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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 15 Dicembre 2008

PARTE 2

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15 Dicembre 2008 07:40 TOKYO
Borsa: Tokyo chiude in forte rialzo, Nikkei a +5,21%
di ANSA
Sulla fiducia per salvataggio Big Three auto Detroit
(ANSA) - TOKYO, 15 DIC - La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in forte rialzo del 5,21%. L'indice Nikkei si porta a 8.664,66 punti, 428,69 in piu' della chiusura di venerdi', sulla fiducia per il salvataggio delle Big Three dell'auto di Detroit, Gm, Ford e Chsrysler.

 

 

15 Dicembre 2008 08:58
Borse Asia Pacifico in rialzo su attese per piano auto Usa
MILANO (Reuters) - Le borse asiatiche guadagnano oltre il 3% oggi: il riaccendersi delle speranze per un salvataggio delle case automobilistiche americane ha fatto tornare la propensione al rischio fra gli investitori, spingendo il dollaro sui minimi degli ultimi due mesi contro euro. L'indice MSCI dell'Asia-Pacifico - che non include Tokyo - sale del 3,4% intorno alle 8,40 ora italiana. Titoli di stato giapponesi in flessione complice il rally del Nikkei (+5,2% in chiusura) e le prese di beneficio innescate dal tankan sulla fiducia delle imprese, scesa vicina ai minimi degli ultimi sette anni. La borsa cinese fa peggio degli altri indici regionali, depressa dalle fosche prospettive per l'economia nazionale, nonostante i passi ufficiali del governo per un piano di sostegno. Intanto il greggio recupera circa 0,3 dollari a 46,6 dollari su segnali che i membri dell'Opec potrebbero tagliare la produzione in maniera più consistente per sostenere le quotazioni quando si riuniranno questa settimana. A HONG KONG l'indice Hang Seng avanza di circa tre punti percentuali, con HSBC e China Mobile che guidano il rialzo. Guadagni del 5% sulla piazza coreana, trinata dall'auto e dai costruttori. Il rialzo dell'indice Baltic Dry - che misura i prezzi per la consegna di materie prime - ha dato slancio ai costruttori di navi come Cosco a SINGAPORE. A TAIWAN in luce i titoli del settore turistico e marittimo dopo che Taiwan e Cina hanno lanciato nuovi collegamenti per i trasporti e il servizio postale. Industria estrattiva in grande spolvero a SYDNEY dove crolla l'operatore telefonico Telstra, escluso da una gara da 6,6 miliardi di dollari per costruire la rete di banda larga nazionale. La Casa Bianca venerdì ha detto che l'amministrazione prenderà in esame la possibilità di usare parte dei 700 miliardi di dollari del pacchetto di aiuti destinati al settore finanziario per tenere a galla Chrysler LLC, Ford Motor Co e General Motors Corp dopo che il piano di salvataggio destinato al settore auto si è arenato al Senato. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano
 

 

