|
|
 |
|
 |
|
|
. |
|
|
|
|
|
|
|
|
 |
|
 |
|
 |
|
..... |
Venerdì
10 Ottobre 2008 |
|
Venerdì
10 Ottobre 2008 |
|
Venerdì
10 Ottobre 2008 |
..... |
10 Ottobre 2008 02:30 NEW YORK
OGGI MOMENTO DELLA VERITA' ALL'ASTA DEI
CDS LEHMAN BROTHERS
di WSI
A New York si terra' l'asta dei credit default swaps per
centinaia di miliardi di dollari garantiti dall'ormai
fallita banca d'affari. E' allarme rosso.
Oggi a New York si terra' l'asta dei CDS (credit default
swaps) per centinaia di miliardi di dollari garantiti dalla
banca d'affari Lehman Brothers, fallita il 14 settembre
scorso. E' un altro elemento di enorme instabilita' per un
mercato gia' sopposto a stress sistemici senza precedenti,
con un crash a Wall Street che tocca ormai -42% in 12 mesi,
con i mercati monetari congelati e gli spreads a livelli
record. Sara' la seconda piu' grande asta di questo tipo mai
effettuata in un mercato totale dei CDS da $55 trilioni
(55.000 miliardi). Parteciperanno ventidue tra i maggiori
broker/dealer di Wall Street. Diamo la news (con le
implicazioni e i prezzi) esclusivamente agli abbonati alla
sezione a pagamento Insider, che possono leggere i dettagli
cliccando su Titoli caldi e news.
10 Ottobre 2008 03:59
CRISI MUTUI: GIAPPONE; ASSICURAZIONI YAMATO VERSO FALLIMENTO
di ANSA
-
(ANSA-AFP) - TOKYO, 10 OTT - La compagnia assicurativa
giapponese Yamato Life Insurance dichiarerà il fallimento.
E' la prima bancarotta in Giappone di una compagnia
assicurativa dall'inizio della crisi finanziaria
internazionale. I debiti della Yamato ammontano a 269.5
miliardi di yen (circa 2 miliardi di euro), come riporta
l'agenzia d'informazione giapponese Jiji. (ANSA-AFP).
10 Ottobre 2008 07:54 TOKYO
Mutui: maxi iniezione di liquidita' in paesi asiatici
di ANSA
In Giappone di 41 mld di euro, in India di 8,2 mld di
dollari
(ANSA) - TOKYO, 10 OTT - La Banca del Giappone (Boj) ha
annunciato un'ulteriore iniezione di 3.500 miliardi di yen
(26 mld di euro) nel sistema bancario del Paese.Per far
fronte alla mancanza di liquidita' la Boj aveva gia' immesso
oggi 2.000 miliardi di yen (15 mld di euro) a seguito del
crollo della Borsa di Tokyo (-10%), per un totale di 41 mld
di euro. Anche la Banca centrale indiana ha annunciato
l'iniezione di 400 mld di rupie (8,2 mld di dollari) nel
sistema finanziario, abbassando un tasso di interesse.
10 Ottobre 2008 08:57 MILANO
BORSA:ASIA NEL PANICO;TOKYO SPROFONDA, -24% IN UNA SETTIMANA
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 10 OTT - Tokyo nell'occhio del ciclone:
l'ondata di vendite sui mercati azionari che ha travolto
l'Asia ha trascinato l'indice guida del listino giapponese
fino a un minimo dell'11% per poi chiudere in calo di oltre
nove punti percentuali. In un'ottava ha perso il 24%,
secondo gli operatori é il peggior calo settimanale della
storia, dal 1949, quando è stato istituito. "E' panico", non
fanno che ripetere gli operatori, e aggiungono che "la
recessione può solo peggiorare, bisogna trovare l'aggancio
per interrompere questo circolo vizioso". "Buone compagnie
sprofondano insieme a quelle malmesse", commentano
evidenziando che la fuga degli investitori è ormai fuori da
ogni logica. Mitsubishi Ufj ha perso il 6,7%, Sumitomo
Mitsui Financial il 6%. Tonfo anche per gli immobiliari con
Mitsubishi Estate in calo del 7,5%, Mitsui Fudosan del 7,5
per cento. E ancora in evidenza le perdite di Neptune Orient,
la compagnia di trasporti navali più grande del sudest
asiatico, che ha perso il 9% scendendo ai minimi di agosto
2007. Nello stesso comparto Stx Pam Ocean ha perso il 19%,
Mitsui Osk Lines il 12 per cento. L'Orso non risparmia i
petroliferi tra cui Bhp che ha perso il 7%, Rio Tinto tra i
minerari è scivolata in ribasso del 6,4 cento. Di seguito
gli indici dei titoli guida delle principali Borse
dell'Asia: - Tokyo -9,62% - Hong Kong -7,03% - Shanghai
-3,09% (IN CORSO) - Taiwan (CHIUSA) - Seul -4,13% - Sydney
-8,34% - Mumbay -8,39% - Singapore -7,41% (IN CORSO) - Kuala
Lumpur -3,46% (IN CORSO) - Bangkok -8,02% - Giakarta
(CHIUSA) (ANSA).
