16 Settembre 2009 00:45
NEW YORK
RIPARTE IL TAM-TAM DEI TAKEOVER: ECCO TUTTE LE AZIENDE
NEL MIRINO
di WSI
Dopo lo stallo delle operazioni di merger, con agosto il
peggior mese degli ultimi sei anni, settembre e'
iniziato con il piglio giusto. Segnatevi questi nomi.
Per futuri guadagni.
Agosto sembrava destinato ad essere uno dei mesi con il
piu' basso numero di takeover degli ultimi 14 anni, fino
a che non e' arrivato l'ultimo giorno. Quella mattina
Disney ha annunciato l'acquisto in contanti e azioni di
Marvel Entertainment, mentre Baker Hughes si e'
assicurata la societa' di servizi energetici BJ Services,
offrendo principalmente titoli.
Nonostante gli accordi siglati, del valore di circa $4
miliardi e $5 miliardi rispettivamente, agosto e'
comunque stato il mese con il numero piu' basso di
transazioni degli ultimi sei anni. Ma a settembre le
operazioni non sono certo mancate: Deutsche Telekom e
France Telecom hanno trovato un accordo per unire le
operazioni wireless britanniche in una sola societa',
mentre il produttore di formaggi e maionese Kraft ha
dato la caccia (senza successo per ora) al produttore di
cioccolato Cadbury.
I piu' ottimisti sostengono che i manager sono sempre
meno timorosi circa le prospettive economiche e
soprattutto che i prezzi delle societa' finite sotto il
mirino sono da considerare ancora molto vantaggiosi. Se
e' vero che sono poche le aziende ad avere tuttora un
prezzo veramente conveniente, e' innegabile che il rally
di oltre il 50% messo a segno dal mercato dai minimi di
inizio marzo ha dato enorme fiducia ai manager, che ora
muoiono dalla voglia di spendere i soldi che le loro
societa' hanno accumulato negli ultimi mesi.
Qualunque sia la verita', gli investitori azionari
dovrebbero iniziare a dare un'occhiata a queste societa'
con un rapporto tra Enterprise Value e Ebitda molto
basso. Per EV si intende il valore di mercato dei
capitali investiti, ovvero il costo per comprare tutti i
titoli della societa' e allo stesso tempo saldarne il
debito. Per Ebitda si intende invece il margine
operativo lordo, ovvero gli utili esclusi gli interessi,
le tasse, le svalutazioni e gli ammortamenti. In poche
parole, rispetto al loro potenziale in termini di
reddittivita', queste aziende hanno un prezzo molto
basso e il dividendo di ognuna di queste garantisce un
ritorno elevato.
La Borsa di Tokyo chiude
di nuovo contrastata, bene Canon, male i bancari
16.09.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi contrastata. Il
Nikkei ha guadagnato lo 0,5% a 10.270,77 punti, il Topix
ha perso invece lo 0,1% a 931,43 punti. Il mercato
azionario giapponese ha potuto beneficiare solo
moderatamente della positiva performance di Wall Street
di ieri. Tra gli esportatori Honda (JP3854600008) ha
guadagnato lo 0,5% e Sony (JP3435000009) il 2,3%. Le
vendite al dettaglio hanno registrato ad agosto negli
USA, il principale partner commerciale del Giappone, il
loro più forte incremento mensile dal gennaio del 2006.
Canon (JP3242800005) ha chiuso in rialzo del 4,2%.
Nomura ha promosso oggi il titolo da "Neutral" a "Buy".
Nel settore dell'acciaio Nippon Steel (JP3381000003) ha
chiuso in rialzo dell'1,2%, Kobe Steel (JP3289800009)
dello 0,6% e JFE Holdings (JP3386030005) dello 0,9%.
J.P. Morgan ha avviato oggi la copertura su Nippon Steel
e su JFE con "Overweight".
Tra i petroliferi Inpex (JP3294430008) ha chiuso in
rialzo del 2,4%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato
ieri a New York il 3%.
