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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 16 settembre 2008

PARTE 2

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  Martedì 16 settembre 2008   Martedì 16 settembre 2008   Martedì 16 settembre 2008  
       
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LEHMAN: BANCA GIAPPONE, INIEZIONE DA 10 MLD EURO

16 Settembre 2008 02:44 TOKYO  - di ANSA
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(ANSA) - TOKYO, 16 SET - La Banca del Giappone (Boj) ha provveduto a una maxi iniezione di liquidità sui mercati da complessivi 1.500 miliardi di yen, pari a 10 miliardi di euro. L'operazione, come spiegato poco fa dal governatore Masaaki Shirakawa prima di riunire per due giorni il board di politica monetaria, rientra negli sforzi per "stabilizzare i mercati" dopo lo scossone dato da Lehman Brothers che ha presentato richiesta di bancarotta protetta. (ANSA).


 

 

LEHMAN: GIAPPONE; CRESCITA ECONOMIA PAGHERA' FRENATA USA

16 Settembre 2008 06:51 TOKYO  - di ANSA
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(ANSA) - TOKYO, 16 SET - Le turbolenze di Wall Street avranno un impatto "certamente negativo sulla crescita del Giappone". Lo ha detto il ministro delle Politiche economiche e fiscali, Kaoru Yosano. Commentando il crollo di Wall Street e il fallimento di Lehman Brothers, il ministro ha osservato che "l'economia giapponese è strettamente legata alla domanda esterna e all'export". Di fronte alla crisi in corso, ha aggiunto, "é inevitabile che la domanda dagli Usa sia destinata a diminuire, colpendo l'economia giapponese nel suo complesso". (ANSA).
 

 

 

Lehman: Giappone, Boj inietta altra liquidita', 6,7 mld euro

16 Settembre 2008 07:30 TOKYO - di ANSA
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Corea Sud, autorita' mercati bloccano attivita'
(ANSA) - TOKYO, 16 SET - La Banca centrale del Giappone (Boj), per stabilizzare i mercati, ha iniettato altra liquidita' per 1.000 mld di yen (6,7 miliardi di euro).L'azione segue di poche ore quella da 10 mld di euro decisa dopo la bancarotta di Lehman Brothers.Le turbolenze di Wall Street avranno un impatto certamente negativo sulla crescita del Giappone, ha detto il ministro dell'Economia giapponese. E intanto le autorita' di vigilanza sui mercati della Corea del Sud hanno bloccato delle attivita' di Lehman Brothers.

 

 

 

16 Settembre 2008 08:55 MILANO
+++ BORSA: IN ASIA ANCORA CICLONE LEHMAN, TOKYO -4,95% +++

(ANSA) - MILANO, 16 SET - Ancora uno scossone in Asia sull'incertezza che pervade i mercati finanziari con gli indici guida in calo di oltre il 4%. Dopo il 'lunedi' nerò i finanziari restano sotto pressione, il ciclone Lehman non è passato. Mitsubishi Ufj Financial lascia il 9,8%, Azora Bank il 19%, Kookmin Bank il 7,5%, Woori Finance Holding che controlla la seconda banca sudcoreana, ha perso il 9,9% per l'esposizione con Lehman. Non vengono risparmiati dagli ordini in vendita neppure i petroliferi, sul calo ai minimi degli ultimi sette mesi del prezzo del petrolio. Nel settore energia Inpex cede l'11%, Cnooc il 9,7%. In Giappone i costi per assicurare le società dal rischio default è ai massimi degli ultimi 5 mesi e la paura della recessione frena in generale gli investitori. "La crisi finanziaria non migliora e sembra sempre peggiorare - commenta un operatore - la Fed taglierà i tassi - prevede - per cercare di calmare le acque". Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico: - Tokyo -4,95% - Hong Kong -5,90% - Shanghai -4,82% - Taiwan -4,89% - Seul -6,10% - Sydney -1,39% - Bombay -2,29% (seduta in corso) - Singapore -1,44% (seduta in corso) - Kuala Lumpur -2,10% - Giakarta -4,17% - Bangkok -3,96% (ANSA).
 

 

16 Settembre 2008 10:57 MOSCA
+++ BORSA: MOSCA IN PICCHIATA (-6,7%) +++

(ANSA) - MOSCA, 15 SET - Continua il crollo della Borsa russa: poco prima della 13.00 (le 11.00 in Italia) l'indice Rts é sceso a 1.190 punti (-6,79%), con le blue chips in picchiata: da Gazprom (-8,28%) a Rosneft (-11,76%). Sostanzialmente sugli stessi livelli l'indice Micex (in rubli): -7,26%.(ANSA)

 

 

 

 

