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Lunedì
06 Ottobre 2008 |
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06 Ottobre 2008 |
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06 Ottobre 2008 08:51 MILANO
++ BORSA: SFIDUCIA ASIA A PIANO USA, TOKYO CROLLA -4,25% ++
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 6 OTT - Effetto domino sui mercati asiatici
in scia ai timori che indicano il piano di salvataggio Usa e
quello Ue non sufficienti ad evitare un periodo di
recessione per l'economia dei principali mercati globali.
Tokyo ha chiuso sui minimi di seduta, registrando un tonfo
del 4,25%, con il Nikkei 225 che è scivolato sui livelli di
quattro anni fa (maggio 2004). Tra le altre piazze
finanziarie più pesanti anche Sidney che ha perso il 3,3%.
Flessioni che si traducono con una perdita dell'indice
continentale Msci Asia Pacifico del 3,6%.(ANSA).
06 Ottobre 2008 09:59 ROMA
Borsa: dal crollo asiatico a quello europeo
di ANSA
Sfiducia Asia a piano Usa, in Europa pesano timori mercato
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - L'effetto domino del calo dei mercati
asiatici per i timori sul piano di salvataggio Usa si
riflette sulle principali borse europee. Tokyo ha chiuso sui
minimi di seduta, registrando un tonfo del 4,25%, con il
Nikkei 225 che e'scivolato sui livelli di quattro anni fa
(maggio 2004). Pesante anche la piazza finanziaria di Sidney
(-3,3%). L'indice continentale Msci Asia Pacifico e' -3,6%.
Fanno riscontro in mattinata le aperture in forte calo (se
non crollo) delle principali piazze europee. In Asia tra i
titoli peggiori ancora una volta quelli bancari, nonostante
le misure d'urgenza adottate anche nel Vecchio Continente
dal cancelliere Angela Merkel, scesa in campo con un piano
da 50 miliardi per cercare di limitare le conseguenza della
crisi del gigante Hypo Re. Perdono i giganti Mitsubishi Ufj
(-10%) e Mizuho financial (-8,6%). In Australia pesante
Macquarie (-l'8,6%). Scende anche il comparto delle materie
prime: Sumitomo Metal -7,7%, Newcrest mining -4,1%, Woodside
-2,8%, Datong Coal -10%, Pt Bumi resources -15%. Da questa
parte del pianeta l'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 cede il
3,9%, mentre Londra e' la peggiore piazza finanziaria del
Vecchio Continente con una flessione del 5 per cento.(ANSA).
06 Ottobre 2008 10:21
Euro a minimi 13 mesi contro dollaro, 7 mesi contro sterlina
LONDRA (Reuters) - L'euro è scivolato ai minimi di tredici
mesi contro il dollaro, violando il supporto chiave di
1,3667 dollari, con gli investitori che si concentrano sui
guai delle banche europee dopo che i leader delle quattro
maggiori economie del blocco hanno deciso di non adottare
un'azione coordinata di fronte alla crisi finanziaria. La
moneta unica ha contestualmente toccato un minimo degli
ultimi sette mesi contro la sterlina a 77,12 pence.
L'accentuata avversione al rischio dà anche slancio allo yen
contro la moneta unica. Secondo Robin Wilkin di JP Morgan il
calo del 3-4% dello yen sta testando il supporto di 140.
Un'eventuale violazione di questo supporto porterebbe il
cambio in area 130 secondo Wilkin. ORE 10,00 CHIUSURA USA
EURO/DOLLARO 1,3607/10 1,3673 DOLLARO/YEN 103,70/75 104,97
EURO/YEN 141,18/19 143,52 EURO/STERLINA 0,7741/43 0,7731 ORO
SPOT 829,80/1,80 ....../.....
06 Ottobre 2008 11:12 ROMA
Bce: colloca 50 mld dollari contro 90 mld richiesti
di ANSA
Le richieste provengono da 59 banche
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - La Banca Centrale Europea ha
collocato interamente tutti i 50 miliardi di dollari oggi
offerti in asta a un giorno al tasso marginale del 4%. Le
richieste, provenienti da 59 banche, hanno superato i 90
miliardi di dollari.
