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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 09 Settembre 2009

PARTE  2

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09 Settembre 2009 08:12 KABUL – Il Sole 24 Ore
Karzai supera quota 50%
Hamid Karzai è il nuovo presidente dell'Afghanistan. A dirlo sono gli ultimi dati diffusi dalla commissione elettorale indipendente dell'Afghanistan: con quasi il 92% delle schede scrutinate e il 54,1% dei consensi il verdetto sembra definitivo. Karzai eviterebbe così un fastidioso turno di ballottaggio. Il distacco con il principale sfidante, l'ex ministro degli Esteri Abdullah - sceso al 28% dei consensi - appare incolmabile. Il condizionale, però, è d'obbligo. Quella della commissione elettorale è solo una delle voci nella più discussa elezione della storia dell'Afghanistan. L'autorevole commissione speciale per i reclami elettorali (Ecc), designata dall'Onu, ha gelato l'entusiasmo del clan di Karzai: «Non ci sono vincitori in questa elezione fino a che non saranno esaminati tutti i ricorsi».
Le cose, per Karzai, non si mettono bene. Perché la stessa commissione, presieduta da un canadese, ha poi diffuso un preoccupante messaggio: «Ci sono chiare e convincenti prove di brogli» A suo avviso è dunque necessario effettuare un parziale riconteggio laddove vi sono state le irregolarità. Ma in quali e quanti seggi? «Quelli in cui è stata registrata un'affluenza del 100% - ipotesi sospetta - o in cui un candidato alla presidenza ha ricevuto oltre il 95% dei consensi - altra eventualità sospetta - saranno verificati e riscrutinati», ha spiegato in un comunicato l'Ecc.
È ancora presto dire quanti seggi saranno, ha chiarito Grant Kippen, presidente dell'Ecc. Ma, stando alle gravi denunce delle Ong indipendenti deputate a monitorare il voto, potrebbero essere molti più di quanti si pensa. Soprattutto alla luce dell'inchiesta pubblicata dal New York Times lunedì, secondo cui in alcune regioni i voti sarebbero oltre dieci volte superiori rispetto a quelli effettivamente espressi e sarebbero stati creati 600 seggi solo sulla carta. La dura presa di posizione dell'Ecc è arrivata all'indomani della comunicazione da parte della commissione elettorale indipendente dell'annullamento - sempre a causa di brogli - dei risultati di 447 seggi su 6.519. Un quantità - 200mila voti espressi - che appare tuttavia ininfluente sul risultato finale. Alcuni diplomatici occidentali che hanno voluto mantenere l'anonimato parlano di frodi su larga scala.
In teoria la commissione per i reclami avrebbe l'ultima parola. E se ordinerà alla commissione elettorale di riesaminare tutti i ricorsi e riconteggiare i voti nei seggi sospetti i risultati rischiano di essere annunciati con un ritardo di tre mesi. Se poi, in base alle verifiche, Karzai non dovesse ottenere la maggioranza assoluta, non si saprebbe più la data dell'eventuale ballottaggio. Nel montagnoso Afghanistan a metà ottobre molti paesi sono isolati dalla neve. Il disgelo, in diverse regioni, arriva solo a tarda primavera. Il rischio è che il paese si trovi in una sorta di pericoloso limbo costituzionale.
Karzai pretende di essere il nuovo presidente, il secondo nella storia del paese. Ma la comunità internazionale, che ha finanziato le elezioni e vedeva il voto come un punto di svolta sulla via della stabilità e della democratizzazione del paese, guarda con estremo scetticismo a un suo immediato successo. L'ultima cosa che si desiderava era un'elezione dalla discussa legittimità. Ipotesi che potrebbe riaccendere le rivalità tra le diverse etnie, soprattutto tra tagiki e pashtun.
Consapevoli del delicato momento di transizione, i talebani non hanno rallentato la loro offensiva. In aspri combattimenti nella provincia orientale di Kunar, ai confini con il Pakistan, ieri sono morti quattro soldati americani e almeno dieci poliziotti afghani. Nella capitale Kabul i talebani sono riusciti a penetrare le maglie del sistema di sicurezza colpendo la base del contingente Nato (Isaf) all'aeroporto internazionale di Kabul. Un kamikaze al volante di un'autobomba si è fatto saltare in aria all'ingresso principale della base: tre le vittime civili, e diversi feriti tra cui tre soldati americani e uno belga.
Non si placano nemmeno le polemiche sul raid aereo della Nato che venerdì, nel tentativo di colpire un gruppo di talebani, ha ucciso diversi civili. Per la prima volta, la Nato ha ammesso che ci sono state vittime civili, senza specificarne il numero. Ad entrare nei dettagli ci ha pensato la Ong Afghanistan Rights Monitor dopo un'inchiesta condotta sul campo: le vittime civili sarebbero 60-70.