LEHMAN: ALLARME ANCHE SUI MERCATI FINANZIARI TURCHIA

16 Settembre 2008 11:42 ANKARA - di REUTERS
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(ANSA) - ANKARA, 16 SET - E' allarme nella comunità finanziaria turca dopo il crak della banca d'affari Usa Lehman Brothers. L'indice della Borsa di Istanbul (IMKB), calato ieri del 5,27%, stamane ha aperto in calo dell'1,4%, mentre la Lira Turca (YTL) si è deprezzata contro il dollaro dell'1,85% (1 dollaro vale 1,2610 lire turche), mentre contro l'euro il cambio é 1 euro pari per 1,7870 lire turche. Aumentano, invece, i tassi sui bond 2010, saliti al 19,21% (18,81% venerdì). Gli analisti finanziari locali - come rileva l'Ufficio Ice di Istanbul - fanno presente che solitamente gli inestitori esteri nei momenti di difficoltà si ritirano immediatamente dai mercati più "rischiosi" e quindi anche la Turchia potrebbe correre il rischio di un'ulteriore fuga dei capitali esteri così faticosamente richiamati negli ultimi 5/6 anni. Banca Centrale Turca, Bddk (Agenzia di Regolamentazione e Supervisione del sistema bancario), Capital Markets Board (Spk) e Sottosegretariato al Tesoro sono in massima allerta allo scopo di evitare danni strutturali al sistema finanziario-bancario ed economico turco. In primis, dovrebbe essere posposto il calo dei tassi di interesse (oggi il più alto d'Europa al 16,75%) deciso qualche settimana fa. Vari esperti osservano inoltre che l'andamento negativo dell'afflusso degli investimenti diretti esteri (Ide) nel primo semestre di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2007, potrebbe portare il totale degli Ide 2008 in entrata sotto i 15 miliardi di dollari (contro i 20-25 miliardi attesi) e conseguentemente riflessi negativi sul Pil. I principali analisti finanziari si spingono su previsioni di crescita intorno al 4-4,3%, mentre l'Ice di Istanbul ritiene più probabile che la crescita economica turca si attesti non oltre il 3-3,5%. (ANSA).
 
 

 

GERMANIA: INDICE ZEW, A SETTEMBRE A -41,1; MEGLIO DI ATTESE

16 Settembre 2008 11:57 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 16 SET - L'indice Zew di settembre si è così posizionato sul livello più alto da aprile scorso. Il miglioramento del clima di fiducia degli investitori si deve principalmente al ribasso dei prezzi petroliferi e all'indebolimento dell'euro. Più in dettaglio, l'indice che monitora la percezione delle condizioni attuali è salito da -9,2 a -1, mentre gli economisti si aspettavano un calo a -15. L' economia tedesca continua ad attraversare una fase di contrazione e nei giorni scorsi il presidente dell'istituto Zew, Wolfgang Franz, aveva affermato che non ci sarà una ripresa prima della fine dell'anno e che comunque, fino ad allora, non si può escludere una recessione. (ANSA).
 
 

 

Bce: iniezione liquidita', assegnati 70 miliardi di euro

16 Settembre 2008 12:20 FRANCOFORTE - di ANSA
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(ANSA) - FRANCOFORTE, 16 SET - La Bce ha iniettato sul mercato monetario della zona euro 70 mld di euro per allentare le tensioni nate dal crack di Lehman Brothers. Si tratta della seconda operazione straordinaria in due giorni, dopo l'immissione di liquidita' del valore di 30 miliardi attuata ieri. La partecipazione degli istituti di credito e' stata forte: 56 banche hanno partecipato all'operazione, per un ammontare totale di richieste per oltre 102 miliardi di euro, si legge in una nota della Bce.

 

 

GB: INFLAZIONE RECORD AD AGOSTO,CRESCITA PIU'FORTE DA 11 ANNI

16 Settembre 2008 13:01 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 16 SET - Inflazione su livelli record in Inghilterra. Ad agosto il tasso di inflazione ha evidenziato il più forte ritmo di crescita da 11 anni a questa parte segnando un rialzo del 4,7% su base annua. E' il livello più elevato dal 1997, da quando cioé è stata istituita la statistica. E' il quarto mese di fila che il tasso di inflazione supera il tetto del 3% fissato dal governo di Londra, mentre per la Banca d'Inghilterra l'obiettivo d'inflazione è collocato al 2%. Per l'istituto centrale sarà ora più difficile portare avanti la strategia di riduzione dei tassi di interesse per ridare fiato a una economia sull'orlo della recessione. Da dicembre ad aprile scorso, la Banca d'Inghilterra ha tagliato per tre volte il costo del denaro portandolo al 5%, livello che da allora non é più stato ritoccato. La dinamica dell'inflazione si è rivelata peggiore rispetto alle stime degli economisti che avevano messo in conto un aumento del tasso di crescita al +4,6% dopo il +4,4% di luglio. Su base mensile si è avuto inoltre un rialzo dello +0,5%. Forte accelerazione anche per l'inflazione 'core' (al netto di cibo, petrolio, alcolici e tabacco) che ha segnato ad agosto una crescita del 2%, ai massimi dal 1997. (ANSA).

