a monitorare il
voto, potrebbero essere molti più di quanti si pensa.
Soprattutto alla luce dell'inchiesta pubblicata dal New
York Times lunedì, secondo cui in alcune regioni i voti
sarebbero oltre dieci volte superiori rispetto a quelli
effettivamente espressi e sarebbero stati creati 600
seggi solo sulla carta. La dura presa di posizione
dell'Ecc è arrivata all'indomani della comunicazione da
parte della commissione elettorale indipendente
dell'annullamento - sempre a causa di brogli - dei
risultati di 447 seggi su 6.519. Un quantità - 200mila
voti espressi - che appare tuttavia ininfluente sul
risultato finale. Alcuni diplomatici occidentali che
hanno voluto mantenere l'anonimato parlano di frodi su
larga scala.
In teoria la commissione per i reclami avrebbe l'ultima
parola. E se ordinerà alla commissione elettorale di
riesaminare tutti i ricorsi e riconteggiare i voti nei
seggi sospetti i risultati rischiano di essere
annunciati con un ritardo di tre mesi. Se poi, in base
alle verifiche, Karzai non dovesse ottenere la
maggioranza assoluta, non si saprebbe più la data
dell'eventuale ballottaggio. Nel montagnoso Afghanistan
a metà ottobre molti paesi sono isolati dalla neve. Il
disgelo, in diverse regioni, arriva solo a tarda
primavera. Il rischio è che il paese si trovi in una
sorta di pericoloso limbo costituzionale.
Karzai pretende di essere il nuovo presidente, il
secondo nella storia del paese. Ma la comunità
internazionale, che ha finanziato le elezioni e vedeva
il voto come un punto di svolta sulla via della
stabilità e della democratizzazione del paese, guarda
con estremo scetticismo a un suo immediato successo.
L'ultima cosa che si desiderava era un'elezione dalla
discussa legittimità. Ipotesi che potrebbe riaccendere
le rivalità tra le diverse etnie, soprattutto tra tagiki
e pashtun.
Consapevoli del delicato momento di transizione, i
talebani non hanno rallentato la loro offensiva. In
aspri combattimenti nella provincia orientale di Kunar,
ai confini con il Pakistan, ieri sono morti quattro
soldati americani e almeno dieci poliziotti afghani.
Nella capitale Kabul i talebani sono riusciti a
penetrare le maglie del sistema di sicurezza colpendo la
base del contingente Nato (Isaf) all'aeroporto
internazionale di Kabul. Un kamikaze al volante di
un'autobomba si è fatto saltare in aria all'ingresso
principale della base: tre le vittime civili, e diversi
feriti tra cui tre soldati americani e uno belga.
Non si placano nemmeno le polemiche sul raid aereo della
Nato che venerdì, nel tentativo di colpire un gruppo di
talebani, ha ucciso diversi civili. Per la prima volta,
la Nato ha ammesso che ci sono state vittime civili,
senza specificarne il numero. Ad entrare nei dettagli ci
ha pensato la Ong Afghanistan Rights Monitor dopo
un'inchiesta condotta sul campo: le vittime civili
sarebbero 60-70.
La Borsa di Tokyo scende,
male i bancari e gli esportatori
09.09.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei
ha perso lo 0,8% a 10.312,14 punti ed il Topix lo 0,7% a
939,84 punti. Seduta negativa per i bancari. Mitsubishi
UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 2,9%, Mizuho
Financial Group (JP3885780001) il 2% e Sumitomo Mitsui
Financial Group (JP3890350006) il 2,7%. J.P. Morgan ha
tagliato oggi il suo rating sul settore bancario
giapponese da "Neutral" a "Slightly Bearish" e su
Mitsubishi UFJ and Sumitomo Mitsui da "Overweight" a "Neutral".
La debolezza del dollaro rispetto allo yen ha
penalizzato gli esportatori. Toyota (JP3633400001) ha
perso l'1,8%, Honda (JP3854600008) il 2,4%, Canon
(JP3242800005) il 2,8%, Panasonic (JP3866800000) il 2,5%
e Sony (JP3435000009) il 2,2%. Il dollaro è sceso oggi
in Asia fino a 92,04 yen.
L'aumento dei prezzi delle commodities ha spinto i
titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co.
