BINI SMAGHI:
INFLAZIONE USA 5%, CHI CRITICA BCE E' SERVITO
22 Luglio 2008 11:01
ROMA - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 22 LUG
- "L'inflazione negli Stati Uniti ha raggiunto il 5%. Chi
voleva che la Bce seguisse il calo dei tassi attuato dalla
Fed è servito". Così Lorenzo Bini Smaghi, membro del
comitato esecutivo della Bce, in un'intervista alla Stampa
difende le scelte dell'istituto di Francoforte. "Oggi -
continua Bini Smaghi - avremmo un'inflazione ben più alta
anche noi. A pagare quell'errore sarebbero soprattutto i
cittadini". Infatti, a suo giudizio, "con un'inflazione al
4%, che rimarrà oltre il 3% ancora per alcuni mesi, un tasso
d'interesse del 4,25% non è proprio qualificabile come
restrittivo". La decisione di alzare il tasso di riferimento
lo scorso 3 luglio, spiega, "ha prodotto un beneficio
visibile. Sui mercati i tassi di interesse a lungo termine
sono scesi: segno che le aspettative sull'inflazione futura,
che prima stavano salendo, hanno cominciato a scendere. E la
crescita economica non si è annullata nell'area euro".
Insomma, rispetto agli Stati Uniti "al momento abbiamo più
crescita e meno inflazione di loro". Quanto alle previsioni
sulla crescita, Bini Smaghi ammette che le stime si basano
"su ipotesi che non necessariamente si avvereranno, come il
ritorno del petrolio a 120 dollari al barile. Può darsi che
la ripresa richieda tempi più lunghi". Sull'Italia, infine,
Bini Smaghi punta a una discesa del debito sotto al 100%:
allora "si potrà avere un significativo ritorno di fiducia,
e il minor costo del debito potrà a quel punto essere
restituito ai cittadini attraverso riduzioni di
tasse".(ANSA).
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MUTUI: LA FED PASSA AL SETACCIO I CONTI DI FANNIE MAE E
FREDDIE MAC
22 Luglio 2008 14:48
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
I conti e la
situazione patrimoniale dei due colossi dei prestiti
immobiliari sono attentamente monitorati dalla Banca
Centrale e dall'Authority di vigilanza del settore (Ofheo),
allo scopo di...
I conti e la situazione patrimoniale dei due colossi dei
prestiti immobiliari statunitensi, cioé Fannie Mae e Freddie
Mac, sono attentamente monitorati dalla Federal Reserve e
dall' Authority di vigilanza in questo settore, vale a dire
Ofheo, allo scopo di verificare se i due gruppi posseggono
liquidità sufficiente per far fronte alle perdite derivanti
dalla crisi del credito.
E' quanto ha reso noto un portavoce della stessa Fed, David
Skidmore, citato dall' agenzia Bloomberg, affermando che "la
Federal Reserve sta lavorando assieme ad Ofheo per avere un
quadro più esauriente circa i problemi" legati alla
governance dei due colossi.
In precedenza il New York Times aveva riferito che la Fed ed
il Comptroller of the Currency, cioé la direzione generale
del Tesoro Usa competente nella vigilanza finanziaria,
stanno esaminando i libri contabili delle due Agenzie per
valutare il loro stato di salute. (ANSA).
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MUTUI:
PAULSON, A BREVE ESAME
NORME FANNIE E FREDDIE
di ANSA
22 Luglio 2008 15:08 NEW
YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 22 lug - "Ci vorrà ancora del tempo per calmare le
turbolenze", visto che le istituzioni finanziarie
"continuano a rivalutare il rischio", ha aggiunto Paulson,
sottolineando che fino a che "il mercato immobiliare non si
sarà stabilizzato, dobbiamo prevedere che le tensioni sui
mercati finanziari continuino". Il sistema bancario - ha
ribadito - è "sano" e i fondamentali dell'economia americana
sono "solidi". Secondo Paulson è necessario arrivare al
punto in cui "anche le grandi istituzioni finanziarie
complesse non sono considerate troppo grandi per fallire".
Tornando su Fannie Mae e Freddie Mac, il segretario ha
ribadito che la loro "attività é cruciale" per determinare
la "velocità con la quale emergeremo dalla crisi": è per
questo che "a breve termine" é necessario prendere delle
misure per ripristinare la fiducia nei due gruppi. (ANSA).
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MUTUI: SALVATAGGIO FANNIE E FREDDIE COSTA 25 MLD CONTRIBUENTI
22 Luglio 2008 16:05
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 22 lug - Il piano di salvataggio di Fannie Mae e
Freddie Mac costerà probabilmente ai contribuenti 25
miliardi di dollari. E' la stima del Congressional Budget
Office, che osserva comunque che "c'é una significativa
possibilità, più del 50%, che la nuova autorità del Tesoro,
prevista dalle norme, non venga usata prima della sua
scadenza alla fine del dicembre 2009". (ANSA).