 
 

 

MUTUI: STRAUSS-KAHN (FMI), CRISI SENZA PRECEDENTI

16 Settembre 2008 12:54 - di ANSA
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(ANSA-AFP) - IL CAIRO, 16 SET - La crisi economica e finanziaria che sta sconvolgendo i mercati internazionali è senza precedenti. Lo ha detto il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, sottolineando che tutte le economie mondiali registreranno un rallentamento. "Siamo di fronte a una crisi finanziaria mai vista", ha affermato precisando che le turbolenze sono partite "dal cuore del sistema", cioé dagli Stati Uniti, e non dalla periferia, e hanno toccato simultaneamente il mondo intero. "Le diverse parti del mondo sono più o meno toccate - ha detto - ma il rallentamento è generale". Secondo il direttore del Fmi, "tutte le economie mondiali rallenteranno tra mezzo punto e due punti", compresa la Cina e i Paesi europei. La differenza con la crisi del '29 e' che "noi disponiamo di strumenti che non ci permettono di evitare la crisi ma di attenuarne le conseguenze e di correggerne gli effetti", come il Fondo monetario, ha aggiunto. (ANSA).


 

 

 

WALL STREET: NERVI SALDI E TEST DI TENUTA

16 Settembre 2008 15:37 NEW YORK - di WSI
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La Fed immette liquidita' per $50 miliardi, i fed funds scendono al 2.15% dopo essere schizzati al 6%. Se AIG (-60%) non trova i soldi, salta stasera. "E se la Fed non taglia, scorrera' il sangue in borsa", dice un trader. Goldman Sachs -9%.
All’indomani della peggiore performance degli ultimi 7 anni, Wall Street apre nuovamente la seduta di borsa in territorio negativo (controlla la performance in tempo reale). Il comparto bancario continua a guidare la strada dei ribassi, appesantito dall’intensificarsi della crisi del credito che potrebbe comportare ulteriori cambiamenti allo scenario finanziario globale. Data la tensione che si respira sui mercati, la Fed ha iniettato in mattinata nuova liquidita' nel sistema per un valore di $50 miliardi. Cio' ha contribuito a far scendere i fed funds al 2.15% dopo essere schizzati al 6%.
Gli ultimi sviluppi nel mondo finanziario hanno spinto gli operatori a scommettere su un taglio del costo del denaro nella riunione del Fomc prevista in serata. "Se non accadra', scorrera' il sangue a Wall Street", ha detto un trader intervistato da Cnbc. I futures sui tassi indicano ora una probabilita' del 96% su un taglio dei tassi pari a 25 punti base. A rafforzare tale ipotesi e’ stato il rilascio dell’ultimo rapporto sui prezzi al consumo, scesi nell’ultimo mese proprio nella misura prevista dagli analisti. Le chance di un taglio del 50% (all’1.5% dunque) sono salite in pochi minuti al 50%.
La ridotta minaccia dell'inflazione rende infatti piu' facile per la Banca Centrale abbassare i tassi, nel tentativo di calmare le isterie del mercato dopo il fallimento di Lehman Bothers. Molti investitori ritengono tuttavia che possa essere uno sbaglio da parte della Fed essere troppo accomodante, e che quindi dovrebbe confermare l’attuale livello.
Gli operatori restano comunque molto preoccupati per il futuro dell’economia. Lo scenario finanziario statunitense potrebbe subire ulteriori cambiamenti con l’uscita di scena della societa’ assicuratrice American International Group, fino ad alcuni mesi fa il piu’ grosso gruppo americano in termini di valutazione di mercato. A causa dell’elevata esposizione sul business dei mutui a rischio, il titolo e’ piombato -61% nella giornata di ieri e nei primissimi minuti di contrattazioni cede il 60%, scambiato a $1.88.
Le agenzie di rating Moody’s, S&P e Fitch hanno tagliato il giudizio sulla qualita’ del credito dell’azienda. Cio’ ha contribuito ad incrementare il pessimismo degli investitori sul superamento della crisi da parte del gruppo. "Se AIG non sara’ in grado di raccogliere $75 miliardi entro domani (cosa molto improbabile), le tocchera’ la stessa sorte di Lehman" hanno commentato alcuni trader di New York nel pre-borsa.
Intanto ha deluso l'ultima trimestrale di un'altra grossa banca d'affari di New York. Goldman Sachs ha riportato un utile per azione di 10 centesimi migliore del consensus (ma comunque in forte calo -70% rispetto allo scorso anno), mentre i ricavi si sono attestati a livelli inferiori alle attese. Il titolo arretra -9.3% in avvio.
Nel comparto energetico prosegue lo scivolone del petrolio, ieri al di sotto dei $100 in chiusura per la prima volta da marzo. Al momento i futures con consegna ottobre segnano un ribasso di $4.15 a $91.56 al barile. Sul valutario, l’euro e’ scambiato in area 1.42 nei confronti del dollaro. In rally i titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.25%.
 
