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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 16 Settembre 2009

PARTE  2

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16 Settembre 2009 00:45 NEW YORK
RIPARTE IL TAM-TAM DEI TAKEOVER: ECCO TUTTE LE AZIENDE NEL MIRINO
di WSI
Dopo lo stallo delle operazioni di merger, con agosto il peggior mese degli ultimi sei anni, settembre e' iniziato con il piglio giusto. Segnatevi questi nomi. Per futuri guadagni.
Agosto sembrava destinato ad essere uno dei mesi con il piu' basso numero di takeover degli ultimi 14 anni, fino a che non e' arrivato l'ultimo giorno. Quella mattina Disney ha annunciato l'acquisto in contanti e azioni di Marvel Entertainment, mentre Baker Hughes si e' assicurata la societa' di servizi energetici BJ Services, offrendo principalmente titoli.
Nonostante gli accordi siglati, del valore di circa $4 miliardi e $5 miliardi rispettivamente, agosto e' comunque stato il mese con il numero piu' basso di transazioni degli ultimi sei anni. Ma a settembre le operazioni non sono certo mancate: Deutsche Telekom e France Telecom hanno trovato un accordo per unire le operazioni wireless britanniche in una sola societa', mentre il produttore di formaggi e maionese Kraft ha dato la caccia (senza successo per ora) al produttore di cioccolato Cadbury.
I piu' ottimisti sostengono che i manager sono sempre meno timorosi circa le prospettive economiche e soprattutto che i prezzi delle societa' finite sotto il mirino sono da considerare ancora molto vantaggiosi. Se e' vero che sono poche le aziende ad avere tuttora un prezzo veramente conveniente, e' innegabile che il rally di oltre il 50% messo a segno dal mercato dai minimi di inizio marzo ha dato enorme fiducia ai manager, che ora muoiono dalla voglia di spendere i soldi che le loro societa' hanno accumulato negli ultimi mesi.
Qualunque sia la verita', gli investitori azionari dovrebbero iniziare a dare un'occhiata a queste societa' con un rapporto tra Enterprise Value e Ebitda molto basso. Per EV si intende il valore di mercato dei capitali investiti, ovvero il costo per comprare tutti i titoli della societa' e allo stesso tempo saldarne il debito. Per Ebitda si intende invece il margine operativo lordo, ovvero gli utili esclusi gli interessi, le tasse, le svalutazioni e gli ammortamenti. In poche parole, rispetto al loro potenziale in termini di reddittivita', queste aziende hanno un prezzo molto basso e il dividendo di ognuna di queste garantisce un ritorno elevato.

 

 

La Borsa di Tokyo chiude di nuovo contrastata, bene Canon, male i bancari
16.09.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi contrastata. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,5% a 10.270,77 punti, il Topix ha perso invece lo 0,1% a 931,43 punti. Il mercato azionario giapponese ha potuto beneficiare solo moderatamente della positiva performance di Wall Street di ieri. Tra gli esportatori Honda (JP3854600008) ha guadagnato lo 0,5% e Sony (JP3435000009) il 2,3%. Le vendite al dettaglio hanno registrato ad agosto negli USA, il principale partner commerciale del Giappone, il loro più forte incremento mensile dal gennaio del 2006. Canon (JP3242800005) ha chiuso in rialzo del 4,2%. Nomura ha promosso oggi il titolo da "Neutral" a "Buy".
Nel settore dell'acciaio Nippon Steel (JP3381000003) ha chiuso in rialzo dell'1,2%, Kobe Steel (JP3289800009) dello 0,6% e JFE Holdings (JP3386030005) dello 0,9%. J.P. Morgan ha avviato oggi la copertura su Nippon Steel e su JFE con "Overweight".
Tra i petroliferi Inpex (JP3294430008) ha chiuso in rialzo del 2,4%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato ieri a New York il 3%.
Male i bancari. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso l'1,7%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) l'1,5 e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) l'1,9%.
Redazione Borsainside 8.30

 

 