10 Ottobre 2008 10:28 ROMA
CRISI MUTUI: ROUBINI, BANCHE CENTRALI TAGLINO ALTRO 1,5%
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 10 OTT - Roubini aggiunge che occorrerà "un
cambiamento significativo" delle politiche economiche e
"azioni molto radicali e coordinate fra tutte le economie,
avanzate ed emergenti, per evitare questo disastro economico
e finanziario". L' economista ha sottolineato inoltre che
nella situazione attuale "non può essere escluso" un
collasso dei mercati azionari analogo a quello che si
verificò nel 1987 con il cosiddetto 'Black Monday', con un
crollo del 20% delle quotazioni a New York. "Il sistema
finanziario - dice ancora Roubini - sta crollando, il panico
e la mancanza di fiducia fra le controparti stanno
rapidamente crescendo e gli investitori hanno perso
completamente fiducia nell' abilità delle istituzioni
politiche nel controllare la crisi". Una delle altre
proposte fatte dall' economista riguarda la possibilità di
un patto fra i Paesi che hanno un deficit corrente e quelli
che invece sono in surplus, allo scopo di mantenere un
equilibrio che altrimenti richiederebbe un aggiustamento
disordinato. Roubini a fine 2006 aveva sottolineato i
pericoli legati in particolare al collasso del mercato
immobiliare statunitense. L' economista insegna all'
università di New York. (ANSA).
10 Ottobre 2008 11:23 LONDRA
Petrolio:Agenzia internazionale energia taglia stime domanda
di ANSA
A causa crisi globale, riduzione previsione per 2008 e 2009
(ANSA) - LONDRA, 10 OTT - L'Agenzia internazionale per
l'energia ha tagliato dello 0,5% le stime sulla domanda di
petrolio per il 2009 a causa della crisi globale. L'Agenzia
ha tagliato di 440 mila barili al giorno, portandola a 87,2
milioni, la previsione per il 2009, la cui domanda e' ancora
prevista in crescita di 700 mila barili al giorno (+0,8%).
Per il 2008 l'Aie ha effettuato il settimo taglio delle
stime, riducendo la previsione di 240 mila barili al giorno,
a 86,5 milioni. L'Aie ha precisato di aver abbassato le sue
previsioni dopo la revisione al ribasso di quelle del Fondo
monetario sul pil mondiale 2008. Secondo l'agenzia la
domanda dei paesi dell'Ocse dovrebbe scendere quest'anno del
2,2 e dell'1,3% nel 2009 per l'impatto sull'economia
americana della crisi finanziaria. Sul fronte dell'offerta,
l'Aie segnala un calo di un milione di barili al giorno a
85,6 milioni a causa degli uragani nel Golfo del Messico, di
interruzioni nella produzione dell'Azerbaigian e in alcuni
paesi dell'Opec. L'offerta globale del cartello e' scesa a
settembre di 0,3 milioni di barili al giorno a 32,3. (ANSA).
10 Ottobre 2008 12:16 ROMA
Bce assegna 93,9 miliardi di dollari
di ANSA
Asta a sostegno liquidita',tasso marginale 0,5%
(ANSA) - ROMA, 10 OTT - La Bce ha assegnato 93,9 miliardi di
dollari in un'asta nell'ambito del sostegno ai mercati.La
durata e' di quattro giorni. Il tasso marginale dell'
operazione e' stato dello 0,5%.
10 Ottobre 2008 12:21 MILANO
BORSA: ASIA AFFONDA, IN UNA SETTIMANA INDICI -17%
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 10 OTT - I mercati dell'area Asia Pacifico
chiudono una settimana nera. L'indice di riferimento, il
Msci Asia Pacific Index ha perso il 6,3% e, complessivamente
il 17% nella settimana: il peggior calo da quando è stato
introdotto nel 1987. Record negativi per tutti gli indici in
primis per il Nikkei, l'indice della Borsa di Tokyo che dal
1949, quando è nato, non aveva vissuto cali simili: il 24%
in un'ottava. Di seguito gli indici dei titoli guida delle
principali Borse dell'Asia: - Tokyo -9,62% - Hong Kong
-7,19% - Shanghai -3,57% - Taiwan (CHIUSA) - Seul -4,13% -
Sydney -8,34% - Mumbay -7,07% - Singapore -7,34% - Kuala
Lumpur -3,60% - Bangkok -9,61% - Giakarta (CHIUSA)(ANSA).
10 Ottobre 2008 13:01 MILANO
CRISI MUTUI: PANICO BORSE, GIU' ASIA ED EUROPA IN ATTESA G7
di ANSA
IL PUNTO ALLE 13.00
(ANSA) - MILANO, 10 OTT - Dopo la debacle in Asia affondano
i listini in Europa e già si parla della peggior settimana
da più di trent'anni sui timori per la recessione verso cui
la crisi finanziaria sta portando. Ora gli occhi sono
puntati a Washington dove il tema sarà al centro del G7. I
ministri dell'Economia dei sette paesi più ricchi del mondo
cercheranno di mettere a punto politiche di risposta
coordinate e non più limitate ai mercati finanziari ma
estese anche all'economia reale. Intanto i listini del
Vecchio Continente cedono tutti l'8% e i futures sugli
indici americani in deciso ribasso lasciano prevedere un
nuovo scossone a Wall Street. A Tokyo l'indice guida ha
perso oltre il 9%, il DJ Stoxx 600 in Europa cede il 7,67% e
il Msci World scende del 4% circa. Oltre 25 trilioni di
dollari sono stati bruciati dalle borse di tutto il mondo
quest'anno e la discesa continua. "Siamo vicini allo
schianto - commenta un gestore - la gente vende qualsiasi
cosa senza guardare i fondamentali". "Vendite a senso unico
- gli fa eco un altro operatore - per la paura di perdere
tutto". Tra i titoli peggiori in Europa, Barclays cede il
14%, Rio Tinto il 12% ed E.on l'11 per cento. Di seguito
l'andamento degli indici dei titoli guida delle principali
Borse del Vecchio Continente: - Londra -8,32% - Parigi
-8,68% - Francoforte -9,57% - Madrid -8,43% - Milano -8,29%
- Amsterdam -7,52% - Stoccolma -5,37% - Zurigo -8,10%.
