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Mercoledì 09
aprile 2008 |
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Venerdì 11
aprile 2008 |
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Martedì
15
aprile 2008 |
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USA,
I PROBLEMI RESTANO MA NON C'E' RECESSIONE
01 Aprile 2008 23:19 NEW YORK -
di ANSA _______________
Il n. 1 della Fed Ben Bernanke, prima dell'audizione al
Congresso, ha incontrato alcuni parlamentari. Ha parlato di
"grandi preoccupazioni" ancora esistenti per l'economia,
messa a dura prova dalla crisi del mercato immobiliare, del
credito e finanziaria.
I problemi restano, ma non c'é recessione. Lo ha detto il
presidente della Fed, Ben Bernanke, incontrando privatamente
i parlamentari repubblicani alla vigilia del suo intervento
di domani nel quale traccerà un quadro delle condizioni
dell'economia americana.
Secondo quanto riferito da uno dei
leader dei repubblicani alla Camera, Adam Putnam, presente
all'incontro odierno, Bernanke ha riferito che ci sono
ancora alcuni problemi che destano preoccupazione, come il
mercato immobiliare, ma "non ha detto - ha aggiunto Putnam
- che l'economia è in recessione".
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Mutui:
Usa, un accordo bipartisan
01 Aprile 2008 21:43 NEW YORK -
di ANSA _____________________________________
Raggiunto al Senato per scrivere legge su pignoramenti
(ANSA) - NEW YORK, 1 apr - E' stato raggiunto al Senato Usa
un accordo di massima bipartisan per scrivere una legge per
affrontare il problema dei pignoramenti.La nuova norma che
dovra' essere scritta potrebbe prevede che, in caso di
ricorso, il giudice possa bloccare il pignoramento di una
casa da parte della banca.
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Fmi
taglia stime crescita mondiale 2008 al 3,7%
01 Aprile 2008 20:13 NEW YORK -
di FT _____________________________________
BERLINO (Reuters) - Il Fondo monetario internazionale ha
tagliato le stime 2008 sulla crescita mondiale al 3,7% dalla
precedente previsione di gennaio del 4,1% nonostante la
crisi finanziaria. Lo riporta il Financial Times Deutschland,
aggiungendo che l'Fmi pubblicherà la nuova stima nel report
'World Economic Outlook' la prossima settimana e che alcune
lievi modifiche sono possibili prima della pubblicazione.
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MUTUI:
E' LA MAGGIOR CRISI BANCARIA DA 30 ANNI
01 Aprile 2008 17:06 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Per gli analisti di Morgan Stanley e Oliver Wyman le
conseguenze sarannp peggiori del cosiddetto 'Black Monday'
del 1987, del crollo dei mercati asiatici del 1998 e dello
scoppio della bolla sui titoli tecnologici.
Per le banche la crisi avviata con il tracollo del credito
immobiliare statunitense ad alto rischio sarà la più grave
da 30 anni a questa parte, più drammatica del cosiddetto 'Black
Monday' del 1987, del crollo dei mercati asiatici del 1998 e
dello scoppio della bolla sui titoli tecnologici. E' questo
il parere degli analisti di Morgan Stanley e di Oliver Wyman,
che hanno messo a punto un 'report' congiunto su questa
crisi.
I ricavi per le banche d' investimento secondo gli analisti
sono destinati a contrarsi del 20% quest' anno, mentre le
svalutazioni ulteriori ammonterebbero a circa 75,0 miliardi
di dollari. Già questo mese potrebbero inoltre evaporare gli
utili conseguiti nei sei trimestri precedenti, con la
conseguenza che la crisi diverrebbe ancora più grave di
quella degli anni '80 sul mercato delle cosiddette
obbligazioni-spazzatura che mando' a rotoli Drexel Burnham
Lambert.
I ricavi bancari derivanti dall' attività creditizia inoltre
secondo il 'report' dovrebbero calare fino al 60,0% e le
aziende dovranno fornire un maggiore livello di trasparenza
agli investitori che rilevano i loro prestiti.
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USA:
L'ISM MANIFATTURIERO DI MARZO SALE A 48.6
01 Aprile 2008 16:00 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Il dato, in rialzo rispetto al mese precedente, e' migliore
delle attese degli analisti. Il consensus del mercato era
per un calo a 47.5.
Nel mese di marzo l'indice ISM, il dato che misura
l'andamento dell'attivita' manifatturiera negli Stati Uniti,
e' salito a quota 48.6 dai 48.3 punti di febbraio.
Lo ha comunicato l'Institute for Supply Management, di Tempe
in Arizona.
L'indicatore si e' rivelato migliore delle stime degli
analisti. Il consensus era per un calo a 47.5 punti.
Ricordiamo che un valore superiore ai 50 punti indica
un’espansione dell'attivita' manifatturiera, mentre un
valore inferiore indica contrazione.
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USA:
SPESA PER LE COSTRUZIONI IN CALO -0.3%
01 Aprile 2008 16:01 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Mercato immobiliare americano ancora debole, ma il dato e’
migliore del consensus. Il dato di febbraio si rivela
migliore delle stime degli analisti (-0.9%).
Nel mese di febbraio la spesa per le costruzioni negli Stati
Uniti ha registrato un calo dello 0.3%.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio.
Il dato si e’ rivelato migliore delle attese degli analisti,
pari ad un ribasso dello 0.9%.
Il dato di gennaio e’ stato ritoccato al rialzo, da -1.7% a
-1.0%. |
WALL
STREET:
EUFORICA, TERZO MIGLIOR RIALZO DELL'ANNO
01 Aprile 2008
21:57 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Ondata di acquisti sull'azionario grazie ai dati macro
migliori delle attese e alle notizie giunte dal comparto
finanziario che ha guidato il rally. Dow Jones +393 punti,
Nasdaq +3.67%. Pesante l'oro, sotto i $900 l'oncia, giu'
anche i bond.
Wall Street non poteva aprire meglio il nuovo trimestre. Gli
indici azionari hanno archiviato la seduta in forte rialzo,
supportati dalle buone notizie giunte dal comparto
finanziario e dai dati macroeconomici migliori delle attese.
Il Dow Jones ha guadagnato il 3.21% a 12656, l’S&P500 il
3.58% a 1370, il Nasdaq e’ avanzato del 3.67% a 2362. A
ritracciare sono state le commodities, con il greggio
scivolato sotto la soglia dei $100 durante le
contrattazioni, e l’oro in netto ribasso, al di sotto della
soglia dei $900 l’oncia.
A guidare il rally dei listini e’ stato il settore
finanziario dopo che la banca d’affari Lehman Brothers (LEH)
ha annunciato un piano per la raccolta di nuovi capitali
attraverso la vendita di azioni convertibili. Il titolo e’
avanzato di oltre il 10% grazie al forte interesse mostrato
dagli investitori chiave del gruppo per l’operazione che ha
consentito la raccolta di $4 miliardi. Nei giorni scorsi
erano emerse diverse voci sulla liquidita’ dell’azienda e
sul possibile rischio di un crollo in borsa come nel caso di
Bear Stearns (BSC). Gli analisti di Citi e Deutsche Bank
hanno reiterato il rating Buy sul gruppo dopo l'annuncio.
Anche la banca svizzera UBS (UBS) ha visto il titolo salire
con forza grazie all’abilita’ di rastrellare altri $15
miliardi in nuovi capitali, facendo passare in secondo piano
l’annuncio relativo a nuove svalutazioni per $19 miliardi.
Citigroup (C) e’ risultato il miglior titolo del Dow Jones,
in forte progresso anche Merrill Lynch (MER): la voglia di
riscatto degli investitori ha oscurato i rumors circolati
durante la mattinata sulla possibile revisione al ribasso
dei risultati fiscali dei due gruppi.
A fare da volano agli acquisti sono state anche le ultime
notizie economiche. Sia il dato sulla spesa per le
costruzioni che l'aggiornamento sull'attivita'
manifatturiera si sono attestati a livelli migliori delle
attese. Mentre il dato sul comparto immobiliare e’ pero’
risultato (ancora) in calo, l'indice ISM, e’ cresciuto su
base mensile, offrendo agli investitori un motivo in piu’
per tornare a puntare sull’azionario. "La solida domanda
proveniente dall’estero ha contribuito alla forte crescita
delle esportazioni, controbilanciando il calo registrato a
livello domestico" ha puntualizzato Michelle Meyer, analista
di Lehman Brothers.
Dall’inizio dell’anno gli indici sono in netto calo, sulla
scia del continuo deterioramento del settore delle case e
del credit crunch, con il Nasdaq in ribasso di oltre -14%
nel primo trimestre, un record negativo per gli ultimi 5
anni. L’attraente valutazione e la sensazione piu’ o meno
diffusa di un possibile rimbalzo dagli attuali livelli
sembrano cosi’ aver convinto gli operatori a rientrare
sull’azionario.
