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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 03 Dicembre 2008

PARTE 2

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03 Dicembre 2008 08:16
Borsa Tokyo, Nikkei chiude in rialzo quasi 1,8% con retail
TOKYO (Reuters) - Alla borsa di Tokyo l'indice Nikkei sale dell'1,8% dopo il crollo di ieri di oltre il 6%. A ridare respiro al mercato giapponese è stato il balzo della società di vendite al dettaglio Seven & I Holdings nonostante le case automobilistiche, investite da un brusco calo delle vendite di auto negli Stati Uniti, continuino a pesare sulla borsa. Il Nikkei ha guadagnato 140,41 punti, vale a dire l'1,79%, per chiudere a quota 8.004,10, toccando, nel corso della seduta, un rialzo di oltre il 2%. Il Topix è salito dell'1,53% a 799,19 punti.
 


 

03 Dicembre 2008 16:31 NEW YORK
Crisi: indice rischio-default su bond vola a record
di ANSA
Contratti credit default swap saliti di 70 punti
(ANSA) - NEW YORK, 3 dic - I contratti credit default swap sull'indice Markit iTraxx Crossover sono saliti di 70 punti base al record di 1.010 punti. L'indice monitora le 50 societa' con il piu' elevato livello di rischio.
 


 

03 Dicembre 2008 17:05 ROMA
Usa: Ism servizi crolla a 37,3 a novembre, peggio di stime
di ANSA
Tasso di produttivita' +1,3% nel terzo trimestre
(ANSA) - ROMA, 3 DIC - L'indice Ism che sintetizza l'andamento del comparto non manifatturiero statunitense a novembre e' crollato a 37,3 da 44,4 precedente. Il dato e' peggiore rispetto alle attese. E' invece superiore alle previsioni il tasso di produttivita' non agricola dell'economia statunitense, che ha registrato nel terzo trimestre un rialzo dell'1,3%, in base alla lettura finale diffusa oggi.



 

03 Dicembre 2008 21:13
Usa, Obama: piani salvataggio produttori auto "più seri"
CHICAGO (Reuters) - Il presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama, ha dichiarato che General Motors, Ford Motor, e Chrysler LLC hanno presentato al Congresso piani di salvataggio "più seri". "In base alle informazioni di cui disponiamo, sembra che le case automobilistiche stiano presentando piani più seri", ha detto Obama in una conferenza stampa. Obama, che aveva indicato in precedenza che non avrebbe assistito al fallimento del settore auto statunitense, ha detto che attenderà la conclusioni delle audizioni al Congresso prima di commentare sulle proposte. "Dobbiamo assicurarci che qualsiasi assistenza che sia fornita dal governo [...] sia basata su valutazioni realistiche sul futuro del mercato dell'auto e un piano realistico su come renderemo queste industrie sostenibili nel lungo periodo", ha spiegato il presidente-eletto. Obama ha aggiunto che è troppo presto per dire se i fondi dovranno arrivare dal Troubled assets relief program (Tarp) o da un programma federale di finanziamento da 25 miliardi di dollari. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano


 

