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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 04 Dicembre 2008

PARTE 2

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04 Dicembre 2008 08:53
Borse Asia Pacifico: fiacche su timori economia, brilla Shanghai
MILANO (Reuters) - A dispetto della buona chiusura di Wall Street e nonostante un'iniziale ondata di acquisti d'occasione, le borse asiatiche chiudono in netto calo. Pesano i timori sull'economia che penalizzano un po' tutti i settori. Sul piano macro il greggio scende sotto i 46 dollari/barile, vicino ai minimi di quattro anni; saldi dollaro e yen, in attesa che in Europa le Banche Centrali (Bce e Boe) decidano sui tassi. "Il mercato potrebbe essersi abituato a dati macro estremamente deboli, ora vuole vedere quanto le manovre aggressive di politica monetaria possono impattare positivamente sull'economia", dice un economista della Sumitomo Mitsui Bank. Alle 8,30 l'indice MSCI che esclude il Giappone cede lo 0,5%. Tra le piazze più fiacche SEUL, tirata sott'acqua dai finanziari, e TAIWAN dove il leader mondiale dei chip Tsmc ha varato un drastico piano di contenimento dei costi legati ai salari dei dipendenti. Contiene le perdite HONG KONG, dove gli investitori comprano qualche titolo bancario sottovalutato. A SIDNEY scivola Rio Tinto, per i timori legati ad un possibile aumento di capitale. In controtendenza SHANGHAI. "Si spera per altri pacchetti di stimolo all'economia", dice un trader. I volumi sono schizzati ai massimi di sei mesi a questa parte. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano

 

 

04 Dicembre 2008 11:27 NEW YORK
Crisi: Tesoro Usa, piano per sostegno mercato immobiliare
di ANSA
Allo studio riduzione al 4,5% dei tassi per i nuovi mutui
(ANSA) - NEW YORK, 4 DIC - Il Tesoro americano e' al lavoro per rilanciare il mercato immobiliare e frenare la caduta dei prezzi delle case. Il dipartimento starebbe studiando un piano che consenta, utilizzando il peso di giganti come Fannie Mae e Freddie Mac, di abbassare i tassi per i nuovi mutui e cosi' sostenere il mercato. Il progetto, ancora in via di discussione, punta a far scendere i tassi al 4,5%, cioe' un punto percentuale in meno rispetto ai tassi standard sui mutui a a 30 anni. Il piano, nei progetti del Tesoro, potrebbe rallentare la caduta dei prezzi delle case rendendo piu' facile per i consumatori l'accesso ai mutui. Di conseguenza la domanda di immobili tornerebbe a riprendersi, cosi' come il valore delle case. Tassi al 4,5% sarebbero disponibili solo per coloro che acquistano una casa e non per chi rifinanzia il mutuo. Per accedere al progetto - secondo indiscrezioni del Wall Street Journal - i papabili mutuatari dovrebbero qualificarsi per un mutuo garantito da Fannie, Freddie o dalla Federal Housing Administration. Per far scendere i tassi sui mutui e stimolare la domanda, il Tesoro e la Fed hanno annunciato la scorsa settimana un programma in base al quale la banca centrale Usa acquistera' 600 mld di debito emesso da Fannie e Freddie: un annuncio che ha fatto scendere i tassi sui a 30 anni e che ha fatto volare le richieste di rifinanziamento dei prestiti.(ANSA).


 

 

04 Dicembre 2008 11:39
Cds Italia e Germania toccano nuovi record
MILANO (Reuters) - I credit default swap degli emittenti sovrani continuano sulla via dell'allargamento con una generale pressione e con Italia e Germania che hanno superato i record toccati martedì scorso. "La situazione più critica a livello economico si ripercuote sui governi. È una situazione anomala, mai vissuta prima, quindi non conosciamo gli effetti a medio termine, ma io eviterei catastrofismi" dice un trader italiano. "È normale che se aumenta il debito, il costo sia superiore e l'investitore pretenda rendimenti più alti". Il Cds dell'Italia sulla scadenza a 5 anni ha toccato il massimo record a 184,1 punti base da 179,5, mentre l'equivalente francese si è mantenuto stabile dalla chiusura di New York a 58,7. Stabili anche Usa e Gran Bretagna, rispettivamente a 60 punti base e 113,4 punti base, record registrati ieri. Il Cds a 5 anni della Germania si è spinto invece al nuovo record di 42,3 pb da 42,1. Questo significa che per assicurare 10 milioni di euro di titoli di Stato tedeschi sono necessari 42.300 euro.