Tra i titoli tecnologici, in rialzo Dell (DELL) dopo che la
societa’ informatica ha annunciato un taglio della spesa
annuale di circa $3 miliardi per un periodo non inferiore a
3 anni. In progresso anche Microsoft (MSFT): da un articolo
apparso sul Wall Street Journal si apprende che con molte
probabilita’ l’azienda di Bill Gates non rivedra’ al rialzo
il valore della proposta di acquisto su Yahoo! (YHOO) il cui
titolo ha ceduto l’1.5% a fine giornata. Tra i titoli retail,
acquisti su Pier1 Imports (PIR) che ha beneficiato
dell’upgrade a Buy da parte degli analisti di Deutsche Bank.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il
petrolio, portatosi sotto la soglia psicologica dei $100
durante le contrattazioni. I futures con consegna maggio
hanno poi chiuso la seduta a quota $100.98 al barile, in
calo di $0.60 (quarta giornata negativa consecutiva). Sul
valutario, euro nuovamente in flessione nei confronti del
dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il
cambio tra le due valute e’ di 1.5608. Pesanti vendite
sull’oro. I futures con consegna giugno hanno perso $33.70 a
$887.80 l’oncia. In netto ribasso infine i Titoli di Stato.
Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.5450%
dal 3.4320% di lunedi’.
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Fonte
- WallStreetItalia.com |
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CROLLA
LA VENDITA DI CASE A MANHATTAN (-34%)
02
Aprile 2008 19:14 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
La vendite di case a Manhattan e' crollata ai minimi livelli
degli ultimi 18 anni nel primo trimestre 2008, in uno
scenario in cui chi acquista si trova davanti alla
prospettiva di una recessione e di pesanti tagli di posti di
lavoro a Wall Street.
Secondo Bloomberg, che pubblica la notizia, le vendite sono
crollate del 34% rispetto allo stesso periodo dell'anno
scorso mentre l'invenduto e' salito del 4.6% a 6.194
appartamenti, stando all'ultimo rapporto trimestrale di
Miller Samuel Inc. e del broker Prudential Douglas Elliman
Real Estate. Il prezzo medio di un appartamento coop o di un
condominio a Manhattan e' salito del 13.2% al nuovo record
di $945,000.
"Di solito quel che accade e' che un rallentamento nelle
vendite precede un calo dei prezzi", ha detto a Bloomberg
Jonathan Miller, presidente di Miller Samuel Inc.
Le societa' finanziarie e le banche hanno licenziato almeno
34.000 persone negli ultimi mesi per le perdite dovute ai
mutui immobiliari e ai produtti strutturati, la peggiore
recessione sul mercato del lavoro a New York dai tempi dello
scoppio della bolla dot.com nel 2001. E Wall Street come si
sa guida il mercato immobiliare di Manhattan. Eppure "ci
sono molti compratori o potenziali compratori che in questo
momento stanno guardando, ma senza alcun senso di urgenza",
ha detto a Bloomberg il CEO di Prudential Douglas Elliman
Dottie Herman.
Finora Manhattan per la sua peculiarita' di citta'
internazionale ha evitato agevolmente il calo dei prezzi
delle case che sta piagando il resto degli Stati Uniti. Nel
2007 in America si e' registrato il primo calo dei prezzi
immobiliari dai tempi della Grande Depressione ma a
Manhattan i prezzi degli appartamenti sono saliti del 3.6%.
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USA:
RICHIESTE MUTUI CASA, -28,7% SETTIMANA SCORSA
02
Aprile 2008 13:03 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Le
richieste di mutui e rifinanziamenti negli Stati Uniti la
scorsa settimana hanno segnato un calo del 28,7%, dopo il
-14,2% della settimana precedente. Lo rende noto la Mortage
Bankers Association (MBA).
Il calo della scorsa settimana porta l'indice a quota 688,3
da 965,9 della settimana precedente, quando si erano
raggiunti i massimi dai primi di febbraio. A scendere è
stata soprattutto la componente relativa alle richieste di
rifinanziamento - il cui indice è calato del 38% a 2.636 -
ma è in calo anche il sotto-indice relativo agli acquisti di
nuove abitazioni, che ha segnato -12% a quota 356, ai minimi
dall'aprile del 2003.
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FED:
SALGONO RICHIESTE, PRESTITI TASSO SCONTO A 38,1 MLD
03
Aprile 2008 23:24 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW YORK, 3 apr - I colossi bancari di Wall Street
aumentano le richieste di finanziamenti della Federal
Reserve contro la crisi del credito. Sfruttando la finestra
del tasso di sconto, sulla base dei dati diffusi dalla banca
centrale Usa, oggi la richiesta di prestiti si è attestata a
38,1 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 32,9
miliardi della scorsa settimana e ai 13,4 miliardi della
prima settimana di apertura della finestra. (ANSA). |
BEAR STEARNS:
BERNANKE DIFENDE VENDITA, SALVATA STABILITA'
03 Aprile 2008 22:48 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW YORK, 3 apr - Gli artefici del salvataggio di
Bear Stearns difendono a spada tratta la bontà
dell'operazione: "Abbiamo salvato i mercati, abbiamo agito
per la stabilità", spiega il presidente della Fed, Ben
Bernanke. "Per fronteggiare la crisi bisogna agire in modo
deciso: il fallimento disordinato di Bear Stearns avrebbe
potuto creare imprevedibili e severe conseguenze per il
funzionamento del mercato e dell'economia" sottolinea invece
Timothy Geithner, presidente della Fed di New York, il
braccio operativo della banca centrale. "Il Tesoro - afferma
invece Bob Reed, sottosegretario al Tesoro - sostiene
l'operato della Fed. Riteniamo che gli accordi raggiunti
erano necessari e appropriati per mantenere il nostro
sistema finanziario stabile in un periodo critico". "Ci
hanno chiesto di aiutare a prevenire il collasso di Bear
Stearns" sottolinea invece il numero uno di Jp Morgan, James
Dimon, sottolineando che la banca da lui guidata non avrebbe
potuto accollarsi i rischi di Bear Stearns senza il sostegno
della Fed. "Se la Fed avesse concesso prima l'accesso alla
finestra di sconto alle banche d'investimento, ci saremmo
potuti salvare", precisa invece l'ad di Bear Stearns, Alan
Schwartz, chiamato a riferire davanti alla commissione
bancaria del Senato americano insieme a Bernanke, Geithner,
Dimon, il sottosegretario al Tesoro Bob Steel e il
presidente della Sec, Christopher Cox spiegano il perché
dell'intervento. Da quando è stata annunciata l'operazione
di salvataggio è oggetto di critiche. C'é chi ne contesta il
prezzo: 10 dollari ad azione sono un vero e proprio
salvataggio compiuto - affermano i critici - con i soldi dei
contribuenti. Una critica, questa, che non sembra aver
lasciato indifferenti neanche Bernanke e Steel che avrebbero
preferito che l'operazione si chiudesse a un prezzo più
basso per poterla meglio giustificare. C'é anche chi
contrasta la mossa in modo più generale, affermando che si è
scelto di salvare Wall Street, lasciando però in difficoltà
le famiglie. Lo scorso 24 marzo Jp Morgan ha quintuplicato
l'offerta per Bear Stearns, mettendo sul piatto 10 dollari
per azione a fronte dei 2 inizialmente offerti. A fronte
dell'aumento dell'offerta, che valuta Bear Stearns 2,6
miliardi di dollari, la banca d'affari in crisi ha accettato
di vendere in blocco alla società guidata da Dimon il 39,5%
dei propri titoli senza dover passare per il voto degli
azionisti. Il concambio è fissato a 0,21753 azioni Jp Morgan
per ogni titolo di Bear Stearns. Per facilitare la buona
riuscita della fusione la Fed di New York, l'intermediario
della Fed sul mercato, si è assunta il controllo di un
portafoglio di asset di Bear Stearns, valutato in 30
miliardi di dollari, tramite una società a responsabilità
limitata creata a questo scopo. Se Jp Morgan si farà carico
di un miliardo di perdite di valore degli asset di Bear
Stearns, gli altri 29 miliardi di perdite potenziali saranno
finanziati dalla Fed, attraverso un prestito speciale a Jp
Morgan al tasso del 2,5%. (ANSA).
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USA:
PAULSON: ECONOMIA RALLENTA DRAMMATICAMENTE
07 Aprile 2008 20:58 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Anche il ministro del Teosro, dopo Bernanke, ammette che
c'e' recessione. Rischi rimangono sui mercati dei capitali e
sul settore immobiliare. "I prezzi delle case dovranno
ancora scendere perché il mercato possa stabilizzarsi".
"Non c'é dubbio che l'economia statunitense sia rallentata
drammaticamente". Lo ha detto il segretario al Tesoro
statunitense, Henry Paulson, parlando con i giornalisti a
Miami. Paulson ha anche spiegato - riporta la Bloomberg -
che alcuni rischi permangono per quanto riguarda i mercati
dei capitali e il settore immobiliare, dove anche se sono
stati compiuti progressi, i prezzi delle case dovranno
ancora scendere perché il mercato possa stabilizzarsi.