 

 

La Borsa di Tokyo scende, male i bancari e gli esportatori
09.09.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,8% a 10.312,14 punti ed il Topix lo 0,7% a 939,84 punti. Seduta negativa per i bancari. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 2,9%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 2% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 2,7%. J.P. Morgan ha tagliato oggi il suo rating sul settore bancario giapponese da "Neutral" a "Slightly Bearish" e su Mitsubishi UFJ and Sumitomo Mitsui da "Overweight" a "Neutral".
La debolezza del dollaro rispetto allo yen ha penalizzato gli esportatori. Toyota (JP3633400001) ha perso l'1,8%, Honda (JP3854600008) il 2,4%, Canon (JP3242800005) il 2,8%, Panasonic (JP3866800000) il 2,5% e Sony (JP3435000009) il 2,2%. Il dollaro è sceso oggi in Asia fino a 92,04 yen.
L'aumento dei prezzi delle commodities ha spinto i titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co. (JP3893600001) ha guadagnato l'1,2%, Mitsubishi Corp. (JP3898400001) l'1,5%, Sumitomo Corp. (JP3404600003) l'1,6% e Itochu (JP3143600009) lo 0,5%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo del 4,5%, quello del rame del 3,1%.
Redazione Borsainside 8.20

 

 

Borse Asia-Pacifico: Sale solo Shanghai
09.09.2009
Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo Shanghai ha potuto chiudere oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 2.946,27 punti. Per il listino cinese si è trattato della settima seduta positiva di fila. L'aumento dei prezzi delle di commodities ha spinto i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato l'1,1%, Jiangxi Copper (CN0009070615) il 6,2% e Tongling Nonferrous Metals (CNE000000529) il 2,1%. Il prezzo dell'argento ha guadagnato ieri a New York l'1,4%, quello del rame il 3,1%. Nel settore dell'industria automobilistica SAIC Motor (CNE000000TY6) ha chiuso in rialzo dell'1,1% e Anhui Jianghuai Automobile (CNE0000018M9) del 7,9%. Le vendite di veicoli per passeggeri sono cresciute lo scorso mese in Cina del 90%. Nel settore immobiliare Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) ha guadagnato l'1,6%. Le vendite di immobili di Poly Real Estate sono aumentate nei primi otto mesi di quest'anno di quasi il 160%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1% a 20.851,04 punti. Alibaba.com (KYG017171003) ha perso il 6,7%. Jack Ma, il Presidente ed il fondatore di Alibaba.com, ha venduto 13 milioni di titoli del primo portale cinese di commercio elettronico. Lenovo (HK0992009065) ha perso il 5,7%. Alcuni fondi di private equity, tra cui TPG, hanno ridotto le loro quote nel primo produttore cinese di computer.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,1%, lo Straits Times a Singapore lo 0,4%, il Taiwan Weighted a Taipei o 0,9% ed il Kospi a Seul lo 0,7%.
Redazione Borsainside 11.45

 

 

09 Settembre 2009 12:17 MADRID
Spagna: Zapatero, aumento imposte per combattere crisi
di ANSA
Crescita sara' contenuta entro l'equivalente dell'1,5% del Pil
(ANSA) - MADRID, 9 SET - Il premier spagnolo Jose' Luis Zapatero ha confermato l'intenzione del governo di Madrid di aumentare le imposte per combattere la crisi. L'aumento, ha precisato, sara' contenuto entro l'equivalente dell'1,5% del Pil. Zapatero ha detto inoltre di ritenere vi siano 'indizi' del fatto che 'il peggior momento' della crisi economica sia passato, ma ha precisato che il paese rimane in una situazione di crisi 'intensa'. E ha ammesso che i dati della disoccupazione rimangono 'molto preoccupanti'.

