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Mercoledì
08 Ottobre 2008 |
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08 Ottobre 2008 08:27 MILANO
BORSA: ASIA PRECIPITA SU TIMORI CRISI GLOBALE, TOKYO -9%
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 8 OTT - Precipitano le Borse asiatiche sui
timori sempre più forti di una crisi del sistema bancario a
livello globale. E la Borsa di Tokyo, in scia alla chiusura
negativa di Wall Street, incassa un altro brutto colpo,
chiudendo con gli indici in ribasso di oltre nove punti
percentuali (-9,4%): la seduta passerà alla storia per la
Borsa nipponica come la più nera dal 1987. Non è andata
meglio agli altri mercati asiatici, con l'indice che
sintetizza l'andamento dell'area Asia-Pacifico che ha perso
il 5,7 per cento. Pesanti quindi Sidney (-5%) e Bombay
(-7,3%), così come Giakarta (-10%), che è stata addirittura
sospesa dalle contrattazioni a metà seduta per eccesso al
ribasso. Intanto nella notte il greggio è tornato sotto la
soglia dei 90 dollari, dopo il rialzo di ieri a New York.
Pesanti quindi il colosso delle materie prime con Bhp
Billiton che ha perso il 5,4%, così come Rio Tinto (-5,7%).
A picco inoltre il colosso petrolifero cinese Cnooc che è
piombato di 12 punti percentuali. Oltre al comparto
bancario, che resta in attesa del piano miliardario
anticrisi che dovrebbe annunciare in mattinata il governo
britannico, hanno fatto male anche le principali case
automobilistiche in scia ai timori alimentati da
indiscrezioni di stampa circa la necessità per Toyota
(-6,7%) di lanciare un allarme utile. Notizia che ha avuto
un effetto domino sulle case concorrenti come Honda (-6,2%)
e Isuzu motors (-11%). Di seguito gli indici dei titoli
guida delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico: -
Tokyo -9,38% - Hong Kong -5,55% (IN CORSO) - Shanghai -3,20%
- Taiwan -5,76% - Seul -6,10% - Sydney -4,99% - Singapore
-4,97% (IN CORSO) - Kuala Lumpur -2,30% (IN CORSO) - Bangkok
-6,06% (IN CORSO) - Giakarta -10,3%. (ANSA).
08 Ottobre 2008 09:08 ROMA
Crisi mutui: Gb, da Boe 200 mld sterline liquidita'
di ANSA
Dal governo 50 mld per ricapitalizzare le banche
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - La Bank of England rendera'
disponibile per il sistema bancario liquidita' per almeno
200 miliardi di sterline. Lo riferisce Bloomberg. Inoltre,
l'esecutivo britannico e' pronto a investire fino a 50 mld
di sterline per ricapitalizzare le banche investite dalla
crisi. Il piano mira a sostenere, attraverso una parziale
nazionalizzazione, otto banche: Abbey, Barclays, Hbos, Hsbc,
Lloyds TSB, Nationwide Building Society, Royal Bank of
Scotland e Standard Chartered.
08 Ottobre 2008 09:33 ROMA
CRISI MUTUI: GB; RICAPITALIZZARE BANCHE, 50 MLD STERLINE
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Il piano prevede, in prima battuta,
l'acquisto di azioni da parte dello Stato per 25 miliardi di
sterline subito e altri 25 in caso di ulteriore necessità.
L'ammontare riservato a ognuna delle otto banche coinvolte (Abbey,
Barclays, Hbos, Hsbc, Lloyds TSB, Nationwide Building
Society, Royal Bank of Scotland e Standard Chartered)
varierà e dipenderà da vari fattori (tra cui la politica dei
dividendi e gli stipendi dei dirigenti): per accedere al
piano di salvataggio, tuttavia, le banche dovranno
impegnarsi a concedere prestiti alle piccole imprese e ai
proprietari di case. Il piano, secondo il ministro delle
Finanze Alistair Darling, "é un importante passo in avanti,
ma non è il solo". Intervistato dal canale tv Skynews, che
gli ha chiesto se il piano sarà sufficiente per stabilizzare
i mercati, Darling ha aggiunto: "Non escludo niente, faremo
tutto quello che serve". L'annuncio del piano ha messo le
ali in Borsa ad alcune delle banche coinvolte, nonostante la
piazza di Londra perda oltre il 2%: Hbos cresce del 21%, Rbs
dell'11%, Lloyds dell'8,6%. In calo sono invece Barclays
(-3,7%) e Hsbc (-3%). Nel piano è coinvolta anche la Bank of
England, che ha assicurato al sistema bancario un'iniezione
di liquidità da 200 miliardi di sterline.(ANSA).
08 Ottobre 2008 09:38 MILANO
++ BORSA: EUROPA PRECIPITA SU TIMORI CRISI, PARIGI -4,5% ++
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 8 OTT - Avvio in deciso ribasso per le
Borse europee, sulla scia del tonfo di Tokyo (-9,38%).
L'indice Dj Stoxx 600, che sintetizza l'andamento dei
listini del Vecchio Continente, perde il 2,99% sui timori
che la crisi del sistema bancario globale possa essere
peggiore del previsto, tanto che l'Fmi ha stimato ricadute
per 1.400 miliardi di dollari. Il Governo inglese è già
corso ai ripari con una manovra da 50 miliardi di sterline.
