.

 
 

 

PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 29 settembre 2008

PARTE 2

.
  Sabato 27 settembre 2008   Domenica 28 settembre 2008   Lunedì 29 settembre 2008  
       
..... Scarica in formato PDF ..... Scarica in formato PDF ..... Scarica in formato PDF .....

 

 

 

 

 

27 Settembre 2008 00:06 NEW YORK

CRISI MUTUI: CONGRESSO TRATTA, NEGOZIATO DIFFICILE /ANSA

BUSH, ACCORDATEVI; 'PEONES' REPUBBLICANI RESISTONO
- AGGIORNA E SOSTITUISCE SERVIZIO DELLE 21:13 DI IERI - (di Alessandra Baldini) (ANSA) - NEW YORK, 27 SET - La trattativa in Congresso è ripresa ma marca il passo: negoziatori dei due rami del parlamento e di entrambi i partiti sono tornati a sedersi attorno a un tavolo ma l'intesa è complessa e un voto del Senato, secondo fonti citate dalla AbcNews, potrebbe arrivare solo a metà della prossima settimana. Dopo il disastro del vertice di ieri, in cui un accordo che sembrava cosa fatta è andato a rotoli per la rivolta dei repubblicani della Camera, il nuovo traguardo che si erano posti la Casa Bianca e i leader democratici del Congresso era diventato l'approvazione del piano di salvataggio di Wall Street in tempo per la riapertura dei mercati dopo il fine settimana. Salvo colpi di scena, questo traguardo si è rivelato ancora una volta elusivo. Alleati contro natura, democratici del Congresso e presidente George W. Bush avevano parlato oggi con una voce sola per convincere i 'peones' repubblicani a salire a bordo della scialuppa da 700 miliardi con cui il segretario al Tesoro Henry Paulson si prefige di salvare le banche in crisi di Wall Street. "Dobbiamo approvare un piano. Abbiamo bisogno di un accordo", ha implorato oggi Bush nel giardino delle rose della Casa Bianca dopo che il fallimento nella notte di Washington Mutual, la maggiore banca commerciale americana, aveva mandato un nuovo, drammatico messaggio della fragilità del sistema. Le inquietudini erano rimbalzate oltreoceano: il presidente francese Nicolas Sarkozy aveva chiamato per chiedere conto e ragione del nuovo 'coup de theatre': "Il presidente Bush ha parlato col presidente Sarkozy dei negoziati in corso al Congresso esprimendo ottimismo che si giunga a risultati concreti", ha riferito il portavoce Gordon Johndroe. A Capitol Hill si è presentato ai microfoni il leader della maggioranza al Senato Harry Reid: "Arriveremo in porto e resteremo in sessione fino a che ciò non accada". Piombati ieri a Washington come scomodi 'imbucati', i candidati repubblicano e democratico alla Casa Bianca John McCain e Barack Obama oggi si erano levati di torno: "Ci vuole un accordo, un accordo, un accordò, aveva insistito con i deputati del suo partito McCain al cui blitz a Washington i democratici avevano ieri attribuito il fiasco dell'intesa. "Sono ottimista che possiamo ottenere qualcosa", ha dichiarato Obama partendo per Oxford, Mississippi dove stasera è tornato in programma il primo dibattito della campagna elettorale. Nelle 154 parole della nuova dichiarazione di oggi Bush aveva preso atto, mostrando comprensione, delle divergenze tra parti politiche e rami del Parlamento: "Un piano così vasto, che si muove così in fretta, pone delle sfide. I parlamentari vogliono farsi sentire, devono poter esprimere la loro opinione". Recalcitranti i repubblicani della Camera oggi erano tornati al tavolo delle trattative: 'Non daremo il nostro assenso a una legge che svende i contribuenti per salvare Wall Street'', ha detto il capo della minoranza del Gop John Boehner che oggi ha scritto alla Pelosi chiedendo di prendere in "seria considerazione" la proposta alternativa dei 'peones' ispirata alle leggi del mercato. "Dipende tutto da loro", aveva detto fremendo di rabbia il deputato democratico a capo della Commissione Finanze: "Devono por fine alla rivoltà. Frank ha descritto il colpo di scena di ieri al vertice alla Casa Bianca come "un imboscata". Il piano è in bilico mentre Wall Street attende. Partendo per il dibattito in Mississippi Obama aveva aperto uno spiraglio di speranza dicendo di esser stato al telefono con il capo del tesoro Henry Paulson, con alcuni leader democratici e anche parecchi repubblicani. Quel che pare aver rotto l'impasse - ha detto - è stata la disponibilità di Paulson a includere alcune proposte dei repubblicani dela Camera in un menu di opzioni. Obama si era attribuito la paternità dell'approccio: 'Una delle cose che avevo suggerito ieri, una volta che i repubblicani della Camera avevano identificato queste proposte, era stata di chiedere a Paulson se pensava che potessero essere elencate in un menu' di opzioni a sua disposizione nel pacchetto salvataggio". (ANSA).