15 Dicembre 2008 10:53
Scandalo Madoff, l'esposizione delle società
(Reuters) - In tutto il mondo, da venerdì, gli investitori cercano di quantificare la propria esposizione verso Bernard Madoff, l'imprenditore americano arrestato la scorsa settimana e accusato per una presunta frode da 50 miliardi di dollari. Di seguito alcune delle società coinvolte: * GRUPO SANTANDER - Il fondo di investimento Optimal, ha detto la leader bancaria spagnola, ha una esposizione da 3,05 miliardi di dollari. * ASCOT PARTNERS - Secondo il Wall Street Journal il fondo dove è gestore l'ex presidente di GMAC Jacob Ezra Merkin avrebbe una esposizione di 1,8 miliardi di dollari. * HSBC HOLDINGS - Secondo il Financial Times avrebbe un'esposizione potenziale da circa 1,5 miliardi di dollari per prestiti concessi ad investitori istituzionali, in gran parte fondi di fondi hedge, che volevano aprire posizioni con Madoff. * ACCESS INTERNATIONAL ADVISORS - Secondo Bloomberg, l'esposizione sarebbe di 1,4 miliardi di dollari. * NATIXIS - Potrebbe avere una esposizione indiretta da 602 milioni di dollari. * ROYAL BANK OF SCOTLAND GROUP - La perdita potenziale, ha detto la stessa banca, è di 598 milioni di dollari, per trading e prestiti collaterali a fondi di fondi hedge impegnati con Madoff. * BNP PARIBAS - Ha dichiarato di avere una esposizione potenziale da 464,3 milioni di dollari. * NOMURA HOLDINGS - Ha detto di avere 303 milioni di dollari di esposizione, ma ha aggiunto che l'impatto sul capitale sarebbe limitato. * PIONEER INVESTMENTS - La divisione AM di Unicredit, secondo Bloomberg avrebbe una esposizione da 280 milioni di dollari tramite l'hedge fund Primeo Select. Stamane Unicredit ha precisato di avere una esposizione propria da 75 milioni di euro mentre quella dei clienti italiani è pari a zero. Ha aggiunto che nell'ambito di Pioneer Investments sono risultati "indirettamente esposti, tramite feeder funds, alcuni fondi della sua unità" dedicata agli investimenti alternativi. "Tali fondi non sono però presenti in alcun portafoglio dei fondi di fondi hedge di diritto italiano". * KINGATE GLOBAL FUND - Il fondo hedge da 2,8 miliardi di dollari ha investito con la Madoff Investment Securities. * UBS - La divisione di investment banking, secondo quanto dichiarato a Reuters da un portavoce, ha una "limitata ed insignificante" esposizione. * BBVA - Ha detto di non avere esposizioni dirette verso Madoff e che nessun cliente in Spagna è esposto alla sua presunta frode. Ha aggiunto però che la divisione internazionale ha circa 30 milioni di euro di esposizione. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano
 

 

15 Dicembre 2008 11:26
Cina, produzione industriale novembre a minimo record
PECHINO (Reuters) - La produzione industriale cinese ha rallentato più del previsto a novembre - segnando un +5,4% contro il +8,2% di ottobre e il 7,1% atteso dagli analisti. Il dato rafforza le attese di future misure di rilancio per l'economia del Paese, mentre le prospettive per il quarto trimestre appaiono sempre più deludenti. E' la crescita più debole dall'inizio della rilevazione, partita nel 1999 - se si escludono i mesi di vacanza legati al nuovo anno lunare, gennaio e febbraio, che talvolta hanno segnato tassi anche inferiori. "Una crescita del 5% per il Pil nel primo semestre dell'anno prossimo non è più una ipotesi realistica, è la realtà ormai", commenta a caldo Ben Simpfendorfer della Royal Bank of Scotland. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano
 

 

15 Dicembre 2008 13:40
Fmi: ripresa economica mondiale attesa per la fine del 2009
MADRID (Reuters) - La ripresa dell'economia mondiale dovrebbe cominciare verso la fine del 2009 o l'inizio del 2010 dopo un anno molto difficile, ha dichiarato Dominique Strauss-Khan, direttore generale del Fondo monetario internazionale. Strauss-Khan, nel corso di una conferenza stampa dedicata ai rapporti tra Spagna e FMI, ha anche annunciato che il Fondo probabilmente rivedrà al ribasso le attuali stime per la crescita globale del 2009 in gennaio. "Il 2009 sarà un anno molto difficile, i dati di gennaio probabilmente saranno peggiori rispetto ai precedenti", ha dichiarato. "La buona notizia, con qualche eccezione, o forse con molte eccezioni, può essere il fatto che vediamo l'inizio della ripresa alla fine del 2009, o all'inizio 2010, ma ci sono molti rischi al ribasso", ha aggiunto. Il direttore generale ha poi messo in guardia sul rischio di una possibile diffusione di disordini sociali come quelli della Grecia, a meno che il settore finanziario non distribuisca la ricchezza in maniera più diffusa. "Se non siamo capaci di di fare questo allora si potrebbero verificare disordini sociali in molte parti del mondo, tra cui alcune economie avanzate", ha detto Strauss-Khan. Il direttore generale ha anche detto che il Fondo potrebbe tagliare nei prossimi rapporti le stime relative alla crescita economica cinese del 2009 di circa il 5% a causa di un rallentamento dell'economia globale senza precedenti. "Stiamo attraversando un declino della produzione e ci sono prove che la sostanziale incertezza limiti l'efficacia di alcune misure di politica fiscale", ha spiegato Strauss-Khan. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano

 

 

15 Dicembre 2008 14:30 NEW YORK
USA: IL NY EMPIRE STATE INDEX SCENDE A -25.8
di WSI
L'indicatore che misura l'attivita' industriale delle aziende nell'area di New York "mostra condizioni di forte deterioramento" in dicembre.
Nel mese di dicembre l’indice che monitora l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di New York ha registrato un calo a -25.8 punti. Lo Empire State Manufacturing Survey indica che le condizioni generali delle aziende che operano nella zona di New York si sono deteriorate in modo significativo a dicembre e rimangono sui record negativi del mese precedente.
Il dato e’ leggermente inferiore alle aspettative che erano per una contrazione piu’ pronunciata a -27.0.
Lo scorso mese l’indicatore aveva registrato una contrazione a -25.4 punti.
In particolare gli indicatori sui nuovi ordini e sulle consegne rimangono ambedue vicino ai loro recenti record negativi, mentre l'indice degli ordini inevasi e' sceso a un nuovo minimo assoluto. Gli indicatori dei prezzi pagati e dei prezzi ricevuti scendono sotto zero, mentre l'indice sulla disoccupazione e' pesantemente in territorio negativo.
 

 

15 Dicembre 2008 16:40 NEW YORK
MERCATO VALUTARIO: DOLLARO, LA FESTA E' FINITA
di WSI
I migliori strategist del comparto sostengonop che il recupero del biglietto verde e' giunto a conclusione. Previsti nuovi minimi assoluti rispetto all'euro nel 2010, analisti sempre piu' pessimisti.
I migliori strategist del mercato valutario sostengono che dopo un rally del 24% durato quattro mesi il recupero del dollaro potrebbere essere giunto a conclusione. Negli ultimi giorni il Dollar Index si e’ indebolito del 5.9% stando ai dati forniti da Bloomberg, cedendo terreno nei confronti delle 16 valute maggiormente tratatte sul mercato valutario dopo aver toccato il picco lo scorso 21 novembre.
I governatori americani stanno inondando il mondo con altri 8.5 trilioni di dollari attraverso 23 differenti programmi studiati per salvare il settore bancario/finanziario e rilanciare l’economia. "Il dollaro si spingera’ a nuovi minimi se gli Stati Uniti continueranno ad attaccare la propria valuta" afferma John Taylor, presidente di FX Concepts.
Citigroup, Goldman Sachs, BNP Baripas e Bank of America prevedono un nuovo calo del biglietto verde. La scorsa settimana per la prima volta in un mese il consensus e’ tornato ad essere pessimista nei confronti del dollaro sulle prospettive del 2009. Taylor invece sostiene che nel prossimo anno il greenback scendera’ ad un minimo di 80 rispetto allo yen, nel 2010 saranno toccati nuovi minimi record nei confronti dell’euro.
Robert Sinche, responsabile delle strategie "global currency" di Bank of America, sostiene che il dollaro e’ destinato ad indebolirsi ulteriormente perche’ gli investitori hanno ripreso a focalizzare l’attenzione sulle tradizionali misure come tassi d’interesse, deficit del budget e bilancia commerciale. Sinche sostiene che il dollaro tornera’ a trattare su 1.44 contro l’euro gia’ entro la fine del primo trimestre 2009.



