09 Settembre 2008 08:35 MILANO
+++ BORSA: ASIA RITRACCIA CON CALO ORO E PETROLIO, DEBOLI BANCHE
+++
(ANSA) - MILANO, 9 SET - Seduta
negativa in Asia dove il segno meno degli indici guida annulla i
guadagni della vigilia. Sono le materie prime, le compagnie
navali e le società finanziarie a frenare i listini sui timori
che un rallentamento dell'economia globale rallenti le loro
performance. Newcrest Mining (-3,9%) e Cnooc (-3,7%) in calo
sulla frenata delle quotazioni del greggio e dell'oro. Deboli
anche Bhp Billiton (-3,9%). Tra le compagnie di trasporto cargo
navale Mitsui Osk Line ha lasciato il 6,6%, Neptune Orient Lines
il 5,5%, Kawasaki Kisen Kaisha il 6%. Deboli i finanziari con
Macquarie Bank che ha perso il 7,2% e Lehman Brothers Sumitomo
Financial Group il 3,3%. Particolarmente colpite dagli ordini in
vendita le banche in Cina e Hong Kong dopo un report di Goldman
Sachs. Bank of Communications ha lasciato il 5,2%, China Citic
Bank il 3,5%, Compal il 6,9%. Di seguito gli indici dei titoli
guida delle principali borse di Asia e Pacifico: - Tokyo -1,77%
- Hong Kong -2,00% - Shanghai +0,21% (seduta in corso) - Taiwan
-3,51% - Seul -1,50% (seduta in corso) - Sydney -1,72% - Bombay
-0,45% - Singapore -1,41% (seduta in corso) - Kuala Lumpur
-0,49% - Giakarta -3,16% - Bangkok -0,45% (ANSA)
FMI: LIPSKY, NUOVA ACCELERAZIONE
ECONOMIA MONDIALE IN 2009
09 Settembre 2008
11:10 NEW YORK
-
di ANSA ____________________________
(ANSA-AFP) - NEW
YORK, 9 SET - La crescita dell'economia mondiale continuerà
a rallentare nel secondo semestre del 2008 prima di
riaccelerare progressivamente nel 2009. E' quanto prevede il
numero due del Fondo monetario internazionale, John Lipsky.
"L'economia mondiale dovrà ancora rallentare nel secondo
semestre 2008, prima di una ripresa progressiva nel 2009",
ha detto. Il Fondo monetario prevede che la crescita
mondiale rallenti al 3% alla fine del 2008, per poi
rimontare al 4% nel 2009, ha indicato, precisando che cifre
più precise saranno annunciate nei prossimi mesi. "La
ripresa dell'attività economica mondiale nel 2009 dovrebbe
essere trainata dalla fine dell'impatto negativo della
crescita dei prezzi del petrolio", ha sottolineato Lipsky.
Negli Stati Uniti la crescita dovrebbe scivolare all'1% nel
quarto trimestre 2008 prima di rimontare all'1,5% nel quarto
del 2009. Nella zona euro, invece, la crescita economia
dovrebbe rimanere limitata allo 0,75% nel quarto trimestre
di quest'anno per portarsi poi all'1,5% nel quarto trimestre
del 2009, ha aggiunto. Secondo Lipsky anche le economie
emergenti saranno affette dallo stesso andamento. La
crescita dovrebbe passare in questo caso da oltre l'8% nel
quarto trimestre 2007 al "poco più del 6%" nel quarto
trimestre 2008 a "più del 7%" nel quarto trimestre 2009.
(ANSA).
Lehman Brothers: tonfo del 17% in Borsa, sale
rischio credito
09 Settembre 2008
17:25 ROMA 9 SET -
di ANSA ____________________________
Azioni banca
d'investimento mai cosi' giu' dal febbraio 1999
(ANSA) - ROMA 9 SET - Lehman Brothers giu' alla borsa di New
York. Le azioni della banca newyorchese cedono il 17% a
11,77 dollari, ai minimi dal febbraio '99. E i
credit-default swap dell'istituto, con cui gli investitori
si assicurano dal rischio di credito (e quindi una misura
del rischio d'insolvenza sulle obbligazioni dell'istituto),
schizzano verso l'alto di ben 28 punti base a quota 352.
Lehman Brothers e' una delle banche d'investimento Usa piu'
in difficolta' a causa della crisi dei mutui 'subprime'.