06 Ottobre 2008 11:38 PECHINO
CRISI MUTUI:MERCATI ASIA SCONTANO ATTESE RECESSIONE USA E UE
di ANSA
-
(ANSA) - PECHINO, 6 OTT - Gli interventi per salvare le
istituzioni finanziarie non sono in grado di far ripartire
l' economia mondiale, che sconterà la recessione negli Usa
ed in Europa. Questo almeno, secondo l'economista cinese
Andy Xie, è quello che pensano gli operatori che oggi hanno
decretato un nuovo calo delle Borse, che in Asia sono andate
a picco e che in Europa sono partiti con ribassi
eccezionali. Tokyo ha chiuso infatti con un - 4,25 e Hong
Kong con - 4,97 per cento. "Dobbiamo guardare alla realtà -
afferma Xie - il prossimo anno sarà difficile non solo negli
Usa ma anche in Germania e Regno Unito", ed è questo che
ispira pessimismo ai mercati. "Si tratta di un problema
diverso da quello della crisi finanziaria", prosegue
l'economista. A Shanghai è andata ancora peggio con uno
scivolone del 5,23 per cento. Xie sostiene che il problema
della Borsa di Shanghai (e della sua "sorella minore" di
Shenzhen, anch'essa in forte ribasso) sono particolari e
sono dovuti alle aspettative di un rallentamento della
crescita dell'economia cinese, che in larga parte dipende
dalle esportazioni e in particolare da quelle verso gli Usa.
Si ritiene che la crescita sarà quest' anno dell'8 per cento
contro l'11 per cento dell'anno scorso. "Il governo cinese -
aggiunge Xie - dovrebbe cercare di evitare che il
rallentamento sia troppo brusco e ha i mezzi per farlo".
(ANSA).
06 Ottobre 2008 12:33 ROMA
CRISI MUTUI: BUNDESBANK GARANTISCE PRESTITO 35 MLD A HYPO RE
di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 6 OTT - Le garanzie apposte dalla banca
centrale tedesca fanno riferimento alla 'tranche' di
finanziamento pari a 35 miliardi ad opera dello Stato, cui
andranno ad aggiungersi in base al nuovo piano 15 miliardi
erogati dal settore finanziario. Il totale dell'intervento è
così di 50 miliardi, come precisato ieri; il nuovo piano ha
sostituito il precedente, che valeva in tutto 35 miliardi.
(ANSA).
06 Ottobre 2008 14:28 ROMA
CRISI MUTUI: FED RADDOPPIA IMPORTO ASTE A 900 MLD DLR
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - L' interesse che sarà corrisposto
sulle riserve bancarie rientra nei poteri attribuiti alla
banca centrale dal maxipiano di salvataggio approvato dal
Congresso. Il tasso d' interesse verrà calcolato sulla base
della media dei Fed Funds fissati dalla banca centrale
relativamente ai periodi di riserva, diminuito di dieci
punti base. (ANSA).
06 Ottobre 2008 16:28 BERLINO
CRISI MUTUI: GERMANIA; GARANZIA DEPOSITI OLTRE 1.000 MLD
di ANSA
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(ANSA) - BERLINO, 6 OTT - La garanzia promessa dal governo
tedesco sui depositi dei cittadini custoditi nelle banche
nazionali è di "ben oltre mille miliardi di euro". Lo ha
detto un portavoce del ministero delle Finanze tedesco al
quotidiano Sueddeutsche Zeitung. Il ministero ha corretto
così l'impegno di Berlino. Ieri, infatti, lo stesso governo
aveva parlato di una cifra di 568 miliardi di euro. Secondo
i dati della Bundesbank citati oggi dalla stampa
internazionale, tuttavia, a fine 2007 i depositi nelle
banche del Paese ammontavano a 1.621 miliardi di euro. La
cifra originale di 568 miliardi di euro includeva solo i
fondi depositati nei conti di risparmio, lasciando fuori dal
conteggio quelli nei conti correnti ed i depositi a termine,
che sono invece coperti dalla garanzia dello Stato. (ANSA).
06 Ottobre 2008 17:15 MILANO
CRISI MUTUI: IL LUNEDI' NERO DELLE BORSE DELL'87/SCHEDA
di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 6 OTT - Il 19 ottobre 1987, il lunedì nero
delle borse mondiali, è ricordato come il giorno in cui
venne registrato il maggior ribasso della storia in una sola
seduta, superiore persino a quella della crisi del 1929.
