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LEHMAN: BANCA GIAPPONE, INIEZIONE DA
10 MLD EURO
16 Settembre 2008
02:44 TOKYO
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - TOKYO,
16 SET - La Banca del Giappone (Boj) ha provveduto a una
maxi iniezione di liquidità sui mercati da complessivi 1.500
miliardi di yen, pari a 10 miliardi di euro. L'operazione,
come spiegato poco fa dal governatore Masaaki Shirakawa
prima di riunire per due giorni il board di politica
monetaria, rientra negli sforzi per "stabilizzare i mercati"
dopo lo scossone dato da Lehman Brothers che ha presentato
richiesta di bancarotta protetta. (ANSA).
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LEHMAN: GIAPPONE; CRESCITA ECONOMIA
PAGHERA' FRENATA USA
16 Settembre 2008
06:51 TOKYO
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - TOKYO,
16 SET - Le turbolenze di Wall Street avranno un impatto
"certamente negativo sulla crescita del Giappone". Lo ha
detto il ministro delle Politiche economiche e fiscali,
Kaoru Yosano. Commentando il crollo di Wall Street e il
fallimento di Lehman Brothers, il ministro ha osservato che
"l'economia giapponese è strettamente legata alla domanda
esterna e all'export". Di fronte alla crisi in corso, ha
aggiunto, "é inevitabile che la domanda dagli Usa sia
destinata a diminuire, colpendo l'economia giapponese nel
suo complesso". (ANSA).
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Lehman: Giappone, Boj inietta altra
liquidita', 6,7 mld euro
16 Settembre 2008
07:30 TOKYO -
di ANSA ____________________________
Corea Sud, autorita' mercati
bloccano attivita'
(ANSA) - TOKYO, 16 SET - La Banca centrale del Giappone (Boj),
per stabilizzare i mercati, ha iniettato altra liquidita'
per 1.000 mld di yen (6,7 miliardi di euro).L'azione segue
di poche ore quella da 10 mld di euro decisa dopo la
bancarotta di Lehman Brothers.Le turbolenze di Wall Street
avranno un impatto certamente negativo sulla crescita del
Giappone, ha detto il ministro dell'Economia giapponese. E
intanto le autorita' di vigilanza sui mercati della Corea
del Sud hanno bloccato delle attivita' di Lehman Brothers.
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16 Settembre 2008 08:55 MILANO
+++ BORSA: IN ASIA ANCORA CICLONE LEHMAN, TOKYO -4,95% +++
(ANSA) - MILANO, 16 SET - Ancora
uno scossone in Asia sull'incertezza che pervade i mercati
finanziari con gli indici guida in calo di oltre il 4%. Dopo il
'lunedi' nerò i finanziari restano sotto pressione, il ciclone
Lehman non è passato. Mitsubishi Ufj Financial lascia il 9,8%,
Azora Bank il 19%, Kookmin Bank il 7,5%, Woori Finance Holding
che controlla la seconda banca sudcoreana, ha perso il 9,9% per
l'esposizione con Lehman. Non vengono risparmiati dagli ordini
in vendita neppure i petroliferi, sul calo ai minimi degli
ultimi sette mesi del prezzo del petrolio. Nel settore energia
Inpex cede l'11%, Cnooc il 9,7%. In Giappone i costi per
assicurare le società dal rischio default è ai massimi degli
ultimi 5 mesi e la paura della recessione frena in generale gli
investitori. "La crisi finanziaria non migliora e sembra sempre
peggiorare - commenta un operatore - la Fed taglierà i tassi -
prevede - per cercare di calmare le acque". Di seguito gli
indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e
Pacifico: - Tokyo -4,95% - Hong Kong -5,90% - Shanghai -4,82% -
Taiwan -4,89% - Seul -6,10% - Sydney -1,39% - Bombay -2,29%
(seduta in corso) - Singapore -1,44% (seduta in corso) - Kuala
Lumpur -2,10% - Giakarta -4,17% - Bangkok -3,96% (ANSA).
16 Settembre 2008 10:57 MOSCA
+++ BORSA: MOSCA IN PICCHIATA (-6,7%) +++
(ANSA) - MOSCA, 15 SET - Continua
il crollo della Borsa russa: poco prima della 13.00 (le 11.00 in
Italia) l'indice Rts é sceso a 1.190 punti (-6,79%), con le blue
chips in picchiata: da Gazprom (-8,28%) a Rosneft (-11,76%).
