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WALL
STREET:
limita i danni ma chiude in rosso su quadro macro
Venerdì 1 Agosto 2008, 22:38 - di
Trendonline ______________________________________________
Gli innumerevoli tentativi di
recupero compiuti soprattutto nella seconda parte della
seduta non hanno permesso alla piazza azionaria americana di
evitare una chiusura con il segno meno. Gli indici però sono
riusciti a limitare i danni, fermandosi a distanza dai
minimi segnati nell'intraday, quando sono state sfiorate
perdite superiori anche al punto e mezzo percentuale come
nel caso del Nasdaq Composite
Nelle battute iniziali è comparso un timido segno più, ma i
rialzisti hanno avuto davvero i minuti contati, visto che i
listini hanno subito ripiegato sotto la parità. A favorire
le vendite quest'oggi sono state soprattutto le negative
indicazioni arrivate dal fronte macro, ad eccezione di
quella riferita all'indice ISM manifatturiero che a luglio è
sceso meno del previsto. La spesa per le costruzioni invece
ha mostrato una variazione negativa più ampia di quella
attesa, ma l'attenzione degli operatori è stata catalizzata
soprattutto dal report sul mercato del lavoro.
Nel mese di luglio il tasso di disoccupazione è salito dal
5,5% al 5,7%, ai massimi da marzo 2004, mentre gli analisti
si aspettavano un rialzo al 5,6%. E a compensare questa
delusione non è bastata l'indicazione riguardante i posti di
lavoro nel settore non agricolo, con una perdita di 51mila
impieghi a fronte di un passivo atteso a 70mila unità.
Ad innervosire gli investitori è stato anche l'andamento dei
prezzi del petrolio, con un'impennata nel pomeriggio in
direzione dei 129 dollari, rientrata in buona parte nel
finale. Ai listini però è mancata la spinta giusta per un
recupero più corposo, complici le cattive notizie arrivate
dal mondo societario.
Proprio nell'ultima mezz'ora di scambi gli indici sono
riusciti a riportarsi ad un passo dalla parità, salvo poi
tornare indietro e chiudere tutti in territorio negativo. Il
Dow Jones e l'S&P500 hanno ceduto rispettivamente lo 0,45% e
lo 0,56%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 2.310,96
punti, in flessione dello 0,63%, dopo aver toccato un minimo
a 2.286 e un massimo a 2.328 punti.
Tra i titoli del Dow Jones (notizie) , in evidenza Coca Cola
(NYSE: KO - notizie) che realizza un rally di oltre il 3%,
ma riesce a fare bene anche Boeing (NYSE: BA - notizie) che
risale la china con un progresso dell'1,47%.
In positivo i finanziari con Bank of America (NYSE: IKJ -
notizie) in ascesa dell'1,19%, insieme a Citigroup (ASFZ.PK
- notizie) che ha guadagnato l'1,18% per nulla frenato
dall'apertura ufficiale di un'inchiesta da parte della Sec
per l'ipotesi di una frode nella vendita di titoli
obbligazionari. Segno più anche per Jp Morgan e American
Espress, saliti dello 0,85% e dello 0,19%.
Il rialzo dei prezzi del petrolio non ha aiutato Exxon Mobil
(NYSE: XOM - notizie) che ha ceduto lo 0,88%, mentre si è
difeso meglio Chevron (NYSE: CVX - notizie) , con un calo
dello 0,13%, nonostante la trimestrale del gruppo non abbia
convinto il mercato, pur avendo riportato una crescita di
quasi il 50% dei ricavi, a fronte di un utile netto salito
meno del previsto.
Protagonista della seduta odierna, ma in negativo, è stata
General Motors (NYSE: GM - notizie) che se ne va al week-end
dopo aver incassato un ribasso del 7,59%, alimentato dai
pessimi risultati. Nel secondo trimestre il colosso
automobilistico ha riportato una forte perdita di 15,5
miliardi di dollari, a fronte di un passivo di 2 miliardi
messo in conto dalla comunità finanziaria.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, tra i
migliori si segnala Symantec (NASDAQ: SYMC - notizie) con un
rialzo del 3%, ma chiudono in positivo anche Intel (NASDAQ:
INTC - notizie) e Qualcomm (NASDAQ: QCOM - notizie) , in
salita dello 0,72% e dello 0,23%. Si fermano a ridosso della
parità Oracle e Cisco Systems (NASDAQ: CSCO - notizie) ,
mentre Yahoo (NASDAQ: YHOO - notizie) cede lo 0,45%,
preceduto da Dell (NASDAQ: DELL - notizie) che è arretrato
dello 0,65%, per via di alcune prese di beneficio dopo il
buon progresso di ieri.
Pesante attacco ribassista per Sun Microsystems che ha
lasciato sul parterre il 12,32%, malgrado gli utili del
quarto trimestre si siano rivelati migliori delle
previsioni. Decisamente più marcato l'affondo di Biogen che
ha chiuso la sessione con una perdita del 28,31%, pagando
pegno per le cattive notizie legate al Tysabri, un
trattamento per la cura della sclerosi multipla che però ha
provocato la morte di due pazienti.
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Fonte -
Trendonline |
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WALL
STREET: UN RARO RALLY DI
QUASI +3.0%
05 Agosto 2008 23:41
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Chiusura in netto
rialzo per Wall Street, il miglior rally dallo scorso
aprile. Il Dow Jones chiude a 11.615,77 punti, e guadagna
2,94% punti percentuali, il Nasdaq avanza dell' 2,81% a
2.349,83 punti, mentre lo S&P 500 guadagna il 2,87% a
1.284,87 punti.