(ANSA).
10 Ottobre 2008 13:43 MILANO
CRISI MUTUI: CONSOB, STOP TUTTE VENDITE SCOPERTO BORSA (2)
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 10 OTT - La Consob comunica in particolare
di aver deciso di "estendere a tutte le azioni quotate nei
mercati regolamentati italiani e ivi negoziate l'obbligo che
la vendita sia assistita dalla proprietà e dalla
disponibilità dei titoli da parte dell'ordinante al momento
dell'ordine e fino alla data di regolamento
dell'operazione". La Consob precisa che "non viene
considerata utile la proprietà e la disponibilità dei titoli
rivenienti da operazioni di prestito. Gli aderenti ai
mercati devono adottare tutte le misure e le cautele
necessarie al più rigoroso rispetto delle prescrizioni
suddette anche quando trattano ordini provenienti da altri
intermediari". Analogo provvedimento era già stato preso
dalla Commissione il primo ottobre, limitatamente però ai
titoli bancari e assicurativi, ed era anch'esso in vigore
sino a fine mese.(ANSA).
10 Ottobre 2008 15:39 ROMA
++ BORSA: DOW JONES -8%, S&P -7,71% ++
di ANSA
-
(ANSA) - ROMA, 10 OTT - Gli indici sono in picchiata a Wall
Street: nei primi scambi il Dow Jones perde l'8%, lo S&P il
7,71% e il Nasdaq il 5,79%. (ANSA).
10 Ottobre 2008 15:44 MILANO
BORSA: EUROPA PEGGIORA DOPO WALL STREET, FRANCOFORTE -10%
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 10 OTT - Le Borse europee tornano sui
minimi di seduta a pochi minuti dall'avvio delle
contrattazioni a Wall Street. La peggiore piazza finanziaria
si conferma Francoforte (-10%), al fianco di Londra (-9%) e
Parigi (-9,78%).(ANSA).
10 Ottobre 2008 15:46 BERLINO
CRISI MUTUI: GERMANIA; MERKEL, SERVONO REGOLE INTERNAZIONALI
di ANSA
-
(ANSA) - BERLINO, 10 OTT - La cancelliera tedesca Angela
Merkel ha ribadito oggi la necessità di "regole
internazionali" per assicurarsi che crisi finanziarie come
quella attuale non si ripetano in futuro. "Riteniamo più che
mai in questi giorni che non basta più avere regole
nazionali - ha detto la cancelliera durante un intervento
tenuto a Dresda (Est) -. Abbiamo bisogno di regole non solo
in Europa, ma anche a livello internazionale". Al giorno
d'oggi "ci sono cose che non possono più essere decise a
livello nazionale ed è per questo che servono queste
regole", ha proseguito: "Affinché una crisi dei mercati
finanziari delle proporzioni di quella che stiamo vivendo
non si ripeta mai più", ha detto. L'economia "é al servizio
dell'uomo", non viceversa, ha concluso: e spetta alla
politica dimostrarlo "chiaramente".(ANSA).
10 Ottobre 2008 15:49 SAN
PAOLO
BORSA: BRASILE; A SAN PAOLO -10% E OPERAZIONI SOSPESE
di ANSA
-
(ANSA) - SAN PAOLO, 10 OTT - La borsa valori di San Paolo
del Brasile ha registrato in apertura una perdita del
10,21%, e pertanto le contrattazioni sono state
sospese.(ANSA)
|
10 Ottobre 2008 15:50
WASHINGTON
CRISI MUTUI:
GREENSPAN, RIPRESA MERCATI IN PRIMA META' 2009
(ANSA) - WASHINGTON,
10 OTT - Per una ripresa sui mercati finanziari bisognerà
attendere la prima metà del 2009. Lo afferma, in un articolo
scritto per Emerging Market, l'ex presidente della Fed, Alan
Greenspan, secondo il quale "segnali più definitivi di stabilità
dei prezzi delle case diverranno visibili nella prima metà del
2009". Secondo Greenspan, comunque, una fine del calo del
mercato immobiliare "é una condizione necessaria ma non
sufficiente per porre fine alla crisi sul mercato finanziario,
che richiede il ripristino della fiducia da parte degli
investitori. La crisi - spiega Greenspan - si "risolverà quando
il capitale iniettato nelle banche sarà ritenuto sufficiente per
rendere il debito sostenibile". "Il problema fondamentale è
capire quanto deleveraging sarà richiesto", ha aggiunto,
spiegando che "raggiungere un livello stabile sia per i prezzi
delle case che per gli altri asset dipenderà da quanto si
impiegherà a raggiungere un livello supportabile di capitale e
leverage. Ulteriori iniezioni di capitale dai governi nelle
banche potrebbero aiutare a stabilizzare il sistema".(ANSA).