Ventidue anni fa infatti la crisi portò a una perdita del
Dow Jones, l'indice di riferimento di Wall Street, del 22%,
il doppio rispetto al calo del 'giovedi' nerò del 24 ottobre
1929. Nel 1987 il mercato americano, che arrivava dal
periodo di fortissima crescita sia economica che azionaria
degli anni '80, impiego' due anni per ritornare agli stessi
livelli. A seguito di quella giornata dove il panico la fece
da padrone amplificato anche dall'applicazione massiccia dei
sistemi elettronici e dalla globalizzazione incipiente,
vennero introdotte in tutti i principali mercati delle
misure, in vigore tutt'ora, grazie alle quali i titoli
vengono automaticamente sospesi per un lasso di tempo nel
caso di ribassi superiori al 10%. Da allora le giornate più
nere dei mercati hanno visto perdite intorno al 7%, uno dei
quali si verificò a seguito dell'attacco alle torri gemelle
l'11 di settembre 2001. (ANSA).
06 Ottobre 2008 18:11 MOSCA
Borsa: Mosca chiude con crollo del 19%, peggio solo nel 1997
di ANSA
Perdite record e perdite intorno al 19% di tutti gli indici
(ANSA) - MOSCA, 6 OTT - Perdita record della Borsa di Mosca,
l'indice principale Rts (in dollari) ha ceduto oggi il
19,1%, scivolando a 866,39 punti. Si tratta della perdita
piu' pesante degli ultimi undici anni: per trovarne una
analoga bisogna tornare al 28 ottobre 1997 (-19,3%). Il
listino Rts ha sospeso le contrattazioni due volte, quello
Micex (in rubli) tre, chiudendo con una perdita del 18,66%
(752 punti).
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06 Ottobre 2008 18:58
LONDRA
CRISI
MUTUI: ISLANDA AL COLLASSO,
MERCATI GHIACCIATI/ANSA
BANCHE VENDONO ASSET
ESTERI, SINDACATO CHIEDE INGRESSO NELLA UE
(di Mattia Bernardo Bagnoli) (ANSA) - LONDRA, 06 OTT - La
piccola e remota Islanda è sull'orlo del collasso: oggi in
borsa sono state sospese le contrattazioni delle sei
maggiori istituzioni finanziare del Paese - comprese quelle
di Kaupthing, Landsbanki e Glitniril, le tre principali
banche - mentre il governo di Reykjavik sta elaborando un
piano per salvare il salvabile. Che, potere della crisi
globale, potrebbe persino portare la 'repubblica dei
ghiacci' - 300mila anime in tutto - ad entrare nell'Unione
Europea. Opzione sino a poco tempo fa semplicemente
impensabile. La situazione, infatti, è seria davvero.
L'Islanda - che nel corso degli anni Novanta aveva visto
aumentare la sua ricchezza proprio grazie alla vitalità del
settore bancario - rischia infatti il tracollo proprio a
causa dell'eccessiva espansione dei suoi istituti di
credito. La corona islandese - krona - ha intanto perso un
quinto del suo valore contro il dollaro - nella passata
settimana solamente - e il 10% nei confronti dell'euro.
L'inflazione galoppa al 14% - il target della banca centrale
per il 2008 era il 2,5% - e il governo è dovuto correre ai
ripari comprando il 75% della Glitniril al prezzo di
600milioni di euro. Il piano di salvataggio presentato dal
primo ministro conservatore Geir Haarde prevede ora che le
banche vendano parte dei loro asset internazionali
riportando così in patria capitali freschi - e impedire un
ulteriore deprezzamento della corona. "Le banche sono
disposte a vendere i loro asset esteri e credo che questa
sia una misura necessaria", ha detto Haarde dopo un fine
settimana di colloqui serrati. Quindi ha garantito i
risparmi dei cittadini islandesi per arginare l'ondata di
panico che ha travolto la repubblica del nord. "Se ne
occuperà la tesoreria", ha dichiarato Haarde. Ma non è
tutto. Per evitare il peggio la banca centrale islandese -
secondo quanto riportato dal quotidiano 'Morgunbladid' - ha
cercato, per ora senza successo, di far valere l'opzione di
cambio-valuta con le sorelle maggiori scandinave: Norvegia,
Danimarca, Svezia. E come in altre parti del mondo, il dito
alla fine è stato puntato contro la scelleratezza degli
operatori finanziari, considerati i veri responsabili della
crisi. "L'avidità ha purtroppo controllato le loro azioni",
ha detto il ministro dello Stato Sociale Jóhanna
Sigurdardóttir. "Il sistema delle stock-option, e quindi
gli stipendi da favola che hanno percepito, hanno fatto
perdere loro il legame con la nazione. Dovranno imparare dai
questi errori". Il governo, per raddrizzare l'economia, ha
quindi esercitato pressioni sulle sigle sindacali perché
riportino a casa i fondi pensione sino ad oggi investiti
all'estero. Inoltre, l'esecutivo avrebbe chiesto il
congelamento di ogni trattativa salariale. Il sindacato pare
aver accettato. "Dobbiamo fare tutti la nostra parte perché
questa missione di salvataggio abbia successo", ha detto
Arnar Sigmundsson, presidente della 'National Association of
Pension Funds'. Ma la verità sembra essere un'altra. Il
sindacato avrebbe infatti chiesto come contro-partita
l'impensabile: l'entrata nell'Europa Unita. Fumo negli occhi
per il primo ministro Haarde, euro-scettico della prima ora.