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MUTUI:
MERRILL LYNCH, IL PEGGIO E' PASSATO
07 Aprile 2008 16:57 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Gli analisti: per le banche europee la fase peggiore della
crisi del mercato del credito innescata dal collasso dei
mutui subprime e' passata. Su il rating sui titoli del
settore.
Per le banche europee la fase peggiore della crisi del
mercato del credito innescata dal collasso dei mutui
subprime è passata. E' la valutazione di un analista di
Merrill Lynch che in una nota agli investitori - riportata
dall'agenzia Bloomberg - ha elevato a "neutral" il giudizio
sui titoli degli istituti di credito europei spiegando che
le banche "hanno superato il peggio" e che hanno ammesso
l'ampiezza della crisi.
"Ubs sta ora seguendo la strada che va incontro al desiderio
degli investitori di vedere il 'diniego' tramutato in
'pentimento'", si legge nella nota redatta da Stuart Graham
che in precedenza aveva fissato a "cautious" il rating sul
settore bancario europeo. "Noi riteniamo che anche altre
banche stanno diventando più realistiche riguardo alle sfide
che dovranno affrontare", ha aggiunto l'analista di Merrill
Lynch concludendo che i mercati premieranno questo modo
"realistico di pensare". |
FMI:
CRISI MUTUI KOLOSSAL, PERDITE SUI $1000 MILIARDI
08
Aprile 2008 15:38 WASHINGTON -
di ANSA ____________________________
La crisi dovuta ai mutui subprime provochera' perdite per
945 miliardi di dollari, secondo il Fondo Monetario
Internazionale. L'istituto calcola che 'la caduta dei prezzi
immobiliari negli Usa e l'ammontare dei mutui non pagati
potrebbe portare a perdite globali per 565 miliardi di
dollari', alle quali, dice il Fondo Monetario, si
aggiungerebbero altri 380 miliardi di prestiti e titoli
legati al real estate commerciale. 'E' ormai chiaro che le
turbolenze attuali non sono solo un fenomeno legato alla
liquidita', ma si spiegano con la fragilita' dei bilanci e i
deboli capitali di base. Il che significa che i suoi effetti
possono essere piu' generalizzati, profondi e prolungati',
precisa il Fmi, constatando come gli interventi della Fed e
della Bce hanno contribuito a ridurre la volatilita' dei
tassi di interesse sul mercato monetario. Pur apprezzando il
ruolo giocato dalle maggiori banche centrali, il Fmi invita
gli istituti a riflettere sulle modalita' della concessione
del credito. In particolare, dovrebbero fissare dei principi
di valutazione delle garanzie per evitare i rischi di
rarefazione del credito e di liquidita'.
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USA:
La crisi dei subprime è la peggiore dal secondo dopoguerra
08 Aprile 2008 20:58 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
L’attuale crisi del credito è la peggiore “dell’ultimo mezzo
secolo e forse di più”. A fare il punto della situazione
sulla crisi dei subprime è Alan Greenspan, l’ex presidente
della Federal Reserve, intervenuto via satellite da
Washington a una conferenza organizzata a Tokyo.
Greenspan, che è stato numero uno della Fed per 18 anni,
ritiene che l’ampiezza dei danni causati dal crollo del
mercato immobiliare e dei mutui subprime non sarà ancora
nota per diversi mesi, ipotizzando che i valori del mercato
delle case, negli Stati Uniti, si potrebbero stabilizzare
entro l’inizio del 2009 mentre l’inflazione dovrebbe
rimanere contenuta fino alla ripresa economica.
Greenspan, in un’intervista di pochi giorni fa al quotidiano
spagnolo El Pais, ha inoltre analizzato l’economia europea
di cui ha parlato in generale in termini positivi anche se -
ha precisato - l’economia dell’Unione Europea, così come
quella degli Usa, si trova di fronte a un bivio, dopo un
lungo periodo di crescita economica senza inflazione. “I
prossimi tempi saranno molto più difficili dal punto di
vista delle politica monetaria- ha concluso l’economista
americano - rispetto a quando io ero presidente della
Federal Reserve”.
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USA:
BILANCIA COMMERCIALE PEGGIORE DELLE ATTESE
10
Aprile 2008 14:30 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Nel mese di febbraio il deficit commerciale negli Stati
Uniti e' cresciuto del 5.7% a $62.3 miliardi. Il consensus
era per un valore di $57.4 mld.
Nel mese di febbraio il deficit della bilancia commerciale
USA e' cresciuto del 5.7% rispetto al mese precedente a
quota di $62.3 miliardi. Il dato di gennaio e’ stato rivisto
al rialzo a $59 miliardi da $58.2 mls.
Il dato e’ stato comunicato dal Dipartimento del Commercio
Usa.
Lo sbilancio si e’ rivelato superiore alle stime degli
analisti che erano per una contrazione del deficit a $57.4
miliardi. |
USA: LA
FIDUCIA MICHIGAN CROLLA AL MINIMO ASSOLUTO DA 26 ANNI
11 Aprile 2008 15:57 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Ad aprile il dato preliminare sulla fiducia dei consumatori
negli Stati Uniti e’ sceso a 63 punti dai 69.5 della lettura
finale di marzo. Si tratta del peggior livello dal 1982.
Ad aprile il dato preliminare sulla fiducia dei consumatori
negli Stati Uniti e’ sceso a 63 punti dai 69.5 della lettura
finale di marzo. Si tratta del livello piu' basso da oltre
un quarto di secolo, cioe' dal 1982. Il che da' la misura
della "psicologia da recessione" dominante in questi mesi
tra i consumatori americani.
Lo ha comunicato l'Universita' del Michigan.
Il dato e' inferiore alle stime di mercato. Gli analisti di
Wall Street si aspettavano un valore di 69 punti.
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WALL
STREET:
ONDATA DI SELL, DOW JONES -250
11 Aprile 2008
22:04 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Forti vendite sul comparto azionario sulla scia della brutta
trimestrale di General Electric e dei preoccupanti dati
macroeconomici. Fiducia dei consumatori ai minimi di 26
anni.
Pesanti vendite sulla borsa americana a causa delle
rinnovate preoccupazioni sulla stagione delgi utili
societari e dai deludenti dati macro che hanno rafforzato
l’evidenza della recessione per l’economia a stelle e
strisce. Il Dow Jones ha ceduto il 2.04% a 12325, l’S&P500
il 2.04% a 1332, il Nasdaq e’ arretrato del 2.61% a 2290. Il
calo odierno ha reso negative le performance settimanali
pari rispettivamente a -2.25%, -2.74% e -3.40%.
A fare da volano alle vendite fin dai primi minuti di scambi
e' stata la cattiva trimestrale diffusa dalla conglomerata
industriale General Electric (GE) i cui profitti si sono
attestati a livelli inferiori delle attese ed in calo del 6%
rispetto allo scorso anno. L’azienda ha anche tagliato le
stime sull’intero anno fiscale citando l’impatto della crisi
del credito e il rallentamento dell’economia che hanno
inficiato sui segmenti finanziario, industriale e
farmaceutico del gruppo. L’azione e’ arrivata a segnare una
perdita del 12%, la peggiore performance giornaliera dal
crash dell’87.
"E' una grande delusione che contribuisce al tono negativo
sull'intera stagione degli utili" ha dichiarato Philippe
Gijsels, senior equity strategist di Fortis. "Si tratta di
un vero e proprio shock per il mercato" ha aggiunto Benjamin
Pace, CIO di Deutsche Bank Private Wealth Management.
Goldman Sachs (GS) e Credit Suisse (CS) hanno tagliato il
rating sulla societa’ a "Neutral", Deutsche Bank ha rivisto
il giudizio ad "Hold". Prima della diffusione della
trimestrale ben 16 diversi analisti consigliavano di
acquistare il titolo.
Nessun supporto e’ giunto dal fronte macroeconomico. I
prezzi alle importazioni sono cresciuti in misura maggiore
delle attese nel mese di marzo, registrando il maggiore
incremento da novembre dello scorso anno, sollevando non
pochi timori sulle future mosse di politica monetaria da
parte della Fed dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi.
"Il rialzo del dato e' principalmente dovuto alla debolezza
del dollaro e alle pressioni inflazionistiche a livello
globale" ha confermato Tony Crescenzi, bond market
strategist di Miller Tabak & Co. Allarmante il dato sulla
fiducia delle famiglie americane, la cui lettura preliminare
di aprile si e' attestata ai peggiori livelli dal 1982.
