26 Settembre 2009 10:00
MILANO – Il Sole 24 Ore
Dal G-8 al G-20:il patto di Pittsburgh per la crescita
PITTSBURGH - Al tredicesimo vertice, a dieci anni dalla
sua nascita a Berlino all'ombra della crisi asiatica, il
G-20 ha soppiantato il G-8 per diventare il perno
dell'«architettura economica internazionale del XXI
secolo», il forum di una nuova cooperazione globale tra
i 20 paesi, industrializzati ed emergenti, che insieme
rappresentano il 90% dell'economia e i due terzi della
popolazione mondiale. C'è voluta un'altra crisi ancora
più devastante, la prima davvero globale e la peggiore
dagli anni '30, per fargli compiere il grande salto di
qualità. Il G-8 però non muore, cambia faccia per
occuparsi di grande politica, estera in particolare.
È stata l'America di Barack Obama, il presidente
multilaterale, a tenere a battesimo la svolta di
Pittsburgh, l'embrione di un governo collettivo
dell'economia mondiale, a misura dei suoi nuovi
equilibri e protagonisti. A comporlo sono i sette Grandi
di ieri (Stati Uniti, Canada, Germania, Gran Bretagna,
Francia, Italia e Giappone) e quelli di oggi (Russia,
Cina, India, Indonesia, Corea del Sud, Austrialia,
Brasile, Messico, Argentina, Sudafrica, Arabia Saudita,
Turchia e Unione europea). Lo stesso Obama ha fatto, a
conclusione del vertice, il bilancio di questo difficile
anno: «Abbiamo salvato l'economia globale dal baratro.
Abbiamo fermato la diffusione della crisi nel mondo
sviluppato anche se sappiamo che c'è ancora molto da
fare» ha detto il presidente Usa. E ha esortato i
governi dei venti a una stretta collaborazione: «Non
possiamo aspettare la prossima crisi per cooperare. Il
G-20 deve condividere più responsabilità nella gestione
dell'economia».
Il G-20 lavorerà con il sostegno dell'Fmi, il cui
capitale ieri è stato a sua volta aggiornato ai nuovi
rapporti di forza, e del Financial stability board,
destinato a un ruolo crescente nel nuovo assetto della
governance mondiale. Secondo il patto di Pittsburgh per
«uno sviluppo economico forte, sostenibile ed
equilibrato», il G-20 avrà il compito di assicurare il
controllo collettivo sull'attuazione, da parte dei
singoli paesi, delle misure di stimolo varate per la
ripresa. Obama insieme al premier inglese Gordon Brown
avrebbe voluto di più: l'adozione su scala globale
dell'attuale patto di stabilità europeo, con tanto di
criteri e tetti (per deficit, debito, inflazione,
tassi). «Inaccettabile» ha replicato a entrambi il
cancelliere tedesco Angela Merkel. Con il chiaro
appoggio del presidente cinese Hu Jintao.
Niente cifre, niente regole vincolanti, men che meno
sanzioni dunque. Invece un codice di comportamento
scolpito nell'annesso del comunicato finale: i paesi con
alti deficit esterni, come gli Stati Uniti, dovranno
aumentare il volume di risparmio e il consolidamento
fiscale, quelli con alti surplus, come Germania e Cina,
dovranno invece stimolare le fonti di crescita interna.
È l'inizio di una nuova pagina della cooperazione
globale.
Lo spirito di Pittsburgh, che non vuole essere
rivoluzionario ma riformista, ha posto la prima pietra
del governo economico mondiale. Senza illusioni. Nella
consapevolezza di dover convivere anche con le profonde
divergenze interne al club. Che si sono manifestate
perfino sui connotati della ripresa: «Non è solida» ha
sentenziato il cinese Hu. Sulla limitazione dei
superbonus ai banchieri, l'accordo ha dovuto fino
all'ultimo fare i conti con la Francia di Nicolas
Sarkozy: «Troppo morbido, insufficiente». Dunque
progressi sulle nuove regole finanziarie, un calendario
per l'adozione dei nuovi requisiti di capitale per le
banche ma con calma, entro il 2012 per non turbare la
ripresa.
Mancato ancora una volta un impegno credibile per il
rilancio del Doha Round. E a 75 giorni dalla conferenza
Onu di Copenaghen sul clima, la speranza di uno sblocco
dei negoziati si è vanificata. Niente di fatto.
Dissonanze profonde nel G-20. Anche sui finanziamenti a
favore dei paesi in via di sviluppo per convincerli a
entrare nella partita dei tagli alle emissioni. Si
racconta che la Merkel, irritata dal vuoto di impegni,
abbia chiesto di sopprimere il capitolo clima. Per poi
rassegnarsi alle solite parole vuote.
26 Settembre 2009 10:57
NEW YORK
Usa: le banche fallite salgono a quota 95 da inizio anno
di ANSA
Crack della Georgian Bank
(ANSA) - ROMA, 26 SET - E' fallita la Georgian Bank con
un costo di circa 892 milioni di dollari per il fondo di
assicurazioni dell'ente federale Usa. Lo ha comunicato
la compagnia federale di garanzia dei depositi bancari (Fdic)
proprio mentre i leader del G20 riuniti a Pittsburgh
raggiungevano un accordo per varare le nuove regole
della finanza e requisiti piu' stringenti per le banche.
Questo crack porta a quota 95 gli istituti di credito
Usa falliti da inizio anno.
26 Settembre 2009 17:30
MILANO
TREMONTI BLATERA: CONSUMATORI TAGLIEGGIATI DA
COMMISSIONI
di WSI-APCOM
Solito discorso "populista" del ministro dell'Economia,
che fa finta di attaccare la lobby bancaria. "Le banche
italiane sono rimaste al di fuori della crisi perchè
hanno evitato il ricorso ai derivati caricando i
consumatori di commissioni mostruose".
