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Venerdì
07 Novembre 2008 |
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07 Novembre 2008 04:16 NEW YORK
CRISI MUTUI: PIANO PAULSON POCO CHIARO, SOCIETA' SCETTICHE
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 7 NOV - La mancanza di chiarezza su
alcuni aspetti importanti del piano salva-finanza di Henry
Paulson fa sì che per molte aziende sia difficile
partecipare. E' quanto emerge da uno studio condotto dalla
Securities Industry and Financial Markets Association (Sifma),
dal quale emerge che la maggior parte delle 400 società
interpellate si sono dichiarate riluttanti a partecipare al
piano se prima non verranno chiariti alcuni dettagli.
Secondo il presidente e amministratore delegato di Sifma,
Tim Ryan, il Tesoro americano deve tornare a concentrare la
propria attenzione nel creare un meccanismo per l'acquisto e
la prezzatura degli asset tossici. "Speriamo che da qui
all'avvio del piano" venga fatta chiarezza perché "il
sistema non può permettersi" di continuare così: "bisogna
restare concentrati e assumere delle decisioni". (ANSA).
07 Novembre 2008 07:29 TOKYO
Borsa: Tokyo chiude in forte ribasso a -3,55%
di ANSA
Indice Nikkei scende di 316,14 punti
(ANSA) - TOKYO, 7 NOV - La Borsa di Tokyo chiude gli scambi
in ribasso del 3,55%, sulla scia del calo di Wall Street. Il
calo e' dovuto anche alla forte flessione dei dati di
bilancio del gigante dell'auto Toyota. L'indice Nikkei
scende a 8.583 punti, 316,14 in meno della chiusura di ieri,
dopo aver toccato in mattinata ribassi di oltre il 7%.
07 Novembre 2008 11:01 ROMA
CRISI MUTUI:GM,FORD E CHRYSLER VOGLIONO 50 MLD AIUTI GOVERNO
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 7 NOV - General Motors, Ford e Chrysler
puntano a ottenere aiuti dal governo americano per 50
miliardi di dollari. Lo riferisce l'agenzia Bloomberg che
cita fonti vicine al dossier, secondo cui 25 miliardi
servirebbero per la copertura sanitaria, mentre gli altri 25
per garantire liquidità alle aziende. Ieri, i vertici delle
tre case automobilistiche hanno incontrato la speaker della
Camera Usa, Nancy Pelosi, e i leader del Congresso si sono
detti a favore alla concessione di aiuti all'industria dell'
auto in profonda crisi. Sempre stando alle indiscrezioni, il
pacchetto di aiuti dovrebbe essere erogato tramite diversi
canali, compreso quello di un prestito a breve termine da
parte della Federal Reserve. (ANSA).
07 Novembre 2008 16:46 MILANO
BORSA:EUROPA CORRE CON ASSICURAZIONI ED ENERGIA, PARIGI +3%
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 7 NOV - Prosegue la buona intonazione delle
Borse europee dopo oltre un'ora di scambi Usa. Gli indici
del Vecchio Continente, trascinati da un rialzo che supera
il 2% Oltreoceano, corrono con le assicurazioni e l'energia.
In particolare gli acquisti si concentrano su Munich Re
(+8%), Allianz (+7,9%), Swiss Life (+6,27%) e Old Mutual
(+5,6%). Bene anche Axa (+5,15%), Swiss Re (+4,65%) e Ing
Group (+4,36%) sulla piazza di Amsterdam, mentre in campo
energetico brillano Bp (+5,43%), Total (+4,41%) e Shell
(+3,57%), insieme a Gdf (+5,11%) ed Edf (+2,13%). Di
seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse
europee dopo oltre un'ora di contrattazioni a Wall Street. -
Londra +2,80% - Parigi +3,12% - Francoforte +3,62% - Madrid
+2,41% - Milano +1,90% - Amsterdam +2,64% - Stoccolma +3,88%
- Zurigo +2,39%. (ANSA).