 

 

27 Settembre 2008 00:38 NEW YORK

CRISI MUTUI: WACHOVIA CERCA PARTNER, TRATTATIVE IN CORSO

(ANSA) - NEW YORK, 27 SET - Trattive in corso in casa Wachovia dopo una giornata di passione, con il titolo che ha lasciato sul terreno il 27%. La banca avrebbe avviato - secondo insicrezioni - trattative con il Banco Santander, Wells Fargo e Citigroup in cerca di un accordo, dopo che le trattative con Morgan Stanley sono naufragate. Pur non avvertendo la necessità di stringere rapidamente un'intesa, i vertici della banca lavoreranno l'intero settimana, esplorando le alternative possibili. Ad aumentare la pressione sull'istituo il fallimento di Washington Mutual, i cui depositi , così come alcune altre attività, sono state rilevate da JPMtogan per 1,9 miliardi di dollari. All'inizio del mese, Wachovia aveva avviato trattative per una potenziale fusione con Morgan Stanley, ma lo scenario di riferimento si è rapidamente evoluto, con Morgan divenuta una banca commerciale, e nessun accordo è stato raggiunto. Wachovia è esposta fortemente ai mutui subprime, a causa dell'acquisizione nel 2006 di Golden West Financial.(ANSA).

 

 

27 Settembre 2008 17:21

Usa, Bush: piano salvataggio alla fine costerà meno

WASHINGTON (Reuters) - Il costo finale del piano di salvataggio finanziario sarà di gran lunga inferiore a 700 miliardi di dollari, perché molti asset che il governo comprerà aumenteranno di prezzo nel tempo. Lo ha detto oggi il presidente George W. Bush, nel tentativo di allentare le preoccupazioni sul piano, prevedendo che le trattative in corso al Congresso questo weekend portino a un'intesa "molto presto". "Dobbiamo liberare il flusso del credito ai consumatori e alle imprese riducendo il rischio posto dagli asset problematici", ha detto Bush nel suo messaggio settimanale alla radio. "Dobbiamo assicurare che i contribuenti siano protetti, che i dirigenti che hanno sbagliato non ricevano una fortuna inattesa dalle vostre tasse e che ci sia un comitato bipartisan che supervisioni questi sforzi", ha detto il presidente. Nel tentativo di ridurre i timori sul costo elevato della manovra, Bush ha aggiunto: "Il costo finale di questo piano sarà di gran lunga inferiore ai 700 miliardi di dollari". "Molti asset che il governo comprerà probabilmente saliranno di prezzo nel tempo. Questo significa che il governo riuscirà a recuperare gran parte, se non tutta, la spesa iniziale". Bush ha ribadito che il fallimento del sistema finanziario mette l'economia a rischio e sulla strada di una "profonda e dolorosa recessione". Secondo Bush sugli aspetti principali del piano di salvataggio vi è ora un "accordo diffuso". Al Congresso proseguono oggi e domani le trattative per trovare un'intesa tra i parlamentari. Secondo il leader della maggioranza al Senato Harry Reid, vi sono ancora 15 punti irrisolti, ma è possibile che un accordo in linea di principio sia annunciato entro domani sera. I parlamentari, ha spiegato Reid, sono ancora "lontani" dal completare il provvedimento, ma hanno fatto "progressi significativi".

 

 

28 Settembre 2008 01:17 LONDRA
CRISI: SALTA UN'ALTRA BANCA, IN GRAN BRETAGNA
Il governo britannico e le autorità di controllo del sistema finanziario stanno esaminando tre possibili opzioni per salvare Bradford & Bingley, la banca colpita dalla crisi dei prestiti ipotecari, le cui azioni sono crollate ai minimi. Lo riferisce il Financial Times. I negoziati sono frenetici, tra la Bank of England, la Financial Services Authority e il governo di Gordon Brown. Lunedi' i titoli saranno sospesi in borsa, chi non ha venduto si trovera' con carta straccia in mano. Il ministro delle Finanze Alistair Darling farà una dichiarazione sul futuro di Bradford & Bingley, istituto britannico di credito ipotecario, prima dell'apertura dei mercati domani.
Leggere anche dal Telegraph:
Financial crisis: Bradford & Bingley likely to be nationalised by Treasury
La prima opzione, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg citando il quotidiano, è la vendita: le autorità, spiega il Ft, hanno aumentato gli sforzi per trovare un compratore per la banca e HSBC e Banco Santander potrebbero essere coinvolti. I negoziati sono condotti da Antonio Horta-Osorio, chief executive di Abbey, la banca inglese di Santander.
Una seconda opzione potrebbe riguardare le sei maggiori banche britanniche, che si dividono una quota di circa il 30% di Bradford & Bingley, e che si potrebbero spartire il suo potafoglio prestiti da 52 miliardi di sterline. Come ultima possibilità, infine, secondo il Ft, c'é la nazionalizzazione.
Proprio la nazionalizzazione, secondo quanto riportano oggi il Daily Telegraph e il Daily Mail, che citano fonti anonime, sarebbe un'ipotesi allo studio da parte del governo britannico. Il futuro del colosso britannico, intanto, secondo il canale televisivo inglese Sky News, potrebbe essere deciso già questo week end.
Intanto arriva la notizia di un banchiere inglese che si e' suicidato per le conseguenze della crisi, buttandosi sotto un treno. La City e' in stato di shock dopo aver appreso dell'apparente suicidio di un finanziare milionario schiacciato dallo stress spaventoso del credit crunch. Kirk Stephenson, sposato, con un figlio di 8 anni, e' morto gettandosi sotto le ruote di un treno espresso che passava a 160 km l'ora alla stazione di Taplow, nel Berkshire.




