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Mercati azionari: il rialzo fondato su una ripresa che non c'è |
Mercati azionari: il rialzo fondato su una ripresa che non c'è
12
Novembre 2001
18:22 Rimini
(ITA)
Il
rialzo di queste settimane rasserena gli animi ed ancora una volta occorreva
comprare 'cinicamente' sull'inizio di una guerra. Se il 'sentiment' in borsa è
facilmente volubile, i numeri dell'economia lo sono meno e pur essendo dei 'tecnici'
continuiamo a monitorare con attenzione l'andamento
dei consumi e degli investimenti post 11 settembre.
Anche se il nemico “terrore=incertezza” sta causando meno danni di
quanto si immaginasse continuiamo a mantenere un atteggiamento
di forte cautela ed un orizzonte d'investimento di breve respiro.
Probabilmente
questa gamba rialzista (da intendersi come fase
impulsiva al pesante ribasso seguito agli attentati di New York e non certo come
inversione di tendenza di mercato nel lungo periodo)
ha le ore contate e, salvo exploit rialzisti di impareggiabile audacia e forza a
questo punto o si sta laterali per qualche tempo o si ricomincia a scendere
subito (noi siamo propensi a credere alla prima ipotesi)
La seconda ipotesi e’
avvalorata da diversi fattori sia di carattere macroeconomico che tecnico: in
primo luogo i mercati azionari vanno su senza motivi precisi sembra quasi che
stiano scommettendo su una ripresa economica che di fatto non c’e’
e, in secondo luogo, l’enorme quantità di gap up (grafico 4, grafico 5,
grafico 6, grafico 7) che sia indici che titoli a maggior capitalizzazione si
sono lasciati dietro questo strano rialzo.
Le conclusioni operative che scaturiscono da questo bollettino sono dunque di facile interpretazione: ai primi segni di cedimento/esaurimento di questa fase rialzista liquidiamo in parte le posizioni azionarie (pronti a liquidarle integralmente su conferme certe) e stiamo a guardare;
Studio C.F.A.