USA: GREENSPAN, ANCORA 50%
CHANCE DI RECESSIONE
10 Settembre 2008
00:24 NEW YORK
- di ANSA
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Il grande vecchio
della finanza mondiale, l'ex capo della Fed, Alan Greenspan,
torna ad allarmare sullo scenario economico. Possibile il
fallimento di...
L'economia americana ha "il 50% o più" di possibilità di
entrare in recessione.
A ribadirlo è l'ex presidente della Fed, Alan Greenspan,
secondo il quale a causa della crisi dei mutui subprime si
verificheranno ulteriori fallimenti di banche commerciali.
Greenspan, in
un'intervista rilasciata al network americano CNBC, ha anche
appoggiato il salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac,
aggiungendo che le due istituzioni potrebbero eventualmente
essere smembrate.
MUTUI: TRICHET, MONDO
INDUSTRIALIZZATO COLPITO AL CUORE
10 Settembre 2008
10:40 BRUXELLES
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di ANSA ____________________________
(ANSA) -
BRUXELLES, 10 SET - La crisi finanziaria scoppiata
nell'agosto 2007 ha colpito "il cuore del sistema
finanziario del mondo industrializzato". E' quanto ha
osservato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet,
parlando davanti alla commissione Affari Economici e
Finanziari dell'Europarlamento. "Io vedo crisi da 25 anni -
ha detto Trichet - ma finora tutti i conseguenti rischi
erano concentrati sulla periferia. Ora invece ad essere
toccato da questi gravi rischi è il cuore del sistema
finanziario del mondo industrializzato". Il presidente della
Bce ha anche rilevato che "la comunità delle banche centrali
ha accolto con favore la decisione di nazionalizzare Freddie
Mac e Fanny Mae tenuto conto dell'urgenza della situazione e
delle circostanze eccezionali".(ANSA)
MUTUI: USA;DOMANDA IN RIALZO DEL
9,5%, SALGONO ACQUISTI CASE
10 Settembre 2008
13:11 ROMA
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di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 10
SET - La domanda di mutui ipotecari è in recupero negli Usa:
la scorsa settimana, secondo la Mortgage Bankers'
Association, si è registrato un +9,5% dell'indice che
sintetizza le richieste (risultato a 496,2), frutto di un
+6,4% della domanda vera e propria di finanziamenti
ipotecari e di un balzo del 15% delle richieste di
rifinanziamento di mutui già esistenti. In diminuzione i
costi: secondo la Bloomberg il tasso medio pagato su un
mutuo trentennale è sceso ai minimi da maggio, al 6,06% dal
6,39% della settimana precedente.(ANSA).
IMMOBILIARE USA: TOCCATO IL FONDO, ORA
RECUPERA?
10 Settembre 2008
14:07 NEW YORK
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di ANSA ____________________________
La domanda di mutui ipotecari
e' in recupero negli Stati Uniti: per la Mortgage Bankers
Association, la scorsa settimana si e' registrato un +9,5%
nei finanziamenti di prestiti immobiliari.
La domanda di mutui ipotecari e' in recupero negli Usa: per
la Mortgage Bankers' Association, la scorsa settimana si e'
registrato un +9,5%. L'incremento registrato dall'indice che
sintetizza le richieste (risultato a 496,2), e' frutto di un
+6,4% della domanda vera e propria di finanziamenti
ipotecari e di un balzo del 15% delle richieste di
rifinanziamento di mutui esistenti. In diminuzione i costi:
il tasso medio pagato su un mutuo trentennale e' sceso ai
minimi da maggio, al 6,06% dal 6,39%.
RUSSIA, UN CROLLO IN BORSA SENZA
RUMORE
10 Settembre 2008
14:15 MOSCA
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di ANSA ____________________________
Blue chips ai
minimi dal 2006. Il crollo viene attribuito all'effetto
panico scatenato dalla crisi nel Caucaso e dal gelo con
l'Occidente, al calo del greggio e alla crisi del mercato
Usa che sta contagiando le borse mondiali.
La borsa di Mosca sta registrando da alcune settimane un
tonfo dopo l'altro, con gli indici che stanno tornando ai
livelli del 2006. Il crollo viene attribuito all'effetto
panico scatenato dalla crisi nel Caucaso e dal conseguente
gelo con l'Occidente, al calo dei prezzi petroliferi, alla
crisi del mercato americano che sta contagiando le borse
mondiali.