Poco dopo le 9.30 Londra perde il 3,19%, Parigi il 4,52%,
Francoforte il 4,45%. (ANSA).
08 Ottobre 2008 10:08 MILANO
++ BORSA MILANO: A PICCO (-7%), PEGGIORE IN EUROPA ++
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 8 OTT - Seduta da brivido a Piazza Affari,
peggior listino a livello europeo, con gli indici piombati
sui livelli di aprile del 2003. Il Mibtel fa un tonfo del 7%
a 16.505 punti mentre lo S&P/Mib perde il 7,2% a 21.910
punti.(ANSA).
08 Ottobre 2008 10:48 MILANO
Borsa: Europa tracolla, Parigi e Francoforte cedono 8%
di ANSA
L'indice Dj Stoxx in flessione del 7,6%
(ANSA) - MILANO, 8 OTT - Non si arrestano le perdite delle
Borse europee sui timori che la crisi sia piu' profonda di
quanto sperato fino ad oggi. I mercati perdono cosi'
mediamente il 7,6% (Dj Stoxx 600), mentre gli investitori si
aspettano una riduzione dei tassi da parte della Bce e delle
manovre di concertazione da parte delle Autorita'. Tra le
peggiori Piazze finanziarie, oltre a quella milanese,
spuntano Parigi (-8,18%) e Francoforte (-8,11%). Male anche
Londra (-7,38%).
08 Ottobre 2008 10:58 ROMA
BCE: ASSEGNA 70 MLD DLR IN ASTA, RICHIESTE PER 122 MLD
di ANSA
TASSO MARGINALE SCHIZZA AL 9,5%
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - La Bce ha assegnato l' ammontare
totale di 70 miliardi di dollari reso disponibile nell' asta
odierna, che ha visto 69 soggetti finanziari presentare
richiesta di fondi per 122 miliardi. Il tasso marginale
dell' operazione è stato pari al 9,5%. L' operazione ha
durata un giorno. (ANSA)
08 Ottobre 2008 12:20 MILANO
CRISI MUTUI: BORSE DA BRIVIDI, OCCHI A BCE E FED/ANSA
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 8 OTT - La previsione del Fondo monetario
internazionale che la crisi del sistema bancario globale
innescherà un terremoto da 1.400 miliardi di dollari mette in
ginocchio per la quinta seduta consecutiva le Borse europee
(indice paneuropeo Dj Stoxx 600 -5%), dove tra gli investitori
prevalgono i timori che il peggio sia dietro la porta mentre si
spera in un taglio concordato dei tassi tra le banche centrali.
La seduta di Tokyo, in scia al precedente tonfo di Wall Street
(-5%), è passata alla storia come la più nera dal 1987 con il
Nikkei precipitato del 9,38 per cento, mentre i mercati europei
hanno già messo a segno in mattinata perdite che rientrano tra
le peggiori di sempre, segnando crolli di circa l'8 per cento.
Intanto, il governo britannico ha varato una manovra da 50
miliardi di sterline per ricapitalizzare le principali banche
inglesi e la banca centrale d'Inghilterra ha annunciato che
inietterà liquidità nel sistema bancario per altri 200 miliardi
di sterline. Manovre unilaterali che si aggiungono a quella
messa a segno nei giorni scorsi dal cancelliere tedesco, Angela
Merkel, ma che sui mercati finanziari non vengono percepite come
"sufficienti per evitare la recessione", ha detto un operatore
da Londra. La stessa Banca d'Italia ha rilevato un certo
pessimismo delle imprese italiane in termini di inflazione e
credito. E così anche oggi le Borse europee stanno vivendo
un'altra giornata da brivido. Gli indici, dopo l'avvio pesante,
stanno ora tentando di arginare i crolli intorno ai 5 punti
percentuali. Milano, che ormai viaggia sui minimi dal 2003,
perde il 5,85%, Francoforte il 6,10%, Londra il 4,43% e Parigi
il 5,09 per cento. Fa peggio invece Mosca che, dopo essere
precipitata di oltre 14 punti percentuali, ha sospeso le
contrattazioni. Il segno di color rosso si intravede anche su
Wall Street con le previsioni provenienti da Londra che indicano
dei futures in deciso calo. Negli Usa è attesa inoltre la
pubblicazione di alcuni dati macroeconomici, tra cui quello
sulle vendite di case in agosto. "Gli investitori stanno
capitolando", ha commentato a freddo un operatore della City.