Male i bancari. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004)
ha perso l'1,7%, Mizuho Financial Group (JP3885780001)
l'1,5 e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006)
l'1,9%.
Redazione Borsainside 8.30
16 Settembre 2009 08:40
MILANO – Il Sole 24 Ore
L'Abi studia una moratoria per i mutui delle famiglie
Dopo le imprese, una boccata d'ossigeno potrebbe
arrivare anche per le famiglie indebitate. Il comitato
esecutivo dell'Abi infatti, nella sua riunione di
martedì 15 settembre, ha discusso l'ipotesi di una
moratoria per i mutui delle famiglie in situazioni di
difficoltà a causa della crisi. Solo un ipotesi per ora.
All'esecutivo dell'associazione - come ha fatto sapere
Corrado Passera, ad del gruppo Intesa Aanpaolo «non è
stata presa alcuna decisione». Ma il fatto che la
questione sia stata oggetto di discussione è un primo
passo.
Il progetto dovrebbe essere sulla falsariga dell'avviso
comune nei riguardi delle imprese che ha portato alla
moratoria per i crediti nei confronti delle pmi varata
all'inizio di agosto. Un progetto messo a punto dal
sistema con le associazioni di impresa sulla scia
dell'invito fatto dal ministro dell'Economia, Giulio
Tremonti. In questo caso, invece, la proposta muove
dall'Abi che intende presentarla al titolare
dell'Economia. I banchieri ne hanno parlato in
Esecutivo, con commenti favorevoli, ma la proposta dovrà
essere affinata e definita per la riunione del mese
prossimo.
Le banche, in ordine sparso, hanno già effettuato
interventi a favore delle famiglie che si sono trovate
in difficoltà con i mutui casa a seguito della crisi
finanziaria. Tra le iniziative varate, quella
dell'anticipo della cassa integrazione. Un'altra
iniziativa, questa volta di sistema, è l'adesione
dell'Abi al progetto del «prestito della speranza»
lanciato dalla Cei (la Conferenza episcopale italiana):
un fondo nazionale di garanzia da 30 milioni a favore
delle famiglie monoreddito che in seguito della crisi
globale hanno perso l'unica fonte di sostentamento.
16 Settembre 2009 11:23
PARIGI
Ocse: 57 milioni disoccupati (10%), mai cosi' da
dopoguerra
di ANSA
Picco in seconda meta' 2010, in Italia il peggio deve
arrivare
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Nonostante ci siano segnali di
ripresa economica 'la disoccupazione verosimilmente
continuera' a crescere nel 2010'. Lo prevede
l'Ocse.Nell' 'Outlook 2009', l'Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo dice che 'per l'occupazione
nel breve termine le prospettive sono ancora fosche',
prevedendo per la 2/A meta' del 2010 un tasso dei
disoccupati vicino ai 57 mln (10%, massimo dal
dopoguerra). Per l'Ocse, in Italia 'la gran parte della
crescita della disoccupazione deve ancora arrivare'. Se
in alcuni Paesi come Irlanda, Giappone, Spagna e Stati
Uniti, gia' nel 2009 si e' registrato un forte aumento
di disoccupati a causa della crisi economica, ''in altri
Paesi, inclusi Francia, Germania e Italia la gran parte
della crescita della disoccupazione deve ancora
arrivare''. E' la Spagna, con un tasso di disoccupazione
al 18,1% a giugno, secondo i dati Ocse, il Paese che
finora ha pagato il tributo piu' grande alla crisi in
termini di lavoro. In Francia il tasso e' al 9,4% a
meta' di quest'anno, mentre in Germania e' il 7,7%.
Nella tabella Ocse i dati italiani sono invece
disponibili fino al primo trimestre 2009 quando la
disoccupazione era al 7,4%, leggermente inferiore
rispetto al 7,5% registrato nell'area sempre nei primi
tre mesi di quest'anno. (ANSA).
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai frena, Hong Kong vola
16.09.2009
Quasi tutte le principali borse della regione
Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1,1% a 2.999,71 punti.