La stagione degli utili aziendali non e’ iniziata nel
migliore dei modi. Nei giorni scorsi sia United Parcel
Services (UPS) che Advanced Micro Devices (AMD) hanno
rivisto al ribasso le previsioni sui numeri fiscali, il
gigante dell’alluminio Alcoa (AA) ha riportato profitti e
ricavi inferiori alle attese. Elementi che se associati alla
debolezza del mercato del lavoro e alla contrazione dell’attivita’
manifatturiera completano il quadro della recessione per gli
Usa. Gli analisti stimano che nel primo trimestre le
societa' facenti parte dell'S&P500 riporteranno un calo
medio dei profitti del 12.3%.
Forti pressioni si sono notate nel comparto aereo con
l’indice di riferimento (XAL) arretrato di oltre 6 punti
percentuali. Vendute a piene mani le azioni di Frontier
Airlines Holdings, che ha avviato la richiesta per
l’ingresso nella fase di amministrazione controllata (Chapert
11). La scorsa settimana altre 3 compagnie aeree avevano
dichiarato il fallimento.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico stabile il
greggio. I futures con consegna a maggio sono avanzati di 3
centesimi a $110.14 al barile. Sul valutario, l’euro resta
vicino ai massimi nei confronti del dollaro a quota 1.5828.
In calo di $4.80 l’oro a $927.00 l’oncia. In progresso
infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ sceso al 3.4710% dal 3.5320% di giovedi’.
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Fonte
- WallStreetItalia.com |
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MUTUI:
60% AMERICANI NON COMPRERA' CASA
14
Aprile 2008 17:56 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Lo dice un sondaggio condotto da Ap e Aol Money Finance. E'
il segno evidente che il pessimismo dovuto alla crisi del
mercato immobiliare Usa non accenna a placarsi.
Il 60% degli americani non intende acquistare una casa nei
prossimi fino al 2010. Lo dice un sondaggio condotto da Ap e
Aol Money Finance. E' il segno evidente che il pessimismo
dovuto alla crisi del mercato immobiliare Usa non accenna a
placarsi. Ma, a fronte di un 60% che dichiara di non voler
acquistare nei prossimi 2 anni, c'e' un 11% degli
intervistati (in ribasso rispetto al 15% di due anni fa) che
intende di sicuro comprare, anche abbastanza rapidamente,
approfittando della congiuntura.
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USA: IL
NY EMPIRE STATE INDEX RISALE A +0.6 PUNTI
15 Aprile 2008 14:30 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Segnali di ripresa dal comparto manifatturiero. Dopo il
crollo a -22 punti l'indicatore che misura l'attivita'
nell'area di New York avanza in misura maggiore delle
attese. Le stime dicevano: -17.
Nel mese di aprile l’indice che monitora l’andamento dell’attivita’
manifatturiera nell’area di New York e' risalito a +0.6
punti.
Il dato e’ nettamente superiore alle aspettative che
lasciavano presagire un calo a -17 punti.
Lo scorso mese l’indicatore aveva registrato una contrazione
a -22.2 punti.
Il dato segnala che un maggior numero di banche e societa'
e' tornato ad essere piu' ottimista sulle prospettive del
comparto manifatturiero nell'area di New York. |
MUTUI:
EFFETTI DELLA CRISI FINO AL 2009
15
Aprile 2008 17:04 NEW YORK
-
di ANSA ________________________________
Gli effetti della crisi dei mercati finanziari continueranno
nel 2008 e parte del 2009. Lo dice il presidente
dell'Eurogruppo Juncker. Ma 'in Europa non c'e' bisogno di
adottare misure come quelle prese dalla Fed', perche' 'siamo
ben lungi dal correre i rischi di recessione che sta
correndo l'economia Usa'.
Una minaccia per Eurolandia e' invece l'inflazione che 'sta
galoppando a ritmi pericolosi per la stabilita' dei prezzi'.
Per Juncker occorre moderare l'aumento delle tariffe e i
salari. 'Nel 2008 -ha ricordato Juncker- l'inflazione e'
gia' arrivata al 3,5%, il livello piu' alto da sedici anni.
Quelli che vanno assolutamente evitati sono ora i cosiddetti
effetti di second round, soprattutto seguendo molto da
vicino gli sviluppi salariali nel settore pubblico'. Il
presidente dell'Eurogruppo ha insistito in particolare sulla
necessita' di 'moderare l'aumento delle tariffe
amministrative e delle tasse indirette, e di legare sempre
piu' gli aumenti salariali alla produttivita''.
Da Juncker anche un commento sull'esito delle elezioni in
Italia: 'saluto il ritorno sulla scena europea di Giulio
Tremonti, aspettiamo di conoscere il programma economico del
Governo'.
|
USA:
NUOVI CANTIERI EDILI IN CALO -11.9% A MARZO
16
Aprile 2008 14:30 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Il dato e' di 947 milioni, inferiore alle stime degli
analisti. Si tratta del livello piu’ basso degli ultimi 17
anni. Ancora in flessione (-5.8%) le licenze di costruzione
(indicatore di attivita’ futura).
Nel mese di marzo i nuovi cantieri edili negli Stati Uniti
sono diminuiti dell’11.9% ad un valore annualizzato e
destagionalizzato di 947 milioni di unita’, in netto ribasso
rispetto alle attese degli analisti che erano per un valore
di 1010 milioni. Si tratta del peggior livello degli ultimi
17 anni.
Lo ha annunciato il Dipartimento del Commercio degli Stati
Uniti.
Ancora in calo il numero delle licenze di costruzione
(-5.8%), un indicatore di attivita’ futura sull'apertura dei
cantieri, attestatesi a 927 milioni (stime 970 milioni),
peggior livello dall’aprile del 1991.
Su un altro fronte, ma sembre legato al settore immobiliare,
l'indice delle richieste di mutuo ipotecario negli Usa ha
segnato un rialzo del 2,5% la scorsa settimana, trainato
dall'aumento delle domande di rifinanziamento che hanno
segnato una crescita del 5,2%. Le richieste per l'effettivo
acquisto di un immobile sono invece diminuite dello 0,8%,
nonostante il calo del tasso medio su un mutuo trentennale
al 5,74% dal 5,78% della settimana dal precedente.
|
USA:
PRODUZIONE INDUSTRIALE IN RIALZO +0.3% A MARZO
16
Aprile 2008 15:15 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Il dato del mese scorso e’ migliore rispetto alle stime
degli economisti (-0.1%). La capacita’ di utilizzazione
degli impianti resta all’80.3%.
Nel mese di marzo la produzione industriale negli Stati
Uniti ha registrato una variazione positiva dello 0.3%. A
febbraio era scesa dello 0.5%, poi rivista a -0.7%.
Lo ha comunicato la Federal Reserve.
Il dato si e’ rivelato migliore delle attese del mercato: le
stime degli economisti erano per una contrazione dello 0.1%.
La capacita' di utilizzazione degli impianti si e' attestata
a quota 80.3%, in linea con consensus. Quella del mese
precedente e’ stata rivista al ribasso, da +80.9% a +80.3%.
|
USA:
PREZZI AL CONSUMO IN RIALZO +0.3% A MARZO
16 Aprile 2008 14:30 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Il dato e’ in linea con le attese degli analisti. Rispetta
le stime del mercato anche il "core rate", avanzato dello
0.2%.
Nel mese di marzo l'indice dei prezzi al consumo (CPI) negli
Stati Uniti ha registrato una variazione positiva dello 0.3%
rispetto al mese precedente.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa.
Le stime degli analisti erano per un rialzo dello 0.3%
dell'indicatore.
Escluse le componenti piu' volatili, quali cibo ed energia,
il dato ("core" CPI) e' risultato in progresso dello 0.2%
(il che porta il tasso annuale al 2.4%, in linea con le
stime); rispettate le attese anche in questo caso.
Per converso, e' importante segnalare che nella giornata di
ieri l'indice dei prezzi alla produzione aveva fatto segnare
un incremento dell'1,1%, e cioe' il triplo rispetto alle
attese. |
WALL
STREET:
RECORD DI EURO E GREGGIO
16 Aprile 2008
22:05 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Potenti Buy sull'azionario spinti dalle ultime trimestrali
societarie. Bene Intel, JP Morgan e Coca-Cola. Il calo delle
scorte spinge il petrolio a $115. Dollaro debole, sulla
soglia di 1.60.
Giornata di forti rialzi e nuovi record sulla piazza
americana. Nel comparto azionario a polarizzare maggiore l'
attenzione e’ stato il comparto tecnologico grazie alla
trimestrale di Intel. Il Dow Jones ha guadagnato il 2.08% a
12619, l’S&P500 il 2.27% a 1364, il Nasdaq e’ avanzato del
2.80% a 2350. Sul valutario l’accelerazione dell’inflazione
in Eurolandia ha spinto il dollaro a nuovi minimi assoluti
nei confronti della valuta europea. Nel comparto energetico
infine il greggio e’ balzato ad un soffio dai $115 al barile
dopo i dati sulle scorte.
