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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 30 Settembre 2009

PARTE  2

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..... Mercoledì 30 Settembre 2009 ..... Mercoledì 30 Settembre 2009 ..... Mercoledì 30 Settembre 2009 .....
 

 

 

 

La Borsa di Tokyo chiude in leggero rialzo
30.09.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,3% a 10.133,23 punti e il Topix lo 0,7% a 909,84 punti. La seduta è stata dominata dalla prudenza. Il mercato attende con tensione il rapporto Tankan della Banca Centrale del Giappone e una serie di importanti dati relativi all'economia statunitense in programma oggi e nei prossimi giorni. Gli esportatori hanno recuperato terreno nonostante lo yen continui a quotare a dei livelli molto elevati rispetto al dollaro. Honda (JP3854600008) ha guadagnato il 2,2%, Panasonic (JP3866800000) lo 0,6% e Fanuc (JP3802400006) lo 0,8%.
Bene anche i bancari. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha guadagnato lo 0,2%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) l'1,1% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 2,6%.
Male invece il settore immobiliare Mitsui Fudosan (JP3893200000) ha chiuso in ribasso del 2,2%, Mitsubishi Estate (JP3899600005) dell'1,3% e Sumitomo Realty & Development (JP3409000001) del 2,6%. UBS ha tagliato oggi il suo rating su Mitsui Fudosan e su Sumitomo Realty da "Buy" a "Neutral".
NGK Insulators (JP3695200000) ha chiuso in rialzo dell'8,8%. Il produttore di isolanti e di batterie ad alta densità ha alzato le stime sui suoi utili per il corrente esercizio.
Redazione Borsainside 8.30

 

 

30 Settembre 2009 11:41 BRUXELLES
Ue-16: l'inflazione resta negativa
di ANSA
Stima flash di Eurostat: in Eurolandia a settembre -0.3%
(ANSA) - BRUXELLES, 30 SET - Ancora segno meno sul fronte dell'inflazione:secondo la stima flash di Eurostat, a settembre in Eurolandia si attesterebbe a -0,3%. Ad agosto il tasso d'inflazione era stato pari a -0,2%. Il dato definitivo sara' reso noto dall'Ufficio statistico dell'Ue il prossimo 15 ottobre.

 

 

Borse Asia-Pacifico: In ripresa Shanghai, scende Hong Kong
30.09.2009
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi contrastate
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,9% a 2.779,43 punti. Per la Borsa di Shanghai si è trattato dell'ultima seduta del trimestre. I mercati finanziari cinesi resteranno infatti fermi fino all'8 ottobre per le vacanze della Festa Nazionale. La Banca Centrale della Cina ha indicato ieri che anche nel quarto trimestre seguirà ancora una politica monetaria relativamente accomodante per sostenere la ripresa economica. Dopo le forti perdite delle scorse sedute i minerari sono rimbalzati. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 3,1%, Jiangxi Copper (CN0009070615) il 4,7% e Zijin Mining (CNE100000502) il 2,4%. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso in rialzo dello 0,6%, Bank of China (CN000A0J3PX9) dell'1,6% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) dello 0,5%. Tsingtao Brewery (CNE0000009Y3) ha guadagnato il 5,9%. Le vendite del maggiore produttore cinese di birra dovrebbero aumentare sensibilmente durante il periodo di vacanze.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3% a 20.955,25 punti. PetroChina (CN0009365379) e Sinopec (CN0005789556) hanno perso rispettivamente l'1,6% e l'1,4%. La Cina ha ridotto ieri i prezzi per la benzina ed il diesel. Nel settore immobiliare sono scattate delle prese di beneficio. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso lo 0,2% e Sino Land (HK0083000502) lo 0,9%. Ancora bene HSBC (GB0005405286): +0,9% a HKD 89,90.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,2% e il Kospi a Seul l'1%. Il Taiex a Taipei e lo Straits Times a Singapore hanno guadagnato rispettivamente l'1,1% e lo 0,4%.
Redazione Borsainside 12.00

 

 

Mercoledì 30 Settembre 2009 13:12 NEW YORK
Fmi: banche, il rischio di ricadute resta elevato
Di BlueTG.it
Le banche di tutto il mondo debbono ancora rendere note circa la metà delle loro probabili perdite legate alla crisi economica e finanziaria.
Lo sostiene il Fondo monetario internazionale (Fmi), secondo il quale vi è tuttora un “significativo” rischio di un’ulteriore ricaduta nella recessione globale.
Secondo l’Fmi a fronte di 1.300 miliardi di dollari di svalutazioni effettuate finora, vi sarebbero ulteriori 1.500 miliardi di sofferenze che ancora debbono emergere.
Il rischio creditizio resta inoltre“elevato” anche se, ammette, le condizioni dei mercati finanziari sono notevolmente migliorate dalla scorsa primavera. (l.s.)