|
10 Ottobre 2008 17:56
BERLINO
CRISI MUTUI:
GERMANIA, VINCONO LE CASSE RISPARMIO E L'ORO
(ANSA) - BERLINO, 10
OTT - I grandi vincitori di questa crisi finanziaria in Germania
sono le casse di risparmio e gli investimenti in oro: le prime
attraggono un fiume di depositi di cittadini in preda al panico,
mentre il metallo giallo viene letteralmente preso d'assalto.
Nonostante la garanzia statale fornita lo scorso fine settimana
dalla cancelliera tedesca Angela Merkel su tutti i depositi
nazionali, le casse di risparmio - che tradizionalmente offrono
maggiori sicurezze ai risparmiatori rispetto agli altri istituti
di credito - fanno il pieno di depositi. Secondo un rapporto del
quotidiano popolare Bild, dalla fine di settembre a oggi, i
depositi nelle 443 casse di risparmio del Paese (che hanno un
totale di 16.000 sportelli) sono aumentati di oltre un miliardo
di euro. Questo trend potrebbe continuare. Secondo un sondaggio
pubblicato oggi, infatti, solo il 55% dei tedeschi pensa che la
garanzia statale sui depositi sia sufficiente a rassicurare i
risparmiatori. Il ministro dell'Economia tedesco Michael Glos,
intanto, sottolinea che la crisi finanziaria non ha "ancora
avuto effetti" sull'economia reale del Paese, anche se alcuni
settori - come quello automobilistico - sono già in difficoltà.
E mentre Glos invita tutti a fare il possibile per evitare il
peggio, i tedeschi si rifugiano nell'oro. Secondo la stampa
nazionale, la domanda è così forte che gli operatori del settore
non accettano più ordini. "Oggi la domanda è circa dieci volte
superiore al normale", ha detto Stephan Henkel, un operatore
della Umidore, al quotidiano Berliner Zeitung. (ANSA)
|
10 Ottobre 2008 18:23
WASHINGTON
CRISI MUTUI:
FMI; COORDINARE EMERGENZA, GIAPPONE OFFRE AIUTI
(ANSA) - WASHINGTON,
10 OTT - Il Fondo Monetario Internazionale ha "attivato un
meccanismo di emergenza" per far scattare l'assistenza ai Paesi
membri che avessero bisogno di aiuti urgenti ed il Giappone ha
offerto fondi "ad hoc" per sostenere l'eventuale piano di
salvataggio del Fondo, apprestandosi a sollecitare gli altri
Paesi del G7 a fare lo stesso. "L'impatto della crisi sta
diventando globale e se c'e qualcosa che il Fondo può fare va
fatto con flessibilità, per questo il Giappone è pronto a
prendere la leadership nel fornire contributi e a premere gli
altri Paesi del G7 nella stessa direzione", ha detto il ministro
delle Finanze di Tokyo Shoichi Nakagawa a Washington per la
riunione dei Sette Grandi. Il direttore generale dell'Fmi,
Dominique Strauss-Khan, ha fatto presente che il Fondo sarà
pronto a soccorrere finanziariamente i Paesi membri più colpiti
dalla stretta nel credito, non escludendo che anche alcune
economie occidentali possano chiedere aiuto -"nessuno sa se
alcune economie avanzate avranno bisogno degli aiuti del Fondo"
- e oggi il Giappone ha annunciato di prepararsi a rendere
disponibli i fondi accumulati in riserve valutarie. Tokyo
solleciterà contributi anche dai governi dell'Asia, come la
Cina, e del Medio Oriente. Il direttore generale dell'Fmi,
Strauss-Kahn ha ribadito oggi che "il Fondo può aiutare nel
coordinare gli sforzi per affrontare la crisi". (ANSA).
|
10 Ottobre 2008 19:16
NEW YORK
CRISI MUTUI:
PER WSJ E' CRACK, O QUASI, A WALL STREET
(ANSA) - NEW YORK, 10
OTT - Se non è crack poco ci manca. Ne é convinto il Wall Street
Journal, che sottolinea come i sette giorni consecutivi di
perdite in Borsa a New York hanno fatto calare l'indice Dow
Jones di oltre il 20%. Le perdite di ieri, con l'indice che ha
chiuso per la prima volta sotto i 9 mila punti dal 2003, hanno
rappresentato "l'undicesimo più ampio arretramento in
percentuale della storia del Dow, portando il mercato ad un
crack, o molto vicino ad esso". Come ricorda il quotidiano
finanziario di New York, "la definizione comune di crack
contempla una diminuzione del 20% su una o più giornate. Il
crack del Dow Jones nel 1987 era caratterizzato da un calo di
meno 22,6% in un giorno. Il crack del 1929 vide cali successivi
del 12,8 e dell'11,7%". Secondo il Wsj, "nonostante i problemi
economici specifici siano diversi rispetto a quelli degli anni
Settanta e degli anni Trenta, i mercati si stanno comportando in
maniera analoga: crescono, a volte per lunghi periodi, e alla
fin fine perdono la maggior parte dei loro guadagni, quando la
fiducia degli investitori nella ripresa inizia a scomparire". L"Orsò
che si sta scatenando in questi giorni a Wall Street ha portato
il Dow Jones ad un livello il 39% più basso rispetto al massimo
assoluto di un anno fa, quando aveva raggiunto i 14.164,53
punti. (ANSA).