Nel suo nuovo attacco al sistema bancario nazionale
Giulio Tremonti ha affermato: "La versione folcloristica
vuole che la crisi non abbia colpito le banche italiane
perchè non parlano inglese. Le banche non sono state
colpite perchè gli italiani hanno sempre risparmiato un
sacco di soldi e sono stati taglieggiati da commissioni
mostruose. Anzichè fare derivati le banche se la sono
prese con i risparmiatori". E' quanto ha detto il
ministro dell'Economia Giulio Tremonti intervenendo a un
dibattito alla festa del Pdl. "Abbiamo evitato la
catastrofe, ma non siamo ancora in una terra
conosciuta", ha aggiunto il ministro dell'Economia.
27 Settembre 2009 17:16
MILANO – Il Sole 24 Ore
Spaventa: graduatoria dei creditori in caso di default
delle banche. Amato: ridurre la leva finanzia
Dal nostro inviato a Piacenza.
Basteranno regole nuove per evitare un'altra ubriacatura
dei mercati finanziari, come quella deflagrata nel 2008
dopo dieci anni di incubazione? E ammesso di sì, che
tipo di regole? Serve più dirigismo o ancora più mercato
per prevenire un altro crac di sistema così grave e
profondo? Giuristi ed economisti, a confronto nella
giornata conclusiva del Festival del diritto di
Piacenza, si pizzicano e rimpallano reciprocamente con
eleganza responsabilità, ma alla fine concordano
sull'urgenza di creare nuovi anticorpi a un sistema che,
ancora una volta nella storia, si è dimostrato
imperfetto. Perché, come ha ricordato l'economista Luigi
Spaventa citando Keynes, "il capitalismo è instabile" e
"le regole attuali non sono bastate" per garantirne
stabilità e, in definitiva, affidabilità.
Già, ma quali regole? Come si può responsabilizzare una
banca se questa sa che non potrà comunque fallire? Per
esempio stabilendo a priori una gerarchia dei creditori,
perché si possa liquidare un istituto senza effetto
domino. Ma ancora, è sufficiente regolare il
sistema-banche se poi gli attori sul mercato sono molti
di più? Secondo Spaventa bisogna determinare una
perimetrazione concettuale, e subito dopo una
perimetrazione geografica: se la finanza globale ha
fatto quello che ha voluto è perché è mancato un
contrappeso istituzionale sovranazionale.
Sulle responsabilizzazione delle banche ha insistito
anche l'ex ministro e premier Giuliano Amato, che ha
rilanciato la proposta dell'Economist del "testamento
biologico" per gli istituti di credito "che si impegnano
a rifiutare l'alimentazione forzata in caso di default";
sempre che – ha aggiunto sarcastico Amato – "Buttiglione
non sollevi problemi". Ma l'ex ministro si è spinto un
po' più in là nella polemica, chiedendo agli economisti:
"Chi ha avallato per anni una prassi operativa che
ribaltava tutte le dottrine finanziarie precedenti?
Stabilendo che il valore economico coincide sempre con
il valore di mercato? Che il Roe delle banche poteva,
anzi doveva arrivare a 14, quando il ragioniere della
piccola banca faticava a raggiungere il 3 e si sentiva
dare dell'incapace?" La soluzione, per Amato, sta in
regole di capitalizzazione più alta e, non meno
importante, nella trasparenza delle cartolarizzazioni
("basta pacchi dal valore illeggibile per i
risparmiatori").
Per Marco Onado il fatto che la circolazione di prodotti
finanziari è 14 volte superiore al Pil mondiale dimostra
la "vittoria ideologica del mito del mercato" ma insegna
anche un dato politico: gli Usa, ma pure la Gran
Bretagna, sono cresciuti in questi anni molto più delle
loro possibilità, e ciò spiega anche la mancata
soluzione di continuità tra le amministrazioni
repubblicane e poi democratiche da una parte, e del
periodo Blair rispetto all'era Thatcher dall'altra.
Cambieranno ora i rapporti di potere? Onado, per
esemplificare il semestre attuale – in cui le banche
sono tornate a mietere gli stessi utili di prima facendo
le stesse operazioni, scrive il Financial Times – ha
citato Woody Allen: "Chi comanda in casa? La mamma
prende tutte le decisioni, ma io ho il telecomando".
27 Settembre 2009 23:30
NEW YORK
HOTEL DI LUSSO IN PROFONDO ROSSO
di WSI
Restano vuote le stanze a $850 a notte. Un crollo senza
precedenti: -60%. Catene albeghiere a rischio default
per la doppia morsa della recessione, che ha ridotto la
domanda, e della stretta creditizia, che ha limitato i
finanziamenti.
Un numero sempre maggiore di hotel di lusso statunitensi
rischia di risultare inadempiente, con i proprietari
stretti nella doppia morsa rappresentata dalla
recessione, che sta riducendo la domanda, e della
stretta creditizia, che sta limitando i rifinanziamenti.
Stando ai dati pubblicati da Realpoint LLC, una societa’
di rating sul credito, i prestiti garantiti a oltre 1500
alberghi, con un saldo complessivo in arretrato di $24.5
miliardi, potrebbero essere a rischio default. Alcuni
dei crediti, dei pagamenti arretrati e dei cali di
domanda e flussi di cassa piu’ ampi riguardano le
proprieta’ immobiliari di lusso, dove alloggiare in una
stanza puo’ arrivare a costare fino a $850 per notte. Se
puo' interessarti, in borsa si puo' guadagnare con
titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e
difensivi in caso di volatilita' e calo degli indici,
basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei
abbonato, fallo ora: costa solo 76 centesimi al giorno,
provalo ora!.