 

 

09 Settembre 2009 12:35 NEW YORK – Il Sole 24 Ore
Greenspan: crisi? ne verranno altre
Un'altra crisi globale è inevitabile visto che la natura umana tende sempre agli eccessi speculativi durante i periodi di prosperità. Questa l'opinione dell'ex presidente della Fed, Alan Greenspan, espressa durante un programma della Bbc. «E' la natura umana - ha detto - a meno che qualcuno trovi il modo di cambiarla, ci saranno nuove crisi». Le crisi, sempre a detta dell'ex presidente Fed, avvengono «nei lunghi periodi di prosperità, visto che gli uomini danno per scontato che questi continuino».

 

 

09 Settembre 2009 13:06 PARIGI
Spazio: mercato satelliti punta a 'Internet per tutti'
di ANSA
Entro il 2011 i primi due satelliti dedicati
(ANSA) - PARIGI, 9 SET - Internet accessibile a tutti, a basso costo e da ovunque: e' il progetto delle aziende internazionali specializzate in servizi satellitari. Dopo la Tv, gli operatori satellitari puntano a Internet per raggiungere un mercato di massa, direttamente a contatto con gli utenti. Il primo satellite dedicato a Internet sara' Ka-Sat, che la Eutelsat prevede di lanciare entro la fine del 2010. Nel 2011 entrera' in scena ViaSat-1 che diventera' il piu' grande e potente satellite dedicato a Internet.

 

 

09 Settembre 2009 13:21 BRUXELLES
Bce: studiare exit strategy da aiuti economie
di ANSA
Trichet: riforma sistema finanziario sia la piu' forte possibile
(ANSA) - ROMA, 9 SET - Occorre studiare come riassorbire le misure di aiuto alle varie economie, in modo che la 'exit strategy' sia convincente, afferma Trichet. A giudizio del presidente della Bce, la riforma del sistema finanziario 'dovrebbe essere la piu' forte possibile'. La Bce e' pronta a contribuire alla costituzione di un Consiglio europeo per il rischio sistemico costituito dai banchieri centrali e dalle altre autorita' finanziarie, che possa condividere le informazioni e controllare i rischi.

 

 

09 Settembre 2009 14:46 ROMA
Crisi: Usa, indice mutui-casa salito del 17%
di ANSA
Richieste di rifinanziamento in rialzo del 23%
(ANSA) - ROMA, 9 SET - Le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti la scorsa settimana sono schizzate del 17% grazie ai bassi tassi d'interesse. E toccano i massimi dallo scorso marzo. Nel dettaglio, le richieste di mutuo per l'effettivo acquisto di un immobile sono salite del 9,5%, mentre quelle di rifinanziamento hanno segnato un rialzo del 23%. Il tasso medio sui mutui trentennali e' sceso al 5,02% dal 5,15% della settimana prima, ai minimi da maggio scorso.

 

 

09 Settembre 2009 14:58 BRUXELLES
Banche: bonus, l'Olanda da' l'esempio
di ANSA
Non potranno essere superiori a un anno di salario(ANSA) - BRUXELLES, 9 SET - In Olanda le banche hanno volontariamente varato una stretta sui bonus dei propri alti dirigenti. Dal primo gennaio 2010, infatti, tali bonus non potranno essere superiori ad un anno di salario. A prevederlo e' un 'Codice etico' presentato dall'Associazione bancaria dei Paesi Bassi. Si tratta di una decisione che, in vista del G20 di Pittsburgh, fa dell'Olanda un esempio e un modello da seguire.

 

 

09 Settembre 2009 15:15 MOSCA
Russia: Medvedev, l'economia migliora
di ANSA
Ma e' presto per parlare di una tendenza positiva stabile
(ANSA) - MOSCA, 9 SET - Troppo presto per ridurre le misure anticrisi in Russia: lo ha detto il leader del Cremlino Dmitri Medvedev. 'Ci sono solo segni generali di miglioramento, per ora. E' presto per parlare di una tendenza positiva stabile, specialmente considerando che quegli indici non sono significativi come noi vorremmo'', ha dichiarato. Ieri il premier Vladimir Putin aveva parlato di segnali di ripresa economica in Russia ma ancora 'molti timidi e vaghi'.