 

 

 

WALL ST: ARRETRA SU TIMORI ECONOMIA E UTILI SOCIETARI

15 Dicembre 2008 22:05 NEW YORK - di WSI
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Male il comparto hi-tech appesantito da Apple. Giu' tutti i finanziari oltre che per il caso Madoff, per le grigie prospettive sul credito. Il petrolio va oltre i $50, poi chiude in calo. Occhi sulla Fed.
Avvio di settimana negativo per la borsa Usa. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.75% a 8564, l’S&P500 l'1.27% a 868, il Nasdaq e’ arretrato del 2.10% a 1508. A guidare i ribassi e’ stato il comparto tecnologico, appesantito dalla debole performance di Apple in seguito al downgrade emesso da Goldman Sachs. Il settore manifatturiero ha registrato una nuova contrazione nell’ultimo mese e gli analisti continuano a vedere grigio sull’economia, convinti che il deterioramento intacchera’ gli utili societari, dal fronte hi-tech a quello finanziario. C’e’ inoltre un certo nervosismo sia sull’incontro della Fed gia’ riunitasi per la decisione sui tassi d’interesse che sugli sviluppi all’interno del mercato automobilistico.
Come dimostrano gli ultimi dati macro, l’attivita’ manifatturiera negli Stati Uniti resta debole. Il New York Empire State Index ha registrato un’ulteriore contrazione nel mese di dicembre, risultando si' migliore delle attese, ma pur sempre a livelli particolarmente depressi. In ribasso, al di sotto delle attese, anche la produzione industriale, in flessione -0.6% nel mese di dicembre.
A causa della crisi economica in atto, gli analisti dei principali istituti finanziari stanno continuamente rivedendo al ribasso le stime sui risultati fiscali delle aziende americane. Goldman Sachs ha tagliato il giudizio sul colosso informatico Apple da Buy a Neutral citando l’indebolimento della spesa dei consumatori. Giudizi negativi anche sulla banca JP Morgan il cui rating e’ stato tagliato a Underperform dagli analisti di Merrill Lynch a causa dell’inevitabile incremento dei costi legati al business del credito. Il gruppo dei titoli finanziari nello S&P500 ha lasciato sul terreno il 4.1%, mentre quello informatico ha ritracciato -2.9%.
A generare alcune presisoni sui ttioli bancari sono stati anche i timori legati alla truffa da $50 miliardi architettata dall’ex presidente del Nasdaq Madoff, in cui sarebbero coinvolti diversi istituti bancari, dal Banco Santander (che ha affermato di avere un’esposizione di $3.1 miliardi) alla giappoese Nomura (con un investimento piu’ contenuto pari a $302 milioni). Anche alcune banche italiane avevano investito nell’hedge fund.
Vendite anche sul comparto della telefonia, trascinato al ribasso da AT&T, colpito anch’esso dal downgrade di Goldman Sachs. L’azione ha chiuso in calo del 4% circa, Verizon ha ceduto l’1.2%, Qwest Communications ha lasciato sul terreno quasi il 12%.
Gli operatori sono in attesa dell’incontro del Federal Open Market Committe della Federal Reserve sui tassi d’interesse che comincia stamattina a Washington e si chiudera' con l'annuncio domani. Le attese sono ampiamente per una riduzione del costo del denaro dello 0.50%, mentre il 66% delle possibilita’ e’ per un taglio piu’ sostenuto, pari a tre quarti di punto percentuale; al momento il target sui fed funds e’ dell’1.00%. Sara’ importante verificare l’esito non tanto per l’atteso taglio dei tassi, quanto piuttosto per l’eventuale annuncio di come la Fed intendera’ eventualmente implementare il "quantitative easing", cioe' il progressivo inflazionamento dell'economia Usa con mezzi che non sono l'abituale politica monetaria.
C'e' attesa anche sui nuovi sviluppi riguardo al salvataggio dell’industria dell’auto: e’ molto improbabile che venga presa una decisione finale nel brevissimo termine ma, stando alle ultime indiscrezioni, pare che l’amministrazione Bush stia considerando un piano di aiuti superiore a quello di $14 miliardi votato la scorsa settimana.
Sugli altri mercati, in calo il petrolio. Dopo essersi portati sopra la barriera dei $50 al barile, sulle speculazioni di un taglio alla produzione da parte dell'OPEC, i contratti futures con consegna gennaio hanno archiviato la seduta in ribasso di $1.77 a $44.51 al barile. Sul valutario, euro netto allungo dell'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi' a New York il cambio e' pari a 1.37. In progresso l’oro: i futures con consegna febbraio sul metallo prezioso hanno guadagnato $16.00 a $836.50 l’oncia. In progresso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.5330% dal 2.5890% di venerdi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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