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17 Settembre 2008 03:28 NEW YORK
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AIG: FED; PRESTITO DA 85 MLD, A GOVERNO 79,9% SOCIETA' +++
(ANSA) - NEW YORK, 17 SET - "Il
board della Fed, con il completo appoggio del Tesoro, ha
autorizzato la Fed di New York ad effettuare un prestito da 85
miliardi ad Aig", si legge nel comunicato diramato dalla banca
centrale, dove si precisa che la decisione è stata presa alla
luce delle attuali condizioni dei mercati: un fallimento
disordinato di Aig avrebbe potuto - costata la Fed - aumentare
"i già significativi livelli di fragilità del mercato
finanziario". "L'obiettivo del prestito è quello di assistere
Aig a far fronte gli impegni presi. Il finanziamento faciliterà
il processo nel corso del quale Aig cederà alcune delle proprie
attività in modo ordinato", prosegue il comunicato. Il prestito
ha una scadenza di 24 mesi e sarà ripagato con la vendita degli
asset Aig. "Gli interessi dei consumatori sono tutelati dai
termini dell'accordo", precisa la Fed, sottolineando che al
Governo va il 79,9% della società, compreso il diritto di veto
sul pagamento dei dividendi. (ANSA).
17 Settembre 2008 03:29 NEW YORK
+++ AIG: PAULSON, PRESTITO CONTIENE MISURE TUTELA CONTRIBUENTI
+++
(ANSA) - NEW YORK, 17 SET - Il
piano di salvataggio messo a punto per salvare Aig contiene
"misure a tutela dei contribuenti". Lo ha detto il segretario al
Tesoro, Henry 'Hank' Paulson, esprimendo il suo pieno appoggio
all'iniziativa della Fed. (ANSA).
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AIG: MOSSA FED,I 10 GIORNI CHE
HANNO RIDISEGNATO FINANZA USA
17 Settembre 2008
03:51 NEW YORK
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 17 SET - Il salvataggio di Aig da parte della Fed
sembra la 'ciliegina sulla torta', il culmine dei dieci
giorni che hanno ridisegnato la mappa della finanza
americana. Dopo aver lasciato fallire Lehman Brothers solo
due giorni fà, la Fed con una mossa senza precedenti scende
in campo per salvare una società assicurativa, il cui
controllo passa ora sotto l'autorità del Governo. Un caso
unico e storico, visto che Aig, a differenza di Fannie Mae e
Freddie Mac, non è neanche direttamente regolata dal governo
federale. - DOMENICA 6 SETTEMBRE 2008: Il Tesoro decide il
commissariamento di Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie
specializzate in prestiti ipotecari. Si tratta di una sorta
di nazionalizzazione. - DOMENICA 14: L'amministrazione
americana lascia fallire Lehman Brothers, il maggiore crac
della storia. Nello stessa giornata, Merrill Lynch viene
acquistata da bank of America. Con il fallimento di Lehman,
l'acquizione di Merrill e quella di Bear Stearns da parte di
JpMorgan, sopravvivono alla crisi subprime come banche di
investimento indipendenti solo Goldman Sachs e Morgan
Stanley. - MARTEDI 17: La Fed, con un intervento senza
precedenti, concede un prestito da 85 miliardi ad Aig, il
colosso assicurativo alla ricerca disperata di capitali per
la sopravvivenza. La società passa sotto il controllo
(79,9%) del Governo. (ANSA).
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AIG: EVITATO CRAC, AVREBBE
COMPORTATO PERDITE OLTRE 180 MLD
17 Settembre 2008
04:32 NEW YORK
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 17 SET - Aig evita il crac con un intervento in
extremis della Fed, che le concede un prestito da 85
miliardi di dollari in 24 mesi. La società, che passa sotto
il controllo del governo (79,9%), è stata salvata al fine di
evitare ulteriori tensioni sui mercati finanziari americani
e mondiali. Anche perché l'impatto di un eventuale
fallimento sarebbe stato catastrofico: secondo le prime
approssimative stime una debacle avrebbe comportato perdite
per oltre 180 miliardi di dollari solo fra le istituzioni
finanziare. Nel concedere il finanziamento da 85 miliardi ad
Aig a un elevato tasso di interesse (Libor più 8,5 punti
percentuali), la Fed si è ancora una volta avvalsa
dell'autorità legale finora poco utilizzata e prevista salla
sezione 3 (3)del Federal Reserve Act, che consente di
concedere prestiti a ogni società in "circostanze insuali"
che non gli consentono di assicurarsi adeguato credito da
altre istituzioni bancarie. La Fed, che si è avvalsa della
stessa clausola per Bear Stearns, non vi aveva fatto ricorso
dai tempi della Grande Depressione. (ANSA).
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AIG: IL GOVERNO USA LA
NAZIONALIZZA IN EXTREMIS
17 Settembre 2008
05:50 NEW YORK
-
di ANSA ____________________________
Con una mossa
senza precedenti la Fed evita in extremis il fallimento di
Aig, accordandole un finanziamento da 85 miliardi di
dollari. Il piano si salvataggio, orchestrato ancora una
volta da banca centrale Tesoro e appoggiato dal presidente
George W. Bush, prevede inoltre che il colosso assicurativo
passi sotto il controllo del Governo: una decisione storica
visto che, a differenza di Fannie Mae e Freddie Mac, Aig non
è neanche regolata dal governo federale.
Dopo aver deluso Wall Street non tagliando il costo del
denaro, la Fed cerca così di tranquillizzare il mercato,
ancora scosso dal fallimento di Lehman Brothers. Il crac di
Aig avrebbe avuto conseguenze catastrofiche sui mercati
americani e mondiali, già sotto stress: mastodonte con un
bilancio da 1.040 miliardi di dollari, il colosso
assicurativo se fosse fallito avrebbe rischiato di innescare
un effetto domino, spingendo al collasso una serie di
intermediari finanziari e causando perdite - secondo le
prime approssimative stime - per oltre 180 miliardi di
dollari solo alle istituzioni finanziarie.
Dopo una giornata convulsa e il susseguirsi di febbrili
incontri, il presidente della Fed Ben Bernanke e il
segretario del Tesoro Henry 'Hank' Paulson sono usciti allo
scoperto, con un piano senza storico, che non ha precedenti.
Tramontati i tentativi di trovare una soluzione privata con
il coinvolgimento di JpMorgan e Goldman Sachs, Bernanke e
Paulsono hanno ritenuto che l'unica alternativa perseguibili
al fine di evitare un collasso del sistema.
Per la seconda volta dai tempi della Grande Depressione, la
Fed si è avvalsa della speciale autorità conferitale della
statuto, che le consente in circostanze estreme di concedere
prestiti a ogni società non in grado di assicurarsi
un'adeguato finanziamento da parte di altre banche. Il
prestito straordinario, che giunge al termine di dieci
giorni che hanno ridisegnato la finanza americana, punta ad
"assistere Aig a far fronte gli impegni presi.