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MUTUI: FANNIE-FREDDIE NEL MIRINO, MAXI-PERDITA WACHOVIA/ANSA
22 Luglio 2008
20:04 NEW YORK - di
ANSA ________________________________
FED CONTROLLA
CONTI; PRESSING TESORO SU CONGRESSO PER OK NORME
(ANSA) - NEW YORK, 22 lug - La Fed spulcia i conti di Fannie
Mae e Freddie Mac per valutare se i due gruppi hanno
liquidità sufficiente per far fronte alle perdite derivanti
dalla crisi del credito. Il Tesoro fa pressing sul Congresso
affinché esamini e dia il proprio via libera al piano di
salvataggio che punta a ripristinare fiducia nelle due
agenzie semipubbliche. Obiettivo dare una boccata d'ossigeno
al mercato, sul quale si é abbattuto il rosso record, 8,9
miliardi di dollari, di Wachovia, facendo riaffiorare i
timori sullo stato di salute del settore finanziario. "La
Federal Reserve sta lavorando assieme ad Ofheo per avere un
quadro più esauriente circa i problemi" legati alla
governance dei due colossi, ha annunciato la Fed dopo le
indiscrezioni riportate dalla stampa statunitense, secondo
la quale la Fed e il Comptroller of the Currency, cioé la
direzione generale del Tesoro Usa competente nella vigilanza
finanziaria, stavano esaminando i libri contabili delle due
Agenzie per valutare il loro stato di salute. La banca
centrale ha fatto sapere di essere impegnata a monitorare
attentamente i conti e la situazione patrimoniale di Fannie
e Freddie. Un'operazione condotta insieme all'Ofheo,
l'autorità di vigilanza di settore, che ha previsto per i
due colossi dei prestiti immobiliari statunitensi nuove
perdite e svalutazioni. Aiutare Fannie e Freddie, secondo le
autorità americane, significa supportare il mercato: secondo
quanto ribadito ancora una volta dal segretario al Tesoro,
Henry Paulson, il buono stato di salute delle due società è
fondamentale per il mercato dei finanziamenti ipotecari. Le
due istituzioni sono "vitali", ha spiegato Paulson, facendo
pressing sul congresso affinché approvi rapidamente il piano
di salvataggio, che costerà - secondo le stime del
Congressional Budget Office (Cbo) - 25 miliardi di dollari.
Il Cbo, comunque , ha precisato che c'é una "significativa
possibilità, più del 50%, che la nuova autorità del Tesoro,
prevista dalle norme, non venga usata prima della sua
scadenza alla fine del dicembre 2009". A gelare i mercati,
già nervosi, è arrivata in ogni caso oggi anche la
trimestrale di Wachovia, che ha evidenziato un rosso record
pari a 8,9 miliardi di dollari. Alla luce del deludente
risultato trimestrale la banca, che due settimane fa ha
nominato amministratore delegato il sottosegretario al
Tesoro Robert Steel, ha annunciato un taglio delle spese
pari a due miliardi entro il prossimo anno e la cessione di
alcuni asset dell'istituto. Travolta dalla crisi dei mutui
subprime, Wachovia ha fatto sapere di aver deciso un taglio
del dividendo dell'87%, e una riduzione di 6.350 posti
lavoro. I risultati sono stati accolti inizialmente male dal
mercato, con il titolo in pesante calo. Poi, però, le misure
che la banca intende adottare per invertire il trend hanno
convinto e il titolo, dopo aver bruciato le perdite, è
girato in territorio positivo. Quanto a Fannie Mae e Freddie
Mac, anche oggi in Borsa è una giornata da dimenticare: la
prima cede il 9,8% a 12,74 dollari, la seconda il 5,8% a
8,24 dollari. (ANSA).
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PETROLIO:
PICKENS, PUO' SUPERARE 300 DLR, LANCIA PIANO EOLICO
22 Luglio 2008
20:39 NEW YORK
- di ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 22 LUG - Le quotazioni del petrolio rischiano di
salire fino a 300 dollari al barile se gli Stati Uniti non
ridurranno la propria dipendenza dalle importazioni di
greggio che ormai minaccia la sicurezza nazionale. Il
miliardario T. Boone Pickens, che ha costruito le proprie
fortune sul petrolio, rivede la sua posizioni e presenta al
Senato un piano per sostituire il greggio con l'eolico. Un
progetto, questo, in cui Pickens crede molto, come dimostra
l'impianto eolico da 10 miliardi di dollari che sta
costruendo nel nord del Texas e che sarà operativo dal 2011.
Per convincere i membri della commissione sicurezza
nazionale e affari governativi del Senato della bontà del
suo piano, Pickens ha presentato delle cifre. "Il rischio
per l'America è di arrivare a spendere 700 miliardi di
dollari l'anno per il petrolio estero, cioé quattro volte il
costo annuale della guerra in Iraq. Stiamo pagando una
guerra contro noi stessi e dobbiamo fermarci in qualche
modo", ha spiegato evidenziando che il progetto Pickens
prevede l'uso del vento per produrre elettricità e del gas
naturale per alimentare le auto. Nel mondo - ha osservato -
ci sono 8 milioni di vetture che vanno a gas, ma di queste
solo 140.000 si trovano negli Usa. (ANSA).