 

28 Settembre 2008 01:35 NEW YORK
CRISI: FORTIS RISCHIA IL MAGGIOR CRACK BANCARIO IN EUROPA OCCIDENTALE
di WSI-ANSA
Il colosso dei servizi finanziari belga-olandese scricchiola e rasenta il fallimento bancario record in Europa continentale. Motivo: credit crunch e il caos sul mercato creditizio. Si prepara un salvataggio monstre da $995 miliardi?
Leggere gli aggiornamenti delle ultime ore:
CRISI MUTUI: FORTIS, PAESI BENELUX ENTRANO IN CAPITALE
Il gruppo bancario belga-olandese Fortis in queste ore, secondo alcune fonti, rischia di battere il triste primato di maggiore istituto di credito dell'Europa continentale a cadere vittima, come altri istituti in America, del credit crunch e del caos sul mercato creditizio, a meno che non venga trovata una soluzione. Nello stesso momento l'inglese Bradford & Bingley viene nazionalizzata mentre negli Stati Uniti si lotta contro il tempo per risolvere la crisi di Wachovia, se la banca Usa non trova rapidamente un acquirente che la salvi.
Il gruppo belga-olandese Fortis ha negato il "collasso", stando al Financial Times, cambiando pero' in fretta e furia il vertice. Preso di mira dai ribassisti, il colosso dei servizi finanziari era entrato sotto presione in Borsa (venerdi' -23%) e ha nominato nuovo amministratore delegato Filip Dierckx, al posto di Herman Verwilst. Dierckx e' a capo della divisione bancaria di Fortis e ha assunto la guida del gruppo con effetto immediato. In Borsa la scorsa settimana Fortis ha perso circa il 35%.
La banca centrale belga e gli organi di controllo stanno preparando il terreno per un maxi salvataggio del colosso finanziario/bancario/assicurativo, che ha un patrimonio di 995 miliardi di dollari e un valore di mercato di 22 milardi di dollari. Il gruppo bancario francese Bnp Paribas e quello olandese Ing sarebbero in pista per rilevare Fortis, secondo la stampa belga. Intanto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha incontrato, a Bruxelles il premier belga, Yves Leterme, per discutere della crisi del gruppo bancario.

 

 

28 Settembre 2008 18:41 BRUXELLES

CRISI MUTUI: FORTIS, TRICHET INCONTRA PREMIER BELGA LETERME

(ANSA) - BRUXELLES, 28 SET - Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha incontrato oggi a Bruxelles il premier belga, Yves Leterme, per discutere della crisi del gruppo bancario Fortis. Lo ha reso noto il portavoce del primo ministro. E' intanto in corso nella capitale belga un consiglio dei ministri straordinario con all'ordine del giorno una discussione sulla situazione finanziaria internazionale e le sue ripercussioni sul Belgio. Le autorità politiche e bancarie del Belgio sperano di poter trovare entro stasera una soluzione alla crisi di Fortis, che ha già perso più di 2 miliardi di euro a seguito della crisi dei mutui subprime statunitensi e che secondo le voci degli ultimi giorni avrebbe forti difficoltà sul fronte della liquidità e della solvibilità. Obiettivo immediato è quello di evitare che alla riapertura dei mercati, a partire dalle Borse asiatiche, Fortis possa di nuovo rendersi protagonista di capitomboli come quelli dello scorso fine settimana, col titolo in caduta libera fino al 23%.(ANSA).

 

 

28 Settembre 2008 21:38 WASHINGTON

CRISI MUTUI: USA; BOZZA PIANO, OK IMMEDIATO A 250 MILIARDI

(ANSA) - WASHINGTON, 28 SET - Il negoziatore repubblicano Judd Gregg ha annunciato il raggiunto accordo sul testo appena diffuso. Le tre pagine su cui si basava il piano dell' amministrazione Bush nei giorni scorsi, sono lievitate fino a diventare oltre 100. La proposta di legge dà piena autorità al ministro del Tesoro, Henry Paulson, di investire fino a 700 miliardi per acquistare asset a rischio dal sistema finanziario, con una prima tranche disponibile subito di 250 miliardi. Il Tesoro ha anche l'opzione, in alcune circostanze, di assumere il controllo delle società che partecipano al piano. La legge prevede inoltre la creazione di un board di supervisione che includerà Fed, Sec, il direttore della Federal Home Finance Agency ed esponenti dell'amministrazione Bush. (ANSA).

 

 