Sostanzialmente sugli stessi livelli l'indice Micex (in rubli):
-7,26%.(ANSA)
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LEHMAN: ALLARME ANCHE SUI
MERCATI FINANZIARI TURCHIA
16 Settembre 2008
11:42 ANKARA
-
di REUTERS ____________________________
(ANSA) - ANKARA,
16 SET - E' allarme nella comunità finanziaria turca dopo il
crak della banca d'affari Usa Lehman Brothers. L'indice
della Borsa di Istanbul (IMKB), calato ieri del 5,27%,
stamane ha aperto in calo dell'1,4%, mentre la Lira Turca (YTL)
si è deprezzata contro il dollaro dell'1,85% (1 dollaro vale
1,2610 lire turche), mentre contro l'euro il cambio é 1 euro
pari per 1,7870 lire turche. Aumentano, invece, i tassi sui
bond 2010, saliti al 19,21% (18,81% venerdì). Gli analisti
finanziari locali - come rileva l'Ufficio Ice di Istanbul -
fanno presente che solitamente gli inestitori esteri nei
momenti di difficoltà si ritirano immediatamente dai mercati
più "rischiosi" e quindi anche la Turchia potrebbe correre
il rischio di un'ulteriore fuga dei capitali esteri così
faticosamente richiamati negli ultimi 5/6 anni. Banca
Centrale Turca, Bddk (Agenzia di Regolamentazione e
Supervisione del sistema bancario), Capital Markets Board (Spk)
e Sottosegretariato al Tesoro sono in massima allerta allo
scopo di evitare danni strutturali al sistema
finanziario-bancario ed economico turco. In primis, dovrebbe
essere posposto il calo dei tassi di interesse (oggi il più
alto d'Europa al 16,75%) deciso qualche settimana fa. Vari
esperti osservano inoltre che l'andamento negativo
dell'afflusso degli investimenti diretti esteri (Ide) nel
primo semestre di quest'anno rispetto allo stesso periodo
del 2007, potrebbe portare il totale degli Ide 2008 in
entrata sotto i 15 miliardi di dollari (contro i 20-25
miliardi attesi) e conseguentemente riflessi negativi sul
Pil. I principali analisti finanziari si spingono su
previsioni di crescita intorno al 4-4,3%, mentre l'Ice di
Istanbul ritiene più probabile che la crescita economica
turca si attesti non oltre il 3-3,5%. (ANSA).
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GERMANIA: INDICE ZEW, A SETTEMBRE A
-41,1; MEGLIO DI ATTESE
16 Settembre 2008
11:57 ROMA
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 16
SET - L'indice Zew di settembre si è così posizionato sul
livello più alto da aprile scorso. Il miglioramento del
clima di fiducia degli investitori si deve principalmente al
ribasso dei prezzi petroliferi e all'indebolimento
dell'euro. Più in dettaglio, l'indice che monitora la
percezione delle condizioni attuali è salito da -9,2 a -1,
mentre gli economisti si aspettavano un calo a -15. L'
economia tedesca continua ad attraversare una fase di
contrazione e nei giorni scorsi il presidente dell'istituto
Zew, Wolfgang Franz, aveva affermato che non ci sarà una
ripresa prima della fine dell'anno e che comunque, fino ad
allora, non si può escludere una recessione. (ANSA).
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Bce: iniezione liquidita',
assegnati 70 miliardi di euro
16 Settembre 2008
12:20 FRANCOFORTE
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) -
FRANCOFORTE, 16 SET - La Bce ha iniettato sul mercato
monetario della zona euro 70 mld di euro per allentare le
tensioni nate dal crack di Lehman Brothers. Si tratta della
seconda operazione straordinaria in due giorni, dopo
l'immissione di liquidita' del valore di 30 miliardi attuata
ieri. La partecipazione degli istituti di credito e' stata
forte: 56 banche hanno partecipato all'operazione, per un
ammontare totale di richieste per oltre 102 miliardi di
euro, si legge in una nota della Bce.
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GB: INFLAZIONE RECORD AD
AGOSTO,CRESCITA PIU'FORTE DA 11 ANNI
16 Settembre 2008
13:01 ROMA
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 16
SET - Inflazione su livelli record in Inghilterra. Ad agosto
il tasso di inflazione ha evidenziato il più forte ritmo di
crescita da 11 anni a questa parte segnando un rialzo del
4,7% su base annua. E' il livello più elevato dal 1997, da
quando cioé è stata istituita la statistica. E' il quarto
mese di fila che il tasso di inflazione supera il tetto del
3% fissato dal governo di Londra, mentre per la Banca
d'Inghilterra l'obiettivo d'inflazione è collocato al 2%.
Per l'istituto centrale sarà ora più difficile portare
avanti la strategia di riduzione dei tassi di interesse per
ridare fiato a una economia sull'orlo della recessione. Da
dicembre ad aprile scorso, la Banca d'Inghilterra ha
tagliato per tre volte il costo del denaro portandolo al 5%,
livello che da allora non é più stato ritoccato. La dinamica
dell'inflazione si è rivelata peggiore rispetto alle stime
degli economisti che avevano messo in conto un aumento del
tasso di crescita al +4,6% dopo il +4,4% di luglio. Su base
mensile si è avuto inoltre un rialzo dello +0,5%. Forte
accelerazione anche per l'inflazione 'core' (al netto di
cibo, petrolio, alcolici e tabacco) che ha segnato ad agosto
una crescita del 2%, ai massimi dal 1997. (ANSA).
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MUTUI: STRAUSS-KAHN (FMI), CRISI
SENZA PRECEDENTI
16 Settembre 2008
12:54 -
di ANSA ____________________________
(ANSA-AFP) - IL
CAIRO, 16 SET - La crisi economica e finanziaria che sta
sconvolgendo i mercati internazionali è senza precedenti. Lo
ha detto il direttore generale del Fondo monetario
internazionale, Dominique Strauss-Kahn, sottolineando che
tutte le economie mondiali registreranno un rallentamento.