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MUTUI:
BUSH RITIRA VETO,VIA SALVATAGGIO FANNIE E FREDDIE/ANSA
23 Luglio 2008
19:42 NEW YORK
- di ANSA ________________________________
PAULSON,
MESSAGGIO FORTE A MERCATI; 4 MLD DI AIUTI ALLE FAMIGLIE
(ANSA) - NEW YORK, 23 lug - Ritira la minaccia di veto e
annuncia che firmerà il piano 'salva-mutui': il presidente
americano George W. Bush decide di abbandonare lo scontro e
di appoggiare il progetto che prevede il salvataggio di
Fannie Mae e Freddie Mac e lo stanziamento di circa 4
miliardi per riacquistare le case pignorate. Misura,
quest'ultima, sulla quale Bush aveva più volte espresso la
propria contrarietà minacciando appunto il veto. "Riteniamo
che non sia il momento di fossilizzarci in una battaglia a
suon di veti, anche se siamo sicuri che il presidente
sarebbe riuscito a imporsi", spiega la portavoce della Casa
Bianca, Dana Perino. La Camera darà il via libera al piano
oggi. Poi toccherà al Senato, ma si tratterà solo di un
passaggio formale, alla luce del compromesso raggiunto nelle
ultime ore fra senatori e parlamentari. Il segretario al
Tesoro, Henry Paulson, potrebbe così ricevere già entro la
fine della settimana il potere per intervenire, se
necessario, e acquistare titoli delle due agenzie
semipubbliche. Paulson, sottolineando che le nuove norme per
Fannie e Freddie servono per dare "un messaggio forte" per
restituire fiducia ai mercati" e sono "essenziali per
aiutarci a svoltare pagina", ha oggi affermato, in linea con
il presidente Bush, che il progetto nel suo insieme contiene
aspetti "spiacevoli". Il piano per salvare Fannie e Freddie,
presentato come uno dei più ambiziosi degli ultimi 20 anni,
prevede che le due agenzie siano messe sotto l'autorità di
un nuovo organismo di controllo e consente loro di accedere
a più capitali pubblici, permettendo inoltre al Tesoro di
acquistare, fino alla fine del 2009, azioni delle due
società. Un punto, quest'ultimo, che ha sollevato molte
polemiche soprattutto in vista dei costi che potrebbe avere
per i contribuenti: secondo le stime del Comptroller Budget
Office, il costo si aggirerebbe sui 25 miliardi di dollari
in due anni, anche se ci sono 'significative possibilita',
più del 50%, che la nuova autorità prevista per il Tesoro
non venga usata prima della sua scadenza alla fine del
dicembre 2009. Fannie e Freddie solo nelle ultime settimane
hanno perso il 50% del proprio valore in borsa sulla scia
dei timori sulla loro adeguatezza di capitale per far fronte
alla crisi, appesantendo gli indici di Wall Street e quelli
mondiali. Le due agenzie Fannie Mae e Freddie Mac detengono
o garantiscono prestiti ipotecari per 5.200 miliardi di
dollari, cioé circa il 50% del credito immobiliare
statunitense. Il progetto, però, interviene anche a sostegno
delle famiglie, mettendo a disposizione delle comunità
locali circa 4 miliardi di dollari per il riacquisto delle
abitazioni pignorate. Il piano, che punta a contrastare la
più grave crisi immobiliare dalla Grande Depressione del
1929, è stato pensato per aiutare i mutuatari strangolati
dalle rate mensili e si basa inoltre sull'aumento del tetto
dei prestiti che possono ottenere garanzia pubblica. Così
circa 300 miliardi di prestiti ipotecari avranno garanzia
pubblica.(ANSA).
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FMI:
PIANO PER FANNIE E FREDDIE VA NELLA GIUSTA DIREZIONE
24 Luglio 2008
18:17 WASHINGTON
- di ANSA ________________________________
(ANSA) -
WASHINGTON, 24 lug - Il piano di salvataggio di Fannie Mae e
Freddie Mac incassa il via libera del Fondo Monetario
Internazionale. "Le misure annunciate per Fannie e Freddie
vanno nella giusta direzione e sono coerenti con gli
approcci sostenuti dal Fondo", spiega il portavoce
dell'istituto, David Hawley, sottolineando che il Fmi "é
d'accordo sul fatto che un intervento pubblico è legittimato
se accompagnato da controlli migliori". La Camera
statunitense ha ieri dato il proprio via libera al paino di
salvataggio delle due agenzie semipubbliche. Il paino deve
ora formalmente passare in Senato e poi sarà firmato dal
presidente degli Usa, George W. Bush, che ha ritirato il
proprio veto.(ANSA).
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WALL
STREET: DI NUOVO VENDITE
MASSICCE
24 Luglio 2008 22:31
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Il petrolio riprende
quota, la Ford accusa perdite miliardarie e dall'economia
reale giungono segnali negativi. Un mix, questo, che non può
che affossare Wall Street, che chiude in terreno negativo
con il Dow Jones che perde oltre 280 punti (-2,37%) a
11.356,77 punti. Il Nasdaq arretra dell'1,97% a 2.280,11
punti, mentre lo S&P 500 cala del 2,27% a 1.253,03 punti.
Il tanto atteso rimbalzo sembra, così, già esaurito sulla
scia dei timori crescenti per l'andamento dell'economia. I
due dati congiunturali in calendario, cioé richieste di
sussidio di disoccupazione e compravendite di abitazioni
cosiddette esistenti, sono andati peggio delle attese. Le
prime sono salite a 406mila unità, le seconde hanno segnato
una contrazione del 2,6%.