28 Settembre 2008 22:11 WASHINGTON

CRISI MUTUI: USA; CORSA CONTRO TEMPO PER VARARE PIANO/ ANSA

di ANSA
IN 106 PAGINE VIA LIBERA A SPESA 250 MLD, SI TENTA VOTO LUNEDI'
(++AGGIORNA E SOSTITUISCE IL SERVIZIO DELLE 20:37++) (di Marco Bardazzi) (ANSA) - WASHINGTON, 28 SET - Un sabato notte insonne, con i membri del Congresso attaccati al telefono per consultare anche l' 'oracolo' Warren Buffett. Poi l'annuncio di un accordo di massima, e una corsa domenicale contro il tempo per presentare, prima dell'apertura dei mercati asiatici, 106 pagine di proposta di legge che danno al Tesoro americano l'autorità di accedere immediatamente a 250 dei 700 miliardi previsti dal piano per il salvataggio di Wall Street. In piena notte tra sabato e domenica la 'speaker' della Camera Nancy Pelosi, il ministro del Tesoro Henry Paulson e i negoziatori dei due partiti in Congresso sono emersi da un incontro-maratona per sostenere di aver trovato la via d'uscita sul piano per ridare ossigeno ai mercati. Il leader del Senato, Harry Reid, ha parlato di "svolta", Paulson di "grandi progressi". Un testo definitivo è emerso a metà domenica, con la speranza di metterlo ai voti alla Camera lunedì. Solo l'apertura delle Borse di Tokyo e Hong Kong, seguita da quelle europee e infine da Wall Street, dirà se le rassicurazioni domenicali e il maxi-piano messo nero su bianco, saranno stati accolti come una rassicurazione sufficiente. A Washington sono rimaste riserve e malumori e vari deputati repubblicani conservatori hanno messo in discussione le promesse del presidente della commissione finanze della Camera, Barney Frank, di portare in aula per il voto il provvedimento lunedì. Al Senato, dove a differenza della Camera la maggioranza è più solida, ci sono altri problemi: alcune complicazioni procedurali, unite allo stop ai lavori dal tramonto di lunedì per rispettare la festività ebraica di Rosh Hashanah, hanno fatto emergere la possibilità che un voto non avvenga fino a mercoledì, spingendo quindi avanti il momento in cui il presidente George W.Bush potrà mettere la firma sul provvedimento. I protagonisti della trattativa, compresi i candidati alla Casa Bianca Barack Obama e John McCain, hanno spinto per tutta la domenica per cercare di mandare un messaggio di fiducia. "Sarà difficile per tutti noi ingoiare un piano del genere", ha detto McCain, aggiungendo però che "l'opzione di non far niente è semplicemente non accettabile". "Sono orientato ad appoggiare il piano - ha affermato da parte sua Obama - ma dobbiamo ricordarci come siamo finiti in queste condizioni. Non tanto per attribuire responsabilità, ma per capire le scelte che dovrà affrontare il prossimo presidente". La Casa Bianca ha seguito l'evolversi della situazione in Congresso mostrandosi cautamente ottimista, dopo la scottatura ricevuta nei giorni scorsi dal presidente Bush, quando un accordo che sembrava cosa fatta è naufragato per l'opposizione di una larga fetta del mondo repubblicano. "Siamo contenti dei progressi fatti nella notte - ha detto il portavoce Tony Fratto - e apprezziamo lo sforzo bipartisan per stabilizzare i nostri mercati finanziari e proteggere la nostra economia". La caratteristica principale del piano di salvataggio emersa dal dibattito notturno è la libertà di manovra 'a fasi' concessa al Tesoro, che non avrà accesso subito all'intero fondo di 700 miliardi di dollari, ma ne otterrà 250 immediatamente disponibili. Il piano prevede poi la creazione di un 'board' incaricato della supervisione del programma di salvataggio finanziario, di cui faranno parte i vertici di Fed e Sec, il direttore della Federal Home Finance Agency ed esponenti del governo. L'accordo prevede inoltre un divieto per i manager delle società che beneficiano del piano di accedere a buonuscite 'd'orò e permette al Tesoro, in alcuni i casi, di prendere il controllo delle società che attingono ai fondi del piano di salvataggio. I conservatori, facendosi portavoce del malumore in una larga fetta dell'opinione pubblica americana per l'entità dell'enorme intervento con soldi pubblici, hanno continuato a sollevare dubbi sull'efficacia e l'opportunità del piano. L'alternativa però, secondo quanto ha detto ai negoziatori sabato notte il miliardario Warren Buffett, è semplicemente quella di andare incontro alla "più grande catastrofe finanziaria nella storia americana". (marco.bardazzi@ansa.it) (ANSA).

 

 

28 Settembre 2008 23:37 WASHINGTON

CRISI MUTUI: USA; PELOSI, LA FESTA A WALL STREET E' FINITA

di ANSA
(V. SERVIZIO DELLE 22:10)
(ANSA) - WASHINGTON, 28 SET - "La festa a Wall Street è finita" e con essa l'epoca delle buonuscite 'd'orò e dei paracaduti milionari per i manager delle società finanziarie in crisi: è il messaggio con il quale la 'speaker' della Camera, Nancy Pelosi, ha presentato in una conferenza stampa a Washington il piano da 700 miliardi per il salvataggio del sistema creditizio americano. "Abbiamo insistito per ottenere provvedimenti per proteggere i contribuenti", ha detto la Pelosi, confermando che la proposta di legge andrà al voto nella giornata di domani alla Camera. (ANSA).

 

 

29 Settembre 2008 19:05 MILANO
CRISI MUTUI:TEMPESTA SU BANCHE EUROPA,AFFONDA UNICREDIT/ANSA
di ANSA
IN GERMANIA CROLLA COMMERZBANK, GIU' ANCHE DEUTSCHE
(ANSA) - MILANO, 29 SET - Lunedì nero per le banche in Europa, dove l'indice di settore Stoxx ha lasciato sul campo un memorabile 7,75%. Male anche i servizi finanziari (-9,81%) e i titoli assicurativi (-7,71%), segno che la crisi dei mutui Usa ha ormai infettato anche l'Europa, corsa ai ripari con le prime nazionalizzazioni. Le vittime del contagio, dopo le svalutazioni della svizzera Ubs e la nazionalizzazione della britannica Bradford & Bingley, sono la belga Fortis e la tedesca Hypo Real Estate Holding, salvate entrambe dalla mano pubblica. La prima con l'intervento dei 3 governi del Benelux, che hanno messo sul piatto 11,2 miliardi di euro, mentre il gigante tedesco dei mutui ha potuto contare su un prestito da 35 miliardi di euro, garantito dallo Stato tedesco e da un gruppo di investitori privati. I due istituti sono stati protagonisti di un vero e proprio tracollo in Borsa, con un calo rispettivamente del 23,55% a 3,96 euro e del 73,91% a quota 3,52 euro sulle piazze di Amsterdam e Francoforte, mentre la Bce ha annunciato da Francoforte un prestito speciale da 120 miliardi di euro, per calmare la tensione sul settore nel Vecchio Contiente. Una situazione sfuggita di mano anche in Italia, dove Unicredit (-10,2% a 2,97 euro) è crollata pagando la propria esposizione sul mercato tedesco. In Germania è andata peggio a Commerzbank (-24,01% a 10,95 euro) e a Deutsche Postbank (-23,88% a 26,94 euro), mentre Deutsche Bank ha perso poco meno (-7,74% a 50,65 euro). In tale contesto il titolo del gruppo guidato da Alessandro Profumo, sospeso più volte per eccesso di ribasso, è comunque rimasto relativamente al riparo dal ciclone, mettendo però a segno il maggior arretramento per una banca sul listino Milanese e portandosi sui minimi degli ultimi 10 anni. Unicredit, del resto, come hanno fatto notare diversi operatori "é la banca Italiana con la maggior esposizione all'estero ed in particolare in Germania" e oggi "ha prevalso la componente tedesca rispetto a quella italiana". Sotto pressione anche Ubs a Zurigo (-13,57% a 18,15 euro), a due giorni dall'assemblea, ed Rbs a Londra (-12,98% a 1,81 sterline). Secondo un analista di Commerzbank "la situazione è sempre più incerta" e il mercato "reagisce in modo irrazionale, vendendo tutto senza riflettere troppo".(ANSA).