"Siamo di fronte a una crisi finanziaria mai vista", ha
affermato precisando che le turbolenze sono partite "dal
cuore del sistema", cioé dagli Stati Uniti, e non dalla
periferia, e hanno toccato simultaneamente il mondo intero.
"Le diverse parti del mondo sono più o meno toccate - ha
detto - ma il rallentamento è generale". Secondo il
direttore del Fmi, "tutte le economie mondiali rallenteranno
tra mezzo punto e due punti", compresa la Cina e i Paesi
europei. La differenza con la crisi del '29 e' che "noi
disponiamo di strumenti che non ci permettono di evitare la
crisi ma di attenuarne le conseguenze e di correggerne gli
effetti", come il Fondo monetario, ha aggiunto. (ANSA).
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WALL
STREET:
NERVI SALDI E TEST DI TENUTA
16 Settembre 2008 15:37 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
La Fed immette liquidita' per $50
miliardi, i fed funds scendono al 2.15% dopo essere
schizzati al 6%. Se AIG (-60%) non trova i soldi, salta
stasera. "E se la Fed non taglia, scorrera' il sangue in
borsa", dice un trader. Goldman Sachs -9%.
All’indomani della peggiore performance degli ultimi 7 anni,
Wall Street apre nuovamente la seduta di borsa in territorio
negativo (controlla la performance in tempo reale). Il
comparto bancario continua a guidare la strada dei ribassi,
appesantito dall’intensificarsi della crisi del credito che
potrebbe comportare ulteriori cambiamenti allo scenario
finanziario globale. Data la tensione che si respira sui
mercati, la Fed ha iniettato in mattinata nuova liquidita'
nel sistema per un valore di $50 miliardi. Cio' ha
contribuito a far scendere i fed funds al 2.15% dopo essere
schizzati al 6%.
Gli ultimi sviluppi nel mondo finanziario hanno spinto gli
operatori a scommettere su un taglio del costo del denaro
nella riunione del Fomc prevista in serata. "Se non accadra',
scorrera' il sangue a Wall Street", ha detto un trader
intervistato da Cnbc. I futures sui tassi indicano ora una
probabilita' del 96% su un taglio dei tassi pari a 25 punti
base. A rafforzare tale ipotesi e’ stato il rilascio
dell’ultimo rapporto sui prezzi al consumo, scesi
nell’ultimo mese proprio nella misura prevista dagli
analisti. Le chance di un taglio del 50% (all’1.5% dunque)
sono salite in pochi minuti al 50%.
La ridotta minaccia dell'inflazione rende infatti piu'
facile per la Banca Centrale abbassare i tassi, nel
tentativo di calmare le isterie del mercato dopo il
fallimento di Lehman Bothers. Molti investitori ritengono
tuttavia che possa essere uno sbaglio da parte della Fed
essere troppo accomodante, e che quindi dovrebbe confermare
l’attuale livello.
Gli operatori restano comunque molto preoccupati per il
futuro dell’economia. Lo scenario finanziario statunitense
potrebbe subire ulteriori cambiamenti con l’uscita di scena
della societa’ assicuratrice American International Group,
fino ad alcuni mesi fa il piu’ grosso gruppo americano in
termini di valutazione di mercato. A causa dell’elevata
esposizione sul business dei mutui a rischio, il titolo e’
piombato -61% nella giornata di ieri e nei primissimi minuti
di contrattazioni cede il 60%, scambiato a $1.88.
Le agenzie di rating Moody’s, S&P e Fitch hanno tagliato il
giudizio sulla qualita’ del credito dell’azienda. Cio’ ha
contribuito ad incrementare il pessimismo degli investitori
sul superamento della crisi da parte del gruppo. "Se AIG non
sara’ in grado di raccogliere $75 miliardi entro domani
(cosa molto improbabile), le tocchera’ la stessa sorte di
Lehman" hanno commentato alcuni trader di New York nel
pre-borsa.
Intanto ha deluso l'ultima trimestrale di un'altra grossa
banca d'affari di New York. Goldman Sachs ha riportato un
utile per azione di 10 centesimi migliore del consensus (ma
comunque in forte calo -70% rispetto allo scorso anno),
mentre i ricavi si sono attestati a livelli inferiori alle
attese. Il titolo arretra -9.3% in avvio.
Nel comparto energetico prosegue lo scivolone del petrolio,
ieri al di sotto dei $100 in chiusura per la prima volta da
marzo. Al momento i futures con consegna ottobre segnano un
ribasso di $4.15 a $91.56 al barile. Sul valutario, l’euro
e’ scambiato in area 1.42 nei confronti del dollaro. In
rally i titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ sceso al 3.25%.
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Fonte -
WallStreetItalia |
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MCCAIN: AZZARDO MORALE SE GOVERNO
SALVA AIG
16 Settembre 2008
16:34 NEW YORK -
di
ANSA ____________________________
Secondo il
candidato repubblicano alla Casa Bianca il governo Usa non
deve alzare un dito per salvare il gigante delle
assicurazioni in crisi. E promette: "nessun'altra crisi
finanziaria se verro' eletto presidente".
Secondo il candidato repubblicano alla Casa Bianca John
McCain il governo americano non deve alzare un dito per
salvare il gigante delle assicurazioni in crisi Aig se non
vuole che il peso del salvataggio ricada sui contribuenti.
