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Sabato 06
settembre 2008 |
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Domenica 07
settembre 2008 |
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Martedì 09
settembre 2008 |
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08 Settembre 2008 09:23 MILANO
+++ Borsa: boom in Asia con salvataggio Fannie Mae e Freddie Mac
+++
(ANSA) - MILANO, 8 SET - Dopo
giornate nerissime, la settimana sui listini asiatici e del
Pacifico si e' aperta in un clima di euforia, con acquisti
diffusi.Tokio ha chiuso in crescita di oltre 3 punti, Sidney,
Bombay e Singapore ondeggiano attorno a un guadagno di 4 punti
percentuali, Taiwan in una sola seduta ha recuperato oltre il
5,5%. Il piano del Tesoro Usa per il salvataggio di Fannie Mae e
Freddie Mac ha scatenato la speranza che la crisi nata con i
mutui subprime sia in via di risoluzione. Le Borse asiatiche nel
loro complesso, nonostante l'abituale controtendenza del listino
cinese che sta cedendo oltre due punti, stanno mettendo a segno
la maggior crescita degli ultimi sette mesi. ''Uno dei problemi
che ha affossato le Borse la scorsa settimana - afferma un
operatore dei mercati asiatici - e' che i mercati ritenevano
Fannie Mae e Freddie Mac troppo compromesse perche' potessero
salvarsi da sole: ora c'e' piu' fiducia''. Risultato: a Tokio i
gruppi finanziari hanno messo a segno rialzi improvvisi, come
Sumitomo (+15,21%), la Bank of Yokohama (+14,23%) o la societa'
finanziaria Mitsubishi (+13,33%). Bene le assicurazioni, ma
anche le grosse societa' industriali hanno registrato recuperi
consistenti: Nippon steel e' aumentata del 7,16%, Sanyo del
6,67%, Isuzu del 6,50%.(ANSA).
08 Settembre 2008 10:12 MILANO
+++ BORSA: TESORO USA SPINGE ANCHE EUROPA, CRESCITE OLTRE 3% +++
(ANSA) - MILANO, 8 SET - La
speranza che con il piano del Tesoro statunitense per il
salvataggio delle società semipubbliche di garanzia sui mutui,
Fannie Mae e Freddi Mac, si vada verso la soluzione della crisi
nata con i 'subprime' ha fatto ripartire con grande forza tutte
le Borse europee. In apertura di seduta le crescite superano
quasi ovunque i tre punti percentuali, con Parigi e Stoccolma
che segnano rialzi oltre il 4%. Sono le banche con tutto il
settore finanziario a trainare il boom di avvio di seduta: Hbos
cresce del 12,52%, Barclays del 12,21%, Ubs del 10,36%, Credit
Agricole del 9,87%, Societe generale del 9,15%. Rialzi molto
sostenti anche per Credit Suisse e Bnp, in aumento
rispettivamente dell'8,42% e del 7,63%. La prima grande banca
italiana per incremento in Borsa è Unicredit, che cresce del
6,23%. Fortemente acquistati anche i titoli del settore delle
materie prime e dell'automobile, il cui indice Dj Stoxx di
comparto cresce del 3,84%, con Fiat in aumento del 4,51% in
linea con i 'competitor' e quindi senza grandi turbolenze per la
sospensione a Milano di Ifi e Ifil, che in giornata emetteranno
un comunicato. L'unico settore che non partecipa all'euforia di
apertura di seduta è quello farmaceutico, a causa soprattutto
del calo del 2,09% accusato da Glaxosmithkline. Di seguito
l'andamento degli indici dei titoli guida delle principali Borse
del Vecchio Continente: - Londra +3,58% - Parigi +4,17% -
Francoforte +2,95% - Madrid +3,31% - Milano +3,81% - Amsterdam
+3,86% - Stoccolma +4,14% - Zurigo +3,27% (ANSA).
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BORSA:
FANNIE-FREDDIE, TITOLI
PRECIPITANO IN EUROPA
08 Settembre 2008
10:15 ROMA
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 8
SET - Le due agenzie sono state declassate dagli analisti di
Citigroup, Lehman Brothers e Credit Suisse. Citigroup in
particolare ha fissato un prezzo-obbiettivo per Fannie di 32
cents, vale a dire il 96% in meno, mentre il taglio per
Freddie è del 95% a 31 centesimi di dollaro. A sua volta
Lehman Brothers ha espresso il giudizio di 'equal weight'
anziché di 'overweight' sul conto dei titoli, vale a dire
che si tratta di azioni le cui prospettive si sono ormai
deteriorate. Credit Suisse ha ridotto invece il
prezzo-obbiettivo ad un dollaro su entrambi i titoli. Da
inizio anno, prima del crollo odierno, Fannie e Freddie
avevano già vista la loro capitalizzazione ridursi dell'
80%. (ANSA).