 

04 Dicembre 2008 11:41 BRUXELLES
Pil: conferma recessione tecnica Eurolandia
di ANSA
Eurostat: -0,2% nel terzo trimestre 2008
(ANSA) - BRUXELLES, 4 DIC - Il Pil della zona dell'euro nel terzo trimestre dell'anno e' diminuito dello 0,2%, cosi' come nel secondo. La conferma della recessione tecnica arriva dalle nuove stime di Eurostat, che indica un calo dello 0,2% anche nell'Ue-27. Rispetto al trimestre precedente, nel terzo trimestre 2008 segnano un meno 0,5% Italia, Germania e Gran Bretagna. Per l'Italia Eurostat indica un meno 0,9% anche nel rapporto con il terzo trimestre dell'anno precedente. Su base annua, quindi rispetto al terzo trimestre 2007, il Pil corretto secondo le variazioni stagionali nel terzo trimestre ha registrato una crescita dello 0,6% nella zona dell'euro e dello 0,8% nell'Ue-27, rispettivamente contro un +1,4% ed un +1,7% del secondo trimestre. Nel terzo trimestre dell'anno, le spese per i consumi delle famiglie sono rimaste stabili nella zona dell'euro mentre sono aumentate dello 0,1% nell'Ue (rispettivamente dopo un -0,2% e un -0,1% del trimestre precedente). Gli investimenti sono calati dello 0,6% nella zona dell'euro e dello 0,8% nell'Ue (dopo un -0,9% e un -1,0%). Le esportazioni sono cresciute dello 0,4% nella zona dell'euro e dello 0,3% nell'Ue-27 (dopo -0,1% nelle due zone). Le importazioni hanno visto invece un aumento dell'1,7% nella zona euro e dell'1,3% nell'Ue-27. (ANSA).




 

04 Dicembre 2008 14:00 ROMA
+++   Bce: taglia tassi di 0,75 punti, al 2,50%   +++
di ANSA
Mai cosi' giu' da maggio 2006
(ANSA) - ROMA, 4 DIC - La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di 75 punti base, portandoli dal 3,25% al 2,50%, ossia al minimo da maggio 2006. Lo ha deciso oggi il Consiglio direttivo. La manovra e' stata piu' ampia rispetto al taglio dello 0,50% atteso dalla maggior parte degli economisti. Alla luce della decisione odierna, scende all'1,50% il differenziale fra il costo del denaro negli Stati Uniti e quello nell'Eurozona.

 

 

04 Dicembre 2008 14:30 NEW YORK
+++   USA: DISOCCUPAZIONE, SUSSIDI AL TOP DAL 1982   +++
di WSI
Un altro chiaro segnale di recessione, le aziende americane licenziano in massa, 4.09 milioni di persone ricevono i sussidi, massimo da 26 anni.
Nella settimana che si e' conclusa il 29 novembre le nuove richieste per sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate in calo di 21 mila unita’ a 509 mila (il dato iniziale di 529.000 della scorsa settimana e’ stato leggermente rivisto al rialzo a 530.000).
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa.
Il dato si e’ rivelato inferiore alle attese del mercato, pari ad un valore di 540 mila.
La media mobile a quattro settimane e’ avanzata di 6250 unita’ a 518.250, maggior livello da dicembre 1982.
Una lettura approfondita del rapporto dice che mai tanti americani avevano richiesto sussidi di disoccupazione a questi livelli negli ultimi 26 anni, cioe' dal dicembre 1982. Un chiaro segnale che il mercato del lavoro si indebolisce ulteriormente e la recessione si aggrava. Un numero record di lavoratori e dipendenti licenziati, e cioe' 4.09 milioni, ha ricevuto gli assegni governativi di disoccupazione nella settimana finita il 22 novembre.

 

 

04 Dicembre 2008 16:42
Cina chiede a Usa di fare tutto possibile contro crisi
PECHINO (Reuters) - La Cina sollecita gli Stati Uniti a prendere le misure necessarie per stabilizzare la loro economia ed evitare la recessione, che colpirebbe anche gli interessi cinesi negli Usa. "Spero che gli Stati Uniti prendano tutte le misure necessarie per stabilizzare la loro economia e i mercati finanziari al più presto e per garantire la sicurezza degli investimenti e degli interessi cinesi in America", ha detto oggi il vice-premier cinese Wang Qishan, presenziando al quinto vertice economico bilaterale Cina-Usa insieme al segretario del Tesoro americano Henry Paulson. Paulson, che lascerà presto il suo ruolo, ha lodato l'atteggiamento responsabile adottato da Pechino per fronteggiare la crisi. I due governi sono nel pieno delle negoziazioni per dare vita a un nuovo accordo bilaterale di investimento, ma in molti circoli cinesi sono alte le perplessità sulla gestione statunitense del dollaro e sull'eventualità che la Cina incrementi ulteriormente gli investimenti nel debito americano. Oltre il 60% dei 2.000 miliardi di riserve cinesi sono in asset in dollari, e nella maggior parte consistono in debiti emessi dal Tesoro americano e dai due tormentati istituti del credito immobiliare Fannie Mae e Freddie Mac, ormai nazionalizzati. E se molti funzionari cinesi insistono che è nell'interesse del paese continuare a investire nei titoli di stato Usa, molti temono che la politica monetaria e fiscale di Washington eroda il valore delle riserve cinesi. Un altro argomento sensibile è l'apprezzamento dello yuan che Washington giudica essenziale per ridurre gli enormi surplus commerciali cinesi. "Ci sono dei progressi, i cinesi ci hanno assicurato di essere determinati a mettere mano a una riforma", ha dichiarato un responsabile americano". La Cina, duramente colpita dal calo delle esportazioni, ha già predisposto un pacchetto di stimolo all'economia da 586 miliardi di dollari e ha tagliato i tassi di interesse per stimolare la domanda interna.