"L'azzardo morale è un tema che dobbiamo affrontare di pettO,
ha detto McCain in una intervista oggi alla Cnbc. McCain ha
parlato mentre Aig è in una corsa contro il tempo per
ottenere 75 miliardi di dollari di prestiti da Goldman Sachs
e JP Morgan Chase. Il governatore di New York David Paterson,
apparso sulla Cnbc subito dopo McCain, ha detto che il
colosso assicurativo ha ancora un giorno di tempo per
reperire liquidità necessaria a restare in vita.
Per por fine all'era dell'azzardo morale, il rischio cioé
che gli investitori entrino in contratti in malafede sapendo
che il governo ha pronto il paracadute, McCain ha proposto
una commissione di inchiesta in stile 11 settembre. Il
senatore del'Arizona ha sparato a zero contro "l'avidità" e
"gli eccessi" di Wall Street e chiesto nuove regole: il
lavoratori americani "sono diventate vittime di una
violazione del contratto sociale tra capitalismo e
cittadini".
Il candidato repubblicano ha fatto oggi l'en plein delle
interviste televisive sui programmi della mattina. Alla
MsNbc ha garantito che non ci sarà un'altra crisi
finanziaria se gli americani lo eleggeranno presidente. Alla
Fox ha definito "osceni" i bonus incassati dai capitani di
Wall Street durante la crisi e suggerito che ci possano
essere "vie legalì per recuperare parte di questi soldi".
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LEHMAN: DEFAULT ANCHE PER UNITA'
GIAPPONE, TOKYO CROLLA/ANSA
16 Settembre 2008
16:42 TOKYO -
di
ANSA ____________________________
SECONDA PEGGIOR
BANCAROTTA DA 1945, DA BOJ MAXI LIQUIDITA'
(ANSA) - TOKYO, 16 SET - Il ciclone Lehman Brothers si
abbatte anche sul Giappone e sulla Borsa di Tokyo, mentre la
divisione nipponica della quarta banca d'affari di Wall
Street è costretta a depositare istanza di fallimento e a
dare vita al secondo maggior default nel Sol Levante dal
1945. La festività del 'Rispetto per gli Anziani' salva per
un solo effimero giorno la piazza finanziaria del Sol
Levante che, al ritorno agli scambi, si allinea alle
turbolenze in atto a livello globale e registra un pesante
crollo. Il Nikkei, dopo una giornata convulsa, precipita del
4,95%, attestandosi ai minimi degli ultimi tre anni (8
luglio 2005) a quota 11.609,72, appesantita da titoli come
Aozora Bank (-19%), istituto minore con esposizioni
dichiarate verso Lehman per 25 milioni di dollari, e il
colosso Mizuho Financial (-10%) esposta per alcune decine di
milioni. A nulla sono servite le rassicurazioni del
governatore della Banca del Giappone (BoJ), Masaaki
Shirakawa, che a pochi minuti dall'avvio degli scambi ha
promesso massimo impegno di vigilanza sulla "stabilità dei
mercati finanziari" promettendo tutte le azioni necessarie.
Come le due iniezioni di liquidità sui mercati da 2.500
miliardi di yen totali (16,7 miliardi di euro). Il premier
Yasuo Fukuda ha riunito i ministri finanziari in un vertice
d'urgenza al quale ha partecipato Shirakawa. "Il collasso di
Lehman Brothers non colpirà seriamente le nostre istituzioni
finanziarie", ha detto in seguito Fukuda, secondo cui è
urgente il varo delle misure di rilancio dell'economia. "Non
ci sono ragioni per essere preoccupati sulla tenuta del
sistema finanziario", ha osservato il ministro delle
Finanze, Bunmei Ibuki, che ha ricordato i continui contatti
con i colleghi del G7, il club che riunisce Giappone, Usa,
Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Canada.
L'incertezza degli investitori è aumentata poi quando Lehman
Brothers Japan, che ha in organico oltre 1.300 dipendenti
nella prestigiosa e avveniristica sede della Mori Tower, ha
depositato richiesta di bancarotta protetta alla Tokyo
District Court dopo che la Financial Services Agency (Fsa),
l'autorità di vigilanza sui mercati, aveva ordinato lunedì
il consolidamento delle attività sospendendole per 12 giorni
e il divieto di trasferire asset all'estero a tutela degli
investitori domestici. "Per garantire il giusto trattamento
ai creditori, c'é massima collaborazione con le istituzioni
di regolamentazione", ha spiegato l'unità nipponica di
Lehman il cui crac è il secondo più grande dalla fine della
Seconda guerra mondiale. In abse alle proiezioni degli
istituti di ricerca Teikoku Databank e Tokyo Shoko Research,
le passività a fine agosto erano valutabili in 3.400
miliardi di yen (23 miliardi di euro): un livello inferiore
solo al record di 4.530 miliardi di yen di Kyoei Life
Insurance, la compagnia assicurativa crollata a ottobre
2000. Al tonfo di Tokyo, la più grande Borsa della regione
asiatica, si sono unite a stretto giro tutte le altre
dell'area come la numero due Hong Kong (-5,37%) e Seul
(-6,1%). (ANSA).