Il finanziamento faciliterà il processo nel corso del quale
Aig cederà alcune delle proprie attività in modo ordinato",
spiega la Fed, sottolineando che al Governo va il 79,9%
della società, compreso il diritto di veto sul pagamento dei
dividendi. Il prestito ha una scadenza di 24 mesi e sarà
ripagato con la vendita degli asset Aig. Plaude il
presidente Bush all'operazione della Fed, che punta a
"promuovere la stabilità nei mercati finanziari e limitare i
danni all'economia in senso lato". Soddisfatto anche Paulson,
che mette in evidenza come il prestito preveda "misure a
tutela dei consumatori".
Un'affermazione, questa, che sembra mirata a prevenire
possibili critiche da più parti: il Tesoro, così come la
Fed, è stata già oggetto di critiche per l'eccessivo
interventismo in soccorso di Wall Street. Lasciando fallire
Lehman Brothers, il maggiore crac della storia, Bernanke e
Paulson hanno cercato di dimostrare di non essere disposti a
salvare tutti e di non usare usare i soldi dei contribuenti
per aiutare Wall Street. Ma di fronte ai possibili effetti
del fallimento di Aig, non se la sono sentita di stare a
guardare. Questo non li esimerà probabilmente da critiche,
soprattutto quelle riguardanti l'avallare la filosofia del 'moral
hazard' che con Lehman sembrava destinata sulla via del
tramonto, dopo il salvataggio di Bear Stearns prima (costato
ai contribuenti più di 20 miliardi di dollari) e quello di
Fannie Mae e Freddie Mac poi (il costo per tasche dei
consumatori sarà superiore, secondo le stime, ai 100
miliardi).
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LEHMAN: Giappone, Boj, altri 6,7 mld
euro di liquidita'
17 Settembre 2008
08:18 TOKYO -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - TOKYO,
17 SET - La Banca centrale del Giappone (Boj) ha immesso
nuova di liquidita' nel sistema bancario per 1.000 miliardi
di yen (6,7 miliardi di euro). La decisione, per rassicurare
i mercati scossi dal fllimento di Lehman Brothers, segue di
poche ore l'analogo provvedimento del valore di 2.000
miliardi yen (13,3 miliardi di euro) che porta il totale a
3.000 miliardi di yen (20 miliardi di euro). La Boj,
inoltre, ha lasciato invariati i tassi d'interesse allo
0,5%.
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CRISI MUTUI: RUSSIA,DA GOVERNO 44 MLD DLR
A 3 COLOSSI BANCARI
17 Settembre 2008
09:29 ROMA
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 17
SET - Il governo russo ha deciso di erogare un prestito fino
a 1,13 trilioni di rubli (44 miliardi di dollari) alle tre
principali banche del Paese (Sberbank, Vtb e Gazprombank)
per almeno tre mesi per immettere liquidità nel sistema.
"Queste - spiega il ministero delle Finanze in una nota
riportata da Bloomberg - sono banche in grado di assicurare
liquidità a tutto il sistema". Il ministero ha poi aggiunto
che il governo e la banca centrale prenderanno anche altre
misure per aumentare la liquidità nel corso di questa
settimana. Alla banca statale andranno fino a un massimo di
754 miliardi di rubli, alla Vtb 268,5 miliardi e alla
Gazprombank 103,9 miliardi. Circa 400 miliardi di rubli
ulteriori di fondi non spesi saranno disponibili per altri
istituti.(ANSA).
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CRISI MUTUI: MERKEL; ECONOMIA GERMANIA
NON USCIRA' INDENNE
17 Settembre 2008
09:54 BERLINO -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - BERLINO,
17 SET - L'economia tedesca non uscirà indenne dalla crisi
dei mercati finanziari. Lo ha detto oggi la cancelliera
tedesca Angela Merkel durante un suo intervento al Bundestag.
Per il momento, la crisi ha avuto un impatto modesto sulla
Germania, ha osservato la Merkel, sottolineando che il
governo federale segue con attenzione gli sviluppi negli
Stati Uniti ed é in stretto contatto con le autorità
bancarie ed i governi di altri paesi. "Tuttavia - ha detto
la cancelliera -, un'economia nazionale aperta come quella
tedesca non riuscirà ad uscire completamente indenne" dalla
crisi.(ANSA).
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AIG: SHIRAKAWA (BOJ), FED HA
PRESO LA GIUSTA DECISIONE
17 Settembre 2008
11:20 TOKYO
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - TOKYO,
17 SET - Intervenendo e salvando dal fallimento sicuro il
colosso assicurativo Aig, la Federal Reserve ha preso "la
giusta decisione". E' il giudizio del presidente della Banca
entrale del Giappone (Boj), Masaaki Shirakawa. "Considerando
l'attuale situazione fronteggiata, credo personalmente che
la Fed abbia preso la giusta decisione", ha osservato
Shirakawa, nel corso della conferenza stampa del pomeriggio
seguita alla riunione del board monetario della Boj che ha
deciso all'unanimità di tenere i tassi d'interesse fermi
allo 0,5%, per il 19esimo mese di fila. Quanto al fallimento
di Lehman Brothers, il governatore ha rilevato che le banche
giapponesi hanno esposizioni in forma di prestiti che
rischiano di trasformarsi in perdite. Tuttavia, ha aggiunto,
gli istituti di credito "hanno abbastanza profitti per
compensare le potenziali perdite".(ANSA).
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17 Settembre 2008 11:38 MOSCA
+++ RUSSIA: CONTINUA IL CROLLO ALLA BORSA DI MOSCA +++
Scambi sospesi per eccesso di
ribasso, scatta il blocco dopo perdite di -10%. Fuga degli
investitori, ieri -17%. E' un mercato troppo dipendente dai
titoli energetici. Al Cremlino qualcuno perde rubli.
Indici in picchiata alla borsa di Mosca, con le azioni delle
banche Oao Sberbank e Vtb Group in caduta libera e scambi
sospesi. Intorno alle 10,20 italiane l'indice Rts,denominato in
dollari, perde il 6,4% a 1.058,84 punti, mentre il Micex
(denominato in rubli) lascia sul terreno il 9,2% a 800,56 punti
dopo perdite pari al 10%. Sberbank, prima banca russa, perde
l'8,1% secondo le quotazioni Bloomberg, mentre Vtb lascia sul
terreno il 13%.
Ha tutta l'aria di essere una fugain massa degli investitori
locali e e internazionali, ieri l'indice Micek aveva perso -17.
Quella di Mosca e' una borsa troppo dipendente dai titoli
energeteci. Molto penalizzata aanche la nomenklatura al potere
di Vladimir Putin e dei suoi amici, arricchitisi nel passato con
il boom del petrolio.
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CRISI MUTUI:
STRAUSS-KAHN(FMI), FORSE
SIAMO A BATTUTE FINALI
17 Settembre 2008
12:42 ROMA -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 17
SET - La crisi del settore creditizio, costata il crollo di
Lehman Brothers e Bear Stearns e la nazionalizzazione di
American International Group, potrebbe essere vicina alle
sue battute finali. Lo ha detto il direttore generale del
Fondo monetario Dominique Strauss-Kahn, che ha ribadito la
previsione di circa 1.000 miliardi di dollari di perdite,
come conseguenza della crisi innescata dai mutui 'subprime'.