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06 Ottobre 2008 19:58
NEW YORK
BORSA MILANO:
S&P/MIB AI MINIMI STORICI
Nuovo scossone a
Piazza Affari, colpita al pari degli altri mercati mondiali
da una vera ondata di panico: S&P/Mib e Mibtel entrambi
-8.24%. Grande freddo sulle banche. Telecom sotto 1 euro.
Affondano Eni e Fiat.
Nuovo scossone a Piazza Affari, colpita al pari degli altri
mercati mondiali da una vera ondata di panico che la porta
ai livelli del 2004 quando venne introdotto l'indice
S&P/Mib. L'indice che rappresenta i 40 maggiori titoli
quotati a Milano è sceso sotto quota 24mila punti scendendo
nel corso della seduta a -9 per cento.
Ha chiuso comunque sui minimi storici, in ribasso del'8,24%
a 23.776 punti mentre il Mibtel ha perso l'8,24% a 17.976
punti. Sul listino sono state numerose e ripetute le
sospensioni per eccesso di ribasso che non hanno fatto
distinguo fra big e titoli a minore capitalizzazione.
GRANDE FREDDO SULLE BANCHE. Ha dimezzato le perdite ma il
tonfo non lo ha potuto evitare: Unicredit chiude la seduta
con un calo del 5,48% a 2,91 euro all'indomani dell'annuncio
della manovra da 6,6 miliardi per rafforzare il patrimonio
del gruppo. Una seduta più breve del solito con un avvio
delle contrattazioni posticipato alle 10, per consentire
all'ad Alessandro Profumo di spiegare il piano agli analisti
in conference call, e che ha portato il titolo subito in
profondo ribasso con un calo giunto a toccare anche il 16
per cento. Sospesa piu volte per eccesso di ribasso Intesa
Sanpaolo che ha perso l'11,28% a 3,46 euro. Stesso film per
Bpm (-6,21%), Banco Popolare (-14,76%) e Profilo (-13,01%).
Stop al ribasso per Fonsai (-15,82%) mentre tiene Generali
che contiene le perdite al 4,84 per cento.
TELECOM SOTTO QUOTA 1 EURO. Scende pericolosamente sotto
quota 1 euro il titolo Telecom in una seduta che lo ha visto
protagonista anche di una sospensione per eccesso di
ribasso. Intensi gli scambi con oltre 250 milioni di azioni
passate di mano pari a circa l'1,5% del capitale ordinario.
E' sprofondata anche Ti Media (-8,09% a 0,09 euro) e tra i
telefonici seduta nera per Tiscali (-13,91%) e Fastweb
(-8,91%). Tra i media Rcs ha perso l'8,49% e Mediaset il 6,5
per cento.
ENI E FIAT AFFONDANO. Anche il Cane a Sei zampe si piega
all'Orso e lascia sul terreno, dopo aver affrontato una
sospensione per eccesso di ribasso, il 9,66% a 16,62 euro.
Fiat dopo lo stop al ribasso ha perso il 7,20% a 7,89 euro.
Enel ha lasciato il 7,49%, Saipem il 15,21 per cento. CHI
SALE E CHI SCENDE In questo lunedì nero chi invece ha
scommesso su Reno De Medici o su Premuda ha chiuso la seduta
con un guadagno rispettivamente del 2,77% e del 4,20 per
cento.