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16 Settembre 2008 16:51 NEW YORK
+++ RUSSIA: CROLLO (-17.5%) IN BORSA E TITOLI SOSPESI +++
L'indice Micex della Borsa russa,
sceso a 881 punti, per una perdita giornaliera pari al 17.45% ha
sospeso per un'ora la contrattazione di tutti i titoli per
eccesso di ribasso.
Anche l'indice Rts (in calo di oltre il 10%), dopo il Micex, ha
sospeso per un'ora la negoziazione di tutti i titoli. L'indice
Rts è espresso in dollari ed è il listino principale della borsa
russa.
I livelli raggiunti oggi dal listino russo hanno precedenti solo
nel periodo del default del 1998. Evidente l'impatto del brusco
calo del petrolio (-40% dai massimi di luglio), oltre alla
debolezza del mercato globale e del settore finanziario.
Il gigante russo del gas e del petrolio, Gazprom, rischia il
tracollo finanziario per debiti, secondo due esponenti
dell'opposizione. L'ex vicepremier Boris Nemtsov, gia' capo
dell'Unione delle forze di destra (Sps), e l'ex viceministro
dell'Energia Vladimir Milov scrivono in un rapporto ripreso dal
quotidiano 'Nezavisimaia Gazeta' che i debiti di Gazprom
sarebbero saliti dai 13,5 miliardi di dollari del 2000 ai 61,6
del 2007, col rischio di bancarotta.
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DRAGHI: CONTRO CRISI PIU'
COOPERAZIONE E TRASPARENZA
16 Settembre 2008 17:01
BERLINO -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - BERLINO, 16
SET - Per affrontare le crisi finanziarie serve "una più
forte cooperazione e la condivisione delle informazioni tra
le autorità sia nazionali sia transfrontaliere". E' quanto
ha detto il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi a
Berlino sottolineando inoltre come sia necessaria "una
maggiore trasparenza e un miglioramento dei processi
informativi da parte del settore privato per permettere di
valutare pienamente le condizioni del sistema finanziario e
per formulare una politica economica appropriata". (ANSA).
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LEHMAN:
PAULSON ANNULLA DISCORSO, TUTTA ATTENZIONE A MERCATO
16 Settembre 2008 17:46
NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW YORK, 16
set - Il segretario americano al Tesoro, Henry Paulson, ha
annullato il discorso che avrebbe dovuto tenere oggi nel
pomeriggio a Washington al fine di "concentrare tutta la sua
attenzione sugli sviluppi del mercato", che sconta in queste
ore il fallimento di Lehman Brothers e le difficoltà di Aig.
Secondo il governatore di New York, David Paterson, il
colosso assicurativo non ha che una sola giornata a
disposizione per raccogliere i capitali necessari.
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LEHMAN: FMI, NON SI POSSONO
ESCLUDERE NUOVE TURBOLENZE
16 Settembre 2008
19:18 WASHINGTON -
di ANSA ____________________________
(ANSA) -
WASHINGTON, 16 SET - Il Fondo Monetario Internazionale
giudica gli sviluppi dell'ultimo fine settimana eventi da
considerare "nel contesto di una ristrutturazione e di un
consolidamento del settore finanziario, necessari a
riportare efficienza nel settore". Ma riconosce che "la
velocità e la portata di questi eventi ha aggiunto nuove
incertezze nel breve termine che impediscono di escludere
ulteriori turbolenze finanziarie". Ad affermarlo in una nota
è il vicedirettore dell'Fmi, John Lipsky che ha valutato
positivamente "le misure prese dalle banche centrali per
aiutare la liquidità disponibile". Lipsky ha ribadito che il
Fondo "continua a prevedere una graduale ripresa della
crescita globale nel 2009, nonostante gli ultimi sviluppi
rappresentino un potenziale aumento dei rischi per le stime
future". "Gli esperti dell'Fmi sono in continuo contatto con
i paesi membri - ha detto Lipsky - per aiutarli a valutare e
far fronte alle implicazioni per le loro economie degli
effetti delle ultime turbolenze". (ANSA).
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16 Settembre 2008 19:31 MILANO
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LEHMAN:ATTESA SOCCORSO AIG E FED, BORSE EVITANO COLLASSO +++
MA A TOKYO (-5%) E IN EUROPA
LANCETTE INDIETRO DI 3 ANNI
(di Nicola Capodanno) (ANSA) - MILANO, 16 SET - Il possibile
salvataggio della compagnia assicurativa Usa Aig per mano del
Governo Usa e la previsione di una nuova sforbiciata ai tassi
d'interesse da parte della Federal Reserve evitano il secondo
collasso consecutivo delle Borse mondiali, reduci dal "lunedì
nero" scatenato dal crac di Lehman Brothers. Ipotesi queste che
però hanno preso piede tra gli operatori soltanto in seguito
all'apertura dei mercati a Wall Street, ovvero quando i listini
asiatici avevano già incassato duri colpi: Tokyo, che lunedì era
rimasta chiusa per festività, ha così dovuto digerire il tonfo
d'inizio settimana, precipitando in un sol giorno sui minimi di
tre anni (-5 punti percentuali). A salvarsi, o meglio, a
scongiurare il peggio è stato invece il Vecchio Continente,
grazie all'improvvisa inversione di rotta degli indici a New
York in vista appunto di una riduzione del costo del denaro che
la Fed dovrebbe annunciare stasera, oltre all'ipotesi salvezza
per Aig. E così a metà seduta i listini a stelle e strisce hanno
invertito rotta, arrivando a guadagnare per qualche istante
quasi un punto percentuale. I mercati europei hanno
immediatamente reagito, dimezzando in pochi minuti le perdite
che in mattinata avevano superato i quattro punti percentuali.