"Forse stiamo vedendo la fine della crisi del settore
finanziario", ha detto Strauss-Kahn parlando a Gedda, in
Arabia Saudita, secondo quanto riporta la Bloomberg.
Tuttavia "é difficile dire se abbiamo messo il peggio alle
spalle" - ha detto Strauss-Kahn, e altre istituzioni
finanziarie potrebbero crollare nelle prossime settimane o
mesi. "La crisi immobiliare degli Usa "é probabilmente
passata" - ha spiegato il numero uno del Fmi - continuiamo a
credere che l'economia mondiale si riprenderà nel
2009".(ANSA).
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USA: MBA, DOMANDA MUTUI BALZA
33,4%, BOOM RIFINANZIAMENTI
17 Settembre 2008
13:07 ROMA -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 17
SET - Le richieste di mutui negli Stati Uniti sono balzate
del 33,4% la scorsa settimana, con l'indice calcolato dalla
Mortgage Bankers' Association a 661,7, sui massimi dallo
scorso maggio. La componente dell'indice relativa ai
rifinanziamenti, in particolare, è volata (+88%) segnando il
rialzo più forte dal 2001, e quella relativa agli acquisti
di nuove abitazioni ha segnato un rialzo del 2,4%: il
segnale è che la crisi immobiliare potrebbe aver toccato il
fondo e che una ripresa potrebbe essere in vista. A
scatenare la richiesta di mutui sono i bassi tassi
d'interesse, con il tasso medio su un prestito trentennale
sceso al 5,82% la scorsa settimana, sui minimi di cinque
mesi, oltre alla forte svalutazione degli immobili, che
rende conveniente acquistare adesso. (ANSA).
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USA: NUOVE CASE, AD AGOSTO FORTE
CALO, -6,2%
17 Settembre 2008
14:43 ROMA -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 17
SET - Gli analisti avevano messo in conto per agosto nuove
costruzioni per uso abitativo pari a circa 950mila unità.
Anche i permessi edilizi, che rappresentano il termometro
dell' attività futura, il mese scorso hanno segnato un
brusco decremento, -8,9% a quota 854mila. Il dato odierno
segnala che la crisi del mercato immobiliare continua a
pesare sull' attività edilizia, anche se proprio oggi sul
versante dei finanziamenti sono arrivate indicazioni
positive, con una crescita della domanda di mutui pari ad
oltre il 33%, favorita dal ribasso dei tassi di mercato.
(ANSA).
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Usa: deficit corrente sale a 183
mld
17 Settembre 2008
15:35 ROMA -
di ANSA ____________________________
Nel secondo
trimestre del 2008
(ANSA) - ROMA, 17 SET - Nel secondo trimestre 2008 il
deficit corrente degli Usa si e' ampliato a 183,1 mld di
dollari, piu' dei 180 miliardi stimati dagli analisti.Lo
scrive la Bloomberg. Il deficit dello scorso trimestre e' il
piu' elevato da un anno a questa parte, e riflette il balzo
del valore del petrolio importato dagli Usa. Nei tre mesi
precedenti il deficit corrente degli Usa e' stato pari a
175,76 miliardi di dollari dopo le revisioni del
dipartimento del Commercio.
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CRISI MUTUI: GERMANIA; DA KFW 300MLN EURO
A LEHMAN PER ERRORE
17 Settembre 2008
15:49 BERLINO -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - BERLINO,
17 SET - Uno sbaglio "inspiegabile" è costato questa
settimana alla banca pubblica tedesca Kfw 300 milioni di
euro, inviati alla Lehman Brothers a causa di un "difetto
tecnico" proprio nelle ore in cui la banca d'investimento
americana chiedeva l'amministrazione controllata. Il governo
tedesco è su tutte le furie. "Stiamo lavorando per far luce
il più presto possibile su questo difetto tecnico", ha detto
un portavoce del ministero delle Finanze. Il misterioso
bonifico, ha spiegato, è partito lunedì scorso, giorno in
cui la banca Usa ha dichiarato il fallimento. Il portavoce
ha definito l'operazione "inspiegabile" e "incredibile",
oltre che "fastidiosa". Da parte sua, un portavoce della KfW
ha confermato al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung -
che ha pubblicato la notizia - che "lunedì c'é stato un
pagamento swap erroneo" e che è in corso un'indagine interna
per scoprire le cause dell'errore. Un portavoce del
ministero dell'Economia, da cui dipende la banca statale, ha
commentato che prima di poter ipotizzare eventuali
conseguenze, bisognerà fare piena luce sulla vicenda.
(ANSA).
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CRISI MUTUI: FED, LIQUIDITA'ABBONDANTE,SE
SERVE SIAMO PRONTI
17 Settembre 2008
16:06 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 17 set - La liquidità "é abbondante" e, se necessario,
la Fed è pronta a condurre operazioni di rifinanziamento nel
corso della giornata. Lo ha comunicato la stessa banca
centrale. Il tasso per i prestiti overnight fra banche ha
aperto al 3%, al di sopra quindi del tasso di riferimento
fissato dalla Fed al 2%. Probabilmente, la banca centrale -
secondo alcuni analisti - condurrà oggi un'asta da 11
miliardi di dollari. Solo negli ultimi due giorni la Fed ha
immesso sul mercato 140 miliardi di dollari, l'ammontare
maggiore dagli attentati dell'11 settembre 2001, per cercare
di allentare le tensioni sul mercato dei tassi dopo il
fallimento di Lehman Brothers. (ANSA).
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17 Settembre 2008 16:07 ROMA
+++
CRISI MUTUI: VOLA RISCHIO DEFAULT BANCHE USA, CDS A RECORD
+++
(ANSA) - ROMA, 17 SET - Il
salvataggio di American International Group non ferma il rischio
di crac delle grandi banche americane, almeno stando alla
percezione del mercato. I credit-default swap delle banche di
Wall Street, che misurano il rischio di default e permettono di
assicurarsi contro l'insolvenza, sono volati anche oggi al
record, a partire da Morgan Stanley fino a Goldman Sachs,
Wachovia e Citigroup, segnalando che le banche continuano a
tenere ben chiusi i rubinetti del credito l'una nei confronti
dell'altra. "La bassa liquidità - spiega l'analista di Barclays
Puneet Sharma - sta amplificando le fluttuazioni degli spread".
I credit-default swap (CDS) su Morgan Stanley - secondo la
Bloomberg - sono volati oggi a oltre 800 punti base dai 680 di
ieri, quelli su Goldman - uno dei rari istituti che sono
riusciti a limitare i danni della crisi - hanno superato i 500
punti base dai 420 di ieri. Nel caso di Citigroup siamo a quota
310 punti, 40 in più rispetto a ieri, e JP Morgan viaggia a 205
(+20 punti). Per non parlare di Wachovia, la quarta banca
statunitense, che ha aggiornato il record a 707 punti base. In
controtendenza, invece, i contratti per assicurarsi dal default
di American International Group, scesi a 20,5 dopo il balzo di
ieri sui timori di una bancarotta imminente prima del
salvataggio pubblico, e quelli su Washington Mutual, che secondo
indiscrezioni potrebbe presto finire preda di un'altra
banca.(ANSA).