Tra i motivi dei buy, il fatto che la Federal Reserve ha
mantenuto per la seconda volta consecutiva il tasso di
riferimento al 2,00% e il tasso di sconto al 2,25%,
affermando nel comunicato che l'inflazione rallentera' nel
corso del prossimo anno. Il petrolio e' sceso poi verso
quota $118 (un crollo di circa $30: tre settimane fa il top
fu fissato oltre quota $147).
Mentre le borse Usa hanno reagito bene alla decisione, il
prezzo del dollaro è sceso (vedi sotto). La scelta di oggi
rispecchia le aspettative dei mercati, con i derivati sui
tassi che prezzano un rialzo solo tra fine 2008 e inizio
2009. In un sondaggio Reuters realizzato tra i primary
dealer dopo il dato sull'occupazione dello scorso venerdì,
la mediana delle previsioni indicava i Fed Funds al 2% per
tutto il 2008.
Wall Street ha chiuso quindi in territorio positivo,
mettendo a segno uno dei migliori rally degli ultimi mesi,
con l'ottimismo giunto dal calo del prezzo del petrolio che
ha temporaneamente attenuato le preoccupazioni
sull'inflazione (controlla la performance finale degli
indici Usa in tempo reale). Ne hanno approfittato in
particolar modo i settori più esposti al caro petrolio, come
le compagnie aeree e le case automobilistiche. Positivi
anche il settore delle vendite al dettaglio, i tecnologici e
i finanziari (JPMorgan Chase e Citigroup hanno guidato il
comparto al miglior rialzo di una settimana, pari a +5.1%),
tutti aiutati dalla marcata correzione dei corsi del
greggio, che si mantengono oggi a ridosso del minimo degli
ultimi tre mesi con una discesa verso quota $118 il barile
(controlla la performance dei futures sul petrolio) e dalla
dichiarazione della Fed secondo cui l'inflazione rallentera'.
A guidare il rialzo degli indici americani sono stati
General Electric, la compagnia di assicurazioni American
International, e Apple. Non hanno danneggiato i mercati i
dati sul settore non manifatturiero Usa che hanno
evidenziato una contrazione a 49,5 da 48,2 di giugno,
comunque migliore rispetto alle attese degli analisti, a
48,5.
Il dollaro ha chiuso sostenuto, sui massimi da metà giugno
rispetto al paniere dei sei cross principali in attesa del
comunicato Fomc dopo la prevista conferma dei tassi Usa di
questa sera. Il cambio EUR/USD e' sceso sotto il livello di
1.55 (controlla il cambio euro/dollaro banche">in tempo
reale).
. A monte del recupero della valuta statunitense anche in
questo caso la marcata correzione dei corsi del greggio e i
tassi Usa lasciati invariati dalla Fed.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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WALL
STREET: STRAVINCONO
RIBASSISTI E SHORT
07 Agosto 2008 22:15
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Chiusura in netto
ribasso per Wall Street. Al termine delle contrattazioni, il
Dow Jones ha perso l'1,93% a 11.431,43 punti. Il Nasdaq ha
chiuso a -0,95%, a 2.355,73 punti, mentre lo S&P 500 ha
perso l' 1,79% a 1.266,08 punti.
Sul mercato pesano ancora i timori relativi ai consumi e
alle prospettive di utili delle società alimentati dalle
pesanti perdite riportate da American International Group.
Il colosso assicurativo ha registrato il quarto trimestre
consecutivo in rosso, oltre $18 miliardi di perdite in 9
mesi. AIG e' calata di circa il 50% da gennaio e la perdita
di oggi, $5.36 miliardi, dovuta al settore immobiliare e al
disastro subprime, ha provocato un ulteriore ribasso del
titolo del 18.05%, cioe' il record negativo da quando la
societa' si e' quotata a Wall Street 28 anni fa (nel 1969).
Il mercato ritiene che AIG avra' bisogno di un aumento di
capitale.
I sell sono stati accentuati dalle vendite inferiori alle
attese di Wal-Mart Stores a luglio, col titolo (-4.5%) sceso
al minimo degli ultimi 6 anni, anche per l'outlook di una
crescita inferiore alle attese. Dopo due giorni di guadagni,
infine, ulteriore incertezza deriva inoltre dagli ultimi
dati macro che hanno mostrato un aumento oltre le attese
delle richieste dei sussidi di disoccupazione.
Al termine delle contrattazioni di Wall Street, il dollaro
e' scambiato a 109,43 yen, 1,06 franchi svizzeri e 0,5148
sterline. Il petrolio chiude a 119,88 dollari al barile al
mercato di New York, segnando un rialzo dell'1,1%.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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WALL
STREET: INDICI E DOLLARO
STRAPPANO AL RIALZO, PETROLIO GIU' A $115
08 Agosto 2008 22:36 NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Il petrolio scivola sotto i 116
dollari, perdendo in una sola giornata il 4%, e dà una
spinta a Wall Street, trainata anche dalla volata del
dollaro (con l'euro sceso sotto 1,50 dollari, ai minimi
degli ultimi 5 mesi). Il Dow Jones chiude avanzando del
2,61% (299,62 punti) a 11.729,43 punti, il Nasdaq sale del
2,48% a 2.414,10 punti, mentre lo S&P 500 mette a segno un
progresso del 2,36% a 1.296,04 punti.
La brusca frenata delle quotazioni petrolifere e' abbastanza
inspiegabile, alla luce delle notizie di guerra tra Russia e
Georgia (si parla di 1.400 morti in una zona come la Ossezia
del Sud ricca di viadotti petroliferi).