Ieri, l'indice Rts ha perso il 7,51%, mentre il Mmvb (il
Micex russo) ha segnato un meno 9,08%. E stamani, a metà
delle contrattazioni, le perdite si attestavano fra il 3 e
il 7%, con il Rts che segnava un meno 4,81% e il Mmbv meno
4,27%. Tutti le blue chips hanno toccato il minimo.
Gazprom è scesa di 192 rubli per azione, consumando
dall'inizio dell'estate metà della propria capitalizzazione,
ora scesa sotto i 200 miliardi di dollari. Svanisce così il
sogno del presidente Aleksei Miller di farne la compagnia
leader delle borse mondiali, con un capitale sociale di
1.000 miliardi di dollari.
Gli esperti ritengono che la tendenza al ribasso continuerà,
soprattutto per ciò che riguarda il colosso monopolista del
metano russo. Il calo dei prezzi petroliferi, un programma
di investimenti che non favorisce la liquidità e pressioni
da parte dell'antitrust russo creano un clima negativo
destinato a durare. L'allarme è alto: dopo i grandi
investitori, anche i piccoli azionisti stanno lasciando il
mercato, per paura di un collasso.
RUSSIA; MEDVEDEV ACCUSA
USA,RESPONSABILI CRISI MONDIALE
10 Settembre 2008
13:53 MOSCA -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - MOSCA, 10
SET - Il presidente russo Dmitri Medvedev é intervenuto
sulla crisi dei mercati mondiali che sta affossando anche le
borse russe, accusando gli Stati Uniti di esserne
responsabili. "Con la loro crisi finanziaria - ha detto
Medvedev - hanno minato molti paesi del mondo". "Noi - ha
aggiunto il leader del Cremlino citato dall'agenzia
Itar-tass - non possiamo intervenire sui mercati Usa. Sono
loro che devono analizzare e correggere i loro sistemi di
mutui".(ANSA)
Russia: Borsa di Mosca a picco
10 Settembre 2008
15:56 MOSCA
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di ANSA ____________________________
(ANSA) - MOSCA,
10 SET - La borsa di Mosca sta registrando da alcune
settimane un tonfo dopo l'altro, con gli indici che stanno
tornando ai livelli del 2006.Il crollo viene attribuito
all'effetto della crisi nel Caucaso e dal conseguente gelo
con l'Occidente, al calo dei prezzi petroliferi, alla crisi
del mercato americano. Ieri, l'indice Rts ha perso il 7,51%,
mentre il Mmvb (il Micex russo) ha segnato un meno 9,08%. E
stamani, a meta' delle contrattazioni, le perdite si
attestavano fra il 3 e il 7%.
LEHMAN BROTHERS: IN BILICO DOPO 150 ANNI DI
STORIA /SCHEDA
10 Settembre 2008
19:14 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW YORK, 10
set - Ha oltre un secolo e mezzo. Ma ora il suo futuro
appare in bilico a causa della crisi dei mutui subprime che
l'ha travolta, così come ha messo in ginocchio alcune delle
maggiori istituzioni finanziarie al mondo che, dall'agosto
2007, hanno registrato complessivamente svalutazioni per
oltre 500 miliardi di dollari. Lehman Brothers, per cercare
di arginare la caduta in Borsa, annuncia prima del previsto
i dati del secondo trimestre, che si chiude con un buco da
3,9 miliardi di dollari, rispetto all'utile record da 4,2
miliardi di dollari registrato nello stesso periodo del
2007. Dallo scoppio della crisi subprime, Lehman ha
effettuato svalutazioni complessivamente per 13,8 miliardi
di dollari. Lo scorso aprile la più piccola delle banche
d'investimento americane è stata costretta a raccogliere
capitali per 4 miliardi di dollari. In giugno, un nuovo
aumento per 6 miliardi. I timori sulla solidà della banca
hanno così iniziato a rafforzarsi di giorno in giorno,
spingendo sempre più in basso il titolo, sceso solo ieri del
45%. Dal 1993 la banca è guidata da Richard Fuld che,
nonostante le perdite e le difficoltà incontrate
dall'istituto, riesce a mantenere il proprio posto, a
dispetto di quanto accaduto per molti amministratori
delegati, costretti a lasciare i rispettivi incarichi in
seguito ai 'rossi' registrati. Lehman è stata fondata nel
1850 da Henry Lehman e dai suoi fratelli, Emanuel e Mayer,
in Alabama. Solo 8 anni più tardi la banca ha trasferito il
proprio quartier generale a New York: prima dell'11
settembre 2001, la sede si trovava a downtown Manhattan. Gli
attentati alle Torre Gemelle, però, l'hanno seriamente
danneggiata, costringendola a spostarsi nel cuore della
Grande Mela, vicino a Times Square. La crisi subprime è
costata complessivamente alle banche mondiali oltre 500
miliardi di dollari in svalutazioni. Le più colpite sono
state le banche americane, con oltre 250 miliardi di dollari
di svalutazioni, e vari salvataggi da parte del Governo.
