La Borsa di Tokyo chiude
in leggero rialzo
30.09.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato lo 0,3% a 10.133,23 punti e il
Topix lo 0,7% a 909,84 punti. La seduta è stata dominata
dalla prudenza. Il mercato attende con tensione il
rapporto Tankan della Banca Centrale del Giappone e una
serie di importanti dati relativi all'economia
statunitense in programma oggi e nei prossimi giorni.
Gli esportatori hanno recuperato terreno nonostante lo
yen continui a quotare a dei livelli molto elevati
rispetto al dollaro. Honda (JP3854600008) ha guadagnato
il 2,2%, Panasonic (JP3866800000) lo 0,6% e Fanuc
(JP3802400006) lo 0,8%.
Bene anche i bancari. Mitsubishi UFJ Financial
(JP3902900004) ha guadagnato lo 0,2%, Mizuho Financial
Group (JP3885780001) l'1,1% e Sumitomo Mitsui Financial
Group (JP3890350006) il 2,6%.
Male invece il settore immobiliare Mitsui Fudosan
(JP3893200000) ha chiuso in ribasso del 2,2%, Mitsubishi
Estate (JP3899600005) dell'1,3% e Sumitomo Realty &
Development (JP3409000001) del 2,6%. UBS ha tagliato
oggi il suo rating su Mitsui Fudosan e su Sumitomo
Realty da "Buy" a "Neutral".
NGK Insulators (JP3695200000) ha chiuso in rialzo
dell'8,8%. Il produttore di isolanti e di batterie ad
alta densità ha alzato le stime sui suoi utili per il
corrente esercizio.
Redazione Borsainside 8.30
30 Settembre 2009 11:41
BRUXELLES
Ue-16: l'inflazione resta negativa
di ANSA
Stima flash di Eurostat: in Eurolandia a settembre -0.3%
(ANSA) - BRUXELLES, 30 SET - Ancora segno meno sul
fronte dell'inflazione:secondo la stima flash di
Eurostat, a settembre in Eurolandia si attesterebbe a
-0,3%. Ad agosto il tasso d'inflazione era stato pari a
-0,2%. Il dato definitivo sara' reso noto dall'Ufficio
statistico dell'Ue il prossimo 15 ottobre.
Borse Asia-Pacifico: In
ripresa Shanghai, scende Hong Kong
30.09.2009
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno
chiuso oggi contrastate
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,9% a 2.779,43
punti. Per la Borsa di Shanghai si è trattato
dell'ultima seduta del trimestre. I mercati finanziari
cinesi resteranno infatti fermi fino all'8 ottobre per
le vacanze della Festa Nazionale. La Banca Centrale
della Cina ha indicato ieri che anche nel quarto
trimestre seguirà ancora una politica monetaria
relativamente accomodante per sostenere la ripresa
economica. Dopo le forti perdite delle scorse sedute i
minerari sono rimbalzati. Aluminum Corporation of China
(CNE1000001T8) ha guadagnato il 3,1%, Jiangxi Copper
(CN0009070615) il 4,7% e Zijin Mining (CNE100000502) il
2,4%. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha chiuso in rialzo dello 0,6%, Bank of
China (CN000A0J3PX9) dell'1,6% e China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) dello 0,5%. Tsingtao Brewery
(CNE0000009Y3) ha guadagnato il 5,9%. Le vendite del
maggiore produttore cinese di birra dovrebbero aumentare
sensibilmente durante il periodo di vacanze.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3%
a 20.955,25 punti. PetroChina (CN0009365379) e Sinopec
(CN0005789556) hanno perso rispettivamente l'1,6% e
l'1,4%. La Cina ha ridotto ieri i prezzi per la benzina
ed il diesel. Nel settore immobiliare sono scattate
delle prese di beneficio. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha perso lo 0,2% e Sino Land
(HK0083000502) lo 0,9%. Ancora bene HSBC (GB0005405286):
+0,9% a HKD 89,90.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,2% e il Kospi a Seul l'1%. Il Taiex
a Taipei e lo Straits Times a Singapore hanno guadagnato
rispettivamente l'1,1% e lo 0,4%.
Redazione Borsainside 12.00
Mercoledì 30 Settembre
2009 13:12 NEW YORK
Fmi: banche, il rischio di ricadute resta elevato
Di BlueTG.it
Le banche di tutto il mondo debbono ancora rendere note
circa la metà delle loro probabili perdite legate alla
crisi economica e finanziaria.
Lo sostiene il Fondo monetario internazionale (Fmi),
secondo il quale vi è tuttora un “significativo” rischio
di un’ulteriore ricaduta nella recessione globale.