LEHMAN BROTHERS: FED NON COMMENTA SCIVOLONE
TITOLO
09 Settembre 2008
18:17 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 9 set - La Fed "rifiuta di commentare" lo scivolone
del titolo Lehman Brothers, che è arrivato a cedere in Borsa
oltre il 30%. Lo riporta la Cnbc. La più piccola delle
banche d'affari statunitense avrebbe interrotto - secondo
quanto riporta il Wall Street Journal - le trattative con la
coreana Kdb, in seguito al ripensamento dei regolatori
sudcoreani che hanno invitato la Kdb ad assumere un
atteggiamento più cauto nei confronti di un possibile
investimento in Lehman Brothers. Lehman avrebbe così avviato
- secondo indiscrezioni - negoziazioni con altri potenziali
investitori, fra i quali figurerebbero la canadese Rbc e la
giapponese Nomura Securities.(ANSA).
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WALL
STREET:
FORTE SELL-OFF PRECIPITA LEHMAN
09 Settembre 2008 22:15 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Wall Street ha segnato la prima
perdita degli ultimi tre giorni, trascinata al ribasso dal
comparto finanziario (appesantito dal crollo della banca
d’affari Lehman Brothers), e dal ribasso dei prezzi delle
commodities, responsabile delle brutte performance delle
aziende minerarie ed energetiche. Il Dow Jones ha ceduto il
2.43% a 11230, l’S&P500 il 3.41% a 1224, il Nasdaq e’
arretrato del 2.64% a 2209.
Il titolo della banca americana Lehman Brothers (LEH) e’
arrivato a segnare una perdita pari a -44.95% (ai minimi di
10 anni), maturata in seguito alla conclusione delle
trattative con la Korea Development Bank che nei giorni
scorsi aveva mostrato un certo interesse nel rilevamento di
una quota della societa’. Il ritiro degli investitori
asiatici ha riesumato le paure sullo stato di liquidita’
dell’azienda, nell’ultimo anno in evidente difficolta’ a
causa dello scoppio della crisi subprime. L’agenzia di
rating S&P ha annunciato che potrebbe tagliare il giudizio
sulla qualita’ del credito della banca a causa della
"sostanziale" perdita che il gruppo potrebbe riportare nel
terzo trimestre.
Lo spider settoriale (XLF) a fine giornata segna una perdita
del 4.7%, pressato anche dalla brutta prova di Washington
Mutual (WM), sceso del 20% ad un giorno dal siluramento del
vecchio amministratore delegato del gruppo. Tra i componenti
del Dow Jones, Bank of America (BAC) e Citigroup (C) hanno
registrato le piu’ deboli performance.
Le azioni energetiche, miglior gruppo dello S&P500 fino allo
scorso giugno (ed in calo -24% da allora), hanno ceduto
terreno sulla scia del nuovo ribasso del petrolio, portatosi
ai minimi di aprile. Con una perdita giornaliera di $3.08
(-2.9%), i futures con consegna ottobre hanno archiviato la
seduta a quota $103.26 al barile. Non e’ ancora stato
comunicato il resoconto del meeting dell’OPEC a Vienna, ma
e’ ampiamente scontata una conferma dell’attuale produzione
giornaliera.
Massey Energy (MEE), il quarto produttore americano di
carbone, ha chiuso con una perdita del 19%, Valero Energy (VLO),
la maggiore raffineria indipendente Usa, ha ceduto quasi il
12%, -10% per Freeport-McMoRan (rame). Il motivo dietro al
forte calo delle societa’ attive nel comparto delle
commodities risiede nelle propsettive di rallentamento
economico a livello globale.
A deprimere il clima sulla borsa americana sono stati anche
i ribassi registrati all’interno del comparto immobiliare.
Nel mese di luglio i compromessi per l'acquisto di case
hanno registrato un calo che ha deluso le previsioni degli
economisti. Inoltre, a causa dell’ulteriore deterioramento
delle condizioni del mercato a cui si e’ assistito negli
ultimi mesi, la banca svizzera Credit Suisse ha emesso un
downgrade su ben quattro societa’ americane immobiliari:
Toll Brothers (TOL), Pulte Homes (PHM), DR Horton (DHI) e KB
Home (KBH).
Tra gli altri titoli, il colosso dei prodotti di largo
consumo, Procter & Gamble, ha ricevuto un downgrade in
mattinata da parte degli analisti di Merrill Lynch (MER) che
giudicano il titolo sopravvalutato. La farmaceutica Pfizer (PFE)
ha invece risentito di un articolo pubblicato dal Wall
Street Journal in cui viene consigliata la somministrazione
del nuovo prodotto contro l’osteoporosi solo alle donne ad
elevato rischio di fratture. In controtendenza il colosso
fast food McDonald’s (MCD) che ha riportato una crescita
delle vendite comparate nel mese di agosto pari a +8.5% a
livello globale.
Sugli altri mercati, sul valutario, euro in lieve flessione
nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’
a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4105. In calo
l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso
hanno ceduto $10.50 a $792.00 l’oncia. Seduta positiva
infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a
10 anni e’ sceso al 3.5960%.
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