16 Settembre 2009 08:40 MILANO – Il Sole 24 Ore
L'Abi studia una moratoria per i mutui delle famiglie
Dopo le imprese, una boccata d'ossigeno potrebbe arrivare anche per le famiglie indebitate. Il comitato esecutivo dell'Abi infatti, nella sua riunione di martedì 15 settembre, ha discusso l'ipotesi di una moratoria per i mutui delle famiglie in situazioni di difficoltà a causa della crisi. Solo un ipotesi per ora. All'esecutivo dell'associazione - come ha fatto sapere Corrado Passera, ad del gruppo Intesa Aanpaolo «non è stata presa alcuna decisione». Ma il fatto che la questione sia stata oggetto di discussione è un primo passo.
Il progetto dovrebbe essere sulla falsariga dell'avviso comune nei riguardi delle imprese che ha portato alla moratoria per i crediti nei confronti delle pmi varata all'inizio di agosto. Un progetto messo a punto dal sistema con le associazioni di impresa sulla scia dell'invito fatto dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. In questo caso, invece, la proposta muove dall'Abi che intende presentarla al titolare dell'Economia. I banchieri ne hanno parlato in Esecutivo, con commenti favorevoli, ma la proposta dovrà essere affinata e definita per la riunione del mese prossimo.
Le banche, in ordine sparso, hanno già effettuato interventi a favore delle famiglie che si sono trovate in difficoltà con i mutui casa a seguito della crisi finanziaria. Tra le iniziative varate, quella dell'anticipo della cassa integrazione. Un'altra iniziativa, questa volta di sistema, è l'adesione dell'Abi al progetto del «prestito della speranza» lanciato dalla Cei (la Conferenza episcopale italiana): un fondo nazionale di garanzia da 30 milioni a favore delle famiglie monoreddito che in seguito della crisi globale hanno perso l'unica fonte di sostentamento.

 

 

16 Settembre 2009 11:23 PARIGI
Ocse: 57 milioni disoccupati (10%), mai cosi' da dopoguerra
di ANSA
Picco in seconda meta' 2010, in Italia il peggio deve arrivare
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Nonostante ci siano segnali di ripresa economica 'la disoccupazione verosimilmente continuera' a crescere nel 2010'. Lo prevede l'Ocse.Nell' 'Outlook 2009', l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo dice che 'per l'occupazione nel breve termine le prospettive sono ancora fosche', prevedendo per la 2/A meta' del 2010 un tasso dei disoccupati vicino ai 57 mln (10%, massimo dal dopoguerra). Per l'Ocse, in Italia 'la gran parte della crescita della disoccupazione deve ancora arrivare'. Se in alcuni Paesi come Irlanda, Giappone, Spagna e Stati Uniti, gia' nel 2009 si e' registrato un forte aumento di disoccupati a causa della crisi economica, ''in altri Paesi, inclusi Francia, Germania e Italia la gran parte della crescita della disoccupazione deve ancora arrivare''. E' la Spagna, con un tasso di disoccupazione al 18,1% a giugno, secondo i dati Ocse, il Paese che finora ha pagato il tributo piu' grande alla crisi in termini di lavoro. In Francia il tasso e' al 9,4% a meta' di quest'anno, mentre in Germania e' il 7,7%. Nella tabella Ocse i dati italiani sono invece disponibili fino al primo trimestre 2009 quando la disoccupazione era al 7,4%, leggermente inferiore rispetto al 7,5% registrato nell'area sempre nei primi tre mesi di quest'anno. (ANSA).

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai frena, Hong Kong vola
16.09.2009
Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1,1% a 2.999,71 punti. Sulla piazza finanziaria cinese sono scattate oggi delle prese di beneficio. Nel settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha perso il 2,3%, Haitong Securities (CNE000000CK1) il 2,1%, Hongyuan Securities (CNE0000006K8) il 2,3% e Sinolink Securities (CNE000000SV4) il 2,6%. La scorsa settimana sono stati aperti in Cina 324.856 nuovi conti per il trading, meno della metà dei 700.617 aperti nell'ultima settimana di luglio. Tra i titoli dei produttori d'acciaio Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha perso il 2,9%, Angang Steel (CN0009082362) il 3,3% e Wuhan Iron & Steel (CNE000000ZZ0) il 3,1%. Il mercato teme che le capacità del settore possano essere eccessive. Bene controtendenza gli auriferi. Zhongjin Gold (CNE000001FM8) ha guadagnato il 9,3%, Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) il 10% e Zijin Mining (CNE100000502) il 5,2%. Il prezzo dell'oro è salito oggi fino a circa $1.015 all'oncia.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo del 2,6% a 21.402,92 punti. Il listino della città costiera ha beneficiato dell'aumento della fiducia degli investitori nelle prospettive dell'economia statunitense. Li & Fung (BMG5485F1445) ha guadagnato il 3,1%. Le vendite al dettaglio hanno registrato ad agosto negli USA il loro più forte incremento mensile dal gennaio del 2006. L'andamento degli affari di Li & Fung è fortemente legato al consumo negli USA. Li Fung è infatti, tra l'altro, un importante fornitore di Wal-Mart (US9311421039). HSBC (GB0005405286) ha chiuso in rialzo del 3,1%. Credit Suisse ha alzato oggi il suo target sul prezzo per il titolo del colosso finanziario a HKD 92. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in rialzo del 2,9% e CNOOC (HK0883013259) del 2,4%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato ieri a New York il 3%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato il 2,4%, il Taiex a Taipei l'1,3%, il Kospi a Seul l'1,8% e lo Straits Times a Singapore l'1,4%.
Redazione Borsainside 12.15