Il calo del greggio comunque lancia i titoli 'retail' e dei
trasporti che, con i loro guadagni, bilanciano le pesanti
perdite di Fannie Mae. L'agenzia semigovernativa
specializzata nei mutui, dopo essere arrivata a segnare
ribassi del 18%, ha chiuso in calo del 9,35%v a 9,02
dollari. A pesare sono i risultati trimestrali peggiori del
previsto. La società ha archiviato il secondo trimestre con
perdite per 2,3 miliardi di dollari e ha annunciato un
drastico taglio del dividendo da 25 a 5 cent, rafforzando i
timori per la crisi immobiliare e del credito.
In settimana, la rivale di Fannie Mae, Freddie Mac (-0,03% a
5,89 dollari) aveva riportato una perdita tripla rispetto
alle valutazioni degli analisti e in Borsa quest' anno i
titoli dei due gruppi hanno lasciato sul terreno circa l'
80% a seguito anche di preoccupazioni crescenti circa la
loro liquidità, nonostante il pacchetto di misure di
sostegno varato dal Congresso.
In flessione anche Washington Mutual, -8,09% a 4,578
dollari. Fra i titoli finanziari salgono invece Morgan
Stanley, +5,58% a 45,04 dollari, Merrill Lynch (+2,95% a
26,87 dollari), JpMorgan (+3,17% a 41,07 dollari), Bank of
America (+2,32% a 32,25 dollari) e Wachovia (+4,73% a 17,39
dollari). Bene anche Gm e Ford, che prendono slancio dal
calo delle quotazioni petrolifere e guadagnano
rispettivamente il 2,87% a 10,03% e l'8,23% a 5,26 dollari.
Sale Wal Mart, +1,58% a 57,86 dollari.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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WALL
STREET: IN CALO CON
FINANZIARI NONOSTANTE PETROLIO
12 Agosto 2008 22:50
NEW YORK - di AMSA ______________________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 12
ago - Wall Street in calo nonostante il petrolio. che
continua a perdere colpi. Le difficoltà dei finanziari, alle
prese con nuove perdite e svalutazioni, pesano sugli indici
che chiudono la seduta in territorio negativo: il Dow Jones
scende dell'1,16% a 11.645,32 punti, il Nasdaq cala dello
0,38% a 2.430,61 punti, mentre lo S&P 500 lascia sul terreno
l'1,17% a 1.290,10 punti. Il petrolio in avvio di seduta ha
guadagnato 4 dollari, risalendo così dai minimi degli ultimi
giorni, dopo l'interruzione cautelativa da parte di BP di un
oleodotto che sbocca sul Mar Nero in seguito al conflitto in
Georgia. Il prezzo, però è poi di nuovo calato per poi
chiudere a 113,07 dollari. Una flessione che penalizza
ExxonMobil e Chevron, rispettivamente in calo dell'1,46% a
77,02 dollari e dello 0,51% a 83,65 dollari. La riduzione
dei prezzi del petrolio fa bene a Ford e Gm: la prima avanza
dello 0,97% a 5,21 dollari e la seconda del 3,25% a 11,11
dollari. Il presidente e amministratore delegato di Gm,
Richard Wagoner, ha dichiarato in un'intervista che il
peggio, in termini di licenziamenti, dovrebbe essere passato
per la casa automobilistica. Ma a condizionare la seduta è
soprattutto il comparto finanziario, con JpMorgan che
annuncia nuove svalutazioni e due analisti che tagliano le
stime di Goldamn Sachs per il terzo trimestre. JpMorgan
perde oltre il 9,27% a 38,01 dollari dopo aver anticipato,
per il trimestre corrente, ulteriori svalutazioni per 1,5
miliardi di dollari. Il management è convinto che la
situazione economica continuerà a restare debole e che il
mercato dei capitali sarà ancora sotto pressione per effetto
del progressivo indebolimento dei prezzi delle abitazioni.
Proprio oggi la società di consulenza Greenwich Associates
ha pubblicato un sondaggio fra le principali istituzioni
finanziarie da cui emerge che la maggior parte degli
operatori si aspetta il 'crac' di un'altra grande banca,
dopo Bear Stearns, nel giro di un anno. Fra gli altri
finanziari Citigroup lascia sul terreno il 6,05% a 18,63
dollari, Wachovia l'11,92% a 16,04 dollari, Washington
Mutual l'8,84% a 4,32 dollari, Bank of America il 6,59% a
31,18 dollari e Lehman Brothers il 12,04% a 16,,2 dollari.
In calo anche Morgan Stanley, -6,06% a 42,64 dollari: sul
titolo pesa anche la bocciatura da parte del procuratore
generale di New York, Andrew Cuomo, del piano da 5,4
miliardi di dollari di riacquisto di bond ad alto (auction-rate
security, ars). Male anche Fannie Mae e Freddie Mac, che
arretrano rispettivamente del 3,57% a 8,10 dollari e del
3,82% a 5,39 dollari. Goldam Sachs lascia sul terreno il
6,35% a 166,70 dollari, dopo un analista di Deutsche bank e
uno di Oppehmeir & Co. hanno tagliato le proprie previsioni
sugli utili della banca d'investimento.(ANSA).
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Fonte -
ANSA |
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WALL
STREET: snobba i dati macro e
chiude in rialzo CON l'high-tech
Giovedì 14 Agosto 2008,
22:34 - di
Trendonline ______________________________________________
A dispetto dello
scenario negativo che aveva preso corpo ancor prima
dell'avvio degli scambi, la piazza azionaria americana ha
mostrato i muscoli quest'oggi, riscattandosi dalle debolezza
delle ultime due sedute. In un primo momento si è temuto che
anche oggi le vendite avrebbero dominato la scena, sulla
scorta della negatività evidenziata nelle battute iniziali.