"Abbiamo bisogno di manovre immediate ed efficaci a livello
globale", ha proseguito, indicando appunto una mossa di concerto
sui tassi da parte delle banche centrali. "E' in atto una crisi
che potrà avere pesanti ripercussioni in termini di fiducia
nelle Autorità dei mercati", ha aggiunto un altro analista. A
trascinare verso il basso i mercati sono ancora una volta le
banche con il sottoindice Dj Stoxx che perde il 6 per cento. Giù
Dexia (-12%) a Parigi, Hypo Real Estate (-2,7%) a Francoforte e
Ubs (-4%) a Zurigo. Vendite a mani basse anche su UniCredit
(-10%), già sospesa per eccesso di ribasso. Mentre viaggiano in
controtendenza invece Hbos (+50%) e Royal Bank of Scotland
(+20%), grazie proprio alla manovra annunciata dal governo
inglese. In calo poi i comparti automobilistico (Dj Stoxx
-3,25%) e dell'energia (-6,46%) mentre il petrolio si è portato
sotto la soglia dei 90 dollari. Di seguito l'andamento degli
indici dei titoli guida delle principali Borse mondiali: - Tokyo
-9,38% - Londra -4,43% - Parigi -5,09% - Francoforte -6,10% -
Madrid -4,78% - Milano -5,85% - Amsterdam -6,63% - Stoccolma
-3,95% - Zurigo -4,37% - Mosca -14,3% (sospesa) - New York
futures negativi. (ANSA).
06 Ottobre 2008 17:15 MILANO
CRISI MUTUI: IL LUNEDI' NERO DELLE BORSE DELL'87/SCHEDA
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 6 OTT - Il 19 ottobre 1987, il lunedì nero
delle borse mondiali, è ricordato come il giorno in cui
venne registrato il maggior ribasso della storia in una sola
seduta, superiore persino a quella della crisi del 1929.
Ventidue anni fa infatti la crisi portò a una perdita del
Dow Jones, l'indice di riferimento di Wall Street, del 22%,
il doppio rispetto al calo del 'giovedi' nerò del 24 ottobre
1929. Nel 1987 il mercato americano, che arrivava dal
periodo di fortissima crescita sia economica che azionaria
degli anni '80, impiego' due anni per ritornare agli stessi
livelli. A seguito di quella giornata dove il panico la fece
da padrone amplificato anche dall'applicazione massiccia dei
sistemi elettronici e dalla globalizzazione incipiente,
vennero introdotte in tutti i principali mercati delle
misure, in vigore tutt'ora, grazie alle quali i titoli
vengono automaticamente sospesi per un lasso di tempo nel
caso di ribassi superiori al 10%. Da allora le giornate più
nere dei mercati hanno visto perdite intorno al 7%, uno dei
quali si verificò a seguito dell'attacco alle torri gemelle
l'11 di settembre 2001. (ANSA).
08 Ottobre 2008 12:55 ROMA
Banca centrale europea raddoppia asta in euro
di ANSA
Assegnati 50 miliardi, richieste per 113,8 miliardi
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Oltre all'assegnazione odierna di 70
miliardi di dollari, la Bce ha iniettato oggi anche 50
miliardi di euro con un'asta di durata sei mesi. L'importo
collocato e' il doppio rispetto a quello inizialmente
previsto. Le richieste sono state pari a 113,8 miliardi, il
tasso marginale e' stato del 5,36%.
08 Ottobre 2008 13:04 ROMA
++ CRISI MUTUI: FED TAGLIA ALL' 1,5%, BCE AL 3,75% ++
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Con il tagli di mezzo punto del costo
del denaro deciso congiuntamente a livello mondiale, la Fed
portato i tassi all'1,5% e la Bce al 3,75%. (ANSA).
08 Ottobre 2008 13:09 MILANO
++ BORSA: EUROPA AZZERA PERDITE DOPO TAGLIO TASSI ++
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 8 OTT - Le Borse europee invertono rotta in
scia alla decisione delle banche centrali mondiali di
tagliare i tassi di mezzo punto. I listini del Vecchio
Continente puntano ora ad azzerare le perdite della
mattinata. Parigi cede lo 0,5%, Madrid sale dello 0,15%,
mentre Milano ha ridotto la flessione allo 0,8 per
cento.(ANSA).
08 Ottobre 2008 14:00 ROMA
CRISI MUTUI: I TASSI IN VIGORE NEL MONDO / SCHEDA
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Ecco una tabella che riassume il
costo del denaro nei principali paesi alla luce della
decisione di sei fra le maggiori banche centrali (Federal
Reserve, Bce, Banca d'Inghilterra, Banca del Canada, e le
Banche centrali di Svezia e Svizzera) di tagliare di mezzo
punto percentuale i tassi di riferimento. Sempre oggi hanno
deciso di ridurre il costo del denaro anche Cina, Kuwait e
Hong Kong.