 

 

04 Dicembre 2008 16:46
Borse Europa, indici volatili dopo tagli tassi, Wall St incerta
LONDRA (Reuters) - Dopo una mattinata positiva le borse europee cancellano i guadagni e si muovono incerte tra denaro e lettera, con i mercati intenti a soppesare i tagli dei tassi di interesse della Bce e della Bank of England e le previsioni pessimistiche dell'americana DuPont. "DuPont ha detto che vede una perdita per il quarto trimestre contro attese di un utile - e questo ha spinto al ribasso il mercato. Il taglio dei tassi è più o meno in linea", commenta un trader. Incerta anche Wall Street dopo un avvio in calo. Intorno alle 15,50 l'indice Ftseurofirst 300 guadagna lo 0,3%. Tra le singole piazze il Ftse 100 britannico sale dello 0,3%, il Cac-40 francese dello 0,5%, il Dax tedesco dello 0,9%. Tra i titoli in evidenza: * Estremamente volatile Credit Suisse, che era arrivata a perdere oltre il 4%, ma ora guadagna quasi l'8%. Il gruppo stamane ha lanciato un allarme sui risultati del quarto trimestre e ha annunciato drastici tagli di personale. Ma poi i vertici hanno fornito qualche rassicurazione al mercato, dicendo che la banca non ha bisogno di aiuti statali. * In calo ROCHE, che ha posticipato al terzo trimestre 2009 la domanda completa di autorizzazione per il proprio farmaco Actemra. * EDF lascia sul terreno oltre il 5% dopo l'annuncio di costi per il reattore nucleare di Flamanville superiori del 20% a quanto inizialmente stimato. * BG GROUP guadagna oltre il 5% dopo l'accordo di ieri con BP su uno swap di asset. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano
 

 

04 Dicembre 2008 14:34 NEW YORK
CRISI: DECINE DI MIGLIAIA DI LICENZIAMENTI NELLE GRANDI AZIENDE AMERICANE
di WSI
E' un bollettino di guerra: At&t (telefonia) annuncia il taglio di 12.000 posti. Il colosso chimico DuPont elimina 6.500 dipendenti. La banca Credit Suisse manda a casa 5.300 persone. E si licenzia anche nel private equity.
La crisi economico-finanziaria globale comincia a farsi sentire in modo drammatico, e la prima conseguenza e' un'ondata di licenziamenti senza precedenti per le grandi aziende americane. AT&T ha annunciato il taglio di 12.000 posti di lavoro. Si tratta del 4% della forza lavoro. Le spese per la riduzione peseranno sui conti del quarto trimestre per 600 milioni di dollari. Il colosso statunitense della telefonia ha annunciato inoltre una riduzione degli investimenti 2009 al livello del 2008.
Il colosso chimico DuPont, che e' tra le blue chips del Dow Jones Industrial Index, ha annunciato il netto calo delle stime sugli utili per il quarto trimestre e contemporaneamente il licenziamento di 6.500 dipendenti.
Carlyle Group taglia a sua volta del 10% lo staff, si tratta della prima grande societa' di private-equity ad annunciare un ampio ridimensionamento, alla luce della crisi che ha colpito il mercato finanziario. Si tratta del primo taglio di forza lavoro nei 20 anni di storia di Carlyle. Molte altre societa' dello stesso settore hanno in programma licenziamenti di massa, secondo fonti del comparto.
Sempre nel settore finanziario Credit Suisse ha annunciato l’eliminazione di 5300 posti di lavoro dopo aver riportato una perdita di $2.5 miliardi nei primi due mesi del quarto trimestre.
Taglio del personale anche da parte della conglomerata media Viacom, proprietaria dei network MTV e della casa di produzione cinematografica Paramount Pictures. Nel tentativo di ridurre i costi, l’azienda ha annunciato un taglio del 7% dell’intero personale, il che si traduce nell’eliminazione di 850 posizioni dall’attuale staff. L’operazione dovrebbe risultare in un risparmio compreso tra i $200 ed i $250 milioni per il 2009.