|
10 Ottobre 2008 20:03 MILANO
CRISI MUTUI: BORSE DA BRIVIDI, EUROPA
BRUCIA 400 MLD/ANSA
di ANSA
ASIA SPROFONDA CON TOKYO, MALE ANCHE WALL
STREET
(ANSA) - MILANO, 10 OTT - Ancora una
giornata da brividi per le Borse mondiali, travolte
dall'ondata di vendite scatenate dai timori per una
recessione considerata ormai immanente. Il campanello
d'allarme è suonato nella notte a Tokyo (-10%) e l'allerta è
rimasta alta per l'intera seduta sui mercati europei con
Wall Street in calo di oltre 5,5 punti percentuali dopo la
chiusura dell'Europa. Ancora una volta il conto pagato in
Europa è stato salato: 400 miliardi di euro bruciati a
conclusione della settimana più nera dei mercati Ue (-22%),
dalla crisi che li aveva colpiti 21 anni fa (ottobre 1987).
Partita male, a seguito del tonfo registrato in Asia, che
per questioni di fuso orario tende a ritardare di un giorno
quanto avviene nei mercati occidentali, l'Europa è apparsa
subito nervosa, concentrando ancora una volta le vendite sul
comparto bancario (-10,39% l'indice Stoxx di settore). Ma
hanno sofferto anche le auto, ad eccezione di Volkswagen,
oggetto delle solite ricoperture, che ha tenuto
surrettiziamente positivo l'indice (+2,03%). In calo
l'energia (-8%), con il greggio sui minimi dell'anno,
insieme alle telecomunicazioni (-9%), particolarmente
esposte ai venti della recessione. In campo bancario ha
sofferto Rbs (-25,31%), dopo che Fitch ha aggiornato alcune
valutazioni sui titoli del settore, colpendo anche il
colosso scozzese, da cui è stato eliminato il segno più
dalla doppia 'A'. In calo anche Hbos (-19%), Credit Suisse
(-16,19%) e Deutsche Bank (-16,08%), mentre Barclays ha
lasciato sul campo il 14,7%, seguita da Societé Generale
(-13,04%) e Bbva (-12,78%). Sul settore, secondo un
operatore, pesa "l'attività degli Hedge Fund (fondi
speculativi, ndr) che stanno vendendo azioni di tutti i
comparti, per passare ad altri investimenti, dismettendo
soprattutto i titoli bancari che avevano in portafoglio".
L'idea di un possibile blocco dei listini, attribuita al
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che l'ha poi
smentita, avrebbe - secondo un responsabile di sala
operativa - contribuito ad "arginare temporaneamente le
perdite", salvo poi invertire la rotta dopo che lo stesso
Belusconi ha parlato di "ipotesi mai esistita". In campo
telefonico sotto pressione British Telecom (-13,11%),
Deutsche Telekom (-13%) e Telefonica (-9,1%), mentre
l'energia ha scontato il calo delle quotazioni del greggio.
Tullow ha ceduto il 9,39%, Shell l'8,98%, Bp l'8,12% e Total
il 7,69%. "Un vero disastro - è il commento di un gestore di
fondi - che non ha risparmiato nessun settore". Ha fatto
eccezione quello automobilistico, il cui indice è stato però
falsato dalla prestazione di Volkswagen (+15,2%), in corsa
solitaria. In questo caso, il titolo è stato spinto ancora
una volta dalle pesanti ricoperture seguite alle altrettanto
forti vendite allo scoperto che nelle scorse settimane ne
avevano dimezzato il valore. In rosso le quotazioni
dell'azionista Porsche (-8,08%) e di Daimler (-8,29%),
mentre Peugeot ha lasciato sul campo il 5,93% e Renault ben
il 14,49%, dopo che il presidente esecutivo Carlos Ghosn ha
ceduto il comando operativo del gruppo al direttore generale
aggiunto Patrick Pelata, conservando però la responsabilità
della strategia e delle finanze. Di seguito, gli indici dei
titoli guida delle principali Borse mondiali. - Tokyo -9,62%
- Hong Kong -7,19% - Sidney -8,34% - Seul -4,13% - Londra
-8,85% - Parigi -7,73% - Francoforte -7,01% - Madrid -9,14%
- Milano -7,14% - Amsterdam -8,48% - Stoccolma -5,48% -
Zurigo -7,79% - New York (Dow Jones) -5,55% (seduta in
corso) - New York (Nasdaq) -5,14% (seduta in corso) - Città
del Messico -3,99% - San Paolo -8,67% .(ANSA).
|
WALL STREET: FUTURES USA PESANTI, PERICOLO 'PANIC
SELLING'
10 Ottobre 2008 13:58 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Ad un’ora e mezza dall’apertura
delle borse i contratti sugli indici Usa trattano in forte
calo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia
prevedere un avvio nettamente negativo per l’azionario.