"Tutti i settori stanno mostrando segnali di difficolta’,
ma quello del lusso, dove i prestiti sono generalmente
molto piu’ alti, e’ senza dubbio piu’ in crisi degli
altri", ha dichiarato in un’intervista telefonica
concessa all’agenzia Bloomberg Frank Innaurato, managing
director di CMBS analytical services.
Dopo aver aggiunto camere su camere nel periodo in cui,
contestualmente negli anni compresi tra il 2004 e il
2007, il mercato dei titoli commerciali garantiti da
ipoteca (CMBS) faCeva faville, ora i proprietari degli
hotel stanno incontrando serie difficolta' a trovare
clienti.
La domanda tra le catene alberghiere ad avere le camere
piu' costose e' scivolato del 60% nella prima meta'
dell'anno dal 70% del 2008, scrive Bloomberg. Si tratta
della maggiore contrazione di sempre se calcolata
nell'arco di sei mesi. Il tasso che misura il numero dei
clienti che decidono di alloggiare nelle proprieta'
alberghiere Usa e' crollato al 57% nei dodici mesi
conclusisi in giugno. Alla fine del 2007 e 2008 era del
73% e 69% rispettivamente.
"Gli hotel di lusso hanno ricevuto enormi finanziamenti
nel corso degli anni in cui il mercato dei CMBS ha
toccato le punte piu' alte", osserva David Loeb,
analista di Robert W. Baird & Co. "Ecco perche' ora sono
gli hotel di lusso a riempire la lista dei prestiti a
rischio default".
27 Settembre 2009 17:14
NEW YORK
Crisi: Usa, in sei in coda per un posto di lavoro
di ANSA
Nyt, aziende scettiche su economia attendono per
assumere
(ANSA) - NEW YORK, 27 SET - L'economia mostra segni di
stabilizzazione ma per gli americani in cerca di
occupazione non si vede alcuna luce in fondo al tunnel.
Il mercato del lavoro e' molto debole e le prospettive
sono ancora peggiori. Per ogni posizione lavorativa a
tempo pieno aperta ci sono - riporta il New York Times -
6 aspiranti. Negli Usa ci sono 2,4 mln di posizioni
aperte a tempo pieno a fronte di 14,5 mln di persone
ufficialmente disoccupate. Mai dal 2000 si era
registrato un rapporto cosi' elevato. E anche se il
numero dei licenziamenti e' in rallentamento, molte
societa' si mostrano scettiche sulle prospettive
economiche e quindi riluttanti ad assumere. Durante la
recessione del 2001 il numero dei senza lavoro era pari
a poco piu' del doppio del numero delle posizioni
aperte. Dalla fine del 2008 il numero delle posizioni
aperte nell'industria manifatturiera si e' ridotto del
47%, quello nel comparto delle costruzioni del 37% a
fronte di un calo del 21% nel settore dell'educazione e
dei servizi sanitari.Le aziende sono anche in attesa di
conoscere l'esito della riforma sanitaria e delle sue
conseguenze finanziarie. Ma anche se le societa'
dovessero riguadagnare l'inclinazione a espandersi,
secondo gli esperti difficilmente lo faranno assumendo
aggressivamente: e la conferma sembra giungere anche
dalle agenzie di lavoro interinale.(ANSA)
27 Settembre 2009 17:51
NEW YORK
Crisi: boom disoccupazione giovani Usa, e' al 52,2%
di ANSA
New York Post, mai cosi' elevato da Seconda Guerra
Mondiale
(ANSA) - NEW YORK, 27 SET - Il tasso di disoccupazione
tra i giovani americani, di eta' compresa tra i 16 e i
24 anni, e' pari al 52%. Lo riporta dal New York Post,
citando il dipartimento del Lavoro, secondo cui e' ai
massimi dalla Seconda Guerra Mondiale. Al Angrisani, ex
assistente del segretario al lavoro durante
l'amministrazione Reagan, sostiene: 'Nel piano
dell'amministrazione non c'e' alcuna assistenza per le
piccole e medie imprese, che creano il 70%
dell'occupazione nel Paese'.
La Borsa di Tokyo affonda
sotto il peso dello yen
28.09.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in forte ribasso.
Il Nikkei ha perso il 2,5% a 10.009,52 punti e il Topix
il 2,2% a 902,84 punti. Sul mercato azionario giapponese
ha pesato oggi la solidità dello yen. La valuta
giapponese è salita questa mattina rispetto al dollaro
ai suoi più alti livelli degli ultimi otto mesi. Tra gli
esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso il 3,8%,
Honda (JP3854600008) il 5%, Canon (JP3242800005) il
2,2%, Panasonic (JP3866800000) il 4% e Sony
(JP3435000009) lo 0,3%.
Sanyo Electric (JP3340600000) ha chiuso in ribasso del
6,4%. Il primo produttore al mondo di batterie
ricaricabili ha lanciato un profit warning. Sanyo
Electric si attende ora per il corrente esercizio una
perdita netta di ¥30 miliardi. In precedenza Sanyo
Electric aveva previsto di raggiungere il break-even.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha perso il 5,4% dopo aver aumentato le
stime sulle sue perdite per il primo semestre. Sulla
scia di Mitsui O.S.K. Lines Kawasaki Kisen Kaisha
(JP3223800008) ha perso il 7,3% e Nippon Yusen
(JP3753000003) il 3,3%.
Dopo il crollo di venerdì scorso Nomura (JP3762600009)
ha perso un ulteriore 5,8%. Merrill Lynch ha declassato
oggi il settore giapponese del brokeraggio ad "Underweight".