--------------------------------------------------- PAESE
STRUMENTO TASSO
--------------------------------------------------- G7 e
area euro ---------------------------------------------------
USA FED FUNDS 1,50% GIAPPONE OVERNIGHT 0,50% REGNO UNITO
TASSO-BASE 4,50% CANADA OVERNIGHT 2,50% EUROLANDIA TASSO
RIFINANZIAMENTO 3,75% Paesi europei
--------------------------------------------------- BULGARIA
TASSO FISSO 5,38% CROAZIA TASSO LOMBARD 9,00% REP.CECA TASSO
REPO 3,50% DANIMARCA TASSO DI SCONTO 4,60% NORVEGIA TASSO
SUI DEPOSITI 5,75% UNGHERIA TASSO BASE 8,50% POLONIA TASSO
REPO 6,00% ROMANIA TASSO RIFINANZIAMENTO 10,25% RUSSIA TASSO
RIFINANZIAMENTO 11,00% SVEZIA TASSO REPO 4,25% SVIZZERA
TASSO MASSIMO 2,50% UCRAINA TASSO DI SCONTO 12,00%
----------------------------------------------------- Paesi
Asia e Oceania
---------------------------------------------------
AUSTRALIA TASSO RIFINANZIAMENTO 6,00% CINA TASSO
RIFINANZIAMENTO 7,20% HONG KONG TASSO RIFINANZIAMENTO 2,50%
INDIA TASSO RIFINANZIAMENTO 6,00% INDONESIA TASSO
RIFERIMENTO 9,50% MALAYSIA OVERNIGHT 3,50% NUOVA ZELANDA
TASSO CASH 7,50% FILIPPINE OVERNIGHT 6,00% SINGAPORE
OVERNIGHT 0,38% COREA DEL SUD TASSO CALL 5,25% SRI LANKA
TASSO DEPOSITI 10,50% TAIWAN TASSO DI SCONTO 3,50%
THAILANDIA TASSO REPO 3,75%
---------------------------------------------------- Paesi
Medio Oriente e Africa
--------------------------------------------------- ISRAELE
TASSO BANCARIO 4,25% KUWAIT TASSO DI SCONTO 4,50% SUDAFRICA
TASSO REPO 12,00% TURCHIA TASSO BANCARIO 16,75%
---------------------------------------------------- Paesi
dell' America Latina
---------------------------------------------------
ARGENTINA TASSO OVERNIGHT 11,25% BRASILE TASSO SELIC 13,75%
CILE OVERNIGHT 8,25% COLOMBIA OVERNIGHT 10,00% MESSICO
OVERNIGHT 8,25% PERU' OVERNIGHT 6,50% VENEZUELA OVERNIGHT
22,60% ---------------------------------------------------
(ANSA).
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08 Ottobre 2008 13:22
ROMA
CRISI MUTUI:
TAGLIO BANCHE CENTRALI, MOSSA SENZA PRECEDENTI
(ANSA) - ROMA, 8 OTT
- La mossa attuata oggi da sei fra le maggiori banche centrali
per il taglio di mezzo punto percentuale dei tassi di
riferimento non ha precedenti. Dopo l' attacco alle Torri di
Manhattan dell' 11 settembre 2001 infatti la Fed e la Bce
tagliarono il costo del denaro a distanza di pochi giorni, il
17, con due azioni distinte anche se coordinate fra di loro. La
decisione odierna - spiega un comunicato congiunto - riflette
"il recente intensificarsi della crisi finanziaria" che ha
"aumentato i rischi di rallentamento dell' economia ed al tempo
stesso ha diminuito le pressioni inflazionistiche". ANSA).
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08 Ottobre 2008 17:34
BERLINO
CRISI MUTUI:
GERMANIA PROPONE A G7 CURA TRASPARENZA
(ANSA) - BERLINO, 8
OTT - La Germania propone ai paesi del G7 una 'cura' per
migliorare la trasparenza dei mercati finanziari e contribuire
così a far fronte alla crisi. Il ministro delle Finanze tedesco,
Peer Steinbrueck, ha inviato una lettera ai suoi omologhi del G7
con una serie di proposte che dovrebbero essere discusse durante
la riunione dei ministri finanziari del G7 in programma venerdì
a Washington nell'ambito dei lavori di autunno del Fondo
Monetario Internazionale. Steinbrueck propone, tra l'altro, di
obbligare le banche a mettere in bilancio tutte le voci di
rischio, prime fra tutte quelle relative agli strumenti
finanziari innovativi. Le banche dovrebbero poi rafforzare le
loro riserve di liquidità e non potrebbero più cartolarizzare il
100% dei loro rischi di credito. Inoltre, verrebbero vietate le
vendite allo scoperto a scopo speculativo. "Queste sono le
proposte che il ministro vorrebbe discutere" a Washington, ha
commentato oggi il suo segretario, Joerg Asmussen. Steinbrueck
ha già parlato di questi temi ai suoi colleghi internazionali.
(ANSA).
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08 Ottobre 2008 18:33
ROMA
CRISI MUTUI:
I PIANI DIFENSIVI DEI VARI PAESI /SCHEDA
(ANSA) - ROMA, 8 OTT
- I 50 miliardi di sterline messi sul tavolo dalla Gran Bretagna
per ricapitalizzare le banche nazionali sono solo l'ultimo
intervento di una lunga serie di mosse difensive avviate da
tutti i paesi del mondo per tentare di arginare la crisi dei
mutui. Ormai praticamente tutti i governi del Vecchio
Continente, oltre che quello degli Stati Uniti, hanno aperto i
forzieri dell'erario per foraggiare le istituzioni finanziarie
in difficoltà. Ecco i principali interventi messi in atto dai
diversi Paesi. - GRAN BRETAGNA: il premier Gordon Brown ha
ufficializzato il varo di un piano da 50 miliardi di sterline
(64 miliardi di euro), che porterà alla parziale
nazionalizzazione di otto banche: Abbey, Barclays, Hbos, Hsbc,
Lloyds TSB, Nationwide Building Society, Royal Bank of Scotland
e Standard Chartered. La Gran Bretagna è il paese che, di fatto,
ha aperto la strada alle rinazionalizzazioni delle banche, con
quella di Northern Rock più di un anno fa, per poi
nazionalizzare i prestiti di Bradford & Bingley per quadi 50
miliardi di sterline. Ma anche la Banca centrale inglese non
rimane a guardare, dopo i 40 miliardi di dollari di liquidità
offerti a settembre, è allo studio un piano da 200 miliardi di
sterline per rifinanziare il mercato del credito. - STATI UNITI:
Washington ha già superato ampiamente i 1.000 miliardi di
dollari di aiuti al sistema finanziario. Gli ultimi sono i 700
miliardi di dollari che verranno investiti per acquistare i
'titoli tossici', più altri 150 miliardi per sgravi e incentivi.