Secondo l’Fmi a fronte di 1.300 miliardi di dollari di
svalutazioni effettuate finora, vi sarebbero ulteriori
1.500 miliardi di sofferenze che ancora debbono
emergere.
Il rischio creditizio resta inoltre“elevato” anche se,
ammette, le condizioni dei mercati finanziari sono
notevolmente migliorate dalla scorsa primavera. (l.s.)
30 Settembre 2009 13:51
MILANO
TREMONTI FA FINTA DI ATTACCARE LE BANCHE
di WSI-AGI-ASCA-ANSA
Ennesimo polverone populista solo a parole, mai seguito
dai fatti. Se le banche "continuano a far soldi con la
finanza, stanno solo preparando la prossima crisi", ha
detto il ministro dell'Economia. Polemica con Unicredit
e Intesa SanPaolo sui bond.
Se le banche "continuano a far soldi con la finanza,
stanno solo preparando la prossima crisi". Lo ha detto
il ministro dell'economia Giulio Tremonti in
un'improvvisata conferenza stampa a Milano, commentando
la decisione di alcune banche, tra le quali Unicredit e
Intesa Sanpaolo a non ricorrere ai 'Tremonti bond'.
La mancata richiesta da parte di UniCredit e Intesa
Sanpaolo dei Tremonti bond «non è una questione di
sgarbo a me o al governo». Il problema è che «quegli
strumenti farebbero molto comodo alle imprese». Il
ministro dell'Economia Giulio Tremonti non nasconde il
suo disappunto per la scelta dei due colossi del credito
UniCredit e Intesa Sanpaolo di non servirsi dei bond del
ministero per rafforzare il proprio patrimonio.
I cosiddetti «Tremonti bond» ricorda, sono stati
«chiesti dalle banche non solo italiane con una
pressione enorme: il Tesoro non era entusiasta di
indebitarsi per sottoscrivere quei titoli». «Le banche
devono dare quei soldi alle imprese - ha sostenuto -
quelle che non li vogliono, non li vogliono dare alle
imprese. Le banche che li hanno avuti, come il Credito
Valtellinese e la Bpm, lo hanno fato al servizio delle
imprese, rispettando un codice etico, dei meccanismi di
compensi controllati dal Parlamento». Il ministro ha
aggiunto che «dal punto di vista del governo è meglio
così: non vogliamo aumentare il debito pubblico ma il
problema è quello che serve alle imprese, non al governo
o alle banche».
Dopo l'attacco dei giorni scorsi (sulle commissioni
mostruose) il ministro riserva un'ultima frecciata alle
banche, colpevoli di voler fare utili solo attraverso la
finanza e non con il credito alle imprese.«Se continuano
a fare soldi in questo modo - è l'analisi del ministro -
stanno solo preparando la prossima crisi».
Il ministro ha anche ribadito che la banca del sud ''va
fatta perche' il mezzogiorno d'Italia e' l'unica grande
regione d'Europa che non ha una banca autoctona''.
Tremonti ha aggiunto di aver gia' pensato al logo: ''in
questa banca non si parla inglese e i soldi che
depositate restano in questa banca''.
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Tremonti: no bond sgarbo a imprese, non a me
(ANSA)- MILANO, 30 SET -Il ministro Tremonti critica la
mancata sottoscrizione dei Tremonti bond in un incontro
con la stampa a Milano e parla di danno alle imprese.La
mancata richiesta da parte di Unicredit e Intesa
Sanpaolo dei Tremonti bond -afferma il ministro- non e'
una questione di sgarbo a me o al governo' perche'
'quegli strumenti farebbero molto comodo alle
imprese'.Tremonti rilancia la necessita' di creare la
Banca del Sud:va fatta perche' e' l'unica grande regione
dell'Europa che non ha una banca autoctona'. 'La crisi -
prosegue Tremonti - dimostra sempre piu' che il sistema
bancario italiano troppo concentrato e verticalizzato
non va bene'. 'Fare soldi con la finanza sta tornando
molto conveniente' dice il ministro dell'Economia che si
e' chiesto se sia questo 'il mestiere della banca',
perche' a 'fare soldi con la finanza son capaci tutti'.E
se le banche continuano su questa strada, prosegue 'si
prepara la prossima crisi'.
30 Settembre 2009 14:51
ISTANBUL
Banche: Fmi, meglio che evitino gli aiuti di Stato
di ANSA
Vinals, per cercare risorse fanno bene a ricorrere al
mercato
(ANSA) - ISTANBUL, 30 SET - Meglio il ricorso al mercato
che gli aiuti di Stato per le banche che hanno bisogno
di piu' capitale: e' quanto ritiene Jose' Vinals.