I mercati azionari di tutto il mondo sono in ginocchio: in
Giappone l’indice Nikkei ha ceduto il 9.6%, a Lonfra l’FTSE
100 segna un ribasso del 6.8%, Milano -7.75%. Molte borse
internazionali sono state oggi chiuse per eccesso di ribasso
degli indici, tra cui Austria, Irlanda, Islanda, Thailandia
e Russia. La seduta di ieri di Wall Street si e’ chiusa in
forte calo, nelle ultime sette giornate gli indici non sono
mai riusciti ad avanzare e sono in ribasso di -42% dai
massimi toccati un anno fa. Il Wall Street Journal ha
definito la recente ondata di vendite un "crash al
rallentatore".
Il congelamento del mercato del credito e la mancanza di
fiducia all’interno del comparto finanziario continuano a
pesare sul sentiment generale degli investitori. Sulla scia
di quanto gia’ avvenuto in Inghilterra e in Irlanda, il
governo americano ha annunciato che potrebbe garantire tutti
i depositi bancari ed i prestiti interbancari. Questa sera a
Washington avra’ inizio il meeting del G-7.
Sul fronte societario, General Electric ha riportato un calo
del 22% dei profitti, rispettando le stime (riviste al
ribasso pochi giorni fa). La scorsa settimana la
conglomerata industriale aveva operato un’offerta di titoli
per un valore di $12 miliardi in cerca di protezione nel
caso di un deterioramento dei ‘commercial paper’.
L’investitore miliardario Warren Buffett aveva iniettato nel
gruppo nuovi capitali per $3 miliardi.
Tra i titoli hi-tech, brutte notizie da Infosys Technologies
(INFY), la piu’ grande azienda tecnologica indiana: la
societa’ ha rivisto al ribasso le stime sugli utili
trimestrali. Nel comparto finanziario si chiude la saga tra
Citigroup e Wells Fargo per l’acquisto di Wachovia: la prima
ha deciso di abbandonare le trattative lasciando campo
libero alla rivale californiana.
Sugli altri mercati, e’ in calo il petrolio: i futures con
consegna novembre sono in ribasso di $3.93 a $82.66 al
barile. L’IEA ha ridotto le previsioni sul consumo globale
di greggio. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei
confronti del dollaro a quota 1.3551. In progresso l’oro a
$919.60 l’oncia (+$33.10). Avanzano infine i Titoli di Stato
Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.82%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 30.20 punti (-3.42%) a
881.30.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -23.50 punti
(-1.85%) a 1248.50.00.
Il contratto sull'indice Dow Jones perde 250 punti (-2.91%)
a 8348.00.
WALL STREET: APERTURA PESSIMA, POI IL RECUPERO
10 Ottobre 2008 16:10 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
In avvio il Dow Jones segna un
crollo di 697 punti, poi sono arrivati gli ordini di
acquisto. Evitato il "panico", si punta al raggiungimento
del bottom. Resta la crisi di fiducia degli investitori. Il
greggio scende sotto $80, poi risale.
Avvio di seduta in forte calo per gli indici americani,
incapaci di reagire all'ondata di vendite (-21% in una
settimana) un vero e proprio "crash al rallentatore". Nei
minuti iniziali il Nasdaq perdeva -4%, il Dow Jones e'
arrivato a segnare una perdita di 697 punti, al di sotto
degli 8000 punti per la prima volta dall'aprile 2003. Poi
sono intervenuti i primi acquisti, il DJIA ha ridotto il
calo a 'soli' 250 punti, mentre il Nasdaq ha recuperato a
-1,0%.
I broker di borsa sono alla ricerca della "capitolazione",
cioe' il giorno in cui il ribasso in borsa e' talmente
forte, drastico e doloroso - alimentato dal panic selling
dei piccoli investitori e dai fondi in perdita che escono
dal mercato - che non resta che prendere atto del
raggiungimento di un "bottom" (fondo). Da li' si pongono le
basi per un recupero. Sara' oggi nella tarda serata quel
giorno?
Tutte le piazze internazionali sono in ginocchio, in Europa
la perdita media e’ di circa l’8%, in Giappone l’indice
Nikkei ha ceduto il 9.6%. Molte borse sono state oggi chiuse
per eccesso di ribasso degli indici, tra cui Austria,
Irlanda, Islanda, Thailandia e Russia.
Le vendite iniziali a Wall Street avevano interessato
soprattutto il comparto finanziario, con Morgan Stanley
arrivata a segnare una perdita del 28% e Goldman Sachs in
ribasso del 17%, entrambe sotto pressione a causa del
possibile taglio del rating sul credito da parte
dell'agenzia Moody's. Il brusco e veloce calo ha pero'
riportato qualche compratore sull'azionario, attratto dai
prezzi di alcuni titoli particolarmente depressi.
La situazione ovviamente resta critica, continua ad esserci
una totale assenza di fiducia tra gli investitori. La seduta
di ieri si e’ chiusa in forte calo in accelerazione
nell'ultima mezz'ora per le vendite forzate di hedge funds
obbligati a smobilitare per far fronte ai riscatti; nelle
ultime sette giornate gli indici non sono mai riusciti ad
avanzare e sono in ribasso di -42% dai massimi toccati un
anno fa.
