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Borsa di Tokyo: Rally! Sgomma Mitsubishi Motors
03.12.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato il 3,8% a 9.977,67 punti e il Topix
il 3,4% a 888,04 punti. In gran spolvero gli
esportatori. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato il
5,6%, Honda (JP3854600008) il 4,2%, Canon (JP3242800005)
il 5,4%, Panasonic (JP3866800000) il 5,8% e Sony
(JP3435000009) il 6% Lo yen si è indebolito oggi in Asia
sia rispetto al dollaro che all'euro.
Mitsubishi Motors (JP3899800001) ha guadagnato il 13,4%.
Secondo quanto riporta il quotidiano finanziario "Nikkei"
Peugeot (FR0000121501) potrebbe acquistare tra il 30% e
il 50% dell'impresa giapponese.
Tokyo Electron (JP3571400005) ha chiuso in rialzo del
7,1%. Il fornitore di infrastrutture per la produzione
di semiconduttori ha indicato che l'andamento degli
ordini sta superando durante il corrente trimestre le
sue previsioni. Tokyo Electron starebbe registrando una
forte domanda da parte dei produttori di memorie.
Sharp (JP3359600008) ha guadagnato il 4% UBS ha alzato
il suo rating sul titolo del gigante dell'elettronica di
consumo da "Sell" a "Neutral".
Japan Tobacco (JP3726800000) ha chiuso in rialzo del
9,7%. Secondo il quotidiano "Mainichi" il Governo
giapponese aumenterà la tassa sul tabacco al massimo di
¥3 yen per sigaretta. Il Ministro della Sanità aveva
proposto un incremento di ¥10 per sigaretta.
Redazione Borsainside 7.30
Usa: Bank Of America Rimborsera' 45 Mld Dollari a
Governo
giovedì, 03 dicembre 2009 09:01 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 3 dic - Bank of America (NYSE: IKJ -
notizie) restituira' 45 miliardi di dollari al governo
statunitense. L'istituto di credito e il ministero del
Tesoro (NYSE: TSO - notizie) hanno infatti raggiunto un
accordo per la restituzione dell'intero prestito erogato
alla banca statunitense lo scorso anno durante la crisi.
La cifra, come ha confermato ieri l'istituto, ammonta
appunto a 45 miliardi di dollari. Bank of America, che
risulta la maggior banca Usa per asset con 6 mila
filiali e 18mila sportelli, starebbe pianificando di
raccogliere 20 miliardi di nuovo capitale.
Fugnoli: l'oro e' in
bolla
BlueTG.it - giovedì, 3 dicembre 2009 - 10:13 CET
In questi ultimi tempi i mercati finanziari hanno
imparato “a poco a poco” da se medesimi “a non scendere
mai”. Lo nota oggi lo strategist di AbaxBank, Alessandro
Fugnoli, nel suo ultimo “Il Rosso e Il Nero”.
“L’oro è, più di ogni altra cosa, in questa situazione.
E’ l’asset di quelli che più severamente denunciano le
bolle in casa d’altri ed è paradossalmente l’unico asset
in bolla. Si dice che serve a proteggersi dalla caduta
del dollaro. Dall’inizio di ottobre il dollaro ha perso
il 3% contro euro, ma l’oro si è apprezzato del 20%.
Sempre più cara, come protezione” aggiunge l’analista.
Il fatto che quasi tutti i cultori dell’oro “siano
euforici in questo periodo” per l’esperto è indice “che
è il dollaro misura di tutte le cose, non l’oro. Hanno
lo stesso oro e più dollari. Se sono contenti vuol dire
che ragionano ancora in dollari, i disprezzatissimi
dollari. Finché è così, l’alba della nuova “Età
dell’Oro” è ancora lontana”.
Sadun (Fmi): per una vera ripresa passera' ancora molto
tempo
BlueTG.it - giovedì, 03 dicembre 2009 11:41 TRIESTE
L’attuale ripresina che sembra registrare l’economia
mondiale dopo la pesante crisi economico-finanziaria
dell’ultimo anno è solo un rimbalzo e non ancora una
vera ripresa. Lo ha spiegato stamane parlando ad un
convegno a Trieste, come riportano le agenzie stampa,
Arrigo Sadun, direttore esecutivo del Fondo monetario
internazionale per l’Itali.
“Il miglioramento è in gran parte un rimbalzo”, avrebbe
sottolineato lo studioso, aggiungendo che “in più, ci
sono effetti di stimolo estremamente forti “, mentre la
vera ripresa “deve ancora innescarsi” ed anzi secondo
gli studi dell’Fmi per un ritorno alla normalità
occorrerà ancora molto tempo.
Crisi: Premio Nobel Solow,
Ripresa Non Prima Della Meta' 2010
giovedì, 3 dicembre 2009 - 11:41 CET
(ASCA) - Trieste, 3 dic - Per Robert Solow, premio nobel
dell'economia, ''e' difficile una vera ripresa fino alla
meta' del 2010'' e questo perche' ''i consumi rimangono
bassi e gli investimenti sono diminuiti tantissimo''.
Solow lo ha detto ai Nobels Colloquia di Trieste,
ricordando fra l'altro che proprio negli Stati Uniti il
risparmio delle famiglie e' quadruplicato, passando
dall'1 al 4%.
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai frena, ancora bene Hong Kong
03.12.2009
Quasi tutte le principali borse della regione
Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,2% a 3.264,63 punti.