07 Novembre 2008 16:55 ROMA
CRISI MUTUI: USA; GOLDMAN SACHS, PIL -3,5% ULTIMO TRIMESTRE
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 7 NOV - Secondo gli analisti di Goldman si
tratterebbe, per l'economia statunitense nel quarto
trimestre, della contrazione maggiore dall'inizio del
secondo anno della presidenza di Ronald Reagan, nel 1982.
Goldman prevede inoltre che il tasso di disoccupazione salga
all'8,5%, cioé ai massimi da 14 anni, entro la fine del
2009. In precedenza gli stessi analisti avevano scommesso su
un calo del pil nel quarto trimestre del 2,0% e dell'1,0%
nei primi tre mesi dell'anno venturo. (ANSA).
07 Novembre 2008 17:49
CRISI MUTUI: JUNCKER, PROBABILE RECESSIONE ZONA EURO 2009
di ANSA
-
(ANSA) BRUXELLES, 7 NOV - La zona dell'euro sarà "molto
probabilmente in recessione nel 2009": lo ha detto il
premier del Lussemburgo, presidente dell'Eurogruppo,
Jean-Claude Juncker, al termine del Consiglio straordinario
della Ue. Secondo Juncker, la crescita probabile della zona
che condivide la moneta unica si collocherà nel 2009 tra le
previsioni fatte dalla Commissione Ue (+0,1%) e quelle del
Fondo monetario internazionale (-0,5%). (ANSA).
07 Novembre 2008 18:45 NEW
YORK
CRISI MUTUI:LOCKHART(FED),ECONOMIA IN FRENATA FINO META'2009
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 7 nov - Il rallentamento dell'economia
statunitense persisterà almeno fino alla prima metà del
2009: i dati di settembre e ottobre "si sono rivelati
peggiori del previsto e indicano che l'economia nazionale è
in recessione". Lo afferma il presidente della Fed di
Atlanta, Dennis Lockhart. "L'economia americana in settembre
e ottobre si è indebolita drammaticamente. Contrazioni si
sono avute nelle spese dei consumatori, negli investimenti,
nella produzione industriale. Le pressioni inflazionistiche
sono in calo - spiega Lockhart -. la ripresa economica
certamente ci sarà e ci sono segnali in questo senso negli
ultimi giorni sui mercati finanziari". (ANSA).
07 Novembre 2008 19:15 MILANO
BORSA: SPRINT EUROPA CON WALL STREET, BENE LE ASSICURAZIONI
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 7 NOV - Sprint finale per le principali
borse europee, incerte per gran parte della seduta ma poi
brillanti sulla scia degli indici di Wall Street, cresciuti
prima dell'uno e poi del 2 per cento. Il dato sulla
disoccupazione Usa ai massimi da 14 anni, diffuso dopo una
mattinata piuttosto fiacca, ha lasciato dapprima gli
investitori in preda all'incertezza. A parte Londra e
Zurigo, infatti, gli indici si sono mossi poco sopra la
parità, finché Wall Street non ha impresso la direzione
definitiva a tutti i listini. L'ottimismo degli investitori,
a due giorni dal voto Usa, è stato motivato da alcuni
operatori internazionali con il fatto che il mercato ritiene
ormai quasi toccato il fondo e guarda avanti in vista di una
ripresa dell'economia nel 2009 alimentata da un ulteriore
taglio dei tassi da parte della Federal reserve e del varo
di un massiccio pacchetto di misure di politica economica
che includano anche tagli fiscali. I titoli più premiati
sono stati così gli assicurativi, solitamente inclini ad
amplificare sia in senso positivo sia in negativo gli
andamenti dei listini, quelli dell'energia, favoriti anche
dal rialzo delle quotazioni del greggio, e gli