 

 

16 Settembre 2009 12:38 BERLINO
Opel: inevitabili esuberi in Europa
di ANSA
Lo afferma il presidente consiglio fabbrica Franz
(ANSA) - BERLINO,16 SET - La prevista riduzione di oltre 10 mila posti di lavoro di Opel in Europa e' 'inevitabile': cosi' il presidente del consiglio di fabbrica.Stando a Klaus Franz, una societa' con una sovraccapacita' del 30% non sarebbe di aiuto. Il consorzio Magna-Sberbank prevede per la Opel 10.500 esuberi in Europa (4mila in Germania). Senza questo, ha detto Franz, Opel fallirebbe in 2 anni. Per il co-ad della Magna Wolf il pacchetto di aiuti da 4,5 miliardi promesso dal governo tedesco e' 'sufficiente'.

 

 

16 Settembre 2009 12:58 ROMA
Internet: Facebook cresce, raggiunti i 300 milioni di utenti
di ANSA
Ad Zuckerberg: conti in attivo, ricavi a 500 mln di dollari
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Facebook ha appena raggiunto i 300 milioni di utenti e, per la prima volta, puo' vantare conti in attivo, secondo l'ad Mark Zuckerberg.Per alcune fonti citate oggi dal Wall Street Journal, Facebook dovrebbe chiudere il 2009 con ricavi superiori ai 500 milioni di dollari, pari a una crescita di oltre il 70% sul 2008. Il numero degli iscritti mostra un trend sempre piu' positivo: 200 milioni ad aprile, e dopo tre mesi, a luglio, 250 milioni.

 

 

16 Settembre 2009 13:38 BRUXELLES
G20: bozza Ue, sostenere l'economia fino alla ripresa
di ANSA
Regole vincolanti e sanzioni per manager bancari
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - Gli 'sforzi' per sostenere e rilanciare l'economia 'devono essere mantenuti fino a che la ripresa non sia garantita'. Lo afferma l'Ue.La bozza del documento, che i 27 presenteranno al G20 di Pittsburgh, afferma che le exit strategy dalla crisi dovranno essere 'disegnate ora e attuate in maniera coordinata' e che 'il funzionamento del sistema bancario resta critico'. L'Ue chiedera' poi una stretta sulle remunerazioni dei manager bancari, 'regole vincolanti' e 'minaccia di sanzioni'. Nella bozza Ue si sottolinea come, a proposito di retribuzioni, liquidazioni e bonus nel settore bancario, ''il G20 debba applicare a pieno gli impegni sottoscritti a Londra sulle retribuzioni e i compensi, incoraggiando una solida gestione dei rischi da parte dei manager e attuando uno stretto legame tra i compensi e le performance di lungo termine''. ''Il G20 - si legge nel testo - dovrebbe impegnarsi a trovare un accordo su regole vincolanti per la parte variabile delle remunerazioni, accompagnate dalla minaccia di sanzioni a livello nazionale''. In particolare, la Ue chiede che ''la parte variabile delle remunerazioni, compresi i bonus, sia fissata ad un livello appropriato in relazione ala remunerazione fissa e legata alle performance della banca, tenendo conto degli sviluppi negativi, cosi' da evitare bonus garantiti''. (ANSA).

