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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 11 Dicembre 2008

PARTE 2

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11 Dicembre 2008 08:22
Borsa Tokyo in rialzo su speranza misure salvataggio economia
TOKYO (Reuters) - La borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo per il quarto giorno consecutivo. La speranza nei pacchetti di stimolo all'economia si è imposta sullo yen forte e sulla preoccupazione per il passaggio in Senato del piano di salvataggio del settore automobilistico americano. Honda Motor è salita dopo l'approvazione da parte della Camera statunitense della legislazione a favore delle 3 maggiori case automobilistiche di Detroit, ma i titoli degli esportatori e quelli legati alla domanda interna hanno subito delle perdite mentre gli investitori realizzavano guadagni sui rialzi dei giorni scorsi. L'indice Nikkei è salito dello 0,7% a 8720,55 punti, mentre il Topix ha guadagnato l'1,76% a 849,25 punti. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano

 

 

11 Dicembre 2008 08:23
Cina, inflazione a minimi di 22 mesi a novembre
PECHINO (Reuters) - L'inflazione annua cinese è scesa ai minimi degli ultimi 22 mesi al 2,4% a novembre rispetto al 4% di ottobre, secondo i dati dell'ufficio nazionale di statistica. Si tratta della settima contrazione mensile consecutiva dei prezzi al consumo in Cina che a febbraio avevano toccato un massimo degli ultimi 12 anni dell'8,7%. Gli economisti si aspettavano che i prezzi al consumo rallentassero al 3%. Il dato dà alla banca centrale mano libera per abbassare ulteriormente i tassi di interesse e arginare così il rallentamento della quarta maggiore economia del mondo. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano
 

 

 

11 Dicembre 2008 10:16 ROMA
Bce: continua la frenata dell'inflazione
di ANSA
Forse brusco rallentamento a meta' 2009, ma per breve durata
(ANSA) - ROMA, 11 DIC - L'inflazione di Eurolandia continua a frenare e non si possono escludere 'bruschi cali' intorno alla meta' del prossimo anno. Lo scrive la Bce nel suo bollettino mensile, spiegando che 'tuttavia, il tasso d'inflazione potrebbe tornare ad aumentare nella seconda meta' dell'anno, anche a seguito di effetti base, e quindi i bruschi cali dell'inflazione dovrebbero essere di breve durata'. L'incertezza relativa alle prospettive economiche di Eurolandia 'resta eccezionalmente elevata', e 'i rischi per la crescita economica sono orientati verso il basso e sono connessi principalmente alla possibilita' di un maggiore impatto sull'economia reale delle turbolenze nei mercati finanziari'. Lo spiega la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile, a una settimana dal taglio dei tassi d'interesse di tre quarti di punto percentuale. Nel bollettino la Bce riporta le proiezioni degli economisti esperti per il Pil di Eurolandia, che si aspettano una crescita compresa fra lo 0,8 e l'1,2% nel 2008, fra il -1% e lo 0% nel 2009 e fra lo 0,5% e l'1,5% nel 2010.(ANSA).

 

 

11 Dicembre 2008 12:49 ROMA
Bce: conti pubblici Eurolandia in forte peggioramento
di ANSA
Cruciale mantenere disciplina nel medio termine
(ANSA) - ROMA, 11 DIC - I conti pubblici dei paesi membri di Eurolandia sono in ''forte deterioramento'' e ''vi e' il rischio di un ulteriore peggioramento''. Lo rileva la Bce, citando le previsioni d'autunno della Commissione Ue, precisando che ''il deterioramento delle prospettive di bilancio e' causato dal peggioramento del contesto macroeconomico, nonche' da riduzioni delle imposte in alcuni paesi''. Diventa percio' ''cruciale mantenere la disciplina di bilancio nel medio termine''. Le rilevazioni prevedono tra l'altro prevedono che Francia, Irlanda e Malta quest'anno superino il limite del 3% per il rapporto deficit/Pil, e che i primi due continuino a sforare il limite posto dal Patto di stabilita' anche nel 2009. Per la Bce e' ''cruciale'' mantenere la disciplina di bilancio nel medio termine, anche se i paesi 'virtuosi', nell'ambito della flessibilita' consentita da Patto di stabilita' e dal Trattato di Nizza, possono scegliere politiche di bilancio espansive: ''gli stabilizzatori automatici sono relativamente ampi nell'area dell'euro e rappresentano un valido strumento di sostegno fiscale a un'economia in rallentamento''. Per i paesi con i conti pubblici in regola, dall'Eurotower arriva un'esortazione: ''in presenza di margini di manovra, le misure di bilancio aggiuntive potrebbero operare con efficacia se attuate in modo tempestivo, mirato e temporaneo''.(ANSA).
 