Al termine delle contrattazioni il conto è stato comunque
salato. L'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 ha perso altri 2,6
punti percentuali, scivolando sui minimi di maggio 2005.
Peggiori tra tutti il tandem Londra (-3,43%), Amsterdam
(-3,59%). Milano ha ceduto il 2,7%, mentre Parigi e Francoforte,
rispettivamente, l'1,96% e l'1,63 per cento. L'unica
controcorrente è stata Madrid (+0,11%) grazie alle voci che
indicano due banche retail, ovvero il Banco Popular Espanol
(+5,6%) e il Banco Pastor (+4%), valutare un possibile
matrimonio. Una mossa che confermerebbe l'attuale appetibilità
per gli istituti di credito, in linea con quanto fatto da
Deutsche Bank che ha da poco rilevato PosteBank (-8%). Ma per il
resto della galassia banche non è andata allo stesso modo. Il
sottoindice europeo bancario (Dj Stoxx) ha lasciato sul terreno
un altro 4,3 per cento: l'effetto domino in Europa è partito da
Parigi con Natixis che è tracollata del 16%, mentre Ubs a Zurigo
ha bruciato un altro 13 per cento e il colosso dei mutui inglese
Hbos il 20 per cento. Meglio è andata soltanto a Barclays
(-2,9%) che secondo indiscrezioni avrebbe raggiunto un accordo
con Lehman Brothers per rilevare alcune aree di business,
proprio a due giorni dal mancato acquisto dell'intera banca
d'affari. Il segno meno ha campeggiato poi sul settore energia,
con il petrolio che è scivolato sotto la soglia dei 91 dollari
al barile. Nella City il gruppo Bg ha perso il 5,2% e a Parigi
Total il 2,4 per cento. Sul fronte delle materie prime in
difficoltà Xstrata (-6,8%) e Anglo American (-5,9%). Giornata
negativa anche per i tecnologici: Infineon ha perso 4,7 punti
percentuali e StMicroelectronics l'1,9 per cento. Di seguito
l'andamento degli indici dei titoli guida delle principali Borse
mondiali: - Tokio -4,95% - Londra -1,83% - Parigi -0,58% -
Francoforte -0,84% - Madrid +0,93% - Milano -1,69% - Amsterdam
-2,01% - Stoccolma -1,58% - Zurigo -1,92% - New York (in corso)
+0,29% .(ANSA).
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TASSI USA:
LA FED LI LASCIA INVARIATI
AL 2%
16 Settembre 2008
20:15 NEW YORK -
di WSI ____________________________
La Banca Centrale
americana ha lasciato invariato il tasso sui fed funds.
Linea dura dei governatori. Il mercato chiedeva un taglio di
almeno 25 punti base. Decisione unanime.
Il Federal Open Market Committee, il braccio operativo della
Federal Reserve, ha lasciato invariato il costo del denaro
degli Stati Uniti al 2.00% per la terza volta consecutiva.
In seguito agli ultimi sviluppi all’interno del comparto
finanziario il mercato chiedeva ai governatori della Banca
Centrale una riduzione dei tassi per offrire ossigeno al
sistema, piegato dalla crisi del credito.
Per i lettori di Wall Street Italia ecco la traduzione in
italiano del documento ufficiale della Federal Reserve:
Il Federal Open Market Committee ha deciso oggi di mantenere
il target sui fed funds al 2.00%.
Le pressioni sui mercati finanziari sono incrementate
significativamente mentre il mercato del lavoro si e’
ulteriormente indebolito. La crescita economica sembra
essere rallentata recentemente, in parte a causa
dell’abbassamento della spesa delle famiglie. Le strette
condizioni che caratterizzano il mercato del credito, la
contrazione del mercato immobiliare tuttora in corso, ed
alcuni rallentamenti nella crescita delle esportazioni
peseranno probabilmente sulla crescita economica dei
prossimi trimestri. Tuttavia, le ultime operazioni di
politica monetaria, in combinazione con le misure adottate
per promuovere la liquidita’, dovrebbero promuovere una
oderata crescita economica.
L’inflazione e’ risultata elevata, spinta dagli incrementi
dei prezzi energetici e di altre commodities. Il Comitato si
aspetta un rallentamento delle pressioni inflazionistiche
nei prossimi mesi e nell’arco del prossimo anno, ma l’outlook
resta molto incerto.
I rischi al ribasso per la crescita e quelli al rialzo per
l’inflazione rappresentano entrambi significative
preoccupazioni per il Comitato. Il Comitato continuera’ a
monitorare attentamente gli sviluppi economici e finanziari
ed agira’ come necessario per promuovere una crescita
economica sostenibile e la stabilita’ dei prezzi.