Sulla piazza finanziaria cinese sono scattate oggi delle
prese di beneficio. Tra i bancari Industrial and
Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1,3% e China
Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,7%. Nel settore
immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso l'1,5%,
Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 2,2% e Gemdale
(CNE000001790) il 2%. Tra i minerari Aluminum
Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in calo
dello 0,7% e Zijin Mining (CNE100000502) del 2,6%.
Ancora bene il settore dell'acciaio. Baoshan Iron &
Steel (CNE0000015R4) Maanshan Iron & Steel
(CNE1000003R8) ha guadagnato il 3,6%, Angang Steel
(CN0009082362) l'1,7% e Wuhan Iron & Steel
(CNE000000ZZ0) lo 0,6%. L'organismo responsabile della
pianificazione economica in Cina ha comunicato che i
produttori cinesi d'acciaio hanno generato nei primi
dieci mesi di quest'anno profitti per CNY 37,6 miliardi.
Seduta positiva anche per il settore del brokeraggio
Citic Securities (CNE000001DB6) ha chiuso in rialzo
dell'1,2%, Haitong Securities (CNE000000CK1) del 3,1% e
Sinolink Securities (CNE000000SV4) del 2,2%. Il
Presidente della Borsa di Shenzhen si è espresso a
favore dell'introduzione in Cina dei futures sugli
indici e del margin trading.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dell'1,2% a
22.553,87 punti. Il listino della città costiera è stato
spinto dal rally dei titoli del settore immobiliare. Sun
Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato l'1,2%,
Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l'1,9%, Sino Land
(HK0083000502) il 3,7% e Henderson Land (HK0012000102)
il 6%. Lee Shau-Kee, il CEO di Henderson Land, stima che
i prezzi degli immobili saliranno il prossimo anno ad
Hong Kong del 10%. Lee Shau-Kee ha indicato che il suo
gruppo investirà perciò nei prossimi due-tre mesi in
terreni ed immobili HKD 10 miliardi. Li & Fung
(BMG5485F1445) ha chiuso in rialzo del 5,7%. Dal Beige
Book della Fed si è appreso ieri che le condizioni
dell'economia statunitense stanno migliorando
moderatamente. L'andamento degli affari di Li & Fung è
fortemente legato al consumo negli USA. Li Fung è
infatti, tra l'altro, un importante fornitore di
Wal-Mart (US9311421039).
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,3%, il Kospi a Seul l'1,5%, il
Taiex a Taipei lo 0,1% e lo Straits Times a Singapore lo
0,4%.
Redazione Borsainside 12.15
Bce: Lascia Tassi Di Interesse Invariati. Refi Fermo
All'1%
giovedì, 03
dicembre 2009 13:52 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 3 dic - La Bce ha lasciato tutti i tassi
di interesse invariati: Refi 1%, tasso sui depositi
0,25%, tasso marginale sui prestiti all'1,75%. Decisione
attesa dai mercati.
Usa: Calo a Sorpresa
Nuove Domande Sussidi Disoccupazione
giovedì, 3 dicembre 2009 - 14:37 CET
(AGI) - Washington, 3 dic. - Le nuove domande di sussidi
di disoccupazione negli Stati Uniti si sono attestate a
457 mila nella settimana terminata il 28 novembre scorso
contro le 462 mila (dato rivisto) della rilevazione
precedente, con una flessione a sorpresa di cinquemila
unita'. Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro. Gli
analisti prevedevano che le nuove richieste segnassero
una crescita di 14 mila unita'. Nella media delle
quattro settimane le domande si attestano a 481.250 e
complessivamente ammontano a 5 milioni 465 mila.
Trichet: Su Misure Non Convenzionali Decisione Presa a
Maggioranza
(ASCA) - Roma, 3 dic - ''La decisione sulle misure non
convenzionali e' stata presa dal Board a maggioranza'',
cosi' Jean-Claude Trichet, presidente della Bce. Oggi il
Board della Bce ha deciso che per l'ultima operazione di
pronti contro termine a 12 mesi, che verra' fatta il
prossimo 16 dicembre, il tasso di interesse sara'
determinato come tasso minimo medio domandato sulle
operazioni Refi per il periodo di durata
dell'operazione. Prolungate fino al 31 marzo 2010 le
operazioni di pronti contro termine a 6 mesi. Trichet ha
voluto precisare che la decisione di terminare il pronti
contro termine a 12 mesi con l'operazione in programma
il 16 dicembre ''non segnala alcun intenzione di alzare
i tassi di interesse''.
03 Dicembre 2009 15:50
NEW YORK
GALLUP, BLACK FRIDAY: VENDITE AL DETTAGLIO USA CROLLANO
-25% SUL 2008
di WSI-AGI
Un'altra conferma sul fatto che i dati economici vengono
manipolati dai governi per indurre all'ottimismo di
massa. Il weekend di Thanksgiving negli Stati Uniti e'
andato malissimo, i consumatori non spendono. E la borsa
intanto sale.
Le vendite al dettaglio nel lungo weekend di
Thanksgiving chiamato Black Friday sono andate molto
peggio di quel si e' voluto far intendere, secondo
l'istituto di statistica e sondaggi americano Gallup. In
una rilevazione appena pubblicata, risulta che durante
lo scorso weekend la spesa dei consumatori Usa in
negozi, ristoranti, pompe di benzina e acquisti online
e' stata in media di $69 al giorno per persona,
esattamente come la settimana precedente. Tuttavia
rispetto al weekend di Thanksgiving del 2008 si e'
verificato un crollo di -25%, nonostante l'anno scorso
si fosse nel pieno della crisi finanziaria. I
consumatori americani, secondo Gallup, nel 2008 spesero
in media $92 al giorno.