Nel settore della distribuzione J.Front Retailing
(JP3386380004) ha guadagnato l'1%. L'operatore di grandi
magazzini ha alzato le sue stime per l'intero esercizio.
Redazione Borsainside 8.30
28 Settembre 2009 09:38
MILANO – Il Sole 24 Ore
Sale la tensione tra Iran e Occidente: Teheran prova
missili a lungo raggio
A pochi giorni dalla ripresa del negoziato sul nucleare
con i paesi del 5+1 (i membri del Consiglio di sicurezza
dell'Onu insieme alla Germania), l'Iran effettua una
serie di test missilistici che innescano nuove tensioni
nella regione e all'interno della comunità
internazionale. Questa mattina i Pasdaran hanno lanciato
un missile a lungo raggio Shahab-3, con una gittata di
2.000 chilometri, e quindi potenzialmente in grado di
raggiungere Israele. La televisione di Teheran ha
mostrato le immagini del lancio, da un luogo imprecisato
nel deserto: quando il missile si è alzato nel cielo,
lasciando dietro di sè una lunga scia di fumo bianco,
grida di «Allah Akbar» (Dio è grande) si sono alzate dai
militari presenti. Ieri, nell'ambito delle stesse
manovre, erano stati testati missili a corto e a medio
raggio. Lo scorso maggio l'Iran aveva detto di avere
sperimentato con successo un altro vettore con una
gittata di 2.000 chilometri, il Sejil-2. Il portavoce
del ministero degli Esteri, Hassan Qashqavi, ha detto
che le manovre in corso «sono di routine e non hanno
nulla a che vedere» con le tensioni sul programma
nucleare della Repubblica islamica. Il potenziale
militare testato nell'esercitazione, ha aggiunto il
portavoce, avrebbe solo un fine «deterrente». La serie
di lanci di missili complica però ulteriormente il
quadro dei rapporti con i paesi del 5+1, con cui il
primo ottobre a Ginevra si apriranno negoziati che si
preannunciano piuttosto delicati.
28 Settembre 2009 10:29
NEW YORK
Crisi: Fmi, restano serie sfide
di ANSA
Secondo Strauss-Kahn ci sono pero' segnali di
stabilizzazione
(ANSA) - NEW YORK, 28 SET - 'Restano da affrontare serie
sfide',ma 'ci sono incoraggianti segnali di
stabilizzazione'. Lo dice il direttore generale
dell'Fmi. Dominique Strauss-Kahn sostiene che 'l'aumento
delle risorse a disposizione e una maggiore
flessibilita' hanno consentito all'Fmi di sostenere
meglio i paesi emergenti'. 'Rispetto alle crisi
precedenti - spiega Strauss-Kahn - la stabilizzazione
arriva prima, ma per una ripresa ci vorra' tempo'. Il
ritiro delle accomodanti politiche di sostegno
all'economia durante la crisi e le riforme strutturali
'saranno necessarie per ridurre gli ampi deficit e
limitare il debito pubblico'. Lo si legge nel rapporto
interno dell'Fmi presentato stamani in cui si
ripercorrono i programmi appoggiati dal Fondo in favore
dei paesi emergenti per affrontare la peggiore crisi
dagli anni '30. 'Serve pazienza e determinazione' per
aiutare le imprese, ricostituire la fiducia delle
famiglie e per il ritorno in salute delle banche e dei
loro conti'. Nel rapporto l'Fmi valuta positivamente,
infine, i programmi attuati, sottolineando che 'hanno
funzionato'. (ANSA).
28 Settembre 2009 11:23
ROMA
Inflazione: Germania, ampio calo a settembre in 3 lander
di ANSA
Attesa statistica relativa all'intero territorio
nazionale
(ANSA) - ROMA, 28 SET - In Germania l'inflazione cala a
settembre, in base ai dati dei primi tre Lander,in
attesa della statistica riferita all'intero territorio.
Su base annua in Sassonia i prezzi al consumo sono scesi
a -0,3% dopo il -0,1% di agosto; nel Brandeburgo si e'
avuto un -0,4% (da -0,2%) e in Assia -0,8% (da -0,3%).
In giornata verranno pubblicati i dati relativi al
Baden-Wuerttenberg, Baviera e Reno e gli economisti si
aspettano che l'inflazione segnera' un rallentamento a
-0,2% dal -0,1% precedente.
28 Settembre 2009 11:54
TOKYO
Fujii, contrario a interventi in difesa dello yen
di ANSA
Ministro giapponese: sbagliato influenzare
artificialmente cambi
(ANSA) - TOKYO, 28 SET - Il ministro delle Finanze
giapponese si e' detto contrario a interventi sul
mercato dei cambi contro la risalita dello yen. Una
risalita che, inevitabilmente, penalizza i campioni
dell'export del Sol Levante. 'Sarebbe un errore
influenzare artificialmente i cambi e l'attuale
solidita' dello yen non e' anormale in termini di
trend', ha spiegato Hirohisa Fujii. Il Giappone e'
intervenuto l'ultima volta in difesa dello yen a marzo
del 2004.
28 Settembre 2009 11:57
MILANO – Il Sole 24 Ore
In un anno liquidate un milione le domande di
disoccupazione
Nel 2010 il numero delle pensioni di anzianità potrebbe
aumentare del 50% rispetto al 2009 "per il combinarsi di
numeri e nuove finestre". Ad anticiparlo è il presidente
e commissario straordinario dell'Inps, Antonio
Mastrapasqua, in occasione del bilancio del primo anno
di gestione dell'istituto. "Gli aventi diritto per il
2009 sono 118mila persone e pensiamo che a fine anno ci
avvicineremo a questo numero. Per il 2010 gli aventi
diritto - spiega Mastrapasqua - sono 176mila persone".