(JP3893600001) ha guadagnato l'1,2%, Mitsubishi Corp.
(JP3898400001) l'1,5%, Sumitomo Corp. (JP3404600003)
l'1,6% e Itochu (JP3143600009) lo 0,5%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo del 4,5%,
quello del rame del 3,1%.
Redazione Borsainside 8.20
Borse Asia-Pacifico: Sale
solo Shanghai
09.09.2009
Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo
Shanghai ha potuto chiudere oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 2.946,27
punti. Per il listino cinese si è trattato della settima
seduta positiva di fila. L'aumento dei prezzi delle di
commodities ha spinto i minerari. Aluminum Corporation
of China (CNE1000001T8) ha guadagnato l'1,1%, Jiangxi
Copper (CN0009070615) il 6,2% e Tongling Nonferrous
Metals (CNE000000529) il 2,1%. Il prezzo dell'argento ha
guadagnato ieri a New York l'1,4%, quello del rame il
3,1%. Nel settore dell'industria automobilistica SAIC
Motor (CNE000000TY6) ha chiuso in rialzo dell'1,1% e
Anhui Jianghuai Automobile (CNE0000018M9) del 7,9%. Le
vendite di veicoli per passeggeri sono cresciute lo
scorso mese in Cina del 90%. Nel settore immobiliare
Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) ha guadagnato l'1,6%. Le
vendite di immobili di Poly Real Estate sono aumentate
nei primi otto mesi di quest'anno di quasi il 160%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1% a
20.851,04 punti. Alibaba.com (KYG017171003) ha perso il
6,7%. Jack Ma, il Presidente ed il fondatore di
Alibaba.com, ha venduto 13 milioni di titoli del primo
portale cinese di commercio elettronico. Lenovo
(HK0992009065) ha perso il 5,7%. Alcuni fondi di private
equity, tra cui TPG, hanno ridotto le loro quote nel
primo produttore cinese di computer.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,1%, lo Straits Times a Singapore lo
0,4%, il Taiwan Weighted a Taipei o 0,9% ed il Kospi a
Seul lo 0,7%.
Redazione Borsainside 11.45
09 Settembre 2009 12:17
MADRID
Spagna: Zapatero, aumento imposte per combattere crisi
di ANSA
Crescita sara' contenuta entro l'equivalente dell'1,5%
del Pil
(ANSA) - MADRID, 9 SET - Il premier spagnolo Jose' Luis
Zapatero ha confermato l'intenzione del governo di
Madrid di aumentare le imposte per combattere la crisi.
L'aumento, ha precisato, sara' contenuto entro
l'equivalente dell'1,5% del Pil. Zapatero ha detto
inoltre di ritenere vi siano 'indizi' del fatto che 'il
peggior momento' della crisi economica sia passato, ma
ha precisato che il paese rimane in una situazione di
crisi 'intensa'. E ha ammesso che i dati della
disoccupazione rimangono 'molto preoccupanti'.
09 Settembre 2009 12:35
NEW YORK – Il Sole 24 Ore
Greenspan:
crisi? ne verranno altre
Un'altra crisi globale è inevitabile visto che la natura
umana tende sempre agli eccessi speculativi durante i
periodi di prosperità. Questa l'opinione dell'ex
presidente della Fed, Alan Greenspan, espressa durante
un programma della Bbc. «E' la natura umana - ha detto -
a meno che qualcuno trovi il modo di cambiarla, ci
saranno nuove crisi». Le crisi, sempre a detta dell'ex
presidente Fed, avvengono «nei lunghi periodi di
prosperità, visto che gli uomini danno per scontato che
questi continuino».
09 Settembre 2009 13:06
PARIGI
Spazio: mercato satelliti punta a 'Internet per tutti'
di ANSA
Entro il 2011 i primi due satelliti dedicati
(ANSA) - PARIGI, 9 SET - Internet accessibile a tutti, a
basso costo e da ovunque: e' il progetto delle aziende
internazionali specializzate in servizi satellitari.
Dopo la Tv, gli operatori satellitari puntano a Internet
per raggiungere un mercato di massa, direttamente a
contatto con gli utenti. Il primo satellite dedicato a
Internet sara' Ka-Sat, che la Eutelsat prevede di
lanciare entro la fine del 2010. Nel 2011 entrera' in
scena ViaSat-1 che diventera' il piu' grande e potente
satellite dedicato a Internet.