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CRISI MUTUI: LLOYDS SOCCORRE HBOS,A
RISCHIO 40.000 DIPENDENTI
17 Settembre 2008
16:21 LONDRA -
di ANSA ____________________________
PRIMO MINISTRO
BROWN INCORAGGIA OPERAZIONE DI SALVATAGGIO
(ANSA) - LONDRA, 17 SET - La City ha tirato oggi un profondo
sospiro di sollievo: Lloyd Bank ha scongiurato il peggio sul
mercato finanziario britannico avviando negoziati per
l'acquisizione di Hbos, una grossa banca concorrente in
gravissima crisi di liquidità e in caduta libera alla Borsa
di Londra. Il salvataggio rischia però di costare molto caro
in termini di occupazione perché, a giudizio degli esperti,
potrebbe comportare la perdita di circa quarantamila posti
di lavoro. Malgrado ufficialmente le due banche preferiscano
parlare di 'merger' (fusione), l'operazione annunciata a
sorpresa stamattina a Londra dopo che in apertura le azioni
di Hbos avevano perso fino al cinquanta per cento del loro
valore è un vero e proprio intervento di salvataggio: con la
benedizione del Tesoro britannico e della Banca
d'Inghilterra, Lloyds evita il devastante fallimento di Hbos
(Halifax Bank of Scotland) e dà vita ad un colosso bancario
da 30 miliardi di sterline, senza eguali all'interno del
Regno Unito per quantità (38 milioni), di conti bancari (il
40% del totale) e di mutui (27%) Appena sei mesi fa
l'authority per la concorrenza avrebbe bocciato di sicuro
una 'fusione' simile giudicandola contraria alle leggi
anti-monopolio e dannosa per il consumatore, ma il
gravissimo rischio di collasso che incombe sui mercati
finanziari mondiali ha cambiato totalmente le regole del
gioco e il primo ministro Gordon Brown ha esplicitamente
incoraggiato Lloyds all'apertura di trattative con Hbos,
unanimamente applaudite alla City perché Hbos minacciava di
fare la stessa fine fatta negli Stati Uniti da Lehman
Brothers in quanto fortemente esposta nel traballante
settore dei muti immobiliari. Significativa è stata la
reazione della Borsa di Londra alle notizie sui 'negoziati
di fusione': sia i titoli di Lloyds che quelli di Hbos hanno
entrambi guadagnato. L'operazione potrebbe però avere un
pesantissimo rovescio della medaglia: Lloyds e Hbos hanno
circa settantamila dipendenti a testa e, al fine di evitare
inutili, costose sovrapposizioni, potrebbero essere
costretti a sopprimere circa quarantamila posti di lavoro e
a chiudere un migliaio di agenzie. I clienti di Hbos (creata
nel 2001 dalla fusione tra Halifax e Bank of Scotland) sono
stati oggi a più riprese rassicurati dalle authority
competenti che non corrono il minimo pericolo di perdere i
risparmi depositati. (ANSA).
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CRISI MUTUI: TESORO USA, PROGRAMMA
SPECIALE ASTE IN AIUTO FED
17 Settembre 2008
16:26 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 17 set - Il Tesoro americano annuncia un programma
speciale di emissioni di titoli per consentire alla Fed ai
avere maggiori risorse a disposizione. Lo annuncia lo stesso
Tesoro, a poche ore del salvataggio di Aig, al quale la
banca centrale ha accordato un prestito da 85 miliardi di
dollari. Il nuovo programma di emissioni dovrebbe rientrare
nell'ambito delle consuete aste per il finanziamento del
deficit di bilancio. (ANSA).
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CRISI MUTUI: SEC INASPRISCE NORME VENDITA
ALLO SCOPERTO
17 Settembre 2008
17:06 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 17 set - La Sec inasprisce le norme contro la vendita
alla scoperto dopo che Aig è finito sull'orlo del collasso e
Lehman Brothers è fallita. "Le azioni puntano a chiarire che
la Sec avrà tolleranza zero nei confronti degli abusi" nella
vendita allo scoperto, spiega il presidente della Sec,
Christopher Cox. In particolare la Sec costringe trader e
broker alla chiusura forzata delle vendite allo scoperto su
tutti i titoli. La decisione è stata presa nel tentativo di
bloccare eventuali speculazioni in un mercato già sotto
stress. (ANSA).
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MUTUI: RUSSIA; BANCA CENTRALE
TAGLIA OBBLIGO RISERVA BANCHE
17 Settembre 2008
17:30 MOSCA -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - MOSCA,
17 SET - La Banca centrale russa ha deciso di abbassare da
domani la percentuale di riserve obbligatorie richiesta alle
banche, allo scopo di stabilizzare la situazione del mercato
finanziario interno e mantenere la liquidità del settore
bancario russo. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass. In
particolare, la percentuale è stata ridotta dall'8,5% al
4,5% di fronte alle banche non residenti in rubli e valuta
straniera, dal 5,5% all'1,5% di fronte agli individui
privati russi e dal 6% al 2% per gli altri vincoli in rubli
e valuta straniera. Le riserve obbligatorie saranno
ripristinate gradualmente, con un 2% a partire dal primo
febbraio 2009 e un altro 2% dal primo marzo successivo. Tali
misure, secondo il presidente della Banca Centrale Serghei
Ignatyev, libereranno fino a 300 miliardi di rubli. (ANSA).
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CRISI MUTUI: RESERVE PRIMARY FUND IN
DIFFICOLTA', SOTTO 1 DLR
17 Settembre 2008
17:33 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 17 set - Reserve Primary Fund sprofonda sotto il peso
di Lehman Brothers: il più antico fondo monetario
statunitense, con asset per 64,8 miliardi di dollari al 31
agosto, ha visto scendere il valore effettivo dei beni
investiti (net value asset) sotto un dollaro ad azione in
seguito di svalutazioni per 785 milioni di dollari su
posizioni legate proprio a Lehman. Una flessione, quella del
net value asset, che ha spinto Reserve Primary Fund a
comunicare ai propri clienti che non potranno ritirare soldi
per almeno una settimana. Reserve Primary Fund diventa così
il primo fondo monetario in 14 anni ad esporre i propri
clienti a delle perdite. Gli asset nei fondi monetari sono
considerati, dopo i contanti e i depositi bancari, gli
investimenti più sicuri. Con il fallimento di Lehman, gli
azionisti hanno visto crollare del 60% in soli due giorni il
valore degli asset della società, costretta a scendere sotto
il dollaro di valore. (ANSA).
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17 Settembre 2008 17:38 ROMA
+++ CRISI MUTUI:GOLDMAN -22% IN BORSA, MORGAN STANLEY -41% +++
(ANSA) - ROMA, 17 SET - Si
aggrava in Borsa a New York il bilancio per le due banche d'
affari statunitensi sopravvissute alla crisi dei mercati
finanziari, cioé Goldman Sachs e Morgan Stanley. La prima perde
ora il 22% mentre Morgan Stanley lascia sul terreno addirittura
il 41%. (ANSA).