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Giovedì
03 Dicembre 2009 |
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Emirati
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Edizione Dubai |
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Giappone -
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Bce: Trichet Vede Fine
Tunnel. Tassi Fermi e Segnali Di Exit Strategy
(ASCA) - Roma, 3 dic - Jean-Claude Trichet vede la fine
del tunnel. E' quanto emerso dall'odierna conferenza
seguita alla decisione unanime del Board della Bce di
lasciare i tassi fermi all'1%. Il numero uno dell'Eurotower
non ha mancato di sottolineare come la strada verso una
solida ripresa ''resti incerta'' e accidentata, ma i
numeri che ha snocciolato lasciano intravedere delle
luci. Dal lato della crescita, le nuove proiezioni
economiche dello staff dell'Eurosystem puntano al
rialzo. Per il 2009, la contrazione dell'economia e'
attesa nella forchetta -4,1%/-3,9%, meglio della
precedente stima di -4,4%/-3,8%. Stessa musica per le
previsioni sul Pil 2010 la nuova forchetta e' tra
+0,1%/+1,5%, molto meglio della precedente stima di
-0,5%/+0,9%. Soprattutto, per il 2010 scompare dalla
forchetta il segno meno. Per il 2011, la previsione di
crescita e' compresa tra +0,2%/+2,2%, con la parte
superiore della forchetta che riconduce il Pil sul suo
sentiero potenziale. Trichet non ha nascosto che dalla
crisi si uscira' con ''una capacita' produttiva
ridimensionata'' che non potra' non esercitare effetti
negativi sul mercato del lavoro. Nessuna preoccupazione
dal lato dei prezzi al consumo, ''l'analisi monetaria
conferma basse pressione inflazionistiche'' ha spiegato
Trichet. Scenario riflesso nelle previsioni. Nel 2009 il
tasso annuale di inflazione e' atteso mediamente a
+0,3%, nel 2010 tra +0,9% e +1,7%, nel 2011 tra +0,8% e
+2,0%. Annunciate le prime misure di ''exit strategy''
che interessano gli strumenti non convenzionali di
politica monetaria. Le operazioni di rifinanziamento del
sistema bancario rimarranno a tasso fisso e per
quantita' di denaro illimitate, almeno fino al 13 aprile
2010. Ma vanno in soffitta due operazioni di
finanziamento a piu' lungo termine, su quelle a 12 mesi
il sipario cala il 16 settembre (sara' l'ultima), quelle
a sei mesi saranno ancora in vita fino al 31 marzo 2010.
Proprio su questi cambiamenti, presi dal Board a
maggioranza, il numero uno dell'Eurotower ha voluto
rassicurare i mercati ''non si tratta di segnali'' che
anticipano ''un aumento dei tassi di interesse''. Nei
fatti la Bce sembra intenzionata a ridurre l'abbondante
liquidita' spesso ampiamente utilizzata sui mercati
finanziari piuttosto che a favore del credito alla
imprese e alle famiglie. Sul Minidollaro e il Supereuro,
Trichet ha rimandato alle sue controparti Usa. ''Credo
alla sincerita' del segretario al Tesoro Usa e del
presidente della Fed'', ha detto Jean Claude Trichet,
presidente della Bce. Sia il segretario al Tesoro Usa,
Timothy Geithner e sia il presidente della Fed, Ben
Bernanke, parlano spesso a favore di un dollaro forte.
E, ogni volta che lo dicono, come da copione, il dollaro
scende un po piu' giu'. Non e' mancato il canonico
richiamo alla banche a fare il loro mestiere, cioe' a
fornire denaro alle imprese. Richiamo anche per i
governi a procedere, terminata la fase di emergenza, al
consolidamento dei conti pubblici, ''alcuni dal 2010,
altri al piu' tardi nel 2011''. Infine, l'invito a fare
riforme strutturali per favorire produttivita' e
occupazione nonche' la ristrutturazione del settore
bancario.
Usa: indice Ism servizi
cala a 48,5
giovedì, 3 dicembre 2009 - 17:15 CET
(ANSA) - ROMA, 3 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
L'indice Ism che monitora l'andamento del comparto dei
servizi negli Usa, a novembre e' calato a sorpresa a
quota 48,5 da 50,6 di ottobre. Il dato evidenzia una
contrazione dell'attivita'. Gli economisti si
aspettavano un rialzo a quota 51,5 e il dato odierno
segnala un deciso peggioramento del settore tenuto conto
che la soglia 50 fa da spartiacque fra espansione e
contrazione del ciclo.