Gli indici hanno avviato gli scambi in territorio negativo,
frenati dai deludenti aggiornamenti arrivati dal fronte
macroeconomico. Nell'ultima settimana le richieste di
sussidi di disoccupazione sono scese a 450mila unità, mentre
il mercato si aspettava una flessione più corposa a 425mila
unità. Ad allarmare gli operatori è stata anche
l'indicazione relativa all'inflazione di luglio, salita
dello 0,8% rispetto allo 0,4% previsto. Come se non
bastasse, anche il dato “core”, depurato cioè delle
componenti più volatili quali alimentari ed energia, è
cresciuto dello 0,3% in confronto allo 0,2% atteso dalla
comunità finanziaria.
Negativa la reazione del mercato che già a meno di un'ora
dall'avvio è riuscito a trovare la forza per reagire, tanto
che gli indici hanno riconquistato da subito la parità. Nel
corso della seduta i listini hanno allungato ulteriormente
il passo, segnando rialzi anche superiori ad un punto e
mezzo percentuale, salvo ritracciare nella seconda parte
della sessione. Wall Street ha comunque chiuso gli scambi in
territorio positivo, grazie soprattutto al ritracciamento
dei prezzi del petrolio, al recupero del dollaro e alla
buona intonazione dei finanziari e del settore high-tech.
Al suono della campanella così il Dow Jones (notizie) e
l'S&P500 si sono presentati in rialzo rispettivamente dello
0,72% e dello 0,55%. E' riuscito a fare ancora meglio il
Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) , salito a 2.453,67
punti, in progresso dell'1,03%, dopo aver toccato un minimo
a 2.414 e un massimo a 2.461 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, in maglia rosa General Motors
(NYSE: GM - notizie) che dopo l'affondo di ieri si è
riscattato con un rialzo di oltre il 10%. Il titolo è stato
sostenuto dall'aspettativa di una possibile anticipazione
del piano di risparmi da 10 miliardi di dollari.
Ben intonati i finanziari, con American Express (NYSE: AXP -
notizie) e AIG in ascesa di poco più del 3%, seguiti da Jp
Morgan e da Citigroup (ASFZ.PK - notizie) che hanno
guadagnato l'1,82% e l'1,46%, ma la migliore è stata Bank of
America (NYSE: IKJ - notizie) con un rally di oltre il 4%.
A due velocità i petroliferi dopo la correzione del greggio,
tornato a ridosso dei 115 dollari al barile, anche se lo
storno ha pesato solo su Exxon Mobil (NYSE: XOM - notizie) ,
in calo dello 0,91%, mentre Chevron (NYSE: CVX - notizie) è
riuscito a chiudere in positivo dello 0,34%.
Deboli At&T e Alcoa (NYSE: AA - notizie) che hanno ceduto
rispettivamente lo 0,67% e lo 0,93%, mentre ha chiuso in
frazionale rialzo dello 0,41% Wal-Mart, dopo aver trascorso
quasi l'intera giornata in negativo. Il colosso retail ha
presentato una buona trimestrale, con utili in crescita più
del previsto e fatturato in linea con le attese. A lasciare
perplessi gli operatori però è stata l'indicazione relativa
alle stime per il trimestre in corso, nonostante Wal-Mart
abbia rivisto al rialzo l'outlook per l'intervo esercizio
2008.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, ottima
performance per Nvidia che ha portato avanti il rally della
vigilia, avanzando del 6,04%, sulla scia dei risultati
trimestrali, accompagnati dall'annuncio di un piano di
buy-back da 1 miliardi di dollari, molto apprezzato dal
mercato.
Non è riuscito a fare altrettanto Applied Materials (NASDAQ:
AMAT - notizie) , bloccato dalle prese di profitto che lo
hanno costretto a chiudere in calo di poco più di un punto
percentuale. Ancora denaro su eBay che è salito dello 0,97%
sulla scia dell'interesse per l'acquisto di una quota della
rivale Gmarket.
Si ferma sulla parità Apple (NASDAQ: AAPL - notizie) che
tira il fiato dopo la buona performance delle ultime
giornate, mentre cede lo 0,39% Yahoo (NASDAQ: YHOO -
notizie) , diversamente da Google (NASDAQ: GOOG - notizie)
che ha guadagnato oltre un punto.
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Fonte -
Trendonline |
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WALL
STREET: PESANO FINANZA E
IMMOBILI
18 Agosto 2008 22:12
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Chiusura in negativo
per Wall Street: il Dow Jones ha ceduto l'1,50% a 11.484,52
punti, il Nasdaq l'1,45% a quota 2.416,98. Lo S&P 500 ha
lasciato sul terreno l'1,48% a 1.278,99 punti.
L'azionario americano ha esteso le perdite dell'apertura per
l'aggravarsi dei ribassi delle società di mutui Fannie Mae e
Freddie Mac, scivolate sui timori di nuovi contraccolpi per
la frenata del mercato immobiliare. A pesare sui titoli, che
hanno spinto al ribasso tutto il comparto finanziario, sono
state le dichiarazioni odierne del ministero del Tesoro,
Paulson, che ha ribadito di non aver intenzione di usare il
suo potere per sostenere Fannie e Freddie attraverso
l'acquisto di una partecipazione azionaria o finanziamenti.
I commenti del Tesoro fanno seguito a un articolo del
settimanale Barron's, secondo il quale il Tesoro starebbe
considerando una ricapitalizzazione delle due società con
conseguente diluizione del valore delle quote azionarie.