17 Settembre 2008 17:47 MOSCA
+++ BORSA: MOSCA E' RIMASTA SOSPESA FINO A CHIUSURA +++
(ANSA) - MOSCA, 17 SET - La Borsa
russa non ha riaperto dopo essere stata chiusa oggi in via
eccezionale dall'agenzia federale per la regolazione dei mercati
finanziari, per eccesso di ribasso. Solo l'indice Micex
(espresso in rubli) ha riaperto per mezzora, ma una serie di
operazioni Repo che non influiscono sull'andamento del listino.
(ANSA).
17 Settembre 2008 17:53 ROMA
+++ Borsa: Wall Street perde oltre il 3% +++
Goldman Sachs -22%, Morgan
Stanley -41%
(ANSA) - ROMA, 17 SET - Wall Street amplia le perdite con gli
indici che segnano ribassi superiori al 3%. A due ore dall'avvio
il Dow Jones segna -3,08%.Il Dow Jones scende a 10.718,03 punti;
il Nasdaq composite cede il 3,66% a 2.127,18 punti e lo S&P 500
lo 3,70% a 1.168,64 punti. Si aggrava inoltre il bilancio per le
due banche d'affari Usa sopravvissute alla crisi dei mercati
finanziari, cioe' Goldman Sachs e Morgan Stanley. La prima perde
il 22% mentre Morgan Stanley lascia sul terreno il 41%.
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FMI: PIL MONDO RALLENTA, DA 2009
RIPRESA SOLO GRADUALE
17 Settembre 2008
18:08 ROMA
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 17
SET - L'economia mondiale, spiegano gli economisti del
Fondo, "é alle prese con una crisi finanziaria che si
protrae e con un rialzo dei prezzi delle materie prime che
ha riacceso le pressioni inflazionistiche". In questo
scenario "molte economie avanzate sono vicine alla
recessione; anche le economie emergenti stanno rallentando,
seppure molte di esse stanno ancora crescendo sopra il
trend". Tradotto in numeri, le economie avanzate sono
cresciute complessivamente di appena l'1% tra il quarto
trimestre del 2007 e il secondo trimestre 2008 rispetto al
2,5% dei primi tre trimestri del 2007, con un Pil che
nell'intero 2008 dovrebbe progredire dell'1,5% e nel 2009
del solo 1,2% (+2,6% nel 2007). L'insieme dei paesi
emergenti e in via di sviluppo, invece, passerà da una
crescita dell'8% nel 2007 al +6,9% nel 2008 e +6,7% nel
2009. Il Fmi ritiene dunque che "una ripresa dovrebbe
iniziare a farsi sentire nel 2009 dopo che gli effetti degli
choc sui prezzi delle commodities si allenteranno o
addirittura si riassorbiranno, i prezzi immobiliari Usa si
stabilizzeranno e i problemi di liquidità e solvibilità
delle istituzioni finanziarie verranno lentamente risolti,
anche se il processo di riduzione dell'indebitamento
comporterà ancora forti venti contrari alla ripresa". La
"sfida immediata" per le autorità mondiali sarà quindi
quella di assistere le proprie economie in un periodo di
crescita più lenta e alle prese con la pressione sui mercati
finanziari e immobiliari, mantenendo l'inflazione sotto
controllo. La ricetta, da realizzare con "sforzi
multilaterali", sarà costituita da alcuni ingredienti
essenziali: "sostenere la ripresa e stabilizzare le
condizioni dei mercati, tenendo l'inflazione sotto
controllo".(ANSA).
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TASSI: GIORNATA DA BRIVIDO, TESORO
USA FINANZIA FED
17 Settembre 2008
18:23 ROMA
-
di ANSA ____________________________
(ANSA) - ROMA, 17
SET - All' indomani dell' ennesimo salvataggio pubblico da
parte del Governo e della banca centrale statunitense,
quello del colosso assicurativo AIG, pochi si aspettavano un
crollo delle Borse come quello odierno ed il panico sul
versante dei tassi monetari. Eppure, è successo proprio
questo ed a dimostrare come la tensione sia su livelli
elevatissimi è il fatto che il rendimento offerto da un
titolo di stato statunitense a tre mesi è sceso allo
0,1927%, ai minimi dal lontanissimo 1954. Gli investitori
non si fidano di nessuno ed in questa situazione comprano
solo titoli almeno all' apparenza solidissimi come i 'bill'
del Tesoro statunitense. Tanto più che lo stesso Tesoro Usa
ha annunciato che farà ricorso a collocamenti di titoli - la
prima asta di 40 miliardi é stata organizzata per oggi - per
sostenere lo sforzo immenso della Federal Reserve, l' ultimo
dei quali è stato di 85 miliardi per salvare AIG e fare in
modo che il Governo ne prendesse il controllo. Questo
significa in sostanza che il costo di queste operazioni
finirà a carico del debito pubblico ed in ultima istanza del
contribuente americano. Sempre oggi è schizzato al rialzo il
tasso interbancario in dollari sulla scadenza tre mesi, al
3,06%, cioé 19 punti base in più, la maggiore crescita dal
settembre del 1999. Ma è ancora più significativo il fatto
che il cosiddetto TED, che misura la differenza fra gli
interessi corrisposti dalle banche per ottenere un prestito
di durata tre mesi e quelli pagati dal Tesoro Usa a fronte
di un' analoga 'duration' è arrivato a 289 punti base, ai
massimi dal 20 ottobre 1987, quando ci fu il 'Black Monday'
della Borsa. Anche il tasso interbancario a tre mesi in euro
è rimasto sui massimi dal 2000, al 4,97%. Il salvataggio di
AIG non ha quindi rassicurato i mercati, anzi la reazione è
andata nel segno opposto. Tanto più che in Borsa i titoli
Goldman Sachs e Morgan Stanley, le due banche d' affari
sopravvissute alla crisi e che hanno chiuso il trimestre in
attivo sono precipitati, con perdite rispettivamente del 22
e del 41%. Oltre a questo, in Gran Bretagna il colosso del
credito immobiliare HBOS ha perduto fino al 32% per poi
recuperare parzialmente in vista di un possibile acquisto da
parte di Lloyds. Tornando agli Usa, ha destato scalpore
anche il fatto che il fondo monetario Reserve Primary Fund
abbia comunicato svalutazioni per 785 milioni di dollari
legate alla sua esposizione su Lehman, con la conseguenza
che gli investitori dovranno fronteggiare perdite. Dall'
inizio dello scorso anno fra perdite e svalutazioni le
maggiori istituzioni finanziarie mondiali hanno lasciato sul
terreno 516 miliardi di dollari e undici banche statunitensi
sono state cancellate da gennaio scorso. (ANSA).
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TED SPREAD AL TOP, T-BOND A 3 MESI AI
MINIMI DAL 1954
17 Settembre 2008
18:28 NEW YORK
-
di ANSA ____________________________
Sara' il caso di
familiarizzarsi con nuove terminologie piu' adatte a questa
situazione di crisi. Secondo Bloomberg, il "TED spread" e'
salito a 2.76% (da appena sopra il 2% ieri). Questo livello
e' ben al di sopra del massimo raggiunto nell'agosto 2007,
alla fine del 2007 e nella primavera 2008.