 

11 Dicembre 2008 16:24 NEW YORK
ECONOMIA USA: SARA' LA PIU' DURA CRISI DAL 1947
di WSI - REUTERS
L'attivita' economica a stelle e strice sta andando incontro al suo piu' lungo periodo di contrazione dal dopoguerra. Gli analisti: "potrebbe essere la piu' profonda recessione di sempre". Disoccupazione fin sopra il 10%.
L'economia americana sta andando incontro al suo più lungo periodo di contrazione del dopoguerra mentre una prolungata flessione del settore immobiliare e delle azioni tiene lontani dai negozi quelli che un tempo erano consumatori insaziabili. Secondo un sondaggio Reuters, per la prima volta le previsioni indicano il Pil statunitense in calo per 4 trimestri consecutivi marcando questo periodo di crisi come il più lungo dal 1947.
Le attese vedono l'economia ridursi nel quarto trimestre del 4,3%, seguita dal calo rispettivamente del 2,6% e dello 0,6% nel primo e nel secondo trimestre del 2009. "Questa sarà il periodo difficile più lungo del dopoguerra, se non la più profonda recessione", ha commentato Scott Anderson, economista di Wells Fargo. Il sondaggio ha dato in media una probabilità del 90% al fatto che la Federal Reserve cerchi di ridare vigore all'economia spingendo i tassi di interesse fino allo zero oppure rastrellando gli asset più sofferenti nello sforzo di risvegliare la domanda.
La maggioranza degli intervistati si aspetta tuttavia che i tassi dei fondi federali non scendano sotto lo 0,5%. Soltanto 13 dei 105 economisti interpellati prevedono per i tassi di precipitare a zero nei prossimi mesi. Per quanto riguarda i prezzi al consumo, il sondaggio prevede rialzi soltanto dello 0,4% il prossimo anno, ben al di sotto del 4% previsto per il 2008.
Uno dei problemi chiave nei prossimi mesi sarà tuttavia il continuo deterioramento delle prospettive del mercato del lavoro. L'economia ha già perso quasi 2 milioni di posti, con oltre 500.000 tagli soltanto nel mese di novembre. David Rosenberg, economista capo per il North America di Merrill Lynch, afferma di non escludere un balzo del tasso di disoccupazione sopra il 10%.

 

 

11 Dicembre 2008 16:44 ROMA
Usa: richieste sussidio disoccupazione +58.000, a 573.000
di ANSA
Domande arrivate ai massimi da 26 anni
(ANSA) - ROMA, 11 DIC - Negli Stati Uniti le richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate la scorsa settimana di 58.000 unita', a quota 573.000. Molto piu' di quanto previsto dagli economisti che attendevano un rialzo di 16.000 unita' a quota 525.000. Le domande sono salite ai massimi da 26 anni, a un livello che non si vedeva dal novembre 1982 e molto superiore alle stime. E' stato inoltre rivisto in peggio il dato della settimana precedente a quota 515.000 da 509.000 della prima rilevazione.