 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

MCCAIN: AZZARDO MORALE SE GOVERNO SALVA AIG

16 Settembre 2008 16:34 NEW YORK - di ANSA
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Secondo il candidato repubblicano alla Casa Bianca il governo Usa non deve alzare un dito per salvare il gigante delle assicurazioni in crisi. E promette: "nessun'altra crisi finanziaria se verro' eletto presidente".
Secondo il candidato repubblicano alla Casa Bianca John McCain il governo americano non deve alzare un dito per salvare il gigante delle assicurazioni in crisi Aig se non vuole che il peso del salvataggio ricada sui contribuenti. "L'azzardo morale è un tema che dobbiamo affrontare di pettO, ha detto McCain in una intervista oggi alla Cnbc. McCain ha parlato mentre Aig è in una corsa contro il tempo per ottenere 75 miliardi di dollari di prestiti da Goldman Sachs e JP Morgan Chase. Il governatore di New York David Paterson, apparso sulla Cnbc subito dopo McCain, ha detto che il colosso assicurativo ha ancora un giorno di tempo per reperire liquidità necessaria a restare in vita.
Per por fine all'era dell'azzardo morale, il rischio cioé che gli investitori entrino in contratti in malafede sapendo che il governo ha pronto il paracadute, McCain ha proposto una commissione di inchiesta in stile 11 settembre. Il senatore del'Arizona ha sparato a zero contro "l'avidità" e "gli eccessi" di Wall Street e chiesto nuove regole: il lavoratori americani "sono diventate vittime di una violazione del contratto sociale tra capitalismo e cittadini".
Il candidato repubblicano ha fatto oggi l'en plein delle interviste televisive sui programmi della mattina. Alla MsNbc ha garantito che non ci sarà un'altra crisi finanziaria se gli americani lo eleggeranno presidente. Alla Fox ha definito "osceni" i bonus incassati dai capitani di Wall Street durante la crisi e suggerito che ci possano essere "vie legalì per recuperare parte di questi soldi".

 

 

 

 

LEHMAN: DEFAULT ANCHE PER UNITA' GIAPPONE, TOKYO CROLLA/ANSA

16 Settembre 2008 16:42 TOKYO - di ANSA
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SECONDA PEGGIOR BANCAROTTA DA 1945, DA BOJ MAXI LIQUIDITA'
(ANSA) - TOKYO, 16 SET - Il ciclone Lehman Brothers si abbatte anche sul Giappone e sulla Borsa di Tokyo, mentre la divisione nipponica della quarta banca d'affari di Wall Street è costretta a depositare istanza di fallimento e a dare vita al secondo maggior default nel Sol Levante dal 1945. La festività del 'Rispetto per gli Anziani' salva per un solo effimero giorno la piazza finanziaria del Sol Levante che, al ritorno agli scambi, si allinea alle turbolenze in atto a livello globale e registra un pesante crollo. Il Nikkei, dopo una giornata convulsa, precipita del 4,95%, attestandosi ai minimi degli ultimi tre anni (8 luglio 2005) a quota 11.609,72, appesantita da titoli come Aozora Bank (-19%), istituto minore con esposizioni dichiarate verso Lehman per 25 milioni di dollari, e il colosso Mizuho Financial (-10%) esposta per alcune decine di milioni. A nulla sono servite le rassicurazioni del governatore della Banca del Giappone (BoJ), Masaaki Shirakawa, che a pochi minuti dall'avvio degli scambi ha promesso massimo impegno di vigilanza sulla "stabilità dei mercati finanziari" promettendo tutte le azioni necessarie. Come le due iniezioni di liquidità sui mercati da 2.500 miliardi di yen totali (16,7 miliardi di euro). Il premier Yasuo Fukuda ha riunito i ministri finanziari in un vertice d'urgenza al quale ha partecipato Shirakawa. "Il collasso di Lehman Brothers non colpirà seriamente le nostre istituzioni finanziarie", ha detto in seguito Fukuda, secondo cui è urgente il varo delle misure di rilancio dell'economia. "Non ci sono ragioni per essere preoccupati sulla tenuta del sistema finanziario", ha osservato il ministro delle Finanze, Bunmei Ibuki, che ha ricordato i continui contatti con i colleghi del G7, il club che riunisce Giappone, Usa, Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Canada. L'incertezza degli investitori è aumentata poi quando Lehman Brothers Japan, che ha in organico oltre 1.300 dipendenti nella prestigiosa e avveniristica sede della Mori Tower, ha depositato richiesta di bancarotta protetta alla Tokyo District Court dopo che la Financial Services Agency (Fsa), l'autorità di vigilanza sui mercati, aveva ordinato lunedì il consolidamento delle attività sospendendole per 12 giorni e il divieto di trasferire asset all'estero a tutela degli investitori domestici. "Per garantire il giusto trattamento ai creditori, c'é massima collaborazione con le istituzioni di regolamentazione", ha spiegato l'unità nipponica di Lehman il cui crac è il secondo più grande dalla fine della Seconda guerra mondiale. In abse alle proiezioni degli istituti di ricerca Teikoku Databank e Tokyo Shoko Research, le passività a fine agosto erano valutabili in 3.400 miliardi di yen (23 miliardi di euro): un livello inferiore solo al record di 4.530 miliardi di yen di Kyoei Life Insurance, la compagnia assicurativa crollata a ottobre 2000. Al tonfo di Tokyo, la più grande Borsa della regione asiatica, si sono unite a stretto giro tutte le altre dell'area come la numero due Hong Kong (-5,37%) e Seul (-6,1%). (ANSA).