Le due agenzie semipubbliche specializzate nei prestiti
ipotecari hanno lasciato sul terreno rispettivamente il
21,74% a 6,19 dollari e il 24,44% a 4,42 dollari, scendendo
ai minimi degli ultimi 18 anni. In pratica - secondo
Barron's - i due gruppi dovranno essere salvati dall'
intervento pubblico; in ogni caso, le azioni ordinarie di
Fannie-Freddie potrebbero essere escluse dalle misure di
emergenza del Tesoro, il che significherebbe una perdita
secca per questa tipologia di investitori.
Fra i finanziari in calo Citigroup, -4,85% a 17,65 dollari,
Lehman Brothers, -6,68% a 15,09 dollari e JpMorgan, -3,52% a
36,73 dollari. Fra i titoli legati ai consumi, Lowes, uno
dei maggiori operatori nel 'fai da te' per la casa, sale
dello 0,33% a 24,58 dollari. La trimestrale ha evidenziato
un calo degli utili inferiore alle attese, inoltre Lowes ha
stimato un utile per azione annuo fino ad un massimo di 1,56
dollari contro 1,5 dollari di alcuni analisti.
Sul valutario al termine delle contrattazioni di Wall Street
l'euro è scambiato a 1,4702 mentre il petrolio quota poco
sotto $113.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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WALL
STREET: IN ROSSO CON BALZO
PREZZI E TENSIONI FINANZIARIE
19 Agosto 2008 23:02
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 19
AGO - Ennesima giornata storta per Wall Street che, con il
riaccendersi dei timori sullo stato di salute del settore
finanziario e l'inatteso balzo dei prezzi alla produzione,
chiude in territorio negativo: il Dow Jones cala dell'1,10%
a 11.353,95 punti, il Nasdaq perde l'1,35% a 2.384,36 punti,
mentre lo S&P 500 scende dello 0,90% a 1.267,10 punti. A
dare un'intonazione negativa alla seduta ci hanno pensato
fin dall'inizio le indicazioni congiunturali: i prezzi alla
produzione sono balzati inaspettatamente a luglio dell'1,2%
rispetto a giugno e del 9,8% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente, segnando così l'aumento tendenziale
maggiore degli ultimi 27 anni. Negativo anche il dato sulle
nuove costruzioni che, pur confermandosi in linea con le
attese degli analisti, mette in evidenza per lo scorso mese
un calo dell'11% a 965 mila unità, cioé ai minimi degli
ultimi 17 anni, cioé dal marzo del 1991. Fra i finanziari
restano sotto pressione Fannie Mae e Freddie Mac dopo che il
settimanale Barron's ha paventato un possibile intervento
del Tesoro per salvare le due agenzie semipubbliche in
difficoltà nel reperire le risorse necessarie. Dopo aver
perso oltre il 20% nella seduta precedente, Fannie e Freddie
lasciano sul terreno rispettivamente il 2,28% a 6,01 dollari
e il 5,01% a 4,17 dollari. Sotto pressione anche Aig che
cede il 5,9%: a pesare è il report di Goldman Sachs, secondo
il quale il colosso assicurativo potrebbe aver bisogno di un
nuovo aumento di capitale. "Il motivo per cui diciamo di non
comprare Aig è semplice: gli intricati business di Aig sono
talmente complessi che anche il management - si legge nel
report - potrebbe non sapere la reale esposizione della
societa". Brutta battuta d'arresto anche per Lehman Brothers:
il titolo scivola del 13,04% a 13,07 dollari dopo che gli
analisti di JpMorgan hanno previsto per la banca ulteriori
svalutazioni per 4 miliardi nel terzo trimestre. Lehman,
Fannie e Freddie condizionano la performance giornaliera
dell'intero settore: Citigroup arretra del 2,44% a 17,19
dollari, Bank of America del 4,16% a 28,08 dollari, Merrill
Lynch del 3,71% a 23,82 dollari e JpMorgan del 3,16% a 35,58
dollari. Soffre anche Home Depot, -3,71% a 25,96 dollari,
dopo l'ottavo consecutivo rallentamento dei profitti su base
trimestrale. Il colosso statunitense del 'fai da te' per la
casa, ha registrato nel secondo trimestre un utile netto di
1,2 miliardi di dollari (71 cents per azione), in calo
rispetto a 1,59 miliardi (77 cents) del pari periodo
dell'esercizio precedente. Il risultato in ogni caso è stato
superiore alle attese di alcuni analisti, i quali puntavano
su un utile per azione di 61 centesimi. Si tratta peraltro
dell'ottavo trimestre di fila in cui Home Depot accusa un
rallentamento dei profitti, come conseguenza della grave
crisi del mercato immobiliare negli Usa. Le vendite sempre
nel secondo trimestre si sono attestate su 21 miliardi
contro 22,2 miliardi precedenti. Home Depot ha annunciato
anche che l'utile annuale derivante da operazioni
continuative calerà del 24%.(ANSA).
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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WALL
STREET: SENZA DIREZIONE,
CONTRASTATA CON PETROLIO
21 Agosto 2008 22:37
NEW YORK - di ANSA ______________________________________________
SI ALLENTANO TENSIONI
SU FANNIE-FREDDIE MA TIMORI RESTANO
(ANSA) - NEW YORK, 21 AGO - Il petrolio torna a correre
trascinando le commodity. Il dollaro si indebolisce. E
dall'economia statunitense arrivano nuove notizie negative.