estrattivo-minerari. Bene anche i tecnologici, legati alle
prospettive del ciclo economico. Gli acquisti si sono
concentrati in particolare su Munich Re (+6,8%) ed Allianz
(+5,9%) a Francoforte, Swiss Life (+5,39%) a Zurigo e Old
Mutual (+3,07%) sulla piazza di Londra. Bene anche Axa
(+5,05%) a Parigi e Ing Groep (+4,79%) ad Amsterdam. In
campo bancario contrastate Credit Agricole (+4,13%) e Ubs
(-3,89%), acquisti su Fortis (+2,94%) e Santander (+2,84%),
sotto pressione invece Dexia (-1,34%) e Commerzbank
(-1,29%). Nel comparto energia hanno brillato Bp (+4,46%),
Total (+3,21%) e Shell (+2,39%), insieme a Gdf (+4,15%),
E.On (+2,35%), Rwe (+2,11%) ed Edf (+2,13%). Acquisti a
Londra su Vedanta (+5,27%), Bhp Billiton (+4,75%) e Rio
Tinto (+4,47%), favorite dall'andamento delle quotazioni dei
metalli. Sempre a Londra ha fatto il botto British Airways
(+11,88%), che ha annunciato per fine esercizio una crescita
dei ricavi compresa tra il 3 e il 4 %. Bene i tecnologici
Infineon (+4,45%), Ericsson (+3,82%) ed Stm (+1,58%). Ancora
pesante invece il comparto auto, con Renault (-4,04%) e
Peugeot (-3,77%), a differenza di Porsche (+8,17%), che ha
annunciato un aumento dell'utile di esercizio grazie alla
rivalutazione della quota in Volkswagen (+0,36%). Di
seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse
europee in chiusura di seduta. - Londra +2,69% - Parigi
+2,42% - Francoforte +2,59% - Madrid +2,29% - Milano +1,41%
- Amsterdam +1,96% - Stoccolma +3,22% - Zurigo +1,41%.
(ANSA).
07 Novembre 2008 20:44 NEW
YORK
CRISI MUTUI: STRAUSS-KHAN, G20 NON DARA'CAMBIAMENTO RADICALE
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 7 nov - Il G20 della prossima settimana
difficilmente produrrà un cambiamento radicale nel modo in
cui é governata l'economia globale. Lo afferma il direttore
generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique
Strauss-Khan, in un'intervista al Financial Times. Il
massimo che il summit potrebbe raggiungere è quello di
metter insieme analisi già fatte e mettere in moto gruppi di
lavoro. "Le cose non sono destinate a cambiare nel corso di
una notte. Per prepare Bretton Woods ci sono voluti due
anni", spiega Strauss-Khan, mostrandosi cauto anche verso la
messa a punto di un sistema di early warning. "Non penso che
si possa avere un sistema meccanico con luci rosse e verdi",
anche perché esistono delle differenze fra Paese e Paese,
avverte. (ANSA).
07 Novembre 2008 21:26 NEW
YORK
CRISI MUTUI:GREENSPAN, USA ED ECONOMIA GLOBALE IN RECESSIONE
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 7 nov - Non c'é alcun dubbio che gli Usa
e l'economia globale siano in una "severa recessione". Lo
afferma l'ex presidente della Fed, Alan Greenspan, secondo
il quale il pil statunitense si contrarrà
"significativamente" nel quarto trimestre. (ANSA)
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WALL STREET: IN RALLY SU SPECULAZIONI TAGLIO TASSI
07 Ottobre 2008 22:05 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
07 Novembre 2008 22:10 NEW YORK
WALL STREET IN RALLY SU SPECULAZIONI TAGLIO TASSI
di WSI
Gli indici chiudono in forte rialzo. Il pessimo dato
sull'occupazione ha incrementato le possibilita' di un nuovo
intervento della Fed sul costo del denaro. Obama: "avremo
successo". Guai per General Motors.