 

 

30 Settembre 2009 13:51 MILANO
TREMONTI FA FINTA DI ATTACCARE LE BANCHE
di WSI-AGI-ASCA-ANSA
Ennesimo polverone populista solo a parole, mai seguito dai fatti. Se le banche "continuano a far soldi con la finanza, stanno solo preparando la prossima crisi", ha detto il ministro dell'Economia. Polemica con Unicredit e Intesa SanPaolo sui bond.
Se le banche "continuano a far soldi con la finanza, stanno solo preparando la prossima crisi". Lo ha detto il ministro dell'economia Giulio Tremonti in un'improvvisata conferenza stampa a Milano, commentando la decisione di alcune banche, tra le quali Unicredit e Intesa Sanpaolo a non ricorrere ai 'Tremonti bond'.
La mancata richiesta da parte di UniCredit e Intesa Sanpaolo dei Tremonti bond «non è una questione di sgarbo a me o al governo». Il problema è che «quegli strumenti farebbero molto comodo alle imprese». Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti non nasconde il suo disappunto per la scelta dei due colossi del credito UniCredit e Intesa Sanpaolo di non servirsi dei bond del ministero per rafforzare il proprio patrimonio.
I cosiddetti «Tremonti bond» ricorda, sono stati «chiesti dalle banche non solo italiane con una pressione enorme: il Tesoro non era entusiasta di indebitarsi per sottoscrivere quei titoli». «Le banche devono dare quei soldi alle imprese - ha sostenuto - quelle che non li vogliono, non li vogliono dare alle imprese. Le banche che li hanno avuti, come il Credito Valtellinese e la Bpm, lo hanno fato al servizio delle imprese, rispettando un codice etico, dei meccanismi di compensi controllati dal Parlamento». Il ministro ha aggiunto che «dal punto di vista del governo è meglio così: non vogliamo aumentare il debito pubblico ma il problema è quello che serve alle imprese, non al governo o alle banche».
Dopo l'attacco dei giorni scorsi (sulle commissioni mostruose) il ministro riserva un'ultima frecciata alle banche, colpevoli di voler fare utili solo attraverso la finanza e non con il credito alle imprese.«Se continuano a fare soldi in questo modo - è l'analisi del ministro - stanno solo preparando la prossima crisi».
Il ministro ha anche ribadito che la banca del sud ''va fatta perche' il mezzogiorno d'Italia e' l'unica grande regione d'Europa che non ha una banca autoctona''. Tremonti ha aggiunto di aver gia' pensato al logo: ''in questa banca non si parla inglese e i soldi che depositate restano in questa banca''.

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Tremonti: no bond sgarbo a imprese, non a me
(ANSA)- MILANO, 30 SET -Il ministro Tremonti critica la mancata sottoscrizione dei Tremonti bond in un incontro con la stampa a Milano e parla di danno alle imprese.La mancata richiesta da parte di Unicredit e Intesa Sanpaolo dei Tremonti bond -afferma il ministro- non e' una questione di sgarbo a me o al governo' perche' 'quegli strumenti farebbero molto comodo alle imprese'.Tremonti rilancia la necessita' di creare la Banca del Sud:va fatta perche' e' l'unica grande regione dell'Europa che non ha una banca autoctona'. 'La crisi - prosegue Tremonti - dimostra sempre piu' che il sistema bancario italiano troppo concentrato e verticalizzato non va bene'. 'Fare soldi con la finanza sta tornando molto conveniente' dice il ministro dell'Economia che si e' chiesto se sia questo 'il mestiere della banca', perche' a 'fare soldi con la finanza son capaci tutti'.E se le banche continuano su questa strada, prosegue 'si prepara la prossima crisi'.