Cosa e' il "TED spread"? Sui mercati finanziari gli
operatori lo considerano la differenza tra il rendimento del
bond Usa a tre mesi e il tasso LIBOR. Di solito, in tempi
normali (e questi non lo sono) il "TED spread" e' inferiore
allo 0.5%. Piu' alto e' il divario, insomma, piu' alto e' il
rischio percepito dai mercati finanziari sugli strumenti del
credito (rispetto ai Treasury del Tesoro Usa che sono
considerati "risk free", cioe' assolutanmente liquidi e
sicuri).
La maggior parte dell'aumento nel "TED spread" in queste ore
e' dovuto alla fuga degli investitori verso la qualita',
dopo eventi eccezionali e contemporanei come il fallimento
di Lehman Brothers, la vendita di Merrill Lynch e il
salvataggio di AIG. Secondo Bloomberg, il rendimento del
titolo del Tesoro Usa a 3 mesi e' crollato nelle ultime ore
ai minimi dal 1954, a un tasso dello 0.233%, proprio perche'
"aumenta la perdita di fiducia nel mercato creditizio"
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CRISI MUTUI:
NY IN GINOCCHIO, OLTRE
150.000 POSTI IN FUMO
17 Settembre 2008
19:30 NEW YORK
-
di ANSA ____________________________
EMORRAGIA WALL
STREET FA VACILLARE ECONOMIA GRANDE MELA
(ANSA) - NEW YORK, 17 set - New York si prepara a un nuovo
terremoto con il salvataggio di Aig, destinata a dover
cedere importanti asset e, di conseguenza, a dover ridurre
bruscamente la propria forza lavoro. Se solo la crisi del
fine settimana nel settore bancario, con il fallimento di
Lehman e l'acquisizione di Merrill Lynch da parte di Bank of
America, potrebbe provocare una perdita di 50 mila posti di
lavoro in una città e un settore che dall'inizio dell'anno
ne ha persi già centomila, il caso Aig rischia di aggravare
ulteriormente il quadro cittadino. New York ricava il 10%
delle rendite fiscali da Wall Street: se questa va a rotoli,
la segue anche l'economia della città che ha già
pronosticato un'esplosione del deficit - a due miliardi di
dollari nel 2010 e cinque miliardi nel 2011 - in conseguenza
delle forti perdite di Wall Street e in marzo il crollo di
Bear Stearns. Il tracollo dei 'golden boys' delle grandi
banche d'affari e di quelli di Aig si ripercuote con effetto
domino sull'economia della Grande Mela: ristoranti, negozi
temono una brusca stretta della spesa da parte di coloro che
finora hanno vantato fra gli stipendi più elevati della
città. A New York il settore finanziario ha prodotto finora
il 23% di tutto il reddito guadagnato in città. Wall Street
offre un posto di lavoro su venti della Big Apple, ma con
stipendi d'oro: la media di 280 mila dollari all'anno è
cinque volte più alta della media di New York. Come gruppo i
dipendenti delle aziende di borsa hanno portato a casa
l'anno scorso un quarto di tutti i salari pagati nella
Grande Mela. E' questo flusso di ricchezza che ha tenuto in
piedi per anni ristoranti da centinaia di dollari a coperto
e concessionari di auto di lusso, agenti immobiliari che
trattano in case da milioni di dollari e designer di
interni. Ma un posto di lavoro a Wall Street ne crea altri
tre nell'area metropolitana. Ecco perché non sono solo i
broker a tremare per lo scossone di questi giorni e perché
non sarà solo il polo del lusso a subire le ricadute del
terremoto nel settore del credito. Tra tasse sui guadagni
delle banche e reddito dei loro impiegati per ogni mille
posti di lavoro in fumo la perdita per la città è stata
stimata in 50 milioni di dollari da Ronnie Lowenstein,
direttore dell'Indipendent Budget Office municipale. E la
prospettiva delle dismissioni di Aig per ripagare il
prestito da 85 miliardi di dollari accordato dalla Fed non
fa altro che peggiorare un quadro già fosco: il colosso
assicurativo impiega in tutto il mondo quasi 120.000
dipendenti, per un totale di 74 milioni di clienti. Fino a
pochi anni fa, Aig era la prima compagnia assicurativa al
mondo, ma gli scandali finanziari prima e la crisi subprime
le hanno fatto perde posizioni, retrocedendola a terzo
colosso mondiale alle spalle di Ing e Allianz. Sono stati
proprio gli scandali finanziari degli ultimi 3-4 anni a far
vacillare il colosso, poi definitivamente caduto nella mani
del Governo che, così, assume nell'arco di pochi giorni il
controllo di tre società strategiche per i mercati mondiali:
oltre Aig, ci sono infatti anche Fannie Mae e Freddie Mac.
(ANSA).
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17 Settembre 2008 19:59
+++
CRISI MUTUI: WALL STREET CROLLA, EUROPA BRUCIA 123 MLD +++
MOSCA CONGELATA DA PIOGGIA
VENDITE,RIMBALZO RIESCE A TOKYO (+1%)
(di Nicola Capodanno) ANSA) - MILANO, 17 SET - Altri 123
miliardi di euro in fumo. E' questo il saldo che le Borse
europee hanno dovuto pagare nel giorno in cui Wall Street è
arrivata a precipitare di oltre 3 punti percentuali, con il
mercato deluso dal mancato taglio dei tassi da parte della
Federal Reserve, anche se il salvataggio di Aig da parte della
stessa banca centrale ha evitato un nuovo crac. Senza
considerare poi i forti timori di recessione, ormai consolidati
nella comunità finanziaria. Un saldo che per il Vecchio
Continente si fa ancor più salato se si considerano le due
sedute precedenti, paralizzate per effetto del crac di Lehman
Brothers. Da lunedì i mercati europei hanno mandato in fumo
circa 450 miliardi di capitalizzazione, mettendo a segno il
peggior tonfo dal 2002 ad oggi. E aggiornando così la flessione
da inizio anno intorno ai 30 punti percentuali. E pensare che in
mattinata gli investitori erano tornati a comprare. Tokyo ad
esempio è riuscita nel rimbalzo tecnico, chiudendo con un rialzo
del Nikkei, l'indice dei 225 titoli guida, di 1,21 punti
percentuali. In scia al risultato delle Borse del "Far East" le
piazze europee hanno iniziato la seduta di buona lena, per poi
tornare a franare dopo il brusco avvio di Wall Street, arrivata
appunto a perdere oltre tre punti percentuali (ora il Dow Jones
segna -2,18%). Al termine delle contrattazioni l'indice
paneuropeo Dj Stoxx 600 ha così perso altri due punti
percentuali, mentre a fare peggio tra le "big" è stata Londra
che ha lasciato sul terreno il 2,25 per cento. Male anche le
altre: Parigi (-2,14%), Milano (-2,29%) e Francoforte (-1,75%).