Gli indici di borsa reagiscono ai segnali esterni in modo
altalenante, scontando anche il riaccendersi dei timori per
nuove svalutazioni e perdite da parte delle banche
d'investimento. Il Dow Jones chiude salendo dello 0,10% a
11.428,42 punti, il Nasdaq scende dello 0,36% a 2.380,38
punti, mentre lo S&P 500 segna un +24% a 1.277,57 punti. Si
allentano, intanto le tensioni su Fannie Mae e Freddie Mac,
anche se non scema fra gli operatori la convinzione che il
Tesoro sarà obbligato a un intervento diretto per salvare le
due agenzie semipubbliche. L'aumento delle quotazioni
petrolifere, tornate a spingersi sopra i 120 dollari, pesa
su General Motors (-2,36% a 9,92 dollari), che oggi ha
annunciato un investimento pari a 500 milioni di dollari
negli Stati Uniti per produrre una nuova auto compatta, in
grado di competere nell'era del caro carburanti. Pesanti
alle compagnie aree, con Us Airways che cede l'8,79% a 6,85
dollari e Northwest che arretra del 4,47% a 9,40 dollari.
Fra i finanziari, in recupero Fannie Mae e Freddie Mac, che
guadagnano rispettivamente il 13,17% a 4,98 dollari e il
2,77% a 3,34 dollari. Avanzano in modo più contenuto Lehman
Brothers (+0,51% a 13,80 dollari) e Citigroup (+0,34% a
17,55 dollari). Positiva anche Merrill Lynch, +0,86% a 24,62
dollari, mentre JpMorgan arretra dell'1,14% a 36,58 dollari.
(ANSA).
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Fonte -
ANSA |
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WALL
STREET: GRAN RIALZO GRAZIE
BERNANKE, LEHMAN
22 Agosto 2008 22:10
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Petrolio in caduta
libera in chiusura di seduta regolare a New York, -6,58
dollari a $114,6, il piu' forte ribasso degli ultimi 4 anni.
Inoltre il presidente della Fed Ben Bernanke lascia
intendere che la banca centrale non sta pensando ad alcun
ritocco dei tassi di interesse e si dice "incoraggiato" dal
calo delle quotazioni petrolifere e dalla crescente
stabilità del dollaro. Infine la Korea Development Bank (Kdb)
valuta l'acquisizione di Lehman Brothers (e il titolo sale
+13% dopo aver perso quest'anno circa -80%). Cosi' Wall
Street brinda archiviando l'ultima seduta della settimana in
territorio ampiamente positivo. Il Dow Jones avanza
dell'1,71% a 11.625,38 dollari, il Nasdaq sale dell'1,42% a
2.414,71 dollari, mentre lo S&P 500 segna un progresso
dell'1,12% a 1.292,05 punti.
Da notare che i volumi sono molto bassi, visto che soltanto
888 milioni di azioni sono state trattate al New York Stock
Exchange, il minimo assoluto dallo scorso 26 dicembre.
Secondo Bloomberg il volume questa settimana e' stato -35%
al di sotto della media annuale.
Gli analisti mettono in evidenza che il crollo del 54%
dell'S&P 500 Financials Index dal picco del febbraio 2007
fino al 15 luglio di quest'anno e' stato il piu' forte
ribasso del comparto in 46 anni, stando ai dati Birinyi
Associates.
Unica nota stonata nelle seduta Fannie Mae e Freddie Mac,
che continuano a restare sotto pressione a causa della
decisione di Moody's di tagliare il rating sulle azioni
privilegiate al livello più basso del cosiddetto 'investment
grade', vale a dire il quoziente di affidabilità. Freddie
chiude di nuovo in calo, -9,21% a $2,87, mentre Fannie sale
del 2,68% a $4,98.
Lehman Brothers, da tempo nell'occhio del ciclone tanto da
essere individuata da più parti come il soggetto finanziario
di rilevante importanza destinato a cadere sotto la crisi,
di cui hanno parlato più di un analista negli ultimi tempi,
vola spinta dal possibile salvataggio da parte di Kdb.
Se Lehman si salvasse, a quel punto verrebbe meno una delle
maggiori preoccupazioni della Borsa, considerato anche che
ben difficilmente il Governo statunitense eviterebbe di
salvare Fannie Mae e Freddie Mac, qualora la situazione
precipitasse ulteriormente per le due agenzie. Lehman
Brothers è quindi l'anello debole della crisi; se supererà
le attuali difficoltà, tutto il comparto ne beneficerà e di
conseguenza anche la Borsa. Jp Morgan e' salita del 3,78% a
$37,63 e Merrill Lynch ha segnato un progresso del 3,49% a
$25,19.
Oggi il petrolio inoltre ha ripreso a scendere e questo è
quanto si auspicano un po' tutti, dai Governi, ai
consumatori, ai mercati, anche le stesse compagnie
petrolifere, che temono un'eccessiva contrazione della
domanda. Beneficiano del calo del greggio l'industria
automobilistica e quella aerea. General Motors guadagna il
5,24% a $10,44, mentre Ford sale dello 0,90% a $4,46. Delta
segna un progresso dell'8,46% a $8,57 e UsAirways mette a
segno un maxi-rialzo del 14,26% a $7,77.
Sul valutario l'euro è scambiato a 1,4774 dopo la chiusura
di Wall Street.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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WALL
STREET: A NEW YORK VINCONO SHORT E RIBASSISTI
25 Agosto 2008 22:00
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Seduta decisamente
negativa a Wall Street, il Dow Jones ha perso il 2,08%, lo
S&P 500 l'1,96% e il Nasdaq l'2,03%. Gli indici sono stati
zavorrati dai timori sull'impatto dell'onda lunga del credit
crunch e dai segnali di ulteriore rallentamento
dell'economia mondiale. Il quadro è reso ancor più fosco dal
rimbalzo dei prezzi del petrolio, che rilancia le
preoccupazioni su un incremento dei costi energetici, con
conseguente flessione della spesa per consumi.
Ma è soprattutto il settore finanziario a scandire il passo.