 

 

 

16 Settembre 2008 16:51 NEW YORK
+++ RUSSIA: CROLLO (-17.5%) IN BORSA E TITOLI SOSPESI +++

L'indice Micex della Borsa russa, sceso a 881 punti, per una perdita giornaliera pari al 17.45% ha sospeso per un'ora la contrattazione di tutti i titoli per eccesso di ribasso.
Anche l'indice Rts (in calo di oltre il 10%), dopo il Micex, ha sospeso per un'ora la negoziazione di tutti i titoli. L'indice Rts è espresso in dollari ed è il listino principale della borsa russa.
I livelli raggiunti oggi dal listino russo hanno precedenti solo nel periodo del default del 1998. Evidente l'impatto del brusco calo del petrolio (-40% dai massimi di luglio), oltre alla debolezza del mercato globale e del settore finanziario.
Il gigante russo del gas e del petrolio, Gazprom, rischia il tracollo finanziario per debiti, secondo due esponenti dell'opposizione. L'ex vicepremier Boris Nemtsov, gia' capo dell'Unione delle forze di destra (Sps), e l'ex viceministro dell'Energia Vladimir Milov scrivono in un rapporto ripreso dal quotidiano 'Nezavisimaia Gazeta' che i debiti di Gazprom sarebbero saliti dai 13,5 miliardi di dollari del 2000 ai 61,6 del 2007, col rischio di bancarotta.

 

 

 

DRAGHI: CONTRO CRISI PIU' COOPERAZIONE E TRASPARENZA

16 Settembre 2008 17:01 BERLINO - di ANSA
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(ANSA) - BERLINO, 16 SET - Per affrontare le crisi finanziarie serve "una più forte cooperazione e la condivisione delle informazioni tra le autorità sia nazionali sia transfrontaliere". E' quanto ha detto il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi a Berlino sottolineando inoltre come sia necessaria "una maggiore trasparenza e un miglioramento dei processi informativi da parte del settore privato per permettere di valutare pienamente le condizioni del sistema finanziario e per formulare una politica economica appropriata". (ANSA).

 

 

LEHMAN: PAULSON ANNULLA DISCORSO, TUTTA ATTENZIONE A MERCATO

16 Settembre 2008 17:46 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 16 set - Il segretario americano al Tesoro, Henry Paulson, ha annullato il discorso che avrebbe dovuto tenere oggi nel pomeriggio a Washington al fine di "concentrare tutta la sua attenzione sugli sviluppi del mercato", che sconta in queste ore il fallimento di Lehman Brothers e le difficoltà di Aig. Secondo il governatore di New York, David Paterson, il colosso assicurativo non ha che una sola giornata a disposizione per raccogliere i capitali necessari.
 

 

 

LEHMAN: FMI, NON SI POSSONO ESCLUDERE NUOVE TURBOLENZE

16 Settembre 2008 19:18 WASHINGTON - di ANSA
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(ANSA) - WASHINGTON, 16 SET - Il Fondo Monetario Internazionale giudica gli sviluppi dell'ultimo fine settimana eventi da considerare "nel contesto di una ristrutturazione e di un consolidamento del settore finanziario, necessari a riportare efficienza nel settore". Ma riconosce che "la velocità e la portata di questi eventi ha aggiunto nuove incertezze nel breve termine che impediscono di escludere ulteriori turbolenze finanziarie". Ad affermarlo in una nota è il vicedirettore dell'Fmi, John Lipsky che ha valutato positivamente "le misure prese dalle banche centrali per aiutare la liquidità disponibile". Lipsky ha ribadito che il Fondo "continua a prevedere una graduale ripresa della crescita globale nel 2009, nonostante gli ultimi sviluppi rappresentino un potenziale aumento dei rischi per le stime future". "Gli esperti dell'Fmi sono in continuo contatto con i paesi membri - ha detto Lipsky - per aiutarli a valutare e far fronte alle implicazioni per le loro economie degli effetti delle ultime turbolenze". (ANSA).
 

 

 

 