Alle società europee va un po' meglio, con svalutazioni per
220 miliardi. Ecco di seguito una tabella che riporta le
svalutazioni registrate da alcune delle maggiori banche al
mondo - Citigroup 55,0 miliardi di dollari - Merrill Lynch
52,2 miliardi di dollari - UBS 44,2 miliardi di dollari -
HSBC 27,3 miliardi di dollari - Wachovia 22,7 miliardi -
Bank of America 21,2 miliardi - Washington Mutual 14,7
miliardi - IKB Deutsche Industriebank 14,5 miliardi - Morgan
Stanley 14,2 miliardi di dollari - JPMorgan Chase 14,3
miliardi di dollari
MUTUI: MCCREEVY, CRISI COSTATA 120
MILIARDI IN EUROPA
10 Settembre 2008
19:27 BRUXELLES -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - BRUXELLES,
10 SET - Continua la crisi del sistema finanziario
internazionale. Secondo il commissario europeo per il
mercato interno, Charlie McCreevy "le perdite e le
svalutazioni ammontano a 350 miliardi di euro a livello
mondiale e a 120 miliardi in Europa". Il salvataggio delle
americane Fannie Mae e Freddie Mac sottolinea la serietà e
la profondità dello scompiglio finanziario. La crisi ha
mostrato, secondo il commissario, "la mancanza di una
legislazione adeguata nel settore privato e alcune debolezze
della cornice regolatoria globale". "Questa situazione ha
enfatizzato l'importanza di una buona cooperazione con gli
Stati Uniti. Questo non vuol dire che dobbiamo sempre optare
per le stesse soluzioni", ha sottolineato McCreevy. "La
debolezza nell'economia globale, il tumulto finanziario e
l'alto prezzo dei beni sono un cocktail pericoloso. Stiamo
lavorando duramente per un mutuo riconoscimento nel campo
dei titoli tra Usa e Europa. La Sec, la Consob americana, ha
recentemente proposto di allentare i requisiti di accesso
per gli investitori europei nel mercato statunitense: questa
è una buona notizia per le nostre imprese". (ANSA).
FITCH: RISCHI SUL BILANCIO USA DOPO
FANNIE-FREDDIE
10 Settembre 2008
20:00 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Il salvataggio di
Fannie Mae e Freddie Mac (i due colossi dei mutui ipotecari)
aumenta i rischi di bilancio ai quali il governo
statunitense deve fare fronte. Confermato comunque il
precedente...
Il salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac aumenta i rischi
di bilancio ai quali il governo statunitense deve fare
fronte, "ma questi restano nella soglia di tolleranza" per
il rating 'AAA' degli Usa, che viene confermato.
Lo afferma l'agenzia internazionale di rating Fitch,
spiegando che la valutazione 'AAA' è supportata, fra
l'altro, "dall'ampio ed elevato reddito e dall'economia
flessibile".
Nei giorni scorsi sia Standard & Poor's sia Moody's avevano
confermato la tripla A per gli Usa, spiegando,
separatamente, che il loro giudizio non risentiva della
nazionalizzazione delle due agenzie.
LEHMAN BROTHERS: PER HEDGE
FUND SOROS PERDITE OLTRE 100 MLN
10 Settembre 2008
22:08 NEW YORK
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di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW YORK, 10
set - L'hedge fund che fa capo al miliardario George Soros
ha perso almeno 110 milioni di dollari in seguito al suo
investimento in Lehman Brothers. Ma la cifra potrebbe essere
decisamente superiore, e arrivare a oltre 370 milioni di
dollari, a seconda del prezzo a cui ha rilevato la propria
partecipazione. In base ai dati della Sec, Soros Fund
Management ha acquistato circa 9,47 milioni di azioni Lehman
fra il 31 marzo 2008 e il 30 giugno. Gli acquisti, quindi,
sono stati effettuati prevalentemente durante il secondo
trimestre, uno dei peggiori nella storia della più piccola
delle banche d'affari statunitensi.
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