Pesanti poi Amsterdam e Stoccolma, cadute rispettivamente del
3,83 e del 3,65 per cento. Al di fuori del circuito di
Eurolandia va segnalato il tracollo di Mosca: gli indici del
listino russo sono rimasti sospesi per quasi l'intera giornata a
causa della pioggia di vendite che ha costretto le autorità di
sorveglianza a sospendere gli scambi per eccesso di ribasso. Il
paniere Micex ad esempio è arrivato a perdere oltre 10 punti
percentuali, in scia al collasso di alcuni titoli di istituti di
credito. E proprio le banche, al fianco degli assicurativi che
scontano l'effetto Aig, sono stati anche oggi i principali
protagoniste in negativo del mercoledì nero. In Europa Fortis é
rotolata di 9,6 punti percentuali, Royal Bank of Scotland del
10%, mentre il settore ha perso il 4 per cento (sottoindice Dj
Stoxx). Mosca bianca è stata Barclays (+3,1%), che sarebbe
pronta a rilevare le attività europee di Lehman Brothers, dopo
aver già acquisito quelle statunitensi. A fare peggio è stato il
settore materie prime (sottoindice Dj Stoxx -6%) con il
produttore di cemento Lafarge che è scivolato del 4,7% e il
colosso Anglo Anmerican del 9,3 per cento. In difficoltà anche
le compagnie aeree con il petrolio di nuovo a un passo dai 93
dollari al barile a New York: British Airways ha perso il 6% e
Tui il 7,8 per cento. Di seguito, gli indici dei titoli guida
delle principali Borse mondiali: - Tokyo +1,21% - Londra -1,03%
- Parigi -0,73% - Francoforte -1,29% - Madrid -0,96% - Milano
-1,14% - Amsterdam -2,15% - Stoccolma -2,91% - Zurigo -0,87% -
Mosca (sospesa per eccesso ribasso) - New York -2,18 (in corso).
(ANSA).
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CRISI MUTUI: DOPO LEHMAN E AIG, E'CACCIA
A NUOVE VITTIME/ANSA
17 Settembre 2008
21:07 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
(ANSA) - NEW
YORK, 17 set - Lehman Brothers affondata, Aig salvata in
extremis: la crisi subprime non allenta la morsa. Ed é
pronta a mietere nuove vittime, aggravando un bilancio già
duro. Il mercato sembra scommettere che altre istituzioni
soccomberanno schiacciate dai debiti: è partita la caccia
alle possibili nuove vittime. Washington Mutual sembra la
più probabile candidata a dover gettare la spugna. Ma
l'attenzione é alta anche nei confronti delle due
'sopravvissute': Goldman Sachs e Morgan Stanley, in forte
calo a Wall Street nonostante risultati trimestrali
superiori alle attese. Le difficili condizioni dei mercati,
secondo gli analisti, spingeranno le due banche
d'investimento, le uniche rimaste indipendenti, a
raggiungere un accordo, probabilmente con una banca
commerciale così da cercare di ripristinare la fiducia. Il
salvataggio dell'ultima ora deciso dal Governo americano non
ha rassicurato i mercati, spaventati dal possibile annuncio
di nuove imminenti debacle ma anche dal fatto che la Fed e
il Tesoro, a questo punto, potrebbero aver sparato tutte o
quasi le cartucce a loro disposizione. In soli dieci giorni,
l'amministrazione ha assunto il controllo, di fatto quasi
nazionalizzando, di tre colossi americani: prima Fannie Mae
e Freddie Mac, poi Aig. Quest'ultima fa ancora più scalpore
visto che non è neanche direttamente regolata dal governo
federale, che ne controlla ora il 79,9% (il decimale
mancante al raggiungimento dell'80% non è casuale:
controllarne l'80% avrebbe infatti significato l'iscrizione
a bilancio). Nella caccia alle prossime vittime spiccano due
nomi di rilievo, gli unici finora portati ad esempio per
solidità: Goldman e Morgan Stanley. "Fra un anno non avranno
più la forma attuale: ambedue hanno bisogno di più
depositi", sostiene l'amministratore delegato di Bank of
America, Kenneth Lewis, artefice nel corso del fine
settimana dell'acquisizione di Merrill Lynch. Solo fino alla
metà di marzo, il panorama delle banche d'investimento
contava su cinque protagoniste: ora ne sono rimaste solo due
(dopo il passaggio di Bear Stearns a JpMorgan, quello di
Merrill Lynch nell'orbita di Bank of America e il fallimento
di Lehman Brothers), e sembrano addirittura in pericolo di
vita. Secondo indiscrezioni, Morgan starebbe valutando se
rimanere indipendente o convolare a nozze: un'ipotesi non da
escludere se il titolo continuera a scendere (oggi è sceso
sotto i 20 dollari). "Dobbiamo essere flessibili. Se il
mercato decide che hai bisogno di depositi, è deciso", ha
affermato il chief financial officer della società Colm
Kelleher. Le attuali condizioni di mercato, così come la
crescente pressione sui titoli, saranno - secondo gli
analisti - due fattori determinanti in una eventuale scelta
di Morgan Stanley. Wall Street continua a penalizzare anche
il suo 'gioiellino', quello dal quale proviene anche il
segretario al Tesoro americano Henry 'Hank' Paulson: Goldman
Sachs oggi, per la prima volta negli ultimi 30 anni, è scesa
sotto i 100 dollari ad azione. Anche per Goldman, gli
operatori intravedono un possibile accordo. La prossima
vittima più vicina in senso temporale appare però Washington
Mutual. Indiscrezioni stampa riportano che il Governo
sarebbe già al lavoro per approntare una soluzione privata:
diversi istituti di credito sarebbero già stati contattati,
ma l'ostacolo a un possibile salvataggio - proseguono i
rumors - è che nessuno sa realmente cosa ci sia nei libri
contabili di Wamu. Il board di Washington Mutual - ad avviso
di Kenneth Bruce, analista di Merrill Lynch - potrebbe
essere costretto a prendere seriamente in considerazione
un'offerta di acquisto, anche a prezzo scontato, se la
pressione continuasse a montare, anche alla luce del
downgrade deciso nei giorni scorsi dalle agenzie di rating.
(ANSA).
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CRISI MUTUI:
FUGA DAI FONDI MONETARI, INVITI
ALLA CALMA
17 Settembre 2008
21:54 NEW YORK -
di ANSA ____________________________
Molte finanziarie e banche
Usa stanno inviando comunicati alla clientela per
rassicurare gli investitori sul fatto che i loro soldi sono
sicuri. Due grandi fondi Usa sono stati sommersi dalle
richieste di riscatto, opponendo un rifiuto e svalutando
allo stesso tempo il patrimonio.
Questo scenario di estrema tensione si e' verificato dopo
che uno dei principali fondi monetari americani ("money
market fund"), The Reserve, ha scioccato gli investitori
quando ha tagliato all'improvviso il valore netto del suo
fondo piu' importante, Primary Fund. Il problema e' quindi
rassicurare gli investitori che il NAV (net asset value) non
scendera' sotto il valore di $1.
Il fondo di Reserve e' un colosso con un patrimonio di oltre
$60 miliardi e tutto si e' scatenato dopo che e' circolata
la notizia che aveva in portafoglio $785 milioni di
commercial paper di Lehman Brothers Holdings (LEH), titolo
che oggi vale $0.14 (-52.7%). Ma gli investitori si sono
spaventati al solo nome Lehman, e hanno innescato una fuga
in massa dal fondo, con riscatti pari a $40 miliardi in
poche ore.