Sulla piazza finanziaria cinese sono scattate oggi delle
prese di beneficio. Nel settore del brokeraggio Citic
Securities (CNE000001DB6) ha perso il 2,3%, Haitong
Securities (CNE000000CK1) il 2,1%, Hongyuan Securities
(CNE0000006K8) il 2,3% e Sinolink Securities
(CNE000000SV4) il 2,6%. La scorsa settimana sono stati
aperti in Cina 324.856 nuovi conti per il trading, meno
della metà dei 700.617 aperti nell'ultima settimana di
luglio. Tra i titoli dei produttori d'acciaio Baoshan
Iron & Steel (CNE0000015R4) ha perso il 2,9%, Angang
Steel (CN0009082362) il 3,3% e Wuhan Iron & Steel
(CNE000000ZZ0) il 3,1%. Il mercato teme che le capacità
del settore possano essere eccessive. Bene
controtendenza gli auriferi. Zhongjin Gold
(CNE000001FM8) ha guadagnato il 9,3%, Shandong Gold
Mining (CNE000001FR7) il 10% e Zijin Mining
(CNE100000502) il 5,2%. Il prezzo dell'oro è salito oggi
fino a circa $1.015 all'oncia.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo del 2,6% a
21.402,92 punti. Il listino della città costiera ha
beneficiato dell'aumento della fiducia degli investitori
nelle prospettive dell'economia statunitense. Li & Fung
(BMG5485F1445) ha guadagnato il 3,1%. Le vendite al
dettaglio hanno registrato ad agosto negli USA il loro
più forte incremento mensile dal gennaio del 2006.
L'andamento degli affari di Li & Fung è fortemente
legato al consumo negli USA. Li Fung è infatti, tra
l'altro, un importante fornitore di Wal-Mart
(US9311421039). HSBC (GB0005405286) ha chiuso in rialzo
del 3,1%. Credit Suisse ha alzato oggi il suo target sul
prezzo per il titolo del colosso finanziario a HKD 92.
Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in
rialzo del 2,9% e CNOOC (HK0883013259) del 2,4%. Il
prezzo del petrolio ha guadagnato ieri a New York il 3%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato il 2,4%, il Taiex a Taipei l'1,3%,
il Kospi a Seul l'1,8% e lo Straits Times a Singapore
l'1,4%.
Redazione Borsainside 12.15
16 Settembre 2009 12:38
BERLINO
Opel: inevitabili esuberi in Europa
di ANSA
Lo afferma il presidente consiglio fabbrica Franz
(ANSA) - BERLINO,16 SET - La prevista riduzione di oltre
10 mila posti di lavoro di Opel in Europa e'
'inevitabile': cosi' il presidente del consiglio di
fabbrica.Stando a Klaus Franz, una societa' con una
sovraccapacita' del 30% non sarebbe di aiuto. Il
consorzio Magna-Sberbank prevede per la Opel 10.500
esuberi in Europa (4mila in Germania). Senza questo, ha
detto Franz, Opel fallirebbe in 2 anni. Per il co-ad
della Magna Wolf il pacchetto di aiuti da 4,5 miliardi
promesso dal governo tedesco e' 'sufficiente'.
16 Settembre 2009 12:58
ROMA
Internet: Facebook cresce, raggiunti i 300 milioni di
utenti
di ANSA
Ad Zuckerberg: conti in attivo, ricavi a 500 mln di
dollari
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Facebook ha appena raggiunto i
300 milioni di utenti e, per la prima volta, puo'
vantare conti in attivo, secondo l'ad Mark Zuckerberg.Per
alcune fonti citate oggi dal Wall Street Journal,
Facebook dovrebbe chiudere il 2009 con ricavi superiori
ai 500 milioni di dollari, pari a una crescita di oltre
il 70% sul 2008. Il numero degli iscritti mostra un
trend sempre piu' positivo: 200 milioni ad aprile, e
dopo tre mesi, a luglio, 250 milioni.