A votare a favore dell’azione di politica monetaria del FOMC
sono stati: Ben S. Bernanke, Chairman; Christine M. Cumming;
Elizabeth A. Duke; Richard W. Fisher; Donald L. Kohn;
Randall S. Kroszner; Sandra Pianalto; Charles I. Plosser;
Gary H. Stern; and Kevin M. Warsh. Ms. Cumming ha votato in
sostituzione di Timothy F. Geithner.
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LEHMAN: BANCHE CENTRALI SOSTENGONO
MERCATI, FED FERMA /ANSA
16 Settembre 2008
20:29 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 16 set - Banche centrali in campo per cercare di
placare il panico: in soli due giorni la Bce inietta sul
mercato 100 miliardi di dollari, la Banca Centrale
d'Inghilterra 25 miliardi di sterline, quella giapponese
3.500 miliardi di yen (23,4 miliardi di euro). Interviene
anche la banca centrale svizzera, anche se senza svelare
l'importo dell'operazione. La Fed, dopo aver allentato negli
ultimi giorni le garanzie richieste per finanziamenti ai big
di Wall Street, immette 70 miliardi di dollari. Ma,
deludendo Wall Street, decide di lasciare invariati al 2% i
tassi di interesse, pur constatando come la situazione dei
mercati si sia recentemente deteriorata. Continuando a
monitorare gli sviluppi della situazione, a due giorni dal
fallimento di Lehman Brothers, gli istituti centrali cercano
così di non far mancare il proprio appoggio, nel tentativo
di evitare una paralisi del mercato interbancario,
attraverso il quale le banche si prestano a vicenda fondi e
che attualmente sembra trovarsi a un punto morto visto il
clima di sospetto che regna nel mondo finanziario. Non
trovando le risorse necessarie, oppure reperendole ma a
tassi proibitivi, le banche rischiano l'empasse, minacciando
l'attività economica nel suo insieme. "C'é forte tensione
sui mercati dei tassi americani e inglesi", sostengono gli
analisti, evidenziando come il Libor in dollari è schizzato
martedì fino al 6,45%, contro il 3,10% di lunedì. Sforzi,
quelli delle banche centrali, che gli operatori sembrano
apprezzare ma che non sembrano sufficienti, come dimostra il
protrarsi del calo delle borse. Secondo gli analisti, le
banche centrali saranno costrette a pompare denaro nel
sistema almeno per tutta la settimana. "Stanno facendo il
massimo", affermano alcuni operatori. "Stanno dando prova di
essere in grado di gestire situazioni di crisi", sostengono
altri. A lasciare perplesso il mercato sono anche le
modalità degli annunci, che avvengono in modo "disordinato e
questo non é un buon segnale", visto che nel corso degli
interventi passati erano state in grado di inviare un
messaggio coerente al mercato, che sperava in taglio del
costo del denaro da parte della Fed. La banca centrale
americana ha lasciato invariato il tasso di riferimento al
2%: una decisione che delude Wall Street. In molti puntavano
su un taglio d'emergenza, un po' come era successo ai tempi
di Bear Stearns, durante i quali la banca centrale era
intervenuta ripetutamente con tagli a sorpresa per aiutare
il mercato. Un taglio del tasso di riferimento nel contesto
attuale in ogni caso probabilmente avrebbe finito con
l'allarmare ancora di più i mercati, mentre appare dubbio
che avrebbe alleviato le condizioni già molto rigide del
credito, con l' overnight in dollari arrivato oggi al 6,44%
contro il 2,0% del tasso di riferimento. Nel comunicato in
cui ha spiegato la propria decisione, la banca centrale
americana non ha nascosto che i rischi sul versante del
rallentamento dell' economia e dell' inflazione sono
entrambi "significativi". In ogni caso per quanto riguarda i
prezzi al consumo è attesa una moderazione nel corso di
quest' anno. La crescita economica - rileva ancora la Fed -
ha rallentato negli ultimi tempi, mentre la situazione dei
mercati finanziari è ulteriormente peggiorata. Per quanto
riguarda infine il mercato del lavoro anche in questo caso
si registra un deterioramento. (ANSA).
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PETROLIO: A NEW YORK CHIUDE A 91,49
DLR, -4,4%
16 Settembre 2008
20:34 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 16
SET - Il petrolio a New York ha chiuso la seduta regolare a
91,49 dollari con un ribasso del 4,4% dopo essere sceso fino
ad minimo di 90,51. (ANSA).
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AIG: GIRA IN BORSA, +7,3%, SU
SCIA POSSIBILE INTERVENTO FED
16 Settembre 2008
21:02 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 16 set - Aig inverte rotta in Borsa sulla scia delle
indiscrezioni di un possibile prestito da parte della Fed.
Il titolo recupera il forte calo e arriva a guadagnare il
7,3%. (ANSA).
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LEHMAN: DOPO FALLIMENTO DA JPMORGAN
ANTICIPI PER 138 MLD
16 Settembre 2008
21:46 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 16 set - Lehman Brothers ha ricevuto 138 miliardi di
dollari da JpMorgan dopo il fallimento per facilitare lo
svolgimento delle operazioni e cercare di mantenere stabili
i mercati finanziari. E' quanto emerge dai documenti
presentati in tribunale da Lehman. Gli anticipi concessi da
JpMorgan sono giunti in due tranche: la prima pari a 87
miliardi lunedì 15, la seconda da 51 miliardi il giorno
successivo. Il primo anticipo è stato ripagato dalla Fed di
New York. Ambedue gli anticipi - si legge nei documenti -
erano "garantiti da Lehman" attraverso alcuni collaterali.