Crisi: Una Famiglia Su 4 a Rischio Poverta' Per Colpa
Del Mutuo
(ASCA) - Roma, 3 dic - Una famiglia su 4 a rischio
poverta' a causa del mutuo: e' quanto emerge da una
ricerca effettuata dalla Caritas in collaborazione con
la Fondazione Responsabilita' Etica per il 2010 e
presentata presso la sede dell'Abi. Insomma, con il peso
della rata del mutuo, che 'ruba' in media il 30% dello
stipendio, e' piu' facile cadere sotto la soglia della
poverta' Nel 2010 una famiglia su quattro, tra quelle
che acquisteranno la casa chiedendo un finanziamento,
sara' a rischio poverta' a causa di una rata che ''si
mangia'' circa il 30% del reddito disponibile. La
percentuale di famiglie a rischio sale al 37%, una su
tre, se si considera chi il prossimo anno ricorrera' al
credito per abbandonare l'affitto a favore di
un'abitazione di Secondo il Rapporto sono maggiormente a
rischio le famiglie composti da una sola persona o da un
solo genitore con figli a carico, specialmente se il
capofamiglia ha un titolo di studio medio-basso o ha un
lavoro autonomo. Per loro sara' piu' difficile sostenere
le spese ordinarie come le bollette, gli alimenti, e
aumentera' anche il rischio di non riuscire a far fronte
ad eventi straordinari, a partire da quelli piu' banali:
la rottura di un elettrodomestico, la manutenzione
dell'auto. I dati della ricerca presentata oggi a
palazzo Altieri evidenziano che bisogna lottare contro
''situazioni di esclusione da un bene primario come la
casa ai danni delle famiglie piu' deboli, povere, di
giovani o di immigrati'', afferma don Vittorio Nozza,
direttore della Caritas Italiana. Per il quale, ''e'
assente una politica della casa e su questo devono
riflettere i soggetti politici, imprenditoriali e
sociali''. Il Rapporto disegna due possibili scenari per
il prossimo anno: il primo quello ''migliore'',
concretizza le possibilita' di ripresa economica, e uno
definito ''alternativo'', nel quale il recupero dalla
recessione tarda a farsi sentire. In entrambi i casi
comunque la situazione delle famiglie a rischio poverta'
a causa mutuo migliora lievemente rispetto al 2009,
grazie alla possibile ''evoluzione favorevole dei tassi
sui finanziamenti''. Restano pero', si legge nel
Rapporto, ''vari elementi di incertezza rispetto alle
prospettive per il prossimo anno''. Nel dettaglio, la
mappa del rischio per le famiglie con rate superiori al
30% del proprio reddito vede al primo posto la Liguria
(34,2% del totale dei nuclei che sottoscrivono un
mutuo), seguita da Trentino Alto adige (33,6%), Veneto
(31,4%) e Toscana (30,7%). Minor rischio, invece, in
Sardegna (14,9%), Basilicata e Calabria (14,1%). Per
quanto riguarda le tipologie di famiglie, rischiano di
piu' quelle composte da una sola persona (44,8% di
incidenza di rischio), quelle con un solo genitore e
figli a carico (29,9%), soprattutto se il capofamiglia
e' un lavoratore autonomo (32,7%).
Oro: e' Caccia Grossa. La Spinta Da Banche Centrali e
Boom Degli Eft
(ASCA) - Roma, 3 dic - L'oro archivia un'altra giornata
da leone. Sul mercati a contanti londinese, il metallo
giallo ha chiuso a 1.208,75 dopo aver segnato l'ennesimo
picco storico a quota 1.218,75 dollari. Dall'inizio
dell'anno, le quotazioni sono salite del 39%. A spingere
i lingotti, c'e' innanzitutto la debolezza del dollaro
americano. Tradizionalmente oncia e biglietto verde di
muovono in direzioni opposte. E, per ora, gran parte
degli analisti sono scettici sul futuro della valuta Usa
minata dal dissesto dei conti pubblici. C'e' poi l'oro
come Prozac per curare gli stati di stress finanziario.
Di fronte all'incertezza economica si ci mette al riparo
sotto l'ombrello di un bene rifugio che, nonostante le
alterne fortune, gode di millenaria credibilita'. Una
scelta non solo dell'uomo della strada ma anche delle
banche centrali. Quest'anno le banche centrali sono
tornate ad accumulare oro e non accadeva dal 1988. Lo
scorso 12 novembre, la banca centrale dell'India ha
comprato la meta' dei lingotti messi in vendita dal
Fondo Monetario Internazionale, Mumbay ha staccato un
assegno di 6,7 miliardi di dollari per 200 tonnellate di
metallo giallo. I paesi emergenti che da tempo stanno
rimpinguando le loro riserve per colmare un gap storico.
I paesi occidentali sviluppati detengono in oro circa il
12% delle loro riserve, la Cina solo l'1,7%, la Russia
il 4,5% e l'India il 7,1%.
Le borse europee chiudono
contrastate, in ripresa i bancari, frenano i minerari
03.12.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,3% e il
DAX a Francoforte lo 0,2%. Il CAC40 a Parigi ha
guadagnato lo 0,1%, il FTSE MIB a Milano lo 0,2% e lo
SMI a Zurigo lo 0,9%.
Le notizie positive sono state oggi in gran parte
compensate da quelle negative. Nel pomeriggio sono
arrivati dagli USA dei segnali contrastanti relativi
all'economia. Mentre i dati sulle nuove richieste di
sussidi alla disoccupazione sono risultati essere
migliori delle attese, l'indice ISM non-manifatturiero
ha registrato a sorpresa un calo.
Il calo dei prezzi dei metalli ha fatto scattare delle
prese di beneficio sui minerari. Anglo American
(GB00B1XZS820) ha perso il 2,6%, BHP Billiton
(GB0000566504) lo 0,5%, Rio Tinto (GB0007188757) il 3,3%
e Xstrata (GB0031411001) il 3,8%.