A permettere ai listini di registrare la migliore
performance giornaliera delle ultime due settimane e’ stato
l’ultimo flusso di trimestrali che ha smorzato i timori sul
brusco impatto della recessione sugli utili aziendali. Ad
originare un sentiment positivo fin dai primi minuti della
giornata e’ stato il colosso dei chip Intel (INTC), arrivato
a segnare un rialzo intraday dell’8% offrendo un saldo
supporto all’intero comparto tecnologico. L’azienda ha
comunicato profitti in linea con le stime ed annunciato
un’espansione dei margini lordi pari al 56% per il secondo
trimestre accompagnata da ricavi mediamente migliori del
consensus. La notizia ha sorpreso positivamente gli analisti
e gli investitori che non credevono in tali risultati dopo
il profit warning lanciato dalla rivale Advanced Micro
Devices (AMD) nei giorni scorsi.
A riportare risultati fiscali migliori delle stime sono
state anche la banca d’affari JP Morgan Chase (JPM), il cui
titolo e’ salito del 6.00% e il gruppo di servizi finanziari
Wells Fargo (WFC in progresso del 4.5%). Numeri migliori
delle attese anche il colosso delle bollicine Coca-Cola (KO)
il cui titolo ha pero’ ridotto I guadagni nell’arco della
seduta. Subito dopo la chiusura delle borse sono attesi i
numeri del colosso informatico IBM (IBM) e quelli della
societa’ leader nelle aste online eBay (EBAY). Giovedi’
riportera’ la banca d’affari Merrill Lynch (MER) per cui
sono stimate svalutazioni comprese tra i $6-8 miliardi
secondo il Wall Street Journal, e il colosso Internet Google
(GOOG).
Gli analisti continuano comunque a stimare un calo medio dei
profitti per le societa’ facenti parte dell’S&P500 pari al
12.3%, il calo dovrebbe ridursi a-3.8% nel trimestre
successivo. Nel terzo trimestre del 2007 la performance era
stata pari ad un calo del 2.5%, peggiorata visibilmente
nell’ultimo periodo dell’anno a -23%.
"E’ da giudicare in modo positivo la forte partecipazione
degli investitori al rialzo giornaliero" ha commentato
Richard Campagna, portfolio manager di Provident Investment
Counsel in California. "Per estendere il rally il mercato ha
bisogno di espandere la leadership ed e’ proprio cio’ che e’
accaduto oggi".
I potenti Buy sull’azionario si sono materializzati
nonostante il brusco calo del mercato immobiliare con i
nuovi cantieri edili e le licenze di costruzione precipitati
ai minimi livelli degli ultimi 17 anni, e il debole rapporto
sull’economia (Beige Book) diffuso in serata. Sono risultati
in linea con le attese i prezzi al consumo, migliore delle
stime invece la produzione industriale di marzo, avanzata
dello 0.3%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico nuovo record
storico del petrolio. I futures con consegna maggio sono
avanzati di $1.14 a $114.93 al barile. Sul valutario, euro
in forte rialzo nei confronti del dollaro, ad un nuovo
Massimo assoluto di $1.5978. Nel tardo pomeriggio di
mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di
1.5960. In rally l’oro. I futures con consegna giugno sul
metallo prezioso hanno guadagnato $16.30 a $948.30 l’oncia.
In calo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury
a 10 anni e’ avanzato al 3.6960% dal 3.57% di martedi’.
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Fonte
- WallStreetItalia.com |
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FED:
BEIGE BOOK CONFERMA, ECONOMIA USA SCIVOLA IN...
16
Aprile 2008 23:10 NEW YORK
-
di ANSA ________________________________
L'economia americana "peggiora": i consumi si stanno
indebolendo, mentre le condizioni del mercato immobiliare
sono anemiche. Il quadro tracciato dalla Fed nel Beige Book
ritrae un'economia, quella americana, che sta
progressivamente scivolando in recessione. Una conferma,
quindi, di quanto dichiarato dal presidente della Fed Ben
Bernanke al Senato, davanti al quale ha ammesso che una
recessione negli Usa è possibile.
I tre quarti dei distretti della Fed - spiega il Beige Book
- hanno provato un "rallentamento del ritmo dell'attività
economica", con solo Boston, Cleveland e Richmond a
constatare che l'attività è risultata "mista o ferma". Nel
precedente Beige Book, pubblicato in marzo, solo due terzi
dei distretti avevano riportato un indebolimento
dell'economia. A pesare sono i consumi che risultano
"deboli" in tutto il paese, constata il Beige Book,
osservando come la domanda di immobili risulta "anemica". Le
società di servizi finanziari hanno accusato un "una
decelerazione nella domanda di prestiti".
Il rapporto mantiene elevata la pressione sulla banca
centrale per un ulteriore taglio dei tassi di interesse per
contrastare il rallentamento dell'economia. L'aumento dei
prezzi di alimentari e commodity, conferma però che
l'inflazione resta una preoccupazione e il maggiore ostacolo
a un allentamento deciso della politica monetaria. A marzo
il tasso d' inflazione è salito dello 0,3%. Al netto di cibo
e petrolio, l'indice ha segnato un aumento dello 0,2%. Su
base 12 mesi la variazione dell'indice dei prezzi al consumo
a marzo è stata pari a +4,0%, la stessa registrata a
febbraio. L'indice 'core' (al netto di cibo ed energia) ha
segnato un rialzo del 2,4% dopo il +2,3% di febbraio che
rappresentava la crescita più modesta dallo scorso ottobre.
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Giovedì
17
aprile 2008 |
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Venerdì 18
aprile 2008 |
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Martedì 29
aprile 2008 |
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USA:
DISOCCUPAZIONE, SUSSIDI IN RIALZO A 372.000
17
Aprile 2008 14:30 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Il dato e’ sostanzialmente in linea con le attese del
mercato. Le stime degli analisti erano per un rimbalzo a 375
mila unita’.
Nella settimana che si e' conclusa il 12 aprile le nuove
richieste per sussidi di disoccupazione sono risultate in
progresso di 17 mila unita’ a 372 mila (il dato iniziale di
357 mila della settimana precedente e’ stato rivisto al
ribasso a 355.000).
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa.
Il dato si e’ rivelato leggermente inferiore alle attese del
mercato, pari ad un valore di 375 mila.
La media mobile a quattro settimane e' scesa di 750 unita' a
376.000.
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MUTUI:
NUOVO PIANO DI SALVATAGGIO SU BANCHE
18 Aprile 2008 16:52 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Questa volta arrivera' dal governo britannico e sara'
annunciato nella prossima settimana. Previsto un valore
complessivo di poco inferiore ai $60 miliardi.
Il governo britannico annuncera' la settimana prossima un
piano di salvataggio delle banche in difficolta' per la
crisi dei mutui subprime. Si tratta di un piano valore di 30
miliardi di sterline, cioe' poco meno di 60 miliardi di
dollari al cambio attuale.
Secondo il Wall Street Journal, si tratterebbe in pratica di
assegnare agli istituti di credito obbligazioni governative,
accettando come contropartita prestiti |
WALL
STREET:
MIGLIOR SETTIMANA DEGLI ULTIMI 2 MESI
18 Aprile 2008
22:02 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Potenti Buy sul Nasdaq sulla scia della brillante
trimestrale di Google. Il Dow Jones, spinto da Caterpillar e
Citigroup, recupera fino i livelli di inizio gennaio. Nuovo
record del petrolio ($117).
Seduta nel segno degli acquisti a New York con gli indici
volati ai migliori livelli dal primo febbraio spinti
dall’ultima tornata di trimestrali che ha rassicurato gli
investitori sulla stagione degli utili aziendali dopo il
brutto inizio. A salire con maggiore forza e’ stato il
Nasdaq avanzato del 2.61% a 2402; l’indice industriale Dow
Jones ha guadagnato l'1.81% a 12849, +1.81% anche per
l’S&P500 a quota 1390. Il rialzo giornaliero ha permesso ai
listini di archiviare la settimana con rialzi di tutto
rispetto: +4.3% per Dow Jones e S&P500, +4.9% per il Nasdaq.
A fare da volano agli acquisti fin dalla mattinata sul
comparto tecnologico e’ stata la brillante trimestrale del
gigante Internet Google (GOOG) il cui titolo e’ schizzato
del 20% subito dopo l’annuncio. La societa’ di Mountain View
ha riportato un incremento degli utili pari al 31%
nell’ultimo trimestre battendo cosi’ le attese degli
analisti. L’azienda ha anche rassicurato sui futuri
risultati indipendentemente dalle conseguenze che la
recessione avra’ sull’economia.
Gli operatori hanno intravisto segnali positivi anche nei
numeri della banca d’affari Citigroup (C) che nonostante la
perdita da diversi miliardi di dollari a causa della crisi
subprime e’ riuscita a riportare ricavi migliori del
consensus. Il titolo ha chiuso con un progresso di oltre il
5% ma nell’arco delle contrattazioni la performance
giornaliera ha superato gli 8 punti percentuali. A
beneficiarne e’ stato l’intero comparto finanziario, gia’
galvanizzato dai risultati fiscali riportati nei giorni
scorsi da JP Morgan (JPM), Merrill Lynch (MER) e Wells Fargo
(WFC).