 

 

30 Settembre 2009 14:51 ISTANBUL
Banche: Fmi, meglio che evitino gli aiuti di Stato
di ANSA
Vinals, per cercare risorse fanno bene a ricorrere al mercato
(ANSA) - ISTANBUL, 30 SET - Meglio il ricorso al mercato che gli aiuti di Stato per le banche che hanno bisogno di piu' capitale: e' quanto ritiene Jose' Vinals. Rispondendo a una domanda sulle banche italiane e sulla mancata sottoscrizione dei Tremonti-Bond, il direttore del dipartimento monetario, Vinals spiega che 'per le banche che hanno necessita' di aumentare il capitale e sono in grado di farlo e' meglio ricorrere al mercato piuttosto che l'aiuto pubblico'. Nel corso della presentazione del rapporto sulla stabilita' finanziaria, a Istanbul dove e' in corso la riunione annuale dell'Fmi, Vinals spiega che le banche che sono tornate all'utile per via della flessione della crisi dovrebbero conservare il capitale che hanno e non distribuirlo sotto forma di dividendi o riacquisto azioni proprie. Secondo Vinals 'in questa fase le banche hanno la tentazione di distribuire gli utili sotto forma di dividendi o riacquisto azioni proprie' ma visto che in futuro si chiedera' agli istituti di credito di avere piu' capitale 'l'importante e' trattenere quello che gia' si ha'. L'ammonizione di Vinals riprende cosi' l'appello gia' lanciato piu' volte dall'Fsb di Mario Draghi.(ANSA).

 

 

30 Settembre 2009 15:30 WASHINGTON
Crisi: pil Usa rivisto a -0,7% dal -1% precedente lettura
di ANSA
Dato secondo trimestre si raffronta al -6,4% del primo
(ANSA) - ROMA, 30 SET - Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti nel secondo trimestre 2009 e' stato rivisto a -0,7% dal -1% della precedente lettura. Il dato si raffronta al -6,4% del primo trimestre ed e' migliore rispetto alle previsioni di una contrazione dell'1,2%. Anche se e' il dat migliore da un anno, si tratta del quarto calo consecutivo del Pil e rappresenta la sequenza negativa piu' lunga dal 1947 quando si diede il via a questo tipo di statistica.

 

 

Mercoledì 30 Settembre 2009 15:12 BRUXELLES
Bce assegna alle banche "solo" 73,5 miliardi di euro a 365 giorni
Di BlueTG.it
La Bce nella sua seconda asta con la quale ha offerto fondi “illimitati” alle banche sulla scadenza a 365 giorni ha registrato a sorpresa un’allocazione di soli 75,2 miliardi di euro (collocati all’attuale tasso repo, pari all’1% annuo), molto meno di quanto previsto (consensus: 137,5 miliardi) e soprattutto una frazione della precedente asta con cui in giugno l’istituto fornì fondi a 365 giorni per un importo complessivo di 442 miliardi.
La Bce ha già fatto sapere che effettuerà una terza asta a 365 giorni per importi potenzialmente illimitati il prossimo 15 dicembre, nel tentativo di stimolare l’attività creditizia delle banche nei confronti di imprese e famiglie. (l.s.)

 

 

30 Settembre 2009 16:34 PARIGI
Crisi: Sarkozy, forte impatto sui conti
di ANSA
Nel 2010 il deficit pubblica balzera' a 8,5% del Pil
(ANSA) - PARIGI, 30 SET - La crisi ha pesato sul deficit pubblico, che nel 2010 balzera' al tasso record dell'8,5% del Pil, per circa 65 miliardi di euro. E' questa la valutazione dell'impatto della crisi del presidente Nicolas Sarkozy, mentre il governo annunciava un progetto di finanziaria 2010 all'insegna dell'esplosione del deficit e dell'indebitamento pubblico che l'anno prossimo raggiungera' l'84% del Pil.

 

 

Mercoledì 30 Settembre 2009 16:38 NEW YORK
Bill Gross (Pimco): in futuro rendimenti attoro al 5% annuo da azioni
Di BlueTG.it
Dato che i consumatori consumano di meno e risparmiano di più, gli investitori dovrebbero aspettarsi un rendimento complessivo annuo del 5% dai loro investimenti azionari, secondo quanto ha dichiarato in una intervista a Bloomberg Radio Bill Gross, gestore del maggior fondo obbligazionario al mondo (gestito dalla Pacific Investment Company, o Pimco).
La nuova “crescita normale” del Pil dopo che la crisi sarà superata per il gestore sarà attorno al 2% o 3% in termini nominali, ovvero dell’1%-2% in termini reali, in un ambiente che presenterà maggiori regolamentazioni da parte dei governi, più bassi livelli di consumo e una crescita a velocità ridotta rispetto al passato. (l.s.)