16 Settembre 2009 13:38
BRUXELLES
G20: bozza Ue, sostenere l'economia fino alla ripresa
di ANSA
Regole vincolanti e sanzioni per manager bancari
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - Gli 'sforzi' per sostenere
e rilanciare l'economia 'devono essere mantenuti fino a
che la ripresa non sia garantita'. Lo afferma l'Ue.La
bozza del documento, che i 27 presenteranno al G20 di
Pittsburgh, afferma che le exit strategy dalla crisi
dovranno essere 'disegnate ora e attuate in maniera
coordinata' e che 'il funzionamento del sistema bancario
resta critico'. L'Ue chiedera' poi una stretta sulle
remunerazioni dei manager bancari, 'regole vincolanti' e
'minaccia di sanzioni'. Nella bozza Ue si sottolinea
come, a proposito di retribuzioni, liquidazioni e bonus
nel settore bancario, ''il G20 debba applicare a pieno
gli impegni sottoscritti a Londra sulle retribuzioni e i
compensi, incoraggiando una solida gestione dei rischi
da parte dei manager e attuando uno stretto legame tra i
compensi e le performance di lungo termine''. ''Il G20 -
si legge nel testo - dovrebbe impegnarsi a trovare un
accordo su regole vincolanti per la parte variabile
delle remunerazioni, accompagnate dalla minaccia di
sanzioni a livello nazionale''. In particolare, la Ue
chiede che ''la parte variabile delle remunerazioni,
compresi i bonus, sia fissata ad un livello appropriato
in relazione ala remunerazione fissa e legata alle
performance della banca, tenendo conto degli sviluppi
negativi, cosi' da evitare bonus garantiti''. (ANSA).
16 Settembre 2009 14:21
ROMA
Abi: ancora crescita delle sofferenze bancarie
di ANSA
A luglio (+10,9%), prestiti in lieve ripresa a agosto
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Non da' cenni di rallentamento
la crescita delle sofferenze bancarie. A luglio, dice il
rapporto mensile Abi, sono state di 50,6 miliardi.Sono
1,7 mld in piu' rispetto a giugno 2009 e 5 mld in piu'
rispetto a luglio 2008 (+10,9%). Il rapporto tra
sofferenze e impieghi e' risultato pari al 2,85%, in
aumento rispetto al 2,63% di luglio 2008. Lievi segnali
di ripresa inoltre per la dinamica dei prestiti bancari
al settore privato. Minimi storici per i tassi sui
finanziamenti a imprese e famiglie.
16 Settembre 2009 15:08
NEW YORK – Il Sole 24 Ore
Negli Usa segnali d'inflazione Cala l'esposizione
finanziaria
Il deficit delle partite correnti Usa é calato del 5,5%
nel secondo trimestre, attestandosi a 98,8 miliardi di
dollari. E' il livello più basso dal 2001. Lo ha reso
noto il Dipartimento del Commercio Usa. Il dato, però, é
peggiore delle attese visto che gli analisti, stimavano
calasse attorno a 92,5 miliardi di dollari.
Sul fronte dei prezzi, rileva Radioor, che questi sono
cresciuti in agosto dello 0,4% rispetto a luglio mentre
la componente core é salita dello 0,1%. Gli analisti
avevano previsto un aumento dello 0,3% per l'indice
principale e dello 0,1% per l'indice core. Su base
annua, i prezzi sono calati in agosto dell'1,5%
risentendo del netto ribasso dei prezzi del greggio in
questo arco di tempo. Il core index é invece cresciuto
dell'1,4%, il rialzo più contenuto dal febbraio 2004. A
spingere l'inflazione a livello di consumo sono stati
soprattutto i prezzi dell'energia che in agosto sono
cresciuti del 4,6% su base mensile pur accusando un
ribasso del 23% su base annuale. All'interno di questa
categoria, i prezzi della benzina sono saliti del 9,1%
dopo essere calati dello 0,8% in luglio. Su base annua
invece la benzina in agosto costava circa il 30% in meno
rispetto allo stesso mese 2008. Fra le altre componenti,
da registrare il calo dell'1,3% fatto registrare dai
prezzi delle nuove auto sulla scia del programma di
incentivi alla rottamazione varato dal governo
americano: si tratta del maggiore declino per questa
voce dall'ottobre del 1972. In aumento infine nel mese i
prezzi dei trasporti (+2,3%) nonostante il calo
dell'1,7% fatto registrare dalle tariffe aeree. In
aumento dello 0,1% i prezzi degli alimentari.