 

 

16 Settembre 2009 14:21 ROMA
Abi: ancora crescita delle sofferenze bancarie
di ANSA
A luglio (+10,9%), prestiti in lieve ripresa a agosto
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Non da' cenni di rallentamento la crescita delle sofferenze bancarie. A luglio, dice il rapporto mensile Abi, sono state di 50,6 miliardi.Sono 1,7 mld in piu' rispetto a giugno 2009 e 5 mld in piu' rispetto a luglio 2008 (+10,9%). Il rapporto tra sofferenze e impieghi e' risultato pari al 2,85%, in aumento rispetto al 2,63% di luglio 2008. Lievi segnali di ripresa inoltre per la dinamica dei prestiti bancari al settore privato. Minimi storici per i tassi sui finanziamenti a imprese e famiglie.

 

 

16 Settembre 2009 15:08 NEW YORK – Il Sole 24 Ore
Negli Usa segnali d'inflazione Cala l'esposizione finanziaria
Il deficit delle partite correnti Usa é calato del 5,5% nel secondo trimestre, attestandosi a 98,8 miliardi di dollari. E' il livello più basso dal 2001. Lo ha reso noto il Dipartimento del Commercio Usa. Il dato, però, é peggiore delle attese visto che gli analisti, stimavano calasse attorno a 92,5 miliardi di dollari.
Sul fronte dei prezzi, rileva Radioor, che questi sono cresciuti in agosto dello 0,4% rispetto a luglio mentre la componente core é salita dello 0,1%. Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,3% per l'indice principale e dello 0,1% per l'indice core. Su base annua, i prezzi sono calati in agosto dell'1,5% risentendo del netto ribasso dei prezzi del greggio in questo arco di tempo. Il core index é invece cresciuto dell'1,4%, il rialzo più contenuto dal febbraio 2004. A spingere l'inflazione a livello di consumo sono stati soprattutto i prezzi dell'energia che in agosto sono cresciuti del 4,6% su base mensile pur accusando un ribasso del 23% su base annuale. All'interno di questa categoria, i prezzi della benzina sono saliti del 9,1% dopo essere calati dello 0,8% in luglio. Su base annua invece la benzina in agosto costava circa il 30% in meno rispetto allo stesso mese 2008. Fra le altre componenti, da registrare il calo dell'1,3% fatto registrare dai prezzi delle nuove auto sulla scia del programma di incentivi alla rottamazione varato dal governo americano: si tratta del maggiore declino per questa voce dall'ottobre del 1972. In aumento infine nel mese i prezzi dei trasporti (+2,3%) nonostante il calo dell'1,7% fatto registrare dalle tariffe aeree. In aumento dello 0,1% i prezzi degli alimentari.

 

 

16 Settembre 2009 16:09 ROMA
Usa: cala il deficit delle partite correnti
di ANSA
Nel secondo trimestre 2009, inflazione ad agosto +0,4%
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Il disavanzo delle partite correnti negli Stati Uniti e' sceso nel secondo trimestre dell'anno a 98,8 miliardi di dollari (dato rivisto).Era di 104,5 miliardi. La riduzione del deficit e' inferiore alle previsioni degli economisti. L'inflazione, intanto, e' in leggero rialzo ad agosto. I prezzi al consumo segnano un +0,4% rispetto al mese precedente. Il dato e' appena superiore alle previsioni degli analisti di un +0,3%. Su base annua il tasso ha registrato un -1,5% dal -2,1% precedente.

 

 

16 Settembre 2009 16:14 ROMA
Barclays: vende 12,3 miliardi dlr di debito
di ANSA
Al fondo privato Protium Finance
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Barclays vendera' 12,3 miliardi di dollari di debito al fondo Protium Finance per ridurre la propria esposizione al mercato del credito.Lo ha reso noto lo stesso gruppo britannico in una nota citata da Bloomberg. Protium Finance, fondata da due ex dirigenti della stessa Barclays, Stephen King e Michael Keeley, finanziera' l'acquisto delle obbligazioni con un prestito di 12,6 miliardi di dollari erogato sempre da Barclays e con 450 milioni di dollari concessi dagli investitori.