16 Settembre 2008 19:31 MILANO
+++ LEHMAN:ATTESA SOCCORSO AIG E FED, BORSE EVITANO COLLASSO +++

MA A TOKYO (-5%) E IN EUROPA LANCETTE INDIETRO DI 3 ANNI
(di Nicola Capodanno) (ANSA) - MILANO, 16 SET - Il possibile salvataggio della compagnia assicurativa Usa Aig per mano del Governo Usa e la previsione di una nuova sforbiciata ai tassi d'interesse da parte della Federal Reserve evitano il secondo collasso consecutivo delle Borse mondiali, reduci dal "lunedì nero" scatenato dal crac di Lehman Brothers. Ipotesi queste che però hanno preso piede tra gli operatori soltanto in seguito all'apertura dei mercati a Wall Street, ovvero quando i listini asiatici avevano già incassato duri colpi: Tokyo, che lunedì era rimasta chiusa per festività, ha così dovuto digerire il tonfo d'inizio settimana, precipitando in un sol giorno sui minimi di tre anni (-5 punti percentuali). A salvarsi, o meglio, a scongiurare il peggio è stato invece il Vecchio Continente, grazie all'improvvisa inversione di rotta degli indici a New York in vista appunto di una riduzione del costo del denaro che la Fed dovrebbe annunciare stasera, oltre all'ipotesi salvezza per Aig. E così a metà seduta i listini a stelle e strisce hanno invertito rotta, arrivando a guadagnare per qualche istante quasi un punto percentuale. I mercati europei hanno immediatamente reagito, dimezzando in pochi minuti le perdite che in mattinata avevano superato i quattro punti percentuali. Al termine delle contrattazioni il conto è stato comunque salato. L'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 ha perso altri 2,6 punti percentuali, scivolando sui minimi di maggio 2005. Peggiori tra tutti il tandem Londra (-3,43%), Amsterdam (-3,59%). Milano ha ceduto il 2,7%, mentre Parigi e Francoforte, rispettivamente, l'1,96% e l'1,63 per cento. L'unica controcorrente è stata Madrid (+0,11%) grazie alle voci che indicano due banche retail, ovvero il Banco Popular Espanol (+5,6%) e il Banco Pastor (+4%), valutare un possibile matrimonio. Una mossa che confermerebbe l'attuale appetibilità per gli istituti di credito, in linea con quanto fatto da Deutsche Bank che ha da poco rilevato PosteBank (-8%). Ma per il resto della galassia banche non è andata allo stesso modo. Il sottoindice europeo bancario (Dj Stoxx) ha lasciato sul terreno un altro 4,3 per cento: l'effetto domino in Europa è partito da Parigi con Natixis che è tracollata del 16%, mentre Ubs a Zurigo ha bruciato un altro 13 per cento e il colosso dei mutui inglese Hbos il 20 per cento. Meglio è andata soltanto a Barclays (-2,9%) che secondo indiscrezioni avrebbe raggiunto un accordo con Lehman Brothers per rilevare alcune aree di business, proprio a due giorni dal mancato acquisto dell'intera banca d'affari. Il segno meno ha campeggiato poi sul settore energia, con il petrolio che è scivolato sotto la soglia dei 91 dollari al barile. Nella City il gruppo Bg ha perso il 5,2% e a Parigi Total il 2,4 per cento. Sul fronte delle materie prime in difficoltà Xstrata (-6,8%) e Anglo American (-5,9%). Giornata negativa anche per i tecnologici: Infineon ha perso 4,7 punti percentuali e StMicroelectronics l'1,9 per cento. Di seguito l'andamento degli indici dei titoli guida delle principali Borse mondiali: - Tokio -4,95% - Londra -1,83% - Parigi -0,58% - Francoforte -0,84% - Madrid +0,93% - Milano -1,69% - Amsterdam -2,01% - Stoccolma -1,58% - Zurigo -1,92% - New York (in corso) +0,29% .(ANSA).


 

 

 

TASSI USA: LA FED LI LASCIA INVARIATI AL 2%

16 Settembre 2008 20:15 NEW YORK - di WSI
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La Banca Centrale americana ha lasciato invariato il tasso sui fed funds. Linea dura dei governatori. Il mercato chiedeva un taglio di almeno 25 punti base. Decisione unanime.
Il Federal Open Market Committee, il braccio operativo della Federal Reserve, ha lasciato invariato il costo del denaro degli Stati Uniti al 2.00% per la terza volta consecutiva. In seguito agli ultimi sviluppi all’interno del comparto finanziario il mercato chiedeva ai governatori della Banca Centrale una riduzione dei tassi per offrire ossigeno al sistema, piegato dalla crisi del credito.
Per i lettori di Wall Street Italia ecco la traduzione in italiano del documento ufficiale della Federal Reserve:
Il Federal Open Market Committee ha deciso oggi di mantenere il target sui fed funds al 2.00%.
Le pressioni sui mercati finanziari sono incrementate significativamente mentre il mercato del lavoro si e’ ulteriormente indebolito. La crescita economica sembra essere rallentata recentemente, in parte a causa dell’abbassamento della spesa delle famiglie. Le strette condizioni che caratterizzano il mercato del credito, la contrazione del mercato immobiliare tuttora in corso, ed alcuni rallentamenti nella crescita delle esportazioni peseranno probabilmente sulla crescita economica dei prossimi trimestri. Tuttavia, le ultime operazioni di politica monetaria, in combinazione con le misure adottate per promuovere la liquidita’, dovrebbero promuovere una oderata crescita economica.
L’inflazione e’ risultata elevata, spinta dagli incrementi dei prezzi energetici e di altre commodities. Il Comitato si aspetta un rallentamento delle pressioni inflazionistiche nei prossimi mesi e nell’arco del prossimo anno, ma l’outlook resta molto incerto.
I rischi al ribasso per la crescita e quelli al rialzo per l’inflazione rappresentano entrambi significative preoccupazioni per il Comitato. Il Comitato continuera’ a monitorare attentamente gli sviluppi economici e finanziari ed agira’ come necessario per promuovere una crescita economica sostenibile e la stabilita’ dei prezzi.
A votare a favore dell’azione di politica monetaria del FOMC sono stati: Ben S. Bernanke, Chairman; Christine M. Cumming; Elizabeth A. Duke; Richard W. Fisher; Donald L. Kohn; Randall S. Kroszner; Sandra Pianalto; Charles I. Plosser; Gary H. Stern; and Kevin M. Warsh. Ms. Cumming ha votato in sostituzione di Timothy F. Geithner.