03 Dicembre 2008 17:18 NEW YORK
LA CRISI CONTINUA, CDS AI MASSIMI STORICI
di WSI-ANSA
I contratti di credit default swap sono saliti di 70pb al record di 1010. L'indice monitora le 50 societa' con il piu' elevato livello di rischio.
I contratti credit default swap sull'indice Markit iTraxx Crossover sono saliti di 70 punti base al record di 1.010 punti. L'indice monitora le 50 societa' con il piu' elevato livello di rischio.
Secondo Giovanni Zibordi, il mercato si muove ormai in base alle quotazioni delle credit default swap (CDS) sul debito delle aziende e delle obbligazioni societarie, informazioni di solito seguite solo dagli specialisti di bond. Oggi l'indice ha rotto 1.000 punti, il che vuole dire che costa 1 milione assicurare 10 milioni di debito societario.
Le CDS sono raddoppiate in un mese e prezzano ormai una Depressione. E non è un modo di dire - dice Zibordi - i CDS prezzano il fallimento per l'anno prossimo del 20% delle società.
Negli anni '30 il Pil degli Stati Uniti calò -30% e la disoccupazione salì al 25-30%. Al momento - dice Zibordi - il Pil Usa è calato solo di -1% circa, ma guardando agli spread dei CDS e ai rendimenti delle obbligazioni, le quotazioni e i rendimenti sono peggiori rispetto a quelli degli anni '30. I bonds che non abbiano un rating AAA pagano il 21% in più rispetto ai titoli di stato; e cio' riguarda migliaia di aziende costrette a pagare tassi d'interesse più alti di quelli dell'Argentina all'epoca del default nel 2002.
Il mercato sta dunque già prezzando che il 21% - cioe' una su cinque - delle società (che non siano tripla A) falliscano ogni anno, questo è quel che dice il mercato obbligazionario Usa, non si tratta di opinioni o sondaggi - scrive Zibordi - si tratta dei prezzi dei bonds, delle credit default swap e dei buoni del tesoro Usa oggi, 3 dicembre 2008.

 

 

03 Dicembre 2008 20:40 NEW YORK
FED: L'ECONOMIA RALLENTA, SCENDE PERO' L'INFLAZIONE
di WSI - Il Sole 24 Ore
E' quanto si legge nel Beige Book, il rapporto sullo stato di salute dell'economia americana che la Banca Centrale Usa pubblica ogni sei settimane. Non e' stata usata la parola "recessione" ma il quadro non e' consolante.
Anche se la Banca Centrale americana non ha usato la parola "recessione" - iniziata secondo il National Bureau of Economic Research nel dicembre 2007 - il quadro dipinto dalla Federal Reserve non è consolante. "L'attività economica è rallentata in tutti i distretti di competenza della Fed" e dovrebbe continuare a calare anche nel periodo natalizio. E' quanto si legge nel Beige Book, il rapporto sullo stato di salute dell'economia degli Stati Uniti che la Federal Reserve pubblica ogni sei settimane.
Secondo il documento della Fed, che anticipa di due settimane il prossimo Federal Open Market Committee che dovrà decidere sui tassi d'interesse, da metà ottobre l'economia statunitense ha continuato a indebolirsi in tutte le regioni, con condizioni creditizie in peggioramento e una minore domanda di finanziamenti. Ma le pressioni inflazionistiche per gli Stati Uniti si stanno «allentando».
Le vendite al dettaglio e l'attività manifatturiera - si legge nel 'Beige Book' - sono in calo nella maggioranza dei distretti economici, il mercato immobiliare residenziale è «debole» e l'edilizia commerciale si è «ampiamente indebolita». Inoltre «ci sono segni di un rallentamento del mercato del lavoro» in diversi dei distretti attraverso cui opera la Fed attraverso le sue sedi, con molti esercizi commerciali che «stanno decisamente facendo sconti in vista di una stagione natalizia debole». In calo, in particolare, i prezzi dell'energia, dei carburanti e di «molte materie prime e prodotti alimentari».
 

 

 

 

 