 

 

16 Settembre 2009 16:20 NEW YORK
WALL STREET: IL RIALZO PIU' INGANNEVOLE DELLA STORIA
di WSI
Secondo Henry Blodget lo scenario somiglia al rally della Grande Depressione. "Il mercato tornera' presto a scendere, ricrollando sui minimi di marzo". Nel 1930 un balzo identico (+50%) fu presto vanificato. E New York riprese a cedere terreno.
Si possono riscontrare molte similitudini tra il rally all'inizio del 1930, durante la Grande Depressione, e quello degli ultimi sei mesi. La corsa dei listini negli anni Trenta fu possibile solo dopo che Wall Street cedette circa il 50% del suo valore con il crollo dell'autunno 1929 (il Grande Crash). Il rimbalzo successivo permise alla Borsa di New York di riguadagnare il terreno perso, attestandosi su livelli inferiori alle punte massime toccate in precedenza di solo il 20%.
Ma ovviamente quel rally durante la Grande Depressione - sottolinea Henry Blodget (ex famoso analista che gonfiava i titoli dot.com nel 1999, ora imprenditore media) - fu anche il rimbalzo piu' patetico della storia. Dopo aver testato il picco nell'aprile del 1930, Wall Street crollo' ancora una volta, finendo per scivolare in ribasso dell'89% dai massimi del 1929 e di oltre l'80% rispetto alle punte piu' alte toccate nel 1930. Prima di raggiungere ancora il top del 1930 la borsa americana impiego' ben un quarto di secolo.
Il rialzo che stiamo vivendo da marzo a oggi - spiega Blodget - dopo un tracollo che e' stato in realta' leggermente piu' grave di quello visto nel 1929 (-53% contro -48%) ha spinto il mercato in progresso di oltre il 50% dai minimi di 12 anni toccati a inizio marzo. Impossibile dunque non notare le similitudini. Se confrontato con quello degli anni Trenta, tuttavia, il rally attuale sta durando piu' a lungo.
Da una parte e' indubbio che il rialzo di quest'anno potrebbe benissimo segnare l'inizio di un nuovo imponente mercato rialzista, che potrebbe scalare il "muro della paura" e consentire agli indici di spingersi oltre i massimi toccati nel passato. Ma da un altro punto di vista, potrebbe anche rivelarsi molto piu' semplicemente una versione aggiornata di quanto accaduto nel 1930. Ai singoli investitori la scelta operativa, giorno per giorno.

 

 

Le borse europee chiudono in netto rialzo, in spolvero il settore dell'abbigliamento
16.09.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in netto rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l'1,6%, il CAC40 a Parigi l'1,6, il DAX a Francoforte l'1,3%, il FTSE MIB a Milano l'1,6% e lo SMI a Zurigo l'1,4%.
Le borse europee hanno beneficiato anche oggi dell'aumento della fiducia degli investitori nelle prospettive dell'economia. Ben Bernanke ha dichiarato ieri che la recessione è molto probabilmente terminata (per ulteriori dettagli clicca qui). La Fed ha comunicato inoltre oggi che la produzione industriale è aumentata lo scorso mese negli USA dello 0,8%. Gli economisti avevano atteso un aumento di solo lo 0,6%.
In gran spolvero il settore dell'abbigliamento. Adidas (DE0005003404) ha guadagnato a Francoforte il 6,5%. J.P. Morgan ha avviato oggi la copertura sul titolo della seconda impresa al mondo dell'abbigliamento sportivo con "Overweight" (per ulteriori dettagli clicca qui). Inditex (ES0148396015) ha guadagnato a Madrid il 5,1%. La più grande catena di abbigliamento d'Europa ha pubblicato questa mattina dei risultati di bilancio migliori delle previsioni degli analisti (per ulteriori dettagli clicca qui). Next (GB0032089863) ha chiuso a Londra in rialzo del 6,8%. La seconda catena di negozi d'abbigliamento del Regno Unito ha aumentato il suo utile prima delle tasse nel primo semestre del 7% e alzato le sue stime per l'intero esercizio.
Molto bene anche i titoli dei produttori di cemento. Lafarge (FR0000120537) ha guadagnato il 4,4%, Holcim (CH0012214059) l'1,5% e Italcementi (IT0001465159) il 2,4%. Goldman Sachs ha alzato oggi il suo rating sul settore europeo delle costruzioni da "Cautious" a "Neutral".
I minerari hanno continuato ad avanzare sulla scia dei prezzi dei metalli di base. BHP Billiton (GB0000566504) ha guadagnato il 3,2%, Eurasian Natural Resources (GB00B29BCK10) il 6,5%, Lonmin (GB0031192486) il 4,7%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,9% e Xstrata (GB0031411001) il 3,4%. Il prezzo dell'oro è salito oggi ai suoi più alti livelli degli ultimi 18 mesi, il prezzo del rame ha guadagnato a Londra più del 3%.
KBC (BE0003565737) ha guadagnato a Bruxelles il 2,6%. Goldman Sachs ha introdotto oggi il titolo del gruppo belga di bancassurance nella sua "Conviction Buy List".
Renault (FR0000131906) ha guadagnato a Parigi il 5,5%. Nissan (JP3672400003), il partner dell'impresa francese, ha annunciato oggi che le sue vendite in Cina supereranno quest'anno le sue previsioni.
Redazione Borsainside 18.30