16 Settembre 2009 16:09
ROMA
Usa: cala il deficit delle partite correnti
di ANSA
Nel secondo trimestre 2009, inflazione ad agosto +0,4%
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Il disavanzo delle partite
correnti negli Stati Uniti e' sceso nel secondo
trimestre dell'anno a 98,8 miliardi di dollari (dato
rivisto).Era di 104,5 miliardi. La riduzione del deficit
e' inferiore alle previsioni degli economisti.
L'inflazione, intanto, e' in leggero rialzo ad agosto. I
prezzi al consumo segnano un +0,4% rispetto al mese
precedente. Il dato e' appena superiore alle previsioni
degli analisti di un +0,3%. Su base annua il tasso ha
registrato un -1,5% dal -2,1% precedente.
16 Settembre 2009 16:14
ROMA
Barclays: vende 12,3 miliardi dlr di debito
di ANSA
Al fondo privato Protium Finance
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Barclays vendera' 12,3 miliardi
di dollari di debito al fondo Protium Finance per
ridurre la propria esposizione al mercato del credito.Lo
ha reso noto lo stesso gruppo britannico in una nota
citata da Bloomberg. Protium Finance, fondata da due ex
dirigenti della stessa Barclays, Stephen King e Michael
Keeley, finanziera' l'acquisto delle obbligazioni con un
prestito di 12,6 miliardi di dollari erogato sempre da
Barclays e con 450 milioni di dollari concessi dagli
investitori.
16 Settembre 2009 16:20
NEW YORK
WALL STREET: IL RIALZO PIU' INGANNEVOLE DELLA STORIA
di WSI
Secondo Henry Blodget lo scenario somiglia al rally
della Grande Depressione. "Il mercato tornera' presto a
scendere, ricrollando sui minimi di marzo". Nel 1930 un
balzo identico (+50%) fu presto vanificato. E New York
riprese a cedere terreno.
Si possono riscontrare molte similitudini tra il rally
all'inizio del 1930, durante la Grande Depressione, e
quello degli ultimi sei mesi. La corsa dei listini negli
anni Trenta fu possibile solo dopo che Wall Street
cedette circa il 50% del suo valore con il crollo
dell'autunno 1929 (il Grande Crash). Il rimbalzo
successivo permise alla Borsa di New York di
riguadagnare il terreno perso, attestandosi su livelli
inferiori alle punte massime toccate in precedenza di
solo il 20%.
Ma ovviamente quel rally durante la Grande Depressione -
sottolinea Henry Blodget (ex famoso analista che
gonfiava i titoli dot.com nel 1999, ora imprenditore
media) - fu anche il rimbalzo piu' patetico della
storia. Dopo aver testato il picco nell'aprile del 1930,
Wall Street crollo' ancora una volta, finendo per
scivolare in ribasso dell'89% dai massimi del 1929 e di
oltre l'80% rispetto alle punte piu' alte toccate nel
1930. Prima di raggiungere ancora il top del 1930 la
borsa americana impiego' ben un quarto di secolo.
Il rialzo che stiamo vivendo da marzo a oggi - spiega
Blodget - dopo un tracollo che e' stato in realta'
leggermente piu' grave di quello visto nel 1929 (-53%
contro -48%) ha spinto il mercato in progresso di oltre
il 50% dai minimi di 12 anni toccati a inizio marzo.
Impossibile dunque non notare le similitudini. Se
confrontato con quello degli anni Trenta, tuttavia, il
rally attuale sta durando piu' a lungo.