Forte aumento le domande di disoccupazione
Mastropasqua ha reso noti anche i dati sulle domande di
disoccupazione. Sono quasi un milione (984.286) le
domande liquidate dall'Inps in un anno, tra l'inizio di
agosto 2008 e la fine di luglio 2009, con un incremento
del 52,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. Il dato emerge dalla relazione del
presidente e commissario straordinario dell'Inps,
Antonio Mastrapasqua, in occasione della presentazione
dell'attività e dei risultati dell'Istituto di
previdenza, a un anno dalla sua nomina. L'importo medio
annuo erogato è di circa 5.292 euro, per alleviare il
periodo di disoccupazione, che può variare da sei mesi a
un anno. «La sfavorevole congiuntura economica che il
paese ha dovuto affrontare in questi mesi - ha spiegato
Mastrapasqua - ha riversato sulle casse e sugli uffici
dell`Inps la responsabilità di sostenere i lavoratori in
difficoltà». Più tardi l'Inps precisa che ad aprile 2009
il numero dei beneficiari di sussidio di disoccupazione
era di 450mila soggetti (a marzo erano più di 460mila).
L'Istituto specifica che il numero dei beneficiari non
corrisponde mai al numero delle domande presentate e
accolte, in quanto il beneficio ha una durata variabile
e non tutti ne godono per l'intero periodo. Questo per
«stimare il numero attuale dei disoccupati tra i 450mila
di aprile, accertati dall'Inps, e i circa 500mila
previsti entro la fine dell'anno dal recente rapporto
del Cnel».
A livelli elevatissimi anche la cassa integrazione. In
un anno, tra il primo settembre 2008 e il 31 agosto
2009, le ore autorizzate per i trattamenti di
integrazione salariale sono aumentate del 222,3%: la
cassa integrazione ordinaria è salita del 409,4% (+660%
nell'industria, +66,7% nell'edilizia) mentre quella
straordinaria è aumentata dell'86,7 per cento.
Sono stati pari a oltre 1,5 miliardi di euro i
contributi recuperati dalla lotta al lavoro nero nei
primi 365 giorni di gestione del commissario
straordinario Antonio Mastrapasqua all'Inps. L'aumento
rispetto all'anno precedente è significativo: 24,53
milioni di euro raccolti in più. La riforma
dell'istituto previdenziale ha anche consentito una
razionalizzazione dei tempi di erogazione delle
invalidità civili: grazie al fascicolo elettronico,
l'Istituto stima di abbassare i tempi di erogazione da
345 a 120 giorni, accertando così la data di visita per
i richiedenti. Il risparmio stimato sarà di circa 100
milioni di euro.
Migliorano, infine, i conti dell'Inps. Da settembre 2008
a settembre 2009 l`Inps ha realizzato una serie di
interventi organizzativi che hanno prodotto effetti
sensibili sui conti dell`Istituto portando risparmi per
quasi 4 miliardi di euro (3,788 miliardi).
Borse Asia-Pacifico
negative, Shanghai -2,7%
28.09.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 2,7% a 2.763,52 punti.
Era da quattro settimane che il listino cinese non
scendeva a tali livelli. Sulla Borsa di Shanghai hanno
pesato anche oggi i timori legati alle prossime IPO di
imprese high-tech. Secondo quanto riporta il "Securities
Times" la Cina dovrebbe lanciare la nuova piattaforma
sul modello del Nasdaq a Shenzhen negli ultimi dieci
giorni di ottobre. Nel settore finanziario Industrial
and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 3,7%,
China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 3,7%, China
Life (CN0003580601) il 3,3% e Ping An Insurance
(CNE1000003X6) il 4,2%. Tra i minerari Aluminum
Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in calo
del 4,2%, Jiangxi Copper (CN0009070615) del 5,5% e
Zhongjin Gold (CNE000001FM8) del 5,8%. Il prezzo
dell'oro ha perso oggi a Singapore lo 0,5%, quello del
rame ha perso a Shanghai l'1,6%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,1% a
20.588,41 punti. Nel settore immobiliare. Sun Hung Kai
Properties (HK0016000132) ha perso il 3%, Cheung Kong
Holdings (HK0001000014) il 2%, Sino Land (HK0083000502)
l'1,6% e Henderson Land (HK0012000102) il 3%. Il numero
delle ipoteche approvate è calato a Hong Kong ad agosto
rispetto a luglio di più dell'8%. China Unicom
(HK0000049939) ha perso il 5%. L'operatore telefonico
cinese riacquisterà per $1,3 miliardi una sua quota in
mano a SK Telecom (KR7017670001). La debolezza del
prezzo del petrolio ha penalizzato anche oggi i
petroliferi. PetroChina (CN0009365379) ha perso il 2,9%
e CNOOC (HK0883013259) lo 0,8%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,8%, il Taiex a Taipei lo 0,8%, il
Kospi a Seul lo 0,9% e lo Straits Times a Singapore
l'1,3%.
Redazione Borsainside 12.30
28 Settembre 2009 13:49
BRUXELLES
Inflazione: restera' sotto il 2% in Eurolandia
di ANSA
Per i prossimi due anni, lo ha detto Ewald Nowotny
(ANSA) - ROMA, 28 SET - L'inflazione in Eurolandia
restera' sotto il 2% per i prossimi due anni. Lo ha
detto l'esponente della Banca centrale europea Ewald
Nowotny. 'Prevediamo un'inflazione considerevolmente
sotto il 2% nei prossimi due anni' ha detto Nowotny, il
quale pero' non ha escluso del tutto la possibilita' che
durante questo periodo i tassi di interesse possano
essere rialzati. 'Non e' possibile fare previsioni su un
periodo cosi' lungo', ha detto.