 

 

16 Settembre 2009 18:50 NEW YORK
Crisi: Banca mondiale, aumentano i poveri
di ANSA
Alla fine del prossimo anno saranno 89 milioni in piu'
(ANSA) - NEW YORK, 16 set - La recessione globale spingera' altri 89 milioni di persone in estrema poverta' entro la fine del prossimo anno.Lo afferma la Banca Mondiale in un documento da presentare al G20 di Pittsburgh, nel quale invita le nazioni ricche ad aumentare gli aiuti ai Paesi in via sviluppo.Mentre l'economia mondiale mostra i primi segni di ripresa, i 43 paesi a piu' basso reddito fra quelli in via di sviluppo, infatti, 'continuano a fare i conti con le conseguenze della recessione'. Il che 'mette in evidenza la necessita' di aumentare il sostegno in favore dei Paesi piu' poveri', spiega la Banca Mondiale. Nel documento preparato per il G20 di Pittsburgh, l'istituto di Washington stima che il numero di 'estremamente poveri', cioe' di coloro che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno, aumentera' di 89 milioni di unita' entro la fine del 2010. 'La recessione globale - si legge nel documento - mette anche a rischio 11,6 miliardi di dollari di spese nei Paesi piu' deboli in settori quali l'educazione, la sanita' e le infrastrutture''. Al G20 'non si possono ignorare - spiega il presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick - i costi di lungo termine della recessione globale' per i Paesi piu' poveri. Il documento della Banca Mondiale raccomanda quindi azioni politiche coordinate in alcune aree, fra cui soprattutto l'agricoltura e le piccole e medie imprese.(ANSA).

 

 

16 Settembre 2009 20:22 NEW YORK
MERCATI IN RIPRESA, SI SGONFIA LA BOLLA DEI CDS
di Andrea Franceschi
La rinnovata fiducia degli investitori nei mercati finanziari e i primi segnali di una ripresa dell'economia fanno sgonfiare la bolla dei credit default swap. Negli ultimi sei mesi il prezzo delle polizze anti fallimento è sceso del 66%.
La rinnovata fiducia degli investitori nei mercati finanziari e i primi segnali di una ripresa dell'economia fanno sgonfiare la bolla dei credit default swap. Giusto un anno fa, complice il crollo delle Borse seguito al fallimento di Lehman Brothers, il costo dei derivati che assicurano dall'insolvenza sui corporate bond schizzava ai massimi.
Oggi però la situazione sembra totalmente diversa. Credit Derivatives Research, società specializzata in finanza derivata, ha fatto una media del prezzo degli swap emessi da Goldman Sachs, Bank of America e altri 12 tra i maggiori istituti in tutto il mondo specializzati in questo tipo di prodotti. In risultato è che, negli ultimi sei mesi, il loro valore è calato del 66%. E non è tutto. L'indice Markit Cdx, che misura il valore medio degli swap sulle obbligazioni di 125 aziende in Canada e Nord America, è sceso a quota cento punti base. Di questo passo, secondo la Cma Datavision (società specializzata in analisi di mercato), l'indice potrebbe presto toccare i minimi dal 20 maggio 2008.
Un valore ben lontano picchi delle settimane terribili della finanza globale, quando neppure le aziende più solide sembravano al sicuro dallo spettro dell'insolvenza. L'impennata dei prezzi dei cds, polizze di assicurazione contro il default dell'azienda, fu uno degli effetti del crollo dei mercati. E, allo stesso tempo, l'emblema degli stessi eccessi che l'avevano generata. Eccessi che avevano trasformato, nel corso degli ultimi anni, i credit default swap da mera forma di copertura, a micidiale strumento di speculazione. «Armi di distruzione finanziaria di massa», come li definì Warren Buffet, uno dei finanzieri più ascoltati di Wall Street, cresciuti a dismisura nel corso degli anni. Basti pensare che, secondo una ricerca dell'International Swap and Derivates Association, dalla prima metà del 2001 alla fine del 2007, il valore dei contratti derivati (di cui i cds sono solo una tipologia) è passato da 632 miliardi di dollari all'astronomica cifra di 62mila miliardi di dollari (quasi 10 volte il debito pubblico americano).