Nonostante il debole rapporto sull’occupazione e le notizie
preoccupanti comunicate dai vertici di General Motors, i
listini americani hanno archiviato la seduta in rally sulle
speculazioni di un nuovo taglio ai tassi d’interesse da
parte della Federal Reserve. Il Dow Jones ha guadagnato il
2.85% a 2493, l’S&P500 il 2.86% a 930, il Nasdaq e’ avanzato
del 2.41% a 1647. I listini sono riusciti a conservare i
guadagni anche dopo la conclusione della conferenza stampa
del presidente eletto Barack Obama che ha sottolineato il
difficile momento dell’economia e l’assenza di una veloce
rimedio alla crisi. La performance settimanale degli indici
resta comunque negativa, pari ad un calo medio del 4%.
Ad attrarre gli operatori sull’azionario e’ stata anche la
valutazione particolarmente depressa in seguito al brusco
sell-off che ha investito gli indici nelle due sedute
precedenti, costato circa 10 punti percentuali. "Siamo
tornati al punto in cui le cattive notizie sono da intendere
come buone e viceversa" ha affermato Robert Morgan, equity
strategist di Clermont Wealth Strategies. "Tuttavia cio’ non
puo’ continuare all’infinito, da un punto di vista tecnico
gli indici stanno cercando di costruire una base da cui
ripartire da diverse settimane ormai".
La situazione resta tuttavia critica. Nel mese di ottobre e’
stata registrata negli Stati Uniti una perdita di 240 mila
posti di lavoro ed il tasso di disoccupazione e’ balzato al
6.5%, massimo da marzo 1994. Si tratta di numeri da
recessione, la crisi continua a mettere in ginocchio gli
Usa, le aziende ed i consumatori, le previsioni sul PIL dei
prossimi trimestri sono state riviste al ribasso.
A soffrire in maniera evidente sono i colossi dell’auto Ford
e General Motors, piegati dal calo della domanda prima a
causa dell’impennata dei prezzi dei carburanti poi per via
della crisi del credito che ha congelato i finanziamenti per
i consumatori. Ford ha comunicato una perdita operativa di
poco inferiore ai $3 miliardi, nuovi tagli alla forza lavoro
e la vendita di alcuni asset. General Motors invece ha
riportato una perdita operativa di $4.2 miliardi e lanciato
un allarme sul livello di liquidita’ che, nel caso di un
deterioramento, potrebbe portare al collasso.
Tra le altre notizie societarie, tempi difficili anche per
il colosso dell’intrattenimento Walt Disney che ha riportato
un calo del 13% dei profitti nell’ultimo trimestre, ed una
perdita non prevista pari a $91 milioni legata ad un
pagamento mai effettuato dalla fallita Lehman Brothers. La
societa’ telecom Sprint Nextel ha registrato negli ultimi
tre mesi una perdita di $326 milioni ed annunciato dei
cambiamenti nel pagamento del dividendo. In controtendenza
il produttore di chip grafici Nvidia che ha battuto le
attese.
Nel comparto Internet, tonfo del colosso media online
Yahoo!, che ha accusato le ultime dichiarazioni del CEO di
Microsoft, Steve Ballmer, secondo cui al momento un
eventiale accordo con la societa' di Yang non e' nei piani
dell'azienda. Il titolo ha lasciato sul terreno il 12.61%.
Sugli altri mercati, in lieve progresso il petrolio. I
futures con consegna dicembre sono avanzati a quota $61.04
al barile, in rialzo di 27 centesimi. La prova settimanale '
pari ad un calo netto del 10%. Sul valutario, in recupero
l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di
venerdi' a New York il cambio tra le due valute e’ di
1.2735. Vendite sull’oro: i futures con consegna dicembre
sul metallo prezioso hanno guadagnato $2.00 a $734.20
l’oncia. Arretrano infine i Titoli di Stato. Il rendimento
sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.78% dal 3.7070% di
giovedi'
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Friday, 7
November, 2008 at 15:58 - Macromonitor
USA:
La perdita di occupazione
accelera
Il tasso di
disoccupazione statunitense è salito in ottobre al 6,5 per cento
da 6,1 per cento di settembre, mentre il numero di occupati nel
settore non agricolo è diminuito di 240.000 unità, che si
sommano alla perdita di 284.000 impieghi in settembre, dato
rivisto in forte ribasso rispetto alla originaria stima di
159.000 impieghi in meno. Per questa serie storica si tratta del
peggior bimestre dal 2001. Ad oggi, esiste la quasi certezza che
il mercato del lavoro peggiorerà ulteriormente da qui
all’insediamento di Barack Obama, il prossimo 20 gennaio, e ciò
rende sempre più probabile l’adozione di un pacchetto aggiuntivo
di stimolo fiscale prima della Inauguration.