American International Group, la maggiore compagnia
assicurativa al mondo, lascia sul terreno oltre il 5% dopo
che Credit Suisse ne ha tagliato il target price e le stime
sugli utili del terzo trimestre. Gli analisti di Credit
Suisse infatti hanno pronosticato per il numero 1 mondiale
del settore perdite per 2,41 miliardi di dollari nel
trimestre, ossia 86 cent per azione. Lehman Brothers cade
del 7% circa dopo che il presidente dell'authority che
vigila sul sistema finanziario in Corea ha bocciato
l'ipotesi che la Korea Development Bank acquisisca la banca
d'affari Usa. Le autorità regolatorie sudcoreane hanno
infatti messo sull'avviso Korea Development Bank circa i
rischi legati ad una possibile acquisizione estera,
considerata la gravità della crisi. Venerdì scorso infatti
la stessa KDP non aveva escluso di avere fra le opzioni a
disposizione anche l'acquisto della banca d'affari Usa.
Ancora una volta spinti al ribasso dai titoli finanziari,
dopo che si è verificato il nono fallimento di un istituto
statunitense. Infatti, le autorità del Kansas hanno deciso
la chiusura di Columbian Bank, particolarmente esposta ai
venti della crisi. Oggi hanno sofferto anche i titoli della
grande distribuzione, con Coach - uno dei maggiori
produttori di borse di lusso - che arretra di 1,3 dollari, a
27,03. Nel settore della ristorazione, Darden Restaurants
scivola di 94 cents, a 32,63 dollari.
L'altalena del prezzo del petrolio - sceso oggi sotto 114
dollari per poi peraltro risalire - penalizza anche le
compagnie aeree. AMR perde 14 cents, a 10,38 dollari. Il
calendario macroeconomico prevedeva per la giornata odierna
solo la statistica sulle compravendite di case esistenti, a
sorpresa salite a luglio del 3,1%.
Il taglio dell stime sulla crescita mondiale nel 2008 e nel
2009, varato dal Fondo Monetario Internazionale, pesa sui
titoli ciclici: Caterpillar, per esempio, scende di quasi il
3%. Fannie Mae, +5% circa, e Freddie Mac, +18% circa, hanno
rallentato il passo dopo che, da un filing alla Sec, è
emerso che Jp Morgan & Chase (oltre -3%) - che ha in mano
titoli delle due agenzie semi-pubbliche per circa 1,2
miliardi di dollari - ha registrato un calo nel valore
dell'investimento di $600 milioni nel terzo trimestre. Gli
investitori temono che il rallentamento della crescita
impatterà pesantemente anche sul settore tecnologico: Apple
lascia sul terreno il 2% circa.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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WALL
STREET: ENERGETICI E FINANZIARI FANNO DA VOLANO
27 Agosto 2008 22:11
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Wall Street ha chiuso
in buon rialzo, spinta da un ritrovato ottimismo degli
investitori dopo il dato soprendente sugli ordini di beni
durevoli (controlla la performance degli indici Usa). Il Dow
Jones avanza dello 0,79% a 11.503,90 punti, il Nasdaq sale
dello 0,87% a 2.382,46 punti, mentre lo S&P 500 guadagna lo
0,80% a 1.281,63 punti. Il mercato non ha risentito della
corsa dei prezzi del greggio, salito oltre $118, conseguenza
del timore che la tempesta tropicale Gustav colpisca gli
impianti del Golfo del Messico. Al contrario, la tonicità
delle società energetiche ha contribuito a sostenere le
quotazioni. Bene i finanziari, con Lehman Brothers in
crescita di quasi il 7%, affatto penalizzata dalla
previsione di un analista di Morgan Stanley su svalutazioni
per 3,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre.
Gli investitori premiano la decisione, riferita dal
Financial Times, di tenere in caldo tre gruppi di private
equity nel caso in cui la banca d'affari opti per la
cessione della divisione di asset management. Fra gli altri
titoli in evidenza, il gruppo attivo nelle vendite libri
Borders balza di oltre il 20% dopo aver comunicato una
perdita trimestrale inferiore alle attese. La catena di
negozi di abbigliamento femminile Talbots mette a segno un
progresso di quasi il 30% grazie alla conferma delle stime
sull'utile 2008 nonostante una perdita trimestrale superiore
alle aspettative.
"Due fattori hanno aiutato il mercato: da un lato i dati
congiunturali positivi, con l'aumento a sorpresa degli
ordini di beni durevoli, e i report su Fannie Mae e Freddie
Mac che lasciano intravedere come i due gruppi non se la
passino poi così male", spiega Art Hogan, analista di
Jefferies.
I beni durevoli hanno segnato in luglio un progresso
dell'1,3%, un aumento maggiore delle attese degli analisti.
Sono stati inoltre rivisti al rialzo i dati di giugno. Sul
fronte dei finanziari, sono Fannie Mae e Freddie Mac a
tirare la volata salendo, per la terza seduta consecutiva,
rispettivamente del 15,30% a 6,48 dollari e del 19,65% a
4,75 dollari.
I titoli delle due agenzie sono stati spinti da un report di
Merrill Lynch, che valuta prematura l'ipotesi di una
nazionalizzazione dei due gruppi, pilastri del mercato
immobiliare statunitense. Secondo Merrill Lynch i titoli di
Fannie e Freddie, scesi la scorsa settimana ai minimi degli
ultimi 20 anni, hanno risentito in modo eccessivo della
"possibilità di un avvenimento catastrofico". Sulla scia di
Fannie e Freddie avanzano quasi tutti i titoli del settore:
Lehman Brothers segna un progresso del 5,35% a 14,78
dollari, Merrill Lynch sale del 4,85% a 25,27 dollari e Jp
Morgan guadagna l'1,45% a 37,14 dollari.