Gli Usa hanno varato un maxi-piano, passato con molte turbolenze
l Congresso, per cercare di riparare i danni derivanti dalla
crisi dei mutui. Ma già in precedenza l'amministrazione Bush
aveva speso 200 miliardi di dollari per Fannie Mae e Freddie Mac
e altri 85 per il colosso assicurativo Aig. Senza contare le
garanzie fornite a Bear Stearns (30 miliardi) e Merrill Lynch
(20 miliardi). - GERMANIA: Altro prime-mover nei salvataggi
nazionali, con gli interventi da 16 miliardi su Ikb e West Lb
nello scorso anno. La crisi ha messo in ginocchio il colosso
Hypo Real Estate, a cui sono state concesse garanzie per 35
miliardi di euro (26,5 miliardi da Berlino) in un piano che però
fatica a decollare e potrebbe salire a 50 miliardi. Il Governo
Merkel ha inoltre garantito tutti i conti correnti privati del
Paese, con un impegno che arriva a quasi 570 miliardi di euro. -
ISLANDA: Dopo i 600 milioni di euro per il 75% della terza banca
del Paese, Glitnir, il governo nazionale ha dovuto
nazionalizzare anche il secondo istituto, Landsbanki. Oltre a
dover chiedere un prestito da 4 miliardi di euro alla Russia. Di
fatto, Reykjavik ha ormai in mano il sistema finanziario
interno, potendo disporre di fusioni, acquisizioni o fallimenti.
- IRLANDA: la prima a dare vita alla garanzia totale sui
depositi. Un impegno che arriva di fatto a superare i 400
miliardi di euro, ovvero due volte il Pil del Paese. Ma
soprattutto un piano che ha spiazzato gli altri Paesi, Gran
Bretagna in testa, costringendoli ad alzare il 'tetto' di tutela
per i propri correntisti. - PAESI BASSI: Le crisi di Fortis e
Dexia hanno convinto Olanda e Belgio ad aprire i cordoni della
borsa. Le attività belghe e lussemburghesi sono state rilevate
da Bruxelles, che poi le ha girate a Bnp Paribas. L'Aja invece
ha speso quasi 17 miliardi per le attività olandesi di Fortis.
Per Dexia è stato necessario un aumento di capitale di 6,4
miliardi di euro, che l'ha portata sotto il controllo dei
governi francese, belga e lussemburghese. Olanda e Belgio,
insieme all'Austria, hanno alzato a 100.000 euro il tetto di
garanzia per i depositi bancari. - GRECIA: il Paese ha deciso
oggi di portare da 20.000 a 100.000 il tetto sui conti correnti
bancari, dopo essere stato fra i precursori a porre il divieto
alle vendite allo scoperto. - FRANCIA, SPAGNA: sono i Paesi meno
toccati dalla crisi. Bnp Paribas è l'unica banca che si è
imbarcata in un'acquisizione 'pesante', con i 9 miliardi di euro
per acquistare le attività di Fortis. In Spagna, Santander e
Bbva sembrano solo sfiorate dalla crisi, ma l'amministrazione
Zapatero ha comunque varato un fondo da 30 miliardi di euro (può
arrivare a 50) per portare da 20.000 a 50.000 la protezione dei
conti correnti.(ANSA).
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08 Ottobre 2008 19:16
MOSCA
CRISI MUTUI:
BORSA MOSCA A SINGHIOZZO, LISTINO -70% DA MAGGIO
(ANSA) - MOSCA, 8 OTT
- E' sempre più imprevedibile ed elastica la Borsa di Mosca: da
quando è iniziata la tempesta finanziaria globale, lavora a
singhiozzo, tra aperture ritardate e ripetute sospensioni, anche
di due giorni, come decretato oggi dall'agenzia federale che
vigila sui mercati finanziari e che ieri ha deciso pure di
abbassare dal 10% al 5% il tetto di perdite oltre il quale far
scattare la chiusura dei listini. Dopo aver raggiunto livelli
record a maggio, la Borsa moscovita ha bruciato decine di
miliardi di euro vedendo evaporare quasi il 70% del suo valore,
la perdita più alta tra i mercati emergenti dall'inizio
dell'anno. La picchiata si è accentuata negli ultimi mesi, dopo
la guerra russo-georgiana, che ha accelerato la fuga di capitali
stranieri. Ma la crisi del listino, secondo gli esperti, è
frutto di un micidiale cocktail di fattori internazionali,
compreso il forte calo del prezzo del petrolio, da cui dipendono
i risultati delle numerose e grosse compagnie energetiche russe.