28 Settembre 2009 14:50
BERLINO – Il Sole 24 Ore
Voto Germania, Wsj: è crisi del centrosinistra in Europa
Il crollo dei socialdemocratici alle elezioni in
Germania è il segnale di una «crisi dei partiti di
centrosinistra, una volta potenti in Europa». Così il
Wall Street Journal legge la sconfitta della formazione
di Frank Walter Steinmeier e la fine dell'esperimento
della grande coalizione. Mentre la riconfermata
cancelliera Angela Merkel si appresta a formare in tempi
record una coalizione di governo con i liberali di Guido
Westerwelle, il quotidiano si sofferma sulle ragioni del
tonfo registrato dai riformisti moderati, a fronte di
una crescita di consensi invece della sinistra radicale
di Oskar Lafontaine.
Secondo il Wall Street Journal, i partiti di
centrosinistra sono letteralmente "nel caos" in paesi
come «la Gran Bretagna, la Francia, l'Italia, e la
Polonia, divisi su come bilanciare le garanzie sociali e
il mercato in un'era di crescente competizione globale».
Tornando al dato tedesco e alle cause di una tale
emoraggia di consensi (è il risultato peggiore dal
1949), il quotidiano osserva come la Spd sia rimasta
"schiacciata" tra il "corso centrista" ormai consolidato
della cancelliera Angela Merkel e la Linke di Lafontaine,
che ha pescato voti nel ceto medio tradizionalmente
vicino ai socialdemocratici, «grazie alla sua retorica a
favore dello stato sociale, antimercato e pacifista».
Non solo, la Spd «sta pagando un prezzo molto alto» per
la sua stessa sfrontatezza nei tagli allo stato sociale
e alla parziale deregulation del mercato del lavoro
durante il governo del cancelliere Gerald Schroeder».
Il cancelliere tedesco, Angela Merkel è già al lavoro.
La vincitrice delle elezioni di domenica avrà oggi una
prima presa di contatto con Guido Westerwelle, il leader
dei liberali e prevedibilmente il prossimo
vice-cancelliere tedesco e ministro degli Esteri nella
nuova coalizione di governo.
La Merkel e i liberali avevano annunciato già durante la
campagna elettorale l'intenzione di formare una nuova
alleanza, e lo hanno confermato nella notte. I due
partiti di centrodestra, che furono al governo della
Germania per l'ultima volta tra il 1982 e il 1998 quando
Helmut Kohl fu cancelliere, dovranno forgiare accordi su
temi diversi (dalle tasse alle politiche del lavoro fino
alla sicurezza interna9, in un governo a cui toccheranno
sfide importanti: dal controllo del deficit di bilancio,
all'aumento della disoccupazione. E la nuova coalizione
dovrà lavorare alavcremente per limare le differenze.
Per oggi sono previsti anche i vertici degli altri
partiti rappresentati al Bundestag per analizzare i
risultati elettorali, che vedranno il passaggio
all'opposizione del partito socialdemocratico, guidato
da Frank-Walter Steinmeier, ministro degli Esteri
uscente. L'SPD è il partito che ha fatto registrare la
peggiore performance, con 11 punti in meno, e che
registra la peggiore sconfitta dalla fondazione della
Repubblica federale tedesca, 60 anni fa.
28 Settembre 2009 15:18
GENOVA
Scudo fiscale: studio Private Banking
di ANSA
Il 45% dei capitali che rientreranno proverra' dalla
Svizzera
(ANSA) - GENOVA, 28 SET - Il 45% del flusso dei capitali
che rientreranno in Italia in seguito allo scudo fiscale
proverra' dalla Svizzera. La stima e' dell'Associazione
Italiana Private Banking. Secondo la previsione dell'Aipb,
resa nota a margine dell'inaugurazione a Genova della
nuova sede della Banca Cesare Ponti, il Lussemburgo si
situa al secondo posto con il 31% dei capitali in
rientro. Gli altri paesi, complessivamente,
rappresentano il 24%.
28 Settembre 2009 15:57
BRUXELLES
Bce:
Trichet, la crisi non e' finita
di ANSA
Ancora presto per mettere in campo strategie di uscita
(ANSA) - BRUXELLES, 28 SET - Dire che la crisi e' finita
e' prematuro e non e' ancora il momento per mettere in
campo exit strategy,dice Jean-Claude Trichet. Il
presidente della Bce comunque assicura: 'La Bce ha un'exit
strategy ed e' pronta ad entrare in azione al momento
giusto'. Trichet spiega la posizione della Banca
centrale europea con un intervento sulla newsletter
dello Eurofi Financial Forum - presieduto da Jacques de
Larosiere - che quest'anno si svolgera' a Goteborg dal
29 settembre al 1 ottobre. Quattro i capisaldi della
strategia di uscita della Bce: 'Innanzitutto - spiega
Trichet - sara' legata strettamente alla nostra
strategia di politica monetaria'', dunque 'solidamente
ancorata alle aspettative sul fronte dell'inflazione'.
Secondo, la strategia della Bce 'beneficera' del
carattere lungimirante delle misure prese, e del fatto
che parecchie di queste misure si ritireranno
naturalmente'. Terzo - prosegue il presidente della Bce
- 'l'uscita sara' sostenuta dalla nostra capacita'
d'azione tecnica ed istituzionale. Il nostro quadro
operativo, infatti, e' ben equipaggiato per facilitare
il ritiro delle misure non-standard, e la forte
indipendenza istituzionale della Bce comporta una sua
autonomia nel prendere decisioni'.(ANSA).