 

 

 

LEHMAN: BANCHE CENTRALI SOSTENGONO MERCATI, FED FERMA /ANSA

16 Settembre 2008 20:29 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 16 set - Banche centrali in campo per cercare di placare il panico: in soli due giorni la Bce inietta sul mercato 100 miliardi di dollari, la Banca Centrale d'Inghilterra 25 miliardi di sterline, quella giapponese 3.500 miliardi di yen (23,4 miliardi di euro). Interviene anche la banca centrale svizzera, anche se senza svelare l'importo dell'operazione. La Fed, dopo aver allentato negli ultimi giorni le garanzie richieste per finanziamenti ai big di Wall Street, immette 70 miliardi di dollari. Ma, deludendo Wall Street, decide di lasciare invariati al 2% i tassi di interesse, pur constatando come la situazione dei mercati si sia recentemente deteriorata. Continuando a monitorare gli sviluppi della situazione, a due giorni dal fallimento di Lehman Brothers, gli istituti centrali cercano così di non far mancare il proprio appoggio, nel tentativo di evitare una paralisi del mercato interbancario, attraverso il quale le banche si prestano a vicenda fondi e che attualmente sembra trovarsi a un punto morto visto il clima di sospetto che regna nel mondo finanziario. Non trovando le risorse necessarie, oppure reperendole ma a tassi proibitivi, le banche rischiano l'empasse, minacciando l'attività economica nel suo insieme. "C'é forte tensione sui mercati dei tassi americani e inglesi", sostengono gli analisti, evidenziando come il Libor in dollari è schizzato martedì fino al 6,45%, contro il 3,10% di lunedì. Sforzi, quelli delle banche centrali, che gli operatori sembrano apprezzare ma che non sembrano sufficienti, come dimostra il protrarsi del calo delle borse. Secondo gli analisti, le banche centrali saranno costrette a pompare denaro nel sistema almeno per tutta la settimana. "Stanno facendo il massimo", affermano alcuni operatori. "Stanno dando prova di essere in grado di gestire situazioni di crisi", sostengono altri. A lasciare perplesso il mercato sono anche le modalità degli annunci, che avvengono in modo "disordinato e questo non é un buon segnale", visto che nel corso degli interventi passati erano state in grado di inviare un messaggio coerente al mercato, che sperava in taglio del costo del denaro da parte della Fed. La banca centrale americana ha lasciato invariato il tasso di riferimento al 2%: una decisione che delude Wall Street. In molti puntavano su un taglio d'emergenza, un po' come era successo ai tempi di Bear Stearns, durante i quali la banca centrale era intervenuta ripetutamente con tagli a sorpresa per aiutare il mercato. Un taglio del tasso di riferimento nel contesto attuale in ogni caso probabilmente avrebbe finito con l'allarmare ancora di più i mercati, mentre appare dubbio che avrebbe alleviato le condizioni già molto rigide del credito, con l' overnight in dollari arrivato oggi al 6,44% contro il 2,0% del tasso di riferimento. Nel comunicato in cui ha spiegato la propria decisione, la banca centrale americana non ha nascosto che i rischi sul versante del rallentamento dell' economia e dell' inflazione sono entrambi "significativi". In ogni caso per quanto riguarda i prezzi al consumo è attesa una moderazione nel corso di quest' anno. La crescita economica - rileva ancora la Fed - ha rallentato negli ultimi tempi, mentre la situazione dei mercati finanziari è ulteriormente peggiorata. Per quanto riguarda infine il mercato del lavoro anche in questo caso si registra un deterioramento. (ANSA).
 

 

 

PETROLIO: A NEW YORK CHIUDE A 91,49 DLR, -4,4%

16 Settembre 2008 20:34 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 16 SET - Il petrolio a New York ha chiuso la seduta regolare a 91,49 dollari con un ribasso del 4,4% dopo essere sceso fino ad minimo di 90,51. (ANSA).
 

 

AIG: GIRA IN BORSA, +7,3%, SU SCIA POSSIBILE INTERVENTO FED

16 Settembre 2008 21:02 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 16 set - Aig inverte rotta in Borsa sulla scia delle indiscrezioni di un possibile prestito da parte della Fed. Il titolo recupera il forte calo e arriva a guadagnare il 7,3%. (ANSA).
 

 

 

LEHMAN: DOPO FALLIMENTO DA JPMORGAN ANTICIPI PER 138 MLD

16 Settembre 2008 21:46 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 16 set - Lehman Brothers ha ricevuto 138 miliardi di dollari da JpMorgan dopo il fallimento per facilitare lo svolgimento delle operazioni e cercare di mantenere stabili i mercati finanziari. E' quanto emerge dai documenti presentati in tribunale da Lehman. Gli anticipi concessi da JpMorgan sono giunti in due tranche: la prima pari a 87 miliardi lunedì 15, la seconda da 51 miliardi il giorno successivo. Il primo anticipo è stato ripagato dalla Fed di New York. Ambedue gli anticipi - si legge nei documenti - erano "garantiti da Lehman" attraverso alcuni collaterali. (ANSA).
 