Come Gazprom, Lukoil, Rosneft, Tnk-Bp, che hanno avanzato al
governo una allarmante richiesta di aiuto finanziario perché
alle prese con un debito di circa 80 miliardi di dollari verso
le banche straniere. Una palla al piede che rischia di frenare i
loro progetti strategici di sviluppo. Anche i titoli bancari
registrano grosse perdite, in un Paese dove il sistema
creditizio è sottocapitalizzato e non ha ancora gli strumenti di
garanzia e controllo. Il governo ha annunciato a due riprese una
serie di contromisure, immettendo nel mercato decine di miliardi
di euro, 26 solo ieri, in particolare a favore della banche
principali, ma non sono bastate a fermare la discesa agli
inferi, se non per poche ore. Oggi i due indici Rts e Micex
hanno sospeso le contrattazioni dopo mezzora, con un crollo
rispettivamente dell'11,25% e del 14,35%, e riapriranno venerdì,
dopo una inedita pausa lunga. Alcuni media calcolano che per
fronteggiare la crisi finanziaria la Russia sborserà circa 190
miliardi di dollari, pari a circa il 10% del Pil, una
percentuale che sarebbe superiore a quella rappresentata dai 700
miliardi di dollari del piano americano. Il presidente russo
Dmitri Medvedev ha ribadito oggi la necessità di misure comuni a
livello internazionale: la crisi rischia di soffocare
l'impetuoso ma recente progresso del Paese, dove i fantasmi del
default del '98 non sono ancora scomparsi. (ANSA).
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08 Ottobre 2008 20:19
ROMA
CRISI MUTUI:
FED E BCE IN AZIONE, TAGLIO TASSI MONDIALE/ANSA
EUROLANDIA AL 3,75%;
TRICHET, FAREMO QUALUNQUE COSA SERVIRA'
(di Domenico Conti) (ANSA) - ROMA, 8 OTT - La Fed, la Banca
centrale europea e quattro altri istituti centrali si muovono
per contrastare la crisi dei mutui. Con una mossa d'emergenza
che era nell'aria con i mercati in picchiata, ma che rimane pur
sempre senza precedenti, hanno tagliato di mezzo punto
percentuale i tassi d'interesse. Uno sforzo concertato teso, più
che ad aiutare i mercati finanziari, a fornire una stampella
all'economia reale, ora che il Fondo monetario internazionale
prevede che l'attuale, probabile recessione continui nel 2009
per diversi paesi di Eurolandia, fra cui Italia, Spagna e
Inghilterra, e per gli stessi Stati Uniti. La Bce ha anche
dimezzato a 100 punti base il 'corridoio' dei tassi d'interesse
con l'intento di ridurli da livelli che sembrano impazziti, e ha
deciso che le aste si svolgeranno a tassi fissi e quantità
variabile: una netta sterzata rispetto al sistema attuale, che
potrebbe servire a riportare la calma sui mercati monetari. La
crisi è a detta di tutti la peggiore dal crollo dei mercati del
1929, e così oggi le banche centrali si sono mosse con un
livello di coordinamento che non ha precedenti: dopo l' 11
settembre 2001, infatti, la Fed e la Bce tagliarono il costo del
denaro a distanza di pochi giorni, con due azioni distinte. Del
resto la decisione odierna - hanno spiegato le banche centrali
in una nota congiunta - riflette "il recente intensificarsi
della crisi finanziaria" che ha "aumentato i rischi di
rallentamento dell' economia ed al tempo stesso ha diminuito le
pressioni inflazionistiche". La Fed ha così portato i tassi
all'1,5%, la Bce al 3,75%, la banca centrale del Canada al 2,5%,
la Banca d'Inghilterra al 4,5% e la Svezia al 4,25%. E anche la
Cina si è accodata, tagliando i tassi per la seconda volta in
tre settimane e portando il tasso principale al 6,93%.
Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, ha lasciato intendere
che gli istituti centrali si tengono in allerta, anche se al
momento "non c'é alcun particolare segnale" sulla eventuale
necessità di ulteriori tagli: la Banca centrale europea farà
"qualunque cosa sia necessaria" per fronteggiare la crisi, e il
taglio dei tassi d'interesse, deciso oggi di concerto con le
altre principali banche centrali, è servito a dare "un poderoso
segnale di fiducia" ai mercati. Ma la crisi, sempre più globale
ora che il suo epicentro si è spostato dagli Usa all'Europa e
che le economie emergenti cominciano a traballare, continua a
richiedere una "intima cooperazione" fra gli istituti centrali.