Rispondendo a una domanda sulle banche italiane e sulla
mancata sottoscrizione dei Tremonti-Bond, il direttore
del dipartimento monetario, Vinals spiega che 'per le
banche che hanno necessita' di aumentare il capitale e
sono in grado di farlo e' meglio ricorrere al mercato
piuttosto che l'aiuto pubblico'. Nel corso della
presentazione del rapporto sulla stabilita' finanziaria,
a Istanbul dove e' in corso la riunione annuale
dell'Fmi, Vinals spiega che le banche che sono tornate
all'utile per via della flessione della crisi dovrebbero
conservare il capitale che hanno e non distribuirlo
sotto forma di dividendi o riacquisto azioni proprie.
Secondo Vinals 'in questa fase le banche hanno la
tentazione di distribuire gli utili sotto forma di
dividendi o riacquisto azioni proprie' ma visto che in
futuro si chiedera' agli istituti di credito di avere
piu' capitale 'l'importante e' trattenere quello che
gia' si ha'. L'ammonizione di Vinals riprende cosi'
l'appello gia' lanciato piu' volte dall'Fsb di Mario
Draghi.(ANSA).
30 Settembre 2009 15:30
WASHINGTON
Crisi: pil Usa rivisto a -0,7% dal -1% precedente
lettura
di ANSA
Dato secondo trimestre si raffronta al -6,4% del primo
(ANSA) - ROMA, 30 SET - Il prodotto interno lordo degli
Stati Uniti nel secondo trimestre 2009 e' stato rivisto
a -0,7% dal -1% della precedente lettura. Il dato si
raffronta al -6,4% del primo trimestre ed e' migliore
rispetto alle previsioni di una contrazione dell'1,2%.
Anche se e' il dat migliore da un anno, si tratta del
quarto calo consecutivo del Pil e rappresenta la
sequenza negativa piu' lunga dal 1947 quando si diede il
via a questo tipo di statistica.
Mercoledì 30 Settembre
2009 15:12 BRUXELLES
Bce assegna alle banche "solo" 73,5 miliardi di euro a
365 giorni
Di BlueTG.it
La Bce nella sua seconda asta con la quale ha offerto
fondi “illimitati” alle banche sulla scadenza a 365
giorni ha registrato a sorpresa un’allocazione di soli
75,2 miliardi di euro (collocati all’attuale tasso repo,
pari all’1% annuo), molto meno di quanto previsto (consensus:
137,5 miliardi) e soprattutto una frazione della
precedente asta con cui in giugno l’istituto fornì fondi
a 365 giorni per un importo complessivo di 442 miliardi.
La Bce ha già fatto sapere che effettuerà una terza asta
a 365 giorni per importi potenzialmente illimitati il
prossimo 15 dicembre, nel tentativo di stimolare
l’attività creditizia delle banche nei confronti di
imprese e famiglie. (l.s.)
30 Settembre 2009 16:34
PARIGI
Crisi: Sarkozy, forte impatto sui conti
di ANSA
Nel 2010 il deficit pubblica balzera' a 8,5% del Pil
(ANSA) - PARIGI, 30 SET - La crisi ha pesato sul deficit
pubblico, che nel 2010 balzera' al tasso record
dell'8,5% del Pil, per circa 65 miliardi di euro. E'
questa la valutazione dell'impatto della crisi del
presidente Nicolas Sarkozy, mentre il governo annunciava
un progetto di finanziaria 2010 all'insegna
dell'esplosione del deficit e dell'indebitamento
pubblico che l'anno prossimo raggiungera' l'84% del Pil.
Mercoledì 30 Settembre
2009 16:38 NEW YORK
Bill Gross (Pimco): in futuro rendimenti attoro al 5%
annuo da azioni
Di BlueTG.it
Dato che i consumatori consumano di meno e risparmiano
di più, gli investitori dovrebbero aspettarsi un
rendimento complessivo annuo del 5% dai loro
investimenti azionari, secondo quanto ha dichiarato in
una intervista a Bloomberg Radio Bill Gross, gestore del
maggior fondo obbligazionario al mondo (gestito dalla
Pacific Investment Company, o Pimco).
La nuova “crescita normale” del Pil dopo che la crisi
sarà superata per il gestore sarà attorno al 2% o 3% in
termini nominali, ovvero dell’1%-2% in termini reali, in
un ambiente che presenterà maggiori regolamentazioni da
parte dei governi, più bassi livelli di consumo e una
crescita a velocità ridotta rispetto al passato. (l.s.)