 

 

 

WALL STREET: RESISTE ALL'URAGANO LEHMAN

16 Settembre 2008 22:10 NEW YORK - di WSI
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Gli indici ritrovano la strada dei rialzi in una seduta fortemente volatile. Il mercato ha apprezzato la linea dura della Fed che ha mantenuto i tassi invariati al 2%. Ore contate per AIG che comunque recupera sul finale. Altro scivolone del greggio.
Seduta fortemente volatile a Wall Street caratterizzata dai rinnovati timori sul comparto finanziario e dalla decisione della Federal Reserve di lasciare i tassi invariati al 2.00%. Dopo aver ceduto oltre 500 punti nella seduta precedente (la peggiore degli ultimi 7 anni), il Dow Jones ha chiuso la sessione con un rialzo dell'1.30% a 11059, l’S&P500 e’ avanzato dell'1.75% a 1213, il tecnologico Nasdaq dell'1.03% a 2202.
Nonostante le richieste del mercato di abbassare il costo del denaro per permettere al sistema bancario di assorbire meglio i recenti sviluppi, la Banca Centrale Usa, pur riconoscendo le elevate pressioni all’interno del comparto, ha deciso di non ritoccare i fed funds lasciandoli invariati al 2%. Appare evidente il nuovo atteggiamento adottato dai governatori che gia’ lasciando fallire Lehman Brothers nei giorni scorsi avevano dato un segnale forte agli investitori confermando che il mercato deve essere in grado di adeguarsi alla situazione e non puo’ sperare nell’intervento del governo per il salvataggio di qualsiasi istituto in difficolta’.
"Era la cosa giusta da fare" ha commentato Tom Higgins, chief economist di Payden & Rygel Investment Management. "Ritengo che la Fed non debba intervenire al momento per risolvere la crisi dei mercati finanziari". L’ex presidente della Federal Reserve di Dallas, Robert McTeer ha dichiarato: "abbiamo un problema concentrato nel comparto immobiliare che non dipende dal livello dei tassi. Ed una crisi finanziaria che non ha nulla a che vedere con il costo del denaro. Ritengo che l’economia non abbia bisogno di tassi d’interesse inferiori".
Per alleggerire la tensione sui mercati la Fed aveva iniettato in mattinata nuova liquidita' nel sistema per un valore di $50 miliardi. A preoccupare gli investitori ora sono pero’ le sorti della compagnia assicurativa American International Group (AIG) che se non sara’ in grado di raccogliere nuovi capitali ($75 miliardi) nelle prossime ore potrebbe dichiarare bancarotta. Il titolo, lunedi’ in calo del 61% ed oggi arrivato a segnare una perdita superiore al 70% durante le contrattazioni, ha limitato il ribasso giornaliero a -16% sulle speculazioni di un possibile accesso ad un prestito ponte concesso proprio dalla Fed.
Le agenzie di rating Moody’s, S&P e Fitch hanno tagliato il giudizio sulla qualita’ del credito dell’azienda. Cio’ ha contribuito ad incrementare il pessimismo degli investitori sul superamento della crisi da parte del gruppo. "Se AIG non sara’ in grado di raccogliere $75 miliardi entro domani, le tocchera’ la stessa sorte di Lehman" hanno commentato alcuni trader di New York.
Ad intensificare i timori sulle condizioni del mercato finanziario e’ stata anche l’ultima trimestrale di Goldman Sachs, una delle poche ad aver assorbito relativamente bene il colpo 'subprime'. La banca ha riportato un utile per azione di 10 centesimi migliore del consensus (ma comunque in forte calo -70% rispetto allo scorso anno), mentre i ricavi si sono attestati a livelli inferiori delle attese. Il titolo, in netto ribasso in avvio, e’ riuscito sul finale a ridurre le perdite a -1.86%. Morgan Stanley (MS), diretta rivale di Goldman che diffondera’ la trimestrale nella giornata di mercoledi’, ha chiuso con un ribasso del 14%.
Al di fuori del comparto finanziario, in evidente difficolta’ la societa’ informatica Dell (DELL), il cui titolo ha lascia sul terreno l'11% a causa delle deboli prospettive sulla domanda globale. In controtendenza Hewlett-Packard (HPW) salito del 6.51%: l’azienda ha annunciato che nell’arco dei prossimi tre anni ridurra’ la forza lavoro attraverso l’eliminazione di 25 mila posti.
Nel comparto energetico, ancora in forte calo il petrolio, dopo il taglio effettuato dall’Opec sulle stime della domanda globale per gli anni 2008-09. I futures con consegna ottobre sono arretrati di $4.56 a $91.15 al barile. Sul valutario, euro in flessione nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4142. In calo l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno ceduto $6.50 a $780.50 l’oncia. Seduta positiva infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4910%.
 
 

Fonte - WallStreetItalia