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MUTUI:
FANNIE-FREDDIE, PRIMI OK DA
BANCHIERI CENTRALI
08 Settembre 2008
10:44 BASILEA
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - BASILEA,
8 SET - Arrivano i primi pareri positivi dei banchieri
centrali al salvataggio da parte delle autorità statunitensi
di Fannie Mae e Freddie Mac. Riuniti a Basilea presso la
Banca dei Regolamenti Internazionali, alcuni dei governatori
delle banche centrali hanno espresso commenti favorevoli
alla nazionalizzazione delle due società attive nel campo
dei mutui, da tempo sull'orlo del fallimento. "Dal mio punto
di vista, è positivo", ha spiegaqto Zhou Xiaocuhan,
governatore centrale della Cina, aggiungendo che
l'operazione potrebbe avere risvolti importanti per gli
investitori del Paese. "Sicuramente gli investitori cinesi
hanno una certa esposizione" nei confronti del mercato
americano, "quindi penso che daranno il benvenuto a questa
nuova politica". Per quanto riguarda la Banca Popolare
Cinese, Zhou, ha comunque sottolineato che "serve più tempo
per studiare la mossa". Commenti favorevoli anche dal
governatore della Bank of Japan, Masaaki Shirakawa:
"Apprezziamo le azioni delle autorità Usa. Prevediamo che
possano stabilizzare il mercato dei mutui americano ed i
mercati finanziari internazionali". Due pareri che
confortano quanto già dichiarato in precedenza da Joseph Yam,
banchiere centrale di Hong Kong, che ha apprezzato
"l'effetto tranquillizzante" che l'operazione potrebbe avere
a livello globale su "un mercato decisamente sotto stress".
Più cauto il governatore della Polonia, Slawomir Skrzypek,
secondo il quale l'operazione si muove a metà fra il rischio
"di moral hazard e l'importanza di salvare banche così
importanti per il sistema finanziario americano".(ANSA).
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MUTUI: FANNIE-FREDDIE, CINA E
GIAPPONE MAGGIORI INVESTITORI
08 Settembre 2008
11:02 ROMA -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 8 SET
- La Cina ed il Giappone sono i due Paesi maggiormente
coinvolti nelle obbligazioni emesse da Fannie Mae e Freddie
Mac, le due agenzie statunitensi del credito immobiliare
salvate ieri dal Tesoro. Infatti in base a dati elaborati
dallo stesso Tesoro statunitense, la Cina (la rilevazione è
aggiornata a metà dello scorso anno) era in possesso di 376
miliardi di dollari di bond emessi dalle agenzie, mentre il
Giappone si poneva al secondo posto fra i sottoscrittori con
229 miliardi di dollari. (ANSA).
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MUTUI: SALVATAGGIO FANNIE-FREDDIE
NON TOCCA RATING STATO USA
08 Settembre 2008
13:18 MILANO -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - MILANO,
8 SET - Il salvataggio deciso ieri dal Tesoro Usa delle due
agenzie semipubbliche di garanzia sui mutui Fannie Mae e
Freddie Mac non tocca il rating sovrano degli Stati Uniti
d'America, quello cioé assegnato allo Stato. E' quanto
scrivono, in un rapporto, le agenzie Standard and Poor's e
Moody's che confermano così i rating AAA e Aaa assegnati.
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MUTUI: PAULSON, NON SO QUANTO COSTA
SALVARE FANNIE-FREDDIE
08 Settembre 2008
13:30 ROMA
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 8 SET
- "Non so quanto costerà allo stato attuale il salvataggio
di Fannie Mae e Freddie Mac, in quanto non è stata fatta
alcuna analisi specifica al riguardò. Lo ha detto il
segretario al Tesoro Usa, Henry Paulson, in un' intervista
all' emittente CNBC, di cui Bloomberg ha diffuso alcuni
passaggi. Paulson ha affermato che l' intervento si è reso
necessario perché alcuni grandi investitori esteri fra l'
altro erano riluttanti ad acquisire titoli emessi dai due
colossi. Paulson ha aggiunto che la decisione non è stata
influenzata da motivi politici, in vista delle elezioni
presidenziali ed ha aggiunto che Fannie e Freddie
continueranno a finanziare i prestiti immobiliari. (ANSA).
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MUTUI: S&P conferma rating
Fannie-Freddie
08 Settembre 2008
13:37 MILANO -
di ANSA ____________________________
Dopo salvataggio
da parte del Tesoro Usa, prospettive stabili
(ANSA) - MILANO, 8 SET - L'agenzia Standard and Poor's ha
confermato i rating AAA per il lungo termine e A-1+ per il
breve di Fannie Mae e Freddie Mac. La conferma all'indomani
della decisione del Tesoro Usa di procedere al salvataggio
delle due agenzie semipubbliche di garanzia sui mutui. Le
prospettive (outlook) sono stabili.