 

 

30 Settembre 2009 16:49 BERLINO
Bce: Handelsblatt, duello tra 'super Mario' Draghi e Weber
di ANSA
Quotidiano tedesco dedica profilo al governatore di Bankitalia
(ANSA) - BERLINO, 30 SET - La possibile candidatura di Mario Draghi alla presidenza della Bce da' il via al duello con il governatore della Bundesbank Axel Weber. 'Ad oggi non ci sono all'orizzonte altri candidati', lo scrive oggi il quotidiano tedesco Handelsblatt, che dedica a Draghi un profilo dal titolo 'Super-Mario per la Bce'. Che Weber aspiri alla presidenza della Bce, non e' un segreto, osserva il giornale, sottolineando che finora il professore di economia ''sembrava in vantaggio''.

 

 

Borse europee: Sale solo Zurigo, realizzi sui bancari, bene gli assicurativi
30.09.2009
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,5%, il CAC40 a Parigi lo 0,5%, il DAX a Francoforte lo 0,7% e il FTSE MIB a Milano lo 0,4%. Lo SMI a Zurigo ha guadagnato lo 0,1%.
Il Chicago PMI, un importante indicatore del settore manifatturiero statunitense, ha registrato questo mese a sorpresa un calo. La notizia ha fatto riaumentare i dubbi del mercato sulla ripresa economica negli USA.
Tra i ciclici ArcelorMittal (LU0323134006) ha perso l'1,7%, Schneider Electric (FR0000121972) l'1,4% e Siemens (DE0007236101) il 2,4%.
Sui bancari sono scattate delle prese di beneficio. Deutsche Bank (DE0005140008) ha perso il 2,4%, BNP Paribas (FR0000131104) il 3%, UniCredit (IT0000064854) l'1,5%, Banco Santander (ES0113900J37) l'1,3% e UBS (CH0024899483) l'1,2%.
Bene gli assicurativi. Allianz (DE0008404005) ha guadagnato l'1,8%, Aviva (GB0002162385) il 3,9%, AXA (FR0000120628) il 2,9%, ING Groep (NL0000303600) il 3,1%, Legal & General (GB0005603997) il 6,1% e Swiss Life (CH0014852781) il 3,4%. Sul mercato continuano a circolare delle voci su delle possibili operazioni di M&A nel settore. Deutsche Bank ha inoltre espresso oggi ottimismo sulle prospettive delle compagnie assicurative europee.
Infineon (DE0006231004) ha guadagnato il 5%. Exane BNP Paribas ha alzato oggi il suo rating sul titolo del secondo produttore europeo di semiconduttori ad "Outperform" ed il target price a €5.
Adidas (DE0005003404) ha guadagnato lo 0,7%. Il titolo ha beneficiato dei solidi dati di bilancio pubblicati da Nike (US6541061031).
Bayer (DE0005752000) ha perso a Francoforte il 3,1%. UBS ha tagliato oggi il suo rating sul titolo dell'impresa tedesca a "Hold" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Novartis (CH0012005267) ha guadagnato a Zurigo l'1,1% Citigroup ha promosso il titolo del colosso dell'industria farmaceutica a "Buy" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Danone (FR0000120644) ha guadagnato a Parigi l'1,7%. L'impresa francese ha annunciato questa mattina che cederà a Wahaha la sua partecipazione nella comune joint venture.
Man Group (GB00B16BRD58) ha guadagnato a Londra il 7,5%. Il primo fornitore al mondo di hedge funds ha aumentato lo scorso trimestre il patrimonio in gestione più di quanto previsto dagli analisti.
Marks & Spencer (GB0031274896) ha perso il 3,4%. Le vendite della catena di grandi magazzini sono calate nelle tredici settimane terminate alla fine dello scorso 26 settembre dello 0,5%. Il CEO di Marks & Spencer ha inoltre indicato che il 2010 sarà un anno difficile.
Redazione Borsainside 18.45

 

 

30 Settembre 2009 19:44 LONDRA
GB: Darling, cinque maggiori banche accettano limiti bonus
di ANSA
Sono Barclays, Hsbc, Lloyds, Rbs e Standard Chartered
(ANSA) - LONDRA, 30 SET - Le cinque maggiori banche del Regno Unito hanno accettato i limiti ai bonus dei dirigenti decisi dal G20 di Pittsburgh. Lo ha annunciato il cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling. Le cinque banche sono Barclays, Hsbc, Lloyds, Rbs e Standard Chartered. Darling si e' detto 'lieto' che siano state le banche britanniche a dare l'esempio, e di attendersi decisioni simili anche dagli altri maggiori istituti internazionali.