I dati macro odierni sono arrivati in una giornata in cui
anche dal vecchio Continente le statistiche in programma
hanno evidenziato un forte rallentamento dell'attività, il
che significa che la crisi è ben lungi dall'essersi conclusa
e si sta spostando appunto sull'economia reale.
Ford ha ceduto fino ad un massimo il 15,09% a 5,12 dollari
in quanto al netto di voci non ripetibili la trimestrale ha
evidenziato una perdita di 1,38 miliardi di dollari, ossia
62 cent per azione contro i 28 cent previsti da alcuni
analisti. Giù anche Gm, -10,40% a 13,10 dollari. Decisamente
male anche i finanziari, con Washington Mutual che arretra
del 12,90% a 4,05 dollari, Wachovia cede il 10,48% a 15,80
dollari, Bank of America cala del 7,86% a 30,81 dollari.
Merrill Lynch e JpMorgan lasciano sul terreno
rispettivamente il 13,99% a 29,08 dollari e il 5,89% a 39,49
dollari.
Brusca frenata per Fannie Mae e Freddie Mac: la prima scende
del 19,33% a 12,10 dollari, mentre la seconda cala del
17,41% a 8,92 dollari. A pesare sul settore finanziario sono
le stime di Bill Gross, responsabile di PIMCO, cioé del
maggiore gestore mondiale di fondi, secondo il quale circa
cinque trilioni (il trilione equivale a mille miliardi) di
prestiti ipotecari sono da considerare a rischio, il che
vorrebbe dire che dopo i 467 miliardi di dollari fra perdite
e svalutazioni già contabilizzati il sistema finanziario
dovrebbe accollarsi in pratica un analogo importo di qui ai
mesi a venire.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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MUTUI:
CRISI COLPISCE ANCORA, E' CRAC PER DUE BANCHE USA
26 Luglio 2008 09:48
ROMA - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 26 LUG
- Dopo IndyMac, la crisi dei mutui fa due altre vittime,
First National Bank of Nevada e First Heritage Bank, chiuse
ieri in tarda nottata dalle autorità finanziarie perché
sotto-capitalizzate. A decidere la chiusura delle
attivitàdei due istituti, che fanno entrambi capo ad un
gruppo dell'Arizona, First National Bank Holding, è stato
l'Office of the Comptroller of the Currency, l'ente statale
di controllo sul denaro circolante negli Stati Uniti. I
depositi bancari presso le due banche e i loro attivi
saranno acquisiti dalla Mutual of Omaha Bank, secondo quanto
riporta la Bloomberg. Le autorità statunitensi hanno chiuso
IndyMac Bancorp lo scorso 11 luglio. Con First National Bank
of Nevada e FIrst Heritage Bank salgono a sette le banche
fallite negli Usa dall'inizio di quest'anno, a causa della
crisi dei mutui e del credito divenuto più difficile.
(ANSA).
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Mutui:
Usa, Congresso approva fondo da 300 miliardi
26 Luglio 2008 19:06
WASHINGTON - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - WASHINGTON,
26 lug - Il Congresso Usa ha approvato lo stanziamento di un
fondo speciale da 300 miliardi di dollari per far fronte
alla crisi dei mutui. Lo stanziamento offre un finanziamento
d'emergenza a Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie
semi-pubbliche che erogano o garantiscono la gran parte dei
mutui negli Usa. Il piano approvato e' una delle piu' grandi
operazioni finanziarie finora fatte della storia economica
Usa. In questo modo si crea un nuovo regolatore per i due
colossi dei mutui e si stanziano 300 miliardi di dollari per
i proprietari di casa in difficolta'. Il provvedimento era
gia' passato mercoledi' scorso alla Camera dei
rappresentanti. Con l'approvazione di oggi del Senato
diventano operative colossali misure d'emergenza decise per
fronteggiare la crisi dei mutui che colpisce migliaia di
americani. La misura prevede tagli fiscali, un nuovo sistema
di licenze per i broker e per coloro che forniscono i
prestiti, e stanzia circa 4 miliardi di dollari per
interventi di restauro o di acquisto a favore di coloro che
sono stati piu' fortemente esposti dalla crisi dei mutui. Il
provvedimento riguarda almeno 400mila famiglie toccate dalla
crisi dei mutui e di fatto salva Fannie Mae e Freddie Mac.
Ora per diventare operativo si attende la firma del
presidente Bush.(ANSA)
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FMI:
MERCATI RESTANO FRAGILI, NON SI VEDE FINE CRISI/ANSA
28 Luglio 2008 18:46
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
400 MLD
SVALUTAZIONI, AUMENTANO RISCHI CONTAGIO PER ECONOMIA
(ANSA) - NEW YORK, 28 lug - I mercati restano "fragili", la
fine della crisi del mercato immobiliare "non si vede" e le
condizioni di credito sono deteriorate: un cocktail
esplosivo che ha fatto sì che si creasse "un circolo
vizioso" fra il sistema finanziario e l'economia, ora sempre
più a rischio contagio. Il Fondo Monetario internazionale
(Fmi), pur constatando i progressi compiuti dalle
istituzioni finanziarie nel rafforzarsi, osserva che
potrebbe esserci bisogno di ulteriori aumenti di capitale,
divenuti comunque più difficili da realizzare. I rischi per
il credito "restano elevati" e, anche se "i mercati
finanziari non sono tornati agli elevati livelli di rischio
sistemico della scorsa primavera, c'é una crescente
preoccupazione - spiega il Fondo nell'aggiornamento del
Global Financial Stability Report - sull'interazione fra le
prospettive macroeconomiche e il funzionamento dei mercati".