 

 

 

 

WALL STREET: CEDE SUL FINALE, ALERT OCCUPAZIONE

04 Dicembre 2008 22:04 NEW YORK - di WSI
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C'e' grande preoccupazione sui numeri relativi al mercato del lavoro. Male gli annunci societari. Incertezza sul salvataggio dell'industria dell'auto. Deludono le vendite retail. Greggio ai minimi di 4 anni.
Dopo aver trattato non lontano dalla linea di parita’ quasi per gran parte della seduta, gli indici americani si sono spinti violentemente al ribasso nell’ultima ora di contrattazioni a causa delle preoccupazioni sul rapporto occupazionale che verra’ rilasciato nella giornata di venerdi', e dell’incertezza sul salvataggio dell’industria dell’auto da parte del governo americano. Il Dow Jones ha ceduto il 2.51% a 8376, l’S&P500 il 2.93% a 845, il Nasdaq e’ arretrato del 3.14% a 1445. Alcune pressioni sono giunte anche dal fronte societario: diversi warning su profitti aziendali e tagli del personale hanno sollevato serie preoccupazioni sul futuro dell’economia a stelle e strisce.
Il mercato del lavoro continua a fornire segnali preoccupanti, le ultime indicazioni non lasciano presagire nulla di buono per i lavoratori americani che continuano ad essere alle prese con uno scenario alquanto allarmante. Nell’ultima settimana le richieste di sussidio hanno continuato a viaggiare sopra la soglia delle 500 mila unita’, ai massimi livelli di 26 anni.
Nei giorni scorsi si e’ registrata una pesante contrazione dell’occupazione nel settore privato e le stime sul piu’ accurato rapporto occupazionale che verra’ rilasciato nella mattinata di venerdi’ suggeriscono un ulteriore deterioramento del mercato, con perdite di posti di lavoro che dovrebbero attestarsi a 350 mila unita’.
A rendere maggiormente preoccupante lo scenario economico sono gli ultimi annunci societari relativi alle decine di migliaia di posti di lavoro che verranno eliminati in diversi settori industriali, dalla telefonia all’hi-tech, passando per il comparto finanziario. AT&T ha annunciato l’elimininzaizone di 12 mila posti di lavoro, -6500 per il gigante chimico Du Pont, la banca svizzera Credit Suisse ridurra’ di 5300 posti il proprio staff dopo aver riportato una perdita di $2.5 miliardi nei primi due mesi del trimestre in corso. Tagli del personale annunciati anche dal gruppo di private equity Carlyle e dalla conglomerata media Viacom.
In giornata a polarizzare l’attenzione degli operatori e’ stato in primo luogo il comparto retail in occasione del rilascio dei dati sulle vendite dell’ultimo mese, risultate in forte calo, fatta eccezione per il gigante Wal-Mart che ha invece riportato un rialzo del 3.4%, a conferma di come le famiglie americane stiano concentrando i propri acquisti sulle catene discount.
Riflettori puntati anche sul comparto dell’auto: gli amministratori delegati di GM, Ford e Chrysler sono intervenuti nuovamente a Capitol Hill in giornata per convincere il Congresso ad effettuare il prestito ponte (il cui valore totale e' salito a $34 miliardi) che eviterebbe la bancarotta alle tre aziende. Non e' ancora chiaro se i governatori (ancora scettici) consentiranno l'accesso a nuovi finanziamenti o meno.
Tra i singoli titoli, pressioni di vendita sul colosso farmaceutico Merck dopo che ha annunciato un EPS per il 2009 compreso tra $3.15 e $3.30, contro le stime del consensus pari a $3.53. In calo anche il gruppo di software Adobe Systems che ha lanciato un profit warning sul trimestre in corso.
Il colosso finlandese dei cellulari Nokia ha lanciato il secondo allarme in meno di un mese sulle vendite mentre Philips Electronics ha affermato che non sara’ in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2010 di raddoppiare i profitti operativi.
Tra gli altri eventi della gironata da segnalare il forte calo (-5.1%) degli ordini alle fabbriche, oltre le attese degli economisti, e l'ultimo intervento pubblico del presidente della Fed Ben Bernanke, che espresso la necessita di nuove azioni mirate alla riduzione dei tassi di pignoramenti che stanno affliggendo l’economia americana.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in netto calo il petrolio, sceso ai minimi di 4 anni. I futures con consegna gennaio hanno archiviato la seduta in ribasso di $3.12 a $43.67 al barile. Sul valutario, recupero dell’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2770. In ribasso l’oro: i futures con consegna febbraio sul metallo prezioso hanno perso $5.00 a $765.50 l’oncia. In progresso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.57% dal 2.6760% di mercoledi’.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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