30 Settembre 2009 16:49
BERLINO
Bce: Handelsblatt, duello tra 'super Mario' Draghi e
Weber
di ANSA
Quotidiano tedesco dedica profilo al governatore di
Bankitalia
(ANSA) - BERLINO, 30 SET - La possibile candidatura di
Mario Draghi alla presidenza della Bce da' il via al
duello con il governatore della Bundesbank Axel Weber.
'Ad oggi non ci sono all'orizzonte altri candidati', lo
scrive oggi il quotidiano tedesco Handelsblatt, che
dedica a Draghi un profilo dal titolo 'Super-Mario per
la Bce'. Che Weber aspiri alla presidenza della Bce, non
e' un segreto, osserva il giornale, sottolineando che
finora il professore di economia ''sembrava in
vantaggio''.
Borse europee: Sale solo
Zurigo, realizzi sui bancari, bene gli assicurativi
30.09.2009
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno
chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo
0,5%, il CAC40 a Parigi lo 0,5%, il DAX a Francoforte lo
0,7% e il FTSE MIB a Milano lo 0,4%. Lo SMI a Zurigo ha
guadagnato lo 0,1%.
Il Chicago PMI, un importante indicatore del settore
manifatturiero statunitense, ha registrato questo mese a
sorpresa un calo. La notizia ha fatto riaumentare i
dubbi del mercato sulla ripresa economica negli USA.
Tra i ciclici ArcelorMittal (LU0323134006) ha perso
l'1,7%, Schneider Electric (FR0000121972) l'1,4% e
Siemens (DE0007236101) il 2,4%.
Sui bancari sono scattate delle prese di beneficio.
Deutsche Bank (DE0005140008) ha perso il 2,4%, BNP
Paribas (FR0000131104) il 3%, UniCredit (IT0000064854)
l'1,5%, Banco Santander (ES0113900J37) l'1,3% e UBS
(CH0024899483) l'1,2%.
Bene gli assicurativi. Allianz (DE0008404005) ha
guadagnato l'1,8%, Aviva (GB0002162385) il 3,9%, AXA
(FR0000120628) il 2,9%, ING Groep (NL0000303600) il
3,1%, Legal & General (GB0005603997) il 6,1% e Swiss
Life (CH0014852781) il 3,4%. Sul mercato continuano a
circolare delle voci su delle possibili operazioni di
M&A nel settore. Deutsche Bank ha inoltre espresso oggi
ottimismo sulle prospettive delle compagnie assicurative
europee.
Infineon (DE0006231004) ha guadagnato il 5%. Exane BNP
Paribas ha alzato oggi il suo rating sul titolo del
secondo produttore europeo di semiconduttori ad "Outperform"
ed il target price a €5.
Adidas (DE0005003404) ha guadagnato lo 0,7%. Il titolo
ha beneficiato dei solidi dati di bilancio pubblicati da
Nike (US6541061031).
Bayer (DE0005752000) ha perso a Francoforte il 3,1%. UBS
ha tagliato oggi il suo rating sul titolo dell'impresa
tedesca a "Hold" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Novartis (CH0012005267) ha guadagnato a Zurigo l'1,1%
Citigroup ha promosso il titolo del colosso
dell'industria farmaceutica a "Buy" (per ulteriori
dettagli clicca qui).
Danone (FR0000120644) ha guadagnato a Parigi l'1,7%.
L'impresa francese ha annunciato questa mattina che
cederà a Wahaha la sua partecipazione nella comune joint
venture.
Man Group (GB00B16BRD58) ha guadagnato a Londra il 7,5%.
Il primo fornitore al mondo di hedge funds ha aumentato
lo scorso trimestre il patrimonio in gestione più di
quanto previsto dagli analisti.
Marks & Spencer (GB0031274896) ha perso il 3,4%. Le
vendite della catena di grandi magazzini sono calate
nelle tredici settimane terminate alla fine dello scorso
26 settembre dello 0,5%. Il CEO di Marks & Spencer ha
inoltre indicato che il 2010 sarà un anno difficile.