I bancari hanno registrato invece una ripresa. Barclays
(GB0031348658) ha guadagnato il 2,4%, Lloyds Banking
Group (GB0008706128) il 4,4%, Commerzbank (DE0008032004)
l'1,5%, Société Générale (FR0000130809) l'1,8%, Intesa
Sanpaolo (IT0000072618) l'1,4% e Credit Suisse
(CH0012138530) il 2,3%. Bank of America (US0605051046)
ha annunciato che rimborserà già prima della fine di
quest'anno i $45 miliardi di fondi statali ricevuti
nell'ambito del TARP. La notizia ha fatto riaumentare la
fiducia degli investitori nell'intero settore.
Siemens (DE0007236101) ha perso a Francoforte il 5,2%.
Il conglomerato ha chiuso lo scorso trimestre in rosso
di €1,13 miliardi e fornito un prudente outlook sul suo
corrente esercizio fiscale (per ulteriori dettagli
clicca qui).
Peugeot (FR0000121501) ha perso a Parigi il 2,7%.
L'impresa francese ha confermato che potrebbe acquistare
una quota di Mitsubishi Motors (JP3899800001).
Kingfisher (GB0033195214) ha guadagnato lo 0,8%. Il
primo gruppo europeo dei prodotti per il bricolage ha
aumentato lo scorso trimestre il suo utile più di quanto
atteso dagli analisti (per ulteriori dettagli clicca
qui).
Redazione Borsainside 18.45
03 Dicembre 2009 19:05
NEW YORK
BERNANKE: DIRETTA WEB TV SU WSI. E' L'ORA DI MANDARE A
CASA IL GOVERNATORE DELLA FEDERAL RESERVE?
di WSI
L'uomo chiave della finanza sotto torchio al Congresso
Usa per la gestione della crisi. "Filibustering" e
critiche per una strategia che ha favorito le banche a
scapito di occupazione e famiglie. VIDEO
Bernanke grigliato
Il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e'
sotto accusa in questo momento di fronte alla
commissione Finanza del Senato Usa per la gestione della
crisi, nell'ambito delle audizioni in corso da oggi per
la riconferma di Bernanke per altri 4 anni alla
presidenza della Banca Centrale degli Stati Uniti.
Da alcuni settori politici del Congresso sono molte le
critiche feroci all'operato di Bernanke, per la
strategia attuata dalla Fed e dal ministero del Tesoro
nel corso della crisi esplosa nel 2008 che ha favorito
le grandi banche a scapito dell'occupazione e del
benessere delle famiglie americane. Oggi il Wall Street
Journal ha pubblicato un articolo che chiede che Ben
Bernake non sia riconfermato alla presidenza della Banca
Centrale degli Stati Uniti, perche' se lo fosse
ripeterebbe gli stessi errori degli ultimi 4 anni.
Borse dell'Europa
dell'Est: Mosca chiude in leggero ribasso, bene Praga
03.12.2009
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est
hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,5% a 1.409,32 punti.
I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri ma
sono rimasti al di sotto della media. Sul mercato
azionario russo ha pesato anche oggi la debolezza del
prezzo del petrolio. Le quotazioni del greggio sono
scese nel pomeriggio in seguito alla pubblicazione del
dato sul settore statunitense dei servizi che ha deluso
le attese degli investitori. Tra le blue chips russe
Rosneft (RU000A0J2Q06) ha perso lo 0,4% e Gazprom
(RU0007661625) l'1,7%. LUKoil (RU0009024277) ha chiuso
stabile, Sberbank (RU0009029540) ha guadagnato il 2,9%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,3% a 20.982,66
punti. I bancari hanno registrato una performance
positiva come su tutte le altre piazze finanziarie
europee. FHB (HU0000078175) ha guadagnato l'1% e OTP
Bank (HU0000061726) il 2,2%. Tra gli altri titoli del
listino ungherese MOL (HU0000068952) ha perso l'1,5% e
Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,4%, Gedeon Richter
(HU0000067624) ha chiuso in rialzo dello 0,5%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,1% a 1.128,10 punti. Tra
i bancari Erste Group Bank (AT0000652011) ha chiuso in
rialzo dell'1,7% e Komercni Banka (CZ0008019106)
dell'1,8%. Bene anche gli altri titoli di maggior peso
del listino ceco. Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,5% e Telefónica O2
C.R. (CZ0009093209) lo 0,6%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,2% a
40.201,82 punti. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017)
ha guadagnato l'1,9%. L'operatore delle
telecomunicazioni ha annunciato il taglio di 2.500 posti
di lavoro. Tra i bancari PKO Bank Polski (PLPKO0000016)
ha guadagnato lo 0,2%, BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,7% e
BRE Bank (PLBRE0000012) l'1,4%. Bank Pekao
(PLPEKAO00016) ha chiuso in calo dell'1%. Agora
(PLAGORA00067) ha perso il 3,4%. I ricavi di "Gazeta
Wyborcza", il maggiore quotidiano della Polonia
controllato da Agora, sono calati ad ottobre di più del
14%.
Redazione Borsainside 21.00
Usa: Obama, Non Perderemo
Tempo Sul Fronte Occupazione
giovedì, 3 dicembre 2009 - 22:45 CET
(AGI) - Washington, 3 dic. - Piu' posti di lavoro, e nel
piu' breve tempo possibile: questo l'impegno del
presidente Usa, Barack Obama, il quale parlando in un
forum alla Casa Bianca ha sottolineato che a fronte
dell'alto tasso di disoccupazione "non ci si puo'
gingillare sperando per il meglio". Questo anche se, ha
ammesso Obama, "non pretendiamo di vincere le nostre
sfide in materia occupazionale nel giro di qualche ora".