Gli effetti sperati si dovrebbero vedere sull'economia reale nei
prossimi mesi, ma i mercati, per il momento, hanno risposto con
un'alzata di spalle: in una seduta caratterizzata da volatilità
alle stelle, la borsa di New York è arrivata a perdere oltre il
2% mentre le piazze europee hanno chiuso in picchiata, con cali
di oltre il 5%. E fra gli economisti c'é scetticismo: "L'unica
soluzione - dice alla Bloomberg Carl Weinberg di High Frequency
Economics - è osare e portare i tassi vicini allo zero", pompare
liquidità "a tutto gas" e aumentare la spesa pubblica. Con molti
governi pronti a garantire direttamente i depositi bancari dei
correntisti e le banche centrali impegnate a iniettare fondi a
livelli mai visti prima, la strada intrapresa sembra proprio
quella auspicata da Weinberg. Proprio oggi la Banca
d'Inghilterra - seguendo la Bce - ha fatto sapere che renderà
disponibili per le banche almeno 200 miliardi di liquidità,
mentre Downing Street ha offerto un prestito d'emergenza da 50
miliardi entrando nel capitale di banche come Royal bank of
Scotland e Rbs.(ANSA).
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08 Ottobre 2008 21:16
WASHINGTON
CRISI MUTUI:
PAULSON, TURBOLENZE NON FINIRANNO PRESTO
(ANSA) - WASHINGTON,
8 OTT - Le turbolenze sui mercati finanziari "non finiranno
presto". Lo ha detto il segretario al Tesoro americano, Henry
Paulson, assicurando che il dipartimento del Tesoro e la Fed
continueranno a fare il possibile per assicurare la stabilità
finanziaria. Paulson, approvando il taglio dei tassi deciso oggi
dalle banche centrali, chiede un meeting del G20 e ritiene che i
governi debbano continuare a garantire la liquidità.(ANSA).
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WALL STREET: IN ROSSO, NON BASTA IL TAGLIO AI TASSI
08 Ottobre 2008 22:11 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Seduta altalenante per gli indici
americani che dopo aver attraversato piu’ volte la linea
della parita’ si sono spinti al ribasso, estendendo a sei
seduta la striscia negativa, la peggiore di sempre in
termini di performance (-15%). Il Dow Jones ha ceduto il
2.00% a 9258, l’S&P500 l'1.13% a 984, il Nasdaq e’ arretrato
dello 0.83% a 1740. L’indice industriale si e’ mosso in un
trading range compreso tra un minimo 9194 ad un massimo di
9628, l'ultima volta che l'indice industriale ha chiuso al
di sotto dei 9300 punti e' stato l'11 agosto 2003.
La situazione a livello globale e’ talmente drammatica che
il Segretario al Tesoro Usa Henry Paulson, ha proposto un
meeting straordinario dei Paesi del G20 per questo fine
settimana. La volatilita’ resta a livelli elevatissimi:
l’indice VIX (CBOE VOLATILITY INDEX) si e’ spinto ad un
massimo assoluto di 59 punti durante le contrattazioni. Il
rialzo giornaliero mette fine alla striscia negativa durata
ben cinque sessioni, la peggiore di sempre in termini di
performance. Le piazze europee hanno chiuso in forte calo,
il Giappone ha chiuso con la peggiore perdita gionaliera (Nikkei
-9.4%) dal crash del 1987
Sui mercati resta un sentiment di forte incertezza dunque.
Sembra infatti che neanche l’azione congiunta delle Banche
Centrali sia riuscita a distendere temporaneamente il clima
in borsa. E’ evidente l’assenza di fiducia degli investitori
che, preoccupati dal deterioramento delle condizioni
economiche, cercano rifugio in asset meno rischiosi come
bond e oro.
A spingere al rialzo i listini prima dell’apertura era stata
l’azione coordinata delle Banche Centrali sulla riduzione di
mezzo punto percentuale del costo del denaro. Negli Stati
Uniti i fed funds sono passati dal 2.00% all’1.50%, in
Europa i tassi sono scesi al 3.75%."La recente
intensificazione della crisi finanziaria ha aumentato i
rischi al ribasso per la crescita, riducendo di conseguenza
quelli per la stabilita’ dei prezzi" si legge in una nota
della Banca Centrale. Il governo britannico ha annunciato
anche l’iniezione di nuovo capitale per $87 miliardi nel
sistema bancario.
"Dopo cinque giorni di pesanti perdite c’e’ stato un piccolo
rimbalzo" aveva affermato Joe Saluzzi, manager di Themis
Trading, a pochi minuti. "Il problema e’ vedere quanto
durera’. Sfortunatamente il rimbalzo non ha avuto lunga
vita, come si e’ visto alla chiusura. "Finalmente abbiamo
ottenuto quello che volevamo (il taglio coordinato dei
tassi)" aveva aggiunto Michael Mullaney, money manager di
Fiduciary Trust. ``Non si trattera’ pero’ di un processo
veloce. Ci vorra’ del tempo per ripristinare lo stato degli
istituti finanziari a livello globale".
A livello societario, notizie contrastate dal fronte delle
trimestrali. Bene la societa’ di fertilizzanti Monsanto che
ha riportato una perdita piu’ contenuta del previsto,
pesante invece il colosso dell’alluminio Alcoa (-12.57%),
dopo i deludenti numeri diffusi nell’after hour di ieri sera
e l'annuncio della sospensione del programma di buyback.