Le stime di consenso ipotizzavano una riduzione degli occupati
di 200.000 unità nei non-farm payrolls, ed una disoccupazione al
6,3 per cento, la maggiore dal 1994. Dopo le revisioni, gli
impieghi persi in agosto e settembre sono aumentati di 179.000
unità. Nel 2008 l’economia ha perso 1.180.000 posti di lavoro.
La manifattura ha perso 90.000 posti, maggiore perdita mensile
da luglio 2003, dopo quella di 56.000 unità di settembre, e
stime poste a meno 65.000. Al calo ha tuttavia contribuito anche
lo sciopero dei tecnici di Boeing, che si è concluso a inizio
novembre. Il calo del mese include la perdita di 9.100 impieghi
nell’industria dell’auto.
Il dato di oggi riflette ancora una volta la profonda crisi
dell’immobiliare residenziale, con una perdita di 49.000 posti
nel settore delle costruzioni. Le imprese finanziarie hanno
soppresso 24.000 posti netti, dopo i 16.000 eliminati il mese
scorso. Il settore dei servizi, che include banche,
assicurazioni, ristoranti e dettaglianti ha sottratto 108.000
posti, dopo la distruzione netta di 201.000 in settembre. In
aumento di 23.000 unità gli occupati netti nel settore pubblico,
a fronte dei 41.000 posti persi in settembre.
Tra le evidenze aneddotiche del peggioramento del mercato del
lavoro, American Express ha annunciato il 30 ottobre il taglio
del 10 per cento dei propri organici, circa 7000 persone, nel
tentativo di tagliare i costi e fronteggiare le crescenti
insolvenze.
La settimana lavorativa media è rimasta invariata 33,6 ore, così
come l’orario settimanale medio dei lavoratori di produzione (a
40,6 ore) ed il ricorso allo straordinario (3,6 ore
settimanali). I salari orari medi sono cresciuti dello 0,2 per
cento mensile, e del 3,5 per cento su base annuale. La perdita
di posti di lavoro, il crollo dei prezzi delle abitazioni e la
stretta creditizia attuata dalle banche sono concause
dell’ulteriore deterioramento atteso nella spesa di consumatori
ed imprese.
Riguardo il tasso di disoccupazione, pari come detto al 6,5 per
cento, esso è composto per il 3,7 per cento job losers (cioè di
quanti hanno perso il lavoro), contro il 3,3 per cento del mese
precedente, mentre restano invariate le altre componenti: job
leavers (cioè quanti lasciano il lavoro di propria iniziativa),
allo 0,6 per cento, rientranti (1,7 per cento) e nuovi ingressi
(0,5 per cento). Inoltre, il numero di disoccupati, tra i
lavoratori a tempo pieno, sale dal 6,2 al 6,7 per cento, mentre
cala il tasso tra i part-timers, dal 5,9 al 5,7 per cento.
Questo dato conferma quello sulle determinanti del part-time: il
numero di quantio lavorano a tempo parziale “per ragioni
economiche” passa da 6,055 milioni a 6,7 milioni di persone., di
cui 4,733 milioni (da 4,232 milioni) per “slack work“, cioè
impossibilità di ottenere il tempo pieno. In aumento anche la
durata della disoccupazione, sia quella media (19,7 settimane da
18,4) che quella mediana (da 10,2 a 10,6 settimane).