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06 Ottobre 2008 20:03
MILANO
CRISI
MUTUI: LUNEDI'NERO PER
BORSE,EUROPA BRUCIA 450 MLD/ANSA
(ANSA) - MILANO, 6
OTT - I mutui subprime fanno più paura alle Borse dell'11
Settembre: sui listini del Vecchio Continente, sotto
pressione per la crisi del credito e l'avanzare della
recessione economica, entra in scena il 'panic selling' e
l'Europa conosce così la sua peggior seduta dal 'Lunedi'
Nerò del 1987. Così in un nuovo 'Lunedi' nerò l'indice Dj
Stoxx 600 ha perso il 7,23%, più di quanto ceduto nelle
drammatiche giornate seguite agli attentati terroristici
alle Twin Towers. L'Europa sta pagando l'approdo dello
tsunami del credito nel Vecchio Continente, come
testimoniano il susseguirsi di salvataggi bancari e il
declino dell'euro sia verso il dollaro (la moneta unica è
scesa sotto la soglia di 1,35, non accadeva dall'agosto
2007) sia verso lo yen (verso cui ha toccato i 135,7, il
minimo da marzo 2006). Ma tutte le Borse mondiali sono ormai
preda del panico per una crisi finanziaria ed economica che
la gran parte dei banchieri, economisti e politici definisce
peggiore di quella del '29. A New York il Dow Jones e' sceso
per la prima volta in quattro anni sotto i 10.000 punti.
L'ondata di vendite ha imposto la sospensione delle
contrattazioni a Mosca e a San Paolo mentre l'indice Msci
per i Paesi emergenti ha messo a segno il più calo più
pesante dell'ultimo ventennio. I rimedi messi a punto dai
governi - dal piano Paulson da 850 miliardi di dollari ai
salvataggi delle banche in Europa - non sono dunque bastati
a ripristinare la fiducia sui mercati anche perché il
Vecchio Continente, rilevano gli analisti, stenta a trovare
rapidamente una risposta unitaria e si muove in ordine
sparso. L'agenzia Bloomberg stima che sui listini mondiali
siano andati in fumo solo oggi 2.500 miliardi di dollari
(444 miliardi di euro nel Vecchio Continente). Nel mirino
degli investitori, oltre a banche e assicurazioni, i titoli
minerari e petroliferi, bersagliati sulla base della
convinzione che l'avanzata della recessione economica
ridurrà anche la domanda mondiale di petrolio, materie prime
e metalli. Il greggio è sceso oggi sotto i 90 dollari al
barile, mentre la ricerca di investimenti sicuri ha spinto
la liquidità verso i titoli di Stato spingendone verso il
basso i rendimenti. Bp che ha ceduto l'8,2% (mai così male
dal 1992) e ArcelorMittal é scivolata del 15% mentre il rame
accusava il calo più consistente nell'ultimo anno. Le prime
fosche nubi di questo nuovo 'Lunedi' Nerò si sono addensate
in mattinata con la chiusura delle Borse asiatiche (Tokyo
-4,2%, Hong Kong -4,9% e Shanghai -5,2%), a picco per la
delusione seguita agli interventi dei governi mondiali per
arginare la crisi. Il crollo si è trasformato in frana dopo
l'apertura dei mercati in Europa: l'andamento degli indici
si è rapidamente deteriorato con perdite tra i cinque e i
sei punti percentuali. Nel Vecchio Continente non sono
bastati a ripristinare la fiducia il piano di salvataggio da
50 miliardi di euro per Hypo Real Estate, né la garanzia sui
depositi assicurata dal cancelliere tedesco Angela Merkel,
né l'acquisizione delle attività delle attività di Fortis in
Belgio e Lussemburgo da parte di Bnp Paribas, né l'aumento
di capitale promosso da Unicredit. Pioggia di vendite sui
bancari di tutto il mondo da Goldman Sachs a Bank of
America, da Unicredit a Royal Bank Of Scotland. La Federal
Reserve, nel tentativo dai dare ossigeno alle banche, ha
raddoppiato a 900 miliardi di dollari la liquidità assegnata
agli istituti commerciali. Il presidente di turno
dell'Unione europea, Nicolas Sarkozy, ha assicurato che i
governi dell'Unione europea prenderanno "tutte le misure
necessarie per assicurare la stabilità del sistema
finanziario". Ma a dominare sui mercati è la sfiducia:
l'Euribor, il tasso che le banche si applicano
reciprocamente per prestarsi denaro, termometro
dell'autostima del sistema bancario, ha toccato un un nuovo
record salendo al 5,35%. Di seguito gli indici dei titoli
guida delle principali Borse mondiali: - Tokyo -4,25% - Hong
kong -4,97% - Shanghai -5,23% - Londra -7,85% - Parigi
-9,04% - Francoforte -7,07% - Madrid -6,06% - Amsterdam
-9,14% - Stoccolma -7,24% - Zurigo -6,12% - Città del
Messico -6,42% (IN CORSO) - San Paolo -12,37% (IN CORSO) -
Mosca -19,10 - Dow Jones -5,08% (IN CORSO) - Nasdaq -6,15%
(IN CORSO) .(ANSA).