Redazione Borsainside 18.45
30 Settembre 2009 19:44
LONDRA
GB: Darling, cinque maggiori banche accettano limiti
bonus
di ANSA
Sono Barclays, Hsbc, Lloyds, Rbs e Standard Chartered
(ANSA) - LONDRA, 30 SET - Le cinque maggiori banche del
Regno Unito hanno accettato i limiti ai bonus dei
dirigenti decisi dal G20 di Pittsburgh. Lo ha annunciato
il cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling. Le
cinque banche sono Barclays, Hsbc, Lloyds, Rbs e
Standard Chartered. Darling si e' detto 'lieto' che
siano state le banche britanniche a dare l'esempio, e di
attendersi decisioni simili anche dagli altri maggiori
istituti internazionali.
|
WALL
STREET: FUTURES ESTENDONO I RIALZI: SORPRENDE IL
PIL
30 Settembre 2009 15:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Buy nel pre-borsa. Accolto
bene il Pil del secondo trimestre, meno negativo del
previsto (-0.7%). Il FMI riduce stime sulle perdite
legate alla crisi: ora sono $3400 miliardi. Nike vola
dopo i conti. Dow Jones record questo trimestre.
Si prospetta una seduta positiva per il mercato
azionario americano, con i contratti sui principali
indici di Borsa che quando manca mezz'ora al suono della
campanella scambiano in buon progresso.
I futures hanno ampliato i guadagni accumulati nelle
prime battute dopo che il governo ha annunciato che
l'economia ha accusato una contrazione meno grave del
previsto nel secondo trimestre, pari a -0.7%. Restando
in ambito macroeconomico, alle 14:15 italiane i dati del
rapporto dell'ADP sulla situazione occupazionale di
settembre sono invece stati deludenti, con il settore
privato che ha perso 241 mila posti di lavoro, mentre
gli economisti prevedevano un calo piu' contenuto, pari
a 200 mila unita'.
Gli operatori riceveranno inoltre un altro segnale
importante per conoscere lo stato di salute
dell'economia, ovvero il Chicago PMI relativo a
settembre. Intanto il Fondo Monetario Internazionale ha
abbassato le stime sulle perdite previste che la crisi
finanziaria dovrebbe provocare nei prossimi tre anni
fino al 2010 di $600 miliardi a $3400 miliardi,
sottolineando che l'economia globale sta crescendo piu'
del previsto.
Il Dow, l'S&P 500 e il Nasdaq sono tutti in netto rialzo
nel mese di setttembre, tradizionalmente un mese nero
per i listini americani. Il paniere delle blue chip
potrebbe registrare un record nel trimestre: sinora il
Dow ha guadagnato 1295.20 punti. Il record e' di 1338.81
punti, stabilito nel quarto trimestre del 1998.
Sia il Dow che l'indice allargato S&P 500 hanno avuto la
loro migliore percentuale di guardagni dagli ultimi tre
mesi del 1998, con il Nasdaq che invece si e' reso
protagonista della migliore prova dal secondo trimestre
del 2003.
Sul fronte societario Toyota Motor attirera'
l'attenzione del mercato dopo aver avvertito della
possibilita' che i clienti riscontrino problemi di
sicurezza al pedale di accelerazione in circa 3.8
milioni di vetture. Ieri a mercati chiusi il gigante
dell'abbigliamento sportivo Nike ha annunciato un
risultato fiscale migliore delle attese degli analisti e
i titoli corrono del 6.5%. Il produttore di farmaci
svizzero Novartis AG accelera favorito dalla promozione
a Buy da Hold da parte di Citigroup.
Hewlett-Packard, nel frattempo, ha annunciato che
potrebbe fondere le divisioni che si occupano di
stampanti e PC. Wynn Resorts ha fissato il prezzo dell'IPO
in Asia sulla parte alta della forchetta stimata, mentre
si e' conclusa la disputa legale tra Johnson & Johnson e
Boston Scientific, con quest'ultima che versera' a J&J
$716.3 milioni.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico avanza il
greggio. I futures con consegna novembre registrano un
+$0.74 a quota $67.45 al barile. Sul valutario, l'euro
e' in progresso nei confronti del dollaro a quota
$1.4608. In rialzo l'oro, con i futures con scadenza
dicembre che guadagnano $8.80 a quota $1003.20 l'oncia.
In calo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento
sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.3100% dal 3.2920%
di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in progresso di 5.40 punti
(+0.51%) a quota 1060.20.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +7.00 punti
(+0.41%) a 1722.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones e' in rialzo di 47.00
punti (+0.49%) a 9720.00.
WALL
STREET: AFFOSSATA DA CHICAGO
30 Settembre 2009 15:35 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Ondata di vendite nella
prima mezz'ora di trading. Delude fortemente il dato da
"economia reale" sugli acquisti dei manager di Chicago.
Tutte e 30 le blue chips del Dow Jones in rosso. CIT
sull'orlo del crack: -40%.