 

 

 

 

WALL STREET: FUTURES ESTENDONO I RIALZI: SORPRENDE IL PIL

30 Settembre 2009 15:00 NEW YORK - WSI
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Buy nel pre-borsa. Accolto bene il Pil del secondo trimestre, meno negativo del previsto (-0.7%). Il FMI riduce stime sulle perdite legate alla crisi: ora sono $3400 miliardi. Nike vola dopo i conti. Dow Jones record questo trimestre.
Si prospetta una seduta positiva per il mercato azionario americano, con i contratti sui principali indici di Borsa che quando manca mezz'ora al suono della campanella scambiano in buon progresso.

I futures hanno ampliato i guadagni accumulati nelle prime battute dopo che il governo ha annunciato che l'economia ha accusato una contrazione meno grave del previsto nel secondo trimestre, pari a -0.7%. Restando in ambito macroeconomico, alle 14:15 italiane i dati del rapporto dell'ADP sulla situazione occupazionale di settembre sono invece stati deludenti, con il settore privato che ha perso 241 mila posti di lavoro, mentre gli economisti prevedevano un calo piu' contenuto, pari a 200 mila unita'.

Gli operatori riceveranno inoltre un altro segnale importante per conoscere lo stato di salute dell'economia, ovvero il Chicago PMI relativo a settembre. Intanto il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato le stime sulle perdite previste che la crisi finanziaria dovrebbe provocare nei prossimi tre anni fino al 2010 di $600 miliardi a $3400 miliardi, sottolineando che l'economia globale sta crescendo piu' del previsto.

Il Dow, l'S&P 500 e il Nasdaq sono tutti in netto rialzo nel mese di setttembre, tradizionalmente un mese nero per i listini americani. Il paniere delle blue chip potrebbe registrare un record nel trimestre: sinora il Dow ha guadagnato 1295.20 punti. Il record e' di 1338.81 punti, stabilito nel quarto trimestre del 1998.

Sia il Dow che l'indice allargato S&P 500 hanno avuto la loro migliore percentuale di guardagni dagli ultimi tre mesi del 1998, con il Nasdaq che invece si e' reso protagonista della migliore prova dal secondo trimestre del 2003.

Sul fronte societario Toyota Motor attirera' l'attenzione del mercato dopo aver avvertito della possibilita' che i clienti riscontrino problemi di sicurezza al pedale di accelerazione in circa 3.8 milioni di vetture. Ieri a mercati chiusi il gigante dell'abbigliamento sportivo Nike ha annunciato un risultato fiscale migliore delle attese degli analisti e i titoli corrono del 6.5%. Il produttore di farmaci svizzero Novartis AG accelera favorito dalla promozione a Buy da Hold da parte di Citigroup.

Hewlett-Packard, nel frattempo, ha annunciato che potrebbe fondere le divisioni che si occupano di stampanti e PC. Wynn Resorts ha fissato il prezzo dell'IPO in Asia sulla parte alta della forchetta stimata, mentre si e' conclusa la disputa legale tra Johnson & Johnson e Boston Scientific, con quest'ultima che versera' a J&J $716.3 milioni.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico avanza il greggio. I futures con consegna novembre registrano un +$0.74 a quota $67.45 al barile. Sul valutario, l'euro e' in progresso nei confronti del dollaro a quota $1.4608. In rialzo l'oro, con i futures con scadenza dicembre che guadagnano $8.80 a quota $1003.20 l'oncia. In calo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.3100% dal 3.2920% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in progresso di 5.40 punti (+0.51%) a quota 1060.20.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +7.00 punti (+0.41%) a 1722.50.

Il contratto sull'indice Dow Jones e' in rialzo di 47.00 punti (+0.49%) a 9720.00.

 

 

 

WALL STREET: AFFOSSATA DA CHICAGO

30 Settembre 2009 15:35 NEW YORK - WSI
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Ondata di vendite nella prima mezz'ora di trading. Delude fortemente il dato da "economia reale" sugli acquisti dei manager di Chicago. Tutte e 30 le blue chips del Dow Jones in rosso. CIT sull'orlo del crack: -40%.
Avvio di seduta all'insegna delle vendite, con massici sell su tutti i fronti, per via dei deludenti dati da Chicago, da cui viene evidenziata una nuova frenata nel settore manifatturiero, con l'indice PMI peggiore rispetto allo scorso mese e rispetto alle attese. Il consensus del mercato era per un progresso a 52 punti, l'indice ha chiuso a 46.1.