 

 

09 Settembre 2009 16:29 NEW YORK 9 SET
Opel: Forster, ha sufficiente liquidita'
di ANSA
Ftd, Berlino non spera piu' in opzione Magna
(ANSA) - NEW YORK 9 SET - Opel ha sufficiente liquidita' per tutti i piani per i prossimi mesi, dice il numero uno delle attivita' europee di Gm, Carl-Peter Forster. Intanto il governo tedesco avrebbe perso la speranza che la Opel possa andare al gruppo austro-canadese Magna. Secondo quanto scrive oggi il quotidiano tedesco Financial Times Deutschland (Ftd), che cita alti rappresentanti del governo vicini ai negoziati, Berlino si e' resa conto che la General Motors 'semplicemente non vuole i russi'. Le indiscrezioni dell'Ftd coincidono con la seconda ed ultima giornata del cda Gm, che dovrebbe affrontare proprio oggi la questione Opel . Se il consorzio Magna-Sberbank non dovesse riuscire ad acquisire la Opel, scrive il quotidiano, sarebbe una 'grande umiliazione' per tutto il mondo politico tedesco, visto che per tre mesi non solo il governo federale, ma anche quelli delle regioni che ospitano gli impianti della casa automobilistica hanno fatto pressing sugli americani a favore del gruppo austro-canadese. Secondo le indiscrezioni raccolte dal quotidiano, una vendita della Opel viene ritenuta improbabile e comunque la decisione finale potrebbe slittare agli inizi di ottobre, un'eventualita' questa gia' emersa ieri da una fonte vicina al gruppo americano. La Gm, quindi, potrebbe decidere di tenere la Opel , come scriveva di recente il Wall Street Journal. (ANSA).

 

 

09 Settembre 2009 17:41 ROMA 9 SET
Crisi: Moody's salva GB e Spagna, no tagli rating AAA
di ANSA
Dopo Irlanda improbabili nuove bocciature.Bene Francia, Germania
(ANSA) - ROMA 9 SET - Regno Unito e Spagna, i paesi piu' stressati dalla crisi fra le economie che godono del rating di 'tripla A', non rischiano di uscire dal club. Questa sorte era invece toccata all'Irlanda. A comunicarlo e' l'agenzia di rating Moody's. Nel suo studio Moody's fa ricorso a tre categorie in cui fa rientrare lo stato di salute delle economie nazionali: resistente (Francia e Germania), resiliente (Usa e Gran Bretagna) e vulnerabile (Irlanda e Spagna). Secondo gli analisti di Moody's Regno Unito e Stati Uniti, che 'hanno perso quota' fra i paesi con rating tripla A, continuano ad essere 'resilienti', ma dovranno apportare forti correzioni alla propria politica fiscale. E nonostante il deficit 2009 ai massimi dal dopoguerra (previsto a circa l'11% del Pil) anche gli Usa resteranno nel club della 'tripla A', che consente di pagare minori interessi sul debito pubblico, essendo 'tuttora in grado di tagliare la spesa pubblica e/o alzare le tasse', come spiega Pierre Cailleteau, il managing director per i rating sovrani, Pierre Cailleteau. Lo studio di Moody's non tocca l'Italia - che non ha la tripla A (e' infatti Aa2 come il Giappone) ne' altre economie europee che pure hanno lo stesso rating degli Usa: Austria, Danimarca, Finlandia, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Svezia e Svizzera). (ANSA).

 

 

09 Settembre 2009 18:47 TORINO
Crisi: gli italiani i piu' preoccupati in Europa
di ANSA
Nuova indagine d'opinione Transatlantic Trends 2009
(ANSA) - TORINO, 9 SET - Gli italiani sono tra i piu' preoccupati, all'interno della Unione Europea, della crisi economica e delle sue conseguenze. Lo rivela la nuova indagine d'opinione Transatlantic Trends 2009, diffusa dalla Compagnia di San Paolo e dal German Marshall Fund of the United States. Il 90% degli italiani e' molto o abbastanza preoccupato della crisi economica (a fronte di una media europea dell'86%) e il 59% ritiene di essere stato personalmente colpito dalla crisi (55%). Il 60% pensa che il governo abbia speso ancora troppo poco per fronteggiare la crisi economica, a ben 30 punti di distacco dalla media europea, che e' al 30%. Gli italiani ritengono che la crisi sia strutturale e richieda riforme radicali (88% rispetto a una media europea dell'83%) e sono molto favorevoli ad un approccio europeo al problema. L'85% crede che l'Unione Europea debba svolgere un ruolo di leadership nella crisi economica mondiale, a fronte del 75% del resto dell'Europa. Piu' della meta' degli intervistati nell'Unione europea (53%) pensa che una forte leadership degli Stati Uniti sulle questioni economiche mondiali sia opportuna per venire a capo della crisi. Quattro europei su cinque (79%), ma appena la meta' degli americani, approvano il modo in cui Obama ha affrontato la crisi economica internazionale nei primi mesi del suo mandato. (ANSA).