Da una parte e' indubbio che il rialzo di quest'anno
potrebbe benissimo segnare l'inizio di un nuovo
imponente mercato rialzista, che potrebbe scalare il
"muro della paura" e consentire agli indici di spingersi
oltre i massimi toccati nel passato. Ma da un altro
punto di vista, potrebbe anche rivelarsi molto piu'
semplicemente una versione aggiornata di quanto accaduto
nel 1930. Ai singoli investitori la scelta operativa,
giorno per giorno.
Le borse europee chiudono
in netto rialzo, in spolvero il settore
dell'abbigliamento
16.09.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso
oggi in netto rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato
l'1,6%, il CAC40 a Parigi l'1,6, il DAX a Francoforte
l'1,3%, il FTSE MIB a Milano l'1,6% e lo SMI a Zurigo
l'1,4%.
Le borse europee hanno beneficiato anche oggi
dell'aumento della fiducia degli investitori nelle
prospettive dell'economia. Ben Bernanke ha dichiarato
ieri che la recessione è molto probabilmente terminata
(per ulteriori dettagli clicca qui). La Fed ha
comunicato inoltre oggi che la produzione industriale è
aumentata lo scorso mese negli USA dello 0,8%. Gli
economisti avevano atteso un aumento di solo lo 0,6%.
In gran spolvero il settore dell'abbigliamento. Adidas
(DE0005003404) ha guadagnato a Francoforte il 6,5%. J.P.
Morgan ha avviato oggi la copertura sul titolo della
seconda impresa al mondo dell'abbigliamento sportivo con
"Overweight" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Inditex (ES0148396015) ha guadagnato a Madrid il 5,1%.
La più grande catena di abbigliamento d'Europa ha
pubblicato questa mattina dei risultati di bilancio
migliori delle previsioni degli analisti (per ulteriori
dettagli clicca qui). Next (GB0032089863) ha chiuso a
Londra in rialzo del 6,8%. La seconda catena di negozi
d'abbigliamento del Regno Unito ha aumentato il suo
utile prima delle tasse nel primo semestre del 7% e
alzato le sue stime per l'intero esercizio.
Molto bene anche i titoli dei produttori di cemento.
Lafarge (FR0000120537) ha guadagnato il 4,4%, Holcim
(CH0012214059) l'1,5% e Italcementi (IT0001465159) il
2,4%. Goldman Sachs ha alzato oggi il suo rating sul
settore europeo delle costruzioni da "Cautious" a "Neutral".
I minerari hanno continuato ad avanzare sulla scia dei
prezzi dei metalli di base. BHP Billiton (GB0000566504)
ha guadagnato il 3,2%, Eurasian Natural Resources
(GB00B29BCK10) il 6,5%, Lonmin (GB0031192486) il 4,7%,
Rio Tinto (GB0007188757) il 2,9% e Xstrata
(GB0031411001) il 3,4%. Il prezzo dell'oro è salito oggi
ai suoi più alti livelli degli ultimi 18 mesi, il prezzo
del rame ha guadagnato a Londra più del 3%.
KBC (BE0003565737) ha guadagnato a Bruxelles il 2,6%.
Goldman Sachs ha introdotto oggi il titolo del gruppo
belga di bancassurance nella sua "Conviction Buy List".
Renault (FR0000131906) ha guadagnato a Parigi il 5,5%.
Nissan (JP3672400003), il partner dell'impresa francese,
ha annunciato oggi che le sue vendite in Cina
supereranno quest'anno le sue previsioni.