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MUTUI: derivati sul rischio, scatta
default
08 Settembre 2008
13:45 ROMA
-
di ANSA ____________________________
Dopo salvataggio
Fannie Mae e Freddie Mac
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Il salvataggio delle agenzie Fannie
Mae e Freddie Mac fara' scattare le procedure di default per
i titolari di derivati sul rischio. In una comunicazione ai
propri membri l'ISDA, International Swaps and Derivatives
Association, annuncia che verranno liquidate le posizioni,
in tutto 1,47 trilioni di dollari. Tredici fra i maggiori
operatori sui credit-default swaps si sono detti d'accordo
nel ritenere che il salvataggio da parte del Tesoro Usa
rappresenti a tutti gli effetti un dissesto.
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MUTUI: POOLE, PIANO SALVATAGGIO
POTREBBE COSTARE 300 MLD DLR
08 Settembre 2008
13:58 MILANO -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 8
SET - Il piano di salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac
potrebbe costare al Tesoro statunitense fino a 300 miliardi
di dollari. E' quanto ha detto William Poole, ex presidente
della Fed di Saint Louis, in un' intervista a Bloomberg. In
precedenza il segretario al Tesoro Paulson in un' intervista
alla CNBC aveva precisato di non sapere a quanto
ammonteranno i costi dell' intervento annunciato ieri.
(ANSA).
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WALL
STREET-
FUTURES: IN RALLY CON SALVATAGGIO FANNIE, FREDDIE
08 Settembre 2008 14:00 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Ad un’ora e mezza dall’apertura
delle borse i contratti sugli indici Usa trattano in forte
rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia
prevedere un avvio di settimana in rally per l’azionario.
A riportare gli acquisti sull’azionario, dopo il sell-off
degli ultimi giorni, e’ stato il progetto di salvataggio
illustrato dal Tesoro statunitense relativo al
commisariamento dei due colossi paragovernativi dei mutui
immobiliari, Freddie Mac (FRE) e Fannie Mae (FNM).
L’operazione, decisa per evitare una "grave tempesta sui
mercati finanziari negli Usa e nel resto del mondo" prevede
l'acquisto da parte del Dipartimento del Tesoro delle azioni
privilegiate dei due istituti e l’investimento di ben $100
miliardi in ognuna di esse per evitare il rischio di
insolvenza.
Il fatto ha ridato fiducia agli investitori, che ora sperano
in una ripresa delle concessioni di prestito da parte delle
abnche ai consumatori. Tra gli altri titoli finanziari, sia
Washington Mutual (WM) che Lehman Brothers (LEH) trattano in
netto progresso prima dell’apertura grazie all’annuncio del
cambio ai vertici delle due banche.
Gli operatori seguiranno da vicino anche gli sviluppi sul
fronte energetico. In mattinata il greggio sta guadagnando
terreno sulle speculazioni di un rafforzamento dell’uragano
Ike (abbattutosi sulle coste di Cuba nella notte) mentre si
accinge ad entrare nel Golfo del Messico. I futures con
consegna ottobre segnano un progresso di $1.13 a $107.36 al
barile. La scorsa settimana hanno riportato una perdita pari
a circa l’8%.
Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro continua a cedere
terreno nei confronti del dollaro a 1.4222. In calo l’oro a
$813.40 (+$10.60) l’oncia. In ribasso i Titoli di Stato: il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ schizzato al 3.80%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in rialzo di 34.30 punti (+2.76%) a
1275.40.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +35.7.75 punti
(+2.02%) a 1805.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 253 punti
(+2.25%) a 11480.00.
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Fonte -
WallStreetItalia |
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MUTUI: BUFFETT, BENE PAULSON MA NON
RISOLVE TUTTI I PROBLEMI
08 Settembre 2008
17:06 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
La decisione di salvare
Fannie Mae e Freddie Mac presa dal segretario al Tesoro
americano va "nella giusta direzione: Paulson ha fatto la
cosa giusta". Ad affermarlo e' il miliardario Warren
Buffett, che pero'...
La decisione di salvare Fannie Mae e Freddie Mac presa dal
segretario al Tesoro americano va "nella giusta direzione:
Paulson ha fatto la cosa giusta".
Lo afferma, in un'intervista alla Cnbc, il miliardario
Warren Buffett, sottolineando che la decisione di salvare i
due colossi del credito "non risolve tutti i nostri
problemi".
"Non cambierei nulla del piano: è il migliore in questo
momento", aggiunge Buffett precisando di non avere nulla a
che fare con l'operazione e non di aver parlato con Paulson
ieri riguardo l'operazione.