Alla borsa di New York il clima e' peggiorato all'improvviso, nonostante le cifre cifre migliori del previsto relative al PIL, con il governo che ha rivisto al rialzo il dato relativo al secondo trimestre. L'economia americana ha subito una contrazione dello 0.7% (quindi sempre in recessione), ma meno grave del -1% che si aspettavano gli economisti. Hanno deluso pero' anche i numeri del rapporto occupazionale del settore privato diffuso dall'ADP, che confermano la continua incessante pedita di posti di lavoro in America.

Intanto il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato le stime sulle perdite che la crisi finanziaria dovrebbe provocare nei prossimi tre anni, da qui fino al 2010, di $600 miliardi a $3400 miliardi, sottolineando che l'economia globale sta crescendo piu' del previsto. Prendere con ottimismo questa comunicazione e' pura follia, visto che il "buco" e' di 3.4 trilioni di dollari, una cifra pari al Pil di decine di paesi minori.

Il Dow Jones, l'S&P 500 e il Nasdaq sono tutti comunque in netto rialzo nel mese di settembre, tradizionalmente un mese nero per i listini americani. E il paniere delle blue chips fino a ieri era in poszione giusta per registrare un record nel trimestre: fino alla chiusura di martedi' il Dow aveva guadagnato 1295.20 punti, il record e' di 1338.81 punti, stabilito nel quarto trimestre del 1998. Se non fosse che oggi le vendite hanno cambiato lo scenario. Sia il Dow Jones che l'indice allargato S&P 500 hanno avuto la loro migliore percentuale di guardagni dagli ultimi tre mesi del 1998, mentre il Nasdaq si e' reso protagonista della migliore prova dal secondo trimestre del 2003.

Sul fronte societario il gigante dell'abbigliamento sportivo Nike ha annunciato un risultato fiscale migliore delle attese degli analisti e i titoli correvano nel pre-borsa del 7% circa, per poi perdere terreno. Sotto i riflettori anche il produttore di farmaci svizzero Novartis AG, con i titoli ben comprati grazie alla promozione a Buy da Hold di Citigroup. Precipita invece la societa' erogatrice di prestiti commerciali CIT Group (-40%), che sta pensando di consegnare la quota di controllo agli obbligazionisti. Sotto pressione anche Toyota Motor, che ha lanciato un alert tecnico: i clienti possono riscontrare problemi di sicurezza al pedale di accelerazione in circa 3.8 milioni di vetture.

Hewlett-Packard, nel frattempo, ha annunciato che potrebbe fondere le divisioni che si occupano di stampanti e PC. Wynn Resorts (casino' di super-lusso a Las Vegas) ha fissato il prezzo dell'IPO in Asia sulla parte alta della forchetta stimata, mentre si e' conclusa la disputa legale tra Johnson & Johnson e Boston Scientific, con quest'ultima che versera' a J&J $716.3 milioni. Bank of America vendera' la sua divisione di asset-management a Ameriprise per circa $1 miliardo. I titoli Goldman Sachs registravno in pre-apertura un progresso dell'1% dopo che due societa' di brokeraggio — Bernstein and KBW — hanno rivisto al rialzo l'outlook per il colosso bancario. Ma dopo la campanella la musica e' cambiata.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico avanza il greggio. I futures con consegna novembre registrano un +$0.74 a quota $67.45 al barile. Sul valutario, l'euro e' in progresso nei confronti del dollaro a quota $1.4608. In rialzo l'oro, con i futures con scadenza dicembre che guadagnano $8.80 a quota $1003.20 l'oncia. In calo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.3100% dal 3.2920% di ieri.

 

 

 

WALL STREET: SCIVOLA: PESANO I DUBBI SULLA RIPRESA

30 Settembre 2009 18:00 NEW YORK - WSI
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Il ciclo economico e' a un bivio e i dati giunti da Chicago non aiutano. Gli investitori vogliono ricevere segnali piu' convincenti. Serve a poco la revisione al rialzo del PIL. CIT Group sull'orlo della bancarotta. Male Amex, Disney e JP Morgan.
I principali indici della Borsa statunitense tagliano il traguardo di meta' seduta in rosso, con le vendite che riguardano un po' tutti i settori senza particolari distinzioni, dopo che i dati provenienti da Chicago hanno deluso il mercato, alimentando i timori secondo cui l'economia sta facendo fatica a recuperare.