Redazione Borsainside 18.30
16 Settembre 2009 18:50
NEW YORK
Crisi: Banca mondiale, aumentano i poveri
di ANSA
Alla fine del prossimo anno saranno 89 milioni in piu'
(ANSA) - NEW YORK, 16 set - La recessione globale
spingera' altri 89 milioni di persone in estrema
poverta' entro la fine del prossimo anno.Lo afferma la
Banca Mondiale in un documento da presentare al G20 di
Pittsburgh, nel quale invita le nazioni ricche ad
aumentare gli aiuti ai Paesi in via sviluppo.Mentre
l'economia mondiale mostra i primi segni di ripresa, i
43 paesi a piu' basso reddito fra quelli in via di
sviluppo, infatti, 'continuano a fare i conti con le
conseguenze della recessione'. Il che 'mette in evidenza
la necessita' di aumentare il sostegno in favore dei
Paesi piu' poveri', spiega la Banca Mondiale. Nel
documento preparato per il G20 di Pittsburgh, l'istituto
di Washington stima che il numero di 'estremamente
poveri', cioe' di coloro che vivono con meno di 1,25
dollari al giorno, aumentera' di 89 milioni di unita'
entro la fine del 2010. 'La recessione globale - si
legge nel documento - mette anche a rischio 11,6
miliardi di dollari di spese nei Paesi piu' deboli in
settori quali l'educazione, la sanita' e le
infrastrutture''. Al G20 'non si possono ignorare -
spiega il presidente della Banca Mondiale, Robert
Zoellick - i costi di lungo termine della recessione
globale' per i Paesi piu' poveri. Il documento della
Banca Mondiale raccomanda quindi azioni politiche
coordinate in alcune aree, fra cui soprattutto
l'agricoltura e le piccole e medie imprese.(ANSA).
16 Settembre 2009 20:22
NEW YORK
MERCATI IN RIPRESA, SI SGONFIA LA BOLLA DEI CDS
di Andrea Franceschi
La rinnovata fiducia degli investitori nei mercati
finanziari e i primi segnali di una ripresa
dell'economia fanno sgonfiare la bolla dei credit
default swap. Negli ultimi sei mesi il prezzo delle
polizze anti fallimento è sceso del 66%.
La rinnovata fiducia degli investitori nei mercati
finanziari e i primi segnali di una ripresa
dell'economia fanno sgonfiare la bolla dei credit
default swap. Giusto un anno fa, complice il crollo
delle Borse seguito al fallimento di Lehman Brothers, il
costo dei derivati che assicurano dall'insolvenza sui
corporate bond schizzava ai massimi.
Oggi però la situazione sembra totalmente diversa.
Credit Derivatives Research, società specializzata in
finanza derivata, ha fatto una media del prezzo degli
swap emessi da Goldman Sachs, Bank of America e altri 12
tra i maggiori istituti in tutto il mondo specializzati
in questo tipo di prodotti. In risultato è che, negli
ultimi sei mesi, il loro valore è calato del 66%. E non
è tutto. L'indice Markit Cdx, che misura il valore medio
degli swap sulle obbligazioni di 125 aziende in Canada e
Nord America, è sceso a quota cento punti base. Di
questo passo, secondo la Cma Datavision (società
specializzata in analisi di mercato), l'indice potrebbe
presto toccare i minimi dal 20 maggio 2008.
Un valore ben lontano picchi delle settimane terribili
della finanza globale, quando neppure le aziende più
solide sembravano al sicuro dallo spettro
dell'insolvenza. L'impennata dei prezzi dei cds, polizze
di assicurazione contro il default dell'azienda, fu uno
degli effetti del crollo dei mercati. E, allo stesso
tempo, l'emblema degli stessi eccessi che l'avevano
generata. Eccessi che avevano trasformato, nel corso
degli ultimi anni, i credit default swap da mera forma
di copertura, a micidiale strumento di speculazione.
«Armi di distruzione finanziaria di massa», come li
definì Warren Buffet, uno dei finanzieri più ascoltati
di Wall Street, cresciuti a dismisura nel corso degli
anni. Basti pensare che, secondo una ricerca
dell'International Swap and Derivates Association, dalla
prima metà del 2001 alla fine del 2007, il valore dei
contratti derivati (di cui i cds sono solo una
tipologia) è passato da 632 miliardi di dollari
all'astronomica cifra di 62mila miliardi di dollari
(quasi 10 volte il debito pubblico americano).
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