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08 Settembre 2008 15:43 NEW YORK
+++ MUTUI: FANNIE E FREDDIE CROLLANO IN BORSA, PERDONO OLTRE 80%
+++
(ANSA) - NEW YORK, 8 set - Fannie
Mae e Freddie Mac in caduta libera a Wall Street, dove perdono -
a pochi minuti dall'avvio degli scambi - oltre l'80%. (ANSA).
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MUTUI: FANNIE-FREDDIE;TESORO USA
INCASSA OK GOVERNATORI/ANSA
08 Settembre 2008
16:16 -
di
ANSA ____________________________
(ANSA) - La
nazionalizzazione di Fannie Mae e Freddie Mac raccoglie
consensi fra i banchieri centrali. Riuniti a Basilea presso
la sede della Banca per i Regolamenti Internazionali, i
governatori del G-10 hanno dato il "benvenuto a questa
operazione molto importante", come ha spiegato il presidente
della Bce, Jean-Claude Trichet, nelle sue vesti di numero
uno del Global Economy Meeting. Il salvataggio dei due
colossi dei mutui, le cui difficoltà economiche continuavano
a pesare sull'andamento dei mercati, ha raccolto in
particolare i consensi di Giappone e Cina che, non a caso,
sono i Paesi maggiormente esposti verso le due società
americane che passeranno sotto il controllo del Tesoro
statunitense, guidato da Henry Paulson. Secondo Trichet, la
mossa di ieri evidenzia "la capacità delle autorità di
prendere le decisioni appropriate al momento opportuno".
Nessuna critica quindi, in linea con la maggior parte dei
pareri emersi a margine dell'incontro. Unica voce fuori dal
coro, il polacco Slawomir Skrzypek, che ha alimentato timori
su un possibile 'moral hazard': la paura cioé che le
istituzioni finanziarie si sentano ora maggiormente
incentivate ad assumere posizioni rischiose, sapendo di
poter contare, nella peggiore delle ipotesi, sul paracadute
pubblico. Trichet non ha però voluto commentare la
questione, né tantomeno rispondere a chi gli chiedeva se la
decisione del Tesoro Usa fosse stata accolta dai banchieri
più con sollievo o con incertezza sul futuro, limitandosi a
ripetere che l'operazione è "molto importante, considerate
le circostanze attuali". Cioé il timore di nuovi fallimenti
con disastrosi effetti a catena sulle borse di tutto il
mondo, che non riescono a uscire dalla crisi dei subprime
nata ormai più di un anno fa. Anche perché "i mercati stanno
subendo correzioni decise e prevediamo che il processo
continuerà. E' fondamentale che le banche centrali rimangano
allerta" e continuino a monitorare il mercato del credito.
Sul fronte macroeconomico, notizie confortanti arrivano
dalla crescita, che rimane "molto positiva e significativa,
anche se allo stesso tempo osserviamo un certo grado di
rallentamento", ha spiegato Trichet, sottolineando però come
siamo di fronte a "un livello anormale di inflazione". Ma se
la crescita, dopo un ulteriore rallentamento potrà
riprendere a crescere, soprattutto grazie al contributo
delle economie emergenti, gli alti prezzi delle commodities
spingeranno l'inflazione nel 2008 a livelli superiori a
quelli del 2007.(ANSA).
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MUTUI: SALVATAGGIO FANNIE-FREDDIE,
CRITICHE SU COSTI
08 Settembre 2008
17:52 NEW YORK -
di
ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 8 SET - Lo 'Zio Sam' diventa un gigante nel mercato
dei mutui: la presa di controllo di Fannie Mae e Freddie Mac
da parte dell'amministrazione Bush se da un lato fa volare i
listini di tutto il mondo e punta a stabilizzare i mercati,
dall'altro solleva da più parti molte perplessità. Oltre ai
costi dell'operazione (c'é chi parla di 100 miliardi di
dollari chi, come William Poole ex presidente della Fed di
St. Louis, di oltre 300 miliardi), le perplessità sono
legate sulle conseguenze che il salvataggio avrà sui
consumatori e sulla sua adeguatezza a mettere al riparo i
mercati da eventuali turbolenze. In particolare,
l'attenzione degli osservatori sembra concentrata su
un'unica domanda: il salvataggio di Fannie e Freddie è
sufficiente oppure ci saranno ulteriori interventi? Per i
consumatori il salvataggio si tradurrà in calo iniziale dei
tassi sui mutui: si tratterà comunque di una flessione
contenuta che non riuscirà a invertire il trend di calo dei
prezzi. Alcuni potranno approfittare per spuntare condizioni
migliore nel rinegoziare il proprio prestito. E le regole
del settore potrebbero subire lievi cambiamenti. "E il
governo federale - osserva il New York Times - pagherà per
tutto questo con i soldi dei contribuenti". E tutto questo -
precisano alcuni osservatori - potrebbe causare più
arrabbiature da parte dei consumatori che altro: il mercato
magari si stabilizzerà ma questo non è detto che si tradurrà
in una spinta a comprare per i consumatori. Inoltre chi ha
accesso mutui a tasso fisso non godrà di alcun vantaggio,
anzi "si indignerà" per l'accaduto. "Il commissariamento che
il segretario al Tesoro Henry Paulson ha annunciato non è
altro che una nazionalizzazione con un altro nome. Non è
stato facile per un'amministrazione repubblicana prendere il
controllo dei due colossi dopo aver promesso per due mesi
che non lo avrebbe fatto", afferma il Financial Times,
osservando come la nazionalizzazione di Fannie e Freddie,
"in un paese poco disposto al controllo pubblico" é circa 25
volte maggiore di quella condotta per la britannica Northern
Rock. A pagare il prezzo del salvataggio - prosegue il
quotidiano economico - saranno gli investitori in azioni
ordinarie e privilegiate. I possessori di titoli senior,
molti dei quali sono investitori esteri, godranno invece di
una maggiore protezione, mentre i veri vincitori saranno i
possessori del debito subordinato. (ANSA).