09 Settembre 2009 13:21
BRUXELLES
Bce: studiare exit strategy da aiuti economie
di ANSA
Trichet: riforma sistema finanziario sia la piu' forte
possibile
(ANSA) - ROMA, 9 SET - Occorre studiare come riassorbire
le misure di aiuto alle varie economie, in modo che la 'exit
strategy' sia convincente, afferma Trichet. A giudizio
del presidente della Bce, la riforma del sistema
finanziario 'dovrebbe essere la piu' forte possibile'.
La Bce e' pronta a contribuire alla costituzione di un
Consiglio europeo per il rischio sistemico costituito
dai banchieri centrali e dalle altre autorita'
finanziarie, che possa condividere le informazioni e
controllare i rischi.
09 Settembre 2009 14:46
ROMA
Crisi: Usa, indice mutui-casa salito del 17%
di ANSA
Richieste di rifinanziamento in rialzo del 23%
(ANSA) - ROMA, 9 SET - Le richieste di mutui ipotecari
negli Stati Uniti la scorsa settimana sono schizzate del
17% grazie ai bassi tassi d'interesse. E toccano i
massimi dallo scorso marzo. Nel dettaglio, le richieste
di mutuo per l'effettivo acquisto di un immobile sono
salite del 9,5%, mentre quelle di rifinanziamento hanno
segnato un rialzo del 23%. Il tasso medio sui mutui
trentennali e' sceso al 5,02% dal 5,15% della settimana
prima, ai minimi da maggio scorso.
09 Settembre 2009 14:58
BRUXELLES
Banche:
bonus, l'Olanda da' l'esempio
di ANSA
Non potranno essere superiori a un anno di salario(ANSA)
- BRUXELLES, 9 SET - In Olanda le banche hanno
volontariamente varato una stretta sui bonus dei propri
alti dirigenti. Dal primo gennaio 2010, infatti, tali
bonus non potranno essere superiori ad un anno di
salario. A prevederlo e' un 'Codice etico' presentato
dall'Associazione bancaria dei Paesi Bassi. Si tratta di
una decisione che, in vista del G20 di Pittsburgh, fa
dell'Olanda un esempio e un modello da seguire.
09 Settembre 2009 15:15
MOSCA
Russia: Medvedev, l'economia migliora
di ANSA
Ma e' presto per parlare di una tendenza positiva
stabile
(ANSA) - MOSCA, 9 SET - Troppo presto per ridurre le
misure anticrisi in Russia: lo ha detto il leader del
Cremlino Dmitri Medvedev. 'Ci sono solo segni generali
di miglioramento, per ora. E' presto per parlare di una
tendenza positiva stabile, specialmente considerando che
quegli indici non sono significativi come noi
vorremmo'', ha dichiarato. Ieri il premier Vladimir
Putin aveva parlato di segnali di ripresa economica in
Russia ma ancora 'molti timidi e vaghi'.
09 Settembre 2009 16:29
NEW YORK 9 SET
Opel: Forster, ha sufficiente liquidita'
di ANSA
Ftd, Berlino non spera piu' in opzione Magna
(ANSA) - NEW YORK 9 SET - Opel ha sufficiente liquidita'
per tutti i piani per i prossimi mesi, dice il numero
uno delle attivita' europee di Gm, Carl-Peter Forster.
Intanto il governo tedesco avrebbe perso la speranza che
la Opel possa andare al gruppo austro-canadese Magna.
Secondo quanto scrive oggi il quotidiano tedesco
Financial Times Deutschland (Ftd), che cita alti
rappresentanti del governo vicini ai negoziati, Berlino
si e' resa conto che la General Motors 'semplicemente
non vuole i russi'. Le indiscrezioni dell'Ftd coincidono
con la seconda ed ultima giornata del cda Gm, che
dovrebbe affrontare proprio oggi la questione Opel . Se
il consorzio Magna-Sberbank non dovesse riuscire ad
acquisire la Opel, scrive il quotidiano, sarebbe una
'grande umiliazione' per tutto il mondo politico
tedesco, visto che per tre mesi non solo il governo
federale, ma anche quelli delle regioni che ospitano gli
impianti della casa automobilistica hanno fatto pressing
sugli americani a favore del gruppo austro-canadese.