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06 Ottobre 2008 21:32
MILANO
CRISI
MUTUI: I GIORNI NERI DELLE
BORSE A CONFRONTO /SCHEDA
(ANSA) - MILANO, 6
OTT - Il crollo odierno è il peggiore registrato dai mercati
europei e mondiali in una singola seduta dal lunedì nero del
1987, superiore in diversi casi anche ai ribassi dell'11
settembre a seguito dell'attacco terroristico alle torri
gemelle di New York. Nella tabella un confronto dei ribassi
dei principali mercati azionari mondiali nelle tre
occasioni: Borsa 19/ott/1987 11/sett/2001 oggi
----------------------------------------------------------------
Londra -10,80 -5,21 -7,85 Parigi -9,60 -7,39 -9,04
Francoforte -9,30 -8,49 -7,07 Milano -6,20 -7,42 -8,24
Amsterdam -12,00 -6,95 -9,14 Stoccolma -6,37 -8,59 -7,24
Tokyo (20 ottobre)-14,50 (12 set) -6,60 -4,25 San Paolo
-8,26 -9,18 (in corso) -12,3 New York -22,00% (17 set) -7,13
(in corso) -5,66 (ANSA).
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WALL STREET: DOW JONES -700, SOTTO I 10000 PUNTI
06 Ottobre 2008 20:30 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Era dall'ottobre 2004 che il
listino industriale non violava l'importante soglia
psicologica, Nasdaq -7.8%. In ginocchio le piazze di tutto
il mondo. L'indice della volatilita' schizza ai massimi dal
1989.
Si appesantisce Wall Street. Le vendite continuano a
spingere al ribasso i listini: a circa un'ora e mezza dalla
chiusura il Dow Jones e’ giu’ -641 punti, al di sotto della
soglia psicologica dei 10000 punti per la prima volta dal
2004. Nessun titolo dell'indice industriale tratta in
territorio positivo. Il listino tecnologico Nasdaq segna una
perdita vicina all'8%, scivolato al peggior livello dal 6
settembre 2004, mentre l'S&P500, al momento in ribasso
-7.32%, e' scivolato ad un minimo che non si vedeva dal 21
novembre 2003. A preoccupare gli investitori e’ l’estensione
della crisi del credito a livello globale, le piazze di
tutto il mondo sono in ginocchio.
E’ ormai evidente che il piano di salvataggio firmato da
Bush la scorsa settimana non e' sufficiente a contenere gli
effetti della crisi a livello mondiale. L'indice della
volatilita' (il VIX), un valido indicatore del sentiment
degli investitori, ha superato la barriera dei 50 punti,
raggiungendo i massimi livelli dal 16 ottobre 1989, a
conferma della forte incertezza e della paura sui mercati.
La crisi del credito sta investendo gli istitui finanziari
su larga scala, forti perdite sono state riportate dai
listini asiatici ed europei. Tokyo ha chiuso con un ribasso
giornaliero del 4.5%, Londra -7.85%, Parigi -9.04%,
Francoforte -9.14%, precipita anche Mosca, dove le
contrattazioni sono state nuovamente sospese per eccesso di
ribasso con il Micex arrivato a segnare una perdita del 19%.
Il ribasso e’ pari al 10% in Brasile, anche in questo caso
il trading ha subito ben due sospensioni di 30 minuti per il
forte calo. In Italia l'S&P/Mib ha chiuso con una perdita
dell'8.24%, ai minimi assoluti.
In Europa, dopo essere fallito il tentativo di accordo su un
piano di salvataggio simile a quello americano, la Germania
ha sentito la necessita’ di garantire i depositi, seguita
dall’Irlanda e dalla Grecia. Il Belgio e il Lussemburgo
hanno supportato l’operazione di vendita di una parte di
Fortis, mentre un pacchetto di finanziamento da 50 miliardi
di euro e’ stato concesso ad Hypo Re. Anche Danimarca,
Austria e Svezia hanno incrementato le misure di protezione
dei risparmatori in riferimento ai depositi bancari.
Negli Usa, la Federal Reserve ha annunciato che portera’ a
$900 miliardi (da $450 mld) l'importo da assegnare all
banche commerciali nell' ambito delle operazioni di TAF (Term
Auction Facility), e che iniziera’ a pagare degli interessi
sulle riserve bancarie. La Banca Centrale si e’ inoltre
impegnata direttamente a risolvere la disputa creatasi tra
Wachovia e Citigroup sull’operazione di merger, in seguito
all’offerta di Wells Fargo.