Avvio di seduta all'insegna delle vendite, con massici
sell su tutti i fronti, per via dei deludenti dati da
Chicago, da cui viene evidenziata una nuova frenata nel
settore manifatturiero, con l'indice PMI peggiore
rispetto allo scorso mese e rispetto alle attese. Il
consensus del mercato era per un progresso a 52 punti,
l'indice ha chiuso a 46.1.
Alla borsa di New York il clima e' peggiorato
all'improvviso, nonostante le cifre cifre migliori del
previsto relative al PIL, con il governo che ha rivisto
al rialzo il dato relativo al secondo trimestre.
L'economia americana ha subito una contrazione dello
0.7% (quindi sempre in recessione), ma meno grave del
-1% che si aspettavano gli economisti. Hanno deluso
pero' anche i numeri del rapporto occupazionale del
settore privato diffuso dall'ADP, che confermano la
continua incessante pedita di posti di lavoro in
America.
Intanto il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato
le stime sulle perdite che la crisi finanziaria dovrebbe
provocare nei prossimi tre anni, da qui fino al 2010, di
$600 miliardi a $3400 miliardi, sottolineando che
l'economia globale sta crescendo piu' del previsto.
Prendere con ottimismo questa comunicazione e' pura
follia, visto che il "buco" e' di 3.4 trilioni di
dollari, una cifra pari al Pil di decine di paesi
minori.
Il Dow Jones, l'S&P 500 e il Nasdaq sono tutti comunque
in netto rialzo nel mese di settembre, tradizionalmente
un mese nero per i listini americani. E il paniere delle
blue chips fino a ieri era in poszione giusta per
registrare un record nel trimestre: fino alla chiusura
di martedi' il Dow aveva guadagnato 1295.20 punti, il
record e' di 1338.81 punti, stabilito nel quarto
trimestre del 1998. Se non fosse che oggi le vendite
hanno cambiato lo scenario. Sia il Dow Jones che
l'indice allargato S&P 500 hanno avuto la loro migliore
percentuale di guardagni dagli ultimi tre mesi del 1998,
mentre il Nasdaq si e' reso protagonista della migliore
prova dal secondo trimestre del 2003.
Sul fronte societario il gigante dell'abbigliamento
sportivo Nike ha annunciato un risultato fiscale
migliore delle attese degli analisti e i titoli
correvano nel pre-borsa del 7% circa, per poi perdere
terreno. Sotto i riflettori anche il produttore di
farmaci svizzero Novartis AG, con i titoli ben comprati
grazie alla promozione a Buy da Hold di Citigroup.
Precipita invece la societa' erogatrice di prestiti
commerciali CIT Group (-40%), che sta pensando di
consegnare la quota di controllo agli obbligazionisti.
Sotto pressione anche Toyota Motor, che ha lanciato un
alert tecnico: i clienti possono riscontrare problemi di
sicurezza al pedale di accelerazione in circa 3.8
milioni di vetture.
Hewlett-Packard, nel frattempo, ha annunciato che
potrebbe fondere le divisioni che si occupano di
stampanti e PC. Wynn Resorts (casino' di super-lusso a
Las Vegas) ha fissato il prezzo dell'IPO in Asia sulla
parte alta della forchetta stimata, mentre si e'
conclusa la disputa legale tra Johnson & Johnson e
Boston Scientific, con quest'ultima che versera' a J&J
$716.3 milioni. Bank of America vendera' la sua
divisione di asset-management a Ameriprise per circa $1
miliardo. I titoli Goldman Sachs registravno in
pre-apertura un progresso dell'1% dopo che due societa'
di brokeraggio — Bernstein and KBW — hanno rivisto al
rialzo l'outlook per il colosso bancario. Ma dopo la
campanella la musica e' cambiata.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico avanza il
greggio. I futures con consegna novembre registrano un
+$0.74 a quota $67.45 al barile. Sul valutario, l'euro
e' in progresso nei confronti del dollaro a quota
$1.4608. In rialzo l'oro, con i futures con scadenza
dicembre che guadagnano $8.80 a quota $1003.20 l'oncia.
In calo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento
sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.3100% dal 3.2920%
di ieri.
WALL
STREET: SCIVOLA: PESANO I DUBBI SULLA RIPRESA
30 Settembre 2009 18:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Il ciclo economico e' a un
bivio e i dati giunti da Chicago non aiutano. Gli
investitori vogliono ricevere segnali piu' convincenti.
Serve a poco la revisione al rialzo del PIL. CIT Group
sull'orlo della bancarotta. Male Amex, Disney e JP
Morgan.