Un altro fondo del gruppo, International Liquidity Fund,
riservato agli investitori offshore, ha registrato lo stesso
fenomeno. Standard & Poor's Ratings Services ha annunciato
poi il downgrade di Colorado Diversified Trust da AAAm a Dm,
per avere in portafoglio "carta" Lehman. Secondo S&P questo
Trust, relativamente piccolo con $260 milion in assets di
investitori pubblici come scuole e governi locali, e' stato
liquidato oggi. I soldi sono stati gia' trasferiti al
Colorado Local Government Liquid Asset Trust, che ha $3.5
miliardi di patrimonio. Ci sono al momento, secondo i rumors,
molti altri money market fund che hanno in portafoglio
commercial paper di Lehman, e tra questi Wachovia (WB) la
banca che e' in lista tra quelle piu' a rischio (a Wall
Street Italia risultano anche voci di una possibile merger
allo studio tra Wachovia e Morgan Stanley o Goldman Sachs)
con il suo fondo Evergreen Investments, e poi Russell
Investments, che fa capo a Northerwestern Mutual Life
Insurance e infine RiverSource Investments, il fondo di
Ameriprise Financial Inc. (AMP).
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17 Settembre 2008 22:05 NEW YORK
+++ BORSA:WALL STREET AFFONDA;DJ CHIUDE A -4,1%,NASDAQ -4 +++
(ANSA) - NEW YORK, 17 set - Wall
Street affonda ancora una volta: l'indica Dow Jones ha chiuso in
pesante ribasso, cedendo il 4,1% (-453,1 punti) a 10.605,92
punti, il Nasdaq ha lasciato sul terreno il 4,94% a 2.098,85
punti, mentre lo S&P 500 è arretrato del 4,75% a 1595,44 punti.
(ANSA).
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WALL
STREET:
IN GINOCCHIO, LA CRISI CONTINUA
17 Settembre 2008 22:10 NEW YORK - di
WSI ______________________________________________
Investitori in fuga dall'azionario,
chiusura ai minimi: Dow Jones -4.05%, Nasdaq -4.94%. Peggior
seduta di sempre per Morgan e Goldman. La Fed si rivolge al
Tesoro Usa. Interviene la Sec. Petrolio su, soffre il
dollaro, super oro.
Altra seduta nel segno delle vendite per gli indici
americani, spinti in forte ribasso dalle continue paure
sullo stato del comparto finanziario, la cui crisi sembra
lontana dall’essere conclusa dopo il fallimento di Lehman
Brothers e il salvataggio d'emergenza del gruppo
assicurativo AIG da parte del governo americano. I listini
hanno chiuso ai minimi giornalieri, appesantiti da un'ondata
di Sell materializzatasi proprio nei minuti finali di
contrattazione. Il Dow Jones ha chiuso in calo del 4.06% a
10609, l’S&P500 ha ceduto il 4.72% a 1156, il Nasdaq il
4.94% a 2098.
E’ evidente come gli ultimi sviluppi abbiano drasticamente
cambiato il panorama finanziario e' cio' contribuisce a
rendere maggiormente nervosi gli investitori. Il timore di
una nuova ondata di svalutazioni e’ costantemente alto e la
Fed, gia’ impegnata a pompare liquidita’ sul mercato nel
tentativo di "lubrificare" il sistema economico, si e'
dovuto rivolgere al Dipartimento del Tesoro americano per
ricevere nuovi prestiti che le permettano di gestire meglio
le proprie risorse finanziarie.
"La Fed sta cercando di fare il possibile in brevissimo
tempo, ma le richieste sembrano infinite e c'e' una sola
maglia da cui scucire" ha affermato Kevin Giddis, managing
director di Morgan Keegan. "In questo momento, mentre
parliamo, il credito si sta riducendo. Le operazioni di
prestito tra le banche sono praticamente congelate".
Al fine di calmare i nervi degli investitori, sempre meno
propensi ad accollarsi nuovi rischi nelle scelte
d’investimento, e’ intervenuta anche la SEC (l’organo di
controllo delle borse americane) con un nuovo piano di
regolamentazione che vieta, a partire da giovedi’,
determinate pratiche di operazioni di borsa legate allo
"short" selling, da molti ritenuto in parte responsabile
dell’elevata volatilita’ che ha caratterizzato le borse di
recente.
Le due restanti banche d’affari indipendenti di Wall Street,
Goldman Sachs (GS) e Morgan Stanley (MS) (dopo l’uscita di
scena di Lehman Brothers e Merrill Lynch) hanno registrato
la peggiore performance giornaliera di sempre, con cali
superiori ai 20 punti percentuali. A poco sono servite le
rassicurazioni offerte dal n.1 di Morgan sul solido stato
del gruppo. Per Kenneth Lewis, ad di Bank of America (BAC),
l’istituto che ha rilevato Merrill Lynch nel weekend, sia
Goldman che Morgan saranno soggette ad una fase di
trasformazione nei prossimi mesi.
Morgan Stanley (MS), il cui titolo ha ceduto il 26%
nell'ultima seduta, ha riportato un calo dei profitti del 7%
nel terzo trimestre, migliore delle attese, ma il management
sta considerando se lasciare il gruppo indipendente o
cercare di concludere una partnership con un’altra grossa
banca d’affari per difendersi dalle turbolenze tuttora in
corso. Alcune speculazioni riportano di un possibile merger
con Wachovia (WB), anche quest’ultima in forte calo
nell’ultima seduta. "Alla luce degli ultimi sviluppi nel
comparto finanziario, banche, assicurazioni, fondi ed altri
istituti non regolamentati saranno costretti a subire
ulteriori perdite", ha commentato un trader dal floor del
Nyse. "Siamo di fronte ad un rischio sistemico nel mondo
finanziario".
La fuga dall'azionario ha originato un afflusso di nuovi
investimenti su beni ad inferiori rischio come Titoli di
STato ed oro. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso
al 3.41% dal 3.49% di martedi', quello sul T-Bill a 90
giorni e' piombato ai minimi di 54 anni. In forte rally
l'oro. Il metallo prezioso ha archiviato la seduta con un
progresso giornaliero di $70 a $850.50 l'oncia.
Nel comparto energetico, in gran recupero il petrolio. I
futures con consegna ottobre hanno guadagnato $6.01 a $92.16
al barile. Sul valutario, l’euro in recupero rispetto al
dollaro a quota 1.4312.
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Fonte -
WallStreetItalia |
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17 Settembre 2008 23:59 BUENOS
AIRES
+++ BORSA: FORTI PERDITE ANCHE IN AMERICA LATINA +++
(ANSA) - BUENOS AIRES, 17 SET -
In sintonia con Wall Street, anche le principali Borse
dell'America Latina hanno registrato oggi forti perdite. Come
già ieri il ribasso più eclatante si è avuto a San Paolo, la più
importante Borsa della regione, con un crollo del 6,74%, seguita
da Buenos Aires con il 5,07% e Città del Messico con 4,72%.
(ANSA).
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