 

 

Borse europee: Chiusura positiva, in spolvero il settore dell'auto
09.09.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l'1,2%, il DAX a Francoforte l'1,7%, il CAC40 a Parigi l'1,3%, lo SMI a Zurigo lo 0,1% e il FTSE MIB a Milano l'1,2%.
In spolvero il settore dell'industria automobilistica. BMW (DE0005190003) ha guadagnato il 7,7%. Sia Morgan Stanley che Royal Bank of Scotland hanno promosso oggi il titolo del gruppo tedesco (per ulteriori dettagli clicca qui). Renault (FR0000131906) ha guadagnato il 7,2%. Carlos Ghosn, il numero uno dell'impresa francese, ha dichiarato in un'intervista pubblicata oggi nel quotidiano "Le Figaro" di credere che il peggio della crisi economica sia passato. Ghosn si attende un miglioramento del business negli USA e nei paesi emergenti già nella prima metà del 2010. Tra gli altri titoli del settore Daimler (DE0007100000) ha chiuso in rialzo del 3,5%, Fiat (IT0001976403) del 2,4% e Peugeot (FR0000121501) del 5,9%.
Commerzbank (DE0008032004) ha guadagnato a Francoforte l'11,9%. La seconda banca tedesca ha l'intenzione di restituire altri €5 miliardi di garanzie statali (per ulteriori dettagli clicca qui).
BG Group (GB0008762899) ha guadagnato a Londra il 3,8%. L'impresa britannica ha comunicato che il giacimento di Guara nel bacino di Santos al largo del Brasile contiene tra 1,1 miliardi e 2 miliardi di barili di petrolio. BG Group controlla il 30% del progetto.
Richemont (CH0012731458) ha perso a Zurigo il 3,5%. Il gigante del lusso ha pubblicato oggi dei dati sulle vendite che non hanno potuto soddisfare le attese del mercato. Richemont ha fornito inoltre un prudente outlook. Sempre a Zurigo UBS (CH0024899483) ha perso l'1,2%. J.P. Morgan ha tagliato oggi il suo rating sul titolo della banca svizzera da "Overweight" a "Neutral". J.P. Morgan crede che alcune delle riforme proposte dalle autorità di regolamentazione peseranno nei prossimi anni sulla profittabilità delle compagnie che sono esposte in particolar modo a livello internazionale nell'investment banking.
Vivendi (FR0000127771) ha perso a Parigi il 2,4%. Il conglomerato francese ha annunciato questa mattina di voler rilevare per circa €2 miliardi l'operatore telefonico brasiliano GVT (BRGVTTACNOR8).
Redazione Borsainside 18.30

 

 

09 Settembre 2009 20:30 NEW YORK
BEIGE BOOK: L'ECONOMIA CONTINUA A STABILIZZARSI
di WSI
E' quanto emerge dal Beige Book della Fed in riferimento ai mesi di luglio ed agosto. Bene la produzione manifatturiera, migliora il comparto immobiliare. Resta debole invece il mercato del lavoro.
L’attivita’ economica statunitense ha continuato a stabilizzarsi nei mesi di luglio ed agosto. E’ quanto emerge dal Beige Book della Fed, il bollettino della Banca Centrale rilasciato ogni due mesi circa.
Nella maggior parte delle aree si e’ assistito a vendite retail piatte come conseguenza dell’ancora contenuta spesa dei consumatori. Alcuni miglioramenti sono stati invece registrati nell’ambito del settore immobiliare residenziale.
Si sono intensificate le pressioni al ribasso sui prezzi degli immobili, che hanno comunque retto nelle aree di Dallas e New York.
In piu’ distretti si e’ assistito ad una crescita della produzione manifatturiera, mentre le condizioni del mercato del lavoro sono rimaste deboli pressocche’ in ogni citta’.