Le borse di San Paolo e
Città del Messico scendono sulla scia di Wall Street
03.12.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha
chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,4% a 68.314,82
punti. Anche sul mercato azionario brasiliano ha pesato
il deludente dato sul settore statunitense dei servizi.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,3%. Il
prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in ribasso
dello 0,2%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,5%. I
prezzi della maggior parte dei metalli hanno perso oggi
terreno al NYMEX. Ancora bene Centrais Eletricas
Brasileiras (BRELETACNOR6): +3,5% a BRL 29,45.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello
0,5% a 31.967,43 punti. Tra i titoli principali del
listino messicano América Móvil (MXP001691213) ha perso
l'1,3%, Cemex (MXP225611567) l'1,6% e Grupo Mexico
(MXP370841019) l'1,8%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010)
ha guadagnato lo 0,3%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,3%, il General a
Lima l'1,2% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,4%. L'IGBC
a Bogotà e l'IBVC a Caracas hanno guadagnato
rispettivamente l'1,2% e l'1,1%.
Redazione Borsainside 23.55
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WALL
STREET: FUTURES USA ALLUNGANO IL RALLY DOPO I
DATI
03 Dicembre 2009 14:45 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Sono sempre meno gli
americani che hanno bisogno di un sussidio di
disoccupazione. BofA restituira' tutti i $45 miliardi di
prestiti ottenuti da Washington. A Comcast la quota di
controllo di NBC. Dollaro cede lo 0.5% contro l'euro.
Si prospetta una seduta in buon rialzo per il mercato
azionario americano, con i contratti sui principali
indici di Borsa che quando mancano tre quarti d'ora
all'avvio delle contrattazioni scambiano in territorio
positivo (vedi quotazioni a fondo pagina).
Sebbene il report mensile del governo sulla situazione
occupazionale di domani sia l'evento macro piu' atteso
della settimana, quest'oggi le notizie sia dal fronte
societario che economico non mancano di certo e sono nel
complesso positive, il che ha consentito al mercato di
estendere i guadagni.
Gli americani che hanno presentato domanda di indennita'
di disoccupazione sono diminuiti piu' del previsto, sui
minimi di oltre un anno, restando ancora una volta sotto
quota 500 mila unita'. La produttivita' e' salita nel
terzo trimestre, anche se in misura inferiore alle
attese. Il costo unitario del lavoro, indicatore chiave
sulle pressioni inflazionistiche, e' invece sceso del
2.5%, meno del previsto.
Sempre in ambito macro il calendario prevede anche la
lettura di novembre dell'ISM dei servizi, alle 16
italiane. Nel corso della seduta, inoltre, le societa'
di vendite al dettaglio renderanno note le cifre
relative alle vendite registrate il mese scorso nei
negozi aperti da almeno un anno. Dopo due revisioni al
ribasso l'International Council of Shopping Centers
prevede in media un rialzo compreso tra il 3% e il 4%.
Nel frattempo prima dell'apertura e' diventato ufficiale
l'accordo tra NBC Universal e Comcast, con l'operatore
via cavo che otterra' una quota del 51% in NBCU (societa'
madre di CNBC), mentre a GE spettera' il 49%.
Ieri Bank of America ha annunciato che restituira' tutti
i prestiti ottenuti dal governo nell'ambito del piano
TARP, sottolineando che il settore si sta risollevando
dalla crisi finanziaria piu' grave dopo quella della
Grande Depressione. Il fatto che l'istituto, il cui
titolo corre dl 3%, sia in grado di ripagare i $45
miliardi di fondi e' anche un segnale di miglioramento
delle condizioni economiche generali.
Goldman Sachs nel frattempo ha autorizzato i primi
scambi per il 2010, raccomandando di scommettere contro
la volatilita' dell'S&P 500, scegliere un gruppo di
titoli russi e puntare sulla crescita della sterlina
britannica contro il dollaro neozelandese. La banca vede
una crescita globale del 4.4% nel 2010 e del 4.5% nel
2011, ma nessun incremento sui tassi di interesse Usa
sul breve termine.
"Un evento di questo tipo sarebbe molto positivo per gli
asset piu' rischiosi, gettando potenzialmente le basi
per una sovravvalutazione degli asset da qui in avanti",
osservano gli strategist di Goldman. "Questo ci rende
pero' nervosi sui rischi che si presenteranno la' fuori,
tra cui quelli riguardanti la Fed che sara' costretta a
fare qualcosa in materia di politica monetaria".
I mercati otterrano gia' da oggi qualche indicazione sui
rischi a livello di politica monetaria, con la Banca
Centrale Europea che alle 13:45 italiane annuncera' la
sua decisione sui tassi di interesse. L'intervento del
numero uno della BCE Jean-Claude Trichet e' previsto
alle 14:30, nel corso di una conferenza stampa, mentre
alle 16 italiane sara' la volta dell'audizione di
conferma del presidente della Fed Ben Bernanke.
Del Monte Foods e dopo il suono della campanella Marvell
Technology e Novell, sono le societa' che oggi
annunceranno i conti fiscali. Toll Brothers ha riportato
un ampliamento del rosso trimestrale, citando un calo
del 30% dei ricavi. Tuttavia il costruttore di edifici
di lusso ha detto di intravedere segnali di ripresa
delle attivita'.