 

 

29 Settembre 2008 20:01 NEW YORK
CRISI MUTUI: MAGGIORANZA CAMERA NO A PIANO, VOTO APERTO
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 29 Sep - Alla scadenza dei primi 15 minuti previsti per la votazione 228 deputati si erano pronunciati contro il piano, 205 a favore. Ma il risultato è ancora fluido perché i leader della Camera non hanno chiuso il voto: alcuni no sono passati nella colonnina dei si mentre proseguivano le operazioni di voto. Servono 218 voti per far approvare il piano, ma le opinioni possono ancora cambiare, soprattutto dopo il brusco crollo degli indici di Wall Street: i capi dei gruppi parlamentari sono passati alle maniere forti per indurre il partito dei no cambiare parere. (ANSA).

 

 

29 Settembre 2008 20:20 SAN PAOLO
CRISI MUTUI: BRASILE; BORSA DI SAN PAOLO PERDE 15%
di ANSA
-
(ANSA) - SAN PAOLO, 29 SET - La borsa valori di San Paolo sta registrando un crollo del 15%, scendendo a meno di 45.882,57 punti, e le operazioni sono state sospese. Il forte calo registrato nelle piazze finanziarie europee e la mancata approvazione da parte del Congresso americano del piano di salvataggio di 700 miliardi di dollari, si sta trasformando in un vero e proprio crollo dell'indice delle maggiori aziende quotate in Brasile (Ibovespa). "L'effetto domino che tutto il mondo temeva sta iniziando a espandersi", dichiara Vanderlei Arruda, agente di cambio valute della società Souza Barros. Il cambio del dollaro con il real, la moneta brasiliana, sta registrando un +7%, arrivando a quota 1,97. La borsa valori di San Paolo chiuderà alle 17 orario brasiliano (le 22 in Italia). (ANSA)

 

 

29 Settembre 2008 20:25 MILANO
BORSA: INDICE MONDO MSCI CEDE 5,6%, PRIMA VOLTA NELLA STORIA
di ANSA
-
(ANSA) - MILANO, 29 SET - L'indice Msci Mondo, che sintetizza l'andamento dei principali mercati finanziari globali, sta registrando un tonfo record pari a 5,6 punti percentuali. Una flessione del genere non era mai stata registrata.(ANSA).

 

 

29 Settembre 2008 20:32 WASHINGTON
CRISI MUTUI: BUSH MOLTO CONTRARIATO DA NO CAMERA
di ANSA
-
(ANSA) - WASHINGTON, 29 SET - Il presidente Bush, tramite il portavoce della Casa Bianca Tony Fratto, ha detto che l'America sta affrontando una crisi difficile che deve essere fronteggiata "al più presto". Il presidente americano si incontrerà nelle prossime ore coni suoi consiglieri economici e sarà in contatto con i leader del Congresso per decidere le prossime mosse da fare. (ANSA).

 

 

29 Settembre 2008 20:50 WASHINGTON
CRISI MUTUI: REPUBBLICANI, NO CAMERA COLPA DELLA PELOSI
di ANSA
-
(ANSA) - WASHINGTON, 29 SET - I leader repubblicani della Camera hanno accusato la leader democratica Nancy Pelosi per il voto negativo al piano di salvataggio dell'economia. "Gli americani sono arrabbiati e anche noi - ha detto il leader dei deputati repubblicani John Boehrer -. Cercavamo una soluzione bipartisan ma la Pelosi ha fatto un discorso molto di parte". "Abbiamo perso almeno una dozzina di deputati repubblicani, per colpa della Pelosi, che erano pronti a votare per il piano - ha aggiunto Boehrer - Ma anche numerosi democratici hanno votato contro". Il piano salva-economia è stato bocciato per 228 a 205 voti. Ne occorrevano 218 per l'approvazione. (ANSA).