 

 

09 Settembre 2009 20:38 NEW YORK
Fmi: Blanchard, ripresa partita ma da crisi ferite profonde
di ANSA
Disoccupazione salira' anche nel 2010, va ribilanciata la spesa
(ANSA) - NEW YORK, 9 SET - La ripresa e' partita ma la crisi ha lasciato profonde ferite che riguarderanno l'offerta e la domanda per diversi anni: cosi' Blanchard. Il capo economista del Fmi sulla rivista del Fondo Finance and Development spiega che ''la crescita pero' non sara' abbastanza forte da ridurre la disoccupazione che continuera' a salire anche nel 2010''. Per sostenere la ripresa, osserva, c'e' bisogno di ''ribilanciare la spesa dal pubblico al privato e ribilanciare la domanda aggregata fra i Paesi''.
 

 

 

 

 

WALL STREET: ANCORA BUY, QUARTA SEDUTA COL SEGNO +

09 Settembre 2009 22:14 NEW YORK - WSI
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Sale ancora la Borsa di New York dopo che la Federal Reserve ha ipotizzato una chiusura della fase di recessione. Bene i titoli del comparto industriale e i finanziari. Apple perde quota, non basta Steve Jobs. Euro su nuovi massimi.
I listini azionari americani sono risuciti ad archiviare la sessione in progresso, anche se al di sotto dei migliori livelli giornalieri. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.53% a 9547, l’S&P500 lo 0.78% a 1033, il Nasdaq e’ avanzato dell'1.11% a 2060. Gli indici si sono cosi’ spinti al rialzo per la quarta seduta consecutiva dopo che il rapporto della Federal Reserve ha mostrato una stabilizzazione dell’attivita economica statunitense, nonostante i persistenti problemi all'interno del mercato del lavoro e la debole spesa dei consumatori.

La mattinata si era gia’ aperta nel segno degli acquisti, concentrati principalmente sui titoli industriali, tra cui General Electric, Boeing e Caterpillar, sulla scia dei recenti commenti positivi degli analisti e sul rally dei prezzi delle commodities.

In denaro anche un gruppo nutrito di titoli del settore finanziario, dopo alcune promozioni chiave da parte di diverse banche d’investimento. Tra questi quello di Citigroup su Mastercard e Capital One Financial. Nel frattempo JP Morgan ha rivisto al rialzo il rating di Morgan Stanley, mentre gli analisti di Barclays hanno promosso i titoli di Blackstone Group.

Tra le singole performance, sorprendente quella di Vivus, che fa un balzo di oltre il 70% dopo che i test hanno mostrato come i pazienti sottoposti al trattamento contro l'obesita', il Qnexa, abbiano perso in media il 14.7% del loro peso. EBay chiude in rialzo del 4% circa dopo che Sanford C. Bernstein & Co. ha reso noto che il business delle asta online e' giunto ad un punto di svolta.

Restando nel comparto hi-tech, vendite sul colosso informatico Apple, in seguito alla conferenza svoltati a San Francisco, in cui sono stati presenti i prodotti ed i servizi multimediali di nuova generazione. L’evento ha rappresentato anche il ritorno sulla scena del CEO Steve Jobs (ancora visibilmente magro dopo il trapianto di fegato ricevuto ad inizio anno), ma il fatto non sembra aver entusiasmato piu’ di tanto gli investitori, che hanno anzi venduto l’azione. In denaro invece il gigante Internet Google, forte della presentazione preparata per gli investitori sulla ricerca e la monetizzazione.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico continua ad avanzare il greggio. I futures con consegna ottobre hanno guadagnato $0.21 a $71.31 al barile. Sul valutario, l'euro si rafforza ancora nei confronti del dollaro a quota $1.4553. Si prende una pausa l'oro, riportandosi sotto quota $1000. I futures con consegna dicembre hanno chiuso in calo di $2.70 a $997.10. In flessione i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.4790% dal 3.4690% di martedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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