American Express, Walt Disney e JP Morgan Chase cedono oltre due punti percentuali, guidando i ribassi nel Dow Jones, dopo che dall'indicatore fornito dall'Istituto del Supply Management di Chicago e' emerso che il settore manifatturiero ha subito una nuova frenata in agosto, risultando peggiore rispetto al periodo precedente e anche rispetto alle attese. Il consensus del mercato era per un progresso a 52 punti, l'indice ha chiuso invece a 46.1.

"Siamo giunti ad un punto cruciale del ciclo economico", dice Ralph Shive, manager del fondo azionario Wasatch-1st Source Income. "Tutti si chiedono quale sara' la forza e la rapidita' della ripresa. I valori del mercato azionario prezzano un recupero notevole, ma serve che gli utili voltino pagina".

Dopo pochi minuti dall'avvio delle contrattazioni, i listini sono improvvisamente sprofondati in rosso. Questo malgrado le cifre cifre migliori del previsto relative al PIL, con il governo che ha rivisto al rialzo il dato relativo al secondo trimestre. L'economia americana ha subito una contrazione dello 0.7% (quindi sempre in recessione), ma meno grave del -1% che si aspettavano gli economisti. Hanno deluso pero' anche i numeri del rapporto occupazionale del settore privato diffuso dall'ADP, che confermano la continua incessante pedita di posti di lavoro in America.

Intanto il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato le stime sulle perdite che la crisi finanziaria dovrebbe provocare nei prossimi tre anni, da qui fino al 2010, di $600 miliardi a $3400 miliardi, sottolineando che l'economia globale sta crescendo piu' del previsto. Prendere con ottimismo questa comunicazione e' pura follia, visto che il "buco" e' di 3.4 trilioni di dollari, una cifra pari al Pil di decine di paesi minori.

Il Dow Jones, l'S&P 500 e il Nasdaq sono tutti comunque in netto rialzo nel mese di settembre, tradizionalmente un mese nero per i listini americani e il paniere delle blue chip fino a ieri si trovava nella posizione giusta per registrare un record nel trimestre: fino alla chiusura di martedi' il Dow aveva guadagnato 1295.20 punti, il record e' di 1338.81 punti, stabilito nel quarto trimestre del 1998. Se non fosse che oggi le vendite hanno cambiato lo scenario. Sia il Dow Jones che l'indice allargato S&P 500 hanno avuto la loro migliore percentuale di guadagni dagli ultimi tre mesi del 1998, mentre il Nasdaq si e' reso protagonista della migliore prova dal secondo trimestre del 2003.

Sul fronte societario il gigante dell'abbigliamento sportivo Nike ha annunciato un risultato fiscale migliore delle attese degli analisti e i titoli correvano nel pre-borsa del 7% circa, per poi perdere terreno. Sotto i riflettori anche il produttore di farmaci svizzero Novartis AG, con i titoli ben comprati grazie alla promozione a Buy da Hold di Citigroup. Precipita invece la societa' erogatrice di prestiti commerciali CIT Group (-35%), che sta pensando di consegnare la quota di controllo agli obbligazionisti. Sotto pressione anche Toyota Motor, che ha lanciato un alert tecnico: i clienti possono riscontrare problemi di sicurezza al pedale di accelerazione in circa 3.8 milioni di vetture.

Hewlett-Packard, nel frattempo, ha annunciato che potrebbe fondere le divisioni che si occupano di stampanti e PC. Wynn Resorts (casino' di super-lusso a Las Vegas) ha fissato il prezzo dell'IPO in Asia sulla parte alta della forchetta stimata, mentre si e' conclusa la disputa legale tra Johnson & Johnson e Boston Scientific, con quest'ultima che versera' a J&J $716.3 milioni. Bank of America vendera' la sua divisione di asset-management a Ameriprise per circa $1 miliardo. I titoli Goldman Sachs si muovono in controtendenza dopo che due societa' di brokeraggio — Bernstein e KBW — hanno rivisto al rialzo l'outlook per il colosso bancario.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Gasoline-UGA +4.8%, Heating Oil-UHN +4.4%, Crude Oil-USO +4.0%, Commodities-GSG +3.9%, Base Metals-DBB +3.1% e Silver-SLV +2.4%. Tra i piu' forti ribassi: Home Builders-XHB -1.9%, Biotech-XBI -1.4%, Health Care-XLV -1.3%, Russell 2K-IWM -1.1% e Pharmaceuticals-PPH -1.0%.

Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 555 milioni di pezzi al NYSE e 1.12 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1120 a 1840 al Nyse e 861 a 1708 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 128 a 1 al NYSE e 55 a 13 al Nasdaq.

 

 

 

WALL STREET: IN ROSSO MA MESE E TRIMESTRE RECORD

30 Settembre 2009 22:10 NEW YORK - WSI
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Gli indici chiudono in calo, ma contrariamente al trend storico settembre si dimostra un mese favorevole alla borsa. Ottima la prova degli ultimi tre mesi, in progresso del 15% (migliore dal 1998).
La seduta di borsa a Wall Street si e’ chiusa con gli indici in calo. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.31% a 9711, l’S&P500 lo 0.33% a 1057, il Nasdaq lo 0.08% a 2122. Contrariamente al trend storico, settembre si e’ dimostrato un mese favorevole alla borsa con rialzi medi superiori ai 3 punti percentuali (DJIA +2.3%, S&P500 +3.6%, Nasdaq +5.6%), mentre il trimestre si e’ concluso con la migliore performance degli ultimi undici anni, in progresso del 15% circa.

Il rally degli indici e’ in atto dallo scorso marzo, quando il mercato azionario tocco’ il punto di fondo sulla scia della crisi finanziaria che ha cambiato radicalmente il settore bancario e le abitudini degli americani, ancora alle prese con un elevato tasso di disoccupazione. L’ultimo rapporto nel settore privato ha mostrato la perdita di 254 mila posti, migliore dle mese precedente ma peggio delle attese.

Ad impensierire gli operatori nella giornata odierna e’ stato anche l’inatteso calo dell’indice del’attivita’ manifatturiera dell’area di Chicago, sceso ad un livello tale da evidenziarne una contrazione, in controtendenza da quanto previsto dagli economisti. Il dato ha sollevato dubbi sull’indice che sara’ diffuso giovedi’ relativo all’ISM manifatturiero. Sempre giovedi’ saranno diffusi gli ultimi numeri su settore case, reddito e spesa personale e sussidi di disoccupazione.

A sorprendere in positivo, tra gli altri dati rilasciati in giornata, e’ stata la lettura finale del Prodotto Interno Lordo del secondo trimestre, rivista al rialzo a segnare una contrazione dello 0.7% (comunque sempre in recessione), ma meno grave del -1% che si aspettavano gli analisti.

Sul fronte societario il gigante dell'abbigliamento sportivo Nike ha annunciato un risultato fiscale migliore delle attese degli analisti e i titoli hanno chiuso in progresso del 7.5% circa. Acquisti anche sul produttore di farmaci svizzero Novartis AG che beneficia della promozione a Buy da Hold di Citigroup. Crollo invece per la societa' erogatrice di prestiti commerciali CIT Group (-35%), che sta valutando un piano di ristrutturazione che potrebbe cancellare il valore delle azioni comuni. Sotto pressione anche Toyota Motor, che ha lanciato un alert tecnico: sembra infatti che gli acquirenti delle autovetture prodotte dal gruppo potrebbero riscontrare problemi di sicurezza al pedale di accelerazione.

Nel settore hi-tech, Hewlett-Packard ha annunciato che potrebbe fondere le divisioni che si occupano di stampanti e PC. Tra le altre news, si e’ conclusa la disputa legale tra Johnson & Johnson e Boston Scientific, con quest'ultima che versera' a J&J $716.3 milioni. Bank of America vendera' la sua divisione di asset-management a Ameriprise per circa $1 miliardo. I titoli Goldman Sachs si muovono in controtendenza dopo che due societa' di brokeraggio — Bernstein e KBW — hanno migliorato l'outlook per il colosso bancario.

Sugli altri mercati, in buon recupero il petrolio. I futures con consegna novembre hanno guadagnato $3.90 a $70.61 al barile. Sul valutario, euro in progresso nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e' di $1.4631. In rialzo l'oro, con i futures con scadenza dicembre in rialzo di $14.90 a $1009.30. In progresso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.3070% dal 3.2920% di martedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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