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CAMBI: DOLLARO SU CON SALVATAGGIO
FANNIE-FREDDIE,EURO A 1,41
08 Settembre 2008
18:46 NEW YORK -
di
ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 8
SET - L'euro rivede i minimi da circa un anno, ripiegando a
quota 1,41 dollari, in un mercato che ha concentrato tutta
l'attenzione sul salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac, i
due pilastri del credito ipotecario negli Usa travolti dalla
crisi dei mutui. La mossa decisa da Washington potrebbe
contribuire ad attenuare le pressioni sui mercati finanziari
e a ridare, almeno per il momento, fiducia agli investitori
che già oggi hanno ripreso a puntare su asset denominati in
dollari, innescando il rimbalzo a Wall Street. Il biglietto
verde ha così ripreso quota e l'euro è scivolato fino a un
minimo di seduta di 1,4118 dollari per poi assestarsi
attorno a 1,4135 dollari contro 1,4223 dollari degli ultimi
scambi di venerdì scorso a New York. In un primo tempo,
invece, la moneta europea si era spinta fino a un massimo di
giornata 1,4428 dollari. Va detto che il salvataggio di
Fannie Mae e Freddie varato dal Tesoro americano non viene
visto come una soluzione dei problemi del mercato del
credito, mentre inciderà pesantemente sui costi a carico
dell'amministrazione Usa, ma per ora il dollaro sta
approfittando soprattutto del generale indebolimento della
valuta unica che continua a soffrire il deterioramento
dell'economia del Vecchio Continente. L'elevato livello
dell'inflazione europea in aggiunta alla stretta del credito
e alla debolezza dei consumi, degli investimenti e del
mercato del lavoro rafforza i timori di recessione economica
e oggi l'unica nota positiva è arrivata dalla Gran Bretagna:
il dato sui prezzi alla produzione ad agosto ha evidenziato
sorpresa un calo dello 0,6%. E' il ribasso più marcato dal
1986, segno che la frenata del prezzo del petrolio comincia
a trasferirsi sui prezzi. (ANSA).
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08 Settembre 2008 19:41 MILANO
+++ MUTUI: EUROPA RECUPERA 200 MLD,E' IL MIGLIOR RIALZO DEGLI
ULTIMI 6 MESI
+++
(ANSA) - MILANO, 8 SET - Le Borse
applaudono al salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac targato
Henry Paulson. Dopo una settimana di forti tensioni, i listini
di tutto il mondo hanno tirato il fiato sull'onda dell'annuncio
del segretario del ministero del Tesoro Usa di salvare le due
agenzie statunitensi di finanziamenti immobiliari. Un piano che
è piaciuto a tutte le piazze finanziarie che lo ritengono in
grado di far uscire i mercati dalla crisi iniziata un anno fa o
comunque una misura necessaria per evitare danni maggiori. Da
Tokyo (+3,3%) a New York (+1,35% alle ore 18:00), passando per
Francoforte (+2,22%), Milano (+3,13%) e Parigi (+3,42%). Senza
escludere Londra (+3,92%), dove le contrattazioni sono però
durate solo pochi minuti in seguito a un black-out durato circa
sette ore e che ha di fatto paralizzato il listino per l'intera
seduta. E così, dopo una settimana nera e una giornata in cui le
due protagoniste, Fannie Mae e Freddie Mac, sono capitolate di
oltre ottanta punti percentuali a Wall Street, i principali
mercati del Vecchio Continente hanno recuperato in una sola
seduta circa 200 miliardi di capitalizzazione (Dj Stoxx 600