A trainare al rialzo il Dow Jones e’ stato anche il forte
rialzo del colosso dei macchinari per le costruzioni
Caterpillar (CAT) che, grazie alla robusta domanda
proveniente dai Paesi asiatici ha diffuso in mattinata una
trimestrale che ha permesso all’azione di effettuare un
balzo dell’8% circa. Gli utili per azione sono stati di 12
centesimi superiori alle stime, i ricavi hanno registrato
una crescita del 17.8% su base annuale. Nel 2007 l’azienda
aveva gia’ riportato un balzo del 62% dei ricavi grazie alle
attivita’ svolte al di fuori del territorio americano.
Tra le blue chip, a salire e’ stata anche la conglomerata
industriale Honeywell (HON), anch’essa forte degli ultimi
risultati trimestrali e dell'annuncio relativo al
miglioramento delle prospettive per l'intero anno fiscale.
Gli unici componenti del Dow Jones non in grado di
partecipare al rally sono stati Coca-Cola (KO), Procter &
Gamble (PG) e Wal-Mart (WMT).
"La prima settimana di utili si e’ dimostrata tutto sommato
positive e le banche sono state in grado di incrementare i
rispettivi capitali: il mercato ha semplicemente risposto a
cio’" ha affermato Subodh Kumar, chief investment strategist
di Subodh Kumar & Associates, nel giustificare il potente
movimento giornaliero. "La mia impressione e’ che, almeno
nel breve periodo, il mercato ha toccato un punto di bottom.
C’era troppo pessimismo costruito su troppi aspetti".
Sugli altri mercati, nel comparto energetico nuovo record
assoluto del greggio, che nelle contrattazioni elettronica
post chiusura e’ riuscito anche a superare la soglia dei
$117 al barile. I futures con consegna maggio hanno comunque
archiviato la seduta con un progresso di $1.83 a $116.69.
Sul valutario, euro in calo nei confronti del dollaro. Nel
tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due
valute e’ di 1.5790. Forti vendite sull’oro. I futures con
consegna giugno sul metallo prezioso hanno ceduto $27.70 a
$915.20 l’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato. Il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.7430% dal
3.7290% di giovedi’.
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Fonte
- WallStreetItalia.com |
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CITIGROUP:
PERDITA RECORD E SVALUTAZIONI, TAGLIA 9.000 POSTI
18
Aprile 2008 22:42 NEW YORK
-
di ANSA ________________________________
NEW YORK, 18 apr - I subprime continuano a mietere
vittime. Citigroup archivia il primo trimestre con una
perdita record di 5,11 miliardi di dollari e nuove
svalutazioni per oltre 16 miliardi di dollari. Per
fronteggiare la crisi Citigroup annuncia ulteriori 9.000
licenziamenti, che vanno ad aggiungersi a 4.200 già
effettuati dall'inizio dell'anno. Wall Street, che si
aspettava risultati ancora peggiori in termini di ricavi,
festeggia: il titolo è in salita dal pre borsa e chiude la
giornata in progresso del 4,49% a 25,11 dollari. In
particolare, Citigroup ha effettuato nel corso del trimestre
6 miliardi di svalutazioni sui titoli legati ai crediti
ipotecari subprime, 3,1 miliardi svalutati a fronte di
prestiti cosiddetti levegare (operazioni che sfruttano la
leva finanziaria), 1,5 miliardi imputabili a un rettifica di
valore nell'ambito dell'esposizione su alcune linee di
credito cosiddette monoline e altri 1,5 miliardi imputabili
a titoli in portafoglio acquistati in asta. Citigroup ha
rivisto anche il valore a bilancio di altri crediti
ipotecari (1 miliardo) e degli attivi immobiliari (800
milioni). A queste svalutazioni si aggiungono i costi
supplementari sulle attività di credito al consumo per 3,1
miliardi. Ma tutto questo potrebbe non essere sufficiente e
nuove cattive notizie potrebbero arrivare: per la banca "c'é
sempre la prospettiva di ulteriori svalutazioni", spiega
l'amministratore delegato, Vikmar Pandit, senza comunque
precisare se la banca dovrà fare ricorso a nuove iniezioni
di liquidità. "Non si può mai dire mai", si è limitato a
dire in merito a eventuali nuovi aumenti di capitale.
Citigroup ha già ricevuto lo scorso novembre 7,5 miliardi di
dollari da un fondo sovrano di Abu Dhabi e a gennaio aveva
detto che altri investitori, fra cui i governi di Singapore
e Kuwait, erano pronti a entrare nel capitale con 14,5
miliardi di dollari. "Non siamo contenti dei nostri
risultati finanziari, anche se non sono dee tutto
inaspettati visti gli asset che abbiamo", aggiunge Pandit.
Per quanto riguarda i 9.000 ulteriori licenziamenti, circa
2.000 riguardano la divisione di banca d'investimento.
L'obiettivo però è anche dimezzare lo staff legale e quello
dedito alle tecnologie. (ANSA).
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MUTUI SUBPRIME:
EUROPA ANCORA IN PERICOLO
21
Aprile 2008 16:59 NEW YORK
-
di ANSA ________________________________
Il Fondo Monetario Internazionale prevede per le banche
ulteriori perdite pari a 43 miliardi di dollari. Spazio per
la BCE ad abbassare il livello dei tassi
Le istituzioni finanziarie europee riporteranno ulteriori
perdite per 43 miliardi di dollari a causa del dissesto dei
mutui subprime.
Lo prevede il Fondo monetario internazionale (Fmi), che
ribadisce come la Bce abbia spazio per abbassare il livello
dei tassi di interesse alla luce del deterioramento dell'outlook
economico.
L'Fmi spiega che le banche europee hanno gia' riportato
circa 80 miliardi di dollari di perdite a partire dal mese
scorso.
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WALL
STREET:
DEPRESSA DA GREGGIO E TRIMESTRALI
22 Aprile 2008
22:05 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Giornata di pesanti vendite sul mercato azionario americano.
Diversi i fattori dietro al calo odierno: le deludenti
trimestrali, il tonfo del dollaro ad un nuovo minimo storico
nei confronti dell’euro, il progresso del petrolio ad un
nuovo record, la contrazione del mercato immobiliare. Il Dow
Jones ha perso lo 0.82% a 12720, l’S&P500 lo 0.88% a 1375,
il Nasdaq e’ arretrato dell'1.29% a 2376.
Gli ultimi aggiornamenti sugli utili aziendali hanno
delineato un quadro ancora non chiaro sulla capacita' delle
aziende Usa di lasciarsi alle spalle la recente crisi del
credito, evidenziando come il rallentamento economico abbia
iniziato a diffondersi oltre il comparto finanziario. A
pressare i listini fin dall’avvio sono state le stime
offerte dal gigante dei chip per la telefonia mobile Texas
Instruments (TXN) e dalla societa’ farmaceutica UnitedHealth
(UNH). Il primo ha previsto utili compresi tra 42 e 48
centesimi per il secondo trimestre, deludendo le attese
degli analisti che sono per un EPS di $0.49. L’altra, oltre
che a deludere sull’outlook, non e’ riuscita neanche a
centrare gli obiettivi che erano stati stabiliti dall’inizio
dell’anno. I due titoli hanno ritracciato rispettivamente
del 6.5% e del 10.5%.
Tali annunci hanno purtroppo avuto l’effetto di oscurare i
migliori risultati riportati dal colosso chimico Du Pont (DD)
e dal leader dei fast food McDonald’s (MCD), costretti
anch’essi a chiudere in rosso. Vendite consistenti anche sul
comparto aereo, pressato oltre che dal nuovo rialzo dei
prezzi energetici, anche dalla pessima trimestrale di Ual
Corp (UAUA), holding di United Airlines,che ha riportato una
perdita nell’ultimo trimestre nettamente superiore alle
attese: il titolo e’ arretra di oltre il 30%.
"Gli utili e le stime sui profitti stanno scendendo. Non e’
da escludere una continuazione delle pressioni
sull’azionario nei prossimi giorni" ha affermato Mike Ryan,
capo del wealth management research di UBS Financial
Services. Proprio ieri le prospettive sui profitti delle
societa’ facenti parte dell’S&P500 sono state riviste
ulteriormente al ribasso, ad un calo medio del 13.8% per il
primo trimestre.
Di parere opposto e’, il chief investment strategist di
Windham Financial Services, Paul Mendelsohn, secondo cui:
"la stagione delle trimestrali si sta rivelando migliore
delle attese piu’ pessimiste. Cio’ potrebbe essere
sufficiente ad innescare un rimbalzo dell’azionario".