Sugli altri mercati, nell'energetico avanza il greggio.
Al momento i futures con consegna dicembre guadagnano
$0.61 a quota $77.21 il barile. Sul valutario il dollaro
cede lo 0.5% contro l'euro, con la moneta unica che sale
a quota $1.5128. Salgono ancora i prezzi dell'oro: i
futures con scadenza dicembre segnano un progresso di
$5.20 a quota $1218.20 l'oncia. In flessione i prezzi
dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark
decennale che e' salito al 3.2400% dal 3.2230% di ieri.
Alle 14:45 (le 8:45 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in progresso di 5.00 punti
(+0.45%) a quota 1112.90.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 e' in rialzo di 4.25
punti (+0.24%) a quota 1795.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 41 punti
(+0.39%) a 10480.00 punti.
WALL
STREET: SPINTA AL RIALZO DAI FINANZIARI
03 Dicembre 2009 15:35 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
governo nel quadro del
piano TARP. Con $13.75 miliardi Comcast compra quota di
controllo di NBC.
Avvio di seduta moderatamente positivo per l'azionario
americano, favorito dalla buona prova dei finanziari,
che hanno ottenuto un importante supporto dalle notizie
secondo cui la travagliata Bank of America ha intenzione
di restituire tutti i $45 miliardi ricevuti dal governo
nell'ambito del piano TARP.
Tuttavia i commenti del numero uno della BCE,
Jean-Claude Trichet, hanno influito negativamente sulla
perfomance della moneta unica, che ha ridotto i rialzi
sul dollaro. Come previsto l'istituto centrale ha
mantenuto lo status quo sui tassi della zona euro
all'1%, ma ha anche rivisto al rialzo le stime sul PIL
2010, in un range di 1.1%-1.5% dalla forchetta di -0.5%
e +0.9% fissata a settembre.
Gli operatori non sembrano scossi piu' di tanto dalle
notizie provenienti dal settore macroeconomico, dove le
nuove richieste di sussidio sono calate sui minimi di
oltre un anno, piu' delle attese, segnalando un
progressivo miglioramento del mercato del lavoro. Allo
stesso tempo nel terzo trimestre la produttivita' non
agricola e' cresciuta, ma in maniera leggermente
inferiore alle attese, mentre il costo unitario del
lavoro e' sceso del 2.5% come da pronostico.
I mercati azionari stanno guadagnando terreno ovunque
con la sensazione di un miglioramento dell'economia che
si fa sempre piu' forte, come sottolineato anche dalla
Federal Reserve. Di conseguenza i Treasury e lo yen
stanno accusando il colpo. L'indice delle Borse mondiali
MSCI World Index balza per il quarto giorno di fila
(+0.3% al momento), mentre il rendimento sul decennale
del Tesoro guadagna 6 punti base attestandosi a quota
3.39%.
Sebbene il report mensile del governo sulla situazione
occupazionale di domani sia l'evento macro piu' atteso
della settimana, quest'oggi le notizie sia dal fronte
societario che economico non mancano di certo. Gli
americani che hanno presentato domanda di indennita' di
disoccupazione sono diminuiti piu' del previsto, sui
minimi di oltre un anno, restando ancora una volta sotto
quota 500 mila unita'. La produttivita' e' salita nel
terzo trimestre, anche se in misura inferiore alle
attese. Il costo unitario del lavoro, indicatore chiave
sulle pressioni inflazionistiche, e' invece sceso del
2.5%, meno del previsto.
Sempre in ambito macro il calendario prevede anche la
lettura di novembre dell'ISM dei servizi, alle 16
italiane. Nel corso della seduta, inoltre, le societa'
di vendite al dettaglio renderanno note le cifre
relative alle vendite registrate il mese scorso nei
negozi aperti da almeno un anno. Dopo due revisioni al
ribasso l'International Council of Shopping Centers
prevede in media un rialzo compreso tra il 3% e il 4%.
Nel frattempo prima dell'apertura e' diventato ufficiale
l'accordo tra NBC Universal e Comcast, con l'operatore
via cavo che otterra' una quota del 51% in NBCU (societa'
madre di CNBC), mentre a GE spettera' il 49%.
Sugli altri mercati, nell'energetico avanza il greggio.
Al momento i futures con consegna dicembre guadagnano
$0.61 a quota $77.21 il barile. Sul valutario il dollaro
cede terreno contro l'euro, con la moneta unica che sale
a quota $1.5083, dimezzando i rialzi registrati in
precedenza. Salgono ancora i prezzi dell'oro: i futures
con scadenza dicembre segnano un progresso di $5.20 a
quota $1218.20 l'oncia.
WALL
STREET: RITRACCIA, RESTA POSITIVO IL NASDAQ
03 Dicembre 2009 18:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Contrazione inaspettata dei
servizi a novembre dopo due mesi di espansione. Passa in
secondo piano il rally di BofA, che intende restituire i
$45 miliardi ricevuti in prestito. Particolarmente
deboli Amex, Home Depot e Exxon.
I listini azionari americani oscillano sulla soglia dei
livelli della vigilia dopo che il settore dei servizi ha
registrato una contrazione inaspettata in novembre,
mettendo in secondo piano il rally di Bank of America
sulla scia delle notizie secondo cui avrebbe intenzione
di restituire tutti i fondi ricevuti dal governo Usa
nell'ambito del piano di salvataggio TARP.