Secondo le indiscrezioni raccolte dal quotidiano, una
vendita della Opel viene ritenuta improbabile e comunque
la decisione finale potrebbe slittare agli inizi di
ottobre, un'eventualita' questa gia' emersa ieri da una
fonte vicina al gruppo americano. La Gm, quindi,
potrebbe decidere di tenere la Opel , come scriveva di
recente il Wall Street Journal. (ANSA).
09 Settembre 2009 17:41
ROMA 9 SET
Crisi: Moody's salva GB e Spagna, no tagli rating AAA
di ANSA
Dopo Irlanda improbabili nuove bocciature.Bene Francia,
Germania
(ANSA) - ROMA 9 SET - Regno Unito e Spagna, i paesi piu'
stressati dalla crisi fra le economie che godono del
rating di 'tripla A', non rischiano di uscire dal club.
Questa sorte era invece toccata all'Irlanda. A
comunicarlo e' l'agenzia di rating Moody's. Nel suo
studio Moody's fa ricorso a tre categorie in cui fa
rientrare lo stato di salute delle economie nazionali:
resistente (Francia e Germania), resiliente (Usa e Gran
Bretagna) e vulnerabile (Irlanda e Spagna). Secondo gli
analisti di Moody's Regno Unito e Stati Uniti, che
'hanno perso quota' fra i paesi con rating tripla A,
continuano ad essere 'resilienti', ma dovranno apportare
forti correzioni alla propria politica fiscale. E
nonostante il deficit 2009 ai massimi dal dopoguerra
(previsto a circa l'11% del Pil) anche gli Usa
resteranno nel club della 'tripla A', che consente di
pagare minori interessi sul debito pubblico, essendo
'tuttora in grado di tagliare la spesa pubblica e/o
alzare le tasse', come spiega Pierre Cailleteau, il
managing director per i rating sovrani, Pierre
Cailleteau. Lo studio di Moody's non tocca l'Italia -
che non ha la tripla A (e' infatti Aa2 come il Giappone)
ne' altre economie europee che pure hanno lo stesso
rating degli Usa: Austria, Danimarca, Finlandia,
Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Svezia e Svizzera).
(ANSA).
09 Settembre 2009 18:47
TORINO
Crisi: gli italiani i piu' preoccupati in Europa
di ANSA
Nuova indagine d'opinione Transatlantic Trends 2009
(ANSA) - TORINO, 9 SET - Gli italiani sono tra i piu'
preoccupati, all'interno della Unione Europea, della
crisi economica e delle sue conseguenze. Lo rivela la
nuova indagine d'opinione Transatlantic Trends 2009,
diffusa dalla Compagnia di San Paolo e dal German
Marshall Fund of the United States. Il 90% degli
italiani e' molto o abbastanza preoccupato della crisi
economica (a fronte di una media europea dell'86%) e il
59% ritiene di essere stato personalmente colpito dalla
crisi (55%). Il 60% pensa che il governo abbia speso
ancora troppo poco per fronteggiare la crisi economica,
a ben 30 punti di distacco dalla media europea, che e'
al 30%. Gli italiani ritengono che la crisi sia
strutturale e richieda riforme radicali (88% rispetto a
una media europea dell'83%) e sono molto favorevoli ad
un approccio europeo al problema. L'85% crede che
l'Unione Europea debba svolgere un ruolo di leadership
nella crisi economica mondiale, a fronte del 75% del
resto dell'Europa. Piu' della meta' degli intervistati
nell'Unione europea (53%) pensa che una forte leadership
degli Stati Uniti sulle questioni economiche mondiali
sia opportuna per venire a capo della crisi. Quattro
europei su cinque (79%), ma appena la meta' degli
americani, approvano il modo in cui Obama ha affrontato
la crisi economica internazionale nei primi mesi del suo
mandato. (ANSA).
Borse europee: Chiusura
positiva, in spolvero il settore dell'auto
09.09.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso
oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato
l'1,2%, il DAX a Francoforte l'1,7%, il CAC40 a Parigi
l'1,3%, lo SMI a Zurigo lo 0,1% e il FTSE MIB a Milano
l'1,2%.
In spolvero il settore dell'industria automobilistica.