"I rischi negativi evidenziati nel rapporto di aprile
sembrano essersi materializzati, conducendo a un circolo
vizioso fra il sistema finanziario e l'economia", spiega nel
corso di una conferenza stampa Jaime Caruana, responsabile
del settore finanziario e monetario del Fmi. Nella
ricognizione sullo stato di salute dei mercati, il Fondo
nota come "i mercati finanziari mondiali restano ancora
fragili" e come "gli indicatori di rischio sistemico sono
ancora elevati", visto che se da un lato l'entità delle
perdite provocate dalla crisi è nota, dall'altro il rischio
si è ormai spostato su altri tipi di credito "sotto
l'effetto del calo dei prezzi degli immobili e del
rallentamento della crescita economica". Le banche restano
sotto una forte pressione, e questo rende difficile il
recupero di nuovi capitali: finora le svalutazioni
effettuate ammontano a 400 miliardi di dollari e il
crescente tasso di morosità e di insolventi "non ci dà
alcuna ragione di modificare le stime sulla perdite totali"
potenziali, valutate dal Fmi in aprile in 945 miliardi di
dollari. Le autorità, da parte loro, si trovano in una
posizione sempre più scomoda nel dover conciliare gli
obiettivi di inflazione, crescita e stabilità finanziaria:
le banche centrali delle economie mature devono "restare
vigili a fronte del chiaro rallentamento delle economie e
alle pressioni inflazionistiche", sottolinea Caruana,
ammettendo come il ruolo della politica monetaria "al
momento attuale sia più difficile e limitato che in
precedenza a causa dell'aumento e della volatilità dei
prezzi di petrolio e cibo che hanno fatto salire i rischi
inflazionistici". Caruana ha quindi osservato che "le
difficoltà nei mercati finanziari avranno bisogno di essere
affrontate caso per caso senza una regola generale, e in
ogni caso risposte immediate e trasparenti dei governi
saranno fondamentali nel diradare le incertezze" sui
mercati. Si inserisce in questo contesto l'intervento
statunitense per salvare Fannie Mae e Freddie Mac:
apprezzando il fatto che le nuove norme prevedano un
supervisore indipendente, il Fmi invita comunque a
"individuare una soluzione permanente al sistema di
funzionamento" delle due agenzie semipubbliche specializzate
in prestiti ipotecari affrontando il nodo degli standard di
capitali che, "per queste istituzioni sono decisamente più
bassi di quelli delle altre banche e perciò presentano più
pericoli". (ANSA).
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WALL
STREET: GIU', L'FMI AIUTA GLI SHORT
28 Luglio 2008 22:10
NEW YORK- di WSI ______________________________________________
Profondo rosso per Wall
Street che, sulla scia quadro tratteggiato dal Fondo
Monetario Internazionale, chiude la prima seduta della
settimana in territorio ampiamente negativo. Il Fmi,
nell'aggiornamento del Global Financial Stability Report
afferma di non vedere la fine della crisi del mercato
immobiliare e che "il deterioramento del credito si sta
ampliando anche ai mutui primari".
Un quadro fosco, quindi, che non fa altro che alimentare i
già forti timori sullo stato di salute dell'economia
americana. Prime indicazioni al riguardo si avranno in
settimana, con la prima lettura del pil statunitense e i
dati di luglio sulla disoccupazione. A pesare sugli indici è
anche il petrolio, tornato a salire e che solo nella
giornata si è apprezzato di un dollaro. Il Dow Jones chiude
lasciando sul terreno il 2,10% (238,31 punti) a 11.132,2
punti, il Nasdaq cede cede il 2,00% a 2.264,22 punti, mentre
lo S&P 500 cala dell'1,83% a 1.234,69 punti.
A guidare il ribasso sono ancora una volta i finanziari. Il
Fmi constata il protrarsi di tensioni sui bilanci delle
istituzioni finanziarie nonostante i 400 miliardi di
svalutazioni già effettuate e intravede la possibilità che
diverse banche abbiano bisogno di ulteriori aumenti di
capitale, sempre più difficili da realizzare. Osservando
come la qualità del credito è peggiorata, l'istituto di
Washington mette in evidenza che il rischio che le
difficoltà dei mercati contagino l'economia è aumentato.
Fra i singoli titoli Washington Mutual scende del 3,39% a
3,71 dollari, Citigroup cala del 7,43% a 17,45 dollari,
mentre Wachovia arretra del 5,51% a 13,70 dollari. Male
anche Bank of America (-4,83% a 28,15 dollari), Fannie Mae
(-10,82% a 10,30 dollari) e Freddie Mac (-6,65% a 7,72
dollari). Aig lascia sul terreno il 12%. L'aumento delle
quotazioni petrolifere pesa su Ford (-5,94% a 4,75%) e Gm
(-7,6%). Quest'ultima ha annunciato un'ulteriore riduzione
della produzione di pick up e suv e il taglio delle garanzie
ai potenziali clienti Saab. Male Verizon (-2,5%) nonostante
abbia riportato utili in crescita del 12%, grazie ai ricavi
nel settore wireless, ma ha registrato un forte calo nella
telefonia fissa. Sale invece KraftFood (+5,11% a 30,88
dollari) dopo aver riportato risultati trimestrali al di
sopra delle attese degli analisti.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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IMMOBILIARE USA:
ALTRO COLPO, PREZZI CASE -15.8%
29 Luglio 2008 15:00
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
Nel mese di
maggio il rapporto S&P/Case Shiller, l’indicatore che
monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori
citta’ americane, scende ancora al nuovo record negativo
anno su anno.
Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l’indicatore che
monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori
citta’ statunitensi, e’ risultato in calo (su base annuale)
del 15.8% nel mese di maggio rispetto allo stesso mese del
2007, con un calo dello 0.9% rispetto ad aprile 2008.
Continua dunque il crollo dei prezzi delle case in America,
con contrazioni in certe zone metropolitane a due cifre
percentuali e cali in tutte e 20 le maggiori zone
metropolitane.
Le attese degli analisti erano per una contrazione del 16%
su base annua e dell'1% su base mensile, quindi il risultato
e' leggermente migliore delle attese.
Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una
contrazione del 15.3%, poi rivista a -15.2%. Secondo S&P lo
stesso indicatore riferito alle 10 maggiori aree
metropolitane e' calato dell'1% a maggio e del 16.9% anno su
anno.
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USA:
LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI SALE A 51.9
29 Luglio 2008 16:00
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
A luglio la
fiducia dei consumatori negli Usa e' salita, con grande
sorpresa degli analisti. Le attese del mercato erano per una
contrazione a 50 punti.
Nel mese di luglio la fiducia dei consumatori negli Stati
Uniti e' salita a quota 51.9 punti dai 51 punti di giugno
(dato rivisto da 50.4).
Lo ha comunicato il Conference Board, un centro di ricerca
privato di New York.
Il consensus degli economisti prevedeva in media un valore
di 50 punti.
La percentuali degli amaericani preoccupata dell’ottenimento
di un nuovo posto di lavoro e’ cresciuta al 30.3% dal 29.7%
del mese precedente.
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MUTUI:
SALGONO PRESSIONI E TIMORI SU BANCHE CON PIANO MERRILL
29 Luglio 2008 21:14
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 29 LUG - L'annuncio a sorpresa di Merril Lynch su
svalutazioni e aumento di capitale mette sotto pressione le
banche rivali e sembra - secondo gli analisti - lasciare
aperta la porta a un'ulteriore pulizia dei conti, e quindi
svalutazioni degli asset legati ai subprime, da parte delle
istituzioni finanziarie. Finora, a causa della crisi suprime,
le banche hanno effettuato svalutazioni per 400 miliardi e
le perdite complessive potrebbero arrivare, in base alle
stime del Fmi, a quasi 1.000 miliardi di dollari. I 5,7
miliardi di svalutazioni di Merrill Lynch e il piano di
aumento di capitale per 8,5 miliardi aumentano i timori
degli operatori sul possibile arrivo di nuove cattive
notizie sia da parte di istituzioni europee, come Ubs e
Barclays, sia da parte dei colossi di Wall Street. Bank of
America, Lehman Brothers e Wachovia hanno ognuno un'elevata
esposizione a prodotti complessi legati ai mutui. Citigroup
ha annunciato di aver chiuso il mese di giugno con
un'esposizione ai suprime pari a 22,5 miliardi, cifra che
include 18,1 miliardi di super-senior asset-backed
securities CDOs (ABS CDOs), il tipo di prodotti ceduti da
Merrill Lynch, e 14,4 miliardi di commercial paper. Secondo
Mike Mayo, analista di Deutsche Bank Securities, Citigroup
potrebbe trovarsi a far fronte a svalutazioni per 8 miliardi
sui cdo. Secondo le stime di Meredith Whitney, di
Oppenheimer & Co, Lehman Brothers avrebbe chiuso maggio con
un'esposizione lorda agli Abs cdo per 600 milioni e ai
commercial paper per 29,4 miliardi. Bank of America, invece,
ha invece reso noto che alla fine di giugno la propria
esposizione netta ai cdo era pari a 8,43 miliardi. Wachovia
alla fine di giugno aveva un'esposizione ai subprime per
5,86 miliardi di dollari, inclusi 4,38 miliardi di abs cdos.
(ANSA).