C’e' grande attesa ora per i numeri di Yahoo! (YHOO) che
saranno comunicati subito dopo la chiusura delle borse. La
trimestrale potrebbe essere cruciale ai fini dell’operazione
di takeover da parte di Microsoft (MSFT) che nei mesi scorsi
aveva avanzato un’offerta di acquisto giudicata "non
idonea". Intanto, restando nel comparto hi-tech, ha sorpreso
il calo superiore ai 4 punti percentuali di Apple (AAPL) (il
primo delle ultime sette sedute) indebolito dallo studio
dell’American Technology Research secondo cui le vendite
dell’iPhone non saranno in grado di battere le attese.
Ad inficiare sulla performance dei listini e’ stato anche il
forte rialzo dei prezzi petroliferi, schizzati ad un nuovo
record sulla debolezza del dollaro. I futures con consegna
maggio hanno archiviato la seduta in progresso di $1.89 a
$119.37 al barile, dopo aver raggiunto un massimo assoluto
di $119.90 durante gli scambi. I contratti con scadenza
giugno, da mercoledi’ quelli di riferimento, hanno chiuso in
progresso di $1.39 a $118.02.
Sul valutario, nuovo minimo assoluto del dollaro nei
confronti dell'euro, sopra la soglia psicologica di 1.60.
Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le
due valute e’ di 1.5978 (record intraday di 1.6018). In
progresso l’oro. I futures con consegna giugno sul metallo
prezioso hanno guadagnato $7.60 a $925.20 l’oncia. Seduta in
live calo infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul
Treasury a 10 anni e’ salito al 3.72% dal 3.7120% di
lunedi’.
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Fonte
- WallStreetItalia.com |
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CROLLO IMMOBILIARE:
PEGGIO DELLA GRANDE DEPRESSIONE?
23
Aprile 2008 04:02 NEW HAVEN
-
di ANSA ________________________________
Un influente economista che aveva previsto molto tempo fa la
bolla sul mercato immobiliare Usa, ha messo in guardia
martedi' sera sul fatto che il crollo sul mercato delle case
negli Stati Uniti potrebbe provocare un ribasso dei prezzi
superiore a quello che si verifico' negli anni della Grande
Depressione. Di conseguenza saranno necessari salvataggi
affinche' milioni di persone non perdano la casa.
Robert Shiller, economista della Yale University, pioniere
di uno degli indici piu' seguiti del settore, lo Standard &
Poor's/Case-Shiller home price index, ha detto che ci sono
buone probabilita' che i prezzi delle case negli Stati Uniti
scendano oltre la soglia del 30% toccata durante la storica
depressione economica degli anni Trenta. I prezzi delle case
in America sono gia' scesi del 15% a livello nazionale dal
picco del 2006, ha spiegato Shiller in un discorso al New
Haven Lawn Club.
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USA:
VENDITE DI CASE NUOVE IN RIBASSO -8.5%
24
Aprile 2008 16:00 NEW YORK
-
di ANSA ________________________________
Sempre peggio il mercato immobiliare americano: e' il nuovo
minimo degli ultimi 17 anni. Non c'e' alcun segno di
recupero. La flessione e' del 36.6% rispetto all'anno
scorso. Prezzi: -13.3% in un anno, maggior calo in 38 anni,
cioe' dal 1970.
Nel mese di marzo le vendite di nuove case negli Stati Uniti
hanno registrato un calo dell’8.5% a 526 mila unita' (dato
annualizzato e destagionalizzato). Si tratta dei minimi
livelli dall’ottobre 1991. E’ il quinto calo consecutivo, la
flessione e’ pari al 36.6% rispetto allo scorso anno.
Il dato di febbraio e’ stato rivisto leggermente al ribasso
a 575 mila unita’ dalle 590 mila registrate in precedenza.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio USA.
L'indicatore, che si riferisce alla vendita di unita'
abitative unifamiliari di nuova costruzione, si e' rivelato
molto peggiore delle attese del mercato, pari a 580 mila
unita’.
Il prezzo medio di vendita e’ sceso del 13.3% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno a $227.600, in calo -6.8%
sul mese precedente. Si tratta del piu' forte crollo dei
prezzi sul mercato immobiliare Usa da 38 anni, cioe' dal
luglio 1970, periodo di forte recessione. Il blocco di case
in vendita non assorbite dal mercato e' in calo dell' 1.1% a
468.000; occorreranno 11 mesi per smaltire l'invenduto, dato
in crescita rispetto ai 10.2 mesi registrati a febbraio.
Pochi giorni fa era stato comuicato il dato relativo alle
vendite di case esistenti negli Stati Uniti a marzo, che
aveva fatto registrare un calo del 2% al livello di 4.93
milioni di unita'. Il dato di febbraio aveva registrato un
rialzo del 2.9%. La National Association of Realtors aveva
annunciato che il prezzo medio di una casa non nuova in
America e' sceso a marzo a $200.700, un calo del 7.7%
rispetto a un anno fa.
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USA:
FIDUCIA MICHIGAN AI MINIMI DI 26 ANNI
25
Aprile 2008 15:58 NEW YORK
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di ANSA ________________________________
Il dato subisce una revisione a 62.6 punti. Le attese degli
analisti erano per una conferma della lettura preliminare
(63.2).
Ad aprile il dato rivisto sulla fiducia dei consumatori
negli Stati Uniti e’ sceso a 62.5 punti dai 63.5 della
lettura preliminare. Si tratta del peggiore livello degli
ultimi 26 anni e conferma la fase di recessione per gli
Stati Uniti.
Lo ha comunicato l'Universita' del Michigan.
Il dato e' inferiore alle stime di mercato. Gli analisti di
Wall Street si aspettavano un valore di 63.2 punti. Nel mese
di marzo l'indicatore si era attestato a quota 69.5.
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STIGLITZ:
E' RECESSIONE, BUSH COLPEVOLE
25
Aprile 2008 16:44 NEW YORK
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di ANSA ________________________________
l premio Nobel dice che il problema ora è sapere quanto
durerà e quale sarà la sua portata. Critiche
all'amministrazione per come ha fatto fronte alla crisi dei
mutui subprime.
L'economia americana è in recessione: il problema ora è
sapere quanto durerà e quale sarà la sua portata. Lo ha
detto il premio Nobel all'economia, Joseph Stiglitz, in
un'intervista a Cnbc, constatando come la crisi è
"differente" dai precedenti simili episodi. Stiglitz si è
soffermato in particolare sulle difficoltà delle banche,
principale risorsa di finanziamento dell'economia. Il premio
Nobel ha inoltre criticato le decisioni dell'amministrazione
Bush per far fronte alla crisi dei mutui subprime.
"L'amministrazione Bush - ha detto - ha fatto troppo poco e
troppo tardi".
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PETROLIO:
PER ESPERTO POTREBBE SALIRE A 200 DLR A FINE ANNO
25 Aprile 2008 18:38 ROMA
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di ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 25 APR - Il petrolio a cento dollari e passa
potrebbe essere a fine anno appena un pallido ricordo, in
quanto a fine anno la quotazione sul mercato statunitense
potrebbe arrivare fino a 200 dollari. La previsione è stata
fatta da Philip Verleger, presidente della società di
consulenza su questioni energetiche PKVVerleger. Secondo
quest' esperto le raffinerie potrebbero infatti decidere di
aumentare gli acquisti di petrolio a basso contenuto di
zolfo, allo scopo di produrre diesel destinato fra l' altro
agli automezzi pesanti. Proprio questa finalità farebbe
crescere velocemente il prezzo, già attualmente più elevato,
di questa tipologia di greggio, come il West Texas
Intermediate (WTI) scambiato a New York. Verleger ha
spiegato che qualora l' economia dia segnali di ripresa, lo
scenario appare probabile con la conseguenza di far salire
il greggio appunto a 200 dollari, in considerazione della
scarsa disponibilità di diesel. Il greggio a basso contenuto
di zolfo è più facile da raffinare ai fini di produrre
diesel rispetto alle tipologie che invece hanno contenuti di
zolfo più alti. Verleger nel 2005 aveva previsto che il
prezzo del petrolio sarebbe arrivato a cento dollari.
(ANSA).
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USA:
MOODY'S LANCIA ALLARME SU RISCHIO CREDITO
28 Aprile 2008 16:59 NEW YORK
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di ANSA ________________________________
Alert da parte dell'agenzia di rating. Outlook negativo per
32 societa' europee, positive solo 11. Condizioni in
deterioramento, livello "allarmante".
Le condizioni di credito delle societa' europee si stanno
deteriorando ad un livello ''allarmante'', avverte Moody's.
Questo come conseguenza del rialzo del prezzo del petrolio,
dell'apprezzamento dell'euro e della recessione negli Stati
Uniti.
Moody's assegna un outlook negativo per 32 societa' del
vecchio Continente nel primo trimestre, contro appena undici
gruppi che hanno un outlook positivo.