A guidare i ribassi sul Dow, virato in rosso, sono
American Express, Home Depot e Exxon Mobil, dopo che l'Institute
for Supply Management ha reso noto che il mese scorso le
attivita' dei servizi sono calate al 48.7%, sotto sia le
stime degli economisti che la soglia dei 50 punti che
indica un'espansione. Positivo invece il paniere
composito Nasdaq.
Bank of America, la maggiore erogatrice di prestiti del
Paese, accelera di sino al 7% sulla scia dell'annuncio
del piano per restituire tutti i $45 miliardi ricevuti
nell'ambito del piano di salvataggio federale TARP.
"E' una ripresa economica fragile", ha detto Mirko
Mikelic, analista di Fifth Third Asset Management,
sottolineando che e' inutile farsi facili illusioni.
"Tutti i posti di lavoro persi all'inizio di questa
recessione non possono essere recuperati almeno sino al
2012-2013, pertanto la strada da fare e' ancora lunga".
Intanto dagli ultimi dati a disposizione risulta che nel
weekend del Black Friday, che ha dato il via alla
sgtagione delle festivita', le vendite nei punti vendita
siano andate peggio del previsto. Cio' conferma che
l'economia Usa e' sull'orlo di un "double dip" cioe' sta
per entrare nella seconda gamba della recessione, nella
nota figura a W.
WALL
STREET:
CEDE TERRENO, ALERT OCCUPAZIONE
03 Dicembre 2009 22:10 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Gli operatori preferiscono
non correre rischi in attesa del rapporto sul mercato
del lavoro. Dati macro contrastati, rallenta l'attivita'
dei servizi. Bene Bank of America. Avanza ancora l'oro,
sale l'euro.
Chiusura di seduta in rosso per gli indici azionari
americani. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.83% a 10336,
l’S&P500 lo 0.84% a 1099, il Nasdaq e’ arretrato dello
0.54% a 2173. La contrazione dell’attivita’ nel settore
dei servizi ha fatto da contraltare all’aggiornamento
incoraggiante sui sussidi di disoccupazione e
all’annuncio di Bank of America di ripagare i fondi
ricevuti dal governo.
L’attenzione maggiore degli operatori e’ comunque
incentrata sul rapporto occupazionale in programma per
venerdi’, prima dell’apertura delle borse. Le stime
degli analisti sono per una perdita di 125 mila posti di
lavoro, il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere
stabile al 10.2%. "E’ normale che gli operatori non si
sbilancino" ha dichiarato Tim Knepp, CIO di Genworth
Financial. "Il focus e’ sulla creazione di posti di
lavoro, e’ questa la chiave per sostenere qualsiasi tipo
di rally".
Nell’ultima settimana gli americani che hanno presentato
domanda di indennita' di disoccupazione sono diminuiti
piu' del previsto, sui minimi di oltre un anno, restando
ancora una volta sotto quota 500 mila unita'. La
produttivita' e' salita nel terzo trimestre, anche se in
misura inferiore alle attese. A sollevare alcune
preoccupazioni e’ stata pero’ la lettura del dato
sull’indice ISM del setore dei servizi, in contrazione e
al di sotto delle stime.
Sul fronte societario, in rialzo Bank of America, anche
se lontana dai massimi giornalieri toccati sulla scia
dell'annuncio del piano per restituire i $45 miliardi
ricevuti nell'ambito del programma di salvataggio
federale TARP. A segnare rialzi maggiori all’1%
all’interno del Dow Jones sono stati Intel e l’operatore
telecom AT&T; i maggiori ribassi sono stati accusati
invece da American Express, Alcoa e 3M.
I titoli delle grosse societa’ di carte di credito hanno
archiviato la seduta a Wall Street in netto calo.
American Express ha lasciato sul terreno il 5.29%,
Discover Financial e’ arretrata del 2.88%, Visa -2.66%,
-2.58% per Mastercard. A mettere pressione ai titoli
sarebbe stato un articolo pubblicato dal Wall Street
Journal in cui si legge che a causa dell’aumento dei
tassi d’interesse e dei piu’ contenuti limiti di spesa
consentita, molti consumatori americani potrebbero
optare per diverse forme di pagamento durante la
stagione delle festivita’.
Intanto dagli ultimi dati a disposizione risulta che nel
weekend del Black Friday, che ha dato il via alla
stagione delle festivita', le vendite nei punti vendita
siano andate peggio del previsto. Cio' conferma che
l'economia Usa e' sull'orlo di un "double dip" cioe' sta
per entrare nella seconda gamba della recessione, nella
nota figura a W.
Tra le altre news di rilievo, l’audizione del presidente
della Federal Reserve Ben Bernanke al Senato per la
conferma al secondo mandato. Il n.1 della Banca Centrale
Usa ha dichiarato che lavorera’ con i legislatori per
dare un nuovo assetto al sistema finanziario del Paese.
Sugli altri mercati, sul valutario, in lieve progresso
l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio
di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’
pari a 1.5073. In ribasso il greggio. I futures con
consegna gennaio hanno ceduto $0.14 a $76.46 al barile.
In progresso l’oro: i futures con scadenza febbraio si
sono attestati a quota $1218.20 (+$5.20) l’oncia. In
progresso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento
sul Treasury a 10 anni e' salito al 3.38%.
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03 Dicembre 2009 |
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USA -
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Los Angeles |
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Regno Unito
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PARTE 1 |
PARTE
CRONOLOGICA |
PARTE
2 |
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