07 Novembre 2008
22:18 NEW YORK
USA:
DISOCCUPAZIONE RECORD; PIANO OBAMA CONTRO RECESSIONE/ANSA
(ANSA) - NEW
YORK, 7 nov - L'emorragia di posti di lavoro negli Usa non si
ferma e lo spettro di una profonda recessione si fa sempre più
reale. In ottobre sono andati persi 240.000 posti di lavoro,
facendo schizzare il tasso di disoccupazione al 6,5%, ai massimi
dagli ultimi 14 anni. Ormai non c'é più alcun dubbio che
l'economia statunitense sia in recessione, ammettono il
presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart e il National
Bureau of Economic Research (Nber), l'organismo di riferimento
per il monitoraggio delle variazioni dell'economia americana dal
1961. "Stiamo fronteggiando la più grande sfida economica della
nostra vita", afferma il presidente eletto Barack Obama che
promette di affrontare "di petto" la crisi economica in atto non
appena insediato alla Casa Bianca. Uscire dall'attuale
situazione - ammette il presidente eletto - "non sarà né facile
né rapido", ma gli Usa sono "forti e resistenti". Il Congresso -
è l'invito di Obama nel corso della sua prima conferenza stampa
- dovrebbe approvare un primo stralcio del pacchetto di stimolo
già quest'anno. Il Congresso studia infatti un piano di rilancio
dell'economia in due fasi: un pacchetto di stimoli fiscali da
60-100 miliardi di dollari subito, e un secondo all'inizio
dell'anno. In quest'ultimo potrebbe rientrare anche un taglio
delle tasse permanente. In ogni caso una volta giunto a
Washington "la prima misura" che il presidente eletto prenderà
sarà un piano di rilancio che aiuti "l'economia a ripartire". La
fotografia scattata dal Dipartimento del Lavoro, che mostra il
decimo mese consecutivo di calo dell'occupazione negli Usa,
preoccupa la Casa Bianca e, secondo gli analisti, indica
chiaramente che l'economia è in recessione. Ora il problema, per
gli operatori, è capire quanto sarà profonda: per Goldman Sachs
sarà la peggiore dall'era Reagan, cioé dal 1982, con il Pil Usa
in calo del 3,5% nel quarto trimestre. A parlare esplicitamente
di recessione è anche la Fed con Lochkart. D'accordo con questa
analisi anche l'ex presidente della banca centrale americana,
Alan Greenspan, secondo il quale è l'economia globale a essere
scivolata in recessione. Nonostante una frenata del mercato del
lavoro più forte del previsto (gli analisti si attendevano una
perdita di 200.000 posti), Wall Street sale alimentata dalla
speranza che i nuovi dati negativi spingano la Fed a tagliare
ulteriormente il costo del denaro sotto l'attuale 1%, a livelli
mai visti dagli anni '50. Una speranza, questa, che fa chiudere
gli indici con rialzi maggiori al 2% dopo una due-giorni di
pesanti cali, in cui il Dow Jones ha perso oltre 900 punti.
Dall'inizio dell'anno l'economia americana ha bruciato 1,2
milioni di posti di lavoro, di cui più della metà solo negli
ultimi tre mesi. Il dato di settembre, infatti, è stato
drasticamente rivisto al rialzo a 284.000 posti persi (159.000
inizialmente previsti): si tratta della flessione maggiore dal
novembre 2001. In ottobre, quando sono andati persi 240.000
posti, è stata l'industria la più colpita con una perdita di
90.000 posti, il numero più elevato da luglio del 2003, di cui
9.100 nel solo comparto automobilistico. "Siamo sulla strada
della recessione più lunga e più profonda del secondo
dopoguerra. Prevediamo che la Fed riduca ulteriormente il costo
del denaro in dicembre", sottolinea in una nota Rdq Economics.
"Una recessione è in atto, e promette anche di essere severa",
sottolinea invece Joshua Shapiro di Mfr. Secondo Goldman Sachs,
il Pil statunitense è destinato a uno scivolone del 3,5% nel
quarto trimestre di quest'anno e ad un -2,0% nei primi tre mesi
del 2009. La banca, inoltre, prevede che la Fed tagli il
tasso-base di un altro mezzo punto percentuale.(ANSA).
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