 

 

 

 

 

WALL STREET: SENZA FRENI, ESTENDE IL RALLY

16 Settembre 2009 22:10 NEW YORK - WSI
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Gli ultimi dati macro spingono gli operatori a continuare a puntare sull'azionario. Buffett ottimista sull'economia. Riprendono ad avanzare le commodities, oro a $1020. L'euro vola a 1.4730.
Un’altra seduta positiva alla borsa di New York. Grazie agli ultimi dati macroeconomici i listini hanno trovato la forza di estendere i recenti rialzi, aggiornando i massimi annuali. Il Dow Jones ha guadagnato l'1.12% a 9791, l’S&P500 l1.53% a 1068, il Nasdaq l'1.45% a 2133. Dopo la gran corsa degli ultimi mesi gli operatori continuano ad essere alla ricerca di nuovi segnali che possano giustificare l’allungamento del rally. Gli aggiornamenti sulla congiuntura Usa rilasciati in mattinata sembrano dare ragione al presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, che proprio martedi’ aveva parlato di una conclusione della fase recessiva.

Nell’ultimo mese la produzione industriale e’ avanzata dello 0.8%, battendo le attese degli economisti che aveva invece stimato un rialzo dello 0.6%. La capacita' di utilizzazione degli impianti ha mostrato un progresso del 69.6%, risultando lievemente migliore delle previsioni e superiore al 69% di luglio.

A sostenere il sentiment positivo sul mercato oggi sono state anche le dichiarazioni di Warren Buffett, il noto investitore miliardario, soprannominato l’oracolo di Omaha per i suoi successi in borsa, che durante un’intervista rilasciata al network finanizario CNBC USa ha affgermato che l'economia sta rispondendo bene alle misure di rilancio varate dal governo.

Secondo Buffett nel complesso l'economia non e' peggiorata ma "non e' nemmeno migliorata" negli ultimi tre mesi e pertanto non prevede una nuova fase di recessione, con un andamento a W come alcuni tuttora temono. In particolare l'investitore vede un notevole miglioramento nel mercato immobiliare non commerciale. Guardando agli indicatori macro che ritiene piu' importanti, Buffett segnala che se e' vero che "non stiamo rimbalzando, abbiamo pero' smesso di scendere".

Segnali tutto sommato tranquillizzanti sono arrivati anche dal fronte inflativo. L'indice dei prezzi al consumo e' cresciuto in una misura sostanzialmente in linea con le attese nel mese di agosto, soprattutto se si esclude la componente dei carburanti, i cui prezzi sono balzati del 9.1%.

In ambito societario, buona prova della conglomerata industriale General Electric, il cui titolo e’ passato in positivo nella performance annuale. Bene anche il colosso informatico IBM avanzato del 2% circa. Restando nel settore hi-tech, forti vendite su Adobe Systems che non ha convinto gli investitori con le nuove stime fiscali ed ha annunciato l’acquisto della societa' Internet Omniture per $1.8 miliardi. Rambus ha invece rivisto al rialzo le prospettive sul fatturato per il terzo trimestre, citando la crescita della domanda di chip. Dopo la chiusura dei mercati, sara’ il gigante del software aziendale Oracle a riportare la triemstrale.

Nel comparto dei metalli, Accelor Mittal avanza di quasi l'1% dopo aver rivisto al rialzo le prospettive della domanda proveniente dalla Cina quest'anno. Buy anche su Alcoa e Barrick Gold. Bene il gruppo dei titoli energetici e in particolare Anadarko Petroleum. Le quotazioni di quest’ultimo sono salite del 9.5% dopo che la societa' ha annunciato una scoperta petrolifera al largo delle coste della Sierra Leone.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico avanza il greggio. I futures con consegna ottobre hanno guadagnato $1.58 a $72.51 al barile. Sul valutario, l'euro continua a guadagnare terreno nei confronti del dollaro a quota $1.4730. In progresso l'oro, con i futures con scadenza dicembre in rialzo di $13.90 a $1.020.20. In calo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.4710% dal 3.4520% di martedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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