Bank of America ha raggiunto un accordo di modifica di
alcuni suoi asset (un’operazione da $8.4 miliardi) con
alcuni Stati nel tentativo di permettere ai clienti
Countrywide (rilevata all’inizio dell’anno) di mantenere le
proprie abitazioni. L'azione perde il 5.16%. Pesanti vendite
si sono scagliate su Citigroup (-9.10%) e Morgan Stanley
(-11.6%), -26% per la banca regionale National City, nei
giorni scorsi piu' volte indicata come il prossimo gruppo a
dover fallire.
Sugli altri mercati, e’ in calo il petrolio: i futures con
consegna novembre segnano un ribasso di $4.32 a $89.56 al
barile. Sul valutario, l’euro cede terreno nei confronti del
dollaro a quota 1.3514. In progresso l’oro a $871.90 l’oncia
(+$38.70). Avanzano infine i Titoli di Stato Usa: il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4700%.
WALL STREET: NEGATIVA, DOW JONES 'SOLO' -370 PUNTI
06 Ottobre 2008 22:04 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
L'indice industriale, per la prima
volta dal 2004 sotto i 10000 punti, cede il 3.58% dopo
essere arrivato a segnare una perdita di 800 punti, Nasdaq
-4.34%. Gli operatori non credono nel piano di salvataggio,
interviene la Fed.
L’ondata di vendite che nella mattinata ha messo in
ginocchio le piazze mondiali non ha risparmiato neanche Wall
Street, costretta ad incassare un altro duro colpo dopo le
perdite accentuate della scorsa settimana. I listini sono
comunque riusciti a limitare il danno grazie ad un recupero
dai minimi maturato nell’ultima ora di scambi. Il Dow Jones
ha chiuso in ribasso del 3.58% (-7.8% al bottom intraday) a
9955, al di sotto della soglia psicologica dei 10000 punti
per la prima volta dall'ottobre 2004. Nessun componente
dell'indice industriale e’ riuscito a chiudere in territorio
positivo. Il listino tecnologico Nasdaq ha archiviato la
sessione con una perdita del 4.34% (-8.8% ai minimi) a 1862,
scivolato al peggior livello dal 6 settembre 2004, mentre
l'S&P500, in ribasso -3.85% a 1056, e' scivolato durante le
contrattazioni ad un minimo che non si vedeva dal 21
novembre 2003. A preoccupare gli investitori e’ l’estensione
della crisi del credito a livello globale, a soffrire sono
le piazze finanziarie di tutto il mondo.
E’ evidente che gli investitori non credono nel piano di
salvataggio da $700 miliardi firmato da Bush la scorsa
settimana nell’intento di risolvere la crisi finanziaria e
rilanciare l’economia. L'indice della volatilita' (il VIX),
un valido indicatore del sentiment degli operatori, ha
superato oggi la barriera dei 50 punti, raggiungendo i
massimi livelli dal 16 ottobre 1989, a conferma della forte
incertezza e della paura sui mercati.
Il nervosismo sui mercati si e’ intensificato in parallelo
agli ultimi sviluppi in Europa, dove dopo essere fallito il
tentativo di accordo su un piano di salvataggio simile a
quello americano, la Germania e’ intervenuta in soccorso di
Hypo Re con un finanziamento da 50 miliardi di euro per
evitare il crack della banca, garantendo inoltre i depositi
dei risparmiatori nel tentativo di allentare le tensioni sui
mercati. Un’operazione simile e’ seguita in Irlanda ed in
Grecia. Anche Danimarca, Austria e Svezia hanno incrementato
le misure di protezione dei risparmatori in riferimento ai
depositi bancari. Il Belgio e il Lussemburgo hanno
supportato l’operazione di vendita di Fortis in favore della
francese BNP Paripas, dopo che un precedente intervento del
governo si era dimostrato vano nel garantire la stabilita’
dell’istituto.
Bilancio pesantissimo a fine giornata, $2.500 miliardi sono
andati in fumo a livello globale. Tokyo ha chiuso con un
ribasso giornaliero del 4.5%, Londra -7.85%, Parigi -9.04%,
Francoforte -9.14%; A precipitare e’ stata anche Mosca, dove
le contrattazioni sono state nuovamente sospese per eccesso
di ribasso con il Micex arrivato a segnare una perdita del
19%. Ribasso pari all’11% in Brasile, anche in questo caso
il trading ha subito diverse sospensioni per il forte calo.