(ANSA).
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WALL
STREET:
RESISTE ALL'URAGANO LEHMAN
16 Settembre 2008 22:10
NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Gli indici ritrovano la
strada dei rialzi in una seduta fortemente volatile. Il
mercato ha apprezzato la linea dura della Fed che ha
mantenuto i tassi invariati al 2%. Ore contate per AIG che
comunque recupera sul finale. Altro scivolone del greggio.
Seduta fortemente volatile a Wall Street caratterizzata dai
rinnovati timori sul comparto finanziario e dalla decisione
della Federal Reserve di lasciare i tassi invariati al
2.00%. Dopo aver ceduto oltre 500 punti nella seduta
precedente (la peggiore degli ultimi 7 anni), il Dow Jones
ha chiuso la sessione con un rialzo dell'1.30% a 11059,
l’S&P500 e’ avanzato dell'1.75% a 1213, il tecnologico
Nasdaq dell'1.03% a 2202.
Nonostante le richieste del mercato di abbassare il costo
del denaro per permettere al sistema bancario di assorbire
meglio i recenti sviluppi, la Banca Centrale Usa, pur
riconoscendo le elevate pressioni all’interno del comparto,
ha deciso di non ritoccare i fed funds lasciandoli invariati
al 2%. Appare evidente il nuovo atteggiamento adottato dai
governatori che gia’ lasciando fallire Lehman Brothers nei
giorni scorsi avevano dato un segnale forte agli investitori
confermando che il mercato deve essere in grado di adeguarsi
alla situazione e non puo’ sperare nell’intervento del
governo per il salvataggio di qualsiasi istituto in
difficolta’.
"Era la cosa giusta da fare" ha commentato Tom Higgins,
chief economist di Payden & Rygel Investment Management.
"Ritengo che la Fed non debba intervenire al momento per
risolvere la crisi dei mercati finanziari". L’ex presidente
della Federal Reserve di Dallas, Robert McTeer ha
dichiarato: "abbiamo un problema concentrato nel comparto
immobiliare che non dipende dal livello dei tassi. Ed una
crisi finanziaria che non ha nulla a che vedere con il costo
del denaro. Ritengo che l’economia non abbia bisogno di
tassi d’interesse inferiori".
Per alleggerire la tensione sui mercati la Fed aveva
iniettato in mattinata nuova liquidita' nel sistema per un
valore di $50 miliardi. A preoccupare gli investitori ora
sono pero’ le sorti della compagnia assicurativa American
International Group (AIG) che se non sara’ in grado di
raccogliere nuovi capitali ($75 miliardi) nelle prossime ore
potrebbe dichiarare bancarotta. Il titolo, lunedi’ in calo
del 61% ed oggi arrivato a segnare una perdita superiore al
70% durante le contrattazioni, ha limitato il ribasso
giornaliero a -16% sulle speculazioni di un possibile
accesso ad un prestito ponte concesso proprio dalla Fed.
Le agenzie di rating Moody’s, S&P e Fitch hanno tagliato il
giudizio sulla qualita’ del credito dell’azienda. Cio’ ha
contribuito ad incrementare il pessimismo degli investitori
sul superamento della crisi da parte del gruppo. "Se AIG non
sara’ in grado di raccogliere $75 miliardi entro domani, le
tocchera’ la stessa sorte di Lehman" hanno commentato alcuni
trader di New York.
Ad intensificare i timori sulle condizioni del mercato
finanziario e’ stata anche l’ultima trimestrale di Goldman
Sachs, una delle poche ad aver assorbito relativamente bene
il colpo 'subprime'. La banca ha riportato un utile per
azione di 10 centesimi migliore del consensus (ma comunque
in forte calo -70% rispetto allo scorso anno), mentre i
ricavi si sono attestati a livelli inferiori delle attese.
Il titolo, in netto ribasso in avvio, e’ riuscito sul finale
a ridurre le perdite a -1.86%. Morgan Stanley (MS), diretta
rivale di Goldman che diffondera’ la trimestrale nella
giornata di mercoledi’, ha chiuso con un ribasso del 14%.
Al di fuori del comparto finanziario, in evidente
difficolta’ la societa’ informatica Dell (DELL), il cui
titolo ha lascia sul terreno l'11% a causa delle deboli
prospettive sulla domanda globale. In controtendenza
Hewlett-Packard (HPW) salito del 6.51%: l’azienda ha
annunciato che nell’arco dei prossimi tre anni ridurra’ la
forza lavoro attraverso l’eliminazione di 25 mila posti.
Nel comparto energetico, ancora in forte calo il petrolio,
dopo il taglio effettuato dall’Opec sulle stime della
domanda globale per gli anni 2008-09. I futures con consegna
ottobre sono arretrati di $4.56 a $91.15 al barile. Sul
valutario, euro in flessione nei confronti del dollaro. Nel
tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due
valute e’ di 1.4142. In calo l’oro. I futures con consegna
dicembre sul metallo prezioso hanno ceduto $6.50 a $780.50
l’oncia. Seduta positiva infine per i Titoli di Stato. Il
rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4910%.
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