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WALL
STREET: POSITIVA CON FINANZIARI,PETROLIO A MINIMI DA MAGGIO
29 Luglio 2008 22:58
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
(ANSA) - NEW YORK, 29
LUG - La borsa di New York chiude in forte rialzo sotto
l'effetto di un netto calo dei prezzi del petrolio e di una
ripresa della fiducia dei consumatori che, pur mantenendosi
ai minimi, sale più delle previsioni degli analisti. A
tirare la volata sono anche i finanziari, che bruciano le
perdite di ieri. Il Dow Jones avanza del 2,36% a
11.393,41punti, il Nasdaq sale del 2,45% a 2.319,62 punti,
mentre lo S&P 500 segna un progresso del 2,31% a 1.262,95
punti. Gli investitori sono stati rassicurati dalla risalita
del dollaro, che ha permesso un ulteriore calo delle
quotazioni petrolifere e che - sostengono gli analisti -
lascia pensare a un rallentamento dell'inflazione. La volata
del dollaro è stata tirata da dati congiunturali migliori
delle attese negli Usa, dove la fiducia dei consumatori è
salita a luglio a 51,9 da 51 di giugno. Una dato positivo
che mostra come "la fiducia dei consumatori non si sia
ulteriormente affievolita", spiegano gli analisti,
sottolineando che gli indici hanno beneficiato anche
dell'ennesima frenata dell'oro nero, sceso oggi di 3 dollari
ai minimi a maggio. Rispetto al picco di 147,27 dollari
raggiunto lo scorso luglio, le quotazioni del petrolio sono
in calo di 25 dollari. Dopo un avvio di seduta in sordina,
il settore finanziario ha ripreso sprint, nonostante il
piano di Merill Lynch. "Si ha l'impressione che per Merrill
si tratti di una pulizia accurata del bilancio che, quindi,
dovrebbe essere la fine delle brutte sorprese", spiegano
alcuni operatori. Merrill Lynch ha guadagnato il 7,89%, a
26,25 dollari, al di sopra del prezzo al quale sono stati
venduti i nuovi titoli (22,50 dollari). Bank of America è
salita del 14,83% a 32,22 dollari, Citigroup invece é
avanzata del 5,85% a 15,70 dollari. In progresso anche
Wachovia, +15,19% a 15,70 dollari, e Lehman Brothers,
+10,54% A 16,88 dollari. Fannie Mae e Freddie Mac sono
avanzate rispettivamente del 12,51% a 11,60 dollari e del
9,07% a 8,42 dollari. (ANSA).
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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MUTUI: EUROPA;
JPMORGAN RIVEDE AL RIALZO STIMA SVALUTAZIONI
30 Luglio 2008 12:07
ROMA - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 30
LUG - Gli analisti di JPmorgan Chase hanno rivisto al rialzo
le loro stime relative a nuove svalutazioni cui dovrebbero
andare incontro alcune fra le maggiori banche europee,
segnatamente Deutsche Bank, UBS e Societé Generale. Secondo
le indicazioni fornite da un gruppo di analisti della banca
statunitense guidato da Kian Abouhossein, infatti, Deutsche
Bank quest' anno dovrebbe svalutare fino a 8,7 miliardi di
dollari, cioé 5,6 miliardi di euro circa, contro i 4,9
miliardi di euro che erano stati messi in conto la passata
settimana dagli stessi esperti. UBS effettuerebbe invece
write-down per 8,4 miliardi di franchi svizzeri, cioé circa
8,04 miliardi di dollari, da 6,5 miliardi di franchi della
precedente valutazione. Infine, Societé Generale
svaluterebbe fino a tre miliardi di euro da 2,6 precedenti.
La revisione in peggio delle previsioni è legata fra l'
altro all' annuncio fato ieri da Merrill Lynch relativo alla
cessione a prezzi stracciati di 30,6 miliardi di dollari di
CDO (collateralized debt obligations) in portafoglio. Gli
analisti di JPMorgan fanno peraltro presente che al
contrario della banca d' affari statunitense gli istituti
europei allo stato attuale non hanno bisogno di raccogliere
nuovi capitali anche se probabilmente non pagheranno il
dividendo 2008. (ANSA).
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MUTUI: USA;
RICHIESTE PRESTITI IN PICCHIATA, MINIMI DA 2000
30 Luglio 2008 13:14
ROMA - di
ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 30
LUG - Le richieste settimanali di mutui negli Usa sono scese
in media del 14,1% con il relativo indice a quota 420,8
punti, ai minimi dal dicembre del 2000. L' andamento
negativo riflette essenzialmente il taglio dei
rifinanziamenti, scesi del 23%, mentre le domande di
prestito destinate all' acquisto effettivo sono calate del
7,8%. Il tasso medio d' interesse a valere su un mutuo a
tasso fisso a 30 anni è sceso al 6,46% dal 6,58% precedente.
(ANSA).
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MUTUI:
AL VIA SALVATAGGIO FANNIE E FREDDIE, PIANO E' LEGGE
30 Luglio 2008 14:32
NEW YORK - di
ANSA ________________________________
BUSH FIRMA PROGETTO, PIU'
POTERI A TESORO
(ANSA) - NEW YORK, 30 lug - Il piano più ambizioso degli
ultimi 20 anni per salvare il mercato immobiliare, andando
in soccorso delle famiglie e degli organismi di
finanziamento ipotecario. Il presidente americano George W.