Nel comparto retail, ha rispettato le stime sulle vendite
comparate il gigante Wal-Mart, mentre ha deluso Target che
ha anche lanciato un profit warning sui risultati del terzo
trimestre. Nel settore finanziario, lo spider XLF ha chiuso
poco sotto la parita’, Bank of America ha ceduto il 7.66%
dopo essersi spinta giu’ nel preborsa fino a segnare una
perdita del 18%, in calo anche JP Morgan e Morgan Stanley.
Nel settore hi-tech, male il gigante media online Yahoo!,
piombato ai minimi di 5 anni a causa del taglio del target
price da $24 a $16 da parte di BofA. Nei mesi scorsi
Microsoft aveva offerta $31 per azione per rilevare l’intera
societa’ (un premio del 58% rispetto agli attuali livelli).
In calo anche Google, sotto i $340 per azione, mentre si
sono mossi al rialzo Apple e eBay.
Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio, dopo che le
scorte settimanali hanno segnalato un aumento delle riserve
di gran lunga superiore al previsto: i futures con consegna
novembre hanno ceduto $1.11 a $88.95 al barile. Sul
valutario, in progresso l’euro nei confronti del dollaro.
Nel tardo pomeriggio di mercoledi' a New York il cambio tra
le due valute e’ di 1.3664. Buy sull’oro. I futures con
consegna dicembre sul metallo prezioso hanno guadagnato
$24.50 a $906.50 l’oncia. Negativi infine i Titoli di Stato
Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al
3.7130 dal 3.5060% di martedi'.
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08 Ottobre 2008 23:56
WASHINGTON
CRISI MUTUI: G7 E G20 STRAORDINARIO PER RISPOSTE COORDINATE
di ANSA
PAULSON, AVANTI A LAVORARE INSIEME, ALTRI FALLIMENTI IN USA
(ANSA) - WASHINGTON, 9 OTT - La crisi finanziaria in atto
sarà al centro del G7 e del G20 che si terranno a Washington
fra venerdi e sabato prossimi. Obiettivo mettere a punto
politiche di risposta coordinate alle turbolenze in atto,
non più limitate ai mercati finanziari ma estese anche
all'economia reale. Secondo il Fondo Monetario
Internazionale, spetta proprio alle autorità mondiali
evitare che l'economia globale scivoli in recessione: molto
dipenderà dal successo delle inIziative messe in campo per
stabilizzare i mercati e restituire fiducia. Il G7 avrà
luogo il 10 ottobre, con anche la Russia invitata alla cena
che seguirà la riunione formale. "Il G7 - ha spiegatO il
sottosegretario al Tesoro Usa, David McCormick - sarà
focalizzato sulle attuali condizioni economiche, sugli
andamenti del mercato" e sul cercare di individuare risposte
"individuale e collettiva" alle recenti turbolenze". Mario
Draghi, presidente del Financial Stability Forum, informerà
i ministri delle finanze e i governatori delle banche
centrali dei paesi più industrializzati del mondo sui
progressi raggiunti nell'ambito delle raccomandazioni
formulate dallo stesso Fsf in aprile. E "descriverà cosa in
più dovrà essere fatto quest'anno e l'agenda del 2009",
aggiunge McCormick. Il G20 è in programma per sabato 11 e
affronterà - spiegano dal Tesoro Usa - "le modalità con cui
possiamo coordinarci per ridurre gli effetti delle
turbolenze sui mercati mondiali e il rallentamento
economico". La riunione - secondo McCormick - dimostra
l'importanza del ruolo dei paesi emergenti nell'economia
mondiale, ed è un "preludio importante in vista del summit
del G20 in programma l'8 e il 9 novembre prossimi in
Brasile". I due appuntamenti in programma rappresentano
l'occasione per le autorità internazionali di mettersi
intorno a un tavolo e discutere. "I governi devono
continuare ad adottare misure sia a livello nazionale sia a
livello collettivo per fornire al mercato la liquidità di
cui ha bisogno, rafforzare le istituzioni finanziarie e
tutelare i risparmi dei consumatori", spiega Paulson,
definendosi "fiducioso" sul successo della nuova azione
decisa dalla banche centrali che, a suo avviso, dovrebbe
aiutare a stabilizzare i mercati. "L'annuncio odierno di un
taglio dei tassi coordinato è il segnale che le banche
centrali mondiali sono preparate a intraprendere le azioni
necessarie a supportare l'economia in questi tempi
difficili". La disponibilità di fondi migliorerà
"significativamente" anche grazie alla decisione della Fed
di intervenire nel mercato dei commercial paper. Comunque
"le turbolenze non finiranno rapidamente" e "di fronte a noi
ci sono ancora importanti sfide". Neanche il via libera al
piano salva-finanza da parte del Congresso segnerà "la fine
immediata delle attuali difficoltà. Ci vorrà ancora del
tempo, cooperazione e collaborazione", aggiunge
sottolienando come nonsotante il piano ci saranno ulteriori
fallimenti di istituzioni finanziarie negli Usa.
"Continueranno - conclude - a coordinarsi con le altre
autorità per affrontare le quattro sfide principali sui
mercati: fiducia, capitale, rischio sistemico e
liquidità".(ANSA).
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