 

 

 

WALL STREET: GIU', CAMBIO SCENA SU AUTO, MALE OCCUPAZIONE

11 Dicembre 2008 22:08 NEW YORK - di WSI
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Dow Jones -196, Nasdaq giu' 3.68%. Ad alimentare le vendite e' il deterioramento del mercato del lavoro. Si complica la situazione per le Big di Detroit: a rischio l'approvazione del pacchetto di aiuti fiscali del governo. Petrolio +10%.
Seduta in pesante calo per gli indici americani. Il Dow Jones ha ceduto il 2.24% a 8565, l’S&P500 il 2.85% a 863, il Nasdaq e’ arretrato del 3.68% a 1507. Ad alimentare le vendite sull’azionario sono stati il balzo delle richieste di sussidio da parte dei disoccupati ai maggiori livelli degli ultimi 26 anni ed il radicale cambio di scena nell’industria dell’auto, con il passaggio del pacchetto di aiuti per le 3 Big del settore sempre piu' a rischio dopo la ferma opposizione dell’ala piu’ conservatrice del Senato Usa.
Nell’ultima settimana e’ cresciuto il numero dei lavoratori licenziati che per la prima volta hanno richiesto gli assegni governativi, ad un livello che non si vedeva dal lontano 1982. La recessione continua a produrre effetti allarmanti sull’economia reale, le aziende americane continuano ad operare robusti tagli del personale per contenere i costi e superare la crisi. Solo nell’ultimo mese gli Stati Uniti hanno perso oltre mezzo milione di posti di lavoro, il tasso di disoccupazione e’ balzato al 6.7%.
Gli altri dati presenti in calendario hanno evidenziato un’espansione del deficit della bilancia commerciale a causa della contrazione delle esportazioni ed un calo dei prezzi alle importazioni.
A fare da volano alle vendite e' stata anche la forte incertezza sull'approvazione del piano di salvataggio per l'industria dell'auto. Nella serata di mercoledi' la proposta e' stata approvata dalla Camera, ma al Senato potrebbe essere respinta nell'attuale forma, come gia' annunciato da alcuni esponenti piu' conservatori.
"Anche in caso di approvazione non e' ancora chiaro se il programma di aiuti offrira' solo un temporaneo sollievo o avra' effetti positivi di lungo termine" ha affermato Richard Weiss, responsabile degli investimenti di City National Bank. "E l'incertezza non aiuta mai i mercati, per gli operatori incrementa l'avversione al rischio". Sia General Motors che Ford hanno perso piu' del 10%.
Tra le altre news societarie, in calo il colosso aerospaziale Boeing. La societa' ha programmato il primo volo dei modelli 787 Dreamliner per il secondo trimestre 2009, le spedizioni non partiranno prima del 2010. Nel comparto retail, Costco ha riportato un rialzo dell’1% delle vendite comparate e del 3.6% di quelle globali ma i profitti dell’ultimo trimestre sono risultati pressocche’ piatti, confermando il cauto trend della spesa dei consumatori, alla ricerca di articoli scontati o comunque convenienti.
Nel settore hi-tech, alcune pressioni ribassiste hanno interessato la societa’ telefonica Sprint-Nextel dopo che l’agenzia di rating Moody’s ne ha rivisto al ribasso il giudizio sul debito al livello di "junk status" (spazzatura). Gli analisti hanno giustificato la decisione con il significativo indebolimento della posizione di mercato dell’azienda a causa delle attuali condizioni economiche e alla forte concorrenza. Tonfo di Ciena che ha risentito del debole outlook emesso sui risultati del quarto trimestre.
Il dollaro debole (euro schizzato a $1.3335) ha innescato una nuova ondata di acquisti sulle commodities. Il greggio ha guadagnato il 10%, i contratti futures con consegna gennaio hanno archiviato la seduta in progresso di $4.46 a $47.98 al barile.
Sugli altri mercati in rialzo l’oro: i futures con consegna febbraio sul metallo prezioso hanno guadagnato $17.80 a $826.60 l’oncia. In ribasso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.6480% dal 2.6840% di mercoledi’.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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