 

 

29 Settembre 2008 21:11 NEW YORK
MUTUI: CAMERA BOCCIA PIANO, CROLLA ANCHE WACHOVIA/ANSA
di ANSA
QUARTA BANCA USA A CITIGROUP, MITSUBISHI INVESTE 9 MLD IN MORGAN
(ANSA) - NEW YORK, 29 set - Wachovia travolta dal ciclone subprime passa nelle mani di Citigroup, con la complicità del Governo, nel giorno in cui il tanto atteso piano salva-finanza viene bocciato dalla Camera, gelando gli indici: lo S&P 500 arriva a cedere fino a oltre il 7%, dopo che le borse europee hanno bruciato 320 miliardi di dollari. Il pressing dell'amministrazione Bush non sortisce, almeno per il momento, gli effetti sperati, con il progetto che non passa. Ma per Wall Street la speranza non è ancora morta, visto che i leader della Camera stanno spingendo per una seconda tornata di votazioni. E mentre Morgan Stanley alza il velo su un accordo da 9 miliardi di dollari con Mitsubishi Ufj, che ne rileverà il 21%, la Fed annuncia di aver raddoppiato a 620 miliardi di dollari l'ammontare delle aste currency swap, così da fornire alle banche le risorse necessarie per far fronte alla carenza di liquidità sul mercato. Dopo giorni di passione in Borsa, con il crollo di Washington Mutual che ha accelerato la caduta dei titoli, Wachovia getta la spugna e le sue attività bancarie vengono rilevate per 2,16 miliardi di dollari da Citigroup che, fino a meno di un anno fa, sembrava destinata a soccombere mentre ora si rifaccia così prepotentemente sul panorama finanziario americano, drasticamente modificatosi negli ultimi mesi. Senza attendere il voto in Congresso, il Tesoro, di concerto con il presidente George W. Bush e la Fed, ha tessuto le fila dell'operazione che sancisce di fatto la sparizione del quarto istituto americano. Per far fronte alla transazione, Citigroup ricorrerà al mercato, tramite un aumento di capitale da 10 miliardi di dollari. I correntisti dalla banca di Charlotte sono "interamente protetti" dall'operazione, visto che "Wachovia non è fallita - spiega la Fdic, organismo federale di assicurazione dei depositi - ma è stata acquisita da Citigroup con l'assistenza della Fdic". Quello delle autorità americane é - osserva il presidente della Fed, Ben Bernanke - un "impegno senza riserve" per il mantenimento della stabilità finanziaria. L'amministrazione Bush si è trovata costretta a intervenire su Wachovia per evitare che un eventuale "fallimento ponesse un nuovo rischio sistemico", spiega il segretario al Tesoro, Henry Paulson, ribadendo l'impegno "a prendere tutte le iniziative necessarie" per la stabilità del sistema e per "proteggere l'economia". E proprio con questi obiettivi Paulson aveva presentato il suo piano di salvataggio, sul quale la Camera si é espressa negativamente, nonostante il pressing di Bush che si é dichiarato "molto contrariato" dal no della Camera. La bocciatura ha fatto sprofondare ancor di più gli indici americani, mettendo sotto pressioni i titoli finanziari, con Morgan Stanley e Goldman Sachs arrivate a cedere rispettivamente il 19% e il 17%. Ma la partita sul piano Paulson non sembra essere definitivamente chiusa, con i leader della Camera impegnati a cercare un secondo giro di votazioni per far passare il piano. A sostegno dei mercati sotto forte stress, la Fed scende nuovamente in campo in modo massiccio, annunciando che le aste in dollari sono raddoppiate a 620 miliardi di dollari, così da consentire alle banche di aver a disposizione le risorse necessarie per alleviare quella che è la maggiore crisi finanziaria dal 1930. Per allentare le tensioni sul titolo, arrivato a cedere il 19%, Morgan Stanley annuncia l'accordo con Mitsubishi Ufj: la banca giapponese rileverà il 21% di quella americana per 9 miliardi di dollari. "Siamo felici di instaurare una così significativa relazione don Morgan Stanley", spiega il presidente e amministratore delegato di Mitsubishi Ufj, Nobuo Kuroyanagi. "Questa alleanza strategica ci offre l'opportunità di accelerare la transizione" a banca commerciale, commenta l'ad di Morgan, John J. Mack. (ANSA).

 

 

29 Settembre 2008 21:22 NEW YORK
CRISI MUTUI: I NUMERI DEL VOTO ALLA CAMERA
di ANSA
-
(ANSA) - NEW YORK, 29 SET - Il piano di salvataggio di Wall Street è stato battuto 228 a 205 e immediatamente sono cominciate le recriminazioni su chi ha mandato la proposta su un binario morto. Sarebbe bastato che 12 deputati che hanno votato 'no' avessero optato per il sì a far passare la proposta negoziata nel fine settimana a Capitol Hill. 95 democratici, molti dell'ala sinistra del partito, non hanno accettato l'invito della speaker Nancy Pelosi e hanno contribuito alla sconfitta. Ma i democratici erano riusciti a portare a bordo della scialuppa lanciata dal capo del Tesoro Henry Paulson ai mercati finanziari la maggioranza del gruppo parlamentare per un totale di 140 voti. Tra i repubblicani i sì sono stati appena 65, contro 133 voti contrari. (ANSA).

 

 

29 Settembre 2008 21:37 WASHINGTON
Crisi mutui: Paulson, proteggero' mercati con tutti i mezzi
di ANSA
Ministro del Tesoro Usa dopo voto negativo Camera a piano Bush
(ANSA) - WASHINGTON, 29 SET - Il ministro del Tesoro Usa, Paulson, ha affermato che usera' tutti i mezzi a disposizione per proteggere i mercati finanziari. La dichiarazione arriva dopo il voto negativo della Camera al piano di salvataggio del presidente Bush. Paulson si incontrera' col presidente, col presidente della Federal Reserve e con i leader del Congresso per seguire gli sviluppi. Prima di giovedi' nessun altro voto e' possibile sul piano di salvataggio dell'economia bocciato oggi.