Le borse europee chiudono
in netto rialzo, le operazioni di M&A spingono gli
acquisti
28.09.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
in netto rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato
l'1,6%, il CAC40 a Parigi il 2,3%, il DAX a Francoforte
il 2,8%, lo SMI a Zurigo lo 0,8% e il FTSE MIB a Milano
l'1,6%.
Le borse del Vecchio Continente hanno beneficiato oggi
della speculazione legata a delle operazioni di M&A.
Solvay (BE0003470755) ha annunciato questa mattina che
cederà per €4,5 miliardi la sua unità farmaceutica a
Abbott Laboratories (US0028241000). L'impresa belga ha
indicato di star studiando già alcuni dossier per
rafforzare le sue attività nella chimica. Arkema
(FR0010313833) e Umicore (BE0003884047), due potenziali
obiettivi di Solvay, hanno guadagnato rispettivamente il
7% e il 3,9%.
Nel settore dell'Information Technology Cap Gemini
(FR0000125338) ha guadagnato il 3,4% e Atos Origin
(FR0000051732) il 2%. Xerox (US9841211033) ha comunicato
oggi di aver raggiunto un accordo per rilevare
Affiliated Computer Services (US0081901003).
Cadbury (GB00B2PF6M70) ha chiuso in rialzo dello 0,6%.
Secondo quanto ha scritto ieri "The Observer" Kraft
Foods (US50075N1046) starebbe preparando un'offerta
ostile per l'impresa britannica (per ulteriori dettagli
clicca qui).
AstraZeneca (GB0009895292) ha guadagnato il 2,8%.
Secondo delle voci che sono circolate oggi nella city
Novartis (CH0012005267) potrebbe fare un'offerta per la
rivale anglo-svedese. Sia AstraZeneca che Novartis non
hanno voluto commentare.
Wolseley (GB0009764027) ha guadagnato a Londra l'11,2%.
Il leader mondiale degli articoli per gli impianti
idraulici e di riscaldamento ha ridotto il suo debito
più velocemente di quanto previsto dagli analisti ed
indicato che il declino dei suoi profitti rallenterà il
prossimo anno.
Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha perso lo 0,8%.
ING ha tagliato oggi il suo rating sul titolo della
banca britannica a "Sell" (per ulteriori dettagli clicca
qui).
Nel settore delle utilities E.ON (DE0007614406) e RWE
(DE0007037129) hanno guadagnato a Francoforte
rispettivamente il 4,5% e il 4,2%. Il mercato specula
sul fatto che il futuro nuovo Governo di centro-destra
abrogherà la legge che prevede la chiusura di tutte le
centrali nucleari in Germania fino al 2021.
Metro (DE0007257503) ha guadagnato il 3,2%. Bank of
America ha alzato oggi il suo rating sul titolo della
terza impresa europea del settore della distribuzione da
"Neutral" a "Buy". Secondo Bank of America l'attuale
valutazione di Metro sarebbe attrattiva.
Redazione Borsainside 18.15
28 Settembre 2009 19:07
ROMA
Apple: App Store supera 2 miliardi di download
di ANSA
Negozio virtuale su Internet di applicazioni della Apple
(ANSA) - ROMA, 28 SET - Hanno superato i due miliardi i
download degli utenti delle circa 85.000 applicazioni
per iPhone e iPod touch dall'App Store. Nel negozio on
line della Mela, aperto nel luglio 2008, ci sono ormai
programmi di tutti i tipi che, a partire dai videogiochi
fino alle applicazioni per servizi anche a pagamento,
stanno avendo un grosso impatto sul mercato. Oggi i
clienti iPhone e iPod touch in 77 nazioni possono
scegliere all'interno di una gamma di applicazioni in 20
categorie.
28 Settembre 2009 19:13
BRUXELLES – Il Sole 24 Ore
Trichet: «Tassi appropriati, ma il credito resta debole»
«L'espansione monetaria e del credito continua a
decelerare. La ripresa nei prestiti alle imprese è in
ritardo e penso che resterà debole nelle prossime
settimane». Lo ha detto, davanti all'Europarlamento, il
presidente della Bce Jean Claude Trichet, che ha
aggiunto: «È per contrastare questo scenario che il
consiglio dei
Governatori considera appropriato l'attuale livello dei
tassi».
Anche se l'economia europea sta dando segnali di
stabilizzazione, non è ancora giunto il momento di
pensare a una strategia di uscita da quelle politiche di
sostegno che hanno consentito di contenere il più
possibile gli effetti della crisi: così ha porseguito il
presidente della Banca centrale europea al Parlamento
europeo, spiegando che «l'attività economica dovrebbe
riprendersi a un ritmo molto graduale» ma che «sarebbe
prematuro dichiarare finita la crisi. Il governatore
dell'Eurotower è poi tornato ad esortare le banche a
fare il loro mestiere, quello di concedere credito,
avvalendosi dei fondi messi da parte dai governi.
«Noi continuiamo a ripetere alle banche che quello che
stiamo facendo non lo facciamo per i loro grandi occhi,
ma perché possano svolgere il loro mestiere», ha
spiegato Trichet, «osservando come fino ad ora solo il
55% del capitale messo da parte dai governi per le
ricapitalizzazioni è stato utilizzato». Per Francoforte
«ulteriori sviluppi deboli nei prestiti alle imprese nei
prossimi mesi appaiono probabili», anche se il
principale problema resta la domanda, «molto meno
dinamica rispetto a prima». Tuttavia il 77% delle
richieste di finanziamento è stato accolto, a riprova
che «l'erogazione del credito tutto sommato funziona
bene».