+3,1%), mettendo a segno il miglior balzo da marzo a questa
parte. A rialzare la testa sono state proprio le banche, da
oltre un anno principali vittime delle turbolenze scatenate
dalla tempesta dei mutui "subprime". E in un sol giorno il
settore del credito del Vecchio Continente è riuscito a crescere
di oltre 6,5 punti percentuali (sottoindice Dj Stoxx), al traino
di Hbos (+12%), Barclays (+11%) e Deutsche Bank (+6,5%). In
volata anche Ubs (+8,33%), la banca europea maggiormente colpita
dalla crisi. "E' l'inizio della fine", ha commentato un
operatore che si é detto ottimista. "I mercati cominceranno a
recuperare a breve e nel 2009 si tornerà a crescere, in scia
anche all'attesa frenata dell'inflazione". Più cauto un
analista: "La mossa del Tesoro Usa è fondamentale per cercare di
aumentare il valore degli asset e la liquidità del sistema
finanziario, tuttavia non credo che adesso inizierà un fase
esplosiva per i mercati. Molti problemi ci sono ancora ma non le
soluzioni da adottare". A fare bene anche i titoli delle
costruzioni con il sottoindice Dj Stoxx che è salito di oltre 4
punti percentuali. Vinci ad esempio è salita a Parigi del 4,5
per cento e la olandese Royal Bam il 2,6 per cento. In forma
anche i petroliferi, nonostante le oscillazioni del barile a New
York intorno quota 106 dollari: Total è balzata del 3% ed Eni
del 2,5 per cento. Guardando poi le compagnie aeree bene Air
France (+2,8%), dopo la pubblicazione dei dati sul traffico
passeggeri di agosto. Nella tabella l'andamento degli indici dei
titoli guida dei principali mercati internazionali: - Tokyo
(chiusura) +3,3% - Hong Kong (chiusura) +3,8% - Londra
(chiusura) +3,9% - Parigi (chiusura) +3,4% - Francoforte
(chiusura) +2,2% - Milano (chiusura) +3,1% - Madrid (chiusura)
+3,7% - Amsterdam (chiusura) +2,4% - Stoccolma (chiusura) +3,7%
- Zurigo (chiusura) +2,8% - Dow Jones (in corso) +1,3%. .(ANSA).
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MUTUI: VERSO AUDIZIONE PER CHIARIRE
ZONE OMBRA FANNIE-FREDDIE
08 Settembre 2008
19:55 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 8 SET - Un'audizione a breve termine per chiarire le
zone d'ombra dell'inedito piano di salvataggio di Fannie Mae
e Freddie Mac. E' quanto intende convocare il presidente
delal Commissione affari bancari del Senato, Chris Dodd.
Secondo indiscrezioni già questa settimana l'audizione
potrebbe avere luogo: uno degli obiettivi dovrebbe essere
quello di spiegare perché i contribuenti dovrebbero sborsare
miliardi di dollari per salvare le due istituzioni a
capitale privato. "Dobbiamo capire le circostanza che hanno
spinto l'amministrazione Bush a cambiare atteggiamento", ha
spiegato Dodd, riferendosi al fatto che le autorità hanno
ripetuto per circa due mesi che non intendevano utilizzare i
poteri che gli erano stati conferiti. "Poche settimane fa il
segretario al Tesoro aveva dichiarato che non intendeva
utilizzare la possibilità di interevento che gli era stata
concesso dal Congresso", ha aggiunto Dodd. Quando con
l'approvazione del piano casa si attribuivano poteri inediti
a Paulson, il segretario aveva spiegato, facendo ricorso
alla teoria del bazooka, che: "Se uno ha un bazooka in tasca
e la gente lo sa, allora non ci sarà bisogno di
utilizzarlo". Una teoria, che oggi, sembra essere fallita.
(ANSA).