Bush ha firmato il piano di salvataggio di Fannie Mae e
Freddie Mac e ora l'amministrazione "é impaziente di mettere
in atto le nuove misure per migliorare la fiducia e la
stabilità dei mercati e per fornire una migliore
sorveglianza a Fannie Mae e Freddie Mac", ha spiegato Tony
Fratto, annunciando la tanto attesa firma. Il piano, a cui
il Senato ha dato il proprio via libera sabato scorso, punta
a bloccare la crisi che attanaglia il mercato immobiliare,
dove la domanda scende, il numero delle compravendite crolla
e i prezzi hanno imboccato la strada di un inesorabile
declino. I prezzi delle case, secondo l'indice S&P/Case-Schiller,
sono scesi a maggio del 15,8% su base annua, registrando il
17mo mese consecutivo di contrazione. A fronte di un calo
dei prezzi si assiste a un'impennata dei pignoramenti: in
base agli ultimi dati di RealtyTrac, nel secondo trimestre
del 2008 sono aumentati del 14% rispetto ai tre mesi
precedenti e del 121% rispetto al 2007. Complessivamente lo
scorso anno sono state avviate 2,2 milioni di procedure di
pignoramento. Il piano per salvare Fannie e Freddie prevede
che le due agenzie siano messe sotto l'autorità di un nuovo
organismo di controllo e consente loro di accedere a più
capitali pubblici, permettendo inoltre al Tesoro di
acquistare, fino alla fine del 2009, azioni delle due
società. Un punto, quest'ultimo, che ha sollevato molte
polemiche soprattutto in vista dei costi che potrebbe avere
per i contribuenti: secondo le stime del Comptroller Budget
Office, il costo si aggirerebbe sui 25 miliardi di dollari
in due anni, anche se ci sono 'significative possibilita',
più del 50%, che la nuova autorità prevista per il Tesoro
non venga usata prima della sua scadenza alla fine del
dicembre 2009. Nel salvataggio delle due agenzie gioca un
ruolo importante anche la Fed, che avrà un ruolo di
consulenza. Fannie Mae e Freddie Mac detengono o
garantiscono prestiti ipotecari per 5.200 miliardi di
dollari, cioé circa il 50% del credito immobiliare
statunitense. Il piano, però, interviene anche a sostegno
delle famiglie, mettendo a disposizione delle comunità
locali circa 4 miliardi di dollari per il riacquisto delle
abitazioni pignorate. Il piano, che punta a contrastare la
più grave crisi immobiliare dalla Grande Depressione del
1929, è stato pensato per aiutare i mutuatari strangolati
dalle rate mensili e si basa inoltre sull'aumento del tetto
dei prestiti che possono ottenere garanzia pubblica. Così
circa 300 miliardi di prestiti ipotecari avranno garanzia
pubblica. (ANSA).
MUTUI:
FED, BCE E SNB ESTENDONO TERMINI ASTE EMERGENZA
30 Luglio 2008 15:15
ROMA
- di
ANSA ________________________________
(ANSA) - ROMA, 30
LUG - La Federal Reserve ha esteso fino al 30 gennaio due
tipologie di aste di emergenza studiate durante la crisi dei
mutui per fornire liquidità aggiuntiva a banche e società
finanziarie. Lo comunica la Fed in una nota, che giustifica
l'estensione con le "condizioni perduranti di fragilità nei
mercati finanziari". La banca centrale americana - e con
essa la Banca centrale europea e la Banca nazionale svizzera
- daranno il via ad aste 'Term Auction Facility' (TAF) a 84
giorni che affiancheranno gli attuali rifinanziamenti a 28
giorni, sostituendoli progressivamente. La Fed - si legge
nella nota - avvierà anche aste di rifinanziamento 'Term
Securities Lending Facility' (TSLF, con cui presta alle
banche titoli di Stato americani in cambio di titoli del
credito strutturato) per ulteriori 50 miliardi di dollari,
che andranno ad aggiungersi ai 200 miliardi attualmente
offerti periodicamente. Le TSLF e le aste 'Primary Dealer
Credit Facility', con cui la Fed dallo scorso marzo fornisce
prestiti diretti d'emergenza alle istituzioni finanziarie,
"saranno ritirate quando il board della Fed dovesse ritenere
che le condizioni dei mercati finanziari non le
richiederanno più".(ANSA).
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WALL
STREET: SI TORNA A COMPRARE
30 Luglio 2008 22:12
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Seduta di borsa
improntata agli acquisti a Wall Street con gli indici che
estendono il rally di ieri (controlla la performance in home
page) spinti dal rapporto ADP relativo all’occupazione nel
settore privato, da cui e’ emerso un trend in miglioramento
che ha sorpreso gli analisti.
Il dato, risultato in crescita di 9 mila unita, ha battuto
il consensus del mercato che era per un calo
dell’indicatore. Il fatto lascia ben sperare per il rapporto
occupazionale del prossimo venerdi’, per cui gli analisti
hanno stimato una perdita di 65 mila posti ed un aumento del
tasso di disoccupazione al 5.6%.
Si sono mossi al rialzo tutti i titoli del settore mutui
immobiliari: il presidente degli Stati Uniti, George W.
Bush, ha firmato il pacchetto di misure di aiuto mirato al
rilancio dell’intero settore case. Bene anche il comparto
finanziario supportato dalla Sec, che ha esteso fino al 12
agosto la misura d'urgenza, destinata a 17 grandi società
finanziarie (tra cui Fannie Mae e Freddie Mac), per frenare
le vendite allo scoperto. La Fed, la Bce e la Banca Centrale
Svizzera hanno inoltre annunciato un piano congiunto per
rifinanziare le banche e supportare il mercato finanziario
in crisi.
Il dato sulle scorte settimanali di petrolio ha avuto
l’effetto di far schizzare al rialzo le quotazioni dell’oro
nero. A sorprendere in negativo sono stati gli stock di
benzina, che hanno registrato il primo calo delle ultime 5
settimane. In questo momento, i futures con consegna
settembre segnano un forte rialzo a $126.95 al barile.
Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ in lieve calo
rispetto al dollaro a 1.5574.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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