Il presidente della Bce ha posto l'accento
sull'importanza della riforma del sistema di vigilanza
europeo, poiché in futuro rimarrà «essenziale far fronte
ai rischi sistemici», tanto più «in vista di un sistema
finanziario globale sempre più sofisticato, facilitato
dal progresso tecnologico». Trichet ha accolto con
favore le riforme condotte a livello europeo e la
creazione di un Board europeo sui rischi sistemici, la
«cui composizione è appropriata». Le raccomandazioni
formulate da questo organismo dovranno essere «ben più
che semplici parole». Riferendosi alle recenti
dichiarazioni del segretario di Stato americano al
Tesoro, Timothy Geithner, a favore di un dollaro forte,
Trichet ha commentato:«Nell'attuale situazione economica
e finanziaria è estremamente importante avere un dollaro
forte, come vogliono il presidente degli Stati Uniti e
le autorità Usa. Mi fido di questo, penso che sia vero,
che la solidità del dollaro sia molto importante». In
merito all'inflazione, Trichet ha ribadito che entro
breve tornerà in terreno positivo, fugando ogni dubbio
circa un rischio di deflazione. «È una cosa estremamente
chiara ed era stata prevista da tempo - ha osservato,
aggiungendo - Dobbiamo fare di tutto per ripristinare la
fiducia nelle famiglie, nelle imprese, nelle varie
istanze decisionali, optando per misure non
convenzionali se nexessario e dicendo chiaramente che
non ci allontaneremo mai dal nostro obiettivo primario,
ossia la stabilità dei prezzi. Faremo tutto il possibile
per migliorare e ripristinare la fiducia».
Alla luce della stabilizzazione delle condizioni
economiche, Trichet ha tuttavia osservato come «alcuni
paesi hanno più difficoltà» a trovare una via d'uscita
dalla crisi. «Nella zona euro l'inizio del ritorno alla
normalità per le politiche di bilancio dovrebbe
coincidere con l'inizio della ripresa, e questo secondo
la Commissione Ue dovrebbe avvenire nella maggior parte
dei paesi nel 2011. Tuttavia alcuni paesi avranno più
difficoltà a causa del rapporto tra debito e Pil e per
il disavanzo eccessivo. Questo già si ripercuote sui
mercati e sugli spread", ha ossservato.
28 Settembre 2009 19:21
BRUXELLES
Crisi: Trichet, la ripresa sara' molto graduale
di ANSA
Permane allarme credito a imprese
(ANSA) - BRUXELLES, 28 SET - La Bce 'si aspetta di
vedere una ripresa molto graduale': lo ha detto
Jean-Claude Trichet, intervenendo al Parlamento europeo.
Per il presidente della Bce, 'e' probabile che nei
prossimi mesi ci sia un ulteriore indebolimento dei
flussi di credito verso le imprese'. 'Questo - ha
sottolineato - proprio nel momento in cui le imprese
dovrebbero essere sostenute per favorire la ripresa
dell'attivita' economica'. 'L'attuale livello dei tassi
di interesse della Bce e' appropriato'. 'Dopo la caduta
libera dell'attivita' economica a cui abbiamo assistito
nella prima parte dell'anno - ha spiegato - l'economia
della zona euro mostra segnali di stabilizzazione'.
Trichet ha sottolineato pero' come grande sia
l'incertezza sul futuro. 'Da un lato - ha affermato -
l'impatto dei pacchetti di stimolo all'economia e delle
altre misure prese per favorire la ripresa puo' essere
piu' forte del previsto, la fiducia puo' migliorare piu'
velocemente e la domanda estera puo' dare prova di
essere piu' forte delle attuali previsioni. D'altro
canto pero' anche il persistere di un rapporto negativo
tra l'economia reale e la situazione di stretta
creditizia puo' essere piu' forte delle attese'. Sul
fronte dell'inflazione Trichet ha quindi spiegato che le
previsioni sono quelle 'di un ritorno in terreno
positivo nei prossimi mesi, anche se su livelli
contenuti'. (ANSA).
28 Settembre 2009 20:22
NEW YORK
UN COMPLOTTO DI DESTRA CONTRO OBAMA
di WSI
Ad affermarlo e' l'ex capo della Casa Bianca Bill
Clinton in un'intervista rilasciata alla NBC, evocando
un'accusa fatta nel '98 da sua moglie Hillary al tempo
del Sexgate. "Vogliono che Obama faccia fiasco".
Contro il presidente Barack Obama c'è in atto «un
complotto di destra». Lo ha detto l'ex capo della Casa
Bianca Bill Clinton in un'intervista rilasciata alla Nbc,
evocando un'accusa fatta nel 1998 da sua moglie Hillary
al tempo del Sexgate. A chi gli chiedeva se "un
complotto di destra" stesse giocando un ruolo negli
attacchi contro Obama, Clinton ha risposto: «Oh, puoi
scommetterci».
L'ex presidente ha poi aggiunto che «la congiura della
destra non è stavolta forte come allora perché è
cambiata la composizione demografica dell'America».
Clinton ha suggerito che la destra sta "architettando
storie" per danneggiare l'agenda della Casa Bianca:
«Vogliono che Obama faccia fiasco e questa non è una
buona ricetta per l'America».
Ma l'ex presidente si è detto convinto che le elezioni
del 2010 non saranno una replica del 1994, quando i
democratici, azzoppati dal fallimento della riforma
sanitaria, finirono per perdere il controllo del
Congresso nel voto di metà mandato. Primo punto, ha
spiegato Clinton, il paese è cambiato ed è più
interessato ad un'azione che sia positiva.
Poi, ha aggiunto l'ex capo della Casa Bianca, gli
americani «hanno già visto questo film» e sanno cosa è
successo con i repubblicani dopo otto anni di George W.
Bush.
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