Sul valutario, alla fine della seduta di Wall Street, l'euro
è scambiato a 1,4723.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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WALL
STREET: RIBASSISTI ALLE CORDE?
28 Agosto 2008 22:03
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Gli indici di Wall
Street hanno chiuso in deciso rialzo (controlla la
performance finale in home page), con il Dow Jones
Industrial a +212 punti e lo S&P500 a quota 1300 (+1.40%),
spinti dal dato sul Pil Usa nel secondo trimestre e dalla
flessione dei prezzi del greggio. La revisione a +3,3% del
dato sulla crescita a stelle e strisce sostiene le
quotazioni dei comparti ciclici industriali. Questi dati,
migliori del previsto, sulla crescita degli Stati Uniti,
fanno intravedere la luce in fondo al tunnel della crisi dei
mutui.
L'espansione del prodotto interno lordo degli Usa nel
secondo trimestre è stata rivista a +3,3% annualizzato dal
+1,9% della precedente stima, grazie alla forte spinta delle
esportazioni a loro volta sostenute dal dollaro debole. E
anche se in molti si aspettano una gelata sulla crescita
della seconda metà dell'anno - quando si esaurirà la spinta
dei bonus fiscali decisi dalla Casa Bianca e il dollaro
cesserà di aiutare l'export - i dati di oggi sono bastati a
innescare una corsa a Wall Street. Le migliori prospettive
di crescita aiutano in particolare i titoli ciclici,
industriali e quelli collegati al settore immobiliare, come
Caterpillar (+3,13%) e General Electric (+2,2%).
Fra gli altri, Caterpillar avanza del 3% circa. Tiffany
mette a segno un +10% dopo aver presentato i dati del
secondo trimestre migliori del previsto. Ottimismo anche
sulle prospettive del settore finanziario, dopo che la
compagnia assicurativa sui bond Mbia, che mette a segno un
balzo di oltre il 22%: la società che assicura i bond ha
chiuso nuove operazioni e può andare avanti con la propria
attività, tanto che assicurerà 184 miliardi di bond
municipali.
A guidare il recupero sono proprio i titoli delle società
più esposte alla crisi del settore creditizio, dopo che sono
rientrate le probabilità di un intervento da parte dello
Stato. Fannie Mae é volata del 17,01% a 7,58 dollari dopo la
nomina di un nuovo direttore finanziario e, con Freddie Mac
(+9,26% a 5,19 dollari), beneficia del ridimensionamento
dell'allarme sulla tenuta dei conti. Forti anche Citigroup
(+5,08% a 19,04 dollari), Lehman Brothers (+7,37% a 15,87
dollari) e Aig. Avanza anche Merrill Lynch, +8,90% a 27,52
dollari. Negli altri settori il produttore di gioielli
Tiffany avanza di oltre il 10% dopo una semestrale oltre le
attese e un miglioramento dell'outlook sul 2008.
Il futures sul greggio, in precedenza in rialzo, arretra di
quasi tre dollari il barile dopo che l'Agenzia
Internazionale dell'Energia ha assicurato forniture
aggiuntive nel caso in cui la tempesta tropicale Gustav
danneggiasse gli impianti del Golfo del Messico. Negli
ultimi scambi a New York il petrolio cede il 2,2% a 115,56
dollari al barile.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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WALL
STREET: IN CALO CON DATI SPESA PERSONALE,GIU'FANNIE-FREDDIE
29 Agosto 2008 22:43
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 29
ago - Le incertezze perduranti sullo stato dell'economia
pesano su Wall Street: il Dow Jones cede l'1,43% a 11.547,86
punti, il Nasdaq scende dell'1,83% a 2.367, 52 punti, mentre
lo S&P 500 perde l'1,34% a 1.283,26 punti. Le ombre sulla
congiuntura economica in effetti restano inalterate,
nonostante l' effervescenza per molti versi immotivata che
ha contraddistinto ieri la notizia della revisione in forte
rialzo (+3,3%) del pil del secondo trimestre. Le statistiche
odierne hanno indicato che i redditi, cioé il potere di
acquisto dei consumatori, a luglio si è contratto dello
0,7%, molto oltre le attese. La spesa effettiva ha segnato
un +0,2% che però al netto dell' inflazione si traduce in un
calo dello 0,4%. Sempre oggi l' indice dei responsabili per
gli acquisti del comparto manifatturiero nel distretto di
Chicago a sorpresa ad agosto è salito a 57,9 ben oltre le
previsioni. Ma in effetti quest' indicatore non ha fatto
altro che confermare quanto già era stato evidenziato ieri
dalla statistica sul pil, che, cioé, l' economia è trainata
dalle esportazioni, grazie al minidollaro. La seduta odierna
segnala appunto il capitombolo di Dell, scesa del 13,80% a
21,73 dollari. Dell ha registrato un rallentamento delle
vendite non solo negli Usa, ma anche in Europa ed in Asia,
una tendenza che rischia di accentuarsi con la crisi
economica. Sempre fra i tecnologici - il cui cattivo
andamento pesa ovviamente sul Nasdaq - Microsoft è in
flessione del 2,22% a 27,32 dollari mentre Intel lascia sul
terreno IL 2,92% A 22,90 Dollari. Fra i finanziari, di nuovo
sull' ottovolante Fannie Mae e Freddie Mac, che precipitano
rispettivamente del 14,21% a 6,82 dollari e del 13,83% a
4,53 dollari. Bank of China infatti si è liberata di una
parte della sua esposizione sulle obbligazioni emesse dalle
due agenzie di prestito immobiliare. (ANSA).
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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