 

 

29 Settembre 2008 21:50 WASHINGTON
CRISI MUTUI: MCCAIN, PIANO BOCCIATO PER COLPA DI OBAMA
di ANSA
-
(ANSA) - WASHINGTON, 29 SET - Il piano per il salvataggio di Wall Street non è passato "perché Barack Obama e i democratici hanno messo la politica davanti agli interessi del Paese": è la reazione di John McCain al voto alla Camera, affidata al suo principale consigliere economico, Douglas Holtz-Eakin. Il consigliere di McCain ha sostenuto che dal momento in cui il candidato repubblicano, la scorsa settimana, ha interrotto la propria campagna elettorale per recarsi a Washington a lavorare per il piano, Obama e la leadership democratica in Congresso hanno lanciato "attacchi faziosi per guadagnare vantaggi politici, durante una crisi economica nazionale". Cosi facendo, afferma lo staff di McCain, i democratici "hanno messo a rischio le case, le condizioni di vita e i risparmi di milioni di famiglie americane". (ANSA).
 

 

 

 

WALL STREET: NEW YORK AFFONDA DOPO NO CAMERA A PIANO;GIU' WACHOVIA

29 Settembre 2008 20:46 ROMA - di WSI
______________________________________________

S&P 500 PERDE OLTRE 7%, MAGGIOR RIBASSO DA OLTRE 20 ANNI
(ANSA) - ROMA, 29 SET - Un'altra seduta di passione alla Borsa di New York, dove lo S&P 500 è arrivato a segnare il più forte ribasso da oltre 20 anni, dopo la bocciatura da parte della Camera Usa al maxipiano da 700 miliardi di dollari messo a punto dal governo americano. Il no al piano ha colto di sorpresa il mercato e l'incertezza sulle future possibili contromosse per far fronte alla crisi ha messo in fibrillazione i listini: l'impatto è stato immediato, con il Dow Jones e il Nasdaq in calo del 6%. Già la giornata si era aperta sotto i peggiori auspici: la bufera oggi è esplosa in Europa, con il salvataggio del colosso franco-belga Fortis, della banca britannica Bradford & Bingley e di quella tedesca Hypo Real Estate, mentre Oltreoceano Wachovia é stata soccorsa da Citigroup grazie a una operazione sostenuta dalle autorità federali. La banca americana ha accumulato perdite oltre il 90% nel premercato e il titolo è stato sospeso durante la sessione regolare al Nyse. Ma già nella prima mezz'ora di scambi, a Wall Street gli indici accusavano ribassi superiori al 3%, mentre il Nasdaq andava giù di oltre il 4% soffrendo il tonfo di Apple (-15%). Tornando alle vicende europee, per la nazionalizzazione di Fortis, i governi del Benelux - Belgio, Olanda e Lussemburgo - sborseranno circa 11,2 miliardi di euro, mentre per il salvataggio della britannica Bradford & Bingley Londra pagherà complessivamente 18 miliardi di sterline, anche per consentire il passaggio della rete di depositi dell'istituto allo spagnolo Banco de Santander. E la banca tedesca Hypo Real Estate riceverà da un consorzio di banche 14 miliardi di euro con la garanzia del Governo. Per di più, le tensioni sul mercato del credito non accennano a diminuire tanto che oggi c'é stata una nuova impennata dei tassi interbancari, con l'Euribor a tre mesi schizzato al record del 5,24%, e la Bce ha iniettato 120 miliardi tramite un'asta speciale. Al tempo stesso, la Federal Reserve ha deciso di raddoppiare l'importo totale delle aste in dollari, in operazioni cosiddette di currency swaps, portandolo a 620 miliardi. Quando alle sorti di Wachovia, Citigroup acquisterà le attività bancarie in una operazione, da 2,16 miliardi di dollari in azioni, che prevede anche l'assorbimento di 42 miliardi di dollari di perdite con "l'assistenza" della Federal Deposit Insurance. A sua volta, Citigroup ha deciso un aumento di capitale da 10 miliardi di dollari in azioni ordinarie, oltre al taglio del dividendo trimestrale a 16 centesimi per azione. In Borsa, il titolo ha perso terreno in un primo tempo per poi invertire rotta e guadagnare 23 cent a 20,38 dollari. Male JPMorgan (-1,74 dollari a 46,50 dollari) mentre National City ha perso fino a 2,46 dollari, accusando il più forte ribasso intraday dal 1980. Pesante anche Morgan Stanley (-6,6%) dopo l'accordo con la giapponese Mitsubishi Ufj che rileverà il 21% del capitale della banca americana per 9 miliardi di dollari. Tra i tecnologici va giù Apple (-18% a 105,77) il più forte ribasso da gennaio. A mettere sotto pressione il titolo, la decisione di Morgan Stanley di tagliare il giudizio sulla società a "equal weight" da "overweight", in previsione di una frenata dei profitti del colosso informatico dovuto al ribasso dei prezzi e al rallentamento della domanda. L'analista di Morgan Stanley, Kathryn Huberty ha rivisto al ribasso le sue stime sul titolo portandole a 115 dollari dal precedente prezzo obiettivo di 178 dollari. Huberty ha anche ridimensionato le stime sugli utili di Apple nel quarto trimestre, abbassandole di 12 cent a 1,62 dollari per azione, e tagliato le previsioni di vendita da 11 a 10,7 miliardi di dollari. Alle 20,30, ora italiana, il Dow Jones segna -4,95% a 10.591,65 punti; il Nasdaq composite -6,57% a 2,039,83 punti e lo S&p 500 -6,34% a 1.136,12 punti. (ANSA)