In Italia l'S&P/Mib ha chiuso con una perdita dell'8.24%, ai
minimi assoluti.
"Stiamo assistendo ad un ‘panic-selling’ in questo momento"
ha affermato Javier Barrio, head of equity sales del Banco
BPI. "I governi stanno facendo di tutto per calmare le paure
degli investitori, ma il sentiment resta debole". "Il fatto
che il Dow abbia violato la soglia dei 10000 punti ha senza
dubbio un valore psicologico" sostiene Owen Fitzpatrick,
head of U.S. equity di Deutsche Bank. "Tuttavia gli
operatori prestano attenzione a tutt’altro ora: economia e
liquidita’".
Negli Usa, la Federal Reserve ha annunciato che raddoppiera’
(portando da $450 a $900 miliardi) l'importo da assegnare
all banche commerciali nell' ambito delle operazioni di TAF
(Term Auction Facility), e che iniziera’ a pagare interessi
sulle riserve bancarie.
Bank of America ha raggiunto un accordo di modifica di
alcuni suoi asset (un’operazione da $8.4 miliardi) con
alcuni Stati nel tentativo di permettere ai clienti
Countrywide (rilevata all’inizio dell’anno) di mantenere le
proprie abitazioni. L'azione ha ceduto il 4.93%. Vendite su
Citigroup (-3.43%), -27% per la banca regionale National
City, nei giorni scorsi piu' volte indicata come il prossimo
gruppo a dover fallire. JP Morgan, la piu’ grossa banca
statunitense in termini di depositi, ha lasciato sul terreno
il 2.20%; UBS, la banca europea maggiormente investita dalla
crisi del credito, ha ceduto il 7.02%, appesantita anche
dalle previsioni di Oppenheimer secondo cui il gruppo
riportera’ svalutazioni per latri $3.1 miliardi nel terzo
trimestre.
Tra gli altri titoli in evidenza, sul fronte mergers &
acquisitions, nel settore farmaceutico, Eli Lilly ha
raggiunto un accordo per rilevare ImClone Systems per un
controvalore di $6.5 miliardi, o $70 per azione da pagarsi
in cash. Nel comparto alimentare, -3.10% per Coca-Cola,
oggetto di downgrade da parte di Deutsche Bank a causa di un
potenziale calo del volume di vendita sia negli Stati Uniti
che all’estero. Nell’hi-tech, sell sul colosso delle aste
online eBay, dopo aver annunciato un taglio della forza
lavoro pari a circa il 10% del totale.
Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio: i futures con
consegna novembre hanno ceduto $6.07 a $87.81 al barile. Sul
valutario, ancora in calo l’euro nei confronti del dollaro.
Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le
due valute e’ di 1.3520. Ondata di Buy sull’oro. I futures
con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno perso
$33.00 a $866.20 l’oncia. Positivi infine i Titoli di Stato
Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al
3.4260.
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06 Ottobre 2008 23:16 WASHINGTON
CRISI MUTUI: WSJ; FED CONTRO TENSIONI IN COMMERCIAL PAPER
di ANSA
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(ANSA) - WASHINGTON, 7 OTT - Le autorità americane stanno
esaminando varie possibilità per allentare le difficoltà nel
mercato dei commercial paper (il debito a breve con cui i
veicoli finanziari, siv, raccolgono soldi per poi investirli
nel credito strutturato, ad esempio nei mutui 'subprime',
che poi fanno da garanzia), colpito dalla riluttanza degli
investitori del mercato monetario a farsi carico di asset
rischiosi. Fra le ipotesi allo studio ci sarebbe quella -
riporta il Wall Street Journal - di coinvolgere la Fed,
tramite la concessione di prestiti. (ANSA)
06 Ottobre 2008 23:39
WASHINGTON
USA: DEBITO PUBBLICO SUPERA 10.000 MLD A SETTEMBRE
di ANSA
-
(ANSA) - WASHINGTON, 7 OTT - Il debito pubblico americano ha
sfondato il tetto dei 10.000 miliardi di dollari in
settembre. E' quanto si evince dal rapporto 'mensile sul
debito' diffuso dal Tesoro americano sul proprio sito
internet. Al 30 settembre il debito pubblico americano si è
attestato a 10.025 miliardi contro i 9.646 miliardi di
agosto. (ANSA).
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