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MUTUI: FANNIE-FREDDIE, I SALVATAGGI
DELL'ERA BUSH/ANSA
08 Settembre 2008
20:11 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 8 set - In un'amministrazione repubblicana come quella
attuale, da sempre a favore della deregolamentazione, questo
ultimo anno - constata il New York Times - ha segnato per
così dire un'inversione di tendenza, fra salvataggi
effettuati, altri in corso d'opera e quelli che ancora
potrebbero arrivare. Ecco di seguito i salvataggi
'completati', quelli in corso, quelli proposti, quelli
probabili e quelli possibili. - COMPLETATI: Bear Stearns,
Fannie Mae e Freddie Mac. - IN CORSO: Gli americani hanno
già goduto di un pacchetto di stimolo fiscale. Ora gli occhi
sono puntati su cosa farà la prossima amministrazione. Sul
fronte immobiliare il piano casa, così come il salvataggio
di Fannie Mae e Freddie Mac potrebbe giovare a coloro che
vanno incontro al pignoramento dell' immobile. Resta però da
vedere se il governo deciderà altre mosse per rinvigorire il
mercato immobiliare. - PROPOSTI: Le tre sorelle di Detroit (Gm,
Ford e Chrysler) chiedono al governo un finanziamento a
basso interesse per 50 miliardi di dollari, cioé il doppio
di quanto inizialmente chiesto. Secondo gli analisti, se la
richiesta sarà soddisfatta l'ipotesi di un eventuale
fallimento di Gm e Ford si allontana. Sul fronte più
generale dei trasporti, il Dipartimento dei Trasporti ha
chiesto al Congresso 8 miliardi di dollari per il Federal
Highway Fund, i cui fondi stanno per terminare visto che gli
americani guidano meno e quindi pagano meno tasse sui
carburanti. - PROBABILI: Il governo potrebbero essere
costretto a intervenire per soccorrere la Federal Deposit
Insurance, la cui ratio sulle riserve è sotto al minimo
richiesto, e il Pbgc (l'organismo che assicura delle
pensioni private), che vanta attualmente un rosso
miliardario. - POSSIBILI: Lehman Brothers, anche se è
probabile che ce la faccia a uscire dalla crisi con le sue
stesse gambe. Il governo potrebbe inoltre vedersi costretto
a intervenire anche in soccorso di altre società finanziarie
o hedge fund. (ANSA).
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WALL
STREET:
SI SGONFIA, NON REGGE L'EFFETTO PAULSON
08 Settembre 2008 18:21 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Acquisti concentrati su banche e
societa' immobiliari, resistono in positivo Dow e S&P500,
mentre il Nasdaq passa in rosso. Inversione di rotta del
greggio, molto volatile. Giu' i bond.
Dopo l’euforia iniziale che aveva spinto i listini azionari
a registrare rialzi superiori al 3%, si ridimensiona la
performance della piazza di New York, al giro di boa
contrastata (controlla la performance in tempo reale). I
solidi acquisti innescati dal piano di salvataggio del
Tesoro Usa relativo al commisariamento dei due colossi
paragovernativi dei mutui immobiliari, Freddie Mac (FRE) e
Fannie Mae (FNM), non hanno retto a lungo, tanto che il
Nasdaq (che non gode di una massiccia presenza di titoli
finanziari ed homebuilders, su cui si sono concentrati i
Buy) e’ passato in rosso.
Il clima sull’industria del credito e sul settore
immobiliare sembra comunque essersi relativamente disteso
rispetto ai mesi precedenti. L’operazione descritta dal
segretario al Tesoro Paulson, decisa per evitare una "grave
tempesta sui mercati finanziari negli Usa e nel resto del
mondo", prevede l'acquisto proprio da parte del Dipartimento
del Tesoro delle azioni privilegiate dei due istituti e
l’investimento di ben $100 miliardi in ognuna di esse per
evitare il rischio di insolvenza. Le due azioni hanno ceduto
quasi interamente il valore di scambio alla luce del
commissariamento: sia Fannie che Freddie segnano un ribasso
superiore all’80% a meta’ giornata. La banca d’affari
Merrill Lynch (MER) ha rivisto al ribasso le stime sul
target price a $0.50 per FNM e $0.25 per FRE.
L'operazione in se' ha ridato fiducia agli investitori, che
ora sperano in una ripresa delle concessioni di prestito da
parte delle banche ai consumatori. Tra gli altri titoli
finanziari, sia Washington Mutual (WM) che Lehman Brothers (LEH)
trattano in netto progresso in avvio grazie all’annuncio del
cambio ai vertici delle due banche. A trattare in buon
rialzo sono anche i fondi REIT (Real Estate Investment
Trust) che godono dei commenti favorevoli degli analisti
alla luce delle migliorate prospettive sull’industria del
credito.
Sul fronte mergers & acquisitions, confermata la trattativa
di acquisto tra le due societa’ del tabacco Altria (MO) e
UST (UST): la prima paghera’ $69.50 per azione (pari a circa
$10 miliardi) per rilevare l’altra.
Gli operatori stanno seguendo da vicino anche gli sviluppi
sul fronte energetico. In mattinata il greggio si e’ spinto
oltre i $109 al barile sulle speculazioni di un
rafforzamento dell’uragano Ike (abbattutosi sulle coste di
Cuba nella notte) mentre si accinge ad entrare nel Golfo del
Messico. I futures con consegna ottobre hanno comunque
invertito rotta ed al momento segnano un ribasso di $1.18 a
$105.05 al barile. La scorsa settimana hanno riportato una
perdita di circa l’8%.
Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro continua a cedere
terreno nei confronti del dollaro, scivolato ai minimi di 11
mesi gia’ in mattinata sotto quota 1.42. Al momento il
cambio tra le due valute e' pari a 1.4112. In rialzo l’oro a
$805.80 (+$3.00) l’oncia. In ribasso i Titoli di Stato: il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.73%.
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Fonte -
WallStreetItalia |
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WALL
STREET:
IN RALLY CON NUOVO PIANO GOVERNO USA
08 Settembre 2008 22:10 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
L'intervento di Washington sui due
colossi dei mutui ipotecari Fannie Mae e Freddie Mac
rasserena gli animi a New York. Ondata di Buy sui comparti
finanziario ed immobiliare. In fuga il dollaro, ai massimi
di 11 mesi.
Grazie al piano di salvataggio dei due colossi dei mutui
ipotecari, Fannie Mae e Freddie Mac, da parte del governo
americano, i listini azionari statunitensi hanno chiuso la
serie di ribassi della scorsa settimana ed archiviato la
seduta in rally. Il Dow Jones ha guadagnato il 2.58% a
11510, l’S&P500 il 2.05 a 1267, il Nasdaq (particolarmente
volatile e passato in rosso a meta’ giornata) e’ avanzato
dello 0.62% a 2269.
L’operazione presentata dal segretario al Tesoro Paulson,
decisa per evitare una "grave tempesta sui mercati
finanziari negli Usa e nel resto del mondo", ha
relativamente disteso il clima sull’industria del credito e
sul comparto immobiliare, da oltre un anno in serie
difficolta’ per via dello scoppio della crisi subprime.
La nazionalizzazione di Fannie e Freddie si attuera’ grazie
all’intervento diretto del Dipartimento del Tesoro che
rilevera’ le azioni privilegiate dei due istituti ed
operera’ un investimento di $100 miliardi in ognuna di esse
per evitare il rischio di insolvenza. Le due azioni hanno
ceduto quasi interamente il valore di scambio alla luce del
commissariamento: sia Fannie che Freddie hanno chiuso con un
ribasso giornaliero superiore all’80%. La banca d’affari
Merrill Lynch (MER) ha rivisto al ribasso le stime sul
target price a $0.50 per FNM e $0.25 per FRE.
"Non sappiamo ancora se questo e’ l’inizio della fine o la
fine dell’inizio" ha affermato Paul Nolte, responsabile
degli investimenti di Hinsdale Associates. "Resta pero’ la
speranza che questa mossa sia determinante per un recupero
del mercato delle case ed una ripresa delle concessioni dei
prestiti".
L'operazione in se' ha ridato fiducia agli investitori, che
ora sperano in una ripresa delle concessioni di prestito da
parte delle banche ai consumatori. Lo spider finanziario,
che in avvio segnava un rialzo di ben 8 punti percentuali,
alla fine delle contrattazioni ha guadagnato poco piu’ del
3%. Bank of America (BAC), Citigroup (C) e Morgan Stanley (MS)
hanno realizzato performance di tutto rispetto; in buon
rialzo anche i fondi REIT (Real Estate Investment Trust) che
godono dei commenti favorevoli degli analisti alla luce
delle migliorate prospettive sull’industria del credito. Non
sono riuscite invece a partecipare al rally Washington
Mutual (WM) e Lehman Brothers (LEH), entrambe alle prese con
nuovi cambi ai rispettivi vertici societari.
Tutti i componenti del Dow Jones hanno terminato la sessione
in territorio positivo, anche il colosso aerospaziale Boeing
(BA) nonostante l'inizio dello sciopero dei suoi macchinisti
a causa del mancato raggiungimento di un accordo sulle nuove
condizioni contrattuali.
Sul fronte mergers & acquisitions, confermata la trattativa
di acquisto tra le due societa’ del tabacco Altria (MO) e
UST (UST): la prima paghera’ $69.50 per azione (pari a circa
$10 miliardi) per rilevare l’altra.
Gli operatori hanno seguito da vicino anche gli sviluppi sul
comparto energetico. In mattinata il greggio si e’ spinto
oltre i $109 al barile sulle speculazioni di un
rafforzamento dell’uragano Ike (abbattutosi sulle coste di
Cuba nella notte) mentre si accinge ad entrare nel Golfo del
Messico. I futures con consegna ottobre hanno ridotto i
guadagni sul finale (+11 centesimi) a 106.34 al barile. La
scorsa settimana hanno riportato una perdita pari a circa
l’8%.
Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro ha continuato a
cedere terreno nei confronti del dollaro, scivolato ai
minimi di 11 mesi sotto quota 1.42. Nel tardo pomeriggio il
cambio tra le due valute e' pari a 1.4123. Invariato l’oro a
$802.5 (-$0.30) l’oncia. In ribasso infine i Titoli di
Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al
3.6650%.
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