 

 

WALL STREET: CROLLA, REAZIONE VIOLENTA ALLA BOCCIATURA DEL PIANO DI SALVATAGGIO

29 Settembre 2008 22:00 NEW YORK - di WSI
______________________________________________

Altra drammatica giornata per la borsa americana. Il gia’ debole mercato azionario ha accelerato al ribasso a meta’ sessione affossato dalla clamorosa bocciatura del piano di salvataggio da parte del Parlamento americano. Il Dow Jones ha segnato una perdita di 777 punti (-6.98%) a 10365, l’S&P500 ha ceduto l'8.49% a 1110, il tecnologico Nasdaq ha perso il 9.14% a 1983 (maggior calo da maggio 2000). L'indice industriale, tornato a trattare ai minimi dal 2005, ha segnato il peggior calo di sempre in valore assoluto (nel crash dell'87 segno' una perdita di 508 punti per una variazione percentuale record di -22%).
Per l'indice S&P500, scivolato al bottom dal 2004, si tratta del peggiore calo giornaliero in percentuale dal 18 ottobre 1987, il famoso Black Monday. Lo S&P500 ha perso il 29% dal massimo dello scorso ottobre. Inoltre oggi e' la perdita record negativa in termini di capitalizzazione, poiche' il valore complessivo della borsa Usa e' crollato di 1.2 trilioni di dollari (1.200 miliardi) in un giorno, cifra pari al costo complessivo della guerra in Iraq in 5 anni, secondo alcune stime.
Si apre cosi' all'improvviso il peggiore degli scenari possibili per l'economia degli Stati Uniti: il credito rimane assolutamente congelato (dai prestiti interbancari, ai mutui immobiliari, al leasing di auto), le banche vengono salvate o falliscono con ritmi frenetici, il caos politico a Washington e' totale, la Casa Bianca di George Bush non ha credibilita' ne' potere, mentre un'elezione presidenziale cruciale si terra' in poco piu' di un mese. La crisi americana si avvita su stessa, l'America e' in ginocchio.
Con 228 voti contrari e 205 a favore, il piano varato nei giorni scorsi dal Dipartimento del Tesoro non ha ottenuto l’approvazione a Capitol Hill. Sono risultate vane le sollecitazioni del presidente della Fed Bernanke e dello stesso segretario Paulson che hanno entrambi ammonito su "gravi minacce" per l’economia nel caso di una mancata approvazione del piano. Il presidente Usa Bush era intervenuto nuovamente in diretta televisiva in mattinata, prima dell’apertura della borsa, per rassicurare gli americani sulla situazione economico-finanziaria.
Non hanno avuto alcun effetto al fine di contenere le vendite neanche le ultime operazioni della Federal Reserve congiuntamente con le Banche Centrali mondiali relative ad una nuova iniezione di liquidita' all’interno del mercato finanziario. Molti operatori, gia’ dando per scontato il passaggio del piano, si erano detti poco fiduciosi sul recupero del mercato del credito a causa della limitata efficacia dello stesso programma. Sia gli strategist di Credit Suisse che quelli di Merrill Lynch hanno dichiarato che i $700 miliardi, per quanto alimentaranno una maggiore liquidita’ sul mercato, potrebbero non essere sufficienti a risolvere interamente i problemi che stanno affliggendo le banche.
Intanto continua a subire ulteriori cambiamenti il panorama bancario. Il titolo della banca Wachovia e’ piombato al di sotto della soglia di $1 (-90%) subito dopo aver annunciato la vendita delle operazioni bancarie a Citigroup, in un’operazione supportata dalla FDIC e dallo stesso Segretario al Tesoro Paulson, il quale ha affermato che il fallimento del gruppo avrebbe comportato "rischi sistemici".
Pioggia di Sell sull’intero comparto finanziario. Lo spider settoriale (XLF) ha ceduto il 12.76%, Goldman Sachs -7%, Morgan Stanley ha lasciato sul terreno piu’ del 14%, -7.0% per JP Morgan, Bank of America ha chiuso in calo -12%, stessa perdita per il gigante delle carte di credito American Express. La banca regionale National City, finita nel mirino dei ribassisti a causa delle preoccupazioni circa il livello di liquidita’, e’ arretrata del 57% a $1.59.
La crisi non e’ confinata agli Stati Uniti ed inizia a farsi sentire anche in Europa. La banca belga-olandese Fortis ha ottenuto un prestito da $16 miliardi dal governo per evitare la bancarotta, mentre il grosso gruppo inglese di mutui ipotecari Bradford & Bingley e' stato nazionalizzato dal governo britannico.
Tra i titoli tecnologici, forti vendite sul colosso informatico Apple, in ribasso -17.92% in seguito ai commenti negativi degli analisti di Morgan Stanley. Il gruppo di Steve Jobs dovra' rivedere i piani strategici per rimanere competitivo durante la stagione delle festivita'. Il gigante Internet Google ha ceduto l'11.61% al di sotto della soglia psicologica dei $400, ai minimi di due anni.
Sugli altri mercati, in netto calo il petrolio: i futures con consegna novembre hanno perso $10.56 a $96.37 al barile. Sul valutario, in calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4444. In progresso l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno guadagnato $5.90 a $894.40 l’oncia. In forte rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.6320%. 
 

Fonte - WallStreetItalia