Il rapporto e' di tre a uno, il differenziale piu' ampio dal
2001.
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USA:
++ USA: PIL PRIMI 3 MESI +0,6%, SOPRA LE ATTESE ++
30
Aprile 2008 14:35 ROMA
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di ANSA ________________________________
EVITATA ALMENO PER ORA PROSPETTIVA RECESSIONE
(ANSA) - ROMA, 30 APR - Il prodotto nazionale lordo
statunitense nei primi tre mesi ha registrato
inaspettatamente un tasso di crescita dello 0,6%, lo stesso
del quarto trimestre dello scorso anno. Il dato è superiore
alle previsioni medie degli economisti ed in ogni caso
segnala che il Paese almeno per ora non si trova in
recessione. (ANSA).
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MUTUI:
OK BRUXELLES A PIANO SALVATAGGIO BANCA TEDESCA
30
Aprile 2008 15:45 BRUXELLES
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di ANSA ________________________________
(ANSA) - BRUXELLES, 30 APR - La Commissione europea ha dato
il via libera al piano di salvataggio della banca regionale
tedesca WestLB, vittima della crisi dei mutui subprime. Si
tratta di un aiuto fino a 5 miliardi di euro concesso dalla
regione Nord Renania-Westfalia per far fronte a un rischio
di esposizione della WestLB valutato in 23 miliardi di euro.
Secondo l'Antitrust Ue tale misura rappresenta un aiuto di
Stato, ma in linea con le regole comunitarie, visto che la
concessione della garanzia è legata a condizioni che
limitano nel tempo tale aiuto. "La Commissione - afferma il
commissario Ue alla concorrenza, Neelie Kroes - ha
dimostrato ancora una volta di potersi muovere molto
rapidamente per fornire certezza legale e stabilità
finanziaria alle banche in difficoltà. Spero prosegua una
buona cooperazione con le autorità tedesche nella futura
ristrutturazione di WestLb".(ANSA).
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TASSI USA:
LA FED LI ABBASSA DELLO 0.25%
30
Aprile 2008 20.15 BRUXELLES
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di ANSA ________________________________
La Banca Centrale americana ha abbassato il tasso sui fed
funds di 25 punti base al 2.00%. Si tratta del settimo
taglio consecutivo. Rivisto al ribasso dello 0.25% anche il
tasso di sconto, al 2.25%. Due voti contrari.
Il Federal Open Market Committee, il braccio operativo della
Federal Reserve, ha tagliato il costo del denaro degli Stati
Uniti di ¼ di punto percentuale, cioe' 0.25%. Il target sui
fed funds scende dunque al 2.00%. Si tratta del settimo
taglio consecutivo che segue quello dello 0.75% di meta’
marzo che aveva portato i tassi a breve al 2.25% .
In un'operazione collegata, il Comitato dei Governatori (Board
of Governors) ha anche approvato all'unanimita' un
abbassamento di 25 punti base del tasso di sconto al 2.25%.
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WALL
STREET:
CHIUDE IN ROSSO, LA FED SGONFIA I LISTINI
30 Aprile 2008
22:10 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Gli indici azionari hanno ceduto interamente i rialzi
segnati in mattinata subito dopo la decisione della Federal
Reserve di abbassare i tassi d’interesse al 2%, archiviando
la seduta in territorio negativo. Il Dow Jones, arrivato a
toccare nuovamente la soglia dei 13000 punti durante le
contrattazioni (un evento che non si verificava da gennaio),
ha ceduto lo 0.10% a 12819, l’S&P500 lo 0.39% a 1385, il
Nasdaq ha perso lo 0.55% a 2412. L’inversione di rotta dei
listini e’ da ricondurre all’incertezza mostrata dai
governatori della banca Centrale in merito allo scenario
inflazionistico e dunque alle prossime mosse di politica
monetaria. La performance mensile dei listini resta comunque
positiva: +4.5% per l'indice industriale, +4.7% per
l'S&P500, +5.9% per il tecnologico Nasdaq.
Nel tentativo di promuovere una ripresa della crescita
economica, la Banca Centrale Usa ha tagliato per la settima
volta consecutiva il target sui fed funds al 2%, estendendo
la serie di tagli avviata lo scorso settembre, subito dopo
lo scoppio della crisi del credito. Il documento ufficiale
che ha accompagnato la decisione non ha pero’ chiarito i
dubbi degli operatori sulle prossime azioni di politica
monetaria. Da qui le vendite nelle ultime ore di
contrattazioni.
La Fed ha dichiarato che "l’economia resta debole" e che
"l’incertezza sull’outlook inflazionistico resta elevata".
"Molti operatori si aspettavano probabilmente una dialettica
piu’ esplicita, in particolar modo in riferimento alla
dinamica dei prezzi" ha affermato Scott Wren, equity
strategist di A.G. Edwards & Sons. In questo modo la Fed
lascia le porte aperte a diverse possibilita’: continuare
nella politica espansiva nel caso di un'ulteriore
contrazione dell’economia o confermare l’attuale livello dei
tassi in caso di una nuova impennata dell’inflazione.
"Non credo che al momento la Fed sappia se agire in un modo
o nell’altro" ha dichiarato Diane Dercher, chief economist
di Waddell & Reed. "Non penso abbiano (i governatori, ndr)
bene in mente quale sara’ la prossima mossa".
A spingere i listini al rialzo nelle prime ore della
mattinata era stato il dato preliminare sul Prodotto Interno
Lordo del primo trimestre che ha evidenziato una crescita
leggermente migliore delle attese. Particolarmente positiva
e’ risultata la componente del deflatore, un indicatore
delle pressioni inflazionistiche, avanzato in misura
inferiore al consensus. Anche l' attivita' manifatturiera
nell’area di Chicago e’ cresciuta in misura maggiore del
consensus e alcuni segnali positivi sono emersi dal mercato
del lavoro.
Sul fronte societario, la banca d’affari Citigroup (C) ha
annunciato la vendita di un pacchetto di titoli per un
valore di $3 miliardi con l’intento di migliorare il livello
dei capitali. Tra le aziende che hanno diffuso le
trimestrali in mattinata, sorpresa da General Motors (GM)
che ha riportato una perdita inferiore alle attese: il
titolo e’ schizzato di quasi il 10%. Risultati migliori
delle attese anche per il colosso dei prodotti di largo
consumo Procter & Gamble (PG), il cui titolo ha chiuso con
un progresso del 2.26%.
Sugli altri mercati, in calo il petrolio. I futures con
consegna giugno hanno archiviato la seduta in ribasso di
$2.17 a $114.69 al barile. Ad innescare le vendite sul
comparto energetico sono stati gli ultimi dati sulle scorte
settimanali che hanno segnalato una crescita nettamente
superiore alle attese.
Sul valutario, euro in recupero sul dollaro. Nel tardo
pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due
valute e’ di 1.5620. Altro tonfo dell’oro. I futures con
consegna giugno sul metallo prezioso hanno ceduto $11.70 a
$865.10 l’oncia. Seduta in progresso infine per i Titoli di
Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al
3.7590 dal 3.815% di martedi’.
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Fonte
- WallStreetItalia.com |
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BORSA:
NEW YORK IN VOLATA DOPO TAGLIO FED, DOW JONES +1,18%
30
Aprile 2008 20:51 ROMA
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di ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 30 APR - Deciso allungo degli indici di borsa
a New York dopo il taglio dei tassi - ampiamente atteso - al
2% da parte della Fed. Il Dow Jones guadagna l'1,15%, lo S&P
500 sale dello 0,72% e il Nasdaq è in rialzo dello 0,62%.
(ANSA).
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TASSI:
2 PUNTI DIVARIO BCE-FED,IN EUROPA DENARO COSTA DOPPIO
30
Aprile 2008 20:50 ROMA
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di ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 30 APR - Dopo la decisione della Federal
Reserve di tagliare il tasso sui Fed Fund di un quarto di
punto, sale a due punti percentuali il divario fra i tassi
di interesse di Eurolandia e quelli degli Usa. Mentre la
Banca centrale europea mantiene il tasso principale al 4%,
livello cui è inchiodato dal giugno del 2007, la Fed ha
continuato a tagliare aggressivamente dopo lo scoppio della
crisi dei mutui 'subprime', portando oggi il tasso sui Fed
Funds principale negli Usa al 2%.(ANSA).
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MUTUI:
PAULSON, VICINA FINE PROBLEMI MA POSSIBILI NUOVI COLPI
30
Aprile 2008 23:07 NEW YORK
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di ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 30 apr - "Siamo vicini alla fine dei
problemi di credito". Lo afferma il sottosegretario al
Tesoro americano, Henry Paulson,sottolineando comunque che
"potrebbe esserci ulteriori colpi per i mercati finanziari".
"I mercati si stanno normalizzando", ha aggiunto,
evidenziando come il fatto che le banche rafforzino il
proprio capitale "é un segnale incoraggiante".
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