WALL STREET: ECONOMIA DEBOLE MA L'AZIONARIO AVANZA

03 Dicembre 2008 22:10 NEW YORK - di WSI
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Gli operatori non danno peso ai brutti dati macro, convinti che gran parte delle notizie negative sia' gia' scontata nell'attuale valutazione. Gli analisti: "toccato il fondo, ora il rimbalzo".
Seduta di borsa volatile per gli indici americani, con gli operatori combattuti tra il pessimismo legato ad un’estensione della fase di recessione e le speranze di un recupero del comparto azionario, da diversi mesi ormai in una condizione di mercato "orso". Gli ultimi aggiornamenti macro hanno fornito un quadro grigio per l’economia ma gli investitori non hanno sovrappesato le cattive notizie, convinti che gran parte di queste siano gia’ scontate nell’attuale valutazione dei listini. Il Dow Jones ha guadagnato il 2.05% a 8591, l’S&P500 il 2.58% a 870, il Nasdaq e’ avanzato del 2.94% a 1492.
A spingere gli indici e’ stato anche il rapporto diffuso dall’analista di Legg Mason, Miller, secondo cui il mercato azionario "ha toccato il punto di bottom" sia da un punto di vista psicologico che di fondamentali e che, escludendo la possibilita’ di uno scenario disastroso, "il mercato dovrebbe registrare nei prossimi 12 mesi un buon rimbalzo".
A guidare il rialzo sono i titoli del comparto retail e quelli del settore bancario; bene anche i titoli delle societa' costruttrici grazie al balzo delle richieste di mutuo nell'ultima settimana. Tonico infine il settore hi-tech grazie all’ultimo rapporto sulle vendite online, nonostante il profit warning lanciato dal colosso degli smartphone Research In Motion.
Alcune preoccupazioni sono state pero’ alimentate dall’ultimo rapporto stilato dalla Fed sullo stato di salute dell’economia che ha evidenziato un ulteriore rallentamento delle attivita’ dei servizi e manifatturiera. Anche se la Banca Centrale non ha utilizzato il termine "recessione" il quadro emerso dai dettagli comunicati non e’ rassicurante. Il rallentmaneto rconomico in atto e’ infatti destinato a continuare, anche oltre il periodo natalizio.
Tensioni anche sul fronte dell’occupazione, per cui si e’ assistito alla perdita di 250 mila posti di lavoro nel settore privato nell’ultimo mese, al di sopra delle stime. L’indice dei servizi ha registrato una drammatica contrazione, mentre alcuni spunti positivi sono emersi dal dato sulla produttivita', attestatasi a livelli migliori delle attese.
"Il mercato sembra aver iniziato a guardare avanti" ha affermato Peter Cardillo, chief market economist di Avalon Partners. "Probabilmente gli hedge funds stanno divenendo gradualmente meno aggressivi sulle operazioni di vendita e gli investitori sono maggiormente orientati al futuro".
Sul fronte societario, in forte rialzo il colosso delle vendite online Amazon.com grazie ad un rapporto sull’attivita’ dei consumatori durante il "Cyber Monday" (il lunedi’ successivo la ricorrenza di Thanksgiving, noto per i forti sconti applicati sul Web) che ha evidenziato un incremento del traffico rispetto allo scorso anno. In rialzo anche Google nonostante l'annuncio di nuovi tagli al personale e l’abbandono di nuovi progetti, ancora in fase di sviluppo, a causa dell’evidente rallentamento della crescita dei ricavi.
In progresso la societa’ produttrice di dispositivi palmari BlackBerry, Research In Motion, risalita dai minimi del preborsa (-7%) nonostante il taglio sulle stime relative ad utili e ricavi del terzo trimestre. Martedi’ era stata la rivale Palm a comunicare un outlook negativo sulle vendite. In netto ribasso (-41%) Infineon Technologies a causa di un’estensione delle perdite e di un warning sui risultati operativi del prossimo anno.In controtendenza il gruppo hi-tech Marvell Technology grazie agli ultimi risultati trimestrali, migliori del consensus.
Nel settore minerario pesante Freeport-McMoran dopo aver annunciato la sospensione del dividendo e la riduzione della spesa capitale. Il colosso dell'alluminio Alcoa e' risultato il peggior componente del Dow Jones con una perdita giornaliera del 4.82%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve flessione il petrolio. I futures con consegna gennaio hanno archiviato la seduta in calo di $0.17 a $46.79 al barile. Sul valutario, lieve flessione dell’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2698. In ribasso l’oro: i futures con consegna febbraio sul metallo prezioso hanno perso $12.80 a $770.50 l’oncia. In progresso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.6760% dal 2.6930% di martedi’.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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