Sul fronte societario, General Electric ha riportato un calo
del 22% dei profitti, rispettando le stime (riviste al
ribasso pochi giorni fa). La scorsa settimana la
conglomerata industriale aveva operato un’offerta di titoli
per un valore di $12 miliardi in cerca di protezione nel
caso di un deterioramento dei ‘commercial paper’.
L’investitore miliardario Warren Buffett (ora l’uomo piu’
ricco al mondo dopo aver scavalcato Bill Gates) aveva
iniettato nel gruppo nuovi capitali per $3 miliardi.
Tra i titoli hi-tech, brutte notizie da Infosys Technologies
(INFY), la piu’ grande azienda tecnologica indiana: la
societa’ ha rivisto al ribasso le stime sugli utili
trimestrali.
Sugli altri mercati, e’ in calo il petrolio: i futures con
consegna novembre sono in ribasso di $5.05 a $81.84 al
barile. L’IEA ha ridotto le previsioni sul consumo globale
di greggio. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei
confronti del dollaro a quota 1.3526. In progresso l’oro a
$907.90 l’oncia (+$21.40). Arretrano infine i Titoli di
Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al
3.88%.
10 Ottobre
2008 21:30 NEW YORK
FORMIDABILE RIPRESA, WALL STREET PASSA IN POSITIVO
di WSI
Gli indici Usa hanno rovesciato, grazie a una fortissima ondata
di buy, una seduta che andava a chiudere la peggiore settimana
di tutti i tempi. L'indicazione e' che dal G7 arriveranno atti
concreti per risolvere la drammatica situazione sui mercati.
Gli indici americani hanno rovesciato, con una fortissima ondata
di buy partita verso le 3:00pm ora di New York, una seduta che
andava a chiudere la peggiore settimana di tutti i tempi.
L'indicazione e' che dal G7 arriveranno atti concreti per
risolvere la drammatica situazione sui mercati.
L'indice Dow Jones aveva toccato un minimo intraday di -8.1% a
quota 7882, con un ribasso di oltre 700 punti (minimo assoluto
dal 31 marzo 2003) e un calo in 12 mesi di -50%, ma a 35 minuti
dalla fine della seduta il DJIA segnava +2.2% a +250 punti.
WALL STREET: SEDUTA DRAMMATICA, RAGGIUNTO IL BOTTOM
FINALE?
10 Ottobre 2008 22:15 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Da una perdita quasi da "panico" di
-8,1% intraday, il Dow Jones recupera alla fine 4/5 del
crollo, con un'oscillazione superiore ai 1000 punti. E' la
peggior settimana di sempre (-18%). Volatilita' al massimo
storico. E' capitolazione o no?
E' stata una seduta storica e drammatica a Wall Street. In
apertura una valanga di ordini di vendita ha schiacciato gli
indici ai minimi di 5 anni e mezzo, con il Dow Jones
crollato ad un certo punto -8,1% (690 punti). La borsa
americana e' stata ostaggio del quasi-panico, delle vendite
forzate, delle notizie sul mercato del credito congelato, ma
alla fine, in extremis, ha prevalso un impeto di riscossa,
dovuto all'opportunita' di comprare azioni in iper-venduto e
alla convinzione che dal G7, in corso da stasera a
Washington - a cui partecipa il ministro dell'economia
Giulio Tremonti - arriveranno atti concreti e coordinati, da
parte dei maggiori paesi occidentali, per risolvere questa
crisi economica e finanziaria globale. Tremonti, l'uomo
migliore del governo italiano, sta facendo parlare di se'
(in positivo) dopo la determinata minaccia che l'Italia non
e' disposta a firmare il documento del G7 se sara' scritto
col "vecchio stile".
E il premier Silvio Berlusconi ha creato una tempesta
raccogliendo una voce pubblicata in esclusiva due giorni fa
da Wall Street Italia sulla possibile chiusura dei mercati
azionari, provvedimento volto a cercare un accordo per
riformare le strutture finanziarie globali. Perfino la Casa
Bianca, con il portavoce Tony Fratto, ha dovuto
ufficialmente affermare che "dal G7 non verranno
interferenze ne' sulla chiusura ne' sull'apertura dei
mercati".
Inoltre il Tesoro americano pare sia intenzionato a
finanziarie con denari pubblici la ricapitalizzazione delle
banche. E cosi', con una fortissima ondata di ordini di
acquisto, a un'ora dalla chiusura, Wall Street hanno
ribaltato l'esito una seduta che comunque e' la peggiore
settimana di tutti i tempi.
Al fotofinish il Dow Jones ha archiviato la sessione con un
calo dell'1.49% a 8451, l’S&P500 ha ceduto l'1.17% a 889, il
Nasdaq e’ avanzato dello 0.27% a 1649. Nei punti di bottom i
tre indici avevano fatto segnare rispettivamente una perdita
di -8.1%, -7.6% e -6.2%. Sull'intraday il Dow Jones,
rispetto ai massimi del 9 ottobre 2007, ha fatto segnare
circa -50.0%. Con perdite comprese tra -15% (per S&P500 e
Nasdaq) e -18% per il Dow Jones (una perdita storica di
1874.19 punti) quella appena conclusasi e' la peggiore
settimana di sempre per S&P500 e Dow Jones, e la peggiore da
settembre 2001 (attentati terroristici) per il Nasdaq.