I principali indici della Borsa statunitense tagliano il
traguardo di meta' seduta in rosso, con le vendite che
riguardano un po' tutti i settori senza particolari
distinzioni, dopo che i dati provenienti da Chicago
hanno deluso il mercato, alimentando i timori secondo
cui l'economia sta facendo fatica a recuperare.
American Express, Walt Disney e JP Morgan Chase cedono
oltre due punti percentuali, guidando i ribassi nel Dow
Jones, dopo che dall'indicatore fornito dall'Istituto
del Supply Management di Chicago e' emerso che il
settore manifatturiero ha subito una nuova frenata in
agosto, risultando peggiore rispetto al periodo
precedente e anche rispetto alle attese. Il consensus
del mercato era per un progresso a 52 punti, l'indice ha
chiuso invece a 46.1.
"Siamo giunti ad un punto cruciale del ciclo economico",
dice Ralph Shive, manager del fondo azionario
Wasatch-1st Source Income. "Tutti si chiedono quale
sara' la forza e la rapidita' della ripresa. I valori
del mercato azionario prezzano un recupero notevole, ma
serve che gli utili voltino pagina".
Dopo pochi minuti dall'avvio delle contrattazioni, i
listini sono improvvisamente sprofondati in rosso.
Questo malgrado le cifre cifre migliori del previsto
relative al PIL, con il governo che ha rivisto al rialzo
il dato relativo al secondo trimestre. L'economia
americana ha subito una contrazione dello 0.7% (quindi
sempre in recessione), ma meno grave del -1% che si
aspettavano gli economisti. Hanno deluso pero' anche i
numeri del rapporto occupazionale del settore privato
diffuso dall'ADP, che confermano la continua incessante
pedita di posti di lavoro in America.
Intanto il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato
le stime sulle perdite che la crisi finanziaria dovrebbe
provocare nei prossimi tre anni, da qui fino al 2010, di
$600 miliardi a $3400 miliardi, sottolineando che
l'economia globale sta crescendo piu' del previsto.
Prendere con ottimismo questa comunicazione e' pura
follia, visto che il "buco" e' di 3.4 trilioni di
dollari, una cifra pari al Pil di decine di paesi
minori.
Il Dow Jones, l'S&P 500 e il Nasdaq sono tutti comunque
in netto rialzo nel mese di settembre, tradizionalmente
un mese nero per i listini americani e il paniere delle
blue chip fino a ieri si trovava nella posizione giusta
per registrare un record nel trimestre: fino alla
chiusura di martedi' il Dow aveva guadagnato 1295.20
punti, il record e' di 1338.81 punti, stabilito nel
quarto trimestre del 1998. Se non fosse che oggi le
vendite hanno cambiato lo scenario. Sia il Dow Jones che
l'indice allargato S&P 500 hanno avuto la loro migliore
percentuale di guadagni dagli ultimi tre mesi del 1998,
mentre il Nasdaq si e' reso protagonista della migliore
prova dal secondo trimestre del 2003.
Sul fronte societario il gigante dell'abbigliamento
sportivo Nike ha annunciato un risultato fiscale
migliore delle attese degli analisti e i titoli
correvano nel pre-borsa del 7% circa, per poi perdere
terreno. Sotto i riflettori anche il produttore di
farmaci svizzero Novartis AG, con i titoli ben comprati
grazie alla promozione a Buy da Hold di Citigroup.
Precipita invece la societa' erogatrice di prestiti
commerciali CIT Group (-35%), che sta pensando di
consegnare la quota di controllo agli obbligazionisti.
Sotto pressione anche Toyota Motor, che ha lanciato un
alert tecnico: i clienti possono riscontrare problemi di
sicurezza al pedale di accelerazione in circa 3.8
milioni di vetture.
Hewlett-Packard, nel frattempo, ha annunciato che
potrebbe fondere le divisioni che si occupano di
stampanti e PC. Wynn Resorts (casino' di super-lusso a
Las Vegas) ha fissato il prezzo dell'IPO in Asia sulla
parte alta della forchetta stimata, mentre si e'
conclusa la disputa legale tra Johnson & Johnson e
Boston Scientific, con quest'ultima che versera' a J&J
$716.3 milioni. Bank of America vendera' la sua
divisione di asset-management a Ameriprise per circa $1
miliardo. I titoli Goldman Sachs si muovono in
controtendenza dopo che due societa' di brokeraggio —
Bernstein e KBW — hanno rivisto al rialzo l'outlook per
il colosso bancario.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti: Gasoline-UGA +4.8%, Heating
Oil-UHN +4.4%, Crude Oil-USO +4.0%, Commodities-GSG
+3.9%, Base Metals-DBB +3.1% e Silver-SLV +2.4%. Tra i
piu' forti ribassi: Home Builders-XHB -1.9%, Biotech-XBI
-1.4%, Health Care-XLV -1.3%, Russell 2K-IWM -1.1% e
Pharmaceuticals-PPH -1.0%.
Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 555 milioni
di pezzi al NYSE e 1.12 miliardi al Nasdaq. I titoli in
rialzo contro quelli in ribasso sono 1120 a 1840 al Nyse
e 861 a 1708 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi
minimi delle ultime 52 settimane sono: 128 a 1 al NYSE e
55 a 13 al Nasdaq.
WALL
STREET:
IN ROSSO MA MESE E TRIMESTRE RECORD
30 Settembre 2009 22:10 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Gli indici chiudono in
calo, ma contrariamente al trend storico settembre si
dimostra un mese favorevole alla borsa. Ottima la prova
degli ultimi tre mesi, in progresso del 15% (migliore
dal 1998).
La seduta di borsa a Wall Street si e’ chiusa con gli
indici in calo. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.31% a 9711,
l’S&P500 lo 0.33% a 1057, il Nasdaq lo 0.08% a 2122.
Contrariamente al trend storico, settembre si e’
dimostrato un mese favorevole alla borsa con rialzi medi
superiori ai 3 punti percentuali (DJIA +2.3%, S&P500
+3.6%, Nasdaq +5.6%), mentre il trimestre si e’ concluso
con la migliore performance degli ultimi undici anni, in
progresso del 15% circa.
Il rally degli indici e’ in atto dallo scorso marzo,
quando il mercato azionario tocco’ il punto di fondo
sulla scia della crisi finanziaria che ha cambiato
radicalmente il settore bancario e le abitudini degli
americani, ancora alle prese con un elevato tasso di
disoccupazione. L’ultimo rapporto nel settore privato ha
mostrato la perdita di 254 mila posti, migliore dle mese
precedente ma peggio delle attese.
Ad impensierire gli operatori nella giornata odierna e’
stato anche l’inatteso calo dell’indice del’attivita’
manifatturiera dell’area di Chicago, sceso ad un livello
tale da evidenziarne una contrazione, in controtendenza
da quanto previsto dagli economisti. Il dato ha
sollevato dubbi sull’indice che sara’ diffuso giovedi’
relativo all’ISM manifatturiero. Sempre giovedi’ saranno
diffusi gli ultimi numeri su settore case, reddito e
spesa personale e sussidi di disoccupazione.
A sorprendere in positivo, tra gli altri dati rilasciati
in giornata, e’ stata la lettura finale del Prodotto
Interno Lordo del secondo trimestre, rivista al rialzo a
segnare una contrazione dello 0.7% (comunque sempre in
recessione), ma meno grave del -1% che si aspettavano
gli analisti.
Sul fronte societario il gigante dell'abbigliamento
sportivo Nike ha annunciato un risultato fiscale
migliore delle attese degli analisti e i titoli hanno
chiuso in progresso del 7.5% circa. Acquisti anche sul
produttore di farmaci svizzero Novartis AG che beneficia
della promozione a Buy da Hold di Citigroup. Crollo
invece per la societa' erogatrice di prestiti
commerciali CIT Group (-35%), che sta valutando un piano
di ristrutturazione che potrebbe cancellare il valore
delle azioni comuni. Sotto pressione anche Toyota Motor,
che ha lanciato un alert tecnico: sembra infatti che gli
acquirenti delle autovetture prodotte dal gruppo
potrebbero riscontrare problemi di sicurezza al pedale
di accelerazione.
Nel settore hi-tech, Hewlett-Packard ha annunciato che
potrebbe fondere le divisioni che si occupano di
stampanti e PC. Tra le altre news, si e’ conclusa la
disputa legale tra Johnson & Johnson e Boston Scientific,
con quest'ultima che versera' a J&J $716.3 milioni. Bank
of America vendera' la sua divisione di asset-management
a Ameriprise per circa $1 miliardo. I titoli Goldman
Sachs si muovono in controtendenza dopo che due societa'
di brokeraggio — Bernstein e KBW — hanno migliorato l'outlook
per il colosso bancario.
Sugli altri mercati, in buon recupero il petrolio. I
futures con consegna novembre hanno guadagnato $3.90 a
$70.61 al barile. Sul valutario, euro in progresso nei
confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di
mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e' di
$1.4631. In rialzo l'oro, con i futures con scadenza
dicembre in rialzo di $14.90 a $1009.30. In progresso
infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury
a 10 anni e’ salito al 3.3070% dal 3.2920% di martedi'.
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