BMW (DE0005190003) ha guadagnato il 7,7%. Sia Morgan
Stanley che Royal Bank of Scotland hanno promosso oggi
il titolo del gruppo tedesco (per ulteriori dettagli
clicca qui). Renault (FR0000131906) ha guadagnato il
7,2%. Carlos Ghosn, il numero uno dell'impresa francese,
ha dichiarato in un'intervista pubblicata oggi nel
quotidiano "Le Figaro" di credere che il peggio della
crisi economica sia passato. Ghosn si attende un
miglioramento del business negli USA e nei paesi
emergenti già nella prima metà del 2010. Tra gli altri
titoli del settore Daimler (DE0007100000) ha chiuso in
rialzo del 3,5%, Fiat (IT0001976403) del 2,4% e Peugeot
(FR0000121501) del 5,9%.
Commerzbank (DE0008032004) ha guadagnato a Francoforte
l'11,9%. La seconda banca tedesca ha l'intenzione di
restituire altri €5 miliardi di garanzie statali (per
ulteriori dettagli clicca qui).
BG Group (GB0008762899) ha guadagnato a Londra il 3,8%.
L'impresa britannica ha comunicato che il giacimento di
Guara nel bacino di Santos al largo del Brasile contiene
tra 1,1 miliardi e 2 miliardi di barili di petrolio. BG
Group controlla il 30% del progetto.
Richemont (CH0012731458) ha perso a Zurigo il 3,5%. Il
gigante del lusso ha pubblicato oggi dei dati sulle
vendite che non hanno potuto soddisfare le attese del
mercato. Richemont ha fornito inoltre un prudente
outlook. Sempre a Zurigo UBS (CH0024899483) ha perso
l'1,2%. J.P. Morgan ha tagliato oggi il suo rating sul
titolo della banca svizzera da "Overweight" a "Neutral".
J.P. Morgan crede che alcune delle riforme proposte
dalle autorità di regolamentazione peseranno nei
prossimi anni sulla profittabilità delle compagnie che
sono esposte in particolar modo a livello internazionale
nell'investment banking.
Vivendi (FR0000127771) ha perso a Parigi il 2,4%. Il
conglomerato francese ha annunciato questa mattina di
voler rilevare per circa €2 miliardi l'operatore
telefonico brasiliano GVT (BRGVTTACNOR8).
Redazione Borsainside 18.30
09 Settembre 2009 20:30
NEW YORK
BEIGE BOOK:
L'ECONOMIA CONTINUA A STABILIZZARSI
di WSI
E' quanto emerge dal Beige Book della Fed in riferimento
ai mesi di luglio ed agosto. Bene la produzione
manifatturiera, migliora il comparto immobiliare. Resta
debole invece il mercato del lavoro.
L’attivita’ economica statunitense ha continuato a
stabilizzarsi nei mesi di luglio ed agosto. E’ quanto
emerge dal Beige Book della Fed, il bollettino della
Banca Centrale rilasciato ogni due mesi circa.
Nella maggior parte delle aree si e’ assistito a vendite
retail piatte come conseguenza dell’ancora contenuta
spesa dei consumatori. Alcuni miglioramenti sono stati
invece registrati nell’ambito del settore immobiliare
residenziale.
Si sono intensificate le pressioni al ribasso sui prezzi
degli immobili, che hanno comunque retto nelle aree di
Dallas e New York.
In piu’ distretti si e’ assistito ad una crescita della
produzione manifatturiera, mentre le condizioni del
mercato del lavoro sono rimaste deboli pressocche’ in
ogni citta’.
09 Settembre 2009 20:38
NEW YORK
Fmi: Blanchard, ripresa partita ma da crisi ferite
profonde
di ANSA
Disoccupazione salira' anche nel 2010, va ribilanciata
la spesa
(ANSA) - NEW YORK, 9 SET - La ripresa e' partita ma la
crisi ha lasciato profonde ferite che riguarderanno
l'offerta e la domanda per diversi anni: cosi' Blanchard.
Il capo economista del Fmi sulla rivista del Fondo
Finance and Development spiega che ''la crescita pero'
non sara' abbastanza forte da ridurre la disoccupazione
che continuera' a salire anche nel 2010''. Per sostenere
la ripresa, osserva, c'e' bisogno di ''ribilanciare la
spesa dal pubblico al privato e ribilanciare la domanda
aggregata fra i Paesi''.
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