Nonostante il colpo di reni finale, il Dow Jones e l'S&P500
non sono riusciti a por fine alla striscia negativa che dura
ormai da otto sedute consecutive, costata ad entrambi gli
indici oltre 20 punti percentuali. Intraday, tutti e 30 i
titoli industriali del Dow Jones trattavano al di sotto
della media mobile a 200 giorni. L'ultima volta che accadde
si verifico' il crash dell'ottobre 1987. Da notare che in 2
settimane la borsa americana ha registrato una perdita "monstre"
di $2.5 trilioni (2500 miliardi): come se 10 anni di
guadagni e risparmi "medi" siano andati in fumo in 14
giorni.
L’ondata di vendite in apertura - dovuta anche alla
liquidazione forzata di molti hedge funds - aveva lasciato
pensare ad un ‘panic selling’ generale. Le mani forti
intervenute sul finale e l’ingresso di altri piccoli
investitori attratti dai prezzi depressi di molte azioni
hanno pero’ impedito una capitolazione dei listini. La
volatilita’ tuttavia resta elevatissima, gli indici si sono
mossi a yo-yo in un trading range superiore ai 10 punti
percentuali (da un minimo intraday di 7882 a un massimo
intraday di 8901, cioe' 1019 punti di oscillazione, un nuovo
record assoluto per il Dow Jones), passando piu’ volte per
la linea di parita’. L’indice VIX e’ schizzato ad un top
storico di 74.46, un livello mai raggiunto in precedenza.
"Ci vorrebbe uno psichiatra per capire quello che sta
accadendo sui mercati" ha affermato Tony Crescenzi, chief
bond market strategist di Miller Tabak & Co. L’incertezza e’
evidentemente ancora elevata, i broker di borsa sono alla
ricerca della "capitolazione", cioe' il giorno in cui il
ribasso in borsa e' talmente forte, drastico e doloroso -
alimentato dal panic selling dei piccoli investitori e dai
margin call delle banche ai fondi in perdita che devono far
fronte ai riscatti - che non resta che prendere atto del
raggiungimento di un "bottom" (fondo). Da li' si pongono le
basi per un recupero. Peter Cardillo, chief market economist
di Avalon Partners, non ha dubbi: "Abbiamo raggiunto quel
punto con la rottura del supporto psicologico degli 8000
punti".
Tuttavia, l’impressione e’ che sia ancora presto per
dichiarare concluso il trend ribassista che nelle ultime
sedute ha spinto i listini in ribasso di oltre il 20%. La
crisi finanziaria non e’ ancora risolta, manca la fiducia
tra gli investitori, per niente rassicurati neanche dalle
ultime manovre di governi e banche centrali a livello
mondiale. Non e’ ancora chiaro se il piano di salvataggio da
$700 miliardi promosso dall’amministrazione americana sara’
in grado di sbloccare il mercato del credito, il rischio del
fallimento di altre banche e’ sempre in agguato.
Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush e'
intervenuto nuovamente in diretta televisiva per cercare di
rassicurare i risparmiatori, sostenendo che gli Usa hanno
tutti i mezzi necessari per uscire dalla crisi. I ministri
delle finanze dei Paesi del G-7 sono riuniti a Washington e
nella serata e' atteso il rilascio di un documento congiunto
relativo alle possibili misure da adottare in risposta alla
crisi economica.
Tra i titoli finanziari, sono stati presi di mira dai
ribassisti Morgan Stanley, che ha riportato una perdita del
22%, e Goldman Sachs, arretrata -12.5%: per entrambe le
banche si profila un taglio del rating sul credito di lungo
termine da parte dell’agenzia Moody’s. Particolarmente
deludente l’asta per i CDS di Lehman Brothers, la banca
d’affari finita in bancarotta lo scorso mese a causa della
forte esposizione sul business dei mutui a rischio. In
particolare va notato che tra i settori hanno chiuso bene i
finanziari (XLF) con +7.96%, le banche regionali (RKH) con
+7.33% e l'immobiliare/Real estate (IYR) con +6.98%.
Tra le altre news societarie, riflettori puntati sul General
Electric, che ha riportato un calo del 22% dei profitti,
rispettando le stime (riviste al ribasso pochi giorni fa).
La scorsa settimana la conglomerata industriale aveva
operato un’offerta di titoli per un valore di $12 miliardi
in cerca di protezione nel caso di un deterioramento dei
‘commercial paper’. L’investitore miliardario Warren Buffett
(ora l’uomo piu’ ricco al mondo dopo aver scavalcato Bill
Gates) aveva iniettato nel gruppo nuovi capitali per $3
miliardi. Alla fine della giornata il titolo ha chiuso con
un progresso del 13%.
Sugli altri mercati, ancora in forte ribasso il petrolio,
dopo che l'IEA ha ridotto le stime sulla domanda globale: i
futures con consegna novembre hanno ceduto $8.89 a $77.70 al
barile. Sul valutario, in flessione l’euro nei confronti del
dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi' a New York il
cambio tra le due valute e’ di 1.3389. Vendite anche
sull’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo
prezioso hanno ceduto $27.50 a $859.00 l’oncia. Negativi
infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a
10 anni e’ salito al 3.8610% dal 3.8340% di giovedi'.
|
|